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Mura (Pd) Smart working non è misura conciliazione

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 aprile 2022

“Il lavoro agile deve restare modalità di lavoro flessibile che non fa perdere diritti, anzi li dovrebbe aumentare e anche far crescere la produttività: ad esempio nella PA il lavoro agile potrebbe essere un driver di efficientamento. Durante la pandemia lo smart working è stato un’esperienza d’emergenza, ma non basta per sostenere che il lavoro agile è meno produttivo, come avviene nel dibattito pubblico e anche in quello parlamentare”. Lo ha detto la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd) intervenendo a Roma a un convegno su donne e lavoro agile. Riferendosi alla proposta di legge sulle “Disposizioni in materia di lavoro agile e di lavoro a distanza” che modifica la normativa sullo smart working, Mura ha spiegato che “nel produrre il testo che andrà in aula dobbiamo mirare da un lato a non creare rigidità normative rispetto a una modalità organizzativa flessibile di svolgimento della prestazione lavorativa e dall’altro a tutelare i diritti e fissare dei paletti tenendo conto dell’esperienza fatta. Toglierei -ha precisato – la parte che definisce il lavoro agile come misura di conciliazione, perché genera equivoci”. “Confido che riusciremo a produrre un testo legislativo – ha concluso Mura – che si muova coerentemente tra la legge 81 del 2017 e i Protocolli condivisi tra Ministero del lavoro e parti sociali”.

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