Firenze Palazzo Pitti. Aveva perso tutta la sua profondità e la sua verve cromatica, riducendosi ad una versione ingiallita e quasi monodimensionale di se stessa: adesso, dopo un accuratissimo intervento di restauro, la celebre Madonna della Cesta del genio della pittura fiamminga Rubens è tornata finalmente a casa, nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti dopo un’assenza durata oltre tre anni. Da oggi il capolavoro è di nuovo visibile a tutti nella magnifica Sala di Giove, decorata con gli affreschi a tema mitologico di Pietro da Cortona. In questo spazio il dipinto si trova in ottima compagnia, insieme a creazioni di valore assoluto quali la Velata di Raffaello, le Tre Età dell’Uomo di Giorgione, il San Giovannino Battista di Andrea del Sarto, la Madonna del Sacco di Perugino e il Ritratto in armatura di Guidobaldo della Rovere del Bronzino oltre ad opere, tra gli altri, di Guercino e del fiammingo Justus Sustermans, l’autore del famoso Ritratto di Galileo Galilei custodito agli Uffizi.
Quando, nel 2016, la Madonna della Cesta fu affidata all’Opificio delle Pietre dure, le sue condizioni erano gravemente compromesse: l’accumularsi, nel corso del tempo, di pesanti interventi di restauro sulla superficie dell’opera seicentesca le avevano conferito, a causa del sovrapporsi delle vernici, un aspetto ingiallito, piatto, del tutto privato della vivacità che caratterizzava originariamente l’opera. In alcuni punti, addirittura, il colore risultava sollevato o staccato. A salvare il dipinto è stato un team di specialisti – Francesca Ciani Passeri e Patrizia Riitano con Andrea Santacesaria – che, armati di infinita pazienza, hanno progressivamente “esfoliato via” tutti gli strati di vernice successivamente aggiunti, restituito al capolavoro rubensiano la sua intensa e variegata qualità cromatica e “ammorbidito” il supporto di legno, eccessivamente irrigidito in seguito ad un vecchio intervento di consolidamento.
“Quello della Madonna della Cesta è un altro grande ritorno di un capolavoro nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti in appena tre mesi – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – a luglio, dopo 75 anni di assenza a causa di un furto da parte dei nazisti, abbiamo potuto accogliere di nuovo il leggendario Vaso di Fiori dell’olandese Jan Van Huysum. Poche settimane dopo abbiamo portato nella Sala della Berenice la commovente Madonna della Gatta di Federico Barocci, rimasta per oltre dieci anni lontana dagli occhi del pubblico nei depositi degli Uffizi, e la copia coeva del Tradimento di Cristo di Caravaggio, anch’essa restaurata. Continueremo su questa strada, per rendere Palazzo Pitti, come merita, il più grande scrigno dei tesori artistici di Firenze”.
Dalle analisi diagnostiche hanno preceduto il restauro sono emerse sulla superficie del dipinto tracce di carta, che potrebbero essere riconducibili al cartone preparatorio utilizzato da Rubens. Questa ed altre suggestive ipotesi di elevato interesse scientifico verranno analizzate e spiegate dall’Opificio delle Pietre in uno studio scientifico sul dipinto, di prossima pubblicazione. (foto copyright galleria palatina https://www.uffizi.it/opere/sala-giove)
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Restaurata la celebre Madonna della Cesta
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
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Fassa Sky Expo 2019, novità per il volo libero
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Campitello di Fassa (Trento) nei giorni 27-28-29 settembre 2019 si terrà la sesta edizione della rassegna legata al volo libero in deltaplano e parapendio. In questi tre giorni gli appassionati troveranno presso i 25 stand della fiera tutti i nuovi prodotti disponibili sul mercato. Potranno anche testare ali, imbragature, strumenti per il volo e quant’altro in prima persona, decollando dal rifugio Des Alpes sul Col Rodella (2360 metri) che sovrasta la zona dell’esposizione e sorvolando le Dolomiti della Val di Fassa e del Trentino, le montagne più belle del mondo. L’accesso al decollo è garantito da una comoda funivia al ritmo di 120 passeggeri per volta. Comodo anche l’atterraggio nei pressi dell’esposizione. Grazie all’uno e all’altro, oltre che alla presenza dei più noti produttori di attrezzature e accessori per il volo libero, lo scorso anno sono state contate 9000 presenze, un risultato molto incoraggiante anche per la ricettività delle strutture alberghiere della zona.Piloti di deltaplano e parapendio saranno i primi interessati alle novità di un mercato che non conosce sosta nello sviluppo tecnologico e innovativo e che meno di un mese fa ha portato all’Italia i titoli mondiali in entrambe le discipline. Poi molti curiosi, magari in vista di avvicinarsi al volo libero, un’attività affascinante che consente di avventurarsi nel cielo senza aiuto di motori, ammirare paesaggi da un punto di vista che non conosce confronti. L’ingresso è libero e durante tutta la esposizione ci saranno anche eventi collaterali, come il raduno nazionale dei Pionieri del Volo e l’escursione di hike and fly, cioè volo ed escursionismo, con guida in accompagnamento per sabato 28 settembre. Relax garantito ai punti di ristoro. (foto fassa-expo copyright Gustavo Vitali)
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Festival del giornalismo digitale
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Varese dal 7 al 10 novembre 2019 Glocal 2019. Il festival del giornalismo digitale, organizzato da VareseNews. «Dando al festival il titolo “Paesaggi in movimento, Glocal Territori della conoscenza” vogliamo parlare di territori, dei rapporti tra i luoghi e le persone che li abitano e frequentano, di turismo, di strumenti di comunicazione, di tendenze e di idee, il tutto con uno sguardo particolare verso la conoscenza quale motore che genera occasioni di confronto, incontro e crescita», spiega il direttore Marco Giovannelli, ideatore del Festival. «I “Paesaggi” sono i luoghi della nostra storia, della nostra cultura, quelli che ci ospitano o in cui siamo nati. Ambienti tradizionali che nel contesto attuale si mettono “in movimento”, perdendo da un lato contorni e confini ma guadagnando dall’altro spazi di conoscenza e scambi sociali».La narrazione è il cuore del giornalismo. Attraverso una narrazione ben costruita di un territorio si può cambiare il destino di un luogo turistico che aspira a crescere. Ma anche possono emergere nuove vocazioni e gli spazi prendere forme che prima non si erano mai immaginate. Una narrazione però necessita di confrontarsi con le tecnologie a disposizione, con l’intelligenza artificiale e con la disinformazione – con tanto di fact-checking – che l’attualità impone, ma anche con le nuove modalità di narrazione quali i podcast. Glocal 2019 si prefigge di affrontare anche i possibili modelli di business, il data journalism e l’antico ma quanto mai necessario giornalismo investigativo. Il tutto per capire oggi com’è possibile raccontare e raccontare bene attraverso l’intervento di esperti, professionisti della comunicazione e giornalisti.Anche questa edizione conferma la grande attenzione rivolta al mondo della formazione. Il festival Glocal coinvolgerà centinaia di studenti delle scuole superiori, delle Università e dei Master in giornalismo. Sarà riproposto anche BlogLab, il laboratorio di giornalismo digitale dove i ragazzi provenienti dalle scuole del territorio divisi in “redazioni” si sfideranno scrivendo articoli e realizzando video e foto, come una vera redazione giornalistica. Confermati i due premi aperti a tutti i professionisti dell’informazione: uno dedicato ad Angelo Agostini, destinato al giornalismo multimediale, ed uno legato al data journalism.Il Festival è organizzato da VareseNews in stretta collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Lombardia, con la Camera di Commercio della provincia di Varese, che mette a disposizione tante strutture per ospitare tutta la manifestazione, e del Consiglio Regionale della Lombardia. Alla realizzazione dell’evento partecipa con un importante ruolo anche Anso, l’associazione nazionale stampa online, che ha contribuito alla definizione di alcuni dei contenuti del festival che valorizzano il lavoro delle testate locali.Glocalnews è anche un’ottima occasione per i giornalisti di completare la formazione professionale: la quasi totalità degli incontri e workshop, infatti, dà la possibilità di ottenere crediti. Come sempre gli eventi saranno a ingresso libero, alcuni in live streaming, e si terranno nelle più belle location di Varese.
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Istituto Pasteur Italia: adottate un ricercatore
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Per sviluppare nuovi approcci terapeutici contro le malattie infettive e il cancro. Studiare i meccanismi molecolari che governano l’integrità delle nostre cellule, e studiare le interazioni tra batteri, virus, parassiti e il nostro organismo, perché le alterazioni di questi processi sono la causa di malattie infettive, patologie infiammatorie croniche, neurodegenerative e l’insorgenza di tumori. È questo il lavoro incessante dei ricercatori dell’Istituto Pasteur Italia: unica sede italiana del network dei 32 Istituti Pasteur nel mondo, che da oltre 50 anni promuove la ricerca biomedica, essenziale per la comprensione di molte patologie umane e lo sviluppo di terapie mediche sempre più mirate.Nei laboratori con sede a Roma, ogni giorno il team di giovani ricercatori è impegnato in programmi di ricerca incentrati sull’identificazione di nuovi composti e lo sviluppo di nuovi approcci immunoterapeutici contro le malattie infettive e il cancro.
“Adotta un ricercatore” è l’appello dell’Istituto Pasteur Italia per sostenere tali indagini scientifiche che promettono ottimi risultati: con un sms o una telefonata al numero solidale 45583, nel periodo dal 15 settembre al 6 ottobre, è possibile per tutti dare un contributo alla ricerca contribuendo in particolare a finanziare il lavoro di due giovani ricercatrici dell’Istituto impegnate in questi specifici progetti.Non c’è ricerca senza ricercatori e per l’Istituto Pasteur Italia, il suo gruppo di giovani ricercatori diretti dal Dr. John Hiscott, biologo molecolare e virologo di fama mondiale, sono il bene più prezioso. Grazie a loro, infatti, è possibile continuare a realizzare nuove scoperte e migliorare la qualità della nostra vita“Da sempre l’Istituto Pasteur Italia investe nella ricerca scientifica, perché la scienza è il motore per il progresso dell’umanità e sostenerla è un dovere di ciascuno.” – dichiara Angela Santoni, direttore scientifico dell’Istituto Pasteur Italia – “I nostri sforzi sono da sempre orientati a migliorare il benessere della società, perché sia garantito il diritto alla salute di tutti attraverso ricerche d’eccellenza su malattie infettive, tumori, patologie infiammatorie croniche e neurodegenerative”.
Nei laboratori dell’Istituto Pasteur Italia, ad esempio, si utilizzano alcuni virus – tra cui i cosiddetti virus oncolitici – che infettano ed eliminano le cellule del cancro, ma non quelle dei tessuti sani. I ricercatori dell’Istituto lavorano ogni giorno per applicare tale strategia nel cancro della prostata (seconda causa di mortalità maschile nel mondo occidentale) e quello del pancreas (quarta causa di mortalità correlata al cancro in Italia ed Europa, per il quale le opzioni terapeutiche sono tuttora molto limitate).Sono stati già raggiunti risultati straordinari in alcuni tumori a prognosi severa, come melanoma e tumori polmonari, ma molto altro c’è da fare per estendere questi nuovi approcci alla cura di molte altre malattie.http://www.sostienilaricerca.it/
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Ritorno dell’etica nel lavoro
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Torino 25 al 27 settembre nella sede di Copernico Garibaldi Torino per riflettere su cosa sia l’etica e come portarla nelle aziende e negli uffici. A cura di Carla Bertuzzi, Business Development and Strategic Partnerships, CopernicoPer anni dimenticata a favore dell’estetica e della funzionalità, oggi l’etica sul lavoro è tornata a ricoprire un ruolo centrale. Il primo giorno l’appuntamento è alle ore 13.00 con Metodo T.R.E., il giorno seguente alla stessa ora ci sarà una lezione di Mindful Yoga e venerdì sarà la volta di Tai Chi. Tutte e tre le tecniche hanno lo scopo di rilassare e di insegnare ad avere una migliore consapevolezza di sé, necessaria per essere felici al lavoro.
Non per ultimo come preoccupazione per i rischi della rivoluzione industriale 4.0: possono le macchine intelligenti sostituire l’uomo? La tecnologia eliminerà il confine tra vita professionale e vita privata? Chi non sarà al passo resterà senza lavoro? Basti pensare che secondo uno studio di McKinsey del 2017, entro il 2030 si accentuerà la battaglia tra le aziende per reclutare i lavoratori più altamente qualificati: la domanda di competenze tecnologiche aumenterà del 55%. E contemporaneamente diminuiranno i posti di lavoro che richiedono competenze cognitive di base.Dal campo dell’automazione, il discorso sull’etica del lavoro si è esteso ed evoluto. Perché l’etica rende felici e, in due parole, fa bene. A tutti, all’azienda, a chi lavora e, soprattutto, fa bene alla società. Per questo è stata scelta come tema, come filo conduttore, per gli incontri Etica e Felicità del Lavoro all’interno degli Stati Generali del Mondo del Lavoro che si svolgeranno dal 25 al 27 settembre nella sede di Copernico Torino Garibaldi.
Ma cos’è l’etica? E come può essere etico il lavoro? L’etica è la branca della filosofia che studia la condotta degli esseri umani e i criteri in base ai quali si valutano i comportamenti e le scelte. Questa definizione pone un’altra domanda a cui ogni azienda, ogni professionista e ogni datore di lavoro deve rispondere: “Cosa fa valutare positivamente il lavoro e, ancora di più, gli spazi di lavoro oggi?”. Il lavoro si è trasformato, chiedendo ai lavoratori e agli uffici di cambiare insieme a lui. Per essere felici sul lavoro, infatti, non bastano scrivanie condivise, rete Wi-Fi unica e una caffetteria. Serve un habitat ibrido, flessibile dove competenze, culture e abitudini diverse si incontrano e si confrontano, scoprendo che la diversità non solo è bella, ma è anche una ricchezza. L’etica del lavoro si traduce quindi in contesti fertili, in spazi personalizzati e scalabili dove le aziende possono crescere, contaminandosi a vicenda. Il workplace non è solo un luogo fisico, ma anche immateriale: open space, luoghi di condivisione, tecnologie, ma anche caratteristiche non visibili come fiducia, trasparenza e responsabilità che, insieme, contribuiscono a rendere etico un posto di lavoro. Nei workplace di oggi convivono imprenditori, professionisti e giovani, a volte giovanissimi, “startupper”, che condividono gli spazi, risparmiano sugli affitti e si incontrano, creando sinergie.È la dimensione umana che conta. Ed è applicando l’etica al lavoro che questa può essere valorizzata. Innovazione oggi non vuol dire solo “nuove tecnologie” e non può riguardare solo l’industria o i servizi: innovazione è soprattutto un fattore umano. L’uomo è al centro.
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Mostra “Ich bin ein Berliner”
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Milano sabato 28 settembre 2019 alle 15.30 (28 settembre 2019 dalle 15:30 alle 19.30 Periodo di esposizione: 28 settembre – 6 ottobre 2019 Giorni e orari: tutti i giorni dalle 15:30 alle 19:30 (ultimo ingresso alle 19:00) Ingresso: libero e gratuito) a “la Casa di Vetro” via Luisa Sanfelice, 3 mostra “Ich bin ein Berliner” (“Io sono un Berlinese” – titolo che riprende la celebre frase di John Fitzgerald Kennedy del 26 giugno 1963 in occasione della costruzione del muro da parte della Repubblica Democratica Tedesca). Autori delle immagini, che resteranno esposte fino al 6 ottobre 2019, i due fotografi italiani Elisa Santoro e Salvatore Uccello che, a 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino, sono ripartiti proprio dalla capitale tedesca per realizzare un fotoreportage su come si sono evoluti alcuni dei paesi dell’Europa dell’Est dopo essersi liberati dal giogo della dittatura comunista. Tappa terminale del viaggio la città di Mosca, altezzosa e sprezzante, ex capitale dell’ex Impero Sovietico e capitale della nuova Russia capitalista risorta dalle ceneri del socialismo di Lenin, Trotsky e Stalin.
Il viaggio parte da Berlino per una duplice ragione: cronologica e simbolica. Berlino più di ogni altro posto è stata sottoposta a uno smembramento e a un tentativo di annientamento. Il fatto che oggi sia una delle città più pulsanti, vivaci e moderne d’Europa è assolutamente incredibile e al tempo stesso ammirevole. Tuttora sono presenti ben in vista le cicatrici dell’occupazione e della divisione, probabilmente una delle ragioni che hanno contribuito a trasformarla nell’attuale metropoli caleidoscopica che conosciamo. La mostra ci conduce poi in alcune delle ex-Repubbliche Socialiste Sovietiche come Lituania, Estonia e Lettonia. Tre Stati apparentemente molto simili tra loro ma con delle differenze sostanziali nel modo in cui hanno riacquistato la loro indipendenza e in cui hanno saputo rideterminare il loro rapporto con la Russia.
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Suzanne Rubin Serenity a cura di Daina Maja Titonel
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Roma 3 ottobre – 9 novembre 2019 MAC Maja Arte Contemporanea Via di Monserrato 30. La MAC Maja Arte Contemporanea è lieta di ospitare per la prima volta in Italia le opere della fotografa americana Suzanne Rubin. In mostra una selezione di quindici fotografie che appartengono alla serie “Serenity”, un progetto che copre un arco temporale di circa cinque anni.Il lavoro di Suzanne Rubin trae origine e si alimenta degli incontri casuali. “Per le strade, in metropolitana, nei ristoranti, in una palestra, un museo, ovunque cerco, cerco il volto ‘giusto’, il gesto. Non conosco nessuna delle persone che ritraggo: sono sconosciuti che catturano la mia attenzione per un’andatura bizzarra, una strana postura, un movimento ‘spento’, uno sguardo distante, scomodo. E’ la sensazione che ci sia qualcosa di sbilanciato, emarginato, al di fuori delle convenzioni, che mi attira verso di loro. Ne percepisco sentimenti vari come il disagio, la tristezza, la rabbia, il dolore” – spiega Suzanne.Dalla casualità di quegli incontri prende corpo il ritratto che Rubin realizza solo successivamente in luoghi raccolti, in presenza esclusiva dell’artista e della persona che ha accettato di raccontare la propria storia in uno scatto, di essere ‘vista’ dal resto del mondo attraverso l’obiettivo di Suzanne: “Aspiro alla verità a dispetto dell’inganno; a vedere e restituire in una foto la realtà di quelle persone che non mascherano la propria condizione, per restituire bellezza a ciò che ci rende umani, vulnerabili, meravigliosamente unici.”Non è serenità quella che si irradia dai volti ritratti. Il titolo, se da una parte evoca il desiderio di raggiungere questo particolare stato di grazia (“Credo profondamente che la strada per la serenità debba essere preceduta da una volontà irremovibile di affrontare chi siamo veramente.” [S.R.]), dall’altra racconta un sentimento che si insinua fugace durante le sessioni fotografiche, quell’attimo speciale di connessione elettiva tra due persone.
Suzanne Rubin nasce a St. Louis, Missouri. Vive e lavora tra la California, New York e Parigi.
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Ali-ment-azione consapevole a pranzo con… Max Mariola e Paolo Marchetti
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Roma 28 settembre 2019 Casa Fluviale Via delle Conce, 3 Conferenza stampa ore 10 e 30 Pranzo ore 13 la Fondazione per la Medicina Personalizzata (FMP) presenta l’evento “ALI-MENT-AZIONE CONSAPEVOLE”. Uno show-cooking per sensibilizzare i pazienti oncologici e i loro famigliari all’importanza di alimentarsi in modo sano anche per mitigare gli effetti indesiderati della chemioterapia.
Lo chef mediatico Max Mariola, volto di Gambero Rosso Channel e di Rai Premium insieme al Prof. Paolo Marchetti coinvolgeranno un gruppo di pazienti oncologici e un loro familiare in un corso breve di cucina. E cosa cucineranno? Il menù prevede come antipasto una Parmigiana di Melanzane Mignon per proseguire con un Risotto Con Fumetto Di Pesce Azzurro, Spadellata di Scarola e dulcis in fundo un Arcobaleno di Bosco, frutta rossa, blu e nera. Una master-class con l’obiettivo di aumentare conoscenza e consapevolezza degli effetti che gli alimenti, e il modo di prepararli, hanno nel contrastare e mitigare gli effetti collaterali della chemioterapia.
Max Mariola e il Prof. Paolo Marchetti cucineranno insieme e alla fine dello show-cooking gusteranno i cibi preparati con i partecipanti. Durante l’incontro sarà consegnato, a pazienti e familiari, un quaderno personale nel quale riportare i propri vissuti nel periodo del mese successivo all’esperienza fatta. Recenti pubblicazioni scientifiche hanno sottolineato quanto la diagnosi del cancro abbia importanti ripercussioni sulla qualità di vita del paziente e della sua famiglia.Con questa iniziativa ci si propone di:
modificare gli atteggiamenti e le competenze di utenti “difficili”
coinvolgere tutti in un clima piacevole e cooperativo
aiutare i pazienti a comprendere le proprie esigenze alimentari attraverso la scelta degli alimenti da un menù originale.
preparare un pasto “migliore” rispetto ad un pasto “peggiore” per esplorare le relazioni tra alimentazione e benessere
“fare la spesa”, discutere insieme le scelte degli alimenti e commentarle
individuare i problemi derivanti da una non adeguata consapevolezza nel mangiare e nel rapporto con il cibo (cura di sé del corpo)
individuare le condotte da adottare quotidianamente per la prevenzione nella cura delle complicanze aiutare la persona a diventare un decisore competente.(fonte: Fondazione per la Medicina Personalizzata)
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Infiammazione cronica: La madre delle altre malattie?
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
E’ l’ormai lontano 2004 quando sulla copertina del Time appare il titolo: ‘The secret killer’, il killer segreto. Si riferisce all’infiammazione cronica considerata responsabile di causare un’ampia gamma di malattie: malattie cardiovascolari, aterosclerosi, cancro, demenza e depressione a livello cerebrale, epatite nel caso del fegato, sarcopenia quando ad essere interessati sono i muscoli. E se era assodato che l’invecchiamento fosse un fattore di rischio per molte malattie, oggi è valido anche l’assunto contrario, ossia che le malattie che hanno alla base un processo infiammatorio cronico accelerano l’invecchiamento di organi e tessuti. La concordanza tra questi due eventi è stato chiamato ‘inflammaging’ dall’italiano Claudio Franceschi dell’Università di Bologna che ha per prima coniato il termine.
Il centro del problema risiederebbe nel nostro sistema immunitario: produce citochine pro- infiammatorie i cui livelli rimangono costanti in età avanzata determinando un aumento dei valori basali dell’infiammazione, l’inflammaging, appunto. Allo stesso tempo anche il nostro sistema immunitario invecchia con gli anni e diventa meno efficiente: “ma non è un fenomeno negativo in assoluto” spiega Orlandoni.Una analisi filogenetica sul microbiota di un gruppo di italiani tra i 22 e i 109 anni ha dimostrato che con il passare degli anni diminuiscono sia la diversità batterica che la quantità.” Ecco perché molte ricerche stanno indagando cosa accade nell’organismo dei centenari in buona salute, ricerche che hanno rivelato un dato inaspettato: il sistema immunitario cambia, ma non necessariamente in senso negativo. Nei centenari il profilo del microbioma intestinale (che agisce come centrale operativa del sistema di difesa) è caratterizzato da un aumento dei Protobacteria che correlano con un aumento di citochine pro-infiammatorie n-6 e n-8 (interleuchine). E nei soggetti estremamente longevi di età superiore a 105 anni sono emerse specie sub-dominanti come Akkermansia, Bifidobacterium e Christensenellancee. Una diversità inaspettata che potrebbe conferire un qualche tipo di protezione.
“La nutrizione ha un ruolo centrale nell’attività della risposta immunitaria. Un semplice pasto infatti induce una risposta adattiva chiamata infiammazione post prandiale” spiega il Professor Maurizio Muscaritoli, Presidente SINuC. “E l’eccesso di nutrienti attiva uno stato infiammatorio in vari organi tra cui grasso, fegato, pancreas, muscoli e cervello, il che non fa altro che aumentare la velocità della loro usura e quindi dell’invecchiamento dell’individuo”. Nello stesso tempo sembra che anche il microbiota di modifichi con l’età in maniera peculiare: difficoltà di masticazione, alterazioni del gusto, riduzione dell’appetito e della peristalsi, disturbi del transito determinano cambiamenti alimentari tipici. Minor consumo di frutta e verdura, dieta povera di fibre inducono una riorganizzazione del microbiota in senso negativo, quella condizione chiamata ‘disbiosi’. Questa innesca un loop pro-infiammatorio, un circolo vizioso di immunosenescenza e infiammazione. “Nel trattamento della disbiosi si sta affermando l’uso di probiotici, microrganismi vivi che conferiscono un beneficio per la salute dell’ospite. Lactobacillum plantarum, ad esempio, ha mostrato effetti sulla riduzione dell’infiammazione con un rapporto positivo a favore delle citochine anti-infiammatorie. Mentre il Lactob. Buchneri aumenta la biodisponibilità di alcuni preziosi micronutrienti e il Bifidus animalis ha mostrato un effetto antiossidante di contrasto all’azione dei radicali liberi. Quello che ancora non è noto è la composizione di probiotici da usare, la frequenza e il dosaggio utile ad ottenere questa protezione. Ma comprendere i meccanismi alla base del decadimento legato all’età allo scopo di ridurne gli effetti è una delle sfide più attuali.
La disbiosi non viene considerata una vera e propria malattia, almeno dalla medicina ufficiale; per contro, tra i fautori degli approcci alternativi alla salute umana, si registra un’ossessiva attenzione nei suoi confronti, dato che viene spesso chiamata in causa come elemento scatenante di svariati disturbi e patologie.
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“Democrazia e verità. Tra degenerazione e rigenerazione”
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Roma. dal 26 al 28 settembre. I lavori si apriranno giovedì pomeriggio, alle 15:30, nell’auditorium San Domenico in via Casilina 235 con la relazione del vice presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, che si soffermerà su “Le forme della democrazia nello Stato costituzionale”. “Chiesa e ‘autentica’ democrazia: da Leone XIII ai giorni nostri” sarà, invece, il tema discusso da Daniele Menozzi della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Il pomeriggio di venerdì 27 settembre i lavori si sposteranno presso la Pontificia Università Gregoriana, in collaborazione con la Facoltà di Filosofia dell’ateneo. Alle 15:30 Carla Danani dell’Università di Macerata terrà una relazione su “Verità della democrazia?” mentre Julian Nida-Rümelin, professore di Filosofia e Teoria politica presso la Ludwig-Maximilian-Universität di Monaco di Baviera, analizzerà la questione della “Democrazia e verità nell’epoca della comunicazione digitale”. Le ultime due relazioni del convegno sono state affidate a Stefano Petrucciani dell’Università La Sapienza di Roma e a Vittorio Possenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il primo parlerà de “Il fondamento dialogico della democrazia e il relativismo”, mentre l’intervento di Possenti verterà su “Popolo Stato Democrazia nel personalismo: quale sovranità?”. https://www.unigre.it/it/eventi-e-comunicazione/
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Premio Nostalgia di Futuro 2019. Gemello Digitale: l’altro me
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Roma 25 settembre (9.30 -13.00) Senato della Repubblica – Sala Zuccari. Etica, politica, educazione e informazione devono confrontarsi con il “Gemello Digitale”, il nostro prossimo intermediario con l’universo digitale. La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha, per prima, recepito l’importanza del tema ed accettato l’invito dell’Osservatorio TuttiMedia e Media Duemila a riflettere sulla nuova rivoluzione. Individuare gli strumenti utili a governare il cambiamento è urgente, come afferma Derrick de Kerckhove (direttore scientifico TuttiMedia e Media Duemila): “Le nostre protesi tecnologiche, come ho definito computer e telefono negli anni ’90, oggi diventano autonome e possono pensare e decidere al nostro posto”. “Le decisioni prese oggi, influenzeranno il panorama etico, legislativo, sociale, istituzionale e tecnologico del prossimo futuro – precisa Franco Siddi presidente TuttiMedia – ecco perché l’11ma edizione di “Nostalgia di Futuro”, premio che ricorda Giovanni Giovannini, storico presidente FIEG, la dedichiamo a Gemello Digitale: l’altro me. Le rotture vanno anticipate e governate.” Un parterre qualificato parteciperà alla discussione del 25 settembre (9.30 – 13.00) al Senato della Repubblica: la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati; Gianni Letta, presidente onorario TuttiMedia; Franco Siddi, presidente Osservatorio TuttiMedia; Roberto Saracco, chair of the SAS Initiative of IEEE; il sociologo Derrick de Kerckhove; Andrea Riffeser Monti, FIEG; Pier Paolo Cervi, Mediaset; Mario Sechi, Agi; Enrico Bellini, Google; Antonella Di Lazzaro, Rai Pubblicità; Laura Bononcini, Facebook. Modera il dibattito la direttrice di Media Duemila, Maria Pia Rossignaud. Alla fine del dibattito l’associazione Osservatorio TuttiMedia (ENI – FIEG – FNSI – FUB – Google – Facebook – Intesa San Paolo – Mediaset – RAI – Rai pubblicità – Unipol Sai – UPA) consegnerà i premi “Nostalgia di futuro” a ricercatori, imprese e studenti per progetti di informazione innovativi e start up. Da quest’anno il premio si arricchisce della sezione “Innovazione è Donna”.
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Malattie rare: nasce l’accordo OMaR – CompuGroup Medical
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Fornire contenuti scientifici di valore al medico attraverso i nuovi software che già potenziano e semplificano il suo lavoro quotidiano, intercettando la domanda di un’informazione accurata, immediata e mirata non solo alla sua professionalità, ma anche alle esigenze dei pazienti. Questo è quanto si realizza con l’alleanza avviata in questi giorni sull’esteso e complesso terreno delle patologie rare: protagonisti, l’Osservatorio Malattie Rare (OMaR), la prima agenzia giornalistica italiana in materia, e Fablab, business unit di CGM, leader globale della Medical Information Technology.
Il potenziale, per il professionista della salute, si realizza nell’odierno cambio epocale del suo modo di documentarsi, che tra l’altro esorta tutti gli attori dell’Healthcare, inclusi i produttori di farmaci, a rivedere i loro paradigmi e canali prioritari di comunicazione. Secondo un’indagine della rete europea Accross Health, oggi il medico dedica mediamente tre minuti al giorno a ricevere informatori farmaceutici e a partecipare a convegni scientifici; riserva invece un tempo dieci volte maggiore ad aggiornarsi sul web. Un canale, quest’ultimo, che offre grandi opportunità ma che può anche nascondere insidie e disagi per lo studioso, che rischia di perdersi nel mare magnum della rete, zeppa anche di inesattezze, inaccuratezze e fake news.
L’Osservatorio Malattie Rare (OMaR) Sede Legale: Via Varese, 46 Roma Direttore Responsabile: Ilaria Ciancaleoni Bartoli è la prima e unica agenzia giornalistica italiana ed europea specificamente dedicata alle malattie rare e ai tumori rari. Fondata nel 2010, la testata mira ad “aumentare la sensibilità dell’opinione pubblica”, in forza di una “comunicazione chiara e scientificamente corretta su ricerca, sperimentazioni, legislazione, progresso medico-diagnostico”. Al contempo l’agenzia è divenuta l’interlocutore-chiave di tutti i soggetti coinvolti, dal mondo medico-scientifico ai produttori farmaceutici, dai decisori istituzionali nazionali e comunitari a, naturalmente, i pazienti.
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“La formazione efficace come diritto della persona”
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
In Italia oltre un milione di posti di lavoro (una posizione su quattro) restano scoperti per difficoltà a reperire la persona adatta. Basta questo dato (dall’Indagine Excelsior – Unioncamere e Anpal, 2019) per definire la situazione uno scandalo, come ha fatto ieri Pietro Ichino al convegno organizzato da Inaz “La formazione efficace come diritto della persona”. Ciò che non funziona nel nostro Paese sono proprio orientamento e formazione: «Eppure, in un mondo in cui tutto cambia a una velocità impressionante – sottolinea Linda Gilli, presidente e amministratore delegato di Inaz – la formazione, che deve essere permanente, funziona come fondamentale fattore di protezione per il mondo del lavoro. Le imprese devono considerarla un investimento fondamentale, mentre i lavoratori stessi non devono sentirsi mai “arrivati”, ma devono essere sempre pronti ad accrescere le proprie competenze». In Italia solo un diplomato su tre delle scuole tecniche, a due anni dal diploma, fa un lavoro coerente con quanto studiato (Eduscopio, 2018). Secondo Pietro Ichino, che ha fotografato ritardi e mancanze del nostro sistema assieme a Osservatorio Imprese Lavoro Inaz, «In Italia mancano i servizi indispensabili per un passaggio facile dalla scuola al lavoro, dall’orientamento al monitoraggio del tasso di coerenza tra formazione impartita e sbocchi occupazionali effettivi, con un gravissimo pregiudizio che pesa sulle attività manuali». Come affrontare il problema? Sempre Ichino ha indicato un’azione da realizzare subito, cioè monitoraggio e misurazione dell’efficacia della formazione, incrociando e confrontando dati oggi frammentati e sparsi. «Un sistema che si è tentato di realizzare con un progetto del 2015 poi bloccato con la bocciatura della riforma costituzionale del 2016 – spiega Ichino – e che tuttavia potrebbe essere riattivato oggi a partire dalle Regioni». Fondamentale poi confrontare esperienze reali (come hanno fatto – coordinati dall’economista Marco Vitale – Alberto Grando che ha parlato dell’esempio tedesco e Vincenzo Barbaro che ha illustrato il caso Sicilia) e conoscere bene il quadro legislativo, spiegato al convegno dall’esperta di Diritto del Lavoro Paola Tradati. Mentre lo Stato dimostra una grave lentezza nell’adottare soluzioni efficaci, il mondo imprenditoriale sperimenta da sé nuove soluzioni. Alla tavola rotonda con le testimonianze di Ali Reza Arabnia (Geico), Emidio Zorzella (Antares Vision) e Luca Altieri (IBM Italia), Linda Gilli ha portato gli esempi concreti di Inaz, società IT specializzata in soluzioni per il mondo HR, che è alla ricerca di figure difficili da reperire nel mercato del lavoro: consulenti applicativi software, sviluppatori, esperti di elaborazione paghe. «Tutte professionalità che scuola e università non formano specificamente per il nostro settore, quello dell’amministrazione e gestione del personale – spiega Gilli – e che quindi abbiamo deciso di formare noi direttamente. Avviando sinergie con le scuole per contattare i ragazzi già in quarta e quinta superiore, offrendo percorsi mirati con la nostra Academy e stage finalizzati all’assunzione, e prevedendo affiancamento e formazione interna permanente in modo da coltivare e accrescere le competenze». Proseguendo, Gilli ha incluso nel suo intervento una nota positiva: «È vero che le aziende vorrebbero trovarsi persone già preparate da inserire velocemente; ma è anche vero che formarle “in casa” può essere un vantaggio, perché il processo di affiancamento arricchisce sia i nuovi entrati, sia i senior, che si scambiano vicendevolmente competenze e idee. Perché abbiamo parlato di formazione come diritto soggettivo della persona, ma è indispensabile anche un’altra cosa: il desiderio di migliorarsi e crescere». Ha concluso il convegno Marco Vitale, collegando i temi trattati al contesto socioeconomico e ricordando che «In tante scelte importanti sono coinvolte anche la politica, le istituzioni e, non ultimi, i cittadini e le famiglie»
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Le illustrazioni di Gunter Bohmer alla Biblioteca Palatina di Parma
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Parma 5 ottobre – 15 novembre 2019 Inaugurazione: sabato 5 ottobre, ore 11.00 Complesso Monumentale della Pilotta Biblioteca Palatina. E’ una retrospettiva dedicata a Gunter Böhmer (Dresda, 1911 – Montagnola, 1986), artista della Mitteleuropa, noto per aver illustrato, tra gli altri, libri di Hermann Hesse, Thomas Mann, Franz Kafka, Luigi Pirandello, Stendhal, Gustave Flaubert e Guy de Maupassant, perseguendo una totale unità tra testo e immagini.
L’esposizione, che porta il visitatore “Nell’officina di Gunter Böhmer. L’illustrazione del libro come avventura interiore”, è promossa dal Comune di Collina d’Oro e dalla Fondazione Ursula & Gunter Böhmer, in collaborazione con il Complesso Monumentale della Pilotta, la Biblioteca Palatina e la Fondazione Museo Bodoniano. La mostra sarà inaugurata sabato 5 ottobre alle ore 11.00 nella Sala Petitot.In esposizione, alcuni degli esiti più significativi della ricchissima attività di illustratore di testi, soprattutto letterari, svolta da Böhmer (alcuni libri d’artista a tiratura limitata con litografie e incisioni originali; circa centocinquanta volumi che recano la riproduzione di suoi disegni e di tecniche miste su carta; oltre mille copertine disegnate). Numerosi sono gli autori cui Böhmer ha rivolto la propria attenzione, illustrandone alcune delle opere, a partire dal 1933, quando Hesse gli commissiona l’illustrazione del suo “Hermann Lauscher”. Ricordiamo, tra i tanti: Hermann Hesse, Thomas Mann, Franz Kafka, Robert Walser, Edward Mörike, Georg Büchner, Jeremias Gotthelf, Nino Erné, Hans Walter, Ossip Kalenter, Edgar Allan Poe, William Faulkner, John Keats, Liam O’Flaherty, Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Stendhal, Gustave Flaubert, Guy de Maupassant, Honoré de Balzac, Hans Christian Andersen, i fratelli Grimm, Pedro Antonio de Alarcón.
In occasione della mostra viene pubblicato un ricco catalogo, edito da Step di Parma, che reca, oltre ai saluti istituzionali di Ignazio Cassis (Consigliere della Confederazione Svizzera), di Sabrina Romelli (Presidente della Fondazione Ursula & Gunter Böhmer e Sindaco del Comune di Collina d’Oro) e di Simone Verde (Direttore del Complesso Monumentale della Pilotta), i saggi introduttivi di Sandro Parmiggiani e di Alessandro Soldini, curatori della mostra e membri del Consiglio della Fondazione Böhmer; due testi di Böhmer sull’illustrazione del libro; un’ampia documentazione fotografica su alcuni dei più importanti volumi illustrati dall’artista; gli apparati bio-bibliografici finali.
L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 15 novembre 2019, da lunedì al giovedì ore 9.00-18.00, venerdì e sabato ore 9.00-13.00, sabato 2 e 9 novembre chiuso. Ingresso libero. http://www.bibliotecapalatina.beniculturali.it
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Lotta alla pirateria che colpisce l’audiovisivo
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
“Esprimo soddisfazione per il successo dell’operazione contro la pirateria che colpisce l’audiovisivo. Una buona notizia per il Paese e per chi lavora ed investe nell’industria creativa.” Così il Presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, ha commentato la notizia del maxi-sequestro della Guardia di Finanza della piattaforma illegale Xstream Codes, “l’accesso a prodotti tutelati dal diritto d’autore, senza pagarne i relativi diritti, oltre a costituire un reato, danneggia le aziende di settore e la società tutta.” “Da tempo, la Federazione Italiana Editori Giornali è impegnata in azioni di contrasto all’illecita diffusione dei contenuti editoriali, che oggi avviene soprattutto attraverso le piattaforme social e le applicazioni telefoniche o di messaggistica istantanea. Fra tutte – ha ricordato Riffeser – spicca Telegram, dove quotidianamente, attraverso chat e canali cui accedono decine di migliaia di utenti, vengono diffusi articoli e intere pubblicazioni. Dopo le istanze di attivazione del Regolamento Agcom da parte della Fieg, numerosi editori hanno trasmesso apposita denuncia anche alla Polizia postale e alle Procure della Repubblica. Auspichiamo che anche a tutela dei prodotti editoriali vengano tempestivamente intraprese azioni incisive come quella di ieri.” “I contenuti di qualità prodotti grazie all’investimento di ingenti risorse, economiche e professionali, da parte delle imprese editoriali non possono essere sfruttati liberamente né fruiti al di fuori di ogni contesto di legalità, se non a rischio di sanzioni” – conclude Riffeser Monti – “Confidiamo, pertanto, in un deciso intervento delle autorità amministrative e giudiziarie per la tutela del prodotto editoriale e dell’industria dell’informazione, per garantire libertà di stampa e pluralismo informativo, pilastri fondamentali della democrazia.”
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“Romania e Europa”
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Parma giovedì 26 settembre, alle 14.30, nell’Aula K4 del Plesso D’Azeglio-Kennedy dell’Ateneo, in occasione della Giornata Europea delle Lingue, Petru Ilieşu, parlerà di “Romania e Europa”. Petru Ilieşu, è uno dei più significativi poeti romeni viventi. L’incontro avrà luogo all’interno del corso di “Linguistica generale” di Davide Astori e in occasione della presentazione di un volume bilingue, dal titolo “Petru Ilieşu e la sua Romania. A trent’anni dalla Rivoluzione” (Athenauem, Parma 2019), che raccoglie quattro suoi poemetti con la traduzione e introduzione di Astori, pensato, fra l’altro, anche come strumento per illustrarne la figura e la poetica. Si discuterà con lui della sua poesia e – anche attraverso la sua esperienza di vita – più in generale del suo Paese, che celebra quest’anno il trentennale della Rivoluzione. Intellettuale che lega a doppio filo l’attività culturale all’impegno sociale, Petru Ilieşu ha vissuto sulla propria pelle la condizione di oppositore del regime comunista e ha creato, il 30 dicembre 1989, “Fundaţia Timişoara ’89”, la prima organizzazione socio-umanitaria costituitasi nella Romania post-rivoluzionaria. Introdurrà l’incontro Grigore Arbore Popepscu, Direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
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Presunta scomparsa dei cordoni ombelicali
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Le famiglie italiane coinvolte possono contattare la “banca”, che è attualmente depositaria dei campioni biologici, attraverso un link già attivo sul sito della società l’AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani), a fronte delle notizie apparse sulla stampa in merito alla presunta scomparsa di cordoni ombelicali che coinvolgerebbe anche quindicimila famiglie italiane, si è prontamente attivata per far luce sull’accaduto e così confermare l’impegno dei ginecologi affinché le pratiche di crioconservazione vengano gestite in maniera scrupolosa, etica e responsabile, a tutela della salute e nel rispetto delle famiglie coinvolte.Con riguardo alla vicenda che comprensibilmente sta occupando le cronache di queste ore, AOGOI ha appreso che i campioni biologici originariamente affidati alla Cryo Save, sono stati trasferiti ad altra società, la FamiCord, la quale – visto quanto rappresentato ad AOGOI – dispone di un know-how in grado di rispettare gli standard, qualitativi e di sicurezza, approvati a livello nazionale e internazionale. Le modalità di trattamento dei campioni biologici descritte ad AOGOI direttamente da FamiCord, se correttamente implementate, rispondono al Gold standard scientifico. FamiCord si è peraltro presentata ad AOGOI con credenziali elevatissime, rappresentando numeri operativi che la pongono tra le più grandi banche di cellule staminali in Europa.Al di là di questi indubitabili requisiti qualitativi e di sicurezza, la stessa FamiCord, avendo ricevuto i campioni biologici dalla Cryo Save in forza di un contratto, non può esprimere certezza sull’avvenuto trasferimento di tutti i campioni biologici originariamente detenuti dalla Cryo Save.Sul fronte della necessaria rassicurazione delle tante famiglie italiane purtroppo toccate da questa vicenda, la FamiCord non è abilitata a contattarle direttamente, in ragione delle stringenti normative sulla privacy: sono le famiglie stesse che possono già mettersi in contatto con la FamiCord, attraverso un link dedicato già attivo sul sito dell’azienda, e saranno quindi ricontattate al più presto per ricevere tutte le informazioni del caso.
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Fiera Regionale del Miele
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Marentino Sabato 28 e domenica 29 settembre a Marentino è in programma la nona edizione della Fiera Regionale del Miele. Il programma della manifestazione si apre sabato 28 settembre alle 14,30 con la Passeggiata tra le verdi colline marentinesi. Il ritrovo dei partecipanti è fissato in piazza Umberto I davanti al Municipio, per una camminata di circa due ore, che si conclude con uno spuntino a base di miele.
L’inaugurazione ufficiale della manifestazione è in programma domenica 29 settembre alle 11, alla presenza della Consigliera metropolitana Barbara Azzarà, delegata all’istruzione, al sistema educativo, all’orientamento, alla rete scolastica, all’infanzia, alle politiche giovanili, alla biblioteca storica, all’ambiente e vigilanza ambientale, alle risorse idriche, alla qualità dell’aria, alla tutela della flora e della fauna, ai parchi e alle aree protette.
Domenica 29 settembre dalle 9 alle 19 nel centro storico si tiene il mercatino dei prodotti agroalimentari e artigianali locali, con degustazioni gratuite. Nei medesimi orari sono aperti al pubblico il parco avventura con baby parking, le chiese di Santa Maria dei Morti e dell’Assunzione di Maria Vergine, una mostra delle fisarmoniche Cooperfisa di Vercelli nella sala consiliare del Comune, un’esposizione di trattori d’epoca (con prove di aratura nel pomeriggio), una mostra di bonsai (con una dimostrazione della Bonsai Time School alle 15), le mostre dei pittori Paolo Cerati e Giuseppe Migliore. Spettacoli canori sono in programma a cura del maestro Piero Ambrosini e di Giampiero Ausano. Il programma prevede inoltre per le 10 una sfilata di gruppi storici e folkloristici, mentre dalle 10 alle 19 in piazza San Sebastiano i bambini possono partecipare all’animazione didattica “Guarda, prova, impara”, proposta dall’associazione “Val di Treu”. L’associazione “Il mondo delle ali” allestisce invece un campo di falconeria, con laboratori didattici sul mondo degli uccelli rapaci e sulla storia della disciplina e, alle 17, una dimostrazione in piazza San Sebastiano. Dalle 11 alle 19 nel giardino adiacente alla Chiesa Santa Maria dei Morti si può visitare la mostra “Back to origins”, dedicata alla vita dei cacciatori del Paleolitico. Dalle 10 alle 19 i bambini possono giocare con i pony della scuderia “L’isola che non c’è”. Dalle 14 alle 19 c’è il Taxi Rally su di una Ford Fiesta con un campione automobilistico, mentre alle 14,30 in via Roma si possono ascoltare le note della Fanfara dei Bersaglieri “Alessandro La Marmora”di Torino, diretta da Ezio Petrini. L’associazione Aspromiele propone alle 15 nel salone polivalente la smielatura, seguita dal cooking show “Le ricette con il miele” di Paola Uberti di http://www.libriricette.eu. I balli country di Old Wild West sono in programma alle 16,30 nel piazzale dell’autorimessa. In collaborazione con la Scuola alberghiera Norberto Bobbio di Carignano, sul banco alimentare di fronte al Municipio si può gustare e acquistare la torta Tast-mì di Marentino, realizzata con il miele e le nocciole del territorio. Infine, dalle 12 in avanti l’Associazione Turistica di Marentino propone “Le corti del ristoro”, per il pranzo, per uno spuntino e per le degustazioni del Freisa, mentre il gruppo ANA di Saluggia cucina la Panissa.
Il paese sulle colline del Chierese nel 2007 ha ricevuto il titolo di Città del Miele, grazie alla dedizione dei suoi abitanti verso un alimento riconosciuto come prezioso per l’uomo.La Fiera Regionale del Miele propone il mercato dei produttori e una serie di iniziative volte a diffondere la conoscenza del miele e del suo utilizzo in cucina come ingrediente capace di conferire ai piatti caratteristiche uniche in fatto di equilibrio di sapori e profumi.
Alle 21 nella chiesa di Santa Maria Maddalena di Avuglione è in programma un concerto del Coro polifonico di Buttigliera d’Asti, diretto da Paolo Davò, a cura della Cantoria parrocchiale di Marentino diretta da Francesco Gorgerino.
Un servizio di navetta gratuito è a disposizione dei visitatori e percorre la Strada Provinciale dalla chiesetta della Madonnina all’ingresso del centro storico e viceversa e dal cimitero di Marentino a Tetti Villanis e ritorno. http://www.comune.marentino.to.it,
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Business Tech Leader Zoho Advances Australian Presence, Launches Local Cloud
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Zoho Corporation, a global leader in business applications across companies of all sizes, launched two data centres, in Sydney and Melbourne working with Equinix, the global interconnection and data centre company.Announced at its local user conference, Zoholics, the new Australian cloud caters to the growing needs of its customers and businesses in the region. Australia marks Zoho’s seventh regional cloud, with others located across North America, Europe, and Asia.Zoho recently surpassed more than 45 million users across 180 countries, achieving a growth rate of 39% year-over-year. This Australian expansion will provide regional customers with improved latency and greater access to all of Zoho’s cloud business products, spanning categories from marketing, sales, and customer support to finance, human resources, operations, and more.The new facilities in Sydney and Melbourne will directly address regional preferences for data sovereignty and bring to Australian customers compliance with GDPR. The expansion is a consequence of the company’s competitive strategy to locate and store customer data locally, within each major market, and is especially well-suited to meet the needs of both large enterprises and public sector customers in Australia and New Zealand, its fourth largest regional market.Vijay Sundaram, Zoho’s Chief Strategy Officer said: “The new data centres further expand Zoho’s global ecosystem and are a commitment to meet the specific demands of our customers. By building all the supporting infrastructure right here in Australia with Equinix, we can deliver a high-performance and scalable cloud infrastructure that is served locally and is in tune with the needs of the local market.
Today, Zoho employs more than 7,000 employees worldwide across 12 offices spanning five continents. More than 30 different languages are spoken amongst Zoho’s employees. Zoho is used by tens of thousands of small and medium sized customers in Australia to run their critical business processes on the cloud.
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Cantor Global Healthcare Conference
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 settembre 2019
Arcus Biosciences, Inc. (NYSE:RCUS), a clinical-stage biopharmaceutical company focused on creating innovative cancer therapies, today announced that Terry Rosen, Ph.D., Chief Executive Officer, will present at the 2019 Cantor Global Healthcare Conference on Friday, October 4, 2019 at 9:30 a.m. Eastern Time in New York, NY.A live audio webcast of the presentation will be available by visiting the “Investors” section of the Arcus website at http://www.arcusbio.com. A replay of the webcast will be available for at least 30 days following the live event.
Arcus Biosciences is a clinical-stage biopharmaceutical company focused on creating innovative cancer therapies. Arcus has four programs in the clinic targeting important oncology/immuno-oncology pathways: (1) AB928, a dual adenosine receptor antagonist (A2a and A2b receptors), being evaluated in several Phase 1/1b trials in combination with multiple regimens across a range of tumor types, (2) AB680, a small molecule inhibitor of CD73 progressing into a Phase 1/1b pancreatic cancer trial, (3) AB122, an anti-PD-1 antibody progressing into a biomarker-selected tumor-agnostic Phase 1b trial, and (4) AB154, an anti-TIGIT antibody being evaluated in combination with AB122. Arcus has extensive in-house expertise in medicinal chemistry, immunology, biochemistry, pharmacology and structural biology. Utilizing these unique capabilities, Arcus has created a world-class drug discovery organization focused on the development of a growing portfolio of innovative therapies for the treatment of cancer. For more information about Arcus Biosciences, please visit http://www.arcusbio.com.
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