Barcellona. Caterina Conte dell’Università ‘Vita-Salute San Raffaele di Milano è tra i quattro vincitori dell’EFSD Future Leaders Mentorship Programme for Clinical Diabetologists. Il premio, che ha una durata di tre anni, mira a coltivare la futura generazione di leader nella ricerca diabetologica, affiancando questi ragazzi a mentori di riconosciuta fama e aprendo loro le porte delle più prestigiose istituzioni di ricerca internazionali. Il premio è sostenuto da un grant non condizionato di Astra Zeneca. E’ un premio che guarda al futuro, che anzi mira a costruire il futuro della ricerca in diabetologia, individuando i futuri leader e dando loro la possibilità di crescere, acquisendo maggiori competenze nelle tre aree cardine della diabetologia clinica, della ricerca e della comunicazione. Un premio che apre per questi ragazzi la strada verso le principali istituzioni europee, affidati ad un importante mentore che supervisionerà un loro progetto di ricerca e costruirà su misura per loro un programma educativo che consentirà a questi leader in erba di rifinire le loro expertise cliniche e di ricerca, di migliorare la capacità di presentare i loro progetti di ricerca illustrandoli ad una platea congressuale o scrivendo un articolo per una rivista scientifica.
Ai premiati viene offerta la possibilità di prendere parte ai principali congressi internazionali di diabetologia (EASD e ADA), nell’ambito dei quali potranno presentare i risultati delle loro ricerche. I premiati di quest’anno sono :
. Caterina Conte, Università Vita-Salute San Raffaele – Milan, Italy Mentore: Michael Roden, DDZ Düsseldorf – Germany
. Konstantinos Toulis, AHEPA University Hospital – Thessaloniki, Greece Mentore: Michael Nauck, Ruhr University of Bochum – Germany
. Mohammad Alhadj Ali, Cardiff University – UK Mentore: Chantal Mathieu, University of Leuven – Belgium
. Claudia Cavelti-Weder, University Hospital Basel – Switzerland Mentore:Marjo-RiittaJarvelin, Imperial College London – UK
L’Italia torna a salire sul podio dei premiati anche per il Rising Star Symposium & EFSD Research Fellowship dell’ EASD (European Association for the Study of Diabetes). A ricevere il prestigioso riconoscimento è Domenico Tricò, dell’Istituto di Scienze della vita, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il premio è dedicato ai giovani astri nascenti della ricerca in diabetologia che svolgano la loro attività in Europa e mira ad incoraggiare la progettazione di ricerche innovative in questo campo. E’ sostenuto da un grant incondizionato di Novo Nordisk.I premi verranno assegnati in un speciale sessione del congresso dell’EASD a Barcellona il 17 settembre. Questi I premiati 2019:
. Domenico Tricò: Institute of Life Sciences, Sant’Anna School of Advanced Studies, Pisa – Italy
Post-prandial hypoglycaemia after RYGB in type 2 diabetes: impact on cognitive and cardiac function
. Shafqat Ahmad: Department of Medical Sciences, Uppsala University – Sweden Molecular Signatures of Meat Intake and Risk of type 2 diabetes
. Irene Miguel-Escalada: Bioinformatics and Genomics, CRG Barcelona – Spain Molecular dissection of a new genome regulatory programme that underlies beta cell formation
. Ivana Nikolic: CNIC, Madrid – Spain T-cells and stress – novel regulators of obesity development
Archive for 16 settembre 2019
L’Italia dei giovani ricercatori si fa onore a Barcellona
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
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No alla legge del più forte e per una “pace senza confini”
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
“A livello globale s’indeboliscono i meccanismi multilaterali a favore dell’unilateralismo, si afferma la legge del più forte. L’Unione Europa è un contrappeso a questa tendenza. Affermare la necessità dell’Europa è come dimostrare la legge della gravità: esiste senza alcun dubbio”.
Dall’incontro “Pace senza confini”, organizzato a Madrid (15-17 settembre) dalla Comunità di Sant’Egidio insieme all’Arcidiocesi della capitale spagnola, arriva una delle prime prese di posizione sull’Europa da parte di Josep Borrell Fontelles dopo la sua nomina ad Alto Rappresentante UE per la Politica estera. “La sfida – ha detto – è unirci per contare di più. Condividere la sovranità è il contributo dell’Europa al mondo. Il momento è critico: all’Onu i veti delle grandi potenze sulle decisioni a maggioranza sono cresciuti in modo esponenziale, gli accordi internazionali sul commercio sono in crisi, si smantellano il patto con l’Iran e il trattato internazionale sulle armi atomiche mettendo a rischio la stabilità nucleare; è emblematica la crisi degli Accordi di Parigi sul clima, nonostante la crisi ambientale”.
“Condividere la sovranità – conclude Borrell – è l’ideale radicato nella storia europea: dalla sconfitta dei due totalitarismi nel 1945 e nel 1989 è nata la nostra libertà, che si è affermata contro la legge del più forte”.
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Made in Italy e ruolo delle ambasciate
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
L.On Fucsia Nissoli Fitzgerald Deputata al Parlamento italiano Circoscrizione Estero – Ripartizione Nord e Centro America dichiara come “la scorsa settimana, durante l’intervento in Aula di Montecitorio, ho ascoltato, con piacere, che il nuovo – non tanto – Presidente Conte propone una via che io stessa avevo indicato nel 2014, quando, attraverso una Mozione a mia prima firma, sul Made in Italy, accolta dal Governo e approvata, in maniera bipatisan,dall’Aula di Montecitorio, proponevo il coinvolgimento delle Ambasciate per sostenere quel “Sistema Italia” e la sua imprenditorialità che, nonostante tutto, ci consentono di sedere al tavolo dei Paesi più industrializzati. Questa è la dimostrazione che la logica, la prospettiva e le buone idee non hanno appartenenza politica. Credo, quindi, sia chiaro quando dico che la mia opposizione, come esponente di FI, sarà una opposizione responsabile nell’interesse di quei cittadini, residenti all’estero, che possono essere l’interfaccia territoriale delle nostre rappresentanze diplomatiche. Sono felice che la mia Mozione e visione, esposta ormai cinque anni fa, possa trovare il sostegno governativo: questo è il senso della mia politica!”
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Non ci sarà stabilità e sviluppo dell’Africa senza l’Europa
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
E non ci sarà stabilità e sviluppo dell’Europa senza l’Africa. La voce del continente africano irrompe a Madrid, al convegno internazionale della Comunità di Sant’Egidio ‘Pace senza confini’. E’ quella di Faustin Archange Touadera, Presidente della Repubblica Centrafricana, un Paese che sembrava condannato alla frammentazione e alla violenza e che invece ha trovato la sua identità nel processo di pace.“Per quanto mi riguarda – ha sottolineato Touadera – voglio abolire la pena di morte. Sarebbe un segno di pacificazione, il segno di un Paese che entra definitivamente in una nuova fase storica”. Altre tre prospettive, avverte il Presidente, possono nel frattempo rendere più solida una visione “eurafricana”: il sostegno al disarmo (Touadera si è impegnato a “riabilitare” il suo Paese in questo senso), progetti contro il cambiamento climatico (altrimenti “le conseguenze saranno le guerre e le migrazioni”), il diritto alla salute con l’accesso alle cure mediche per tutti, fermare ovunque la pena di morte (“L’Europa ha una grande tradizione e il continente africano si sta muovendo sempre più nella giusta direzione”). Touadera ha infine ringraziato la Comunità di Sant’Egidio per come sta aiutando il processo di pace nel Paese e per la sua presenza con il centro DREAM per la cura dei malati di Aids in Africa.
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Scuola. Fioramonti insiste: basta precari, già chiesti due miliardi
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
Per il nuovo ministro dell’Istruzione i precari sono in cima ai problemi da risolvere nella scuola. “Bisogna tornare ai livelli del periodo precrisi e trovare una soluzione al precariato dilagante, su cui l’Ue ci ha già minacciato di una procedura d’infrazione”, ha detto Lorenzo Fioramonti, intervenuto a Il mattino di Radio 1, sottolineando anche l’importanza di aumentare gli investimenti al più presto sulla scuola. “Su scuola, università e ricerca non si scherza, sono la priorità del Paese. Ho già chiesto di inserire nella Manovra un miliardo per l’università e due per la scuola” afferma il ministro. Poi ci sono, a parte, “11 miliardi di euro di finanziamenti” per la sicurezza degli edifici scolastici.
Anief ritiene importante il cambio di linea che il nuovo ministro dell’Istruzione vuole dare alla scuola. In particolare, è fondamentale portare avanti una politica di totale assorbimento del precariato storico. È una prerogativa che, assieme alla riduzione del numero di alunni per classe e all’ampliamento del tempo pieno, ha anche espresso il premier Giuseppe Conte. Ed è una delle priorità indicate dall’Anief, come esposto nel decreto salva scuola.“Sapere che il Miur ha chiesto 2 miliardi nella scuola e 1 per l’università, anche per risolvere questo annoso problema, ci rincuora – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –. Adesso c’è da capire come il ministro Fioramonti voglia andare a mettere mano al decreto salva precari approvato dal Consiglio dei ministri a inizio agosto con la formula anomala del ‘salvo-intese’ ma poi bloccato e mai approdato in Gazzetta Ufficiale”. Quel decreto prevedeva l’indizione dei concorsi straordinari per i precari della scuola di primo e secondo grado, più quello ordinario per medie e superiori, dopo che per il primo ciclo si era arrivati al decreto in Gazzetta Ufficiale. Per la secondaria si sarebbero riorganizzati, inoltre, i percorsi abilitanti attraverso l’attivazione dei Pas.Tra le altre richieste di Anief per un giusto utilizzo dei fondi delle legge di Bilancio, c’è il ripristino della figura del ricercatore a tempo indeterminato, la cancellazione dalla riforma Gelmini, senza trascurare di stabilizzare il personale Ata, gli educatori, gli assistenti all’autonomia al pari dei lavoratori delle cooperative dei servizi esternalizzati, oltre che prevedere la totale parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, anche ai fini della ricostruzione di carriera. Come pure bisogna recuperare da subito le risorse risparmiate nella scuola e destinarle al rinnovo del contratto e favorire la mobilità del personale per conciliare diritto al lavoro e alla famiglia. In questo modo si potrebbe garantire da subito incrementi medi di 200 euro mensili.
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Scuola: Sostegno, 70 mila docenti da nominare
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
Quello del mancato sostegno sta diventando uno scandalo nazionale. “Sto verificando con l’Ufficio scolastico regionale la portata del problema che pure avevo evidenziato già da qualche mese”, ha detto l’assessore regionale all’Istruzione del Veneto, Elena Donazzan. Ma il fatto più grave, oltre all’assenza di insegnanti nell’organico di diritto, ha aggiunto, “è la soluzione prospettata: indurre le famiglie a tenere i loro figli a casa. Trovo grave che il Ministero non comprenda l’importanza di avere un organico ottimale sin del primo giorno di avvio dell’anno scolastico. Suggerirei al ministero di partire in ogni caso dagli insegnanti di sostegno, perché se la scuola deve essere inclusiva e un diritto costituzionalmente sancito, e se il nostro grado di civiltà ci impone di pensare innanzitutto ai più fragile, allora questa scelta e questa cattiva programmazione denotano una vera e propria incapacità da parte dello Stato di ottemperare ai propri doveri”. “Da parte mia, ho coinvolto il presidente del Veneto – ha annunciato Donazzan – perché ritengo che questo sia un problema da affrontare ai massimi livelli istituzionali. E chiedo alle famiglie e a tutte le realtà interessate di segnalare al mio assessorato ulteriori casi di mancato accoglimento nelle scuole del Veneto di alunni certificati – ha concluso – al fine di poter rappresentare agli organi competenti la portata del problema, in tutta la sua drammatica consistenza”. Allo Stato, evidentemente, conviene troppo mantenere un insegnante nello status di precario. Magari a vita. Perché risparmia almeno un paio di stipendi l’anno, evita di adeguargli lo stipendio dopo l’immissione in ruolo, non deve assegnargli arretrati. E a nessuno sembra importare se in un lustro solo in Sicilia abbiamo assistito ad un incremento di 5 mila alunni disabili certificati. Dopo che, leggendo i rapporti Istat, l’incremento complessivo nazionale supera, costantemente, i 10 mila alunni l’anno e con quello corrente si è arrivati alla quota mai raggiunta di 300 mila allievi disabili iscritti. Anziché potenziare il personale, si sta agendo al contrario. Ed ecco perché negli ultimi anni abbiamo assistito ad un’impennata dei ricorsi in tribunale. Anief, di fronte a questo scempio, non può rimanere indifferente. Continua a chiedere al Parlamento di cancellare la Legge Carrozza 128/2013, che ha introdotto l’assurdità dell’assegnazione del 40 per cento dei posti in deroga, con supplenze decretate fino al 30 giugno, non utili per le immissioni in ruolo né per i trasferimenti: ricorda che la Corte Costituzionale, con sentenza n. 80/2010, ha dichiarato inammissibile fissare un limite numerico ai docenti di sostegno e che le Sezioni Unite della Cassazione, con sentenza n. 25011 del 2014, hanno definitivamente chiarito come “il diritto all’istruzione è parte integrante del riconoscimento e della garanzia dei diritti dei disabili, per il conseguimento di quella pari dignità sociale che consente il pieno sviluppo e l’inclusione della persona umana con disabilità”. Il giovane sindacato, infine, si sofferma sulla recente sentenza del Tar Sicilia 140/19, la quale impone di rivedere la consistenza dell’organico di sostegno dell’isola, e di conseguenza di tutte le altre regioni. Sulla base di questa chiara espressione del tribunale, ancora inapplicata, Anief ha presentato un ricorso conto lo schema di decreto ministeriale sugli organici sul sostegno agli alunni disabili.
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La Siria vanta sei siti culturali del patrimonio mondiale dell’UNESCO
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
By Marco Palombo. Tutti sono nella lista di quelli in pericolo. Normalmente, fondi dell’UNESCO dovrebbero essere devoluti per proteggere i beni minacciati. Nel caso della Siria, il sostegno delle Nazioni Unite è stato limitato al restauro di una singola statua di Palmira e alla formazione del personale del museo. Un appello di emergenza dell’UNESCO, valutando necessari 150.000 USD ($ 222.000) per salvaguardare il portico del Tempio di Baal di Palmira non è riuscito ad attirare alcun sostegno di potenziali donatori. Al museo nazionale di Damasco, i restauratori vestiti di bianco hanno iniziato l’impegnativo lavoro di riparazione di centinaia di reperti danneggiati di Palmira. È uno sforzo quasi interamente siriano, fatto con un budget limitato. “Speriamo in un maggiore aiuto internazionale perché Palmira appartiene al mondo, non solo alla Siria”, afferma Khalil Hariri, direttore del museo di Palmira. Dice che le pietre cadute dell’arco trionfale, del teatro e del tetrapylon sono per lo più intatte e possono essere rimesse insieme, ma il servizio museale non può permettersi di assumere lavoratori e acquistare macchinari.]…
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Secondo incontro nazionale della rete MediAttiviste/i
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
Attigliano (terni) 5/6 ottobre 2019 al Parco di Studi e Riflessione si svolgerà la seconda riunione nazionale di MediAttiviste/i, la rete tra attivisti di base e giornalisti indipendenti lanciata da Pressenza e a cui hanno aderito e continuano ad aderire realtà sociali e giornalistiche delle più diverse. MediAttiviste/i, rete tra giornalisti indipendenti e attivisti, si è formata con un percorso molto partecipato iniziato nel gennaio 2019 con incontri di città a Milano, Roma, Firenze e Napoli e un incontro nazionale tenutosi in aprile al Monastero del Bene Comune (Verona). In questi mesi la partecipazione alla mailing list creata fin dal primo incontro è cresciuta continuamente, arrivando a oltre 100 iscritti tra giornalisti di diverse testate, blog, siti ecc e attivisti di diversi campi, dall’ambiente ai diritti umani, dal disarmo alla nonviolenza.
Il programma della riunione è ancora in fase di elaborazione, ma alcuni dei temi che verranno trattati sono: La creazione di una rete di media indipendenti a livello europeo.
l’elaborazione di un sistema di pacchetti informativi che contrastino le fakes news
un sistema di segnalazione degli eventi di base
L’appoggio alle iniziative della Fondazione “E’ stato il vento”, nata per diffondere e rafforzare l’esperienza di Riace e i valori da essa rappresentati.
La creazione di un giornale cartaceo indipendente, gratuito e diffuso sul territorio nazionale.
L’appoggio alle Ong che salvano vite in mare, sia dal punto di vista giornalistico che di sostegno e diffusione di iniziative come La giusta rotta, la campagna di informazione e sensibilizzazione appena lanciata da Open Arms, Sea-Watch e Mediterranean Hope.
L’appoggio alle iniziative sul cambiamento climatico di Extinction Rebellion e Fridays for Future.
L’appoggio alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, che partirà il prossimo 2 ottobre da Madrid e vi tornerà l’8 marzo 2020, dopo aver attraversato tutti i continenti con iniziative su pace, disarmo, ambiente, non discriminazione, diritti umani, educazione alla nonviolenza.
La gestione della pagina FB di MediAttiviste/i.
La ripresa della campagna sugli hate speech.
Per partecipare è necessario compilare la seguente tabella
https://docs.google.com/document/d/13HUO-RRV5x5G9b2sWXEJAkcekQFsdIrnRWURtRsSmIM/edit?usp=sharing (Fonte: Pressenza International press agency)
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Presentazione libro: “Musei e media digitali”
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
Roma giovedì 19 settembre 2019, alle ore 17.30, si terrà nella sede di Palazzo Barberini la presentazione del libro Musei e media digitali, di Nicolette Mandarano, edito da Carocci Editore (Roma, 2019) per la collana Bussole.A parlarne intervengono Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, Maria Elena Colombo, Docente di Multimedialità per i Beni culturali presso l’Accademia di Brera, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente capitolina ai beni culturali di Roma Capitale.
Qual è il rapporto tra musei e media digitali? Quali sono i mezzi più adatti per creare un dialogo fra istituzione museale e visitatore? Il libro offre una risposta concreta a queste e altre domande. Dopo aver ripercorso brevemente la storia della relazione fra musei e comunicazione, indaga il contesto attuale in cui tale rapporto si sviluppa. Analizza gli strumenti che possono essere impiegati nei percorsi museali per coinvolgere il visitatore, agevolando la fruizione e la comprensione delle opere esposte e del loro contesto. Affronta, inoltre, il tema della comunicazione museale online, fra siti web e piattaforme social, per individuare le buone pratiche comunicative, in ambito italiano e internazionale. Chiude il libro una riflessione sulle modalità della fondamentale e irrinunciabile trasformazione digitale dei musei italiani.Nicolette Mandarano, è storica dell’arte esperta in comunicazione digitale del Patrimonio culturale. È Digital media curator per le Gallerie Nazionali Barberini Corsini e coordinatore didattico-scientifico del master di I livello Digital Heritage. Cultural communication through digital technologies di Sapienza. Ha insegnato per diversi anni Informatica applicata ai Beni Culturali presso il Dipartimento di Storia dell’arte in Sapienza e oggi è docente di Comunicazione Digitale del Patrimonio in master e corsi post-universitari.
Autrice di diversi articoli sul rapporto fra tecnologie e Beni Culturali, nel 2014 ha pubblicato Il marketing culturale nell’era del web 2.0. Come la comunità virtuale valuta i musei, edito da Guaraldi. Nel 2016 ha co-curato i volumi Artestorie: le professioni della storia dell’arte, edito da Cisalpino e Comunicare il museo oggi. Dalle scelte museologiche al digitale, edito da Skira.
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Riflettori accesi sul Risorgimento, riflettori accesi su Roma Capitale
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
Roma Martedì 17 settembre 2019, alle ore 20.30, si apre la rassegna “Luci della storia su Porta Pia”. Sesta edizione per la manifestazione rievocativa della storica “breccia” ad opera del Corpo dei Bersaglieri. Centoquarantanove anni fa, riconsegnavano le chiavi della città di Roma al Regno d’Italia sottraendola allo Stato Pontificio. L’appuntamento, promosso dall’Associazione Nazionale Bersaglieri sezione Roma Capitale, in collaborazione con il Museo Storico dei Bersaglieri e con il sostegno dello Stato Maggiore dell’Esercito, si svolgerà interamente nel cortile cinquecentesco di Porta Pia, sede del Museo Storico dei Bersaglieri.
La sesta edizione della rassegna “Luci della storia su Porta Pia” avrà come focus una serie di anticipazioni dell’itinerario storico-culturale – in vista delle celebrazioni del 150esimo anniversario della Presa di Roma in programma per il 2020 – che il nostro Paese ha percorso, dalla vittoriosa battaglia in cui Roma fu annessa al Regno, all’Italia di oggi e ai giorni che ci separano dal 20 settembre 2020. Aspettando la data del 20 settembre 2020, saranno molte le anticipazioni culturali in forma di saluto, intervista e narrazione che alterneranno, ogni sera dalle 18.00 alle 23.00, il ricco calendario di concerti e ospiti speciali. Si parlerà del valore dello sport con Francesco Moser, di storia dell’istruzione scolastica italiana con Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Dirigenti e con Alte Professionalità della Scuola, di relazioni internazionali con autorevoli ambasciatori, di emancipazione femminile e di evoluzione del costume e della società con Flavia Marzano, Assessora del Comune di Roma, sempre con riferimento agli ultimi 150 anni da quella “breccia” che fu e rimane presidio indelebile della storia d’Italia. A fare da moderatrice con gli ospiti, la giornalista Carmen Lasorella insieme all’ideatore della rassegna Gen. Nunzio Paolucci.
Martedì 17 settembre, alle ore 20.30, si comincia con lo scrittore e storico Paolo Volpato. Il suo intervento avrà come tema la situazione politica del 1870 con riferimenti a leggi, decreti, aneddoti e curiosità inedite. A seguire, alle ore 21.00, la Banda della Guardia di Finanza eseguirà un concerto che spazierà dalla musica classica ai brani di marce militari, per approdare alle più celebri colonne sonore del cinema italiano.Intenso il carnet dei concerti dal martedì alla domenica in programma alle ore 21.00: fanfare dei Bersaglieri, delle bande militari dell’Esercito, compresa la Scuola Trasporti e Materiali, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Granatieri di Sardegna, e della Polizia Municipale di Roma Capitale.
Un omaggio alla “breccia” con le “Musiche e Poesie Romane” aprirà la serata celebrativa del 20 settembre. Un’immersione nella tradizione poetica, musicale e teatrale della Città Eterna con versi satirici, comici, drammatici e canzoni dei più autorevoli esponenti della romanità. Un progetto a cura di Angelo Blasetti e Dante Di Giacinto. Esteso alla tradizione popolare italiana sarà il viaggio nella musica dei Folk Rose, in concerto il 22 settembre. Dal Sud al Nord, percorrendo le tradizioni più antiche, la band proporrà un repertorio di tarantelle, pizziche, saltarelli, valzer e canzoni che parlano di vita quotidiana, di eroi e di immancabile amore.Spazio al Gospel, protagonista assoluto con il Coro Polifonico “Le mille e una Nota” diretto dal Maestro Silvia Scicolone, in programma il 18 settembre.Ed è proprio alla breccia che si ispira il Premio “Oltre la Breccia”, istituito dall’Associazione Nazionale Bersaglieri, in virtù di quell’azione compiuta dal corpo nel 1870 che valse, spingendosi oltre, la riconquista di Roma. Il premio sarà riconosciuto al Campione mondiale paraolimpico di Salto in Lungo, Roberto La Barbera e a due organismi: l’Associazione Sentire le Voci, rappresentata da Cristina Contini e la Fondazione Cultura e Arte, rappresentata da Emanuele F. M. Emanuele, presidente onorario. Realtà che nel 2018 si sono distinte per le loro azioni responsabili, significative e repentine, al fine di perseguire il bene comune senza fermarsi di fronte agli ostacoli; con animo e grinta da “Bersagliere” sono riuscite a trasformare i vincoli in opportunità, mantenendo saldi i principi e costruendo ponti per il futuro. http://www.bersaglieridiroma.it/
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Medici del SSN non specializzati
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
Secondo gli ultimi dati rilevati da Ragioneria Generale dello Stato e Ministero della Salute, relativi a oltre 600 presìdi sanitari e ospedalieri pubblici, i medici non specializzati incidono per quasi il 7% in Valle d’Aosta, per il 4-5% in Calabria e Piemonte e per il 2-3% in Campania, Umbria e Sicilia. Le elaborazioni del Centro Studi Nebo evidenziano come la composizione del personale medico per specializzazione risulti sensibilmente variabile tra le regioni, anche per effetto della tipologia di presidi presenti sul territorio: al calcolo contribuiscono infatti, oltre ad Aziende Sanitarie Locali e Ospedali a diretta gestione delle ASL, anche le Aziende Ospedaliere e gli IRCCS (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico). I medici del SSN dotati di specializzazione sono 109.400: 25.500 specialisti di area chirurgica, 45.000 di area medica, 30.400 per l’area dei servizi clinici e, infine, 8.500 di altre non specificate specializzazioni. In media nazionale, gli specialisti dell’area chirurgica rappresentano il 23% del totale, contro il 40% totalizzato dall’area medica, che raggiunge il 45% in Emilia Romagna, mentre gli specialisti dell’area dei servizi clinici si attestano al 27%, fino a un massimo del 31% in Abruzzo.
Corre l’obbligo di sottolineare che in alcune regioni il peso delle “altre specializzazioni” è tutt’altro che residuale (per Molise e Basilicata oltre il 20%), evidenza che segnala una possibile trascuratezza nella fornitura dei dati.
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I giovani che decidono di mettersi in proprio in Italia sono sempre meno
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
La causa è da ricercarsi principalmente nella paura di fallire e della macchinosa burocrazia italiana. Nonostante siano state introdotte nuove forme giuridiche che facilitano le nuove attività come l’SRL Semplificata e la Partita Iva in regime dei minimi, sempre meno giovani decidono di mettersi in proprio nonostante la voglia ci sia.
Non è il caso di Diego Granese classe 1990 e in proprio dal 2012, proprietario di diverse attività avviate da zero, startupper, blogger (https://www.granesediego.com) e consulente. Da circa un anno ha avviato assieme al suo socio il Dott. Driss El Fariaanche una società di consulenza internazionale che aiuta le imprese, la Landmark International(https://www.landmark-int.com).
Questa la sua testimonianza. “Quando mi sono messo in proprio non avevo nè fondi nè esperienze, ho dovuto imparare sul campo a soli 22 anni. La mia prima attività è stata nel settore del fitness e wellness. Avevamo rilevato una piccola attività di provincia, il mio allora socio mi mollò dopo 6 mesi con parecchi debiti da appianare e un’attività in startup da portare avanti. Avevo sostanzialmente due scelte: la prima era abbandonare tutto e tornare al mio lavoro da dipendente, la seconda rimboccarmi le maniche, lavorare 14/15 ore al giorno e portare a casa gli obiettivi che mi ero prefissato. Secondo voi quale ho scelto?
Dopo quell’esperienza ne sono susseguite molte altre, fatte di molte soddisfazioni e molti sacrifici. Essere imprenditori di successo è anche questo, continui tentativi fatti in maniera logica e calcolata e tanto allenamento mentale e decisionale. Chi vi vende le formule per il successo facile in 20 giorni, vi posso garantire che l’unico che si arricchirà sarà lui.
Durante questo lungo percorso, fatto di cambiamenti e adattamenti, ho imparato cos’è il problem solving e così ho deciso di mettere a disposizione di tutti quello che avevo imparato.
Ad oggi amministro molte società e sono socio di capitale in altrettante, sicuramente il mio percorso è stato difficile ma mi ha portato molte soddisfazioni, una di queste è stata fondare la Landmark International.
La mia società di consulenza si occupa di problem solving aziendale a 360°, aiutiamo le aziende in ogni processo e percorso, dallo sviluppo del brand, al management, passando dal marketing per finire alla consulenza assicurativa e di internazionalizzazione di impresa.
Quello che oggi posso consigliare ad un giovane che vuole mettersi in proprio è di studiare il mercato di riferimento e pianificare a dovere ogni aspetto della startup facendosi seguire da professionisti. Una volta che tutto è stato messo sulla carta (fondamentale è un business plan e un business project dettagliato) il mio consiglio è quello di buttarsi senza paure. Se abbiamo pianificato tutto a dovere avremo il controllo anche degli imprevisti e delle situazioni non positive che potrebbero crearsi.
Oggi più che mai è fondamentale eccellere nel proprio campo, trent’anni fa il mercato Italiano era alla sua massima ascesa, bastava essere dei bravi artigiani e commercianti per costruire aziende di successo. Oggi questo non è più possibile, anche il più bravo artigiano ha bisogno di uffici marketing, venditori, manager, controllo della qualità, consulenti per lo sviluppo e tanto altro. Per vincere il mercato di oggi bisogna essere i migliori, e fidatevi se vi dico che non è così difficile. Ogni giorno mi capita di fare da temporary manager presso aziende avviate e funzionanti con una storia anche di 100 anni, il problema di queste aziende è che non si sono mai innovate nei processi di gestione e manageriali, mantenendo solo la figura dei titolari come tutto fare. In pochissimo tempo con tecniche studiate e funzionali si riescono ad ottenere risultati incredibili in termini di crescita e risparmio aziendale.
Ad oggi in tutte le mie attività nulla è lasciato al caso, il management, il marketing, lo sviluppo, i conti finanziari, e le risorse umane sono attentamente studiate e adattate ai vari business. Un’altra cosa che ferma i giovani imprenditori sono i soldi, ho sentito tantissime volte la frase ‘non ho soldi’, questa affermazione non è assolutamente vera!
Oggi come non mai le possibilità di finanziamento sono infinite: possiamo utilizzare strumenti finanziari di banche o fondi, mettere il nostro progetto sul crowdfunding o trovare investitori privati (la scelta che utilizzo maggiormente). Tantissime persone hanno fondi mobilizzati che spesso investono in titoli finanziari con rendimenti bassissimi, se esponete un progetto valido, vi stupirete da quante persone sono disposte a finanziarvelo.
Un altro consiglio non meno importante è quello di lavorare sulla vostra immagine: sia personale che del vostro brand. Il mondo è estremamente interconnesso e dovete essere bravi a comunicare alle persone giuste i fantastici prodotti o servizi che offrite. Diversificate, investite i profitti e ricordatevi di non mollare mai, la scelta di diventare giovani imprenditori è difficile e prevede un lungo cammino, che però vi posso assicurare sarà pieno di soddisfazioni. Presto lancerò inoltre sul web una serie di infoprodotti e videocorsi che daranno dei reali contributi anche in maniera molto tecnica su tutto quello che c’è da sapere sul business, cercando di offrire prodotti e contenuti di altissimo livello e discostandomi molto da quello che oggi offre il mercato online.” (n.r. Di solito non pubblichiamo comunicati già rilanciati da altre agenzie stampa. Questa volta facciamo eccezione in quanto ci siamo imbattuti in un giovane che mostra d’essere in sintonia su quanto da tempo abbiamo scritto sul lavoro autonomo. Le attuali tecnologie ci offrono d’avere una serie di varabili per stimolare, in specie nel terziario, l’impegno di singoli collegabili in aree più vaste per un lavoro in comune. E ciò significa anche ridurre i costi d’avviamento e la gestione dei servizi offerti. Vorremmo, a questo punto, che si creasse una rete di attività collegate tra di loro che possano servire anche come supporto e stimolo a quanti si avviano ad intraprendere attività imprenditoriali. Cosa possiamo dire di più? Teniamoci in contatto poichè bisogna tenere ben da conto le tre regole sovrane: “fare, saper fare e far sapere”.)
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Nissoli (FI): sono all’opposizione ma con spirito costruttivo
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
Oggi, l’on. Fucsia Nissoli (FI), durante una intervista sulla situazione politica, rilasciata a Radio Chin di Toronto, ha parlato dei cambiamenti in atto con il nuovo Governo ed in particolare ha detto:Io, con Forza Italia, sono all’opposizione ma sono aperta a collaborare se ci saranno proposte utili per noi italiani all’estero.Il Presidente Conte, nel suo discorso alla Camera, in occasione del voto di fiducia, non ha parlato di politiche organiche per gli italiani all’estero anche se ha citato 4 punti di interesse per le politiche dell’emigrazione. Ve li indico: ha parlato del problema della fuga dei giovani all’estero, dell’internazionalizzazione delle imprese e quindi della promozione del Made in Italy, del ruolo degli Istituti di Cultura Italiani all’estero e della promozione della nostra lingua ed infine della cittadinanza per chi si trova all’estero, sottolineando che bisognerà cambiare qualcosa ma senza entrare nello specifico.Sono contenta che abbia accennato a questi punti ma ritengo insufficiente il programma di governo sugli italiani all’estero perché ancora non si è capito che noi dobbiamo essere considerati come una parte fondamentale del Sistema Italia nel mondo e come una vera e propria risorsa per l’Italia! Quindi, aspettiamo di vedere il nuovo Governo al lavoro a cominciare dalla scelta del nuovo Sottosegretario con la delega per gli italiani nel mondo, anche perché da questa scelta si potrà capire quale attenzione si vorrà riservare a chi vive fuori dai confini nazionali”.
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La Ministra dell’Agricoltura, un colpo al cerchio e uno alla botte per dare continuità al sistema
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
Di Pasquale Di Lena. La nuova ministra, una volta chiusa la pubblicità del vestito e del suo passato di bracciante, mostra subito con chi sta: i padroni dei semi e degli Ogm; le multinazionali e la finanza, sponsor dei trattati internazionali, in particolare il Ceta, che l’Europa ha già approvato, ma perché quest’approvazione diventi definitiva ha bisogno della ratifica di ogni stato membro. Trattati, propagandati come vantaggiosi per l’esportazione dei nostri prodotti, che sono e rappresentano una vera disgrazia per la sovranità nazionale del nostro Paese e di tutti gli altri costituenti l’Unione europea. Non a caso la modifica della Costituzione, promossa da Renzi per conto di chi voleva eliminare, con la modifica di un numero esagerato di articoli, ostacoli per fare andare avanti processi utili e necessari per il sistema neocapitalista, l’espressione vera di questi trattati. Non a caso, l’attuale ministra, già sindacalista della Cgil e comunista, prima vicina a D’Alema, poi a Bersani e, nel Pd, con Renzi, che l’ha indicata prima sottosegretaria e, con il governo conte 2, Ministra. Come dire che la sua memoria di lotte per i braccianti e il mondo del lavoro è parte di un passato ormai lontano, visti i danni creati da Renzi e il suo governo, di cui la Ministra era parte, al mondo del lavoro.Ora si capisce meglio perché l’agricoltura non è un punto centrale del governo, ma solo una delega in bianco nelle mani della ministra. Si capisce anche la tanta pubblicità causata da un vestito, neanche tanto strano, e da un titolo di studio, che può far parlare solo chi non ha altro da dire e gode delle sue stupidità. Una pubblicità che ha fatto diventare la ministra una protagonista alla quale, a questo punto, non si può contestare più niente. Una Ministra che ha già cominciato a rilasciare le sue dichiarazioni, alcune interessanti, come quelle al “Sana di Bologna” riguardante il biologico, e la volontà di approvare subito il testo di legge già predisposto ed all’attenzione del Parlamento, e, prima o subito dopo, contraddirsi con l’Ogm e il Ceta, che, con il biologico contrastano fortemente. Il biologico, sempre più una necessità per l’agricoltura di questo nostro Paese, la prima grande innovazione, per uscire dalle logiche e dai processi, deleteri per la fertilità del terreno e per l’intero territorio, dell’agricoltura industriale, che ha mostrato tutto il suo fallimento nel momento in cui, con il solo obiettivo della quantità a tutti i costi, chiude con il domani.
In questo senso – è la nostra impressione – le idee della Ministra sono molto chiare, proprio nel momento in cui appaiono contrapposte, come dire un colpo al cerchio e un colpo alla botte solo per dare continuità a un percorso espresso e segnato da politiche neoliberiste, le stesse che hanno aperto la forbice delle disuguaglianze e, che ogni giorno, invece di chiudersi, si apre sempre di più. Sta qui, ed è quello che diciamo anche alla nuova Ministra, la necessità e urgenza di “Attuare la Costituzione”, perché si possa aprire quello spiraglio che lascia intravedere il domani, che vuol dire il futuro delle nuove generazioni.
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Libro: “Siddharta e il Sutra di Diamante” di Carlo Moiraghi
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
Il Sutra di Diamante è un discorso dell’ultimo Buddha Siddharta, un testo devozionale paradigma della carità, che esprime la voce del Buddha – Prajaparamita – che letteralmente significa Sapienza che conduce oltre l’altra sponda. Un testo millenario recitato quotidianamente della gran parte dell’umanità passata e presente che accomuna trasversalmente le tradizioni asiatiche, dall’India, al Tibet alla Cina. L’autore Carlo Moiraghi ha voluto proporlo oggi, perché il discorso, seppur risalente a più di 2500 anni fa, si rivolge all’età presente e quindi agli uomini odierni e può essere apprezzato e compreso a vari livelli anche da chi non conosce la cultura buddista, come scrive nell’introduzione: “Quasi che la grande confusione oggi dovunque dilagata vittoriosa sotto il cielo si sia tradotta per una qualche legge del contrappasso in una maggiore partecipata capacità di comprendere argomenti e testi un tempo unicamente iniziatici, ciò che quanto al Sutra di Diamante non stupisce più di tanto dato che, proprio a noi uomini d’oggi questo Sutra è diretto”.Il libro si compone di due parti – con un’appendice: la prima racconta, quasi come fosse una favola, la vita e l’insegnamento di Siddharta il Buddha che, nato nel 566 a.C. in Nepal da stirpe regale e cresciuto nello sfarzo della reggia paterna, lascia tutto alla ricerca della propria strada, realizza la Via di Mezzo, conseguendo l’Illuminazione, e diventa Buddha.
La seconda riporta il Sutra di Diamante, con il commento dell’autore su come interpretare questo antico Discorso affinché possa essere utile all’uomo contemporaneo.Sutra in sanscrito indica il filo di perle della collana e traslato la luminosa preziosità dei discorsi di Buddha attraverso cui per più di quattro decenni istruì gli uomini all’illuminazione e che per più di 1 millennio sono stati utilizzati dai maestri nell’illuminazione degli allievi.Il Sutra di Diamante parte da una domanda: è meglio ricevere un tesoro, accumulare beni, o essere un tesoro, realizzare il bene? È un viaggio nella compassione umana, che promuove, nel confronto con l’altro, la sua presa di coscienza ed evoluzione. Oggi come allora è fondamentale per l’uomo, inesorabilmente legato al materiale, alla realtà della solidificazione, ma che anela allo spirituale, trovare il giusto equilibrio tra il qui e l’altrove, “perché da sempre, da quando l’esistenza abita tra cielo e terra, la vita scorre giusto al centro e proprio lì avrà dimora per sempre, nell’esatto giusto mezzo, naturale bilancia agli estremi”, commenta Carlo Moiraghi.Al termine del libro, il Sutra di Diamante viene riportato senza commenti e con caratteri più grandi, perché l’autore propone ai suoi lettori una pratica meditativa antica, quella di ricalcare il testo con una biro color oro. Richiamando l’attività dell’amanuense, colorare in oro gli antichi testi sapienziali e in particolare in questo caso il Sutra di Diamante, permette, se fatto con concentrazione ed amore, di ritrovare la pace profonda che è in un ognuno di noi.Siddharta e il Sutra di Diamante di Carlo Moiraghi è il primo titolo di Tratti – Collana di evoluzione personale, culturale, sociale edita da NOI Network Olistico Internazionale – Edizioni, nata nel desiderio di promuovere e diffondere in Italia e all’estero la cultura inerente la medicina tradizionale cinese, la medicina olistica e la cultura ad esse legata. Tratti – Collana di evoluzione personale, culturale, sociale vuole essere uno spazio più divulgativo che già dal nome suggerisce un fruire continuo, un modo per dare voce a differenti forme e modi di raccontare l’umanità.
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Al Ministero Esteri incontro su ruolo strategico della Cultural Diplomacy
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
«Finché l’ecosistema globale si reggeva su regole tese a gestire la circolazione essenzialmente di beni e persone, la diplomazia metteva a confronto soggetti simili che condividevano riti, regole e schemi culturali non troppo differenti tra loro. Oggi, in un mondo in cui la circolazione fondamentale è quella delle informazioni e in cui tutte le nazioni e le potenze sembrano più vicine nello spazio pur mantenendo le distanze, la diplomazia diventa essenzialmente culturale. Per fare diplomazia oggi occorre costruire una relazione con un soggetto altro». È questo uno dei passaggi centrali dell’indirizzo di saluto che il Rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli ha rivolto ai partecipanti all’ultima edizione del Corso internazionale in “Cultural and Digital Diplomacy for International Relations” promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e alla folta rappresentanza di Ambasciatori riunitisi oggi, giovedì 12 settembre a Roma, in occasione della consegna dei diplomi a 13 studenti provenienti da tutto il mondo, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
Di grande attualità il tema dell’incontro, intitolato “Il ruolo strategico della diplomazia della cultura nell’attuale scenario geopolitico”, organizzato alla Farnesina in occasione del Graduation Day del Master in Cultural Diplomacy, offerto dall’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (ALMED) dell’Università Cattolica.
Il Master in Cultural Diplomacy della Cattolica propone un modello formativo che attraverso il linguaggio universale delle Arti, offre a studenti internazionali la capacità di contribuire alla costruzione della reputazione globale di Soft Power per un Paese, di riaprire dialoghi geopolitici interrotti e costruire progetti di riconciliazione fra popolazioni in zone di post-conflitto. Per questa edizione gli studenti che hanno conseguito il Master provengono da Bulgaria, Canada, Coazia, Etiopia, Grecia, Iran, Italia, Nigeria, Perù, Serbia Spagna, Turchia Venezuela. «È questa la ragione – ha concluso Olivares – per cui un grande ateneo come l’Università Cattolica ha dato vita a un Programma internazionale in “Cultural and Digital Diplomacy for International Relations”: un Programma aperto al mondo, frequentato da studenti provenienti da 4 Continenti e 15 Paesi, e che fa parte integrante dell’offerta globale dell’Ateneo. C’è infatti grande bisogno, anche in questo settore, di formazione basata su una ricerca di qualità e di innovazione. E su questo punto il nostro programma può vantare una faculty e relazioni di elevato spessore internazionale».
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Apprezzamento per apertura dialogo sulla ricerca nel mondo agroalimentare
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
“Assalzoo guarda con estremo favore alle dichiarazioni del Ministro Bellanova per un confronto sul tema dell’innovazione in agricoltura ed esprime soddisfazione e profonda condivisione all’apertura di un dialogo sulla ricerca scientifica e sulle biotecnologie verdi”. Così Marcello Veronesi, Presidente Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici), commenta le osservazioni del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari Forestali e del Turismo, Sen. Teresa Bellanova, durante una recente intervista su Radio24.
“Rimettere scienza e innovazione al centro” prosegue il Presidente Veronesi “sarebbe una grande notizia per l’intero settore agroalimentare italiano per il quale la ricerca rappresenta un motore di sviluppo irrinunciabile per recuperare competitività, garantire qualità e quantità alle produzioni in un contesto internazionale sempre più aperto al mercato globale. I progressi della scienza sono, inoltre, la principale leva su cui agire per vincere la sfida della sostenibilità e di alimentare la popolazione mondiale del futuro”.“L’auspicio di tutti noi è che dalle parole del Ministro Bellanova prenda il via una stagione nuova, che possa aprire a un confronto privo di pregiudizi, che restituisca dignità alla scienza per un Paese che è stato sempre all’avanguardia nella ricerca in agricoltura e che porti ad azioni politiche e normative concrete. La mangimistica, che Assalzoo rappresenta, è un attore protagonista nel settore zootecnico che ha favorito la crescita dell’agroalimentare italiano, ed è per questo che riteniamo importanti le parole del Ministro Bellanova, perché si possa finalmente aprire un tavolo di confronto e un dialogo costruttivo che permettano a tutti gli attori interessati (Istituzioni, mondo scientifico e partner di filiera) di valorizzare le potenzialità che la ricerca mette a disposizione del made in Italy agroalimentare”, conclude Marcello Veronesi.
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Pesche: ancora una volta le tardive siciliane non deludono
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
Come tutti gli anni, la campagna delle pesche si conclude con la produzione tardiva siciliana. Le pesche tardive isolane, che si sono sempre contraddistinte per il loro livello qualitativo molto elevato e per la loro particolare dolcezza, anche quest’anno non deludono i palati dei loro assaggiatori.Nel corso degli ultimi anni la produzione di questi frutti ha mostrato un costante incremento e questo sta determinando una corrispondente riduzione delle quotazioni.
In particolare, questa settimana, i prezzi all’ingrosso delle pesche siciliane sono diminuiti di circa 0,20 euro rispetto all’anno passato.Inoltre, nell’arco di dieci anni, dal 2009 ad oggi, l’incremento della produzione è stato indicativamente del 13%, passando da circa 105.000 tonnellate a 119.000 tonnellate.Quest’anno, la maggior parte della produzione, ovvero il 90%, è costituita da pesche, mentre il rimanente 10% è costituito da nettarine o pesche noci.
Facendo un pronostico, non sono previsti ulteriori aumenti delle quotazioni e la produzione dovrebbe mantenersi elevata almeno fino alla fine del mese di settembre. “Considerando l’elevata qualità del prodotto di quest’anno e dei prezzi relativamente contenuti, sarebbe un grande peccato non approfittare di questo momento per gustare la dolcezza e la bontà che le tardive siciliane ci offrono” è quanto suggerito da Fabio Massimo Pallottini, Presidente di Italmercati.
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Milano Fashion Week
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019
Milano Giovedì 19 settembre dalle ore 18.00 alle ore 20.00 Libreria Bocca dal 1775 Galleria Vittorio Emanuele II n. 12 Milano Fashion Week e sotto l’egida della Camera Nazionale della Moda Italiana, è possibile ammirare le luxury bags dell’architetto e designer Hussain Harba. A fare da cornice all’evento, la storica Libreria Bocca che sorge al n. 12 di Galleria Vittorio Emanuele II e che dal 1775 è un punto di riferimento per gli amanti della cultura e del design a Milano e in Italia. Le borse, una limited edition della capsule collection Mini-Home, sono realizzate dall’architetto insieme con la figlia Alia e sono già note ad un pubblico internazionale di amateurs che le definisce opere che coniugano arte, moda e design. Registrate presso l’Euipo (European Union Intellectual Property Office), sono prodotte artigianalmente in Italia con la massima cura del dettaglio e sono state protagoniste di eventi moda come la Torino Fashion Week, in cui il Dottor Harba è stato special guest delle ultime tre edizioni.Realizzate in texture lussuose quali pitone, coccodrillo e struzzo che le rendono morbide, pregiate e capaci di enfatizzare la luminosità delle diverse colorazioni, indagano tutta la palette cromatica in maniera creativa e raffinata. Dotate di tracolla rifinita a mano e chiusure logate, hanno i manici in una lega di argento e acciaio creata da un’artista italiano e registrata presso l’Euipo oppure in plexiglas o in bamboo. Ogni dettaglio, inclusa la pochette porta cellulare applicata esternamente e removibile, è frutto della sintesi di design, architettura e arte. Secondo Hussain Harba ciascun oggetto, per cui anche la borsa, è un manufatto che nasce dalla sensibilità dell’essere umano perché è il pensiero che si cela dietro all’atto creativo, il delta che fa la differenza e che distingue un prodotto seriale da uno iconico e originale.Vere opere d’arte da indossare, le Mini-Home – il cui nome vuole rendere omaggio alla casa intesa come simbolo di sicurezza che cela e custodisce il mondo di ogni signora – sono customizzate e quindi tutte diverse tra loro così da rispecchiare la personalità di ogni donna. Eleganti e grintose, sia le nuovissime Home-Pochette che le già note Mini-Home si declinano perfettamente dall’alba al tramonto e sono ideali tanto per la business woman quanto per chi le vuole indossare ad un party. Non stupisce quindi che siano molte le fashion addicted che le hanno già richieste tra le quali la show girl Elena Barolo, l’attrice Linda Messerklinger e la modella Bali Lawal che è stata protagonista delle passerelle di Armani, Bulgari, Krizia, Chopard, Calvin Klein, Versace, Damiani e altri stilisti.
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