Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Archive for 19 aprile 2020

Webcast “Impatto del COVID-19 sulla Valutazione Aziendale in Italia”

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

L’incontro virtuale, che ha visto la partecipazione di alcuni dei maggiori specialisti, ha affrontato temi di stringente attualità, analizzando l’impatto della pandemia sulla valutazione del valore d’impresa, dei beni aziendali e sugli investimenti nel settore immobiliare nel nostro Paese.
In apertura, Gregorio De Felice, Chief Economist & Head of Research di Intesa Sanpaolo, ha offerto il suo punto di vista sull’attuale situazione macroeconomica: “La crisi che stiamo vivendo ha caratteristiche peculiari rispetto a quelle del passato: non è infatti derivante da bolle speculative, da problematiche del mercato immobiliare o dall’insolvibilità dei mutui subprime. La sua origine è legata alla necessaria chiusura improvvisa delle aziende da parte dei governi, che ha causato uno shock dell’offerta e l’interruzione delle catene del valore. Il secondo shock riguarda il lato della domanda, con redditi che diminuiscono più che proporzionalmente rispetto ai sussidi. I due shock congiunti possono determinare l’innesco di circoli viziosi e il raggiungimento da parte di molte aziende di soglie che conducono alla chiusura. Un terzo shock riguarda poi la tenuta dei conti pubblici, con l’Italia in una posizione di particolare vulnerabilità, a causa dell’aumento delle spese sanitarie e degli interventi diretti ed indiretti: sostegni a famiglie e imprese e rinvio e riduzione delle entrate tributarie. Infine, il quarto shock è di natura finanziaria, legato alla perdita di ricchezza delle famiglie provocata dal crollo dei mercati e dal rischio di un eccessivo assorbimento di capitale per i sistemi bancari.”
“Le possibili previsioni sugli impatti della crisi dipendono in larga parte dalla lunghezza temporale delle restrizioni e dall’entità delle misure di stimolo monetario e fiscale. Quello che pare inevitabile è una forte contrazione del PIL delle principali economie mondiali per il 2020, con una stima di diminuzione del PIL globale attorno al 3% e un aumento del debito pubblico e privato. Per l’Italia, oltre alle misure nazionali, sarà importante capire le mosse europee: una prima risposta è stata l’attivazione di un fondo di garanzia della BEI da 25 miliardi di euro, il lancio del programma SURE per contenere gli effetti negativi della disoccupazione e l’attivazione di una linea di credito del MES fino al 2% del PIL. A questo punto, diventa determinante il Consiglio Europeo del prossimo 23 aprile, in cui si discuterà di un recovery fund che potrebbe raggiungere anche i 1.000 miliardi di euro, temporaneo e mirato ai costi della crisi e ad una forte azione di rilancio delle economie europee” ha concluso De Felice.“Considerando invece gli impatti diretti nei bilanci delle Società, in particolare per le quotate, ma non solo, sarà importante verificare la tenuta del valore di beni tipicamente soggetti ad Impairment Test. E’ verosimile ipotizzare che gli Impairment Test su avviamenti e/o altri beni a vita utile indefinita effettuati al 31 dicembre 2019 dalle Società non recepiscano ancora gli effetti del COVID-19 in quanto a quella data non si era ancora manifestato. Adesso però, per effetto della pandemia, l’andamento economico a livello globale – con forte caduta dei valori di mercato -, l’effetto del lockdown sui risultati aziendali, l’instabilità e l’incertezza attuale, generano un cosiddetto “triggering event” che potrebbe implicare la necessità di condurre nuovi Impairment Test prima della fine dell’anno 2020. A fronte di questo nuovo scenario economico, occorre quindi chiedersi se i business plan già redatti dalle Società siano ancora validi, o se le aziende si siano già attivate per rivederli, in maniera più o meno marcata a seconda dei settori e dei Paesi di attività. In ogni caso occorre tener presente che l’effetto sui piani interesserà non solo gli aspetti economici, ma anche quelli patrimoniali, in quanto ci potranno essere dei ritardi negli investimenti previsti e si potrà assistere ad un’ulteriore dilazione dei pagamenti, con conseguenti effetti sul capitale circolante e sui cash flow e con possibili effetti anche sui covenant finanziari. Sarà quindi necessario da parte dei valutatori una revisione più attenta dei piani delle Società, capire l’andamento della volatilità e considerare diversi scenari di piano.” Infine, Paola Ricciardi, Country Manager Duff & Phelps in Italia e Responsabile della Divisione Real Estate, ha fornito una panoramica sui possibili impatti della pandemia nel settore Real Estate in Italia, commentando: “La crisi agisce da catalizzatore nelle situazioni di stress e riporta gli investitori a essere ancora più selettivi rispetto al passato. Quindi per la componente immobiliare l’invito è quello di valutare una corretta gestione del patrimonio.”L’incontro è stato organizzato da Duff & Phelps con il patrocinio di AIFI, American Chamber of Commerce in Italy e ANDAF.

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COVID-19: PE libera oltre 3 miliardi di euro per sostenere il settore sanitario

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

Più test e sostegno per medici e infermieri per curare i malati: il Parlamento ha approvato 3,08 miliardi di euro in aiuti UE. I fondi UE sosterranno direttamente i sistemi sanitari degli Stati membri nella loro lotta contro la pandemia di coronavirus. L’iniziativa consentirà all’UE di acquistare forniture mediche urgenti, come maschere e dispositivi respiratori, attrezzature per il trasporto di materiale medico e di pazienti nelle regioni transfrontaliere, e per finanziare il reclutamento di personale sanitario supplementare, da inviare nei punti caldi dell’Unione europea, oltre ad aiutare gli Stati membri a costruire ospedali da campo mobili.Un totale di 3,08 miliardi di euro dal bilancio UE sarà incanalato principalmente attraverso lo strumento di sostegno alle emergenze (2,7 miliardi di euro) e rescEU (380 milioni di euro).Inoltre, il pacchetto include dei fondi supplementari per finanziare i voli di rimpatrio (45 milioni di euro) nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’UE per riunire le famiglie bloccate nei paesi terzi, per fornire maggiori risorse al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (3,6 milioni di euro), ma anche per aiutare la Grecia a far fronte alle crescenti pressioni migratorie (350 milioni di euro) e per sostenere la ricostruzione post-terremoto dell’Albania (100 milioni di euro).I deputati della commissione parlamentare per il bilancio avevano già richiesto a marzo di mobilitare i mezzi finanziari disponibili nel bilancio 2020.

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COVID-19: Intensificare la risposta dell’UE per alleviare gli effetti della crisi

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

I deputati hanno adottato misure aggiuntive per permette che i fondi UE siano disponibili immediatamente e con una flessibilità eccezionale per combattere la pandemia COVID-19.Nella sessione plenaria straordinaria di venerdì scorso, il Parlamento europeo ha approvato con procedura d’urgenza il pacchetto “Iniziativa d’investimento in risposta al coronavirus Plus” (CRII+), proposto dalla Commissione europea il 2 aprile scorso.Flessibilità massima nell’uso dei fondi. Le misure adottate consentiranno agli Stati membri di trasferire risorse tra i tre principali fondi di coesione (il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo e il Fondo di coesione), tra le diverse categorie di regioni e tra le aree prioritarie specifiche dei fondi.In via eccezionale, sarà possibile finanziare pienamente i programmi della politica di coesione relativi a COVID-19 attraverso il 100% dei finanziamenti dell’UE a partire dal 1° luglio 2020 e fino al 30 giugno 2021. Le misure semplificano inoltre la procedura di approvazione dei programmi per accelerarne l’attuazione, e le revisioni contabili, rendono gli strumenti finanziari più facili da utilizzare.Le nuove norme consentiranno inoltre agli agricoltori di beneficiare di prestiti o garanzie a condizioni favorevoli per coprire i costi operativi fino a 200.000 euro. Esse libereranno inoltre i finanziamenti non utilizzati per lo sviluppo rurale per combattere COVID-19. La proposta è stata adottata con 689 voti favorevoli, 6 contrari e un’astensione.Misure specifiche per mitigare l’impatto dell’epidemia COVID-19 nel settore della pesca e dell’acquacoltura. Le misure comprendono il sostegno ai pescatori che devono temporaneamente cessare l’attività, l’aiuto finanziario ai produttori dell’acquacoltura in caso di sospensione o riduzione della produzione, il sostegno alle organizzazioni di produttori per lo stoccaggio temporaneo, nonché una riassegnazione più flessibile dei fondi operativi nazionali. La proposta cosi modificata è stata adottata con 671 voti favorevoli, 10 contrari e 15 astensioni.Misure specifiche per garantire il funzionamento del Fondo europeo di aiuto agli indigenti (FEAD). Le misure comprendono la possibilità di finanziare la fornitura di dispositivi di protezione per i lavoratori e i volontari, il cofinanziamento temporaneo al 100% del bilancio dell’UE e misure più leggere di rendicontazione e di audit durante la crisi COVID-19.A seguito di un accordo informale con il Consiglio, i deputati hanno approvato modifiche che consentono di erogare gli aiuti con nuovi metodi, ad esempio tramite voucher elettronici o cartacei, per garantire la sicurezza di tutti coloro che sono coinvolti nelle operazioni e per raggiungere i più vulnerabili ed esclusi. Le misure approvate mirano a garantire che gli aiuti alimentari e l’assistenza materiale di base raggiungano le persone più vulnerabili, nel rispetto della distanza sociale e della protezione personale. La proposta cosi modificata è stata adottata con 686 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astensioni.Il Consiglio deve ancora approvare formalmente la posizione del Parlamento. Le misure adottate entreranno in vigore una volta pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, il che avverrà nei prossimi giorni.

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Sassoli: Approvata a larga maggioranza risoluzione per recovery bond

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

Dichiarazione del Presidente Sassoli a seguito dell’approvazione della risoluzione del Parlamento europeo sulla risposta europea alla crisi COVID-19. “È stato molto importante che il Parlamento si sia espresso con larga maggioranza in favore di un grande piano di ricostruzione economica dell’Europa e questo usando e cercando di stimolare e di favorire le risorse attraverso tutte le modalità disponibili, comprese quelle dei recovery bond, cioè della possibilità di finanziare sui mercati internazionali i fondi che verranno destinati alla ricostruzione.” “Sono molto soddisfatto perché avrò la possibilità di andare alla riunione del prossimo Consiglio europeo il 23 con una indicazione chiara di quella che è la volontà del parlamento rispetto agli strumenti e alle modalità con cui dobbiamo organizzare l’uscita dall’emergenza e la ricostruzione delle nostre economie” “Bisogna riuscire a fare in modo che le spese di ogni paese da oggi in avanti vengano condivise. E quindi ci sia una mutualizzazione rispetto al debito futuro che si produrrà nel piano di ricostruzione.” “Oggi è in gioco davvero la vita di tutti e la vita dei cittadini del nord come quella del sud sono e devono essere nostra preoccupazione. Vogliamo uscire da questa crisi con la democrazia. Ci vogliamo uscire con le nostre regole. Ci vogliamo uscire con i nostri trattati. Abbiamo la necessità di non stravolgere regole di convivenza comune e valori comuni.”

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COVID-19: MEPs free up over €3 billion to support EU healthcare sector

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

The EU funds should directly support healthcare systems in EU member states in their fight against the coronavirus pandemic. The initiative should allow the EU to buy urgent medical supplies, such as masks and respiratory equipment, transport medical equipment and patients in cross-border regions, finance the recruitment of additional healthcare professionals to be deployed to hotspots across the European Union, as well as helping member states to construct mobile field hospitals.A total of €3.08 billion from the EU budget will be channelled mainly through the Emergency Support Instrument (€2.7 billion) and through rescEU (€380 million).The package includes additional funds to finance repatriation flights (€45 million) under EU Civil Protection Mechanism to reunite families stranded in third countries, to provide more resources for the European Centre for Disease Prevention and Control (€3.6 million), but also to help Greece deal with increased migratory pressures (€350 million), and to support Albania’s post-earthquake reconstruction (€100 million). Budget Committee MEPs already called in March for available financial means remaining in the 2020 budget to be mobilised.

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COVID-19: Addressing the crisis, reshaping Europe beyond the unthinkable

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

Brussels The European Federalists welcome the resolution approved by the European Parliament with a set of proposals for the European Union to address with united and determined actions the COVID-19 crisis and its immense economic and social impact. The European Parliament’s proposals significantly raise the level of ambition of the deal proposed by the Eurogroup last week, in particular with respect to the creation of a new Recovery Fund funded by European Recovery Bonds issued by the European Union and guaranteed by the EU budget to support the European economy and cohesion among member states and citizens. The European Parliament is showing leadership in supporting an ambitious deal by the European Council next week. We now expect the same leadership from President von der Leyen – who yesterday said that in this time of important choices she takes inspiration from Altiero Spinelli, one of the founders of the federalist movement – and from the leaders in the European Council. At the same time, the European Parliament should open a reflection on how to move from addressing the emergency to reshaping the European Union in a way that it has the means and powers to stand future crisis. Sandro Gozi, President of the Union of European Federalists, stated: “The Recovery Fund is a new crucial tool to enable the European Union to help re-building our economies devastated by the crisis. The European Recovery Bonds, issued by the European Union, as proposed by the European Parliament today, are the only way to make available fresh resources of the size that the US and China are deploying for their economies. We trust that the European Council next week will adopt these proposals and make the Fund and the Recovery Bonds operational as soon as possible. At the same time, we need to reflect seriously on the European Union itself. President Macron is right: the European Union can’t keep moving from crisis to crisis, every time inventing new European instruments, often after bitter divisions among national governments that reverberate through our societies. We need structural solutions that make the European Union able to act fast, to mobilise its own resources rapidly when they are needed for European actions, and without burdening member states, as in every federal structure: European funds, for European common goods, managed by the European level. His call in the interview on the Financial Times yesterday must be taken up by the EU member states and all EU institutions, starting from the European Parliament: we really must address the future of the European project “thinking the unthinkable”. It is time to address the knot of the European Union as a true political union, breaking taboos that have blocked further European integration in the past decade. The European Parliament should take the lead proposing to revitalise the project of a Conference on the Future of Europe and fast track its outcome to produce a new constitutional pact for a federal Europe with its own financial autonomy.

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Foreign Affairs MEPs to vote on the Western Balkans report on Monday

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

The report consists of recommendations on the EU’s approach towards Western Balkan countries aspiring to join the European Union.MEPs are expected to adopt a report in the run-up to the 2020 Western Balkans summit that is scheduled this spring in Zagreb.They will vote on the text prepared by the rapporteur Tonino Picula (S&D, HR) that largely deals with enlargement issues, only a few weeks after the Council finally decided to give the green light to start accession negotiations with Albania and North Macedonia.The report consists of recommendations on the EU’s approach towards Western Balkan countries and their aspirations to join the European Union, in light of the EU revised enlargement methodology that the Commission presented in February. Besides Albania and North Macedonia, in the Western Balkans region, Montenegro and Serbia have already started accession negotiations, while Bosnia and Herzegovina and Kosovo are potential candidates.

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Vanno riaperte le attività nei settori edile, balneare e nautico?

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

“Come la Liguria anche la Regione Friuli Venezia Giulia valuti la possibilità di consentire ad una serie di attività, nel pieno rispetto delle norme sanitarie, di riaprire al fine di avviare in maniera graduale quella famosa ‘Fase 2’. Infatti, nei giorni scorsi il presidente Toti ha varato un’ordinanza che, oltre a prevedere la riapertura di quelle attività previste dal Dpcm, consente un’ulteriore apertura di attività che l’emergenza Coronavirus aveva bloccato come ad esempio i cantieri edili pubblici e urgenti, i piccoli cantieri privati del settore edile, ma anche il settore balneare o nautico, oppure la manutenzione del verde pubblico e privato. Si tratta di un primo, ma significativo passo verso quel lento e progressivo ritorno alla normalità. Ma soprattutto questo consentirebbe alla nostra Regione di avviare la ripartenza quanto prima, recependo quell’appello sempre più pressante che da giorni ci sta giungendo dagli imprenditori e più in generale dal nostro territorio che teme di non sopravvivere a lungo”. Lo dichiarano il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani, e i consiglieri di FdI in Consiglio regionale Claudio Giacomelli, Alessandro Basso e Leonardo Barberio del Friuli Venezia Giulia.

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Più soldi per i lavoratori dello spettacolo

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

“Il ministro Franceschini faccia di più per l’industria culturale: non possiamo permetterci una Nazione senza teatri, cinema, musei, spettacoli. Siamo stati tra i primi a dire che i 600 euro venissero estesi a tutti i lavoratori dello spettacolo, già precari. Sono soldi urgenti, certo, ma devono essere di più. In Germania ai lavoratori dello spettacolo sono stati dati con un semplice modulo contributi straordinari con 5000 euro. Desta sospetto e sono per noi inaccettabili le nuove tariffe della SIAE per gli spettacoli online. Ci sono teatri che hanno messo a disposizione i propri spettacoli a beneficio per tutti: tassarli diventa un’assurdità. Il settore teatrale è allo stremo. Giusta la tutela del diritto d’autore, ma la SIAE può farlo con i propri fondi – dichiara il deputato capogruppo in commissione Cultura e responsabile Cultura di FDI, Federico Mollicone – inoltre, la burocrazia incombe: a chi ha accesso al FUS, è stato chiesto il Durc, nonostante la totale mancanza di liquidità per adempiere completamente agli obblighi previsti. Abbiamo, infatti, chiesto al Ministero di sospendere la richiesta, così da garantire operatori e teatri. Nella riapertura, vanno sentiti e ascoltati gli operatori culturali, così – congiuntamente ai comitati scientifici – garantire una “Fase 2″ che coniughi le esigenze economiche con quelle di prevenzione sanitaria”.

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Sussidi per personale Penitenziario contagiato

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

“Avevamo sollecitato un’iniziativa del genere e non possiamo che accogliere con favore la notizia che l’amministrazione penitenziaria abbia deciso di erogare dei sussidi a favore del personale della Polizia Penitenziaria e del Comparto Ministeri contagiato dal Covid-19”. È il commento della Fp Cgil in merito al sussidio stabilito dal Dap per tutti gli appartenenti alla Polizia penitenziaria e al personale civile dell’Amministrazione penitenziaria positivo al Coronavirus. La nota, firmata dal Capo del Dap e inviata anche al Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità, fa sapere la Fp Cgil, “parla di un sussidio per tutto il personale che abbia contratto il virus a partire dal primo febbraio 2020. Tra l’altro prevede una diaria da isolamento di 50 euro per ogni giorno di permanenza presso l’abitazione o altra sede protetta, di 150 euro per ogni giorno di ricovero in istituto di cura, di un indennizzo una tantum di 4.000 euro in caso di ricorso a terapia intensiva o sub-intensiva, di un rimborso fino ad un massimo di 1.000 euro in caso di trasporto in autoambulanza per dimissioni dall’istituto di cura”.Si tratta, osserva il sindacato, “dell’ennesima dimostrazione del fatto che, quando le amministrazioni pubbliche sono disponibili al dialogo con le parti sociali, si ottengono dei risultati concreti in breve tempo, proprio quello che serve in un momento di emergenza come questo, in cui l’attenzione su chi lavora in un settore esposto come quello dell’esecuzione penale deve rimanere altissima”, conclude la Fp Cgil.

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Coronavirus: Fp Cgil, bene Toscana e E-R su interventi strutture private

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

“La decisione assunta dalla Regione Toscana, che attraverso l’Asl Toscana Centro è subentrata nel controllo della gestione di 39 strutture sociosanitarie gestite dal privato, e quella annunciata dalla Regione Emilia-Romagna riguardo al divieto per le strutture private di effettuare test sierologici, vanno nella direzione giusta”. Ad affermarlo è la Fp Cgil nazionale.Di fronte all’emergenza determinata dall’epidemia, prosegue il sindacato, “è necessario che le istituzioni affianchino al loro ruolo di governance anche interventi diretti che, laddove si palesino inadeguatezze organizzative, speculazioni e rischi per la salute gli utenti e degli operatori, surroghino nella gestione i soggetti a cui questi servizi sono stati affidati o che si candidano a gestire pezzi dell’emergenza. In attesa del momento in cui si dovrà avviare una riflessione generale e matura sul tema appalti ed esternalizzazioni e sulla prova che parte del privato ha fornito in questo contesto drammatico, è questa la strada da seguire, e non quella del gioco allo scaricabarile a cui assistiamo in altre parti del Paese”, conclude la Fp Cgil.

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Rc auto: compagnie pronte a iniziative per assicurati

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

Ania ha annunciato che le compagnie assicurative metteranno in campo delle iniziative specifiche, studiate in piena autonomia, per restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri verificatesi in questo periodo.”Bene, ma l’impegno è troppo generico, oltre che tardivo. Non solo, infatti, si tratta di una dichiarazione fatta solo dopo l’approvazione del Cura Italia da parte del Senato, che ha previsto la possibilità di sospendere l’rc auto fino al 31 luglio, ma soprattutto perché queste iniziative, che non possono che vedere una consistente riduzione dei premi applicati, non possono essere messe in campo quando l’emergenza Coronavirus sarà finita, ma ma subito, ora, mentre le famiglie sono in difficoltà” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

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Cinque minacce informatiche che mettono a rischio i dispositivi mobile

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

Secondo il Cyber Security Report 2020, quasi un terzo delle organizzazioni in tutto il mondo soffre di attacchi diretti ai dispositivi mobile, e il 60% dei professionisti della sicurezza IT dubita che le proprie aziende sarebbero in grado di evitare una violazione della sicurezza mobile. E possiamo anticipare che queste percentuali sono destinate ad aumentare, data la situazione attuale.La protezione dei dispositivi mobile, quindi, deve essere ora obbligatoria. Di quali minacce informatiche stiamo parlando? Qui, abbiamo indicato le cinque principali minacce che mettono a rischio la sicurezza dei dispositivi mobile, con consigli su come ottimizzare la loro protezione.Applicazioni dannose: l’installazione di applicazioni può comportare una moltitudine di rischi per la sicurezza, come la fuga di dati, tra gli altri.Vulnerabilità dei dispositivi: come evidenziato nel rapporto, il 27% delle aziende a livello globale è stato vittima di attacchi informatici a causa di un dispositivo mobile la cui sicurezza è stata compromessa. Phishing: il phishing rimane una delle minacce con il più alto tasso di successo. Non sorprende quindi che i cyber-criminali tendano a sfruttare le numerose applicazioni di messaggistica disponibili sui dispositivi mobile per indirizzare l’utente verso un sito web fasullo.
Attacchi Man in the Middle (MitM): i dispositivi mobile permettono alle persone di connettersi e comunicare da qualsiasi parte del mondo.Attacchi basati sulla rete: è fondamentale analizzare le comunicazioni che i dispositivi ricevono ed emettono. In questo modo si possono evitare molti tipi di attacchi.Infine, è importante che le organizzazioni riconoscano che la gestione e la protezione dei dispositivi mobile non sono sinonimi. Alcuni credono erroneamente che, a seconda del sistema operativo installato, la sicurezza di un dispositivo mobile possa essere migliore.Dunque, per avere i più alti standard di sicurezza, è essenziale rispettare alcune policy come la crittografia dei dispositivi e implementare soluzioni come la cancellazione remota dei dati. Alcune soluzioni di difesa dalle minacce mobile possono anche aiutare le organizzazioni a proteggere i dispositivi aziendali da attacchi mobile avanzati.

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Risorse umane e attività produttive

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

L’Italia non sta procedendo alla cieca con la riapertura delle attivita’ produttive, volendo tutelare al massimo le proprie risorse umane. Ora il rischio economico e’ legato alla riapertura di altri Paesi che, invece di concertare fasi e requisiti di sicurezza, procedono per conto proprio anche per cercare di occupare posizioni commerciali competitive. Il nostro Paese, a differenza di altri, ha scelto cosi’ di mettere al primo posto la tutela della salute dei cittadini, pensando ad una graduale ripresa di alcune filiere produttive in base ad una valutazione precisa del rischio. Ma il sacrificio economico ne e’ valso la pena? Ha davvero aiutato a salvare vite umane fino ad oggi? L’agenzia Dire lo ha chiesto a Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Organizzazione mondiale della Sanita’. ‘Assolutamente si’, ne e’ valsa la pensa, e questo va ad onore del Paese – risponde Guerra – L’Italia ha messo in salvaguardia il proprio capitale umano e su questa base sono state decise le misure intraprese finora, cosi’ come verranno decise le riaperture per la fase 2. È incomprensibile come invece gli altri Paesi, al di la’ della mancata consultazione che e’ sotto gli occhi di tutti, siano andati in ordine sparso nonostante una pandemia che ha un impatto globale, con differenze temporali determinate dal cammino del virus, che pero’ impattano nella stessa maniera dovunque. Gli altri Stati membri dell’Unione europea hanno recepito solo parzialmente la lezione dell’Italia e hanno perseguito nella stessa impostazione, mettendo in sicurezza le persone con ritardo. La competizione che si avverte tra i vari Stati, nel tentativo di riaprire e privilegiare alcune strutture economiche e produttive, a fronte di una rischiosita’ ancora molto elevata per la propria popolazione, va evitata. Mettere in pericolo le persone per guadagnare posizioni commerciali in un momento come questo non mi pare proprio che sia da prendere come modello’. Per l’Italia, dopo il lockdown, si prospetta comunque una riapertura. In che modo potra’ farlo? ‘Non e’ una domanda facile- risponde Guerra alla Dire- Si dovra’ intanto rafforzare tutto il sistema sanitario territoriale, che dovra’ avere una capacita’ di risposta integrata e di contact tracing (tracciamento dei contatti, ndr) molto piu’ aggressiva rispetto al passato, e una capacita’ diffusa di diagnostica domiciliare tempestiva, in modo tale da bloccare immediatamente possibili riaccensioni di focolai epidemici a livello comunitario e familiare’. Ma il grande tema e’ soprattutto quello della valutazione del rischio e della riorganizzazione negli ambiti di lavoro. ‘Su questo- fa sapere il direttore generale aggiunto dell’Oms- sia il comitato tecnico-scientifico sia la nuova Commissione istituita dal premier Conte stanno gia’ lavorando dalla scorsa settimana, per poter definire dove e come riaprire alcune attivita’ produttive mettendo in sicurezza prioritariamente i lavoratori’. Quanto ai test rapidi, secondo lei sono una condizione fondamentale per la ripartenza? ‘I test rapidi devono essere fatti come elemento preliminare di ritorno al lavoro- risponde ancora alla Dire il direttore generale aggiunto dell’Oms- perche’ ci permettono di capire se un lavoratore, per esempio, e’ stato gia’ esposto al virus oppure ha maturato una situazione immunitaria tale da metterlo in relativa sicurezza. Ma ripeto: dobbiamo proteggere prima di tutto le persone piu’ suscettibili, per cui anche una periodicita’ nella valutazione
diagnostica con i tamponi secondo me e’ ampiamente raccomandabile. Chi si contagia deve essere identificato immediatamente, deve essere messo in isolamento e devono essergli garantiti tutti i presidi di supporto clinico che abbiamo a disposizione’. Ieri e’ stato firmato ‘Convivere con Covid-19’, la proposta scientifica in 5 punti firmata da numerosi esperti (tra cui Roberto Burioni, Pier Luigi Lopalco e Marcello Tavio, solo per citarne alcuni) per riaprire l’Italia. L’ha letta? ‘Si’ l’ho letta- risponde ancora Guerra alla Dire- e mi permetto di dissentire su una delle proposte fatte, cioe’ la creazione di un’ulteriore sovrastruttura decisionale per un sistema articolato e ad architettura gia’ complessa come il nostro. Se qualcosa ha funzionato male o ha funzionato poco, dal mio punto di vista, conviene lavorare su quello. Sarebbe auspicabile correggere gli errori e non creare altre strutture, perche’ gia’ abbiamo a disposizione ‘bocche da fuoco’ estremamente qualificate, penso al Consiglio superiore di Sanita’, all’Istituto superiore di Sanita’, all’Agenas, all’Aifa e ovviamente al ministero della Salute, che sta facendo enormi sforzi di coordinamento, cosi’ come ci sono amministrazioni regionali ampiamente qualificate. Senza parlare della rete degli IRCCS e delle strutture a carattere scientifico che portano avanti tutta la ricerca insieme alle Universita’. Abbiamo tantissime strutture di grande valore che assicurano una governance. Inevitabilmente il nostro servizio sanitario, sotto uno stress di questo tipo, ha mostrato dei limiti. Ma questi limiti sono stati identificati e diagnosticati. Allora credo sia meglio tenerci stretto quello che abbiamo- conclude infine Guerra- perche’ finora ha assicurato una gestione della pandemia molto piu’ accurata di tanti altri Paesi’. (fonte agenzia Dire in abstract)

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Duff & Phelps annuncia la finalizzazione della sua acquisizione da parte del consorzio di fondi di investimento internazionali

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

NEW YORK. Duff & Phelps, Società di consulenza che opera a livello globale offrendo servizi rivolti a valutare e ottimizzare il valore d’impresa e a gestire il rischio negli investimenti, conferma la finalizzazione della sua acquisizione, già annunciata in precedenza, da parte di un consorzio di fondi di investimento internazionali guidato da Stone Point Capital e Further Global. In seguito all’operazione, il fondo Permira, che precedentemente deteneva una quota di maggioranza in Duff & Phelps, continua a mantenere una partecipazione rilevante nella Società, in quanto parte del consorzio. Inoltre, il management di Duff & Phelps manterrà un pacchetto significativo di azioni societarie e continuerà a guidare l’azienda.Duff & Phelps assiste i suoi clienti con servizi legati alla valutazione, alla corporate finance, a contenziosi e investigazioni, alla sicurezza informatica, alle ristrutturazioni e a problemi regolatori. Duff & Phelps conta più di 4.000 dipendenti a livello globale e, tra i suoi clienti, ci sono oltre il 50% delle Società che fanno parte dell’indice S&P 500, il 60% delle aziende inserite nella classifica​Fortune 100, l’80% di quelle presenti nell’indice Am Law 100 e il 70% delle principali Società di private equity e hedge fund.Noah Gottdiener, Chief Executive Officer di Duff & Phelps, ha commentato: “Questa operazione segna l’inizio di un entusiasmante nuovo capitolo per Duff & Phelps e sottolinea la versatilità e la resilienza del nostro business in ogni contesto economico. Sono grato a Stone Point Capital, Further Global, Permira e tutto il consorzio di investitori per la loro fiducia in Duff & Phelps e nella nostra capacità di proseguire il percorso di crescita. Ringrazio anche i colleghi di Duff & Phelps che hanno lavorato duramente per raggiungere questo traguardo, così come i nostri clienti che ogni giorno si fidano di noi per affrontare le loro sfide più pressanti.”Chuck Davis, Chief Executive Officer di Stone Point Capital, ha aggiunto: “Duff & Phelps ha un brillante futuro davanti a sè e siamo molto felici di poter ritrovare Noah, Jake e il loro fantastico team per continuare a fornire i migliori servizi ai loro clienti. Permira è stato un eccellente partner per il Gruppo e siamo lieti che possa continuare la sua collaborazione.”Olivier Sarkozy, Founder e Managing Partner di Further Global, ha aggiunto: “Non vediamo l’ora di tornare a lavorare con il management team di Duff & Phelps e con i nostri partner Stone Point Capital e Permira, permettendo a Duff & Phelps di entrare in questo nuovo e promettente capitolo del suo percorso di sviluppo.”

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L‘importanza dello stock picking nel mercato italiano

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

A cura di Giacomo Tilotta, Head of European Equity di AcomeA SGR Mai come in questa fase, l’andamento dei mercati è dominato dal flusso di notizie macro. Gli interventi delle banche centrali e le decisioni di stimolo fiscale dei governi, in alcuni casi rapidi e incisivi, in altri molto meno, per contrastare gli effetti della diffusione del virus sul sistema economico, sono alla base dei recenti movimenti di mercato. Le variabili esogene ai modelli di business delle società, di fatto, sembrano avere più rilevanza degli aspetti micro. Capire come le società affrontano questa fase delicata, quale sia il loro punto di vista circa i possibili sviluppi di questa crisi, è a nostro avviso fondamentale per orientare al meglio le scelte di investimento.Un primo riscontro lo abbiamo avuto nelle ultime settimane tramite contatti con un cospicuo numero di società italiane, rigorosamente in videoconferenza, che ci hanno permesso di approfondire alcune tematiche rilevanti.
Il tema della liquidità è stato il principale focus di tutti gli incontri. Di certo vi sono società con una situazione di partenza non ottimale, magari con una leva finanziaria elevata, che rischiano in misura maggiore, ma in generale a parte qualche caso, su questo fronte la situazione a oggi appare gestibile. Eccezion fatta per alcuni casi estremi, infatti, si possono osservare delle situazioni che, a oggi, appaiono come opportunità. In particolare, nel settore industriale, vi sono interessanti società che hanno delle possibili leve da utilizzare per gestire sia l’attuale fase di contrazione, sia una possibile difficile ripresa del ciclo economico.
Osservare il mercato dove per prima si è diffuso il virus e capire come stia avvenendo la fase di ripresa, successiva al lockdown, è stato un motivo di forte interesse. Il messaggio da parte delle società è stato quello di evidenziare come la ripresa, anche se in maniera lenta e graduale c’è, e riguarda in particolare i settori delle telecomunicazioni e della tecnologia e in parte anche quello industriale.La totale mancanza di visibilità circa le prospettive e possibili target raggiungibili per l’anno in corso e quelli a venire, è stato l’elemento che ha accomunato tutte le società che abbiamo incontrato. Queste mancate prospettive non soltanto nascono dall’incertezza circa l’evoluzione di quello che è un fenomeno sanitario nuovo, ma anche per la lentezza dell’azione politica, inadeguata rispetto alla velocità di diffusione del virus. La vera discriminante per individuare le realtà più interessanti sta nella flessibilità del modello di business e nella capacità di adeguarsi ai cambiamenti in essere.Comprendere i possibili cambiamenti strutturali che questa crisi si porta con sé è senz’altro un esercizio molto interessante. La convinzione espressa dal management delle società è che si creeranno nuove tendenze e nuove opportunità una volta tornati alla normalità. Si è parlato molto, infatti, della crescente domanda di servizi legati al mondo della tecnologia e delle telecomunicazioni, su cui si baserà il nuovo paradigma di crescita. Grande risalto è stato dato al fenomeno della digitalizzazione che imporrà alle società stesse di accelerare verso un processo di conversione sull’online, che decreterà il successo di un’azienda rispetto alle altre.
Come sono oggi a nostro avviso le valutazioni del mercato italiano? Parlare oggi di valutazioni a sconto o a premio sul mercato italiano rischia di essere fuorviante. Se facciamo riferimento alle metriche più utilizzate (P/E o EV/Ebitda), queste ci possono portare a vendere o non acquistare delle società che in realtà hanno un valore intrinseco maggiore rispetto a quello espresso dai numeri. Una metrica un po’ più realistica in questa fase è secondo noi il Price to Book Value, cioè il rapporto tra prezzo di borsa e valore contabile dell’equity di una società. Oggi il Price to Book Value del mercato italiano è pari a 0,85, il livello più basso in Europa. Ciò significa che il mercato italiano scambia a meno di 1 volta il capitale investito. Per un investitore è importante guardare oggi alla bontà del business, alla capacità di reggere lo shock, ai margini e alla sostenibilità nel medio termine.Su quali aziende e settori stiamo puntando? Mantenendo una view di lungo termine, a nostro avviso, interessanti opportunità possono emergere dall’universo delle mid e small cap italiane. Parliamo di quelle “multinazionali tascabili”, di quelle realtà innovative e altamente competitive sui mercati globali. Di fatto, le eccellenze del nostro Made in Italy. Queste aziende presentano un basso indebitamento, margini sostenibili, visione internazionale e un management direttamente coinvolto. Possono inoltre consolidarsi, e quindi aumentare la loro presenza sul mercato, con realtà più piccole o con altre aziende straniere che trattano a valutazioni più interessanti. Per quanto riguarda il settore finanziario, al contrario della precedente crisi, oggi le banche rivestono un ruolo da protagoniste. A differenza della precedente crisi, in cui erano la causa, oggi rappresentano la soluzione per trasmettere gli stimoli monetari e fiscali all’economia reale. Le banche italiane oggi presentano un asset quality migliore non solo rispetto alla precedente crisi e agli anni della crisi dei debiti sovrani europei, ma anche rispetto alle banche europee. Il regolatore sta inoltre venendo incontro al settore bancario, attraverso misure che posticipano nel tempo l’aumento richiesto sui requisiti patrimoniali e sulla copertura dei crediti. Queste azioni riducono la pressione sul capitale delle banche e liberano risorse per nuove esposizioni.L’elevata incertezza della situazione che stiamo attraversando trova riscontro nei messaggi delle aziende che abbiamo incontrato, così come i primi lenti segnali di ripresa del mercato cinese. La situazione della liquidità al momento non manifesta situazione di eccesso, anche se il protrarsi di questa situazione, comporterebbe delle problematiche maggiori, specie per quelle società che, a oggi, si presentano con una situazione debitoria stressata. È difficile, anzi impossibile, prevedere l’andamento futuro dei mercati e capire se i minimi di metà di marzo possano essere ritestati o meno. Crediamo che lo sforzo dei risparmiatori, come quello degli investitori, debba essere oggi rivolto a ricercare opportunità in un orizzonte temporale di medio lungo periodo sulla base dei fondamentali delle società su cui si investe.

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Promuovere il rilancio del sistema paese

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

La ripresa economica ed occupazionale del sistema Italia dopo l’emergenza Coronavirus passa attraverso interventi mirati che sappiano sfruttare al meglio le risorse disponibili e valorizzino know how e competenze nei diversi settori, mettendo le imprese in condizione di assumere risorse capaci di misurarsi con una sfida epocale. Le aziende e le istituzioni stanno prendendo consapevolezza che occorre comprendere e anticipare le nuove sfide, le opportunità e le responsabilità che si presentano loro e adattarvisi se vogliono continuare ad avere un impatto sociale significativo e durevole. Cambiamo i paradigmi del fare impresa e dello stesso sviluppo economico, per affrontare i quali occorre fare sistema tra tutte le istanze ed iniziative che hanno a cuore la ripresa del Paese. Nasce con l’obiettivo di trovare risposte concrete a queste sfide impegnative la partnership siglata tra Talents in Motion e Stati Generali del Mondo del Lavoro che nei prossimi mesi definiranno una serie di iniziative in ambito territoriale con il coinvolgimento di realtà imprenditoriali, istituzioni e professionisti di settori diversi, al fine di creare nuove sinergie per valorizzare le nuove competenze del mondo del lavoro “Ci siamo dati l’obiettivo comune di fondere le rispettive competenze per riuscire ad incidere in maniera più significativa e dare risposte immediate e di valore aggiunto a beneficio di tutta a collettività. Il progetto infatti si occupa di promuovere e favorire la circolarità del talento riportando al centro l’Italia e le opportunità che offre scrollandosi di dosso gli antichi e ormai superati stereotipi nazionali”. spiega Patrizia Fontana, Presidente e fondatrice di Talents in Motion. Talents in Motion è un’associazione senza scopo di lucro, fondata e presieduta da Patrizia Fontana che si presenta come il primo progetto di Social Responsibility d’impresa con l’obiettivo di accrescere l’attrattività dell’Italia per i talenti italiani e stranieri e favorirne così la circolazione, valorizzando le opportunità lavorative che le aziende italiane offrono e creando uno spazio comune di comunicazione tra le parti. Partner del progetto oltre 30 gruppi multi nazionali come Coca Cola, Heineken, Leonardo, Enel, DiaSorin, SNAM, Bosch. Nel consiglio direttivo siedono Salvatore Paparelli, vice president, Raffaele Fiorella, Giorgio Boggero e Simone Dominici.

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Su Nature Communications studio dell’Ateneo sui “quantum computer”

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

Parma. I computer e l’informatica quantistica non sono più un binomio confinato al lontano futuro. I primi prototipi di quantum computer sono già in azione e gli sforzi dei ricercatori sono ora rivolti alla ricerca di nuovi e sempre più performanti dispositivi per realizzare qubit. Il termine qubit è la contrazione di “quantum bit”, l’unità d’informazione dei quantum computer. Proprio in questo solco si inserisce lo studio del team internazionale di ricercatori guidato dal gruppo di Magnetismo Molecolare del Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche ed Informatiche dell’Università di Parma che da poco è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Communications.Dal gruppo dei proff. Elena Garlatti, Paolo Santini e Stefano Carretta arriva dunque un’importante pubblicazione: i ricercatori dell’Ateneo hanno misurato sperimentalmente con i neutroni le vibrazioni cristalline e molecolari che “disturbano” i quantum bit, come detto, equivalente quantistico dei bit classici dei nostri computer e unità fondamentali dei quantum computer.
Come il suo analogo classico, il qubit può trovarsi in due stati possibili, lo stato “0” e lo stato “1”, nei quali codificare l’informazione in codice binario. L’eccezionalità di un qubit deriva dalla sua natura quantistica: un qubit può infatti trovarsi anche in uno stato sovrapposizione ed essere contemporaneamente sia nello stato “0” che nello stato “1”. La natura quantistica dei qubit apre dunque alla possibilità di ampliare enormemente le capacità computazionali dei futuri computer.I nanomagneti molecolari, molecole che contengono ioni metallici legati a molecole organiche e che si comportano come nano-calamite, sono tra i candidati più promettenti per implementare algoritmi di computazione quantistica: tra questi spiccano molecole contenenti ioni vanadile, che possiedono lunghi tempi di coerenza anche a temperatura ambiente.Un fattore rilevante nella perdita di coerenza di un qubit molecolare è rappresentato dalla presenza di vibrazioni molecolari e cristalline indotte dalla temperatura, dette fononi, che causano distorsioni della struttura molecolare. Queste vibrazioni “disturbano” lo stato quantistico del qubit, causando la perdita dell’informazione e compromettendo il calcolo quantistico. Nel lavoro appena pubblicato su Nature Communications, i ricercatori del gruppo di Magnetismo Molecolare hanno misurato per la prima volta i fononi di un qubit molecolare. I dati ottenuti rappresentano anche l’imprescindibile punto di partenza per lo studio dei meccanismi che causano la perdita di coerenza dei qubit. È stato inoltre possibile stimare i parametri che quantificano l’efficacia di ciascun modo vibrazionale nell’indurre la de-coerenza del qubit molecolare.Un risultato, questo, che apre nuove prospettive per lo studio della coerenza e per il design di nuovi qubit più performanti. Ma nanomagneti molecolari non significa solamente qubit. Alcune molecole possono infatti avere le caratteristiche tipiche dei bit classici e permettere la realizzazione di memorie magnetiche ad alta densità grazie alle loro dimensioni nanoscopiche. Anche in questo caso, l’interazione degli spin molecolari con i fononi rappresenta la fonte principale di “disturbo” del bit, che deve essere in grado di mantenere a lungo l’informazione codificata.Questa importante ricerca sui fononi in qubit molecolari nasce nell’ambito dei progetti “SUMO – Scaling Up quantum computation with MOlecular spins” della call europea Quantera e del Progetto PRIN 2015 “QCNaMos – Quantum Coherence in Nanostructures of Molecular Spin Qubits”, che hanno unito le forze dei ricercatori di Parma con quelle dei chimici guidati dalla prof.ssa Roberta Sessoli del LAMM dell’Università di Firenze. Il risultato ottenuto è anche frutto della collaborazione con la dott.ssa Tatiana Guidi dell’ISIS facility del Rutherford Appleton Laboratory di Oxford (nel quale la prof.ssa Garlatti ha lavorato come visiting scientist grazie ad una borsa della Fondazione “Angelo della Riccia”) e con il Dipartimento di Fisica del Trinity College di Dublino. Il link allo studio: https://www.nature.com/articles/s41467-020-15475-7

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Università Perugia: Nuova offerta didattica

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

Perugia. L’Università per Stranieri non si ferma e anzi in questo difficile momento inaugura nuove modalità didattiche e nuovi format corsuali strizzando l’occhio a quella tradizione d’insegnamento che l’ha resa nota ed apprezzata in tutto il mondo.
Dal 20 aprile prossimo, infatti, prenderanno avvio nuovi corsi di lingua italiana, con diversa diluizione oraria e nuove modalità didattiche rispetto al passato, che verranno erogati a distanza ma “in presenza”, ovvero via computer e webcam ma in modalità sincrona, consentendo agli studenti di comunicare tra loro e con il docente come in una classe tradizionale, così da assicurare loro un’attiva partecipazione alle lezioni.
Altro analogo modulo online sarà costituito dai corsi di conversazione, format di nuovo conio, interamente dedicato alla pratica comunicativa dell’italiano.Grande novità è costituita inoltre dall’attivazione a distanza dei corsi di Cultura italiana, strettamente ispirati ai tradizionali Corsi di Alta Cultura, che quasi un secolo fa diedero il via all’attività didattica dell’Ateneo.
Nel periodo 20 aprile – 20 maggio 2020 si attiveranno dunque corsi di Arte, Cinema, Letteratura, Musica e Teatro italiani, erogati su base mensile, i quali prevedono l’interazione con un esperto della materia. Nel solco della primigenia vocazione dell’Università per Stranieri tali corsi sono pensati non solamente per un pubblico straniero con buone conoscenze di base del pensiero italiano, ma anche per tutti i connazionali che nutrano interesse per la storia letteraria e artistica del nostro Paese e dell’Umbria in particolare, con lo scopo di contribuire all’arricchimento culturale e alla promozione del nostro territorio. L’ateneo proseguirà, inoltre, la consueta e sempre partecipata consuetudine di svolgere conferenze, presentazioni di libri, concerti, e seminari con accesso libero e gratuito, ma in modalità online. E il primo di tali eventi è costituito da un ciclo di conferenze dedicato alla figura di San Francesco, tema con cui 99 anni or sono l’Ateneo inaugurò la sua attività.
Nella settimana dal 20 al 24 aprile ci si potrà collegare sul canale Youtube dell’Università (ore 11:00) per partecipare in diretta alle conferenze di vario ambito disciplinare incentrate su San Francesco e sull’influenza che la figura del Poverello di Assisi ha avuto nelle diverse espressioni artistiche e culturali del Paese. La prima conferenza sarà tenuta da Elvio Lunghi, il quale parlerà di Giotto e San Francesco; poi sarà la volta di Maria Rita Silvestrelli che affronterà la figura di Francesco attraverso Benozzo Gozzoli e Montefalco. Il Maestro Stefano Ragni approfondirà successivamente l’influenza del Santo nel canto e nella musica, mentre Fabio Melelli, esperto di cinema, compirà un’analisi critica di uno dei primi film su San Francesco, Frate Sole, girato nel 1918. Infine il Cantico delle Creature e la sua influenza sul teatro saranno oggetto di illustrazione da parte di Roberto Biselli. Le conferenze uniranno il rigore scientifico ad un approccio divulgativo, com’è nella tradizione della didattica libera della Stranieri. Vi si potrà accedere attraverso l’home page del sito d’Ateneo, cliccando sui titoli di ciascuna conferenza. Tutte le informazioni sui nuovi corsi sono disponibili su http://www.unistrapg.it (by sonia giugliarelli)

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Seminario Unicam per studenti delle scuole superiori

Posted by fidest press agency su domenica, 19 aprile 2020

Camerino. L’Università di Camerino prosegue la sua attività di divulgazione scientifica rivolta in particolare agli studenti delle scuole superiori.
Ha riscosso un grande successo l’appuntamento dei giorni scorsi con gli studenti delle quinte classi dei Licei di Camerino, grazie alla preziosa collaborazione del Dirigente Scolastico Francesco Rosati, nel corso del quale circa 200 studenti, divisi in due sessioni, hanno seguito con molto attenzione ed estremo interesse il seminario “Coronavirus, questo sconosciuto”, che ha visto protagonisti i docenti Unicam Gianni Sagratini, chimico degli alimenti, Barbara Re, informatica, Giorgia Vici, biologa nutrizionista e Giacomo Rossi, medico veterinario docente di fisiopatologia e immunopatologia. Si andrà dall’analizzare il virus dal punto di vista biologico ai corretti comportamenti igienico sanitari da seguire, dalla georeferenziazione alle valvole stampate in 3D per “hackerare” maschere da sub e farle diventare respiratori per i pazienti in terapia subintensiva, dagli aspetti giuridici legati al distanziamento sociale alla natura e all’ambiente che riaffermano il loro ruolo.I seminari saranno poi disponibili on line nel portale di divulgazione della ricerca di Unicam “Scienza e Lode” http://www.unicam.it/scienzaelode, a disposizione degli insegnanti che volessero utilizzarli come materiale di approfondimento per i propri studenti.

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