Giuseppe Antonio Borghese: Fondamenti di una repubblica mondiale
Posted by fidest press agency su sabato, 28 Maggio 2022
Collana i Fari, pp. 496, 20 euro. Nel settantesimo della sua morte, a 140 anni dalla sua nascita, una straordinaria riscoperta: l’opera mai pubblicata in Italia di uno dei grandi scrittori del secolo scorso, autore di Rubé. Nel luglio del 1931, a 48 anni, Borgese si imbarcò per gli USA, ove accettò l’incarico di visiting professor a Berkeley. Ormai il clima intorno era diventato rovente. Il soggiorno accademico si trasformò in volontario esilio, durato fino alla fine della guerra. Fu promotore assieme a Richard McKeon e segretario del “Committee to Frame a World Constitution” (Comitato per la Costituzione mondiale). Da quell’esperienza e dal confronto con gli intellettuali più prestigiosi del tempo nacquero Disegno preliminare di Costituzione mondiale (University of Chicago Press, 1948) e Fondamenti di una Repubblica Mondiale, pubblicato solo postumo nel 1953 e mai tradotto in Italia. Borgese aveva una profonda fiducia nella democrazia e dopo la vittoria degli Alleati credette che l’umanità fosse pronta per la democrazia mondiale. La sua conoscenza della letteratura, l’esperienza delle due guerre e la sua presenza all’Università di Chicago, quando furono condotti i primi studi sull’energia atomica, lo convinsero che la guerra poteva e doveva essere abolita, e che un governo mondiale democratico e dotato di pieni e reali poteri per raggiungere la pace e la giustizia era storicamente necessario e politicamente possibile. Tutto il suo insegnamento, i suoi scritti poetici e l’attività politica che condusse verso la fine della sua vita mirarono a dimostrare che la creazione del governo mondiale globale, il solo che, a suo giudizio, poteva abolire effettivamente la guerra, era una direttiva praticabile di politica estera per tutti gli Stati alla metà del XX secolo. In libreria dal 21 giugno
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