“Le proposte di riforma del Trattato di Dublino, problema centrale da risolvere dal 2013, anno di Mare Nostrum, sono come al solito un’ammuina per l’Italia e una finta chiamata alla mobilitazione per gli altri Stati dell’Ue. Se infatti non viene modificato – come emerge – il principio del Paese di primo arrivo, e se – come sembra – la distribuzione dei migranti resta su base volontaria, pagherà il peso delle migrazioni l’Italia, visto che la sua posizione geografica non è modificabile e le rotte navali ci trasformano in una piattaforma nel Mediterraneo. Proviamo a fare un discorso diverso: la nazione obbligata a ospitare (come fa l’Italia) è quella di cui la nave batte bandiera. Questo il principio che va imposto all’Europa, con le buone o con le cattive, perché è un principio giusto e girarsi dall’altra parte significa trattarci applicato come la solita Italietta”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
Archive for 23 settembre 2020
Riforma del Trattato di Dublino
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
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Estensione minima del ghiaccio marino
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Il National Snow and Ice Data Centre ha comunicato poche ore fa il dato relativo al 2020 dell’estensione minima del ghiaccio marino artico, pari a una superficie di 3,74 milioni di chilometri quadrati, probabilmente raggiunta il 15 settembre. L’estensione misurata quest’anno è la seconda più bassa mai registrata. Il ghiaccio marino dell’Artico ha già perso due terzi del suo volume e negli ultimi decenni l’estensione dei ghiacci marini è diminuita costantemente.”La rapida scomparsa dei ghiacci marini è un chiaro segnale di quanto il nostro Pianeta sia in pericolo. Con lo scioglimento dell’Artico, l’oceano assorbe più calore e tutti noi diventiamo più esposti agli effetti devastanti dell’emergenza climatica”, commenta Laura Meller della campagna Oceani di Greenpeace Nordic, in questo momento a bordo della nave Arctic Sunrise, impegnata in una spedizione proprio tra i ghiacci marini dell’Artico.«La calotta artica è un oceano ghiacciato che ha urgente bisogno di protezione e i leader mondiali devono comprendere il ruolo degli oceani nell’affrontare la crisi climatica», continua Meller. «Oceani sani sono cruciali per alcune delle popolazioni più emarginate del mondo, che subiscono l’impatto della distruzione degli ecosistemi marini e dei cambiamenti climatici. Dobbiamo cambiare subito il nostro modo di prenderci cura l’uno dell’altro e del nostro Pianeta. Dobbiamo proteggere almeno il 30 per cento dei nostri oceani entro il 2030 anche per far fronte alla crisi climatica», conclude.Oceani sani contribuiscono a ridurre gli impatti della crisi climatica, tenendo il carbonio al di fuori dell’atmosfera in modo sicuro. Proteggendo almeno il 30 per cento degli oceani con una rete di santuari, gli
ecosistemi marini possono diventare più resilienti e resistere meglio ai rapidi cambiamenti climatici. Gli scienziati hanno identificato l’Artico come una delle aree prioritarie che necessitano di protezione come parte di una rete globale di santuari oceanici, data la sua vitale importanza per la stabilità del clima.La nave di Greenpeace Arctic Sunrise – con a bordo un equipaggio di scienziati e attivisti – è in questo momento nell’Artico per documentare il livello minimo del ghiaccio marino e studiare la vita marina della regione. La spedizione in corso coincide con il Summit delle Nazioni Unite sulla Biodiversità, durante il quale la protezione dell’ambiente marino dovrebbe essere al centro dei colloqui sulla tutela della biodiversità. (foto copyright Ufficio stampa Greenpeace Italia)
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Parapendio e deltaplano: volare, camminare, esporre
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
L’edizione 2020 della Fassa Sky Expo, l’importante esposizione di attrezzature per il volo in deltaplano e parapendio, prevista tra il 25 e 27 settembre a Campitello di Fassa (Trento), è stata cancellata per le incerte previsioni meteo.
È stato annullato anche l’appuntamento di hike & fly, vale a dire escursionismo e volo, che avrebbe fatto da contorno all’importante esposizione. Gli organizzatori dell’associazione Icarus Flying Team rimandano tutto al prossimo anno. A causa di questo rinvio l’expo si presenta in versione tutta open air con stand dislocati nell’area sportiva adiacente al Palatenda, alla zona di atterraggio e alla funivia che porta al Col Rodella. Da qui i piloti esperti potranno testare gli ultimi prodotti delle migliori marche di parapendio.. Numerose le manifestazioni come la “Presolana 2020”, nome mutuato dalla celebre montagna delle Prealpi Orobie sopra Bergamo, vinta dal palermitano Giovanni Minutella. Invece, tutta svizzera la Dolomiti Super Fly, 312 km con partenza e arrivo a Levico Terme (Trento), vinta da Patrick von Känel davanti a Sepp Inniger a pari merito con Christian Maurer, il campionissimo vincitore di ben cinque X-Alps che di km ne misura ben 1138, dall’Austria a Montecarlo.Nel frattempo si è conclusa la Poggio Bustone Cup 2020 dal nome del sito di volo in provincia di Rieti, organizzata da Aero Club Lega Piloti, presenti circa 90 volatori in parapendio italiani e stranieri. Dopo quattro voli attorno ai 50 km ciascuno ha vinto il campione del mondo in carica Joachim Oberhauser di Temeno (Bolzano), seguito da Alberto Vitale di Bologna e Paolo Zammarchi di Brescia.In Friuli il trentino Christian Ciech, pilota della nazionale italiana di deltaplano dieci volte campione del mondo, conquista l’edizione 2020 dello Spring Meeting per deltaplani ala flessibile davanti al tedesco Roland Wöhrle e al ciociaro Marco Laurenzi. Classifica deltaplani ad ala rigida: Markus Baisch, Jochen Zeyher, (Germania) seguiti dall’austriaco Anton Raumauf. Deltaplani con torre: Pawel Wierzbowski (Germania), Roberto Nichele (Svizzera) e Katia Bruni, pilota modenese alla sua prima competizione. (foto copyright Gustavo Vitali)
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“The need to actively fight racism is becoming more acute”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Bruxelles. On Tuesday, Members of Parliament’s Civil Liberties Committee, Subcommittee on Human Rights and the delegation for relations with the United States discussed ways to combat racism and systemic discrimination, and how to promote racial justice on both sides of the Atlantic, with Members of the U.S. Helsinki Commission, other Members of the United States Congress, European Commissioner for Equality Helena Dalli, as well as with invited civil society representatives and academics.Many participants underlined that, while racism and racial injustice in the US have recently been laid bare by lethal police violence on multiple occasions, Europe is certainly not immune to either xenophobia or systemic discrimination.During the meeting, both US and European speakers issued stark reminders that racial justice goes way beyond policing and criminal justice reform, and highlighted how racism is systemic and pervasive in our everyday institutions, whether it concerns access to the housing market, education, jobs and even our health systems.This is illustrated by the disproportionate impact that the COVID-19 pandemic has had on marginalised communities and minorities in both the EU and the US, and the anti-Asian rhetoric regarding the origin of the virus and much else.Others underlined how racism and discrimination are worldwide issues and politicians and elected representatives on both sides must stand firmly together against them.During the meeting, European Commissioner Helena Dalli also presented the new EU Action Plan on combating racism and hate, while stressing that the EU is deeply committed to fighting racism, discrimination and xenophobia, wherever it occurs, at home or beyond.
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Anteprima stampa della mostra Napoli Liberty
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Napoli. Mercoledì 23 settembre 2020, alle ore 11.30, si terrà alle Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli, la conferenza e anteprima stampa della mostra Napoli Liberty. N’aria ‘e primmavera, a cura di Luisa Martorelli e Fernando Mazzocca, con l’allestimento di Lucia Anna Iovieno.
Con più di settanta opere, tra dipinti, sculture, gioielli e manifatture varie, la mostra, aperta al pubblico dal 24 settembre 2020 al 24 gennaio 2021, mette in luce la diffusione dello stile modernista e i caratteri originali dell’arte a Napoli nel periodo che va dal 1889 al 1915.
È obbligatorio indossare la mascherina e mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro per tutto il tempo di permanenza nella sede museale.È prevista la misurazione della temperatura con termoscanner e non sarà ammesso l’accesso nel caso lo strumento rilevasse una temperatura uguale o superiore a 37.5.
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Corso in odontologia forense e antropologia dentale 2021
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Torino. Scadrà il 4 novembre p.v. il termine per la presentazione delle domande di ammissione al corso in odontologia forense e antropologia dentale 2021. Il corso, evoluzione della precedente edizione, ha l’obiettivo di fornire formazione e aggiornamento professionale negli accertamenti relativi all’attribuzione personale di resti umani e dei “corpi senza nome”, management, identificazione e diritti umani delle vittime di mass disaster (DVI), stima e determinazione dell’età cronologica e del profilo biologico di soggetti viventi o deceduti, descrizione raccolta e analisi di evidenze dentali e analisi di lesioni correlabili al morso umano, attraverso lezioni frontali e laboratori teorico-pratici a cadenza mensile.Il Corso è rivolto a odontoiatri, medici legali, biologi, archeologi e laureati in scienze naturale, laureati in scienze sanitarie e quelli in scienze giuridiche interessati a acquisire conoscenze e/o competenze specifiche in tema di identificazione personale di interesse forense.Le attività del corso saranno gestite dal pool di esperti di medicina legale, odontoiatria e antropologia fisica afferenti all’università di Torino (professori Giancarlo Di Vella, Stefano Carossa, Carlo Robino, Marco Sassoè, Rosa Boano, Francesco Lupariello, Raffaella Bianucci) e la direzione del professor Emilio Nuzzolese, odontoiatra forense e responsabile del laboratorio di identificazione personale (Antropologia Forense/Odontologia Forense e Morfologia Facciale) dell’università di Torino. Tra gli esperti docenti del corso anche numerosi esperti stranieri (Calil Makhoul, Hemlata Pandey, John Berketa, Johnnathan D. Bethard, Scheila Manica, Selina Leow, Tim Thompson, Ioanna Bach Strantzali), attraverso lezioni in inglese e in videoconferenza.Il corso prevede ulteriori collaborazioni internazionali tra le quali quella con la Forensic Odontology for Human Rights, associazione di volontariato internazionale che dal 2015 riunisce odontologi forensi ed esperti nella identificazione personale di quasi 30 Paesi (www.afor.org), ed altre Università straniere.
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Presidenziali USA 2020: I tanti ostacoli per gli elettori indigeni
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Per quanto riguarda le imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti del 3 novembre 2020, l’Associazione per i popoli minacciati (APM) critica gli enormi ostacoli che ancora oggi affliggono gli elettori indigeni nel Paese. Senza riforme rapide, molti dei quasi cinque milioni di nativi americani e dei nativi dell’Alaska che hanno diritto al voto non potranno partecipare alle elezioni. Riuscire a votare a volte diventa impossibile anche a causa di un banale indirizzo postale mancante. Senza un indirizzo postale, non si ottiene un documento d’identità ufficiale e quindi non si può essere registrati per il voto. Le riserve in cui vivono molti indigeni spesso non sono organizzate per avere strade asfaltate con relativi indirizzi. La posta, se e quando viene consegnata, arriva sulla base di indicazioni generiche.Chi vuole votare negli USA deve essere prima iscritto in un registro elettorale e per questo deve dimostrare la propria identità. I documenti di identità dei consigli tribali non vengono accettati. Nel dicembre 2019, la legge sul diritto di voto dei Nativi americani è stata presentata al Congresso, una legge che intendeva porre rimedio proprio a questo problema. A questo punto la legge dovrebbe essere approvata molto rapidamente, in modo che tutti gli interessati possano ancora registrarsi e ricevere i documenti elettorali prima delle elezioni di novembre.Ma anche quando la registrazione ha successo, molti problemi restano: “quasi il 27% dei Nativi vive in povertà. Molti di loro preferiscono impiegare il loro tempo a lavorare piuttosto che fare un viaggio di ore per raggiungere il seggio elettorale più vicino. Il voto per lettera è comunque complicato negli Stati Uniti, e quasi impossibile a causa della scarsa presenza di uffici postali. Inoltre, ci sono barriere linguistiche, mancanza di informazioni e una sfiducia di fondo di molti indigeni nei confronti delle istituzioni statali. Si stima che dei 250 milioni di persone che hanno diritto di voto negli USA, circa 50 milioni non sono registrate. La maggior parte di loro sono indigeni, poveri e giovani, oltre che elettori di origine afroamericana, latinoamericana e dell’area pacifico-asiatica.
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Four Conversations on a Changing World Between Canada and Italy
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Sep 23, 2020 12:30 PM in Eastern Time (US and Canada) The ongoing global pandemic is forcing us to rethink the word VOID, that we all experienced with the lockdown and the social distancing – an empty space in our homes and cities, but also a feeling of unhappiness because someone or something is missing. Instead of filling the void, we’d like to explore the positive and generative possibilities of new forms of the empty space with Davide Pizzigoni, architect, scenographer and artist, author of The shape of the empty space, and Bruce Kuwabara, one of Canada’s leading architects, founding partner of KPMB Architects, in conversation with moderator Francesca Molteni.
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Voto sulle risorse proprie: i deputati aprono la via al Piano di ripresa
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Bruxelles. I deputati accelerano la procedura che permetterà all’UE di prendere in prestito 750 miliardi di euro per il piano di ripresa “Next Generation EU”.I deputati hanno velocizzato la procedura votando già nella sessione plenaria di settembre il loro parere legislativo sulla decisione relativa al sistema delle risorse proprie (DRP). Ciò elimina un importante ostacolo e accelera la procedura per l’attuazione di questa legge fondamentale dell’UE per rilanciare l’economia, consentendo alla Commissione di reperire 750 miliardi di euro sui mercati per il fondo di ripresa.Il voto di mercoledì consentirà al Consiglio UE di adottare rapidamente la DRP e di avviare il processo di ratifica in 27 paesi dell’UE, così da poter lanciare il piano di ripresa al più presto.Nel suo parere, adottato con 455 voti favorevoli, 146 contrari e 88 astensioni, il Parlamento mantiene la propria posizione sulla necessità di introdurre nel bilancio dell’UE nuove fonti di entrate che coprano almeno i costi relativi al Piano per la ripresa.Il Parlamento chiede anche un calendario vincolante per l’introduzione di queste nuove risorse proprie. Insiste affinché il finanziamento della ripresa sia reso sostenibile, ad esempio tassando i responsabili dell’inquinamento a livello transfrontaliero e le multinazionali, senza gravare sulla prossima generazione.
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COVID-19: intensificare gli sforzi UE per affrontare la carenza di medicinali
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Il Parlamento chiede che l’UE sia più autosufficiente sui medicinali e le attrezzature mediche, e che i trattamenti siano disponibili a prezzi accessibili e in qualsiasi momento.Con una risoluzione che affronta le cause delle recenti penurie di medicinali, i deputati chiedono una risposta più forte da parte dell’UE a un problema che si è aggravato in tutta Europa con la crisi sanitaria COVID-19 e che ha ripercussioni dirette sulla salute e la sicurezza dei pazienti e sulla prosecuzione del loro trattamento.La risoluzione non legislativa è stata adottata in Plenaria con 663 voti favorevoli, 23 contrari e 10 astensioni.
Il Parlamento accoglie con favore la proposta della Commissione relativa a un nuovo programma sanitario europeo (EU4Health) e chiede alla Commissione di utilizzare la prossima strategia farmaceutica per garantire che i farmaci sicuri in Europa siano resi disponibili, accessibili e a prezzi ragionevoli e di valutare in che modo si possa ripristinare la produzione farmaceutica in Europa.La risoluzione invita inoltre la Commissione a fissare degli standard minimi di qualità per i sistemi sanitari negli Stati membri.La priorità deve essere data all’incremento della produzione interna di farmaci essenziali e strategici, poiché attualmente il 40% dei medicinali finiti commercializzati nell’Unione proviene da paesi terzi mentre il 60-80% dei principi attivi dei medicinali viene fabbricato al di fuori dell’Unione, segnatamente in Cina e in India.Inoltre, la Commissione e gli Stati membri devono vagliare gli investimenti esteri diretti negli impianti destinati alla produzione farmaceutica, che costituiscono parte dell’infrastruttura sanitaria essenziale dell’Europa, oltre a incoraggiare l’introduzione di incentivi finanziari, per convincere le aziende a produrre principi attivi farmaceutici e medicinali in Europa.
Il Parlamento chiede agli Stati membri di condividere le migliori pratiche nella gestione delle scorte e di creare strategie sanitarie coordinate, compreso un ulteriore uso di acquisti congiunti di medicinali da parte dell’UE. Inoltre, la Commissione dovrebbe costituire una riserva strategica europea di prodotti farmaceutici di interesse sanitario e strategico, sul modello del meccanismo RescEU. Dovrebbe funzionare come una “farmacia europea per le emergenze” per ovviare alle carenze ricorrenti. La parità di accesso per tutti gli Stati membri dovrebbe essere garantita attraverso un nuovo meccanismo di distribuzione equa.Per facilitare la circolazione dei medicinali tra i paesi UE, i deputati chiedono regole più flessibili sui formati delle confezioni, sulle procedure di riutilizzo, sui periodi di scadenza e sull’uso di medicinali veterinari.
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Parlamento: l’UE deve affrontare il problema dell’inquinamento farmaceutico
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Secondo il Parlamento, l’UE deve adottare delle misure per un più attento uso e smaltimento dei prodotti farmaceutici, al fine di prevenire i rischi per l’ambiente e la salute pubblica. Il Parlamento ha approvato giovedì una risoluzione in cui si chiedono nuove misure per affrontare il problema dell’inquinamento farmaceutico, che causa danni a lungo termine agli ecosistemi, riduce l’efficienza dei farmaci e aumenta la resistenza agli antibiotici.Pur accogliendo con favore la comunicazione della Commissione del marzo 2019, i deputati si rammaricano del grave ritardo nella presentazione dell’approccio strategico e delle proposte di azione. Chiedono un uso più attento dei farmaci, lo sviluppo di una produzione più ecologica e una migliore gestione dei rifiuti nell’UE.I prodotti farmaceutici danneggiano gli ecosistemi e riducono la loro efficacia futura, ad esempio causando l’emergere di una resistenza antimicrobica. I farmaci possono avere effetti sui corpi idrici, in quanto non possono essere efficacemente filtrati dagli impianti convenzionali di trattamento delle acque reflue. Nonostante concentrazioni generalmente basse, vi è il rischio che la salute dei pazienti possa essere compromessa a lungo termine. I deputati sono particolarmente preoccupati per le proprietà di interferenza endocrina di taluni farmaci che finiscono nell’ambiente.Per i deputati è inoltre necessario intervenire per limitare il crescente consumo complessivo di farmaci pro-capite nell’UE e chiedono ai Paesi UE di condividere le migliori pratiche per ridurre l’uso preventivo di antibiotici e per lo smaltimento dei farmaci inutilizzati. Inoltre, incoraggiano medici e veterinari a fornire informazioni sul corretto smaltimento.Le misure per ridurre l’inquinamento non dovrebbero comprendere solo i controlli ‘in uscita’ (ad esempio, il miglioramento del trattamento delle acque reflue), ma l’intero ciclo di vita dei farmaci, dalla progettazione e produzione allo smaltimento.Nel testo si sottolinea infine la necessità di un ulteriore sviluppo di “farmaci più ecologici”, altrettanto efficaci per i pazienti ma meno dannosi per l’ambiente. In questo contesto, è importante renderli più biodegradabili senza comprometterne l’efficacia.
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Risposta alla crisi: rafforzare la capacità di protezione civile dell’UE
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Brussels. I negoziati con il Consiglio devono iniziare immediatamente affinché il nuovo sistema diventi operativo a partire dal 2021 Il Parlamento chiede che il Meccanismo di protezione civile dell’UE sia potenziato in modo che l’UE possa rispondere meglio alle emergenze su larga scala come COVID-19.Il Meccanismo di protezione civile dell’UE (UCPM) ha è stato impiegato con successo per aiutare gli Stati membri a salvare vite umane anche durante la crisi COVID-19, coordinando e assistendo gli sforzi di protezione civile. Attrezzature mediche come ventilatori, dispositivi di protezione personale e forniture di laboratorio sono state acquistati attraverso rescEU per sostenere i servizi sanitari nazionali durante la pandemia. Proprio questa settimana, è stato utilizzato per convoglirare ulteriori aiuti ai rifugiati di Lesbo, dopo l’incendio del campo profughi di Moria.Tuttavia, la pandemia ha anche mostrato i limiti della capacità di risposta alle crisi, quando molti Stati membri sono colpiti contemporaneamente dalla stessa emergenza. Il Parlamento vuole quindi rafforzare il ruolo dell’UE attraverso rescEU per garantire che gli Stati membri dipendano solo dai propri mezzi e dal sostegno volontario di altri paesi, quando affrontano tali emergenze.Servono finanziamenti UE più importanti e trasparentiNei negoziati in corso sul bilancio dell’UE e sul Fondo di ripresa, il Parlamento sostiene un significativo aumento del bilancio proposto dalla Commissione.Il Parlamento vuole che sia stanziato un importo significativamente maggiore per l’acquisto di nuove attrezzature, materiali e risorse, per poter rispondere in modo rapido ed efficace alle emergenze su larga scala o ad eventi che si verificano raramente, ma che hanno un forte impatto, comprese le emergenze mediche come COVID-19. Per essere più trasparenti sull’uso dei finanziamenti dell’UE, i deputati vogliono anche specificare come il denaro viene distribuito attraverso i tre pilastri del meccanismo: prevenzione, preparazione e risposta.
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Fondo per una transizione giusta: sostegno a regioni per transizione energetica
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Bruxelles. I deputati europei hanno approvato la posizione negoziale del PE sulla proposta della Commissione relativa al JTF, con 417 voti favorevoli, 141 contrari e 138 astenuti.Il Parlamento ha insistito per un sostanziale aumento delle risorse del JTF dal bilancio UE per il periodo 2021-2027 (25 miliardi di euro a prezzi 2018, rispetto agli 11 miliardi proposti dalla Commissione e alla riduzione a 7.5 miliardi di euro concordata dal Consiglio europeo). Questo importo dovrebbe essere integrato da ulteriori 32 miliardi, a prezzi correnti, come proposto dallo Fondo UE per la ripresa.Inoltre, i deputati hanno confermato le disposizioni fondamentali delineate dalla commissione per lo sviluppo regionale nei suoi progetti di raccomandazione:
• fornire sostegno alle persone, all’economia e all’ambiente;
• creare un “meccanismo di ricompensa ecologica” che permetta l’assegnazione del 18% del totale delle risorse del Fondo ai Paesi UE che riducono le emissioni di gas serra più rapidamente;
• una quota dell’1% della somma totale assegnata alle isole e un altro 1% alle regioni ultraperiferiche;
• un tasso di cofinanziamento fino all’85% dei costi per i progetti ammissibili in tutta l’UE;
• la possibilità di trasferire le risorse da altri fondi di coesione su base volontaria;
• l’ampiamento dell’ambito di applicazione per includere: microimprese, turismo sostenibile, infrastrutture sociali, università e istituti di ricerca pubblici, tecnologie per lo stoccaggio di energia, teleriscaldamento a basse emissioni, mobilità intelligente e sostenibile, innovazione digitale, comprese l’agricoltura digitale e di precisione, progetti per la lotta alla povertà energetica, nonché cultura, istruzione e sviluppo delle comunità;
• una deroga per gli investimenti in attività collegate al gas naturale per le regioni che dipendono fortemente dall’estrazione e dalla combustione di carbone, lignite, scisto bituminoso o torba, posto che possano considerarsi “ecosostenibili” a norma del regolamento in materia di tassonomia e che rispettino sei condizioni cumulative aggiuntive.
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Inquinamento atmosferico: auto rispettino i limiti in condizioni di guida reali
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Il Parlamento europeo ha adottato, con 485 voti favorevoli, 169 contrari e 42 astensioni, la sua posizione sulla proposta della Commissione di reintrodurre delle esenzioni legali (attraverso un cosiddetto fattore di conformità) sulle emissioni di ossido di azoto (NOx) delle autovetture leggere (Euro 5 ed Euro 6) per l’omologazione dei veicoli testati in condizioni di guida reali, al fine di conformarsi alla sentenza del Tribunale UE del 13 dicembre 2018.
In precedenza, i dati sulle emissioni delle automobili, come ad esempio i NOx, venivano ottenuti attraverso test in laboratorio. L’UE è la prima regione al mondo ad utilizzare i test sulle emissioni in condizioni di guida reale (RDE) per misurare gli inquinanti emessi dai veicoli durante la guida su strada. Tuttavia, le emissioni di questi veicoli in condizioni di guida reali tendono ad essere significativamente più elevate.Per affrontare le incertezze tecniche relative alle misurazioni ottenute attraverso i sistemi portatili di misurazione delle emissioni (Portable Emission Measurement Systems – PEMS), che misurano le emissioni dei motori durante il loro utilizzo, la Commissione ha introdotto il cosiddetto “fattore di conformità”, che consente di aumentare le emissioni in condizioni di guida reali per tenere conto di un margine di errore.Per ridurre le emissioni di NOx, il Parlamento vuole che il fattore di conformità sia abbassato annualmente, sulla base delle valutazioni del Centro comune di ricerca. Dopo una diminuzione immediata da 1,43 a 1,32, dovrebbe essere ulteriormente ridotto fino a cessare di essere applicato entro il 30 settembre 2022. In seguito, i dati dei test effettuati in condizioni di guida reali verrebbero utilizzati per determinare il rispetto dei limiti di emissione dell’UE, senza nessun aggiustamento.
La risoluzione legislativa chiede inoltre alla Commissione di stabilire entro giugno 2021 dei requisiti più severi per i sistemi portatili per i test RDE.
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PE: l’industria navale deve contribuire alla neutralità climatica
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Brussels. Per decarbonizzare il trasporto marittimo, il Parlamento ha votato per includere le emissioni di CO2 del settore marittimo nel sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE.Con 520 voti favorevoli, 94 contrari e 77 astensioni, il Parlamento ha adottato mercoledì la sua posizione sulla proposta della Commissione per riformare il sistema UE per il monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni di CO2 generate dal trasporto marittimo (il Regolamento UE MRV).I deputati concordano sulla necessità di allineare gli obblighi di comunicazione dell’UE e dell’Organizzazione marittima internazionale (IMO), così come proposto dalla Commissione, osservando tuttavia come l’IMO abbia compiuto progressi insufficienti per raggiungere un accordo sulle emissioni di gas a effetto serra (GHG).Hanno poi chiesto alla Commissione di esaminare l’integrità ambientale delle misure decise dall’IMO, anche alla luce degli obiettivi dell’accordo di Parigi. Secondo i deputati, è necessario con urgenza un ambizioso accordo globale sulle emissioni di gas serra provenienti dal trasporto marittimo.Il Parlamento chiede che le navi di stazza lorda pari o superiore a 5 000 tonnellate siano essere incluse nel sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS UE)Tuttavia, tali politiche di riduzione delle emissioni basate sul mercato non sono considerate sufficienti e si chiede alle compagnie di navigazione di ridurre di almeno il 40% le emissioni annue di CO2 per attività di trasporto entro il 2030.
I deputati chiedono un “Fondo per gli oceani” per il periodo 2022-2030, finanziato con i proventi della vendita all’asta delle quote nell’ambito dell’ETS, per rendere le navi più efficienti dal punto di vista energetico e per sostenere gli investimenti in tecnologie e infrastrutture innovative come i combustibili alternativi e i porti ecologici. Il 20% delle entrate del Fondo dovrebbe essere utilizzato per contribuire alla protezione, al ripristino e alla gestione efficiente degli ecosistemi marini colpiti dal riscaldamento globale.
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COVID-19: Paesi UE devono armonizzare i test e le misure sanitarie
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Brussels. Preoccupati dal recente aumento dei casi positivi di COVID-19 in tutta Europa, i deputati deplorano che gli Stati membri non abbiano imparato la lezione della crisi e abbiano ancora una volta adottato misure diverse e non coordinate.
In una risoluzione adottata con 595 voti a favore, 50 contro e 41 astensioni giovedì, il Parlamento sottolinea la mancanza di una metodologia armonizzata per raccogliere e valutare il numero di persone infette, mancanza che porta a valutazioni diverse sul rischio sanitario e a restrizioni della libera circolazione per le persone che provengono da altri paesi dell’UE.Dopo il dibattito di martedì con il Commissario Didier Reynders e il Ministro Michael Roth della Presidenza tedesca, il Parlamento esorta i Paesi UE a:
• adottare la stessa definizione per casi positivi, decessi e recupero dall’infezione di COVID-19,
• riconoscere reciprocamente i risultati dei test in tutti gli Stati membri
• ridurre i tempi di attesa sproporzionati per i test,
• stabilire un periodo di quarantena comune,
• coordinare le restrizioni di viaggio quando necessarie, in linea con la proposta della Commissione e
• discutere su come tornare il più rapidamente possibile a uno spazio Schengen senza controlli alle frontiere interne e piani di emergenza.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) dovrebbe essere incaricato a valutare il rischio di diffusione del virus e pubblicare una mappa dei rischi aggiornata settimanalmente (per regione) utilizzando un codice colore comune, sulla base dei dati forniti dagli Stati membri. La risoluzione chiede infine alla Commissione di sviluppare un formulario armonizzato per la localizzazione dei passeggeri per creare la fiducia in un sistema di monitoraggio a livello europeo. L’uso di applicazioni di localizzazione dovrebbe essere incoraggiato nel pieno rispetto del regolamento generale sulla protezione dei dati, secondo i deputati, che chiedono sistemi nazionali interoperabili entro ottobre, per consentire la localizzazione COVID-19 a livello europeo.
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COVID-19: Member states need to harmonise health assessments and measures
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
Common definitions, health criteria and methodologies are key to effectively fighting the ongoing pandemic and its economic consequences in the EU, MEPs say.Worried by the recent increase in positive COVID-19 cases across Europe, MEPs deplore that member states have not learned the lessons from the beginning of the crisis and have yet again taken different and uncoordinated measures.In a resolution adopted by 595 votes in favour, 50 against and 41 abstentions on Thursday, they point to the lack of harmonised methodology used to collect and evaluate the number of infected people, leading to differing health risk assessments and restrictions of free movement for people travelling from other EU countries.Following Tuesday’s debate with Commissioner Didier Reynders and Minister Michael Roth of the German presidency, Parliament urges member states to
• adopt the same definition for a positive case of COVID-19, for a death by COVID-19 and for recovery from infection,
• mutually recognise test results in all member states,
• cut disproportionate waiting times for tests
• establish a common quarantine period,
• coordinate travel restrictions when needed, in line with the Commission’s proposal and
• discuss how to return to a fully-functioning Schengen area, without internal border controls and contingency plans, as quickly as possible.
The European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) should be in charge of assessing the risk of the virus spreading and publishing a weekly updated risk map (per region) using a common colour code, based on the data provided by the member states, MEPs say. Its resources and staff should be increased immediately, they add.
The resolution asks the Commission to develop a harmonised passenger locator form to build trust in an EU-wide monitoring system. The use of tracing apps should be encouraged, according to MEPs, who expect the national systems to be interoperable by October, to allow for EU-wide COVID-19 tracing. They underline that these apps must operate in full compliance with the General Data Protection Regulation.
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EU arms exports: need for more control and transparency
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
In light of the EU’s growing importance in arms production, MEPS call for strengthened public oversight on exports of military equipment and technology, in a resolution adopted on Wednesday with 341 votes for, 124 against and 230 abstentions.Assessing how member states were implementing the EU’s common rules governing the control of exports of military technology and equipment, MEPs remind member states that these rules, in line with European values, take precedence over any national economic, social, commercial or industrial interests.Independent surveys (Stockholm International Peace Research Institute) show that arms exports from the EU-28 amounted to some 26 % of the global total in 2015-2019, collectively making the EU-28 the second largest arms supplier in the world after the USA (36%) and followed by Russia (21%).The countries of the Middle East and North Africa, regions in which several armed conflicts are ongoing, remain the foremost regional destinations for exports, according to the last two annual reports on EU exports of military technology and equipment (for the years 2017 and 2018). MEPs also warn that there are no sanction mechanisms in place should a member state engage in exports that are clearly not compatible with the criteria in the EU common rules.MEPs believe that the publication of the two last reports represents progress towards a common EU position on arms exports. Still, they note that while all member states submitted data for the 2018 report, one third of them were incomplete in their submissions.,Calling for more uniformity in the data submitted, MEPs welcome the Council’s decision to introduce clear standards on how member states should provide their figures. MEPS also welcome the decision to transfer the annual report onto an interactive online database that should be up and running before the 2019 report is published.The rapporteur Hannah Neumann (Greens/EFA, DE) said.. “This report recognizes that increasing European cooperation and EU funding in arms production and development requires EU-level monitoring and control. We simply say: Where EU money is involved in arms development, we also need an enforceable mechanism for EU control of any future exports. This would be based on the restrictive application of the eight existing criteria of the EU Common Position on arms exports and allow for sanctions for cases where member states do not comply with these rules.”
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Eastern Mediterranean: Turkey must immediately end illegal drilling activities
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
MEPs voiced their concern regarding the ongoing dispute and the related risk of further military escalation between EU member states and an EU candidate country. Ahead of a Special European Council meeting on 24/25 September on the dangerous escalation and the role of Turkey in the Eastern Mediterranean, MEPs express their full solidarity with Greece and Cyprus, in a resolution adopted by 601 votes in favour, 57 against and 36 abstentions.Stating that the EU is clear and determined in defending its interests, MEPs call on Turkey to immediately end any further illegal exploration and drilling activities in the Eastern Mediterranean, to refrain from violating Greek airspace and Greek and Cypriot territorial waters and stop “nationalistic warmongering rhetoric”A solution can only be found through dialogue, diplomacy and negotiations, MEPs say, calling on all actors involved, especially Turkey, to commit to an urgent de-escalation by withdrawing their military forces from the area. They welcomed Turkey’s decision to withdraw one of its seismic research vessels from the area on 12 September as the first step towards easing tensions, condemning at the same time Turkey’s plans to extend the term of duty of another drilling ship.MEPs express serious concern about the current state of EU-Turkey relations, which are being seriously affected by the dire human rights situation in Turkey and the erosion of democracy and rule of law.They call for both Turkey and the member states to support the political dialogue in Libya and to adhere to the arms embargo imposed by the UNSC. MEPs deplore the negative impact that current Turkish foreign policy and other actions in the Mediterranean are having on the stability of the region, including Syria.Insisting that further sanctions can only be avoided through dialogue, they call on the Council to stand ready to develop further restrictive measures that should be sectoral and targeted and would not have an adverse impact on the people of Turkey or the refugees residing there.
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Parliament says shipping industry must contribute to climate neutrality
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2020
To decarbonise maritime transport, Parliament voted to include CO2 emissions from the sector in the EU Emissions Trading System.On Wednesday, Parliament adopted its position on the Commission’s proposal to revise the EU system for monitoring, reporting and verifying CO2 emissions from maritime transport (the “EU MRV Regulation”) with 520 votes to 94 and 77 abstentions.MEPs largely agree that reporting obligations by the EU and the International Maritime Organisation (IMO) should be aligned, as proposed by the Commission. They note, however, that the IMO has made insufficient progress in reaching an ambitious global agreement on greenhouse gas (GHG) emissions. They ask the Commission to examine the overall environmental integrity of the measures decided by the IMO, including the targets under the Paris Agreement. A global ambitious agreement on GHG emissions from shipping is urgently needed, they add.
Parliament wants maritime transport to be more ambitious and believes ships of 5000 gross tonnage and above should be included in the EU Emissions Trading System (ETS).However, MEPs say that market-based emissions reduction policies are not enough and request that shipping companies reduce their annual average CO2 emissions per transport unit for all their ships by at least 40% by 2030.MEPs call for an “Ocean Fund” for the period from 2022 to 2030, financed by revenues from auctioning allowances under the ETS, to make ships more energy-efficient and to support investment in innovative technologies and infrastructure, such as alternative fuel and green ports. 20 % of the revenues under the Fund should be used to contribute to protecting, restoring and efficiently managing marine ecosystems impacted by global warming.
Rapporteur Jutta Paulus (Greens/EFA) said: “Today, we are sending a strong signal in line with the European Green Deal and the climate emergency: Monitoring and reporting CO2 emissions is important, but statistics alone do not save a single gram of greenhouse gas! That’s why we are going further than the Commission proposal and demanding tougher measures to reduce emissions from maritime shipping”.
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