Nella giornata di ieri l’equipaggio di una delle navi dell’Operazione EUNAVFOR MED Irini è salito a bordo e ha ispezionato la nave mercantile CAPT ABEDA, in applicazione della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU 2292 del 2016 e 2526 del 2020 riguardanti l’embargo di armi alla Libia. La nave mercantile CAPT ABEDA, registrata in Siria, è partita dal porto di Akdeniz nel Sudest della Turchia lo scoros 21 ottobre ed era diretta a Misurata in Libia. L’equipaggio della Fregata francese Latouche-Tréville, che agisce nell’ambito dell’Operazione EUNAVFOR MED IRINI, ha abbordato il mercantile CAPT ABEDA in acque internazionali, a 150 miglia nautiche a Nordest di Tobruk, in Libia.L’equipaggio francese, una volta a bordo, ha esaminato la documentazione disponibile e
ispezionato il cargo che conteneva cemento in grossi sacchi. Non è emerso nulla di sospetto, così i militari francesi impiegati nell’abbordaggio sono ritornati sulla propria unità e la nave mercantile ha proseguito per la sua rotta. L’abbordaggio ha avuto luogo senza imprevisti, in un’atmosfera collaborativa sia da parte del comandante della nave che dell’equipaggio.L’attività si è svolta nel rispetto di tutte le precauzioni previste dal protocollo anti COVID-19.L’Operazione Irini è la dimostrazione tangibile della volontà dell’Unione Europea di dare concretezza al Processo di Berlino, volto a ristabilire le condizioni di pace e sicurezza in Libia. L’Operazione IRINI (in greco “pace”) è stata pianificata in pochissimo tempo e lanciata il 31 marzo 2020 a seguito di una decisione del Consiglio dell’Unione Europea. Il compito principale è quello di implementare l’embargo delle armi da e per la Libia previsto dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Tra i suoi compiti secondari c’è anche il monitoraggio e la raccolta di informazioni sul traffico illegale di petrolio.
Archive for 25 ottobre 2020
Nuovi modelli di business per il trasporto ferroviario ad idrogeno
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
FS Italiane e Snam hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding per valutare la fattibilità tecnico-economica e nuovi modelli di business legati allo sviluppo e la diffusione dei trasporti ferroviari a idrogeno in Italia.L’accordo, firmato dagli amministratori delegati del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti, e di Snam, Marco Alverà, prevede la realizzazione di analisi e studi di fattibilità e lo sviluppo di progetti congiunti su linee ferroviarie convertibili all’idrogeno sul territorio nazionale.In particolare, FS Italiane e Snam costituiranno un gruppo di lavoro con l’obiettivo di valutare possibili progetti pilota che prevedano la sostituzione dei combustibili fossili con idrogeno.Le aziende sperimenteranno soluzioni tecnologiche innovative legate alla produzione, al trasporto, alla compressione, allo stoccaggio, alla fornitura e all’utilizzo dell’idrogeno per contribuire allo sviluppo della mobilità sostenibile, anche partecipando insieme a iniziative congiunte oggetto di potenziale finanziamento o gara d’appalto pubblica.
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Mostra: Permanent is nowhere
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
Rome Art Week Lunedì 26 Ottobre, ore 11 – 17 solo su appuntamento 26 – 31 Ottobre, 2020. Rossocinabro Via Raffaele Cadorna, 28. Evento inserito nella RAW (Rome Art Week) – L’impermanenza – cioè il fatto che tutto cambia costantemente – è l’insegnamento fondamentale della vita, forse quello più carico di conseguenze. Intuitivamente lo capiamo da soli osservando qualsiasi cosa ci rendiamo conto che la sua caratteristica fondamentale è quella del cambiamento. Nei vari passaggi della nostra esistenza, non possiamo in alcun modo contrastare il continuo cambiamento del corpo dalla crescita fino alla morte. L’impermanenza è ovunque e tutti i livelli, dal microscopico al cosmico. Non c’è nulla che rimanga immobile nel tempo. Osservare la realtà con un microscopio, verificando come tutto ciò che ci circonda, incluso noi, è impostato muovendo continuamente atomi e particelle subatomiche. Persino oggetti metallici, che sembrano così solidi! Inoltre, è stato calcolato che nel corpo umano ci sono in media quasi 40 mila miliardi di cellule, che viene costantemente rinnovato. Si stima che 300 milioni di cellule muoiano e rinascano ogni minuto nei nostri corpi. Si scopre che, nel giro di pochi anni, non rimane quasi nulla di noi, anche se continuiamo a credere di essere sempre la stessa persona! Sappiamo anche che l’universo intenso è in continua espansione e dei suoi infiniti elementi non ce n’è uno che rimanga fermo. Ma gli artisti con le loro opere cercano di lasciare qualcosa di sé stessi al mondo, gli artisti cercano l’eternità. Curatore Cristina Madini rossocinabro.com
Rome Art WeekReception: Monday, August 26th, 11AM – 5PM by appointment only October 26th – 31st, 2020 Rossocinabro Via Raffaele Cadorna, 28. The event is inserted in RAW (Rome Art Week). Impermanence – that is, the fact that everything changes constantly – is the fundamental teaching of life, perhaps the one most laden with consequences. Intuitively we understand it for ourselves. Whatever we observe, we realize its fundamental characteristic is that of change. Our very existence is the whole sign of change, with the passage from childhood to youth, then to adulthood, old age and death. As much as we try, we cannot in any way counteract the continuous ageing of the body. Impermanence is everywhere and all levels, from the microscopic to the cosmic. There is nothing that remains immobile over time. Observing reality with a microscope, verifying how everything that surrounds us, including us, is set by continuously moving atoms and subatomic particles. Even metal objects, which seems so solid! Also, it has been calculated that in the human body there are on average almost 40 thousand billion cells, which is constantly renewed. It is estimated that 300 million cells die and reborn every minute in our bodies. It turns out that, within a few years, almost nothing remains of us, although we continue to believe we are always the same person! And yet the intense universe, we know, is constantly expanding and of its infinite elements, there is not one that remains still. But the artists with their artworks try to leave something of themself to the world, the artists seek eternity. Artists: Janice Alamanou, Cecilia Álvarez, Alessandro Angeletti, Annabelle Art Gallery, Brian Avadka Colez, Ivana Bachová, Nicola Barth, Dorothea Margarete Berger, Peter Bobbett, Federico Campanale, Helen Canetta, Susan Carnahan, Lidia Chaplin, Chris Corridore, Louise De Buck, Onno Dröge, Bogdan Dyulgerov, Vanessa Freuler, Noemi Galavotti, Allyson Glenn, Evaldas Gulbinas, Michael Jiliak, Robert Kalin, Alexandra Kapogianni-Beth, kAtheFee, Alan Lacke Cairo, Rosana Largo Rodríguez, Daphna Laszlo Katzor, Maria Linares Freire, Fiona Livingstone, Angeliki Manta, Alex Maresti, Ron Miller, Eve Neeracher, Tomáš Neuwirth, Isabel O’Brien, Ann Palmer, Marika Pentikäinen, Gerhard Petzl, Steffi Pieters, Ludwika Pilat, Sal Ponce Enrile, Irena Procházková, Belle Roth, Connie García Sainz, Przemko Stachowski, Taka & Megu, Nancy van Wichelen, Stéphane Vereecken, Marja-Riitta Vuorela, Renate West Curator Cristina Madini.
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Editori ed edicolanti insieme per la modernizzazione della rete
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
“Preservare e modernizzare la rete di vendita della stampa che ha garantito l’esercizio del diritto di informazione dei cittadini, assicurando la disponibilità di quotidiani e periodici, e con essi di una informazione di qualità, anche nel periodo di blocco della generalità delle attività economiche del Paese nell’emergenza da Covid-19.” Con queste finalità gli editori della Fieg e gli edicolanti aderenti a Snag, Sinagi, Uiltucs-Giornalai e Cisl Giornalai hanno condiviso un documento con le proposte per favorire la resilienza e la ripartenza della rete di vendita della stampa che con i suoi presidi sul territorio, svolge un servizio di interesse generale a favore della collettività.Il documento è stato inviato al Sottosegretario con delega all’editoria, Andrea Martella, e contiene la richiesta di stabilizzare e potenziare alcune delle misure dell’emergenza Covid e delle precedenti leggi di bilancio (come il credito di imposta per le edicole, l’incremento della forfettizzazione delle rese dei giornali, l’informatizzazione della rete, la promozione della domanda di quotidiani e periodici) insieme ad ulteriori proposte di contrasto alla crisi (con aiuti alle edicole in difficoltà, voucher per la digitalizzazione dei punti vendita, sostegno alla creazione di un network telematico per i servizi della PA, sburocratizzazione amministrativa e contributi per la ristrutturazione e la modernizzazione dei punti vendita).
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Acquisti farmaci da parte delle regioni
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
Al 30 settembre 2020, gli acquisti di farmaci da parte delle Regioni sul “Sistema-Consip” (attraverso lo SDAPA – Sistema Dinamico di Acquisizione della PA) sono più che raddoppiati rispetto all’intero 2019.Nei primi 9 mesi del 2020 (gen-set) sono state 42 le gare dalla PA (c.d. appalti specifici) per un totale di 6.475 lotti (+53% rispetto a 4.026 lotti dell’intero 2019) e un valore di oltre 4 miliardi di euro (+135% rispetto a 1,7 miliardi dell’intero 2019).Lo Sdapa Farmaci di Consip – che ad oggi permette di scegliere tra oltre 6.400 combinazioni tra principio attivo, forma farmaceutica e dosaggio – offre alle amministrazioni la possibilità di negoziare tutti i farmaci presenti sul mercato e autorizzati da AIFA.Tra le diverse specialità farmaceutiche oggetto di acquisto, si segnala il dato di: Farmaci antivirali. Nei primi 9 mesi del 2020 sono stati acquistati oltre 21,2 milioni di unità di prodotto tra compresse, fiale e flaconi (+231% rispetto a oltre 6,4 milioni di unità dell’intero 2019) Vaccini antinfluenzali. Negli ultimi cinque mesi (maggio-settembre 2020) sono state acquisite oltre 2 milioni di dosi di vaccino per il fabbisogno di 6 Regioni, Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Umbria (+25% rispetto a oltre 1,6 milioni di dosi dell’intero 2019) I dati evidenziano l’apprezzamento della PA verso il Sistema Dinamico di Acquisizione, che consente di negoziare in autonomia gare sopra e sottosoglia comunitaria in maniera rapida e semplificata, attraverso modelli di negoziazione già predisposti, gestione efficiente delle fasi di valutazione e aggiudicazione, formulazione automatica della graduatoria di merito. Dal 12 ottobre 2020, inoltre, è stata ulteriormente arricchita l’offerta per l’emergenza Covid: le Stazioni Appaltanti possono avviare appalti specifici anche per l’acquisto di test di tipo molecolare, antigenico e sierologico.
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L’igiene orale del futuro arriva in Italia
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
La nuova frontiera della brushing experience è arrivata. Oral-B, il brand di Procter & Gamble leader del mercato dell’igiene orale e pioniere nello sviluppo degli spazzolini elettrici ad alta connettività, ha presentato oggi la sua ultima e più innovativa tecnologia: Oral-B iO™. Non un normale spazzolino elettrico, ma un oggetto rivoluzionario, frutto di oltre 6 anni di ricerca e sviluppo, pensato per trasformare un’attività quotidiana come il lavarsi i denti in qualcosa di assolutamente…«WOW!». Dopo aver creato il primo spazzolino elettrico in assoluto nel 1963, Oral-B rilancia con una tecnologia unica e rivoluzionaria, capace di combinare innovazione, design futuristico e personalizzazione d’uso, garantendo una pulizia ancora più efficace e profonda.Niente è come Oral-B iO™: all’esistente tecnologia oscillante-rotante – già all’avanguardia nel settore – combina nuove e delicate micro-vibrazioni guidate dall’esclusivo e rivoluzionario sistema di azionamento magnetico completamente privo di frizione – quindi silenzioso e quasi impercettibile quando in funzione – che distribuisce l’energia direttamente alla punta delle setole così da farle scivolare dente su dente, regalando una pulizia non solo più efficace ma anche molto più piacevole: una sensazione mai avvertita prima! Inoltre, l’interfaccia interattiva, sviluppata grazie ai feedback condivisi da più di 1.800 consumatori interpellati nella fase di ricerca, porta l’esperienza del lavarsi i denti a un livello superiore: basta guardare il display per ricevere un messaggio di benvenuto, impostare la lingua, avere indicazioni circa la modalità di spazzolamento – da quella whitening a quella per denti sensibili – ed essere avvisati quando è il momento di cambiare la testina.Non solo: un sensore intelligente indica qual è la pressione più giusta da esercitare durante la pulizia. Se è corretta, scatta la luce verde, se è eccessiva, semaforo rosso. Il Visual Timer, invece, tiene traccia della durata delle diverse sessioni di spazzolamento e aiuta l’utente a rispettare il tempo di pulizia di 2 minuti raccomandato dagli specialisti. E quando si sarà raggiunto l’obiettivo, Oral-B iO™ ci sorriderà. Sempre attraverso il display, inoltre, è possibile monitorare lo stato della batteria. È scarica? Basta inserirla nell’elegante carica batterie magnetico e in sole tre ore Oral-B iO™ è di nuovo pronto a tornare in azione a lungo. Ma c’è di più, perché a guardare al futuro è anche la nuova app Oral-B che parla il linguaggio dell’intelligenza artificiale: con una grafica 3D e la tecnologia Al Brushing Recognition, infatti, riconosce ben 16 aree all’interno della bocca, aiutando l’utente a coprire al 100% tutte le zone che devono essere soggette a spazzolamento.Per questo, anche in Italia, è più che mai l’ora di “Go Electric”, come ricorda la nuova campagna Oral-B con protagonista l’attrice e conduttrice Michelle Hunziker che invita a passare allo spazzolino elettrico, a oggi utilizzato solo dal 20% degli italiani.
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Cartelle esattoriali e pignoramenti, ulteriore sospensione
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
In conseguenza al persistere dell’emergenza correlata al Covid-19, un decreto legge entrato in vigore oggi 21 ottobre ha prorogato alcuni termini in ambito “riscossione”. Per quanto riguarda il pagamento delle cartelle esattoriali e’ stato nuovamente prorogato il termine, dal 15 ottobre al 31 dicembre 2020, con versamento del sospeso in un’unica soluzione entro il 31 gennaio 2021. La stessa proroga, originariamente sancita dal decreto “cura italia”, riguarda gli avvisi di accertamento esecutivi, gli avvisi di accertamento doganali e le ingiunzioni fiscali.Slitta anche la decadenza “allargata” per le rateizzazioni, introdotta a suo tempo dal decreto “cura italia” : per le rateizzazioni in essere alla data dell’8 marzo 2020 e per quelle ottenute da richieste presentate fino al 31 dicembre 2020, infatti, la decadenza (dalla dilazione) scatta in caso di mancato pagamento di dieci rate anziché cinque.Ulteriormente, slittano al 31 dicembre 2020 i pignoramenti esattoriali su stipendi e pensioni, già sospesi dal maggio scorso grazie al decreto “rilancio”.
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Lojze Kovacic: I migranti – Libro 1
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
collana Oceani, trad. Martina Clerici, pp. 360, 20 euro La nave di Teseo. La più grande opera letteraria slovena arriva finalmente in Italia. Il primo volume di questa serie autobiografica in tre parti inizia nel 1938 con l’espulsione della famiglia Kovacic dalla loro casa in Svizzera, portando infine al loro insediamento nel paese di origine del padre, in Slovenia. Prima di lasciare la casa, il figlio di dieci anni immagina il paese di suo padre come un paese dalla bellezza fiabesca, ma mentre si dirigono verso la terra del loro esilio, la famiglia si rende conto che ogni sforzo per rendere questo posto la loro casa sarà vano. Di fronte alla miseria, alla fame e all’ostilità, il ragazzo rifiuta di imparare lo sloveno e tace, i suoi dintorni diventano un abisso sociale, culturale e mentale. Narrato in prima persona da questo ragazzo dall’ingenuità misteriosa, il romanzo segue il viaggio della sua famiglia in un frammentato mosaico di ricordi. Alcuni sono innocenti e teneri, mentre altri sono infelici e spietati, dando vita a una descrizione profonda e straziante di un periodo lacerato dal conflitto, che si riflette nella potente e innovativa padronanza del linguaggio dell’autore.
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Basta attacchi al lavoro pubblico, vero problema è carenza personale
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
Invece di prendersela con le lavoratrici e i lavoratori, Ance dovrebbe sostenere con noi la battaglia per assunzioni straordinarie di profili tecnici all’interno delle pubbliche amministrazioni. Figure letteralmente crollate negli anni: geometri, architetti, ingegneri, istruttori tecnici e figure tecnico dirigenziali, sono progressivamente scomparsi, al punto tale da registrare un calo degli addetti sul fabbisogno pari a un quarto del necessario”. Così la Fp Cgil replica alle affermazioni del presidente di Ance, Gabriele Buia, sostenendo che: “La via perché si raggiunga maggiore efficienza nella Pa, vessata da anni di tagli, nelle risorse e nel personale, passa dall’assunzione di personale tecnico e qualificato”.La Fp Cgil infatti, alla luce dei dati relativi al conto annuale dello Stato, che certificano rispetto ai comuni un decremento complessivo dell’occupazione del 18,02% tra il 2009 e il 2018, passando da 396 mila addetti a 325 mila, ha analizzato l’andamento dell’occupazione relativa al personale degli uffici tecnici comunali di sette tra le maggiori città italiane. Dall’analisi condotta dal sindacato su Bari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino emerge che negli uffici tecnici l’occupazione registra una carenza di personale, rispetto al fabbisogno previsto, pari al 24,07%, mancano cioè per questi comuni 1.326 addetti su una dotazione di fabbisogno del personale pari a 5.509. Figure scomparse negli anni e che hanno avuto riflessi pesanti sulle funzioni svolte, in particolare l’attività progettuale quelle che più ne ha sofferto. Vediamo nel dettaglio le città prese in esame. Bari ha una carenza di personale tecnico rispetto al fabbisogno del -27,72%, Firenze del -48,98%, Genova del -10,09%, Milano del -14,56%, Napoli del -32,38%, Roma del -5,51% e, infine, Torino del -32,69%. Il totale di queste sette città campione registra un personale in servizio di 4.183 e una carenza di 1.326 (-24,07%). Dati, relativi a questi enti, frutto di una mole di personale tecnico fuoriuscito nel corso degli ultimi 10 anni pari a 2.216, perdendo quindi in media il 34,63% degli addetti in questi settori e che diventa ancora più grave per provincia e città metropolitane.Alla luce di questi dati, la Fp Cgil osserva: “Non è possibile imputare responsabilità ai lavoratori, non è tollerabile prendersela con loro che non fanno la manutenzione se alla prima pioggia si apre una voragine nelle strade. Sappiamo bene che il tema delle infrastrutture materiali e immateriali è il vero grande tema della competitività del paese ma per cambiare ci vogliono investimenti e assunzioni. Gli uffici tecnici risentono di una enorme emorragia di personale. La soluzione, e ci aspettiamo che Ance ci sostenga in questa battaglia, è in nuove assunzioni, soprattutto in questi settori tecnici, che possono contribuire al rilancio del paese”, conclude.
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Prestiti Recovery fund con nostri titoli di Stato
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
«Nazioni europee come Spagna, Portogallo e Francia, stanno valutando l’ipotesi di non aspettare i prestiti del Recovery Fund e finanziare la ripresa tramite i propri titoli di Stato. I tassi d’interesse sono ai minimi storici grazie all’azione della BCE, che ha finalmente capito che per salvare l’economia europea deve comportarsi come tutte le altre banche centrali del mondo. Quando c’è in gioco l’interesse nazionale bisogna essere pragmatici e non ideologici: se oggi possiamo finanziare il nostro debito a costi prossimi allo zero non ha alcun senso aspettare i tempi e le condizioni del Recovery Fund, di cui conviene mantenere solo la parte relativa agli aiuti a fondo perduto. Se riusciamo a rilanciare l’economia italiana subito e senza dover sottostare ai ricatti delle Nazioni del nord Europa che vorranno imporci le loro ricette di politica economica, è sicuramente meglio. Il Governo non perda altro tempo e avvii subito una riflessione, tenendo bene a mente che gli unici a cui deve rendere conto sono i cittadini italiani e non le burocrazie europee». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
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4 miliardi in 9 mesi il valore degli acquisti di farmaci delle PA
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
Al 30 settembre 2020, gli acquisti di farmaci da parte delle Regioni sul “Sistema-Consip” (attraverso lo SDAPA – Sistema Dinamico di Acquisizione della PA) sono più che raddoppiati rispetto all’intero 2019. Nei primi 9 mesi del 2020 (gen-set) sono state 42 le gare dalla PA (c.d. appalti specifici) per un totale di 6.475 lotti (+53% rispetto a 4.026 lotti dell’intero 2019) e un valore di oltre 4 miliardi di euro (+135% rispetto a 1,7 miliardi dell’intero 2019). Lo Sdapa Farmaci di Consip – che ad oggi permette di scegliere tra oltre 6.400 combinazioni tra principio attivo, forma farmaceutica e dosaggio – offre alle amministrazioni la possibilità di negoziare tutti i farmaci presenti sul mercato e autorizzati da AIFA.Tra le diverse specialità farmaceutiche oggetto di acquisto, si segnala il dato di: Farmaci antivirali. Nei primi 9 mesi del 2020 sono stati acquistati oltre 21,2 milioni di unità di prodotto tra compresse, fiale e flaconi (+231% rispetto a oltre 6,4 milioni di unità dell’intero 2019) Vaccini antinfluenzali. Negli ultimi cinque mesi (maggio-settembre 2020) sono state acquisite oltre 2 milioni di dosi di vaccino per il fabbisogno di 6 Regioni, Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Umbria (+25% rispetto a oltre 1,6 milioni di dosi dell’intero 2019) I dati evidenziano l’apprezzamento della PA verso il Sistema Dinamico di Acquisizione, che consente di negoziare in autonomia gare sopra e sottosoglia comunitaria in maniera rapida e semplificata, attraverso modelli di negoziazione già predisposti, gestione efficiente delle fasi di valutazione e aggiudicazione, formulazione automatica della graduatoria di merito.Dal 12 ottobre 2020, inoltre, è stata ulteriormente arricchita l’offerta per l’emergenza Covid: le Stazioni Appaltanti possono avviare appalti specifici anche per l’acquisto di test di tipo molecolare, antigenico e sierologico.
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Finanziamento pubblico per studente, Italia al di sotto della spesa media UE
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
Eppure si tratta di un fattore importante per l’equità, specialmente nella scuola primaria: il dato emerge da un’analisi di Eurydice, la quale ha rivelato che una spesa pubblica per studente più elevata può ridurre le differenze di rendimento tra studenti delle scuole primarie con risultati scarsi e buoni. Allo stesso tempo, vi sono differenze significative in tutta Europa nel livello di finanziamento pubblico per studente, che vanno da 1.940 (Romania) a 13.430 (Lussemburgo) standard di potere d’acquisto (SPA) e riflettono in parte le differenze di dimensione dell’economia dei rispettivi paesi.Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “i fondi del Recovery Fund, che la stessa Unione europea assegnerà all’Italia, dovranno servire anche a elevare gli investimenti per gli alunni. E le linee guida generali presentate dal Governo fanno ben sperare. La scuola deve infatti rappresentare l’architrave del progetto che il nostro Paese si appresta a presentare a Bruxelles a gennaio. Essere scivolati al di sotto della media UE è tutto ‘merito’ dei tagli profondi attuati verso Scuola e Università negli ultimi tre lustri, con svariati miliardi risparmiati prima con il dimensionamento targato Tremonti-Gelmini e poi con la spending review applicata alla PA, conoscenza compresa.Merita un approfondimento l’ultimo rapporto di Eurydice, Equity in School Education in Europe: Structures, Policies and Student Performance, che ha fatto il punto della situazione su strutture e politiche associate a una maggiore equità del sistema in relazione soprattutto ai risultati degli studenti: il rapporto – che prende in esame 42 sistemi educativi europei – esamina una serie di caratteristiche “sistemiche” messe a confronto: partecipazione all’educazione e cura della prima infanzia, finanziamento scolastico, differenziazione e tipi di scuola, scelta della scuola, politiche di ammissione, sistemi di percorsi scolastici differenziati, ripetenza, autonomia scolastica, accountability, sostegno alle scuole svantaggiate, sostegno per studenti con scarso rendimento e opportunità di studio. Sono diversi ed interessanti i risultati emersi dallo studio: il forte gap di finanziamenti pubblici; gli svantaggi formativi, sotto forma sviluppo complessivo e di rendimento scolastico futuro, per i bambini a cui viene negata l’educazione e cura della prima infanzia, soprattutto per coloro che provengono da contesti svantaggiati; la “segregazione scolastica” derivante da indicazioni diversificate sul prosieguo degli studi; i danni derivanti dai criteri di ammissione basati sui risultati scolastici e dalla scelta precoce del percorso scolastico; la riduzione di qualità delle prestazioni e l’elevazione degli abbandoni dovute alla ripetenza degli anni scolastici; la presenza di insegnanti specializzati nel sostegno agli alunni produce inequivocabili effetti benefici.
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Il ministero dell’Istruzione blocca le assunzioni annuali dei 70 mila insegnanti e Ata
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
Avrebbero costituito il personale aggiuntivo finanziato in parte con il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 e con il decreto-legge n. 34 del 2020, introdotti proprio per fronteggiare l’emergenza coronavirus, in particolare nelle scuole dove le classi sono state sdoppiate per mantenere i distanziamenti fisici di almeno un metro imposti dal Comitato tecnico scientifico. Dopo che gli istituti scolastici, sulla base del numero indicato dai propri Uffici territoriali, hanno nei giorni scorsi provveduto ad assumere gli insegnanti e Ata autorizzati, è delle ultime ore la “doccia fredda”, sotto forma di circolare, inviata dal Ministero ai presidi di tre regioni: a causa di non meglio specificate difformità tra i calcoli fatti dal Mi e quelli del portale degli stipendi della Pubblica amministrazione, i dirigenti sono stati invitati a fermare questo genere di assunzioni. “L’incidente che coinvolge proprio una delle misure «finalizzate a consentire l’avvio e lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 – dice sempre Il Corriere della Sera – è stato commesso dal Ministero dell’Istruzione lo scorso agosto quando ha inviato agli uffici scolastici la tabella di calcolo che non corrisponde alla «spesa calcolata dal sistema NoiPa», il servizio degli stipendi della pubblica amministrazione. In attesa che il ministero, di concerto con il Mef, elabori le divisioni corrette dei fondi a disposizione, «si chiede di sospendere a decorrere l’attivazione degli incarichi temporanei del cosiddetto organico Covid non ancora perfezionati». Anief ricorda che l’inquadramento dei docenti-Covid è stato istituito dall’art. 231-bis della Legge 17 luglio 2020, n. 77 e quindi indicato nella lettera b) dello stesso articolo 231 bis del decreto-legge n. 34 del 2020, con la quale si dispone di “attivare ulteriori incarichi temporanei di personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) a tempo determinato dalla data di inizio delle lezioni o dalla presa di servizio fino al termine delle lezioni, non disponibili per le assegnazioni e le utilizzazioni di durata temporanea. In caso di sospensione dell’attività in presenza, i relativi contratti di lavoro si intendono risolti per giusta causa, senza diritto ad alcun indennizzo”. Successivamente, con una doppia nota di chiarimento del capo dipartimento Max Bruschi, la n. 1843 del 13 ottobre e la nota, la n. 1870 del giorno successivo, il ministero dell’Istruzione ha chiarito che tali docenti rientrano a pieno titolo nell’organico dell’autonomia, non possono essere utilizzati esclusivamente per le supplenze del personale assente ed essere collocati per fare sostegno agli alunni disabili, ma soprattutto in caso di lockdown potranno operare in smart working. Quindi, non potranno essere licenziati. Sempre che vengano assunti.
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Addio Quota 100, tutti in pensione a 67 anni?
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “per la scuola, dove l’età anagrafica media è abbondantemente sopra i 50 anni, l’adozione ‘secca’ della Legge Fornero si trasformerebbe in una soluzione davvero ingiusta: il logorio psicologico dell’insegnamento e del personale che opera nei nostri istituti scolastici, provato scientificamente, per via delle continue e non sempre facili relazioni l’utenza, comporta infatti un rischio biologico molto superiore ad altre professionalità. A tutela della loro salute e sicurezza, quindi è bene collocare questo personale tra le categorie che svolgono lavori gravosi. Dopo avere confermato che Quota 100 “non sarà rinnovata” perché “la misura si è rivelata troppo costosa per le casse dello Stato ed inoltre non è stata vista neanche come una misura equanime visto che è andata a penalizzare le donne e coloro che hanno avuto una carriera discontinua”, Orizzonte Scuola scrive che “si sta lavorando ad una riforma delle pensioni con entrata in vigore il 1° gennaio 2022 che renda meno rigido lo scalone di 5 anni che si creerà con la scadenza della quota 100”.“L’opzione più probabile per sostituire la quota 100 sembra essere la Quota 102, una sorta di quota 100 rivisitata. Dal 2022, quindi potrebbe essere possibile accedere al pensionamento con 64 anni di età e con almeno 38 anni di contributi (che sommati danno, appunto, come totale 102). Il meccanismo è molto simile a quello della quota 100 con la differenza che la misura richiederebbe 2 anni in più per l’accesso. Ma non solo. Infatti l’anticipo porterebbe ad una riduzione di circa il 4% per ogni anno di anticipo per toccare il -15% se si anticipa di 3 anni e 8 mesi”.Il Governo starebbe poi lavorando su Quota 41: “è riservata esclusivamente ai lavoratori precoci ma” vorrebbe “estenderla anche ai lavoratori fragili e a coloro che non possono restare al lavoro perchè giudicati inidonei e a coloro che sono impegnati nei settori a maggior rischio COVID (come ad esempio i trasporti e la sanità)”.Va poi ricordato che è stata confermata per il 2021 già Opzione Donna, la cui proroga al 2021 permetterebbe l’accesso alle lavoratrici dipendenti che abbiano compiuto 58 anni entro la fine del 2020 e alle lavoratrici autonome che ne abbiano compiuto 59 alla stessa data, di accedere al pensionamento con almeno 35 anni di contributi (maturati sempre entro la fine del 2020)”. Ma siccome tale scelta comporta un “ricalcolo interamente contributivo dell’assegno previdenziale”, chi aderisce si ritrova con “un taglio della pensione spettante che va dal 25 al 30%”. Infine, si parla di Quota 41 per tutti: un regime che “unificherebbe i contributi necessari per l’accesso a 41 anni, sia per uomini che per donne e non dovrebbe prevedere ulteriori aumenti per adeguamenti alla speranza di vita Istat”: una possibilità che tuttavia favorirebbe gli uomini, perché potrebbe essere colta “solo da coloro che hanno iniziato a lavorare molto presto, entro i 25 anni di età (per età superiori, infatti, si raggiungerebbe prima il requisito anagrafico per accedere alla pensione di vecchiaia)”.
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Scuola: scaglionare gli ingressi o potenziare i mezzi di trasporto?
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
L’operazione sarà finanziata con 1,2 miliardi previsti dalla prossima Legge di Bilancio. Considerando la mole di posti vacanti e disponibili, “sul sostegno sarebbe bene aprire il Tfa specializzante a tutti gli insegnanti che abbiano la volontà e il desiderio di acquisire un titolo che per lo Stato italiano è una necessità: l’anno scolastico è iniziato ancora una volta con pochi insegnanti specializzati” e da specializzare. Così si è espresso Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in una intervista ad Italia Stampa, commentando l’entità di spesa che il Governo si accinge a investire con la legge economica di fine anno per supportare i settori della Conoscenza pubblica, Università compresa. Senza questa operazione, la stabilizzazione dei docenti che svolgono didattica speciale rivolta agli alunni con disabilità rischierebbe di trasformarsi in un flop, analogo a quello di inizio anno scolastico, quando su 85 mila assunzioni già finanziate dal Mef ne sono state completate nemmeno 30 mila. Il sindacato ricorda che al termine del V Tfa sostegno che si sta avviando si specializzeranno un numero di docenti utili a coprire solo un quarto dei cattedre vacanti e disponibili, peraltro con sensibile squilibrio nell’assegnazione dei posti da parte degli atenei che stanno svolgendo le selezioni per l’acceso ai corsi.La Legge di Bilancio porterà nuove risorse per la scuola: “oltre 6 miliardi, tra cui quelli per assumere anche 25 mila docenti di sostegno, sono un inizio. Sono soldi che darebbero un sostegno maggiore al comparto: come Anief, lo abbiamo sempre chiesto”, ha detto il leader dell’Anief, Marcello Pacifico, nel corso dell’intervista. Come se non bastasse, ha ricordato il sindacalista autonomo, “purtroppo tantissimi posti assegnati e finanziati per le immissioni in ruolo sono andati disertati. Tutto ciò è avvenuto anche perché non sono state aperte le Graduatorie provinciali per le supplenze anche per le immissioni in ruolo”: eppure, Anief lo ripete da tempo, “è questa l’unica soluzione possibile per potere arrivare all’obiettivo” prezioso di coprire le cattedre, assicurare la continuità didattica e abbattere il precariato. Una strada che passa, tra l’altro, per la cancellazione della norma contenuta nella Legge 128/2013 che giustifica l’assegnazione di una cattedra di sostegno su tre ai docenti supplenti.
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Scuola: In arrivo 25 mila assunzioni di docenti di sostegno
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
L’operazione sarà finanziata con 1,2 miliardi previsti dalla prossima Legge di Bilancio. Considerando la mole di posti vacanti e disponibili, “sul sostegno sarebbe bene aprire il Tfa specializzante a tutti gli insegnanti che abbiano la volontà e il desiderio di acquisire un titolo che per lo Stato italiano è una necessità: l’anno scolastico è iniziato ancora una volta con pochi insegnanti specializzati” e da specializzare. Così si è espresso Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in una intervista ad Italia Stampa, commentando l’entità di spesa che il Governo si accinge a investire con la legge economica di fine anno per supportare i settori della Conoscenza pubblica, Università compresa. Senza questa operazione, la stabilizzazione dei docenti che svolgono didattica speciale rivolta agli alunni con disabilità rischierebbe di trasformarsi in un flop, analogo a quello di inizio anno scolastico, quando su 85 mila assunzioni già finanziate dal Mef ne sono state completate nemmeno 30 mila. Il sindacato ricorda che al termine del V Tfa sostegno che si sta avviando si specializzeranno un numero di docenti utili a coprire solo un quarto dei cattedre vacanti e disponibili, peraltro con sensibile squilibrio nell’assegnazione dei posti da parte degli atenei che stanno svolgendo le selezioni per l’acceso ai corsi.La Legge di Bilancio porterà nuove risorse per la scuola: “oltre 6 miliardi, tra cui quelli per assumere anche 25 mila docenti di sostegno, sono un inizio. Sono soldi che darebbero un sostegno maggiore al comparto: come Anief, lo abbiamo sempre chiesto”, ha detto il leader dell’Anief, Marcello Pacifico, nel corso dell’intervista.Come se non bastasse, ha ricordato il sindacalista autonomo, “purtroppo tantissimi posti assegnati e finanziati per le immissioni in ruolo sono andati disertati. Tutto ciò è avvenuto anche perché non sono state aperte le Graduatorie provinciali per le supplenze anche per le immissioni in ruolo”: eppure, Anief lo ripete da tempo, “è questa l’unica soluzione possibile per potere arrivare all’obiettivo” prezioso di coprire le cattedre, assicurare la continuità didattica e abbattere il precariato. Una strada che passa, tra l’altro, per la cancellazione della norma contenuta nella Legge 128/2013 che giustifica l’assegnazione di una cattedra di sostegno su tre ai docenti supplenti.
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Distribuzione vaccini Covid-19
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
Il Gruppo Deutsche Post DHL in collaborazione con McKinsey & Company in qualità di partner analitico, ha realizzato uno studio per indicare una strategia di distribuzione stabile ed efficace di materiali sanitari durante l’attuale emergenza COVID-19.Il focus del rapporto è la distribuzione dei primi vaccini contro il COVID-19 che – appena pronti – dovranno essere distribuiti in tutto il mondo. DHL Global Forwarding mette in luce i risultati di un’analisi strategica per gli attori dell’industria logistica mondiale, chiamati ad istituire una supply chain in grado di distribuire oltre dieci miliardi di dosi in tutto il mondo.Tra i dati presenti nello studio è riportata anche la sfida principale a cui dovrà far fronte il settore logistico: la temperatura, perché molto probabilmente alcuni vaccini dovranno essere sottoposti a rigorosi standard che potranno raggiungere temperature fino a -80° per far sì che la loro integrità sia preservata durante il trasporto e l’immagazzinamento. Questa è sicuramente una nuova sfida per la supply chain del settore farmaceutico che solitamente prevede il trasporto di vaccini a temperature che vanno dai 2 agli 8°C. Per garantire una copertura globale dei vaccini COVID-19, saranno necessarie fino a 200.000 spedizioni di pallet, 15 milioni di consegne in contenitori a temperatura controllata e oltre 15.000 voli.
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Monitor dei Mercati Emergenti
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
A cura di Anjeza Kadilli, Senior Economist e Lola Saugy, Quantitative Economic Analyst di Pictet Asset Management La disoccupazione in Perù e Colombia si è impennata a seguito della crisi causata dal COVID. Esaminiamo come i rispettivi governi stanno affrontando questa sfida.Colombia e Perù si distinguono tra i mercati emergenti per l’impennata del tasso di disoccupazione (Fig.1). Circa un lavoratore su cinque è disoccupato in Colombia, mentre in Perù, la disoccupazione è passata dal 6,8% a dicembre 2019 al 17,1 % in base agli ultimi dati disponibili.Riteniamo che le previsioni sull’occupazione siano destinate a deteriorarsi in quanto: i dati attuali non tengono in considerazione la sottoccupazione, o solo in parte; i tassi partecipazione al lavoro più bassi hanno condizionato al ribasso i tassi di disoccupazione. In altre parole, se il tasso di partecipazione fosse stato costante, il tasso di disoccupazione sarebbe stato molto più elevato. In Colombia, la partecipazione della manodopera è precipitata (Fig. 2), dal 63,2% di febbraio al 51,8% di aprile, escludendo molti lavoratori dai dati sulla disoccupazione. Ad agosto, si stimavano 2,7 milioni di posti di lavoro in meno e 1,7 milioni di lavoratori inattivi in più rispetto a febbraio, a livello nazionale. Se tutti i lavoratori fossero rimasti attivi, con questi livelli di occupazione il tasso di disoccupazione sarebbe stato superiore al dato attuale del 19,6%. In Perù 7 milioni di persone hanno perso il posto di lavoro tra febbraio e giugno, spingendo il tasso di disoccupazione al 16,7% a giugno. Contemporaneamente, 6,8 milioni di persone sono uscite dal mercato del lavoro. La disoccupazione toccherebbe attualmente il 43% se quei lavoratori fossero ancora considerati disoccupati.Le aziende più piccole (fino a 10 lavoratori) sono state le più colpite, con un crollo del 65,5% dell’occupazione rispetto a un anno fa. A confronto, l’occupazione è crollata del 36,5% rispetto a un anno fa nelle aziende più grandi (con oltre 50 dipendenti). In Colombia, l’indebolimento della domanda di lavoro è legato all’attività economica, ostacolata da ulteriori lockdown nelle città, che rendono più volatile la ripresa dell’occupazione nelle aree urbane.Un terzo dello stimolo fiscale (2,5% del PIL) è diretto verso piani di tutela dei posti di lavoro (Fig.3), ed è attuato tramite credito alle PMI in difficoltà e rinvio del pagamento delle tasse sul reddito; sono previsti, inoltre, fino a tre mesi di sovvenzioni per gli stipendi alle società con una perdita di fatturato del 20%.I dati dell’indagine nazionale sull’occupazione di agosto mostrano un miglioramento del tasso di partecipazione, che è attualmente risalito al 59,3%, più vicino al livello pre-pandemia. La riapertura di diversi settori ha chiaramente prodotto un impatto positivo sull’occupazione.In Perù, solo il 5% dello stimolo fiscale (4,6% del PIL) finanzia i piani di tutela dei posti di lavoro. Oltre agli sgravi fiscali e altre misure introdotte per sostenere le società e gli strati meno abbienti della popolazione, il governo ha lanciato il programma “Arranca Peru” (Il Perù riparte), da 1,8 miliardi di dollari. Lo scopo è quello di creare oltre un milione di posti di lavoro nel settore pubblico in aree quali i trasporti, la comunicazione e l’edilizia residenziale.Le perdite di posti di lavoro durante la crisi sanitaria sono state significative. Solo una parte di quei posti di lavoro persi è stata recuperata negli scorsi mesi, e non alle medesime condizioni. È probabile che la normalizzazione dell’occupazione continuerà per il resto del 2020, ma il peggioramento della situazione pesa sui salari e sulla spesa delle famiglie.
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Unc: debito nel 2022 sarà il 153,4% del Pil
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri pensa di poter arrivare ad una riduzione dell’Irpef di un certo rilievo a partire dal 2022.”A parte il fatto che non si capisce come si possa pensare ad una riforma fiscale già a partire dal 2022, con un debito che ha già raggiunto i 2.578,9 mld e che è destinato ulteriormente ad impennarsi, e che tra 2 anni, secondo le stime dello stesso Governo, sarà comunque al 153,4% del Pil, senza contare che non si sa per quanto tempo andrà avanti la pacchia della Bce che ci acquista titoli di Stato a profusione, resta da capire perché tutti i politici vogliono sempre ridurre l’unica imposta progressiva rimasta, la sola che rispetta l’art. 53 della Costituzione, invece di quelle invisibili che paghiamo senza rendercene conto” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Non sarebbe meglio abbassare l’Iva, o le imposte su luce e gas che, aggiungendo gli oneri, incidono per il 35,1% della bolletta elettrica, pari, per una famiglia tipo, a 170,2 euro su 485 euro e per il 45,69% di quella del gas, pari a 445,5 euro su 975, per un totale di 615,7 euro all’anno? Oppure quelle sui carburanti dove, tra accise e Iva, paghiamo, secondo gli ultimi dati Mise, il 70,5% di imposte per la benzina ed il 67% per il gasolio auto?” conclude Dona.
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Cisco annuncia 500 borse di studio per i futuri esperti di cybersecurity
Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020
Cisco mette a disposizione dei giovani italiani che ambiscono a diventare i futuri esperti di cybersecurity 500 borse di studio, che permetteranno ai selezionati di frequentare gratuitamente un percorso basato sui contenuti del programma di formazione Cisco Networking Academy, accedere a laboratori, webinar con esperti cybersecurity e aziende attive nel settore digitale. L’iniziativa è in collaborazione con il Cisco Cybersecurity Co-Innovation Center e con i Partner Academy. La trasformazione digitale a cui stiamo assistendo e il cambiamento a cui le aziende devono far fronte hanno fatto emergere ancor di più l’importanza della cybersecurity. Le aziende sono sempre di più alla ricerca di personale qualificato: una ricerca condotta da Wyser (GiGroup) riporta che entro il 2021 ci sarà una richiesta di 3,5 milioni di posti di lavoro in questo settore. In un’indagine condotta su 600 responsabili IT e decision maker aziendali, Cisco segnala che il 93% degli intervistati dichiara di avere una mancanza di talenti talmente importante da rallentare la trasformazione del business stesso. In Italia, il settore della sicurezza ha generato, nel 2019, un valore di 1,3 miliardi di euro, percentuale in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente.“Il gap di competenze in ambito cybersecurity si allarga di anno in anno. La domanda delle aziende rimane insoddisfatta e allo stesso tempo in molti non riescono ad entrare nel mondo del lavoro o hanno bisogno di riqualificarsi. Finanziando queste borse di studio vogliamo dare un segnale forte, offrendo più opportunità per specializzarsi in uno dei settori chiave di oggi e di domani. Diamo così seguito con una nuova iniziativa all’impegno per diffondere le competenze digitali che abbiamo preso all’interno del nostro piano di investimenti Digitaliani, mettendo al centro le persone” ha commentato Luca Lepore, CSR & Corporate Affairs Manager di Cisco Italia.Per cogliere questa opportunità i giovani interessati hanno tempo fino al 27 novembre prossimo. Per partecipare alla selezione bisogna andare sul sito dedicato all’iniziativa Cybersecurity Scholarship Italia: è richiesto di completare online un percorso di base gratuito “Introduzione alla Cybersecurity” e poi candidarsi con il proprio CV. I giovani selezionati potranno partecipare al programma, che si svolgerà fra dicembre 2020 e giugno 2021.
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