Dal giornale dell’Architettura
Posted by fidest press agency su sabato, 25 dicembre 2021
Questa settimana partiamo dall’abitare, evidenziando le carenze strutturali che, al di là dell’occasione costituita dal PNRR attraverso il PINQuA, connotano le politiche pubbliche nazionali. E, sempre nell’ambito del PNRR, mentre il Ministero dell’Interno, con decreto del 6 dicembre, ha messo a disposizione 2,7 miliardi per individuare interventi di rigenerazione finanziabili nell’ambito dei Piani Urbani Integrati a beneficio delle Città metropolitane, l’Istituto Nazionale di Urbanistica propone, all’attenzione del governo, un nuovo strumento, il Programma Integrato d’Area, per agevolare la programmazione intercomunale.E, a proposito di politiche pubbliche sull’abitare, seppur temporaneo, in relazione al Covid-19, nella Cina dove tutto cominciò, siamo andati a vedere la realizzazione dei primi lazzaretti: grandi dimensioni, serialità, prefabbricazione e impeccabile organizzazione, discostandosi solo di poco dall’effetto baraccopoli e rivelando un avvilente scollamento tra cultura architettonica (che in materia di housing post Covid molto sta cogitando e producendo) e società.Spazio poi alla tutela del Moderno. Da un lato, la buona notizia della rinnovata fruizione di un sito unico come quello di Roquebrune-Cap-Martin in Costa Azzurra; dall’altro, l’auspicata, quanto delicata, riattivazione di una fabbrica-modello come l’ex Olivetti a Scarmagno. Seguono due corrispondenze dalle Marche: la virtuosa operazione della casa museo di Maria Montessori e la controversa mostra al Palazzo Ducale di Urbino, in occasione delle celebrazioni dantesche, peraltro l’unica che tenta d’intrecciare l’universo del Sommo poeta con quello architettonico.Infine, torniamo a visitare l’Expo di Dubai e concludiamo sia la rassegna di segnalazioni librarie, sia il mini corso sull’abusivismo gentilmente offerto dal nostro Archintruso.Buona lettura! Luca Gibello, direttore
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