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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 107

Sempre e da tutti sostenibili i costi della democrazia?

Posted by fidest press agency su sabato, 24 aprile 2021

By Fausto Carratù. Ci avete mai pensato? la democrazia si è affermata nelle nazioni più avanzate e più ricche del pianeta, mentre in quelle più povere e meno avanzate, fa fatica ad affermarsi o a mantenersi. Inevitabile la domanda: è la democrazia a portare ricchezza oppure è la ricchezza a sostenere la democrazia? Considerato l’ampio sfruttamento di immense risorse a cui i paesi divenuti nei secoli scorsi ricchi e democratici, hanno sottoposto l’intero pianeta (si pensi solo alle tante miniere di preziosi, di ossidi metallici, di diamanti, petrolio, uranio, ecc, per non parlare del fenomeno della schiavitù e dello sfruttamento umano che in tante regioni del pianeta ancora permane), verrebbe da concludere che le democrazie esistono solo se c’è ricchezza sufficiente a sostenerla. Dobbiamo concludere che dove non c’è ricchezza, la democrazia costerebbe troppo, non si reggerebbe? Tradotto in termini più concreti, una nazione povera può permettersi la democrazia, con i costi dei suoi riti, le campagne elettorali, i numerosi appuntamenti elettorali, i parlamenti, i pletorici apparati amministrativi, informativi, sanitari, giudiziari, con l’esplosione dei diritti a cui stiamo assistendo, includenti persino il problematico diritto al divertimento, alla morte assistita, al cambio di sesso?Una simile analisi potrebbe portare ad uno sconvolgente riesame della storia passata, quando la mancanza di democrazia forse non era dovuta, sempre o solo, a mancanza di volontà o di evoluzione delle idee politiche, ma alla semplice impossibilità economica? È un bel tema che “Popolo Sovrano” propone volentieri alla trattazione di qualche coraggiosa ricerca accademica, e, nel caso in cui qualche cosa esistesse, vi preghiamo di segnalarla. (fonte: Associazione Popolo Sovrano)

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