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Archive for 13 febbraio 2022

La storia dei grandi amori e delle leggende romantiche nate e ambientate a Venezia

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Venezia. Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio, Aristotele Onassis e Maria Callas. Due amori illustri nati nella romantica cornice di Venezia e che sono stati raccontati in tutto il mondo. Nel giorno degli innamorati Venezia, che festeggia i 1600 anni dalla sua fondazione, ricorda le storie d’amore che ancora oggi sono in grado di toccare il cuore.Come le più antiche che raccontano l’amore contrastato di Orio e Melusina, protagonisti di una leggenda d’amore impossibile consumata ai tempi dello splendore della Serenissima: questo racconto, che ancora oggi viene ricordato come quello di amore eterno, e da una incisione a forma di cuore scolpito su un arco della casa in cui vivevano all’Arsenale nel Sestiere di Castello. O la storia di Maria, settima di sei sorelle bellissime che, a differenza sua, abitavano al ponte delle Maravegie a San Trovaso a Dorsoduro, e del suo amato barcaiolo: un amore contro tutti e tutti in cui i due giovani, sfidando la gelosia e la cattiveria, sono stati alla fine premiati con una vita insieme durata 68 anni.La storia d’amore contemporanea più iconica sbocciata a Venezia è senza dubbio quella tra Maria Callas e Aristotele Onassis. Era il 1957, alla Mostra del Cinema di Venezia: cupido è stata Elsa Maxwell, la più famosa giornalista di gossip di Hollywood, che per far conoscere i due amici ha organizzato un ricevimento all’Hotel Danieli. Una sera di settembre, Maria Callas e Aristotele Onassis si incontrano, si piacciono e trascorrono ore assieme fino a notte fonda, parlando in greco per non farsi capire da nessun altro. E’ nata così la loro storia d’amore, di cui la testimone è Venezia: i due si lasciano immortalare all’Harry’s Bar, sulla spiaggia dell’Hotel Excelsior, indifferenti ai flash, senza avere occhi per altro che non sia la loro intesa crescente.C’è, poi, la storia d’amore tra il poeta Gabriele D’Annunzio e l’attrice Eleonora Duse: il loro primo incontro risale al 1894, quando D’annunzio fa la sua conoscenza nella mansarda di un amico in comune a palazzo Barbaro con affaccio sul Canal Grande, il pittore russo Aleksander Wolkoff. Ma complice del loro amore è stato l’hotel Danieli: nel 1985, nelle stanze del lussuoso hotel che proprio in questi giorni ha festeggiato 200 anni dalla sua apertura in Riva degli Schiavoni, proprio in quell’albergo dove il poeta aveva deciso di trasferirsi per trascorrere la sua vita in laguna ci fu il primo incontro. Le calli e i canali di Venezia, case e palazzi di amici, gli appuntamenti mondani e di spettacolo hanno fatto da quinta al loro tormentato amore, fino al lento declino avvenuto verso il 1890.Ma le storie d’amore in laguna hanno radici molto lontane. Come le leggende che ci arrivano al tempo della Repubblica Serenissima e che trovano ancora ricordi nelle pietre e nei palazzi della città.Una di queste è la storia del cuore rosso di pietra nascosto a Venezia che porta fortuna a chi lo tocca e che cela la leggenda dell’amore tra una sirena e un pescatore veneziano che ha lasciato il suo segno nel tempo nel sestiere di Castello.Non lontano dalla chiesa di San Giovanni in Bragora c’è un sottoportego molto famoso tra gli innamorati, perché al suo interno è nascosto un mattone rosso a forma di cuore dietro il quale si nasconde una bella quanto struggente leggenda d’amore. Toccare il cuore si dica faccia avverare i propri desideri d’amore entro l’anno. La leggenda è quella di Orio e Melusina, ovvero l’amore “maledetto” di un pescatore e una sirena iniziato a Malamocco dove il giovane pescatore, gettando le reti di notte in laguna, pescò una sirena, Melusina appunto.Liberatala dalla rete, Orio si innamorò all’istante di lei che a sua volta perse la testa per il pescatore veneziano a tal punto da rinunciare alla sua natura di mezzo pesce per andare a vivere con lui. C’era solo un patto che Melusina chiese a Orio di rispettare: che lui restasse fuori casa tutti i sabati fino al giorno del matrimonio. Il giovane, all’inizio, rispettò la richiesta ma poi, divorato dalla curiosità e spinto un po’ dalla gelosia, tornò a casa proprio di sabato e si trovò davanti una sorpresa terrificante. Sua moglie si era trasformata in un orrido serpente. La sirena, infatti, era vittima di un terribile sortilegio che si sarebbe rotto solo con il matrimonio e così fu. I due, infatti, si sposarono ed ebbero tre figli ma la vita aveva in serbo per loro una spiacevole sorpresa. Melusina si ammalò e morì lasciando così Orio da solo con tre figli. La leggenda vuole che la casa di Orio fosse inspiegabilmente sempre in ordine. Un giorno Orio rientrato a casa per una tempesta, trovò in cucina un serpente e per paura che facesse del male ai suoi figli, lo uccise. Da quel momento la casa non fu mai più in ordine e l’uomo capì che aveva ucciso nient’altro che l’anima di sua moglie che tornava, sotto forma di serpente, ogni giorno per aiutare la sua famiglia ma che era morta per mano del suo stesso amore. Così, è a ricordo di questa storia che il cuore di pietra è stato posto lì, dove in origine sorgeva la casa di Orio e Melusina.E ancora da ricordare c’è la storia di Maria, settima di sei sorelle bellissime, e del suo barcaiolo. La leggenda narra che nelle vicinanze di San Trovaso, vicino al ponte delle Maravegie, abitava una famiglia composta da sette sorelle: sei erano bellissime mentre la settima, di nome Maria, era sgraziata e scontrosa. Tutti i ragazzi della zona facevano a gara per ottenere l’attenzione delle sei affascinanti fanciulle, ma nessuno prendeva in considerazione Maria. Tra gli spasimanti c’era un barcaiolo, fortissimo nelle regate ma impacciato in amore e con problemi di salute tanto da costringerlo a lasciare le regate. Nessuno riusciva a guarirlo così iniziò a pensare di essere vittima di un malocchio lanciato contro di lui da Maria colma d’odio e d’invidia per le sorelle e verso di lui che faceva loro la corte. Spinto dalla rabbia decise di punirla ma cambiò idea quando la vide inginocchiata a pregare e che, alla vista del giovane, gli confidò tutto il suo amore usando parole bellissime. Talmente vere che il barcaiolo si rese conto di amarla a sua volta. Il potere e la forza del loro amore permisero al ragazzo di recuperare le forze, di vincere la regata e di trasformare Maria in una bellissima donna.

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Il carnevale di Venezia

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Nell’immaginario collettivo è spesso collegato ai fasti e alle trasgressioni del XVII e XVIII secolo, complici anche i celebri dipinti di Francesco Guardi e Pietro Longhi, oltre alle opere teatrali di Carlo Goldoni e agli scritti di Giacomo Casanova. Ma in realtà, il Sei-Settecento non è che un momento della lunga e complessa storia del Carnevale di Venezia, ad oggi forse la più conosciuta e spettacolare festività della città lagunare, che quest’anno compie 1600 anni. Apparso alla fine dell’XI secolo, il Carnevale veneziano diventa ben presto uno degli episodi chiave di un importante rituale volto a celebrare il successo politico ed economico della Serenissima; la sua dimensione celebrativa e festiva viene via via raffinata nel tempo fino a diventare, nel XVIII secolo, il simbolo per eccellenza dei carnevali urbani in tutta Europa. Attraverso i secoli, nessuno è rimasto immune al fascino mutevole e al mistero del millenario Carnevale veneziano, tantomeno il professor Gilles Bertrand, ordinario di storia moderna all’Università Grenoble Alpes, nonché uno dei massimi esperti di storia del Carnevale di Venezia.Sebbene l’etimologia, il latino “carnem levare” ossia “privarsi della carne”, sia di derivazione cristiana, le radici della tradizione carnevalesca rimandano ad un tempo ancora più remoto, in cui si celebrava il passaggio dall’inverno alla primavera. Già i culti dionisiaci in Antica Grecia e i Saturnalia in epoca romana indicavano un periodo dell’anno in cui era permesso sovvertire il rigido ordine sociale. Ma la prima testimonianza del Carnevale a Venezia è un documento del doge Vitale Falier, datato 1094, in cui si parla di divertimenti pubblici, mentre nel 1296 il giorno precedente la Quaresima diventa ufficialmente, grazie a un editto del Senato della Repubblica Serenissima, una festa pubblica. Tuttavia, i documenti non sono numerosissimi durante il Medioevo, e sembra che il Carnevale di Venezia assomigliasse molto a quello di altre città dell’Europa mediterranea, almeno fino al XIII secolo. In quest’epoca, la festività durava sei settimane, dal 26 dicembre al Mercoledì delle Ceneri, anche se i festeggiamenti talvolta venivano fatti cominciare già i primi giorni di ottobre.È solo a partire dal XIV secolo che si comincia ad elaborare un Carnevale propriamente veneziano, che va ad inserirsi in un contesto di chiara matrice politica ed economica. “Oltre alla dimensione religiosa”, spiega il professor Bertrand, “il Carnevale rivestiva almeno altre due funzioni. Una di queste era politica: sin dal Medioevo, il Carnevale serviva a rinforzare l’aggregazione, la coesione della popolazione dei quartieri, utilizzando la memoria di eventi storici o leggendari che miravano a ricordare i successi e l’estensione progressiva del dominio della Repubblica. Ma ci fu anche, a un certo punto, una dimensione di sopravvivenza economica, legata alla capacità di farsi vedere come città lussuosa e attraente verso la quale confluivano persone venute da tutto il resto dell’Europa. Questa terza funzione, si potrebbe dire, si estese sin dall’inizio dell’epoca moderna, e cioè dalla metà del XVI secolo, all’epoca di Tiziano e di Veronese, fino alla fine della Repubblica nel 1797. Questo significato cominciò ad acquistare una preminenza quando il prestigio economico e diplomatico di Venezia, al suo apice, nei secoli XIV e XV, si indebolì. Venezia cercò allora di mantenersi come capitale prestigiosa, ricca e sfarzosa agli occhi dei sovrani, degli aristocratici, dei mercanti e degli artisti di tutta Europa”.Il Carnevale di Venezia è un momento di svago per tutte le classi sociali, sia per il popolo che per la nobiltà, anche se restano in vigore certe distinzioni. “Ognuno si divertiva”, racconta il professor Bertrand, “e per certi spettacoli carnevaleschi, come le regate, le cacce al toro o la festa del Giovedì Grasso, il popolo e i nobili potevano confluire. Ognuno poteva incrociarsi in campo Santo Stefano o in Piazza San Marco. Ma nell’insieme vigeva una reale spaccatura, anche in quelle occasioni. Con la pratica del liston i nobili si mettevano in mostra davanti a tutti, facendo capire la loro differenza con il popolo. Pure il travestimento in bautta non rendeva uguali le condizioni, in quanto la qualità di un merletto o il modo di disporre il tricorno sulla testa erano altrettanti segni di riconoscenza. Al popolo in epoca moderna, e forse ancora di più nell’Ottocento, piaceva godersi il Carnevale come un tempo di piaceri per la gola, mentre la fobia della folla spingeva nobili a recarsi nelle loro ville fuori Venezia, in modo da sfuggire al chiasso”.Le celebrazioni carnevalesche a Venezia conoscono profonde metamorfosi nel corso dei secoli, e si compongono di innumerevoli eventi, alcuni più raffinati, altri più popolari. “Certi giochi, rituali e festeggiamenti che erano molto in auge presso il popolo durante il Medioevo scomparvero progressivamente, perché considerati troppo violenti. Per primo a metà del Cinquecento si affermò un Carnevale più raffinato nei suoi costumi e nel modo di travestirsi, più controllato dal governo, con tanto di feste private da un lato, separate da quelle popolari, e di festeggiamenti collettivi dall’altro, destinati ad abbagliare veneziani e forestieri, giocando sui pregi e la magnificenza dello scenario, in particolare quello di Piazza San Marco e del Canal Grande. In secondo luogo, la dimensione militare e di protezione contro gli elementi naturali ostili aveva generato esercizi acrobatici o lotte tra gruppi di giovani o con animali: il governo cercò di mantenerli per fare piacere al popolo, ma poco a poco furono interrotti”. Tra gli eventi che scompaiono, si ricordano anche la lotta dei pugni tra Castellani e Nicolotti, abolita nel 1705, le cacce al toro (1802) e, nel 1816, lo spettacolo popolare delle Forze di Ercole con piramidi umane in Piazzetta San Marco.Purtroppo, con la caduta della Serenissima e l’occupazione francese e austriaca del 1797, la lunghissima tradizione del Carnevale di Venezia viene interrotta per timore di ribellioni e disordini popolari. “Sparisce la necessità per Venezia di farsi vedere bella agli occhi di tutta l’Europa”, afferma il professor Bertrand, “e di utilizzare il Carnevale come una vetrina destinata a far sapere che rimaneva indipendente, ricca e sfarzosa come ai tempi in cui dominava il Mediterraneo, nel XIV e XV secolo. Inoltre, i francesi arrivano con un sospetto, tipico dei tempi rivoluzionari, contro la maschera e il travestimento; segue poi la volontà degli austriaci di riorganizzare quest’antica capitale come un semplice capoluogo di provincia. Pochi teatri, pochi piaceri: il Carnevale prima scompare, poi dopo l’epoca napoleonica, e quindi sotto il secondo dominio austriaco, le sue manifestazioni vengono limitate all’apertura dei teatri, a qualche ballo, a delle regate e a delle mascherate per le strade, fino alla scomparsa completa delle sue espressioni pubbliche con l’Unità d’Italia. Per decenni il Carnevale si limita per lo più a feste nostalgiche in palazzi privati e con il concorso di artisti”. Solamente nelle isole della laguna di Venezia, come Murano e Burano, i festeggiamenti proseguono, conservando vigore e allegria. La ripresa di questa millenaria tradizione arriva a quasi due secoli di distanza, nel 1979, su iniziativa del Comune di Venezia e di alcune associazioni cittadine. Maschere, costumi, sfilate, balli: il Carnevale di Venezia, ora festeggiato ogni anno nei dieci giorni che precedono la Quaresima, si ispira in gran parte alle atmosfere barocche del XVII secolo, oltre che ai fasti del XVIII secolo. Spesso contraddistinte e dedicate ad un tema di fondo, le nuove edizioni del Carnevale si sono inoltre arricchite di numerosi appuntamenti ispirati alla storia e alle tradizioni della città lagunare, come la Festa delle Marie e il Volo dell’Angelo.

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Il regista Michel Hazanavicius e l’attrice Bérénice Bejo saranno ospiti del Museo Nazionale del Cinema

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Torino 14 febbraio 2022, ore 17:30 – Mole Antonelliana. A dieci anni dal successo internazionale di The Artist – premiato con cinque Oscar, tre Golden Globe, sette BAFTA e sei César – il regista Michel Hazanavicius e l’attrice Bérénice Bejo saranno ospiti del Museo Nazionale del Cinema. Incontreranno il pubblico nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana e saranno protagonisti di una Masterclass durante la quale dialogheranno – insieme a Domenico De Gaetano, Direttore del Museo Nazionale del Cinema – sul tema del romantico omaggio alla Hollywood Anni Venti, del cinema muto e in bianco e nero alla vigilia della rivoluzione del sonoro.Compagni sia nella vita privata che sul set, la masterclass proprio nel giorno di San Valentino racconterà anche la loro fortunata collaborazione artistica.

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Draghi: rischi sul prezzo dell’energia e sull’inflazione

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Il premier Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa, ha evidenziato che nel primo trimestre c’è un rallentamento della crescita e che ci sono rischi sul prezzo dell’energia e sull’inflazione.”Bene che il Governo sia consapevole di questi rischi, ma allora devono seguire subito i fatti. Il rincaro della benzina, salita del 5,8% in meno di un mese e mezzo non è nemmeno nell’agenda del Governo, mentre sarebbe fondamentale ridurre le accise di almeno 20 centesimi per calmierare l’inflazione” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Il caro carburanti, infatti, oltre agli effetti diretti sulle tasche degli automobilisti e dei camionisti, con il gasolio salito del 6,6% solo nel corso del 2022, produce effetti indiretti sul rialzo dei prezzi di tutti i beni trasportati su gomma. Anche per questo stanno esplodendo i prezzi dei prodotti alimentari, che passano dal +2,8% tendenziale di dicembre al +4% di gennaio” prosegue Dona.”Stesso discorso per l’energia. Ieri i comuni hanno protestato, ma è evidente che il Governo deve intervenire prioritariamente sulle famiglie che sono penalizzate due volte: una prima volta con l’aumento della bolletta di luce e gas, una seconda perché poi le imprese traslano i maggiori costi energetici sul prezzo dei prodotti che quindi gravano sempre sui consumatori finali sotto forma di inflazione” prosegue Dona. “Le famiglie stanno ricevendo una bolletta doppia rispetto allo scorso anno. Infatti, la luce, per la famiglia tipo nel mercato di tutela, nel I trim 2022 è aumentata del 55% rispetto al IV trim 2021, ma addirittura del 129,5% rispetto al I trim 2021, mentre il gas è salito, rispettivamente, del 41,8% e del 94,3%. Insomma, le bollette in un anno sono più che raddoppiate per la luce, 2,3 volte e quasi raddoppiate per il gas, 1,94 volte” conclude Dona.

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Da Prosecco a Parigi

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Parigi. A due anni esatti dall’ultima edizione di Wine Paris / Vinexpo Paris il Consorzio di tutela del Prosecco DOC torna in fiera, nel primo appuntamento dopo l’inizio della pandemia, ripartendo proprio da Parigi, dove ci si era fermati.Nel frattempo, la Denominazione Prosecco DOC si è rafforzata continuando a crescere nella produzione e nelle esportazioni e battezzando, nel novembre 2020, il Prosecco Doc Rosé. Nel biennio in esame, la quota export della Francia è passata dai neanche 17 milioni di bottiglie del 2019 ai quasi 20 milioni del 2020, per attestarsi -con un balzo del +25,9%, sugli oltre 25 milioni di bottiglie importate nel 2021, dato che conferma i francesi al quarto posto nella classifica mondiale subito dopo USA, UK e Germania, storici e principali mercati per il Prosecco. Il mercato d’oltralpe vale il 5,7% dell’intera quota export, che oggi corrisponde a circa l’80% dell’intera produzione DOC (627 milioni di bottiglie nel 2021, di cui 71,5 milioni Prosecco Doc Rosè).“A Parigi saremo in ottima compagnia -racconta il presidente della DOC Prosecco Stefano Zanette- accanto ad altre prestigiose Denominazioni francesi e italiane, e a realtà, piccole o grandi, rappresentative delle migliori produzioni internazionali. Abbiamo, con gli amici e colleghi francesi, un ottimo rapporto di amicizia e di proficua collaborazione. Confidiamo che questo incontro diventi il simbolo della ripartenza delle attività fieristiche, portando un‘iniezione di fiducia al nostro settore e soprattutto agli operatori dell’indotto”.Il Consorzio risulta posizionato presso lo stand 5/3 CD 172 dove condividerà gli spazi con 5 aziende presenti come co-espositrici: Astoria, De Stefani, La Marca, Le Contesse, Montelvini.Nell’allestimento, il Consorzio ha optato per uno stile country-chic affiancando elementi vintage a pezzi di design e d’arte contemporanea. Da tale scelta d’arredamento, più che uno stand fieristico classico, ne risulta un ambiente living valorizzato dall’effetto delabré delle pareti. Parte degli arredi sono stati realizzati con il sughero riciclato da Suber, azienda nota per le sue creazioni d’avanguardia e oggetti di interior design sviluppati secondo logiche ed etica rispettose dell’ambiente e attente al futuro della Terra, filosofia che ben si accomuna con la visione e i progetti di sostenibilità portati avanti dal Consorzio. Ai visitatori dello stand, non passeranno inosservati anche alcuni pezzi di arredo firmati Moroso.Nell’occasione il Consorzio Prosecco DOC sarà presente anche nell’area Be Spirits, zona che la fiera dedica all’affascinante mondo della mixology. Per l’occasione verranno realizzati due cocktail a base di Prosecco DOC dai bartender del bar parigino Bluebird.

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Stato di emergenza e modifiche che riguardano la scuola

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

L’Aula del Senato ha esaminato e concluso l’esame del provvedimento di conversione del DL 221/21 sulla Proroga degli stati di emergenza e del contenimento dell’epidemia Covid19 (A.S. 2488). Per l’ambito della Scuola le modifiche apportate sono contenute nell’articolo 13-bis: nello specifico, riguardano il possibile “acquisto di apparecchi di sanificazione, igienizzazione e purificazione dell’aria degli ambienti contenenti sistemi di filtraggio delle particelle e distruzione di microrganismi presenti nell’aria”. Si interviene anche sulle prestazioni lavorative “dei soggetti fragili e congedi parentali”, con il finanziamento utile a “garantire la sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario” cosiddetto Covid19; l’individuazione delle “patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali a decorrere dal 1° aprile 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta, secondo la disciplina definita nei Contratti collettivi, ove presente, in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento”.

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Scuola: Progetto Pulser, il rilancio dell’Istruzione passa per l’Europa

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Due mesi di lavoro intenso sulle tematiche “calde” della Scuola, in linea con il pilastro europeo dei Diritti Sociali: è questo il senso del progetto Pulser, promosso dal sindacato autonomo Anief e da Cesi, il cui materiale prodotto, ora sintetizzato in un video, sarà presentato alla Accademia Europea della Cesi è messo a disposizione del dibattito europeo. Partendo dall’assunto del presidente Anief Marcello Pacifico, secondo il quale “non è possibile immaginare una ripartenza del paese che non passi obbligatoriamente da rilancio della scuola”, ma anche dalla necessità di “avere un’Europa più equa è sostenibile”, l’iniziativa è stata proposta anche allo scopo di aggiornare la legislazione Europea in tema di politiche sociali e del lavoro con l’obiettivo di promuovere un percorso di convergenza sociale tra gli Stati membri sulle pari opportunità e sull’accesso al mercato del lavoro.Il progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea, si è quindi incentrato sulla scuola italiana e sui problemi di personale scolastico: una platea di 1,3 milioni di persone fra insegnanti, amministrativi ed educatori. Tra novembre e dicembre 2021, si sono svolti una serie di incontri, con il contributo dei segretari generali Anief, assieme ad una autorevole lista di giuristi e rappresentanti dell’Europarlamento. È stato quindi dato spazio quindi a sette talk, sempre organizzati da Anief, con al centro i problemi nevralgici del sistema scuola misurati appunto sui principi chiave del Pilastro europeo dei diritti sociali. Come la tavola rotonda del 17 dicembre, aperta al mondo della politica. Ma anche l’appuntamento del 20 dicembre, durante il quale si è svolta la presentazione dell’inchiesta pubblica sulla scuola italiana. E non poteva mancare il tema dalla piaga del precariato, quindi del reclutamento e formazione iniziale.I talk hanno messo la lente anche sugli aumenti stipendiali, sulle indennità, sui profili professionali, sulle pensioni, gli organici, il sostegno ai disabili, sul progetto individuale educativo. Si è dunque affrontato il nodo del diritto allo sciopero, della nuova contrattazione integrativa d’istituto, come pure della mobilità del personale, dei passaggi di ruolo verticali: un corollario di dibattiti, scambi di idee e opinioni finalizzati a costruire la scuola del domani.

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Caro carburanti

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

“Se non ci saranno interventi rapidi e decisi diventerà più conveniente, per gli autotrasportatori, spegnere i motori invece di continuare a lavorare in perdita”. L’allarme di Roberto Tegas, vicepresidente nazionale Confartigianato Trasporti e presidente di Confartigianato Firenze e Toscana Trasporti, arriva in giorni critici per il settore a causa del continuo aumento dei costi dei carburanti. E sarebbe “un’opzione disastrosa per un Paese in cui l’80 per cento delle merci viaggia su gomma. Un servizio essenziale, come abbiamo visto nei mesi della pandemia”. Un rincaro che cresce da un anno e mezzo senza prospettiva di un netto miglioramento a breve termine. Un aumento generalizzato di oltre il 25 per cento negli ultimi dodici mesi, che partendo dalle materie prime ha influito sul prezzo del gasolio – il carburante più utilizzato dagli autotrasportatori che ormai ha raggiunto il prezzo più alto dal marzo del 2013 – e del Gnl (gas naturale liquefatto). Alle stelle anche i costi dell’AdBlue, l’additivo liquido che una volta iniettato nei veicoli abbatte le emissioni e li rende più sostenibili per l’ambiente. “Il totale – avverte Roberto Tegas – ci parla di danni per oltre 535 milioni di euro che il settore non riesce più a sostenere, essendo impossibile ribaltarli sui committenti, con l’unica conseguenza di rendere ancora più risicati i margini di guadagno. Mentre i costi del lavoro e della vita non fanno che crescere. La beffa più grande, soprattutto per chi lavora nei centri storici e in città d’arte come Firenze, è per chi ha investito nella sostenibilità, rinnovando la propria flotta a beneficio dell’ambiente (è il caso dei mezzi bifuel a metano) e adesso non rientra delle spese”. “È inconcepibile – prosegue il presidente di Confartigianato Firenze e Toscana Trasporti – che ora si ottenga l’effetto opposto, con i mezzi meno inquinanti che rischiano di doversi fermare mentre quelli più vecchi, e quindi più nocivi, acquistano un vantaggio competitivo. Al Governo chiediamo di intervenire quanto prima dando, stavolta, risposte concrete, prima che l’indifferenza delle istituzioni alimenti un malcontento già saturo, con il pericolo che le proteste sfocino in atti ben più gravi”.

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Buon uso del sangue, prevenzione ed educazione alla salute

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

FNOPI e AVIS hanno sottoscritto oggi un protocollo d’intesa per la prevenzione e l’educazione sanitaria e il buon uso del sangue e dei plasmaderivati allo scopo di tutelare il diritto alla salute dei donatori e di coloro che hanno necessità di essere sottoposti a terapia trasfusionale; promuovere l’informazione e l’educazione sanitaria verso i cittadini favorendo la diffusione del concetto di prevenzione e promozione della salute; favorire lo sviluppo della donazione volontaria, periodica, gratuita, anonima, associata e consapevole; promuovere lo sviluppo del volontariato e dell’associazionismo. “La prevenzione e l’educazione sanitaria passano per un uso consapevole di sangue, plasma e farmaci plasmaderivati – ha spiegato il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola – nonché attraverso la consapevolezza del ruolo indispensabile e insostituibile del donatore. Questo accordo con FNOPI rafforza ulteriormente il ruolo dell’infermiere nell’ambito dell’attività trasfusionale. Promuovere una corretta informazione in termini di tutela della salute è un servizio fondamentale per la società di cui siamo parte, così come lo è conservare il valore etico, periodico e gratuito della donazione di emocomponenti. Oggi il nostro sistema sanitario ha di fronte a sé un obiettivo strategico da centrare: aumentare il personale all’interno delle unità di raccolta. Il Covid ha confermato che la disponibilità dei donatori, nonostante le difficoltà, c’è sempre stata, ma spesso le attività trasfusionali si sono fermate proprio per le situazioni di affanno in cui vertevano le strutture. Allontanare le persone dalla donazione è il danno peggiore che possiamo generare, ecco perché spero che questo protocollo d’intesa sia l’apripista verso la riorganizzazione di cui tutti abbiamo bisogno”.

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A gennaio 2022 forte aumento del prezzo dell’energia e delle materie prime

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Aumenta bruscamente il prezzo di materie prime ed energia a gennaio 2022, che si riflette con sempre più intensità sulle imprese lombarde e sulle prospettive economiche generali.È quanto emerge da un’analisi del Centro Studi di Assolombarda, secondo cui, a gennaio, l’indice delle quotazioni delle materie prime non energetiche continua a crescere e raggiunge il +45% rispetto al pre Covid, con forti differenze al suo interno tra le diverse commodity (fonte: Banca Mondiale).Il quadro si è ulteriormente aggravato con la recente impennata dell’energia. Il gas naturale in Europa (TTF Olanda), soprattutto, ha registrato un’impressionante fiammata dei prezzi pari al +660% rispetto al pre Covid. Più contenuti, ma sempre rilevanti, gli aumenti delle quotazioni del petrolio (Brent) pari al +31%. Il forte rialzo dei beni energetici, soprattutto del gas, si è trasferito sul prezzo dell’energia elettrica italiana. A dicembre 2021 il PUN (Prezzo Unico Nazionale energia elettrica) in Italia ha raggiunto il picco storico di 281 €/MWh (+492% rispetto al valore di gennaio 2020) e a gennaio si attesta sui 224 €/MWh (+372%). “La situazione legata all’aumento del prezzo di materie prime ed energia è allarmante e rischia di compromettere seriamente la ripresa economica – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Per l’industria lombarda non solo stimiamo un costo energetico quadruplicato nel 2022, che passa dai 2 miliardi del 2019 agli 8,3 di quest’anno. Ma la salita dei prezzi si accompagna a problemi di disponibilità e a strozzature nelle catene di approvvigionamento, con quasi il 20% delle manifatturiere del Nord Ovest che segnala ostacoli alla produzione per mancanza di materiali e impianti a fine 2021 (dall’1% un anno prima) e lamenta un allungamento nei tempi di consegna (dal 5%). Ne deriva che le crescenti tensioni sui prezzi si traducono, nel migliore dei casi, in una sensibile compressione dei margini operativi, e, in altri casi, con sofferenze che alcune volte vengono scaricate nei settori più a valle, e spingono al rialzo le aspettative sull’andamento dei prezzi. Le imprese da tempo lanciano l’allarme: è fondamentale agire subito con decisione per contrastare un’emergenza che arriva nel momento in cui il Paese deve assolutamente rilanciarsi a livello internazionale grazie ai fondi del PNRR”.

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Offerta turistica dedicata alla Wedding Destination

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Roma. Lunedi 14 febbraio 2022, alle ore 15 in collegamento dalla sala stampa del Senato della Repubblica “Caduti di Nassirya” sarà presentato ufficialmente il sito ed il catalogo relativo all’offerta turistica dedicata alla Wedding Destination del Comune di Città Sant’Angelo. L’incontro, patrocinato dall’Intergruppo Cultura, Arte, Sport, è destinato a illustrare come il borgo ha esplorato ed interpretato la tematica del turismo nostrano, che si chiama anche “Destination Wedding” e che corrisponde al turismo legato ai matrimoni delle coppie straniere che scelgono l’Italia per il fatidico “Sì”. Il borgo di Città Sant’Angelo ha come obiettivo quello di ideare e valorizzare un prodotto turistico denominato “Matrimonio nel Borgo”, focalizzato sul recupero delle tradizioni nuziali facendone divenire valore attrattivo per il turismo di ritorno. Partecipano Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo; Federico Mollicone, coordinatore dell’Intergruppo parlamentare Cultura, Arte, Sport; Nazario Pagano, Senatore della Repubblica italiana, Matteo Perazzetti, Sindaco di Città Sant’Angelo; Daniele D’Amario, Assessore Turismo – Beni e attività culturali – Attività produttive della Regione Abruzzo; Guido Quintino Liris , Assessore Bilancio Aree interne e del Cratere della Regione Abruzzo: Fiorello Primi. Presidente i Borghi più belli d’Italia e Francesca Schunck, Presidente Wedding Bureau. Sarà possibile seguire i lavori dalla webtv del Senato della Repubblica e dalla pagina Facebook dell’ICAS.

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Giornata del Malato e il ruolo dei farmacisti

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

“Accogliamo con orgoglio e profonda gratitudine le parole di riconoscenza espresse nei confronti dei farmacisti dalla Conferenza Episcopale Italiana nella ‘Lettera ai Curanti’, divulgata oggi in occasione della XXX Giornata mondiale del malato. Parole di apprezzamento rivolte a chi ogni giorno, con dedizione e professionalità è al servizio della salute delle persone, ma anche parole che invitano alla riflessione su come rilanciare la sanità italiana dopo la drammatica esperienza della pandemia per garantire a tutti il diritto alla salute”. Lo dice il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti, Andrea Mandelli che aggiunge “Tutti dobbiamo sempre avere presente l’importanza della salute come bene fondamentale, la cui tutela deve orientare le scelte della politica e i comportamenti individuali, e che richiede, da parte di ognuno, la capacità non soltanto di curare ma anche di assistere chi è colpito dalla malattia e i familiari che condividono il percorso di sofferenza”. “L’invito alla solidarietà – conclude Mandelli – è anche l’invito a contrastare ogni forma di violenza nei confronti di chi si prende cura delle persone, ad impegnarsi per ripristinare quel necessario clima di fiducia nei confronti del SSN e di tutti i professionisti che consentono di tutelare un valore fondamentale come la salute”.

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Mostra: L’inizio del tempo

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Milano dal 6 marzo al 18 dicembre 2022 Studio Arnaldo Pomodoro – Via Vigevano 3 Con la mostra L’inizio del tempo. Le ricerche spazialiste di Arnaldo Pomodoro, il 6 marzo 2022 la Fondazione Arnaldo Pomodoro dà avvio a un nuovo ciclo di Open Studio, allestimenti temporanei negli ambienti dello Studio di Arnaldo Pomodoro che, con cadenza annuale, raccontano e approfondiscono temi e periodi poco conosciuti della ricerca dell’artista, esponendo opere, documenti e materiali d’archivio originali. Accanto a L’inizio del tempo, si vedranno in mostra un gruppo di sculture, disegni e studi progettuali – alcuni in prestito dallo CSAC di Parma – e numerosi materiali d’archivio (fotografie, cataloghi, riviste, ritagli stampa, carteggi…), in un allestimento che dà conto della genesi dell’opera e del periodo di attività tra il 1957 e il 1964, fino ad arrivare alla realizzazione del Grande omaggio alla civiltà tecnologica (1960-1964 – 24 × 8 m) per la facciata dell’Università Popolare di Colonia, sintesi poetica tra le indagini su segno-scrittura e segno-materia, del quale vengono esposti gli inediti collage progettuali. Nel Grande omaggio – prima prova dell’interesse e dell’impegno sul piano architettonico e urbano dell’artista – Pomodoro porta nella scultura, sulla vasta superficie di cemento e bronzo, una trafittura di tocchi, incavi, nodi, orme e impronte: un linguaggio illeggibile, ricco di storia, quasi simbolico e al contempo premonitore dei circuiti dei primi “cervelli elettronici”. Visita libera: un giovedì al mese, ore 17:00 (biglietto unico 5€ / ingresso gratuito per gli Under 26).

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Biologico: Cia, avanti col Ddl

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

“Avanti con il Dld sul biologico, tenendo conto delle parole del presidente Mattarella e delle perplessità sia del mondo scientifico, che di quello accademico”. Così Dino Scanavino presidente di Cia-Agricoltori Italiani, in occasione della discussione a Montecitorio del testo unico sull’agricoltura biologica, dopo un travagliato iter durato ben 12 anni. Per Cia questa legge rappresenta il pilastro fondamentale per la costruzione del futuro agricolo del Paese, come indicato dal Green Deal Ue, che vede proprio nel bio uno dei driver principali per la transizione del sistema agroalimentare verso la sostenibilità.“Non possono, tuttavia, essere ignorate le forti perplessità in merito all’equiparazione dell’agricoltura biodinamica al metodo biologico -continua Scanavino- ribadite di recente in una lectio magistralis dal premio Nobel, Giorgio Parisi, cui ha fatto eco il pronunciamento del presidente Mattarella, che ha reso espliciti i suoi dubbi su alcuni passaggi del provvedimento”. Cia chiede, dunque, chiarezza in merito alla suddetta equiparazione, che non appare in linea con la normativa Ue sull’agricoltura biologica, oltre a non essere presente in questa forma nel Regolamento europeo. La mancanza di specifici strumenti normativi sul biodinamico in ambito Ue potrebbe, infatti, creare notevole confusione sia a livello di produzione, sia a livello di commercializzazione e consumo, aprendo la strada a possibili contenziosi. Cia auspica, dunque, che nel corso dei lavori parlamentari vengano prese in adeguata considerazione le opinioni espresse dalla comunità scientifica e si dichiara disponibile a fornire il supporto necessario al superamento di tutte le criticità, per essere in linea con gli orientamenti della strategia “Dal produttore al consumatore” elaborata dalla Commissione Europea nel 2020. “Un iter così complesso, lungo e travagliato -conclude Scanavino- appare il risultato di una discussione politica che ha dato negli anni troppo spazio alle posizioni ideologiche, a svantaggio delle richieste delle associazioni del mondo produttivo”.

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Export: Cia con JIEF, agriturismo e foodtech per attrarre il Giappone

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Eccellenze agroalimentari Made in Italy e agriturismi, digitale e sostenibilità alimentare, gli asset del nuovo protocollo d’intesa, biennio 2022-2024, siglato tra Cia-Agricoltori Italiani e la Japan Italy Economic Federation (JIEF) per cogliere le nuove sfide post pandemia, grazie anche alla crescita dell’export agroalimentare italiano nel Paese del Sol Levante (+15% nel 2021 rispetto all’anno precedente). Oggi, in videoconferenza, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Tokyo, Gianluigi Benedetti, la firma sul rinnovo del partenariato da parte dei presidenti Dino Scanavino per Cia e Daniele di Santo per JIEF.Dal 2017, l’intesa tra Cia e JIEF, organizzazione della comunità imprenditoriale giapponese con interessi verso l’Italia, è motore di tante iniziative strategiche a sostegno e promozione delle aziende agricole e agroalimentari italiane, dagli incontri virtuali con i buyer fino all’ospitalità agrituristica per clienti nipponici, e guarda con attenzione al posizionamento sul mercato estero da parte del Giappone. Resta, di fatto, il 6° partner commerciale per l’Italia al di fuori dell’Europa con l’agroalimentare che, con il 30%, rappresenta la fetta più grande delle esportazioni totali nazionali per un valore, nel 2021, di ben 2,1 miliardi.Dunque, nella relazione tra Italia e Giappone, un potenziale socioeconomico importante da capitalizzare, interessante l’attenzione crescente per il vino, a tutela e valorizzazione del cibo nostrano, ancora di più tenuto conto della pandemia mondiale e dell’esigenza globale di lavorare per la ripresa. Per Cia e JIEF i prossimi passi saranno, quindi, concreti e mirati a rilanciare rapporti di sinergia istituzionale e a maturare su digitalizzazione, gestione del rischio in agricoltura, ricambio generazionale e promozione agrituristica, verso il grande appuntamento con Expo 2025 a Osaka.Nell’impegno, sottoscritto dalle due organizzazioni – che nel 2017 costruirono solide basi con la definizione di un memorandum condiviso – il sostegno, ancora più incisivo, alla ripresa delle relazioni e dei progetti Italia-Giappone dopo due anni di emergenza sanitaria, attraverso il vantaggio del BtoB online e il valore aggiunto delle aree interne d’Italia per lo sviluppo del turismo rurale post-Covid. Infine, la connessione tra imprese, mercati e istituzioni, confermata da Cia e JIEF, quale fulcro nell’epoca delle grandi opportunità con l’Italia che dovrà saper spingere le sue produzioni agroalimentari e le sue piccole e medie imprese agricole, cogliendo appieno il valore di PNRR, Pac e Green Deal Ue.

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La forte impennata dei costi delle materie prime e dell’energia mette a dura prova la tenuta della filiera editoriale

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Si rischiano una minore offerta di libri e riviste, ritardi nelle consegne, possibili aumenti dei prezzi per il pubblico dei lettori, gravi problemi per l’editoria scolastica. L’allarme è lanciato congiuntamente dall’Associazione Italiana Editori (AIE), dall’Associazione Nazionale Editoria di Settore (ANES) e dalla Federazione Carta Grafica che, di fronte alla grave emergenza, chiedono al Governo un credito di imposta sull’acquisto di carta grafica per fini editoriali. Una misura urgente a favore della sostenibilità dell’industria editoriale e necessaria per contribuire alla resilienza della filiera, di primaria importanza per il Paese e già faticosamente impegnata a gestire le delicate sfide del mercato.“I rincari energetici stanno già mettendo a rischio di stop alcuni segmenti produttivi come quello delle riviste stampate in rotocalco. Ma per tutti i settori della stampa editoriale e commerciale l’incremento del costo della carta ha assunto dimensioni tali da erodere ogni marginalità, date le ovvie difficoltà a trasferire a valle tali rincari. A questo scenario si aggiungono le problematiche legate a una scarsa reperibilità della materia prima, anche a causa del processo in atto di riconversione della produzione verso le carte per imballaggi” afferma Emanuele Bona, Presidente di Federazione Carta Grafica. “Dopo due anni molto positivi, l’emergenza carta pesa come una grave minaccia sul mondo del libro – afferma Ricardo Franco Levi, Presidente di AIE –. Gli insopportabili aumenti del prezzo schiacciano i margini di tutti gli editori traducendosi per quelli di varia (saggi e romanzi) nel rischio di aumenti di prezzo di copertina, una strada che non è nemmeno percorribile per gli editori scolastici soggetti a tetti di spesa imposti per legge. Agli aumenti del prezzo si aggiungono le difficoltà di approvvigionamento che rendono ancora più difficile programmare la produzione e assicurare una puntuale distribuzione. Di nuovo, con una particolare attenzione per l’editoria scolastica impegnata a garantire alla scuola e alle famiglie la disponibilità dei libri di testo nelle scadenze legate al calendario dell’anno scolastico”.

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Scuola: Stipendi fermi per colpa di leggi e accordi sbagliati

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Nella scuola gli stipendi sono per legge fermi per lunghi anni. Non solo perché l’inflazione corre più degli aumenti, tanto che per Eurydice il potere di acquisto degli insegnanti è fermo da cinque anni e ora si vuole approvare un rinnovo contrattuale con un incremento del 4% a fronte di un costo della vita che lo supera tre volte. C’è anche un problema contrattuale che danneggia i compensi dei lavoratori. Ad iniziare da quando sono precari: tutti i supplenti se hanno aumenti lo devono solo al giudice, che gli assicura una ricostruzione di carriera completa (anche dopo 10 anni e pure agli Ata) e gli conferisce RPD e CIA ingiustamente negati.Non sono certo le leggi dello Stato a rendergli giustizia. Quando poi vengono assunti a tempo indeterminato, vanno a percepire una busta paga ancora più bassa di quella che prendevano da supplenti, per via del maggior carico fiscale. E a quella cifra (attorno ai 1.300 al massimo 1.400 euro) rimangono imprigionati per ben otto anni consecutivi: un “regalo” che si deve alla cancellazione del primo ‘gradone’ stipendiale, a seguito dello scellerato accordo del 2011 stipulato dall’amministrazione con gli altri sindacati.Successivamente, dal nono anno di carriera, si rimane legati ad aumenti periodici, tra i cinque e gli otto anni di distanza uno dall’altro, che portano ad una retribuzione professionale a fine carriera che non va oltre il 50% dell’importo iniziale. Un “salto” in avanti comunque sempre troppo piccolo: lo stesso risultato, le medesime progressioni stipendiali, in altri Paesi si raggiungono con molti meno anni di servizio e con molti ma molti più euro incassati da ogni lavoratore della scuola.

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Scuola: Maturità 2022

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha detto no all’ordinanza del Ministero sulla maturità della prossima estate: imporre la seconda prova è inappropriato, come pure i due scritti alle medie. Secondo Anief, che già aveva dato ragione agli studenti in protesta, il ragionamento del Cspi non fa una piega. Il presidente Marcello Pacifico: “Se una classe su tre o quattro è in DAD o in DDI come fa a pensare che siamo tornati alla normalità? Come si fa a resettare tutto, ignorando quanto accaduto negli ultimi due anni? I buoni propositi del Ministero sono innegabili, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti e gli studenti non possono essere ignorati. Inoltre, se il Cspi boccia il ministro Patrizio Bianchi sul decreto degli esami di Stato e in base a questo i commissari bocciano gli studenti probabilmente – conclude Pacifico – c’è qualcosa che non va”.

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Italia: Nuovi occupati entro il 2026

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Se tutte e sei le missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza saranno completamente realizzate, si potranno creare circa 730mila nuovi posti di lavoro in Italia entro il 2026, di cui 381mila donne e 132mila giovani tra i 15 e i 34 anni, con un impatto del +3,2% sul tasso di occupati rispetto allo scenario in assenza del piano. Sono le stime elaborate da Randstad, prima società al mondo nel settore delle risorse umane, sulla base di un’indagine sugli obiettivi, le azioni e le possibili ricadute sul lavoro del PNRR italiano. Un’analisi che evidenzia la potenziale crescita di posti di lavoro in ogni settore, con gli impatti più rilevanti nella trasformazione digitale, con oltre 200mila nuovi occupati, e nella rivoluzione “green”, con circa 180mila. Missione 1. Nel caso di completa attuazione della Missione 1, su innovazione, competitività, cultura e turismo (quella con la dotazione finanziaria più imponente del PNRR, pari a 40,29 miliardi), Randstad prevede una crescita dell’occupazione di 205mila unità, +0,9% rispetto allo scenario base in assenza del Piano, con 105mila posti per le donne e 36mila per i giovani. Nel dettaglio, tra migrazione al cloud, creazione di nuove competenze digitali, portale unico del reclutamento, piano di assunzioni nella giustizia, si stimano 68 mila posti in più per la digitalizzazione del sistema produttivo (+0,3%), 46 mila per la digitalizzazione nella PA (+0,2%), 91mila per turismo e cultura 4.0 (+0,4%). Missione 2. Con la piena attuazione della Missione 2, quella relativa alla transizione ecologica, si potranno creare invece 182mila nuovi posti di lavoro (+0,8%), di cui 105 mila donne e 36mila giovani. Nello specifico, 68mila nuovi posti di lavoro saranno nel campo delle energie rinnovabili, idrogeno, rete e mobilità sostenibile, altri 68mila efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici, 23mila rispettivamente economia circolare e agricoltura sostenibile e tutela del territorio e della risorsa idrica. Le altre missioni. Sono 46mila i posti di lavoro previsti dall’attuazione della Missione 3 (infrastrutture per una mobilità sostenibile) tra lavoratori necessari all’ammodernamento della rete ferroviaria e logistica integrata. Si stimano poi 114mila nuove posizioni di lavoro per la Missione 4 (istruzione e ricerca) tra potenziamento dei servizi scolastici, universitari e di ricerca. E sono ben 137mila i posti potenzialmente creati con la Missione 5 (inclusione e coesione), tra politiche per il lavoro, infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore, interventi per la coesione territoriale. Infine, si prevedono 46.000 posti di lavoro nella Missione 6 dedicata alla Salute, per i nuovi profili da inserire per l’assistenza sanitaria territoriale, oltre che per la ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.Per cogliere a pieno le opportunità di lavoro aperte dalla Missione 6 del PNRR, inoltre, Randstad lancia il “Progetto Medical” che realizzerà partnership con le università per orientamento, recruiting e formazione di profili medici e infermieristici, costruirà “recruiting hub” per profili specializzati in ambito sanitario e realizzerà una “Health School” per la formazione di OSS, ASA, ASO, anche su temi prioritari del PNRR come l’assistenza domiciliare. In questo contesto, si inserisce in maniera trasversale il “Progetto Cross Boarding”, con cui Randstad punterà al reclutamento all’estero di profili specializzati per contrastare il fenomeno della scarcity dei candidati, favorendo il matching tra domanda ed offerta di lavoro, in settori chiave per gli investimenti del PNRR, tra cui in particolare la sanità e l’edilizia. Randstad prevede entro il 2026 il reclutamento all’estero di 2.815 profili in questi due settori.

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La Commissione facilita il miglioramento delle competenze e la riqualificazione dei lavoratori del settore edile

Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022

Con il sostegno della Commissione, il settore delle costruzioni ha avviato nell’ambito del patto per le competenze un partenariato volto a migliorare le competenze e a riqualificare nei prossimi cinque anni almeno il 25% della forza lavoro del settore edile, pari a tre milioni di lavoratori. Il partenariato, che si concentra sulle competenze in settori quali l’efficienza energetica, l’economia circolare e la digitalizzazione, contribuirà a garantire che il settore delle costruzioni si mantenga al passo con le transizioni verde e digitale e consegua gli obiettivi stabiliti nell’ondata di ristrutturazioni dell’UE. Nel contempo, rafforzerà la resilienza e l’attrattiva del settore. Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: “Il settore delle costruzioni è una risorsa economica e sociale fondamentale per le comunità locali delle regioni e delle città europee. Il partenariato per le competenze con il settore edile offrirà migliori opportunità per l’apprendimento permanente, la carriera e le pratiche di lavoro digitali. Sebbene la ristrutturazione e la decarbonizzazione del parco immobiliare europeo rappresentino una grande sfida, questo partenariato consentirà a tutti di cogliere le opportunità commerciali offerte dal processo “. Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: “Il settore edile si basa su persone ben formate. Le nuove tecnologie e gli obiettivi climatici impongono ai lavoratori di apprendere e acquisire nuove competenze o di aggiornarle. Mi compiaccio dell’importante partenariato per le competenze avviato oggi dal settore, che andrà a beneficio di tre milioni di lavoratori.” Il partenariato fa parte del più ampio patto dell’UE per le competenze nell’ambito dell’agenda per le competenze per l’Europa, presentata nel luglio 2020. L’obiettivo è mobilitare risorse e incentivare le parti interessate a intraprendere azioni concrete per riqualificare i lavoratori e migliorarne le competenze, condividendo gli sforzi e istituendo partenariati a sostegno delle transizioni verde e digitale e di strategie di crescita locali e regionali. La Commissione sta tracciando percorsi di transizione per l’ecosistema edilizio al fine di sostenere il settore nelle transizioni verde e digitale, aumentandone nel contempo la resilienza.

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