Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°195

Archive for 7 giugno 2022

Mostra “Tempo di Archè”

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

Napoli Vernissage 10 giugno 2022, ore 19:30 FrameArsArtes di Paola Pozzi – Corso Vittorio Emanuele, 525. È il filo rosso della mostra Tempo di Archè la personale di Raffalele Boemio, a cura di Domenico Natale. Un percorso espositivo di quadri, sculture e filmati – parte del più vasto ciclo denominato Afona – che ha caratterizzato il percorso di Boemio negli anni duemila. Di questo ciclo le opere più recenti mantengono il nucleo poetico della meditazione sul rapporto che intercorre tra il libero immaginario dell’artista e la realtà della vita quotidiana, e che costituiscono da sempre uno dei due aspetti emblematici del suo operare. «Questa fase della mia produzione, scaturisce dall’esigenza di interrompere il vortice della fretta in cui viviamo immersi e che non sembra esaurirsi mai; rappresenta un momento di riflessione muto, che si esprime attraverso i sensi. Una presa di posizione contro la ridondanza del mondo, senza mai rifuggire dal rapporto sociale dell’opera d’arte e dalla sua lettura segnica» spiega l’artista. Un linguaggio muto, afono per l’appunto, ma non inespressivo, né inascoltato “silenzio custodito e fama che grida”. «Mi sono reso conto del vuoto che abbiamo dentro e della necessità di tornare a dei valori naturali. Per questo c’è un forte richiamo alla Natura, ma senza naturalismo» prosegue Boemio. «La sua ricerca esprime il disagio morale e civile di fronte alla sofferenza umana e alla schiavitù dei migranti nei campi della nostra terra, nella quale lui vive e opera» sottolinea il curatore. La mostra propone un percorso di ricerca del senso del segno, di ritorno al tratto primitivo, rituale, evocativo, sinestetico e continuamente rinnovato, attraversato dalla trasformazione, pur conservandosi nell’essenza. Saldo nelle sue radici, come quelle che l’artista racconta di aver trovato in spiaggia nel 2015 – probabilmente dei rizomi (rigonfiamenti del fusto con funzione di riserva) – forme sconosciute che nessuno sapeva interpretare ma che hanno sedimentato, scavando nel profondo, fino a toccare l’altra essenza, quella speculare alla Natura: l’essenza umana e la sua dimensione insieme materiale e spirituale, in equilibrio costantemente precario, impantanata nella lotta tra l’Essere e il Dover Essere, raffigurata in forme scarnificate, in solitudine, in difficoltà, a tratti isolata. Mai però disperata, né mai dimessa, o sottomessa. Un richiamo forte alla vita, alla lotta, al reciproco riconoscersi come simili. Parti della stessa Natura. La mostra si inserisce perfettamente nella filosofia culturale della galleria FrameArsAtes, che vuol essere, come racconta la proprietaria: «uno spazio di libertà ed un luogo di divulgazione dell’arte contemporanea, aperto alla città e ai giovani artisti». Raffaele Boemio è nato ad Afragola (NA) nel 1952 e si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. È stato docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Cardito (NA). Nel 1978 ha fondato con Haebel e Domenico Natale il “Gruppo X/Arte” aderendo al Movimento degli operatori estetici nel sociale. 10 – 24 giugno 2022 Orari: da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

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On copper, wax, iron, wisteria and ice di Elena Mazzi

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

Torino 15 giugno – 23 ottobre 2022 Inaugurazione 14 giugno 2022 ore 18.30 PAV – Parco Arte Vivente via Giordano Bruno 31 mostra personale dell’artista Elena Mazzi a cura di Marco Scotini. La relazione tra i territori a rischio e le comunità che li abitano innesca le pratiche di Elena Mazzi (1984), che decostruiscono e contestano le dicotomie epistemiche della modernità, sollecitandoci a pensare un nuovo rapporto ecologico tra natura, cultura e mondo; Mazzi colleziona casi di studio sul campo, luoghi di lavoro, laboratori portatili, mette in opera differenti set di procedure, scambi interdisciplinari, vocabolari indigeni e specializzati, per superare i limiti degli ambiti in cui la conoscenza si è prodotta e si produce. Seguendo la contrapposizione tra “scienza di stato” e “scienza nomade” (Deleuze e Guattari), potremmo annettere la ricerca di Elena Mazzi a quest’ultimo modello teorico.Mazzi si introduce in ambito artistico, antropologico e scientifico con un approccio “minore”, con un fare rizomatico in cui le circostanze, di volta in volta, fanno emergere i kit di strumenti, i concatenamenti disciplinari e gli interlocutori possibili. L’obiettivo è quello di trovare una risposta non convenzionale alle urgenze ecologiche, all’estrattivismo neoliberista, al collasso delle biodiversità, cercando nuovi immaginari di interconnessione, intersezione e mutua dipendenza, oltre il monopolio cognitivo dei saperi occidentali. L’orizzonte strategico del suo lavoro, nei contenuti e nelle metodologie, è quello di sensibilizzare le soggettività coinvolte all’importanza della dimensione ecosistemica e delle “entità circolanti” (Bruno Latour) che popolano la società. Il titolo della mostra indica proprio questo processo additivo di molteplici laboratori che hanno come base le materie prime. Combinando le arti visive con soluzioni e tattiche deputate da discipline quali geografia, scienze sociali ed antropologia, nel lavoro di Elena Mazzi la pratica artistica diventa azione all’interno delle comunità. Nell’ambito del public programme della mostra, il 5 Luglio il PAV ospita Soils Matter, un incontro interdisciplinare dedicato alla relazione tra pratiche artistiche, il suolo e le scienze del suolo, promosso e curato dal gruppo di ricerca del progetto Scientific Visualizations: Impact on Practice della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano-Bozen. Nell’ambito della rassegna di Workshop con gli artisti, Elena Mazzi conduce il workshop pubblico dal titolo Smellscapes, un percorso di esplorazione del territorio in cui è situato il PAV per lavorare alla produzione di essenze di quartiere. Il percorso di ricerca partecipativa si sviluppa su più date: 31 maggio, 28 giugno e 5 ottobre 2022.

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“Capital Group: Come orientarsi nella nebbia verso la normalità”

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

A cura di Mike Gitlin, Head of Fixed Income di Capital Group. La crescita globale è destinata probabilmente a rallentare sulla scia dell’aumento del rischio geopolitico e dell’incertezza, dell’inasprimento della politica monetaria e del rallentamento dell’economia cinese. Esiste, inoltre, il forte rischio che l’inflazione resti elevata a lungo, a causa dei problemi alla filiera e del consistente aumento dei prezzi delle materie prime. Questi due fattori potrebbero portare a un periodo di stagflazione a livello globale. Nel lungo periodo (10 anni e oltre) le forze disinflazionistiche, come l’aumento dei livelli di indebitamento, i progressi tecnologici e l’invecchiamento demografico, potrebbero iniziare a normalizzarsi grazie alla ripresa degli approvvigionamenti e all’allentamento dell’inflazione.La Cina, oltre a non essere immune da queste forze globali, sta attraversando un periodo di rallentamento della crescita sullo sfondo di un contesto normativo in evoluzione.I tassi di riferimento sono in rialzo, trainati dalla forte inflazione. I mercati prevedono che il tasso sui Fed Fund raggiungerà il 2,8% circa entro fine anno, arrivando a toccare circa il 3,0% alla fine del prossimo. Fuori dagli Stati Uniti, la Banca centrale europea (BCE) è solo all’inizio della rinormalizzazione della politica monetaria, essendo di circa 6-12 mesi in ritardo rispetto alla Fed e alla Bank of England (BoE). Non è chiaro se nei prossimi due anni la BCE riuscirà a portare i tassi intorno all’1,5%, secondo le attese del mercato. Per qualcuno, investire nel reddito fisso in un mondo in cui l’inflazione è elevata e le banche centrali stanno alzando i tassi di interesse è preoccupante. Tuttavia, è importante ricordare le quattro funzioni principali che le obbligazioni possono svolgere in un portafoglio. 1. Diversificazione rispetto alle azioni: quando le azioni sono in difficoltà, detenere obbligazioni con una ridotta correlazione alle azioni può ridurre la volatilità del portafoglio. 2. Conservazione del capitale: un’allocazione obbligazionaria potrebbe contribuire a proteggere il capitale nella maggior parte dei contesti di mercato, soprattutto in uno scenario in cui aumentano tassi e aspettative sui tassi. 3. Reddito: garantire una fonte di reddito affidabile è una funzione fondamentale di un’allocazione obbligazionaria. 4. Protezione dall’inflazione: le obbligazioni direttamente collegate all’indice dei prezzi al consumo possono contribuire a proteggere il potere d’acquisto di un investitore. Per l’investimento a lungo termine, l’equilibrio è fondamentale. Gli investitori alla ricerca di un portafoglio bilanciato dovrebbero accertarsi che l’allocazione al reddito fisso sia adeguata a tutte e quattro le funzioni. Il miglioramento continuo dei fondamentali ha reso più appetibili le obbligazioni corporate investment grade, sulla scia del calo dei coefficienti di leva netti delle obbligazioni investment grade USA ed europee. Anche i fondamentali dell’high yield USA stanno migliorando. Anche i fondamentali di vari Paesi emergenti sembrano stabili. Sui mercati valutari prediligiamo il dollaro USA, tenuto conto dell’aumento dei rendimenti dei Treasury USA, dell’attuale volatilità e del rallentamento della crescita globale. Dato che probabilmente l’inflazione perdurerà, i titoli di Stato protetti dall’inflazione potrebbero contribuire a proteggere i portafogli dall’inflazione elevata. (abstract – fonte: http://www.verinieassociati.com)

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Digitalizzazione PA. Far sì che prezzi e anziani non siano un problema

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

La digitalizzazione di molti servizi, privati e pubblici, è una buona cosa a due condizioni: il prezzo per l’utenza deve essere minore rispetto a quando non c’era, i servizi devono essere accessibili a tutti. Ad oggi, però, non è così. Un esempio: carta d’identità elettronica. In tutti i Comuni i prezzi richiesti all’utenza sono alti: tempi di consegna e costi materiali. Tra problemi di organizzazione dei singoli Comuni che non riescono ancora a far fronte alla nuova realtà di diversi impiegati a domicilio e costi inspiegabili visto il minor impegno in tutti i sensi rispetto al vecchio documento cartaceo, siamo a livelli assurdi. E’ ancora un problema perché la digitalizzazione della popolazione, soprattutto quella anziana, è in alto mare. Il governo fornisce le dovute informazioni ma il metodo è ancora complicato e farraginoso, creando vittime decisamente inopportune, visto che è una delle più vaste fasce deboli della popolazione. Ci arriva un “consiglio” dal Giappone, paese notoriamente attento alla propria popolazione anziana. Nell’ambito del “Digital Garden city”, programma per la diffusione del digitale, è di questi giorni la decisione di assumere 20mila nuovi dipendenti per supportare le persone anziane in materia, e garantire effettiva integrazione delle fasce più anziane della popolazione.In Italia, non passa giorno in cui non esplodono problemi per la continuità lavorativa dei cosiddetti navigator, assunti a suo tempo per facilitare l’applicazione del reddito di cittadinanza. Il loro impiego in materia potrebbe non essere solo la voglia di non andare contro questo o quel sindacato, ma di dare un servizio utile che, oggi, è solo svolto estemporaneamente da strutture volontarie. Un investimento il cui ritorno sarebbe soddisfatto dai ritorni economici, umani e civici. http://www.aduc.it

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Imprese. de Bertoldi (FdI): accogliere allarme CNA su rischio fallimenti

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

”Accolgo l’allarme lanciato dalla Cna sul rischio fallimento di migliaia di imprese per il blocco della cessione dei crediti d’imposta da superbonus 110% , conseguente ai ripetuti provvedimenti ostativi del governo, e che ora vede 2,6 miliardi di crediti riconosciuti ma non monetizzati, ed oltre 5 miliardi di crediti in attesa. Cantieri bloccati, cittadini esasperati, ed imprese che non riescono a far fronte agli impegni con i propri dipendenti e con i pagamenti previdenziali e tributari a causa della confusione normativa sul tema super bonus 110%. Ho chiesto più volte al governo ed ministro Franco di rendere libera la cessione del credito, almeno da parte delle banche e degli organismi vigilati a chiunque e senza limitazioni temporali; non ha senso infatti, come è stato previsto nel recente decreto aiuti, prevedere questa possibilità di cessione solamente per i crediti sorti dal mese di maggio, quando il problema è dovuto ad un cassetto fiscale pieno delle banche dell’intermediari finanziari proprio per i crediti antecedenti il mese di maggio. Stiamo giocando alle spalle degli Italiani, dimenticandoci che il Pil 2021 si era risollevato in gran parte per merito dell’attività edilizia collegata al 110%. Ricordo che in tale misura, che prevede il visto di conformità dei professionisti, le frodi sono stati praticamente inesistenti, e quindi non si capisce questa paralisi, dovuta alla ostinazione del governo draghi. È un danno per il paese intero, soprattutto in un momento di crisi internazionale come questo, e rischiamo che le previsioni sul PIL per l’anno in corso azzerino addirittura la crescita prevista, che già era dimezzata rispetto allo scorso anno. Invito quindi lo stimato ministro Franco ad accogliere le proposte che Fratelli d’Italia ha fatto da diversi mesi, e cioè liberalizzare le cessioni laddove insistono i visti di conformità dei professionisti, che ricordo sono assicurati -ope legis-. Ridiamo quindi fiato all’economia, e garantiamo un contributo pure alla sostenibilità ambientale, grazie alla riqualificazione energetica degli immobili, liberalizzando immediatamente le cessioni dei crediti d’imposta e garantendo una stabilità normativa per almeno due anni. Non è possibile attendere oltre”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.

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Torna con la sua terza edizione “Voglio un pianeta così”

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

E’ la campagna di comunicazione che il Parlamento europeo in Italia diffonderà sui suoi canali online tra giugno e luglio. Sportivi, cantanti, attori e testimonial green si mobiliteranno per la tutela del nostro pianeta. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini verso comportamenti e stili di vita più sostenibili e rispettosi dell’ambiente.La campagna di comunicazione ha preso il via il 5 giugno scorso, nella Giornata mondiale dell’Ambiente, con la testimonianza di Gianluigi Buffon. Seguiranno, nelle settimane successive: Paola Maugeri (giornalista e conduttrice radiofonica), Gregorio Paltrinieri (nuotatore), Anna Favella (attrice), I PanPers (duo comico), Hervè Barmasse (alpinista), Klaus – Tudor Laurini (artista), Legno (duo musicale) Ditonellapiaga (cantante), Daniela Ferolla (conduttrice televisiva), Francesco Centorame (attore), Michele Rosiello (attore), Davide Shorty (cantante), Ludovica Coscione (attrice), Camilla Agazzone (green influencer), Alan Cappelli (attore), Simonetta Columbu (attrice), Giacomo Giorgio (attore), Valeria Margherita Mosca (forager), Leonardo Cecchi (attore), Omar Di Felice (ciclista estremo), Marco Spinelli (fotografo, documentarista ed esploratore), Stella Bellomo (food blogger), Carlotta Perego (aka Cucina Botanica, green influencer), Angelo Cattivelli e Melissa Di Pasca (conduttori di Rai Gulp).La campagna sarà l’occasione per raccontare buone pratiche italiane sull’ambiente e la lotta al cambiamento climatico. Da Arabat, startup pugliese che utilizza le bucce d’arancia per recuperare metalli preziosi dalle batterie esauste, passando per Plastic Free e Voglio un mondo pulito, associazioni di volontariato che si occupano della salvaguardia dell’ambiente marino, fino ad arrivare a Gaudats Junk Band, gruppo musicale che suona strumenti auto-costruiti e ricavati da materiale di scarto. Esempi tangibili di come per tutelare l’ambiente e necessario l’impegno di tutti noi. Come per le passate edizioni, la campagna mira a coinvolgere i cittadini nel raccontare la propria idea “green” utilizzando l’hashtag #vogliounpianetacosì. Le idee migliori potranno essere condivise sui canali social del Parlamento europeo in Italia.

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Melanoma: L’immunoterapia cronicizza il tumore metastatico

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

Chicago. Quasi la metà dei pazienti (48%) con melanoma metastatico, trattati in prima linea con la combinazione di due molecole immunoncologiche, nivolumab e ipilimumab, è viva a 7 anni e mezzo. Un risultato senza precedenti e impensabile prima dell’arrivo dell’immunoncologia, quando la speranza di vita nella malattia metastatica era di circa 6 mesi. I dati aggiornati della duplice immunoterapia, evidenziati dallo studio Checkmate 067 che ha arruolato 945 persone, sono presentati al Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO), che si apre oggi a Chicago, e sono approfonditi nel press briefing promosso da Bristol Myers Squibb.“Il melanoma ha costituito il modello ideale per verificare l’efficacia della immunoterapia contro il cancro – afferma Paolo Ascierto, Direttore Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative del ‘Pascale’ di Napoli -. Fino a pochi anni fa, non esistevano terapie realmente efficaci contro questo tumore della pelle, molto aggressivo in fase metastatica. Oggi la storia della malattia è cambiata e l’obiettivo della cronicizzazione è possibile per sempre più persone. Il dato dello studio Checkmate 067 consolida ulteriormente l’efficacia della combinazione nivolumab e ipilimumab in prima linea, con il 48% dei pazienti metastatici vivo a 7 anni e mezzo. La sopravvivenza globale mediana è stata di 72,1 mesi con la combinazione, rispetto a 36,9 mesi con nivolumab e a 19,9 con ipilimumab. In particolare, l’‘effetto memoria’ di ipilimumab è solido nel tempo e la sua efficacia si mantiene a lungo termine, anche dopo la fine del trattamento”. Nel 2020, in Italia, sono state stimate quasi 14.900 nuove diagnosi di melanoma. Al Congresso ASCO sono presentati anche i dati dello studio RELATIVITY-047 sulla combinazione di relatlimab e nivolumab in prima linea. “Relatlimab è una nuova molecola immunoncologica, inibitore del checkpoint immunitario LAG-3 – spiega il prof. Ascierto -. Nello studio internazionale sono stati coinvolti 714 pazienti con melanoma metastatico o non operabile. LAG-3 può essere paragonato a un ‘freno’, utilizzato dal tumore per aggirare la risposta alle terapie immuno-oncologiche, che si affianca a quelli già noti come PD-1 e CTLA-4. Questa proteina svolge un ruolo decisivo nella resistenza ai farmaci anti-PD1 come nivolumab. Sono molto incoraggianti i dati relativi alle risposte e alla sopravvivenza globale, a un follow up mediano di 19,3 mesi.

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Scuola: Inclusione alunni disabili

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

Continua ad essere deficitaria la normativa che regola l’assegnazione delle ore di sostegno agli alunni con disabilità: è una mancanza particolarmente grave perché, come rimarcato i giudici del Consiglio di Stato nel ricorso promosso da Anief sulla elaborazione del nuovo PEI, rischia di penalizzare il diritto allo studio degli allievi più bisognosi di attenzioni. Come è evidente la mancanza di docenti che affiancano gli alunni disabili senza essere in possesso del titolo: il bisogno di docenti specializzati è evidente. Anche alla luce di questo, dopo le prove preselettive per l’accesso ai nuovi 20 mila posti banditi del VII ciclo del TFA Sostegno, il sindacato Anief riapre i ricorsi per gli esclusi in virtù dell’errato numero programmato non corrispondente alle reali esigenze didattiche, come ha avuto modo di provare già in un ricorso vinto in tribunale per lo stesso motivo.La necessità di avviare dei corsi specializzanti con un numero ben maggiore di quelli attuali è emersa anche qualche giorno fa durante il convegno “Prospettive giuridico-pedagogiche per la scuola inclusiva, a cinque anni dall’entrata in vigore del D.Lgs 66/2017” organizzato dall’Università degli studi della Basilicata: in quell’occasione il leader dell’Anief – ha rimarcato l’esigenza di implementare risorse, soffermandosi anche “sul problema di avere ancora molti insegnanti di sostegno senza specializzazione” e che “lo Stato dovrebbe garantire una maggiore copertura economica per i docenti di sostegno, ma anche delle vere nuove regole sulla certificazione. Il legislatore ascolti quindi i pedagogisti, i giuristi e le parti sociali, valorizzando il docente sostegno e garantendo una didattica speciale di qualità agli alunni disabili”.

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Prarostino celebra i 55 anni del Faro della libertà

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

Prarostino sabato 18 e domenica 19 giugno, tornerà a celebrare l’anniversario della costruzione del Faro della Libertà. Le iniziative, patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino, inizieranno sabato 18 alle 21 nel giardino del Faro con lo spettacolo “Gesti di pace in tempo di guerra” presentato dal gruppo “Costruire cantando”. Musiche dal vivo e voci narranti racconteranno la Resistenza civile nelle Valli del Pinerolese. Domenica 19 giugno la manifestazione ufficiale si aprirà alle 10,30 con il ritrovo dei partecipanti sul piazzale del Municipio, da dove partirà un corteo verso il cimitero, il parco della Rimembranza e quello del Faro, dove saranno deposte corone d’alloro in memoria dei caduti per la libertà. Parteciperanno al corteo tutte le associazioni locali e la banda musicale di Inverso Pinasca. Alle 11 sono in programma i saluti della sindaca di Prarostino e dei rappresentanti dell’ANPI. A seguire gli interventi del Vicesindaco metropolitano e della Direttrice del settimanale “L’Eco del Chisone”. Seguirà la consegna di una copia della Costituzione della Repubblica Italiana ai diciottenni del paese. Alle 12,30 è in programma il pranzo organizzato dalla Pro Loco. Per le prenotazioni occorre telefonare entro giovedì 16 giugno al numero 340-2234786.La torre-faro di Prarostino venne inaugurata il 18 giugno 1967e fu voluta dalla popolazione e dagli amministratori locali per ricordare con la sua ardita architettura i 600 partigiani dei 51 Comuni delle valli pinerolesi caduti nella lotta di liberazione contro il nazifascismo. Progettato dagli architetti Roberto Gabetti ed Aimaro Isola, realizzato con vari contributi, l’apporto gratuito di ex-partigiani e il dono del pietrame da parte dei cavatori di Bagnolo Piemonte, il monumento si presenta come una torre-traliccio su pianta quadrata, realizzata in pietra greggia e alta 15 metri. La torre termina con un terrazzino e una stele metallica sormontata da un faro, la cui luce è visibile dalla pianura pinerolese anche a notevoli distanze.

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Illustration du savoir-faire français aux enchères

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

Rue Drouot 75009 Paris, France les 9 et 10 juin prochains, la maison de ventes Beaussant Lefèvre & Associés remet à l’honneur le grand goût français à travers une vente florilège rappelant les grandes ventes évènement qui font le prestige de l’Hôtel Drouot et de cette maison de vente. De la France à la Chine en passant par la Turquie, cette vente estimée plus d’1M€ réserve quelques chefs-d’œuvre.Après deux jours d’exposition, 368 lots seront proposés à la vente lors de deux vacations. La première se déroulera le jeudi 9 juin à 18h et la seconde le lendemain, vendredi 10 juin à 13h30. Provenant de plusieurs grandes demeures françaises et d’appartements parisiens, les objets sélectionnés au cours des six derniers mois seront répartis en plusieurs chapitres.Le premier jour de vente sera réservé à la céramique. Sous l’expertise de Michel Vandermeersch, plusieurs collections seront dispersées. Une collection de faïences de Strasbourg et de Niderviller, dont deux rares et importantes terrines en forme de faisan attireront l’admiration des passionnés (estimation : 50 000 – 60 000 €, chacune). Ces deux faisans ont été produits à Strasbourg, dans la fabrique de Paul Hannong vers 1749-1751. Une collection de faïences du Midi – Marseille et Moustiers – et deux importantes collections de porcelaines de Meissen clôtureront ce premier chapitre.Vente aux enchères publique – Hôtel Drouot – Salle 5/6 Jeudi 9 juin 2022 – 18h (lots 1 à 111) Vendredi 10 juin 2022 – 13h30 (lots 112 à 368) Exposition publique – Hôtel Drouot – Salle 5/6 Mercredi 8 juin 2022 – 11h/18h Jeudi 9 juin 2022 – 11h/20h Vendredi 3 juin 2022 – 11h/12h

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Do cars with clean combustion engines still have a chance in Europe after 2035?

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

Berlin/Brussels/Strasbourg, June 3, 2022 – Ahead of the European Parliament’s decision on EU CO2 fleet limits, associations, petroleum producers and automotive suppliers have warned against a one-sided focus on e-mobility in Europe to curb CO2 emissions from road transport. On behalf of the eFuel Alliance, its managing director Ralf Diemer summarised: “The European Parliament has an extremely important decision to make next week, when it votes on CO2 limits for passenger cars and light commercial vehicles. The EU Commission’s proposal aims to reduce CO2 emissions from new cars by 100% from 2035. Looking solely at the tailpipe, without considering the upstream chain, this is de facto a ban on vehicles with an internal combustion engine, because ICE vehicles always have a local CO2 value, regardless of whether they are powered by eFuels or fossil fuels. Conversely, following this logic, an e-car always qualifies as a zero-emission vehicle, even if it is powered by fossil-generated electricity. This approach falls short of delivering a comprehensive climate policy – we need a more holistic view of transport emissions. Only in this way we will achieve climate neutrality.” “47 million existing vehicles in Germany can only play their part in climate protection by using sustainable fuels,” stressed Karsten Schulze, Technical President of the ADAC. “Within the European Union, there are 330 million cars, and as many as 1.4 billion worldwide – with synthetic fuels, they could all drive in a carbon-neutral way.” E-mobility, he said, is something many consumers simply cannot afford, and a lack of charging infrastructure makes the transition even more difficult. “The gap between what was planned and what has been achieved so far threatens to become even wider in the future,” Schulze concluded. “We will not be able to electrify the whole world. Even we in Germany are struggling.” A ban on cars with a combustion engine would also mean devaluing people’s property. “But this discussion is not necessary, because there is an alternative in the form of synthetic fuels.” In recent days, 106 associations and companies from the mobility, technology and energy sectors had already addressed MEPs in a joint letter. “Where clean electromobility is the solution that meets consumer demands, it will prevail. Where it is not (yet) feasible, there should be a choice. EU employment remains stable with a technology open regulation while also providing affordable and low-cost solutions for vulnerable households and businesses. To reduce carbon emissions, the electricity and fuels used to power vehicles need to be renewable. Hence, the focus should be put on decarbonising the electricity and fuels supply, not on banning or promoting one technology over others,” the letter states. A 100% reduction in CO2 would de facto mean not only a complete ban on internal combustion engines, but also on plug-in hybrid vehicles. A target of less than 100% or the recognition of CO2 emission reductions through the contribution of sustainable renewable fuels would avoid such a ban.A voluntary crediting system for sustainable renewable fuels could be a practical solution that could be included in the regulation on CO2 standards for cars and vans. This would use existing structures for crediting fuels in the marketplace and avoid double counting. The crediting system would be a first step toward a more holistic life-cycle approach. It would provide a safety net for cases where direct electrification is not yet feasible, the signatories stress.Attention editors: According to current plenary agenda, the debate in the EU Parliament is scheduled to begin at around 2:30 p.m. on Tuesday, June 7. The vote is scheduled for Wednesday afternoon. Further information: http://www.efuel-alliance.eu

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Pierre Péju: Effractions Collection Blanche, Gallimard

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

Un jeune voyou, piètre braqueur poursuivi par la police, pénètre violemment dans l’atelier puis dans l’univers pictural d’Alice Watt, grande artiste contemporaine. Il y introduit une stupéfiante touche de génie et bientôt un désordre tragique. Un écrivain confirmé assiste, avant de prendre l’avion, au grave malaise d’un individu qui lui ressemble. À l’arrivée, il décide, sur un coup de tête, d’usurper l’identité de ce voyageur qu’attendent de sinistres personnages. Un homme solitaire, se sentant devenir vieux, s’inscrit à un club secret dont les membres se sont engagés à se rendre mutuellement un terrible service afin d’échapper au déclin. Mais le contrat se mue en piège funeste. Trois personnages à trois âges de la vie. Trois récits d’effraction qui se font écho et invitent à une réflexion sur l’art, l’identité, la littérature, la vieillesse et la mort. 304 pages, 140 x 205 mm Genre : Nouvelles et récits Catégorie > Sous-catégorie : Littérature française > Nouvelles et récits

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Des souris et des hommes

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

[Of Mice and Men] Première parution en 1939 Trad. de l’anglais (États-Unis) et préfacé par Agnès Desarthe Nouvelle traduction Collection Du monde entier, Gallimard. En plein cœur de la Grande Dépression, George et Lennie, deux ouvriers agricoles, parcourent à pied la Californie en quête de travaux journaliers dans des fermes. Malgré la rudesse de leur quotidien, ils partagent le même rêve : s’offrir leur propre lopin de terre avec des animaux. Plus que tout, ils veulent croire qu’un jour ils récolteront les fruits de leur labeur. Pourtant, tout oppose ces deux hommes : Lennie est un colosse à l’esprit simplet qui adule les bestioles au pelage doux, tandis que George s’avère lucide et malin. Ils sont néanmoins inséparables et George veille sur son acolyte qui ne sait pas toujours maîtriser sa force. Souvent, Lennie dérape, et les deux hommes s’empressent de plier bagage. Lorsqu’ils sont embauchés un mois entier dans un ranch de la vallée de Salinas, ils sont convaincus que, cette fois, ils réuniront le pactole nécessaire à leur rêve. Or c’était compter sans les œillades ravageuses de l’épouse du jeune patron, qui n’annoncent…144 pages, 140 x 205 mm Genre : Romans et récits Catégorie > Sous-catégorie : Littérature étrangère > Anglo-saxonnes Pays : États-unis Époque : XXe siècle

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Timothy Snyder: Terres de sang. L’Europe entre Hitler et Staline

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

[Bloodlands : Europe between Hitler and Stalin] Trad. de l’anglais (États-Unis) par Pierre-Emmanuel Dauzat Nouvelle édition augmentée en 2022. Postface inédite de l’auteur. Contient 36 cartes Collection Bibliothèque des Histoires, Gallimard « Au début du XXIe siècle, alors que je concevais ce livre », nous dit Timothy Snyder dans cette postface inédite rédigée à la veille de la guerre en Ukraine, « il n’existait d’expressions familières que pour deux politiques de carnage : l’Holocauste et la Grande Terreur soviétique. Personne ou presque n’avait remarqué que dans les deux cas, les fosses de la mort étaient dispersées sur les mêmes territoires ». C’est par ces mots que Timothy Snyder complète le récit de la catastrophe au cours de laquelle, entre 1933 et 1945, 14 millions de civils, ont été tués par l’Allemagne nazie et l’Union soviétique stalinienne. Tous l’ont été sur un même territoire, que l’auteur appelle les « terres de sang » et qui s’étend de la Pologne centrale à la Russie occidentale en passant par l’Ukraine, la Biélorussie et les pays Baltes. Plus de la moitié d’entre eux sont morts de faim. Deux des plus grands massacres de l’histoire ayant précédé l’Holocauste —… 752 pages, 36 cartes, 140 x 225 mm Achevé d’imprimer : 01-04-2022 Genre : Études et monographies Thème : histoire /politique, économie Histoire – Politique, économie.

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Anne Akrich: Le Sexe des Femmes. Fragments d’un discours belliqueux

Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022

Hors série Littérature, Gallimard. « Si l’on veut comprendre quand l’embrasement a commencé, il faut se souvenir que la cigarette responsable des flammes a été jetée, il y a plusieurs années, dans un trou. C’est d’ici que le grand incendie du début du XXIe siècle est parti. Du sexe des femmes. C’est de cette tranchée même que nos contes de guerre et de vengeance se racontent désormais. Encore faudrait-il les écouter. » Dans ce livre iconoclaste, l’autrice dit tout haut, avec une audace rare, ce que beaucoup de femmes pensent tout bas et que beaucoup d’hommes se refusent à concevoir. Désir féminin, maternité, viols, prétendue « zone grise » du consentement, dialogue impossible entre les sexes sont au coeur de ce petit traité à l’humour ravageur. Et si le rire était l’arme la plus puissante pour surmonter nos antagonismes stériles? 192 pages, 118 x 185 mm Genre : Romans et récits Catégorie > Sous-catégorie : Connaissance > Sexualité

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