Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°195

Archive for 1 giugno 2022

Mycroclean Italia entra tra le Europe’s Fastest Growing Companies del Financial Times

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

L’azienda di decontaminazione particellare guidata da Milena Baroni, e riconosciuta come Eccellenza dell’Anno 2022 da Le Fonti Awards, entra nella prestigiosa classifica della testata britannica sulle imprese cresciute più velocemente in Europa nell’ultimo anno.Chi pensa che Lavandare, parafrasando Giovanni Pascoli, sia un mestiere del passato, ancora non conosce la storia di Milena Baroni, Ceo di Mycroclean Italia®, azienda leader nel settore del lavaggio industriale e della decontaminazione particellare, che ha da poco aggiunto altri due prestigiosi riconoscimenti al suo già ricco palmarès internazionale: il premio Le Fonti Awards come Eccellenza dell’Anno 2022 nell’ambito Healthcare & Pharma DPI e l’ingresso nella FT 1000, la classifica stilata dal Financial Times che raccoglie le aziende europee coi maggiori tassi di crescita. Il riconoscimento come Eccellenza dell’Anno 2022 si aggiunge a un altro premio “Le Fonti Awards”, quello di CEO dell’anno 2020 per l’innovazione nell’ambito della decontaminazione particellare, per la direzione di personale altamente specializzato e per l’esperienza quarantennale sviluppata a livello nazionale e internazionale. Tra le mille aziende premiate dal Financial Times, quelle italiane sono solo 235; Mycroclean si è posizionata tra le prime cinquecento, dove le italiane sono soltanto 114. Un esempio virtuoso di impresa italiana ad alto tasso di innovazione tecnologica e sostenibilità che dell’antichissimo mestiere del lavandare conserva con orgoglio la componente quasi esclusivamente femminile, reinterpretandola con successo e dimostrando, ancora una volta, il ruolo cruciale delle donne come agenti del cambiamento. Dall’emergenza sanitaria al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.

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Fortinet: la carenza di competenze e violazioni nella sicurezza

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

Solo lo scorso anno, stima l’edizione 2022 del Rapporto Clusit, sono stati registrati a livello globale oltre 2 mila attacchi informatici gravi, con un aumento del 10% rispetto al 2021. L’Italia è tra i Paesi più colpiti al mondo da attacchi ransomware: la minaccia cyber rappresenta un fattore di massima criticità per la sicurezza del nostro Paese. Non si tratta però solo di un fattore tecnologico, ma anche e sempre più di competenza umana.Il tema è all’ordine del giorno, dato il recente varo della Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026. Come sottolineato da Roberto Baldoni, direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, “rafforzare la resilienza significa anche puntare sulla formazione di personale specializzato”, la cui mancanza è una delle debolezze del nostro Paese.Fortinet, che attraverso il proprio programma Security Training Academy mette a disposizione il proprio know-how e collabora con più di 400 istituzioni in tutto il mondo con l’obiettivo di formare 1 milione di professionisti a livello globale entro il 2026 per aumentare la consapevolezza e le competenze informatiche, ha analizzato il problema attraverso la sua prima Global Skill Gap Survey. L’indagine ha rilevato che, anche se lo skill gap in ambito cyber ha contribuito all’80% delle violazioni di sicurezza informatica totali, il 60% delle organizzazioni ha difficoltà con il recruitment di figure cyber e il 52% fa fatica a trattenere i talenti.

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Industria: Istat, fatturato marzo +2,4% su mese

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, il fatturato dell’industria a marzo sale del 2,4% sul mese precedente e del 21,4% su base annua.”Dato positivo, ma dovuto in gran parte all’illusione ottica determinata dal caro bollette e dagli extra profitti milionari delle industrie energetiche che gonfiano il fatturato complessivo con un +61,9% su marzo 2021 e un +12% su febbraio 2022. Anche per i settori di attività economica, il record spetta alla voce coke e prodotti petroliferi con +65,5%” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Insomma, il caro energia sta determinando un’ingiustizia e uno squilibrio preoccupante: al costo proibitivo che manda in tilt i bilanci di molte delle nostre industrie corrisponde un regalo milionario insperato e immeritato per altre. Formalmente questo consentirà di non cadere in recessione, ma quando questa bolla speculativa finalmente si sgonfierà, cosa che prima o poi accade sempre, conteremo i feriti e i sopravvissuti” prosegue Dona. “Secondo il nostro studio, comunque, se si confronta il fatturato di oggi con quello di 3 anni fa, prima dello scoppio della pandemia, attualmente è maggiore, nei dati corretti per gli effetti di calendario, del 25,3% rispetto a marzo 2019, addirittura +68,2% su marzo 2020, quando, però, si era in pieno lockdown” conclude Dona.

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Il pericolo nucleare in Ucraina di Piergiorgio Pescali

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

È uscito il nuovo libro di Pescali dedicato alla guerra in Ucraina che si focalizza sul coinvolgimento, sia in veste civile che militare, del nucleare. Il volume analizza come si è sviluppato e quale è la situazione attuale dell’arsenale atomico russo per poi esaminare lo stato delle cinque centrali nucleari presenti in Ucraina, eredità del periodo sovietico. Una serie di reportage e una raccolta di dati scientifici effettuati direttamente sul posto esamina quale sia stato effettivamente il pericolo di un incidente nucleare nei siti atomici ucraini coinvolti nel conflitto, con uno sguardo di particolare attenzione verso le vicende di Chernobyl durante e dopo l’occupazione russa. (Mimesis edizioni)

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Robeco: Nel breve periodo il mercato è una macchina elettorale, ma nel lungo periodo è una bilancia

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

A cura di Colin Graham, Head of Multi Asset Strategies e Co-Head of Sustainable Multi Asset Solutions di Robeco.Nelle ultime settimane i titoli azionari sono crollati a causa della tempesta perfetta scatenata dal conflitto in Ucraina, dall’inflazione record che ha indotto le banche centrali ad aumentare i tassi più del previsto e da nuovi focolai di Covid-19 che hanno portato a diversi lockdown in Cina.Dal nostro punto di vista, il futuro è più incerto ora di quanto non lo sia stato per molti anni. Per tale motivo, dobbiamo cercare di allontanarci dal rumore quotidiano che circonda molti dei movimenti dei mercati. Dobbiamo pensare davvero a quali sono le prospettive e a dove ci troveremo verso la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo anno. Il fantasma dell’inflazione è apparso e stiamo iniziando a intravedere gli effetti secondari con l’aumento delle richieste salariali, che, a nostro avviso, rappresenta il punto in cui bisogna prestare molta attenzione, perché significa che l’inflazione si sta insinuando e che è necessario un rallentamento molto più marcato per poterla contenere. Sull’altro piatto della bilancia, stiamo già assistendo a un freno alla domanda aggregata attraverso l’aumento dei prezzi delle materie prime, un dollaro statunitense molto più forte e un inasprimento delle condizioni finanziarie per i consumatori. Inoltre, stiamo assistendo a una seconda recessione commerciale derivante dal blocco della Cina.Guardando ai prossimi 12 mesi, la crescita sarà più lenta, ma sarà comunque positiva. Riteniamo che il sostegno fiscale permarrà in Europa e in Cina. Gli utili societari continuano a crescere, mentre la politica monetaria rimane accomodante; inoltre, non dobbiamo dimenticare che le banche centrali hanno a disposizione diversi strumenti per controllare l’inflazione. Questo è uno degli elementi chiave. Se riusciremo a intravedere un picco dell’inflazione, allora significa che avremo un mercato molto più calmo. Le altre economie si stanno ancora aprendo. Riteniamo che i bilanci dei consumatori e delle imprese statunitensi siano in ottima forma e che gli indicatori di recessione saranno ancora piuttosto bassi per i prossimi 12 mesi. Per tali motivi pensiamo che la situazione sia ancora positiva.Da un punto di vista multi-asset, le condizioni di mercato turbolente spesso producono vincitori sorprendenti. Il mercato azionario che ha registrato la migliore performance nel 2022 è stato finora la Turchia. Se all’inizio dell’anno qualcuno avesse chiesto se la Turchia sarebbe stata il mercato azionario più performante in qualsiasi momento dell’anno, non crediamo che molti avrebbero risposto di sì. Quindi dobbiamo ricordare che quando le azioni vengono vendute, poi recuperano, anche se, in realtà, non cambia granché.Il Sudafrica è un altro paese interessante, data la sua produzione di metalli e essendo uno dei maggiori esportatori mondiali di platino e palladio. Poiché anche la Russia è un importante esportatore di entrambi i metalli preziosi, ma ora è soggetta a sanzioni, si può capire come la domanda di minerali dal Sudafrica sia improvvisamente aumentata. Si tratta di una situazione sicuramente da tenere d’occhio nei prossimi tre-sei mesi.Abbiamo però bisogno di vedere un po’ di calma sui mercati del credito per sentirci più fiduciosi anche sui mercati azionari. Quando gli spread creditizi iniziano a stabilizzarsi e poi a ridursi, per noi è un buon segnale sul futuro sentiment verso gli asset rischiosi. A cura di Colin Graham, Head of Multi Asset Strategies e Co-Head of Sustainable Multi Asset Solutions di Robeco.

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I costi “dimenticati” della Silicon Valley

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

A cura di Alberto Artoni, Portfolio Manager US Equity di AcomeA SGR. Gli analisti finanziari sanno bene che, per misurare in modo efficace la performance di un’azienda, può rendersi necessario, di tanto in tanto, derogare ai principi contabili, in modo da poter analizzare al meglio la situazione reddituale e patrimoniale.Nel singolo trimestre possono, infatti, verificarsi eventi particolari che non impattano lo stato di salute del business. In questi casi, per loro natura rari, gli operatori calcolano una stima dei risultati aziendali definita “adjusted”, che non considera cioè gli effetti dell’evento atipico, in modo da avere una stima dell’andamento dell’operatività direttamente confrontabile con i periodi precedenti. Inoltre, spesso le aziende condividono con gli investitori ulteriori metriche di misurazione della performance dell’impresa, che, pur non avendo una definizione ufficialmente stabilita dai principi contabili, aiutano il mercato a comprendere l’evoluzione del business. Queste pratiche, però, pur essendo pienamente legittime, tendono, nei momenti di grande euforia, a focalizzare l’attenzione degli operatori sugli elementi positivi, mettendo in ombra, o quantomeno rimandando, un’attenta analisi delle criticità.Riteniamo che questo rappresenti oggi un problema per la Silicon Valley, dove una parte significativa della remunerazione dei lavoratori viene pagata attraverso sistemi di assegnazione di azioni noti come “Stock Based Compensation”. Di per sé, la pratica costituisce un elemento positivo: gli interessi dei lavoratori e quelli degli azionisti sono maggiormente allineati, stimolando la così la produttività e la cooperazione. Il problema, a nostro giudizio, risiede nella prassi diffusa tra analisti ed investitori di “ignorare” i costi legati alla “Stock Based Compensation”, nonostante i principi contabili li classifichino come tali. In questo caso spesso le aziende stesse forniscono stime cosiddette “adjusted” o “non GAAP”, che escludono sistematicamente questi costi, presentando così un risultato significativamente migliore di quello calcolato secondo gli standard contabili. Secondo le nostre stime, oltre il 90% dei componenti del Nasdaq paga in Stock Based Compensation in media il 5% circa del fatturato generato nell’anno. Questa cifra potrebbe sembrare poca cosa a prima vista, ma un aumento/diminuzione della marginalità del 5% ha in realtà un impatto significativo sulla valutazione di un’azienda. Ancora più significativo è però l’impatto su alcuni sottosettori della tecnologia, che hanno raggiunto valutazioni da capogiro in concomitanza dei massimi del 2021 e hanno da allora iniziato una severa correzione. Prendiamo ad esempio l’indice Nasdaq Emerging Cloud (circa -60% dai massimi), che rappresenta le aziende produttrici di software legate al trend secolare di transizione dai server di proprietà al cloud. Le aziende di questo indice pagano in media, secondo le nostre stime, circa il 24% del loro fatturato in “Stock Based Compensation”.L’utilizzo di sistemi di retribuzione in azioni tende ad incidere in modo più marcato sulle aziende più “giovani” e innovative, con le più elevate potenzialità di crescita. Queste aziende, per poter competere con i concorrenti più grandi e affermati, devono offrire consistenti pacchetti azionari per attrarre i talenti necessari a creare il livello di innovazione funzionale a raggiungere le forti ambizioni di crescita. A nostro giudizio, quindi, la mancanza di disciplina da parte degli operatori ha permesso di “dimenticare” costi per loro natura ricorrenti pari al 24% del fatturato, contribuendo così a spingere le valutazioni oltre le 12 volte il fatturato, a fronte di aziende che nell’80% dei casi non sono ancora arrivate al pareggio di bilancio.

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Osservatorio sui mercati globali

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

A cura di Roberto Rossignoli, Portfolio Manager di Moneyfarm. Il mese di aprile è stato caratterizzato dall’ambivalenza dei mercati: mentre si sono registrate performance positive per materie prime, oro, obbligazioni governative cinesi ed emergenti a breve termine, i maggiori indici azionari hanno invece chiuso al ribasso, prezzando il peggioramento delle condizioni economiche dovuto alle tensioni geopolitiche e alla nuova ondata di contagi in Cina. Le condizioni economiche hanno dunque influenzato negativamente la crescita nel primo trimestre dell’anno: i dati preliminari sull’andamento del Pil per l’Eurozona e per gli Usa hanno deluso le aspettative, già riviste al ribasso nei mesi precedenti. Nei primi tre mesi del 2022, il Pil dell’Eurozona è cresciuto dello 0,2% annualizzato, meno del previsto, e ha fatto registrare un deciso rallentamento rispetto ai numeri del 2021, in un contesto in cui la Banca Centrale Europea aveva già rivisto al ribasso le stime per la crescita del Pil, fissate per il momento al 3,7% per il 2022, 2,8% per il 2023 e 1,6% per il 2024. La situazione non è rosea neanche sul fronte Usa: secondo i dati pubblicati dal Dipartimento del Commercio, nel 1° trimestre del 2022 il Pil statunitense ha registrato una contrazione dell’1,4% rispetto al +6,9% indicato nel trimestre precedente, nonostante il rafforzamento dei consumi, che segnano un +2,7% dal +2,5% del trimestre precedente.Più critica, a nostro avviso, la situazione nell’Eurozona, dove, secondo la Bce, l’inflazione complessiva prevista sarà ancora molto elevata nei prossimi mesi, per poi intraprendere una lenta discesa verso l’obiettivo, 5,1% nel 2022, al 2,1% nel 2023, fino all’1,9% nel 2024. Il Consiglio direttivo della Bce ritiene infatti probabile che l’inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2% nel medio termine. Nonostante gli indici dei consumi continuino a peggiorare, il Covid in Cina sembri lontano da una soluzione e la guerra in Ucraina continui nostro malgrado, i dati di Pil e inflazione, seppure peggiori delle attese, hanno offerto qualche spunto positivo e i fondamentali societari sono rimasti sorprendentemente solidi. La stagione degli utili è stata sì meno brillante del solito, ma la profittabilità delle aziende è rimasta elevata e il mercato del lavoro continua a essere solido. A nostro avviso, è preferibile mantenere un approccio cauto, in attesa di ricevere segnali più univoci sulla normalizzazione dell’inflazione, la resilienza della crescita economica e il miglioramento della situazione geopolitica. Quando il focus degli investitori si sposta dall’inflazione a una possibile recessione, consigliamo di allungare leggermente la scadenza media delle obbligazioni in portafoglio e di mantenere un approccio cauto nell’esposizione azionaria. Inoltre continuiamo a suggerire una diversificazione su tre dimensioni: azionario, obbligazionario e materie prime. (astract)

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PGIM: Politiche monetarie restrittive e inflazione frenano le prospettive di crescita

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

A cura di Mark Baribeau, portfolio manager di PGIM Jennison Global Equity Opportunities fund. Lo scenario economico e geopolitico sta creando una significativa incertezza per i policymakers e gli investitori. I piani della Fed di aumentare significativamente i tassi di interesse a breve termine quest’anno e la crisi in corso in Ucraina stanno contribuendo ad aumentare l’avversione al rischio e a smorzare le aspettative della crescita globale; tanto che ora la recessione in Europa è considerata una possibilità reale. Nel frattempo, la variante Omicron sta costringendo ad imporre altri lockdown in tutta la Cina, senza un chiaro percorso di contenimento a breve termine. L’economia statunitense rimane sana e dovrebbe continuare a generare una crescita più marcata rispetto ad altre regioni sviluppate. Tuttavia, con i tassi di interesse in aumento per combattere le persistenti pressioni inflazionistiche, il ritmo della crescita statunitense è destinato a smorzarsi, anche prima che gli effetti della guerra in Ucraina si possano manifestare. Segni di rallentamento dell’economia hanno cominciato a palesarsi nel livello delle richieste di mutui, nel numero di case in vendita e nei prezzi delle auto usate. Con la stagione degli utili del quarto trimestre che volge al termine, è chiaro che la crescita degli utili riportata è rimasta robusta fino al 2021 e generalmente in linea con le previsioni.Le nostre previsioni per il 2022 suggeriscono una significativa moderazione nella crescita degli utili negli Stati Uniti, dopo il rapido rimbalzo dell’anno scorso successivo agli effetti peggiori della pandemia. Prevediamo anche che ci sarà uno cambiamento nelle preferenze dei consumatori con una maggior domanda di servizi, in particolare nella spesa per viaggi e tempo libero, rispetto a quella di beni. Le tendenze fino ad oggi continuano a sostenere tali aspettative. Le pressioni inflazionistiche evidenti a fine anno sono continuate e sono state esacerbate dall’aumento dei prezzi delle materie prime, in particolare del greggio, come risultato della guerra e delle sanzioni. La Fed, pur rimanendo focalizzata sull’evoluzione dei dati , sembra intenzionata a calmierare l’aumento dei prezzi e, quindi, è probabile che nei prossimi mesi continui con un progressivo processo di politiche monetarie restrittive. I prezzi delle azioni continueranno a riflettere gli effetti dell’aumento dei tassi e della maggiore incertezza dovuta alla guerra e ai suoi effetti sull’attività economica e sul sentiment. Finora, il conflitto ha rivelato poco sui suoi impatti a lungo termine. È probabile che l’elevata volatilità del mercato azionario persista finché il conflitto non si concluderà. Riteniamo che l’elevata incertezza, possa pesare sulle valutazioni nel breve termine ed anche avere effetti sulle prospettive di crescita nel lungo termine. A livello settoriale nel primo trimestre, i titoli Value hanno superato i titoli Growth in tutti i settori. Il comparto energetico è stato il settore con la migliore performance su base trimestrale e ad un anno, beneficiando delle preoccupazioni per la scarsità della materia prima causate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. I settori Growth come i servizi di comunicazione, i beni di consumo discrezionali e l’informatica sono stati i più deboli nel trimestre.

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Indagine annuale sui comportamenti delle aziende in tema di welfare aziendale

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

Dalla ricerca, che ha analizzato i dati del 2021 e ha coinvolto 530 mila utenti e 3 mila imprese, emerge forte il ruolo sociale delle soluzioni di welfare come supporto all’empowerment femminile, grazie a strumenti che favoriscono la conciliazione dei tempi vita-lavoro. A conferma di ciò il fatto che, fino ai 60 anni, le donne risultano beneficiarie di erogazioni in media superiori alla controparte maschile. Il welfare aziendale diventa inoltre un utile strumento in grado di attrarre i giovani talenti, sempre più attenti alle politiche aziendali smart che propongono oltre alla retribuzione anche benefit di vario tipo, con la prospettiva di in un contesto lavorativo fondato sul concetto di benessere. Per oltre il 50% del campione l’offerta di benefit influisce sulla scelta dell’azienda.Cresce il trend della sostenibilità, seppure ancora in fase iniziale: il 12,5% delle aziende intervistate ha attivato misure di mobilità sostenibile e il 37,5% sta pensando di farlo. La tendenza è comunque quella di implementare piani di welfare che incentivano comportamenti virtuosi dal punto di vista sociale e ambientale.Si consolida la performance dei fringe benefit che nel 2021 rappresentano la tasca di spesa più consistente con circa il 34% complessivo dei consumi di welfare soprattutto in buoni spesa e buoni carburante.Ulteriore conferma sul ruolo del welfare viene dal cosiddetto credito welfare procapite, ossia le disponibilità di spesa in welfare da parte dei dipendenti che anche nel 2021 è pari a circa 850 euro Si conferma, anche se in leggero calo rispetto all’anno precedente, il peso del welfare sociale, la macrocategoria che aggrega istruzione, previdenza, assistenza sanitaria e assistenza ai familiari , che rappresenta il 47,8% della spesa totale.

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I prezzi non arrestano la loro corsa, la guerra continua a devastare l’Ucraina

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

Le prospettive per la situazione economica non accennano a migliorare, ma, nonostante ciò, l’Istituto Nazionale di Statistica fotografa una situazione rosea, in cui la fiducia dei consumatori e quella delle imprese aumentano.Cresce l’indicatore relativo alla situazione personale e quello sulle prospettive future, rileva l’Istat. “Ci dispiace non condividere l’ottimismo di queste analisi, ma la situazione che ogni giorno i cittadini denunciano ai nostri sportelli è decisamente differente – afferma Michele Carrus, Presidente di Federconsumatori. – I rincari dei costi energetici e dei beni alimentari hanno messo in ginocchio molte famiglie, che sono costrette ad un numero sempre maggiore di rinunce e privazioni.”Secondo le rilevazioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, diminuisce di oltre il 16% il consumo di carne e pesce (visti i forti rincari soprattutto della carne, dovuti ai maggiori costi sostenuti per l’allevamento), si scelgono verdure e ortaggi più convenienti e di stagione, si evita sempre più spesso di mangiare fuori casa. Anche le spese per la cura della persona e la salute sono molto intaccate dalla crisi.Lo studio di Legacoop-Ipsos, pubblicato oggi, aggiunge ulteriori dati negativi a tale quadro: il 50% di chi ha contratto un mutuo dichiara di avere difficoltà a pagare le rate dei prossimi mesi.Le misure finora adottate dal Governo per far fronte a questa grave situazione si limitano ad interventi di carattere emergenziale, che, seppur positivi, rappresentano ancora un palliativo temporaneo e insufficiente per far fronte ad un andamento che si prospetta di ampio respiro, che avrà ripercussioni, come minimo, nel medio termine.Per questo, Federconsumatori, insieme a tutte le Associazioni dei consumatori riconosciute a livello nazionale, ha avanzato al Governo una piattaforma di proposte di carattere strutturale per calmierare i prezzi, sostenere le famiglie, ridurre le disuguaglianze e rilanciare il sistema economico. Proposte che ribadiremo prossimamente nelle principali piazze italiane, per manifestare contro i rincari e rivendicare dal Governo misure adeguate.

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Cerba HealthCare acquisisce il Gruppo Santoni di Firenze

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

Il Gruppo Cerba HealthCare Italia ha perfezionato l’acquisizione delle sette società toscane del Gruppo Santoni (Istituto Analisi Mediche San Lorenzo S.r.l., Istituto Medico NordFirenze S.r.l., San Lorenzo Servizi S.r.l., Nuova Igea S.r.l., Salus Medica Toscana S.r.l., Salus Medica S.r.l. e Sanità Solidale Società Consortile a r.l.). Stefano Massaro, CEO di Cerba HealthCare conferma la strategia del gruppo che investe in Italia dal 2017 valorizzando la cultura del territorio: «In ogni Regione cerchiamo strutture che portino con sé la storia, la cultura e il sacrificio di persone che abbiano saputo diventare punto di riferimento per le necessità dei cittadini e delle istituzioni pubbliche e private. In questo spirito accogliamo a braccia aperte il Dott. Alessandro Santoni e il suo gruppo di lavoro per scrivere una nuova pagina dello sviluppo di Cerba Healthcare in Toscana nel solco della tradizione costruita nel tempo».L’acquisizione completa il primo ciclo di acquisizioni del 2022 da parte del gruppo Cerba che include l’acquisto delle società emiliane Memo s.r.l. e Poliambulatorio Privato Gamma Laboratorio di Analisi Chimico Cliniche s.r.l., delle società del gruppo cuneese di Laboratorio Pasteur s.r.l., della società pugliese Laboratorio Clinico Dibattista S.r.l. e della società campana Centro Diagnostico Analisi Cliniche Igea s.r.l.Il Gruppo Cerba è stato assistito, per gli aspetti legali, da un team multidisciplinare dello Studio Orrick, Herrington & Sutcliffe (Europe) LLP, con l’Of Counsel Livia Maria Pedroni e il supporto dell’Associate Angelo Timpanaro, dell’Avvocato Elena Cozzupoli, dell’Associate Ginevra Rebecchini e dell’Avvocato Claudia Francesca Micol Cirinà del team corporate/M&A che fa capo all’Equity Partner Attilio Mazzilli. Gli aspetti e le attività notarili sono state perfezionate con lo Studio Notai Associati Ricci e Radaelli.

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La sostenibilità dell’agricoltura

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

Il ricorso a nuove tecnologie che modificano il patrimonio genetico delle piante dovrebbe essere improntato a criteri di massima prudenza e, più in generale, non dovrebbe rappresentare la strada maestra per rendere il primo settore sostenibile – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Nuovi studi a livello europeo stanno accreditando la sicurezza delle nuove tecniche genomiche (Ngt). Queste ultime prevedono il miglioramento genetico delle colture che diventerebbero così più resistenti ai fitofarmaci e più ricche sotto il profilo nutrizionale.Alla luce di questi sviluppi si invoca da più parti una revisione della normativa europea che disciplina gli Ogm – continua Tiso. Se è bene che il dibattito e la ricerca scientifica facciano il loro corso, si ha la netta impressione che sotto la forte pressione dell’agroindustria l’Europa sia tentata di imboccare una scivolosa scorciatoia per centrare gli obiettivi del Green Deal. Il ricorso all’innovazione, infatti, non può e non deve escludere una profonda revisione dei processi produttivi che rendano l’intera filiera sostenibile.Abbiamo già le risorse e le conoscenze per trasformare l’agricoltura europea. Per quanto possa apparire paradossale, se utilizzata in modo distorto la ricerca scientifica può finire per frenare una reale conversione agroecologica, permettendo ai vecchi sistemi di produzione e di sfruttamento di sopravvivere. Se ci sarà un reale cambiamento dell’agricoltura, non avverrà nei laboratori ma grazie all’affermarsi di una nuova visione della produzione e del consumo.

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Emergenza siccità in Italia

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

Si allarga anche al Centro Sud d’Italia l’allarme per l’emergenza siccità in questo torrido Maggio 2022. La preoccupante indicazione arriva dal report settimanale dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche. In particolare è Roma ad assumere il ruolo di “capitale” anche in questa poco invidiabile fotografia del Paese; alla stazione di rilevamento Lanciani, ad esempio, da inizio d’anno sono caduti 137 millimetri di pioggia contro una media, negli scorsi 16 anni, pari a mm. 357. In questo 2022 le piogge sono state scarse su tutto il Lazio: in alcune zone del litorale romano e del viterbese (Ladispoli, Cerveteri, Tarquinia, Viterbo) sono finora caduti meno di 100 millimetri di pioggia contro una media di mm. 300 (fonte: ARSIAL); analoga situazione di scarsità pluviometrica si registra in provincia di Latina. A risentire di questa situazione sono inevitabilmente i corpi idrici: il lago di Bracciano resta stabilmente 25 centimetri sotto i livelli del 2021; il fiume Tevere è circa un metro più basso dei livelli registrati negli ultimi anni, avvicinandosi a quelli rilevati nel siccitosissimo 2017; la portata del fiume Aniene è addirittura dimezzata rispetto alla media in anni recenti; peggiore degli anni scorsi è anche la condizione idrica dei fiumi Sacco e il Liri. Resta largamente insufficiente la condizione idrica nella confinante Toscana, soprattutto nelle zone meridionali della regione dove, in continuità con l’attiguo viterbese, il fiume Ombrone registra una portata (1,86 metri cubi al secondo) addirittura inferiore al Deflusso Minimo Vitale (mc./sec. 2,00), segnando uno dei picchi più bassi dei recenti 20 anni; nel mese di Maggio, infatti, le piogge sono state irrisorie, addirittura inferiori ai 10 millimetri su alcune zone del Grossetano e dell’Aretino. Analoga situazione di insufficienza idrica si segnala nel resto della regione dove l’Arno registra una “magra” pari a 11,20 metri cubi al secondo.Anche nelle Marche i livelli attuali dei corsi d’acqua si stanno avvicinando (in alcuni casi sono addirittura inferiori) a quelli largamente deficitari dello scorso anno; la differenza la fanno, per ora, i bacini, che continuano a contenere una quantità d’acqua superiore di 4 milioni di metri cubi rispetto all’anno scorso.“E’ la testimonianza evidente della funzione calmieratrice e di riserva idrica, che assumono gli invasi rispetto al territorio, divenuta fondamentale, oggi più che mai, come elemento di contrasto alle conseguenze dei cambiamenti climatici” aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.Scendendo a Sud, calano le portate dei principali fiumi della Campania con il Garigliano in grave sofferenza.Continua ad essere deficitario il bilancio idrico nei bacini di Basilicata (calo di oltre 2 milioni di metri cubi in una settimana ed un gap negativo di quasi 26 milioni rispetto al 2021) e Puglia (- Mmc. 5.500.000 ca. in 7 giorni).Risalendo la Penisola, resta grave la condizione idrica in Emilia Romagna, dove è gravemente deficitario il bilancio idroclimatico (precipitazioni + evapotraspirazione) nel Ferrarese e nei bacini montani dal Parma al Trebbia, mentre i fiumi Enza e Secchia scendono al di sotto dei minimi storici.Continua a decrescere il fiume Po, scendendo in alcune zone (Cremona) sotto i minimi storici.In Veneto crescono, seppur in maniera insufficiente, i livelli dei fiumi Adige e Piave, ma contestualmente le altezze idrometriche di Brenta e Livenza sono inferiori di circa 2 metri a quelle dello scorso anno.Analogo andamento si registra in Lombardia dove la portata del fiume Adda cresce ma resta lontana dai livelli consueti per il periodo; le riserve idriche della regione sono complessivamente dimezzate rispetto alla media.In questo quadro si inserisce l’ulteriore decrescita dei livelli dei laghi Maggiore e di Garda; Lario ed Iseo invece registrano buone performance.A NordOvest, infine, calano i livelli dei fiumi piemontesi (unica eccezione, la Stura di Lanzo), mentre migliora la condizione dei corsi d’acqua in Valle d’Aosta, beneficiari dello scioglimento dei comunque scarsi manti nevosi.

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Insonnia nel mondo

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

Circa 790 milioni di persone colpite nel mondo, oltre 12 milioni in Italia: queste le persone che soffrono di insonnia, la cosiddetta “patologia della notte e del giorno” in quanto interessa non solo il riposo notturno ma anche il funzionamento diurno con un impatto rilevante sulla qualità di vita del paziente compromettendo lavoro, studio, vita sociale e di relazione. Significativo anche l’impatto economico dell’insonnia in quanto è una delle principali cause di assenteismo e di riduzione della produttività sul lavoro: oltre l’1% del PIL annuale in costi diretti e indiretti. Un problema sanitario emergente che negli ultimi due anni è stato ulteriormente accuito dalla pandemia e recentemente dalla guerra in Ucraina: i lockdown, le limitazioni imposte, la paura del contagio e della guerra insieme al costante consumo di notizie hanno aumentato lo stress, il senso di incertezza e di imminente pericolo nella popolazione che hanno avuto un impatto notevole sulla quantità e qualità del sonno. L’insonnia, nonostante i suoi effetti negativi sulla salute delle persone colpite, rimane una patologia sottostimata, sottodiagnosticata e sottotrattata: i pazienti spesso la interpretano come un sintomo e si affidano al fai-da-te o al passaparola prima di ricorrere a un medico. A tutto questo contribuisce anche la propensione di molti dei media a considerare l’insonnia come un problema legato al benessere, allo stile di vita e alle cattive abitudini e non una vera e propria patologia. Spiegare cos’è l’insonnia e il rapporto con le 24 ore, illustrare quali sono i meccanismi fisiopatologici che determinano l’insonnia, approfondire il punto sullo stato della ricerca ed evidenziare l’impatto clinico, psicologico e socio-economico della patologia sono gli obiettivi del Corso di Formazione Professionale Continua per i giornalisti “Molto più di una semplice assenza di sonno: insonnia, la patologia delle 24 ore”, promosso dal Master della Sapienza Università di Roma ‘La Scienza nella Pratica Giornalistica’ con il contributo non condizionante di Idorsia.

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Ricerca anti-tumorale del politecnico di Torino

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

Il progetto AI CUrES (AI to predict Cancer metastasis using Ultra-Echo-Sono imaging) – sviluppato dalla professoressa Valentina Cauda del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT al Politecnico di Torino – mira a proporre nuove metodologie per la diagnosi precoce delle metastasi tumorali, acquisendo nuove conoscenze nella fase iniziale della loro formazione con un approccio in tempo reale e possibilmente predittivo, che può essere decisivo per il futuro dei pazienti oncologici.Grazie al carattere particolarmente innovativo e al grande impatto potenziale di questo progetto, la professoressa Cauda è stata selezionata tra i 55 progetti beneficiari del contributo ERC PoC-2022 da parte dello European Research Council della Commissione Europea. la sovvenzione è finalizzata alla realizzazione di “Proof of Concept”, cioè prototipi dimostrativi per esplorare il potenziale commerciale o sociale dei progetti di ricerca di frontiera. AI CUrES è stato selezionato tra 96 progetti presentati da ricercatori e ricercatrici ERC di tutta Europa e prevede un finanziamento di 150 mila euro, parte del programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell’Unione Europea. Le metastasi sono la principale causa di morte delle malattie tumorali e costituiscono ancora oggi un’emergenza clinica irrisolta, che richiederebbe un intervento tempestivo sia in termini di diagnosi precoce sia di terapie preventive da attuare quanto prima, non solo contro il tumore primario, ma soprattutto nei primi stadi di formazione delle metastasi. La metastasi è il risultato di un complesso meccanismo, ancora oggi oggetto di molti studi, che vede la circolazione di materiale biologico, in particolare vescicole extracellulari (EVs), dal sito del tumore primario verso altri tessuti.

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Colture fuori suolo

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

Le colture fuori suolo, idroponiche o su substrato, sono tecniche di coltivazione innovative e molto specializzate, che richiedono un’elevata professionalità da parte dei coltivatori e dei consulenti. Proprio la mancanza di conoscenze specifiche da parte degli operatori è uno dei principali motivi che hanno limitato la loro diffusione commerciale.Questo libro, che intende colmare la carenza di testi in lingua italiana sull’argomento, tratta in modo semplice, ma con rigore scientifico, i vari aspetti tecnici e pratici delle colture fuori suolo, illustrando anche l’uso di software sviluppati dagli stessi Autori e disponibili gratuitamente in rete.Completa l’opera una trattazione dettagliata delle principali specie ortive e ornamentali coltivate fuori suolo in Italia, a cui hanno contribuito molti tecnici agronomi con una lunga esperienza nel settore.Grazie all’utilizzo di box e schede di approfondimento, alternando capitoli descrittivi ad altri più di carattere tecnico-scientifico, gli Autori hanno creato vari percorsi di lettura in funzione delle conoscenze di base e delle esigenze di informazione del lettore, in maniera da rendere fruibile l’opera ad un’ampia platea, dall’hobbista allo studente di scuola superiore o universitario, dai coltivatori agli agronomi e ricercatori che si occupano quotidianamente di colture fuori suolo.Il software SOL-NUTRI. € 38,00 – Edagricole di New Business Media srl Pagine 330 – formato 19,5 x 26 cm

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Il ruolo della chemioterapia nei protocolli di terapia genica

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

La terapia genica mira a correggere nelle cellule “malate” la funzione di un gene difettoso, mediante il trasferimento di una versione corretta e funzionale dello stesso gene. Nel contesto delle malattie ematologiche, un tipico protocollo di terapia genica prevede tre fasi, intervallate anche da parecchi giorni: la raccolta delle cellule staminali del sangue dal paziente, la loro correzione genetica in laboratorio e, infine, la loro re-infusione (o trapianto) nel paziente. Nella prima fase, il paziente viene sottoposto a un regime farmacologico che spinge una parte delle cellule staminali ad abbandonare la nicchia nella quale risiedono all’interno del midollo osseo per raggiungere la circolazione sanguigna. Questo trattamento è anche noto come mobilizzazione ed è in genere molto ben tollerato. Una volta raggiunto il sangue, le cellule staminali possono essere prelevate, purificate e trasferite in laboratorio, dove vengono corrette geneticamente con vettori lentivirali per il trasferimento genico o con le procedure di editing con CRISPR. Prima di poter ritrapiantare le cellule corrette è però necessario “fare loro spazio” nel midollo osseo del paziente, dove possano attecchire e ripopolare con la loro progenie corretta tutte le linee cellulari sanguigne. Bisogna eliminare le cellule staminali portatrici della mutazione patologica che sono rimaste nel paziente e nel frattempo hanno rioccupato tutta la nicchia. Per farlo si deve ricorrere a dei protocolli, chiamati di “condizionamento”, a base di chemioterapia o di radioterapia, che come tutti i trattamenti di questo tipo sono associati a un’elevata tossicità sia acuta (danni alle mucose, alto rischio di infezioni talvolta anche letali) sia a lungo termine (danni agli organi, secondi tumori, sterilità) e vengono quindi applicati solo in pazienti in condizioni di riceverli e per il trattamento di gravi malattie. Quest’ultimo passaggio rappresenta quindi la barriera principale a un utilizzo più ampio e sicuro delle cellule staminali in terapia: il suo eventuale superamento rappresenta quindi da molti anni il miraggio di molte ricerche sperimentali.

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How Xi Jinping is damaging China’s economy

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

For the past 20 years China has been the most reliable source of growth in the world economy, contributing a quarter of the rise in global GDP over that period. Its success has for the most part been powered by pragmatism, as the ruling Communist Party mixed market reforms with state control. Now, however, China’s economy is in danger.The first problem is the zero-covid policy. More than 200m people have been living under pandemic restrictions. Many are sleeping on factory floors so they can keep working, but industrial output has dipped and for the full year China may struggle to grow faster than America for the first time since 1990. Western vaccines are still banned, some 100m Chinese over the age of 60 are not yet triple-jabbed, and the zero-covid policy looks set to continue into next year. Since it is associated with Xi Jinping, China’s leader, criticism of it is regarded as sabotage. The second problem is Mr Xi’s ideological approach to economic policy. His aims are rational: to tackle inequality, monopolies and debt, and to ensure that China dominates new technologies and is fortified against Western sanctions. But his strategy is to expand the scope of the least productive part of the economy—the government-run one—while buffeting the private sector with fines, regulations and purges. Venture capitalists say they have switched to betting on the biggest subsidies, not the best ideas. For the first time in 40 years, no major sector is undergoing liberalising reforms. Without them, China’s growth will suffer, and that will have global consequences. Zanny Minton Beddoes Editor-in-chief The Economist

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Christie’s Finest and Rarest Wines and Spirits

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

LONDON – Christie’s London Finest and Rarest Wines and Spirits auction on 8 June 2022 will offer an array of exceptional bottles, ranging from the most-coveted Grand Cru Burgundies, through to venerable Bordeaux, ancient Madeira and rare Single Malt whiskies.Of particular note is Generations of Jayer, a collection of rarest Burgundy direct from the cellars of King’s College, Cambridge – one of the world’s most ancient and prestigious educational institutions (please find the dedicated release here). Generations of Jayer is a focused collection of forty five lots of some of the rarest Burgundies ever to be bottled. The wines have superb provenance, having been purchased by the college on release from the UK importer, Richards-Walfords, and thereafter stored in the deep, cool cellars at King’s – these are likely some of the finest examples of these wines a collector can hope to find today. Highlights from the collection include Georges & Henri Jayer Echezeaux 2001 (estimate: £50,000 – 70,000), and Emmanuel Rouget, Vosne-Romanée, Cros Parantoux 2005 (estimate: £24,000 – 35,000), both offered in previously unopened original cartons. Further Burgundy highlights of the sale include rare wines from Domaine Roumier, Domaine Coche-Dury, Domaine de la Romanée Conti, Armand Rousseau, Domaine Leflaive and other top-tier producers, which sit side-by-side with rarities from Bordeaux, the Rhone valley, including Domaine Gentaz-Dervieux, Côte-Rôtie Cuvée Réservée 1990, and Italy. In addition the auction will offer a selection of extraordinary rarities from Terroir al Limit, one of the most exciting estates in Spain today. Terroir al Limit is a famous, cult winery, high up in Priorat. The top Crus, Les Manyes and Les Tosses, have become über collectible over the last decade and now, just after the estate’s 20th birthday, Christie’s is delighted to present a rare selection of the top two Crus at auction including Terroir al Limit, Les Manyes 2016 (2 bottles per lot, estimate: £600 – 800) and Terroir al Limit, Les Tosses 2014 (1 x 6L bottle per lot, estimate: £1,000 – 1,400).A selection of ancient madeira will be offered including Blandy’s, Grabham Commemoration Solera 1811 (1 bottle per lot, estimate: £1,500 – 3,000) and D.Bolger, Bual 1900 (2 bottles per lot, estimate: £800 – 1,100). Alongside this rare ports from Ramos Pinto will be featured including the classic vintage of the 19th century, the Ramos Pinto Sweet White Port 1884 (1 bottle per lot, estimate: £1,600 – 2,400).The sale will present a fine selection of single malt Scotch whisky, led by the extremely rare Bowmore 1964 Trilogy (estimate: £50,000 – £70,000) and Cognac from Martell & Biscuit-Dubouché (estimate: 2 bottles per lot £1,700 – 2,400). A unique offering of whisky from Royal Salute to celebrate the Platinum Jubilee of Queen Elizabeth II (estimate: £100,000 – 150,000) will also be offered. Her Majesty’s vibrant pastel garments and iconic brooch collection have inspired this ultra-limited release. Only 21 sets of seven are available worldwide, and this precious collection is housed in hand-crafted Dartington Crystal decanters and displayed in striking pastel-coloured presentation boxes. The exclusive whisky blends together high-aged spirits, at over 32 years of age with provenance from no fewer than seven silent stills, each now lost to time, and has been finished for over 2 years in tawny port casks – a wine served during a Coronation Banquet in 1953.

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Yves Klein’s Anthropométrie De L’époque Bleue

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022

LONDON AND PARIS – Christie’s will offer Yves Klein’s Anthropométrie de l’époque bleue, (ANT 124) (1960, estimate on request) as a leading highlight of the 20th / 21st Century: London Evening Sale on 28 June, part of the 20/21 London to Paris sale series. One of only a handful of Anthropométries on this scale to remain in private ownership, its combination of eight solid blue imprints against a shimmering, dappled azure backdrop, which anticipate the Cosmogonies series, occupies a unique position within the artist’s oeuvre. Created in February 1960, it represents an important early instance of the newly-discovered technique that Klein would showcase just weeks later in his seminal performance of the same title at the Galerie Internationale d’Art Contemporain, Paris. Representing the culmination of performance art and action painting, it stands as a historic record of one of the twentieth century’s most daring and unique artistic projects: to seal in paint the passage from the material to the immaterial realms, using ‘living brushes’.Originally owned by Werner and Anita Ruhnau, Anthropométrie de l’époque bleue, (ANT 124) attests to one of the most important relationships within Klein’s oeuvre. Werner was the architect of the Gelsenkirchen Opera House, where he had worked closely with Klein on his recently-completed installation of vast ‘International Klein Blue’ (IKB) sponge-reliefs and monochrome panels in the theatre’s foyer. It was under the Ruhnaus’ stewardship that Anthropométrie de l’époque bleue, (ANT 124) was first unveiled, as part of the 1964 exhibition Moderne – gesammelt in Gelsenkirchen. The show, held at the Künstlersiedlung Halfmannshof, offered a showcase of private collections in Gelsenkirchen, featuring a sponge-relief by Klein as well as a rich survey of works by ZERO artists. Between 1976 and 2004, the work remained largely concealed from public view, making a significant reappearance in Klein’s major 2006-07 retrospective at the Musée national d’art moderne, Centre Georges Pompidou, Paris. There, it was shown directly alongside two of its closest counterparts, each featuring five blue imprints: a work of the same title held in the Pompidou’s collection, Anthropométrie de l’époque bleue, (ANT 82), as well as Anthropométrie sans titre, (ANT 100) (Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D.C.).

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