Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Archive for 2 Maggio 2022

Lavrov a “Zona Bianca”, Cirielli (FdI): “Un ciarlatano irresponsabile”

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 Maggio 2022

“Est modus in rebus, c’è sempre una misura nelle cose. La Russia di Putin l’ha superata abbondantemente con le ultime dichiarazioni del ministro degli Esteri Lavrov secondo il quale i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei, e aggiungendo che anche Hitler, proprio come il presidente Zelensky, era ebreo. Un falso storico, evidentemente. Lavrov ha ciarlato a lungo irresponsabilmente, senza riflettere sulle parole gravissime e qualificanti della scarsa cultura sul rispetto dei diritti umani. Parole inaccettabili, ingiustificabili e, soprattutto, molto pericolose, che offendono profondamente il popolo ebraico. Le élite russe hanno finalmente calato la maschera: il loro storico e profondo antisemitismo è confermato da queste parole”. Lo dichiara il Questore della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli. “Le ideologie totalitarie, gli estremismi nazionalisti e i fondamentalismi religiosi vanno estirpati in maniera definitiva e non certo fomentati come sta tentando di fare la Russia di Putin. Le deprecabili parole di Lavrov siano per noi, al contrario di quanto egli sperasse, un’occasione per non dimenticare la pagina più tragica della storia contemporanea, riaffermando l’impegno di ciascuno a custodire e alimentare la propria tolleranza in un rapporto di costante dialogo con le altre culture e fedi religiose”, conclude Cirielli.

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“Capital Group: L’inflazione smorzerà la crescita?”

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 Maggio 2022

A cura di Julie Dickson, Investment Director di Capital Group. La crescita globale si stava riprendendo fortemente dopo la pandemia, in particolare negli Stati Uniti e in Europa. Tuttavia, il picco dell’inflazione sembra destinato a smorzare tale fenomeno. A seguito della pandemia, abbiamo assistito allo scoppio di una tempesta perfetta caratterizzata da minore offerta e forte domanda, con conseguente ripresa dell’inflazione. Anche se alcuni di tali fenomeni sono transitori e l’inflazione dovrebbe iniziare a diminuire verso la fine dell’anno, vi sono ragioni strutturali per cui l’inflazione sarà più alta nel prossimo ciclo rispetto agli ultimi 20 anni. Questo fattore non dovrebbe essere trascurato in quanto il crescente potere contrattuale della manodopera locale porta a una maggiore richiesta di aumenti significativi dei salari.Vi sono alcuni settori che sono particolarmente ben posizionati per rispondere alle pressioni inflazionistiche, sfruttando il pricing power e la loro capacità di trasferire gli aumenti di prezzo, sia nei loro servizi sia nei loro prodotti oppure in aree in cui hanno una forte domanda da parte dei consumatori.Uno di questi settori è quello dei semiconduttori. Ciò è dovuto in parte alla dinamica domanda-offerta ma anche alla capacità di trasferire gli aumenti di prezzo. Per i settori relativi a bevande, articoli per la casa, abbigliamento e articoli di lusso, la domanda tende a rimanere relativamente stabile. Le aziende di tali settori sono anche in grado di trasferire gli aumenti dei costi e di proteggere meglio i propri margini di profitto.Quando l’inflazione comincia a insinuarsi nelle valutazioni, tendiamo a vedere un aumento della volatilità dei prezzi. Per esempio, possiamo vedere correzioni a breve termine dei prezzi delle azioni in risposta alle decisioni attese sui tassi d’interesse da parte delle banche centrali, che a loro volta rispondono alle aspettative sull’inflazione.Ciò a cui stiamo anche assistendo è che nel tempo, i dividendi o i rendimenti dei dividendi tendono a rimanere relativamente stabili e che il reinvestimento dei dividendi può aggiungere o, in alcuni casi, preservare rendimento in un momento in cui i mercati stanno correggendo. Per esempio, abbiamo visto l’inflazione salire alla fine del 2007 e all’inizio del 2010. Durante questi periodi, il gap di performance tra il reinvestimento dei dividendi e il rendimento azionario assoluto è diventato significativo. Le società che pagano i dividendi possono quindi fornire un modo per preservare il valore e i rendimenti durante i cali di mercato in risposta all’inflazione. Non c’è dubbio che il consumo globale di energia sia cresciuto enormemente negli ultimi 20 anni e che gran parte di questo provenga da fonti tradizionali come il carbone e il petrolio. I livelli di consumo energetico hanno spinto molte aziende ad esplorare fonti e aree di produzione energetica alternative, tra cui l’energia nucleare.Capire come le società di servizi e energetiche si approvvigionano di energia sta diventando un fattore importante quando si considerano le valutazioni. Le aziende che investono più capitale nello sviluppo e nella distribuzione di fonti alternative di energia non possono essere valutate allo stesso modo di quelle focalizzate sulle fonti tradizionali di energia. Questo perché la loro traiettoria di crescita nei prossimi 10-15 anni sarà molto diversa. Poiché le dinamiche inflazionistiche continuano ad espandersi, è importante non prendere decisioni a breve termine mentre si investe in contesti inflazionistici. Se guardiamo all’inflazione nel tempo, escludendo i periodi di inflazione estrema o di deflazione significativa, i mercati azionari hanno fornito valore nel lungo periodo.

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In Europa si possono trovare buone opportunità?”

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 Maggio 2022

A cura di Alistair Wittet, gestore azionario Europa di Comgest. Il 1° trimestre del 2022 è stato caratterizzato da una forte agitazione sui mercati a causa dell’incremento dell’inflazione, alimentata in gran parte dalle incertezze generatesi con lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, che hanno causato un balzo nei prezzi delle materie prime soprattutto energetiche, aumentando il rischio di stagflazione. A gennaio, le voci relative al rialzo dei tassi hanno provocato una brusca rotazione settoriale a vantaggio dei titoli value e a scapito di quelli quality e growth, che hanno subito forti svalutazioni, analogamente alle società a media e bassa capitalizzazione. Questi eventi avranno probabilmente un impatto negativo diretto sulla crescita economica, portando a un significativo aumento dell’inflazione (spinta soprattutto dai prezzi dell’energia e dei cereali) e minando la fiducia dei consumatori, con un conseguente maggior rischio di recessione in Europa.In questo contesto rimaniamo fedeli al nostro approccio basato sulla ricerca di società di qualità e che mostrano una crescita idiosincratica, ossia indenne dalla volatilità del contesto attuale. Alcuni esempi sono Straumann, società leader nella produzione di impianti ortodontici della fascia premium. La società sta crescendo per acquisizioni profittevoli che le hanno consentito di uscire dalla nicchia ed espandersi in altre divisioni come quella degli scanner per le immagini del cavo orale o degli apparecchi ortodontici.Nel settore tecnologico segnaliamo ASML, che vanta una posizione di quasi monopolio nella litografia per semiconduttori, grazie alla nuova tecnologia per stampare transistor. Si tratta di un mercato in forte accelerazione e le aziende del settore stanno effettuando investimenti strutturali per gli upgrade dei sistemi. Nel settore medico troviamo NOVO Nordisk, società leader nei prodotti per diabetici: sono passati dall’insulina umana a quella moderna. La società ha anche brevettato la nuova molecola per l’obesità Wegovy che è già stata approvata dal FDA. Il contrasto all’obesità, che affligge il 40% degli americani, sarà un driver di crescita della società con un target per il 2025 di 4 miliardi di dollari americani.Anche le acquisizioni possono essere degli importanti driver di crescita e visibilità per le aziende, come lo è stato per il gruppo LVMH, che ha acquisito Christian Dior Couture e che si stima possa cresce di 5 volte rispetto all’anno dell’acquisizione o per L’Oréal con CeraVe. CeraVe società che si occupa di creme per la cura della pelle vendute sia nei supermercati sia nelle farmacie, a 5 anni dall’acquisizione ha generato ricavi per 1 miliardo di dollari USA, contribuendo così alla crescita dell’1% dell’intero gruppo.

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Un futuro a prova di cambiamento climatico

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 Maggio 2022

A cura di Pauline Grange, gestore investimento responsabile e Jess Williams, analista, investimento responsabile di Columbia Threadneedle Investments. La crisi climatica è ormai una realtà in molte parti del mondo. La quantità di eventi meteorologici estremi registrati nel 2021 è stata eccezionale in base a qualsiasi parametro. Le interruzioni lungo le catene produttive sono dovute anche alle condizioni meteorologiche: le inondazioni che hanno colpito Europa, Stati Uniti e Cina hanno colpito le attività logistiche e produttive. La temperatura media globale si sta rapidamente avvicinando a 1,5 °C. I governi si stanno rendendo conto della necessità di proteggere città e popolazioni dagli effetti del cambiamento climatico e di modernizzare le infrastrutture per isolare meglio le città dall’emergenza climatica, accelerando gli investimenti per scongiurare gli scenari peggiori.Poiché si prospetta un aumento delle alluvioni, dovremo rendere città e infrastrutture a prova di esondazione: un recente rapporto pubblicato dalla First Street Foundation rivela che quasi il 25% delle infrastrutture critiche degli Stati Uniti (utility, aeroporti, porti, ecc.) è a rischio di inondazione. D’altro canto, episodi di siccità sempre più gravi metteranno sotto pressione i nostri sistemi idrici e questo, abbinato alla crescita demografica, significa che la scarsità di acqua sarà un problema a cui dovranno far fronte sempre più paesi. Ciò richiederà massicci investimenti per aggiornare le reti idriche obsolete e promuovere il riciclo delle acque reflue. Riteniamo che questo straordinario sforzo di investimento in infrastrutture ed edifici possa creare un super ciclo pluriennale di investimenti di cui molti sottovalutano la portata. In questo momento è quindi fondamentale investire in aziende posizionate per beneficiare dei flussi di capitale green attesi sul mercato.

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Vincitori e vinti della guerra delle commodities

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 Maggio 2022

A cura di Marco Piersimoni, Senior Investment Manager e Flora Dishnica, Product Specialist di Pictet Asset Management. Il conflitto in Ucraina ha sconvolto il mondo intero, causando una grave crisi sociale e umanitaria, oltre che economica. Proprio in questi giorni il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato le stime per la crescita del PIL globale nel 2022 dal 4,4% al 3,6%. La Russia è uno dei principali fornitori al mondo di commodity nei settori dell’energia (al Paese fanno capo quasi il 10% delle esportazioni globali di petrolio e il 6% di quelle di gas), dei metalli (45% delle esportazioni globali di palladio e 15% di quelle di platino) e dei beni alimentari (5% delle esportazioni globali di grano). Ma il ruolo della Russia non si limita a questi beni primari, in quanto rappresenta anche un‘importante fonte per la produzione di fertilizzanti azotati (circa 12.6% delle esportazioni globali di fertilizzanti). Guardando all’Ucraina, invece, è particolarmente importante per la produzione di beni agricoli: da sola pesa per il 10% delle esportazioni globali di grano, per il 14% di quelle di mais, per il 17% di quelle di orzo e per il 51% di quelle di olio di semi di girasole. Buona parte della produzione di questi beni avviene in aree dell’Ucraina dove attualmente si svolge la guerra, il che mette a rischio non solo le esportazioni di quest’anno ma anche le prospettive per le prossime stagioni.È chiaro che si tratta di un problema particolarmente grave per l’Europa: infatti, se gli Stati Uniti sono tra i maggiori produttori mondiali di gas e petrolio, l’Europa importa invece il 60% dell’energia di cui ha bisogno. Leggermente diversa e più complessa è la lettura delle implicazioni di questa situazione per i mercati emergenti, poiché sono composti da un universo molto ampio e variegato di Paesi, alcuni dei quali, come detto, possono giocare un ruolo importante nel sostituire parte della produzione persa a causa del conflitto.Il fattore discriminante si lega allo status di Paese importatore o esportatore di materie prime. Per molti Paesi emergenti, infatti, l’attività economica principale all’interno del settore privato e/o statale è connessa alla produzione e all’esportazione delle materie prime. Ciò ha fatto sì che storicamente buona parte della performance dei mercati finanziari di questi Paesi dipendesse dai cicli delle materie prime. Ci sono poi alcuni Paesi emergenti fortemente impattati a causa della dipendenza dalle importazioni di beni agricoli dalla Russia e dall’Ucraina, come l’Egitto e la Turchia. Circa metà delle importazioni di grano dell’Egitto arrivano dalla Russia, e un ulteriore 30% dall’Ucraina. Per la Turchia, invece, il 70% del grano viene importato dalla Russia e il 15% dall’Ucraina (la Turchia soffre anche del calo del flusso dei viaggiatori, da sempre molto legato al turismo russo). Oltre a Egitto e Turchia, ci sono altre economie minori che dipendono in misura significativa dalle importazioni agricole da Russia e Ucraina, come Pakistan, Bangladesh, Libia, Marocco e Tunisia. Tuttavia, nel complesso questi Paesi hanno un’importanza molto marginale a livello di universo investibile, considerato che alcuni di essi non sono nemmeno accessibili agli investitori stranieri. L’India, anch’essa importatrice netta di beni, da un lato si trova a subire l’aumento dei prezzi dei fertilizzanti fondamentali per la produzione nazionale di beni agricoli come grano e riso, necessari per coprire il fabbisogno domestico; dall’altro, avendo mantenuto attivo il commercio con la Russia, importa petrolio con contratti a sconto che dovrebbero aiutare ad attenuare l’effetto inflazionistico del rincaro energetico.I Paesi importatori di energia e beni alimentari, dunque, soffrono sia per gli effetti diretti dell’aumento del costo di approvvigionamento di questi beni che per l’effetto secondario tramite il canale dell’inflazione che, in risalita quasi dovunque, mette pressione sulle politiche economiche interne.Ci sono, però, anche aree e Paesi che hanno giovato dell’aumento dei prezzi delle materie prime, anche per la prospettiva di essere una possibile fonte sostitutiva delle commodity prima provenienti da Russia e Ucraina.In generale, i Paesi esportatori di materie prime in America Latina, Medio Oriente e Africa, oltre a essere geograficamente isolati dal conflitto, trarranno vantaggio dall’aumento del prezzo del petrolio, dei metalli e di altre materie prime. Il debito, unico strumento facilmente a disposizione degli investitori internazionali in Paesi come Angola ed Ecuador (esportatori di petrolio), ha registrato ottime performance negli ultimi mesi. Anche le valute possono rivelarsi molto utili in tal senso: non a caso, real brasiliano e rand sudafricano sono state tra le migliori divise emergenti in questo periodo. Da qui in avanti, è probabile che gli esportatori di materie prime, i Paesi ad alto rendimento e i Paesi lontani dal conflitto continueranno a sovra-performare l’universo dei Paesi emergenti. Almeno fino a quando le tensioni geopolitiche non si affievoliranno. (abstract)

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Istat: scende ad aprile la fiducia dei consumatori

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 Maggio 2022

Secondo i dati Istat resi noti oggi, ad aprile scende per il quarto mese consecutivo la fiducia dei consumatori raggiungendo il valore più basso da novembre 2020. “La sfiducia degli italiani pesa oramai come un macigno sulle possibilità di ripresa economica del Paese e sui consumi dei prossimi mesi. All’effetto caro bollette, caro carburanti e carovita, si è aggiunto quello dell’Ucraina e la paura di possibili razionamenti e di ulteriori speculazioni. Gli italiani hanno paura del futuro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Se le attese sulla situazione economica dell’Italia e della famiglia registrano un lieve miglioramento, un rimbalzo scontato visto che a marzo avevano segnato un tracollo record, mai verificatosi dall’inizio delle serie storiche, partite nel gennaio 1998, ora peggiora il giudizio sulla situazione economica, sia per l’Italia che per la famiglia. Come dire, le attese pessimistiche sono diventate cruda realtà, le previsioni si sono già concretizzate” conclude Dona.

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“Novità in Emostasi e Trombosi: le condizioni pro-trombotiche rivisitate nel 2022”

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 Maggio 2022

Torino. Martedì 10 maggio alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Novità in Emostasi e Trombosi: le condizioni pro-trombotiche rivisitate nel 2022”. L’incontro verrà introdotto da Giuseppe Saglio, Professore di Medicina Interna e socio dell’Accademia di Medicina. I relatori saranno Piera Sivera, Struttura Complessa Ematologia e Terapie cellulari, Ospedale Mauriziano, Torino e Mario Bazzan, Unità Operativa di Ematologia e Malattie Trombotiche, Ospedale San Giovanni Bosco, Torino. La malattia tromboembolica venosa (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare) e le trombosi arteriose (coronariche, cerebrali o periferiche) costituiscono, insieme, la prima causa di morte nel mondo occidentale. Ricercare, conoscere e identificare le condizioni pro-trombotiche congenite ed acquisite, cioè i cosiddetti “fattori di rischio” per trombosi, permette di effettuare una corretta prevenzione, di attuare la terapia farmacologica più appropriata e di ridurre le recidive. Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione del Green Pass, sia collegandosi da remoto al sito http://www.accademiadimedicina.unito.it

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Intermodalità dei trasporti

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 Maggio 2022

Utilizzare al meglio i 25,4 miliardi di euro messi a disposizione dal PNRR per favorire l’intermodalità tra i vari mezzi e la sostenibilità del sistema dei trasporti. Questa la premessa del dialogo tra i principali player del comparto del trasporto durante l’evento “Il Futuro della Mobilità tra Innovazione e Sostenibilità” promosso da SITA, fornitore globale di tecnologie per il trasporto aereo, in collaborazione con l’Università di Bologna.Il futuro del trasporto è connesso, digitale e sostenibile: per la ferrovia l’obiettivo è ridurre del 90% le emissioni di CO2 entro i prossimi 30 anni, mentre gli aeroporti italiani, in linea con l’accordo “NetZero2050”, puntano a neutralizzare le emissioni di CO2 entro il 2050. La tecnologia è pronta e gli operatori del settore aereo investono già in soluzioni IT per migliorare l’efficienza in volo e ridurre il consumo di carburante. Secondo i dati raccolti da SITA, il 56% delle compagnie aeree implementerà nuove tecnologie per ridurre le emissioni di carbonio di tipo 1 e 2, mentre un terzo aviolinee (32%) prevede di farlo entro il 2024.Secondo il CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) molti dei fattori che rendono difficile l’intermodalità (come i problemi che rendono il trasporto multimodale più costoso, più lento e meno affidabile rispetto, in particolare, al trasporto unimodale su strada, i lunghi tempi di consegna, la complessità, i rischi più elevati e la minore affidabilità), possono essere risolti mediante soluzioni digitali intelligenti come le possibilità di tracciatura e localizzazione e altre procedure digitali che facilitano la gestione efficace dei flussi di trasporto multimodali. Il regolamento (UE) 2020/1056 relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci faciliterà lo scambio di informazioni regolamentari tra operatori e autorità su piattaforme digitali a partire dall’agosto 2024, e risolverà almeno in parte il problema della documentazione standard e dello scambio elettronico di documenti tra Paesi. Al centro del dibattito la necessità di rendere le operazioni efficienti e favorire un transito senza intoppi tra i vari mezzi, dall’aereo al treno, dalle navi al trasporto merci su gomma. “Secondo i nostri dati, i passeggeri che utilizzano la tecnologia hanno un tasso di soddisfazione più alto, per questo diventa essenziale promuovere un viaggio che sia integrato dal punto di vista digitale, indipendentemente dal mezzo, che sia in aereo, treno o nave. Sulla stessa linea si muove anche il PNRR con i fondi messi a disposizione per favorire l’intermodalità e la sostenibilità dei mezzi di trasporto” ha continuato Colella. “I player dell’industria, invece di continuare a dialogare con una decina di operatori, per garantire operazioni fluide e integrate tra i vari mezzi di trasporto dovranno interfacciarsi con un ecosistema di oltre 100 entità. Occasioni come questa ci permettono di venire a conoscenza delle istanze dei settori e porre le basi per un lavoro che dovrà continuare nel futuro”.L’evento è stata un’occasione anche per mostrare come le tecnologie siano pronte da anni e adesso devono essere estese a tutti i settori dei trasporti. Gia oggi il 75% degli aeroporti intervistati da SITA intende investire in soluzioni come la biometria, poiché permette di risparmiare il 30% del tempo. La stessa tecnologia è adatta anche ad altre forme di mobilità come le ferrovie, le crociere, o gli ingressi agli eventi, uniti sotto il paradigma dell’intermodalità.

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Forze armate, personale in ferma prefissata

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 Maggio 2022

“Il Governo, con il voto contrario anche di Forza Italia e Lega, ha irragionevolmente respinto ogni mia iniziativa, emendamenti e ordine del giorno, volta a prevedere misure in grado di aumentare le riserve di posti in favore del personale in ferma prefissata per garantire un maggiore accesso ai concorsi, di favorire la stabilizzazione e il ricollocamento lavorativo del personale congedato senza demerito e di prevedere l’estensione ai VFP1 e VFP4 dell’indennità di disoccupazione, la cosiddetta Naspi, già prevista per i lavoratori privati e pubblici”. Lo dichiara il Questore della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli. “Nessuna riforma – aggiunge l’on. Cirielli – potrà mai essere veramente tale se disattende le legittime aspettative di coloro i quali scelgono di sacrificare la propria vita per la Patria, ritrovandosi dopo anni di servizio, a volte anche dieci anni, privi di un’occupazione stabile in assoluto precariato sociale, economico e lavorativo”. “Si afferma ancora una volta una disparità di trattamento tra lavoratori privati e pubblici, in particolare per quelli a servizio dell’amministrazione della Difesa, già posta in essere con il decreto di dignità del 2018”, conclude Cirielli.

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“In Sicilia, la spesa per il diritto alla salute oggi vale 800 milioni di euro”

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 Maggio 2022

Dalla debolezza comunicativa della scienza, che ha generato un corto circuito tra medici, politica e Paese in tempi di pandemia, creando disorientamento nel 48% degli italiani (dato Censis), all’aspetto economico del Sistema sanitario regionale e nazionale, tema cruciale e in controtendenza rispetto ad un passato di mancati investimenti. Mai come oggi, infatti, l’Italia dispone di fondi così considerevoli per far ripartire la sanità: 200 miliardi di risorse, di cui 800 milioni assegnati alla Sicilia. Uno shock positivo di fondi previsti dal Pnrr, ma senza un quadro complessivo dello stato dell’arte, considerato che non c’è traccia di un piano occupazionale per il personale sanitario. Queste le prime direttrici del portale http://www.siciliamedica.it (diretto dal giornalista Maurizio Scaglione con il contributo del partner tecnico MarcoMedia) e dell’Osservatorio comunicazione ed economia in sanità (Oces) composto da autorevoli esperti: garantire ai cittadini il diritto ad una corretta informazione e analizzare lo stato dell’arte della sanità regionale per produrre, come organi sussidiari dello Stato, linee di indirizzo di investimenti efficaci, da suggerire al governo della Regione, nell’ambito della “missione 6” del Pnrr, destinata al potenziamento della medicina territoriale e la digitalizzazione dei servizi sanitari. Le due iniziative, messe in campo dagli Omceo siciliani, sono state presentate stamattina a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei medici di Palermo, dai nove presidenti provinciali degli ordini, alla presenza di molte autorità del panorama istituzionale, regionale e nazionale, vertici delle Asp e delle Aziende ospedaliere, esponenti del mondo scientifico, accademico e dell’associazionismo.Per la prima volta gli ordini del territorio hanno abbandonato il proprio “silos” per farsi rete e condividere i primi due obiettivi cruciali e mirati. Produrre messaggi univoci, grazie al portale dei medici, per generare comportamenti sociali e istituzionali uniformi, provando ad arginare la cosiddetta infodemia, definita dall’Organizzazione mondiale della sanità come la “sovrabbondanza di informazioni provenienti da fonti diverse, che rende difficile per le persone trovare fonti e indicazioni affidabili quando ne hanno bisogno”. E intervenire, attraverso l’analisi dei dati dell’Osservatorio, sul Piano operativo regionale che stabilisce la distribuzione nel territorio delle strutture sanitarie finanziabili, gli investimenti per la sicurezza e la sostenibilità degli ospedali, la digitalizzazione e le grandi apparecchiature, oltre che la costruzione o riconversione di strutture ospedaliere, poliambulatoriali e di raccordo tra ospedale e territorio. Una spesa per il diritto alla salute che oggi vale 800 milioni di euro e che va indirizzata e monitorata.

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Announcing London now a Festival of Art & literature

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 Maggio 2022

London – Christie’s announces London Now, an innovative summer season of exhibitions, events and auctions taking place during June and July 2022 at its headquarters in the historic heart of London’s St. James’s. London Now will celebrate the capital as a global cultural hub, recognising the part London has played throughout the centuries bringing together artists, writers, poets and art lovers, a role it continues to play. Honouring London’s unique identity and vibrant diversity, the London Now festival calendar will feature specially programmed exhibitions, talks and events free to attend and open to the public under the banner of The Art of Literature.The Art of Literature: Auction Highlights Exhibition will run from 6 to 15 June, encompassing a selection of outstanding lots from Christie’s auctions during June and July. In addition there will be The Art of Literature: Loan and Selling Exhibition which will run from 6 June to 15 July. Both exhibitions will be curated to present the finest examples of works from categories including books, antiquities, 20th and 21st Century Art, Decorative Arts and Old Masters. Works of art will be united with the novels, poetry, drama and stories which have inspired them, and which they, in turn, have inspired. Curated by Christie’s next-generation of specialists, the exhibitions will seek to engage and provoke discussion.Furthermore Christie’s is pleased to announce that it will be partnering with English PEN, one of the world’s first human rights organisations, on a landmark philanthropic literary auction to raise proceeds for the charity. First Editions, Second Thoughts an online sale taking place from 28 June to 12 July will offer prized first editions, uniquely annotated, illustrated or supplemented, by over 80 leading authors and artists of our time. Margaret Atwood, Salman Rushdie, Bernardine Evaristo and Edmund de Waal amongst many distinguished authors have added their handwritten thoughts, notes or illustrations within these remarkable books.

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