Scuola organici: Docenti di Religione cattolica ed educatori
Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 luglio 2021
Come per gli insegnamenti comuni, anche quelli di religione cattolica e tra gli educatori vengono confermati i numeri dell’attuale organico, con qualche unità di personale in più. A comunicarlo alle organizzazioni sindacati è stata la dirigente ministeriale Valentina Ummarino, supportata dal dottor Giovanni Campanella, dell’Ufficio della Direzione generale per il personale scolastico.Nell’occasione, Alessandro Manfridi, referente nazionale Anief Irc, presente per il giovane sindacato assieme a Giuseppe Faraci della segreteria nazionale, ha sottolineato l’urgenza di applicare, come avvenuto con il Decreto Ministeriale 8 agosto 2020, n.93, le indicazioni dell’art. 1bis, comma 3, della Legge 20 dicembre 2019, n.159 che converte con modificazioni il decreto-legge 29 ottobre 2019, n.126, aggiungendo che sarebbe auspicabile, come già da tempo richiesto da Anief e dalle altre organizzazioni sindacali, l’immissione in ruolo non solo dei colleghi in numero pari ai colleghi che hanno avuto accesso al pensionamento, ma dell’intero contingente dei candidati docenti di religione vincitori del concorso 2004 e mai assunti pure essendo inseriti negli elenchi da cui attingere per il ruolo. Quasi vent’anni per entrare in ruolo dopo avere superato un concorso è un dato che parla da solo. Il sindacato Anief ricorda che la loro immissione in ruolo, come pure quella degli educatori, equiparati ai docenti della scuola primaria, non comporterebbe dunque alcun aggravio sostanziale per le casse dello Stato. Procedere con l’assunzione di coloro che hanno svolto almeno 24 mesi di servizio su 100 per cento dei posti vacanti e disponibili, tra l’altro, andrebbe a cancellare quella piaga della supplentite che imperversa da troppo tempo anche su queste categorie.
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