Una scelta inevitabile, vista la situazione di degrado e sbando in cui l’azienda si trova a causa di scelte politiche e manageriali nefaste che hanno ridotto al collasso il servizio, a scapito di lavoratori e utenza. Treni fuori servizio a causa di revisioni scadute, bus con evidenti deficit manutentivi come confermato anche da una recente indagine della Procura, infrastrutture e ambienti di lavoro fatiscenti, personale lasciato a sé stesso nonostante le continue aggressioni; il tutto aggravato da una consistente carenza di personale operativo in tutti i settori. Sarebbe necessaria l’assunzione di oltre mille unità tra operai, autisti, personale di stazione e di movimento, personale di condotta e scorta treni. Invece si continua a negare il diritto al godimento delle ferie maturate mettendo a repentaglio il recupero psicofisico e ad aumentare i carichi di lavoro. Utilizzando tale situazione creata ad hoc per giustificare la privatizzazione e la progressiva esternalizzazione di attività, depauperando competenze che sono state per anni fiore all’occhiello dell’azienda.Si sciopera anche per lo stato di abbandono della ferrovia Roma Giardinetti, per l’organizzazione del lavoro di autisti e personale metro C, per le polveri nelle gallerie delle metropolitane, per la gestione fallimentare delle ferrovie ex concesse, per il blocco dei trasferimenti e per la discriminazione contrattuale della “quarta area”. La protesta avrà luogo dalle 8.30 alle 12.30 e interesserà tutti i servizi gestiti da Atac: bus, tram, metro A, B e C, ferrovie Roma Lido, Roma Viterbo e Roma Giardinetti.
Archive for 13 giugno 2022
Roma Atac al collasso: 17 giugno 4 ore di sciopero
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
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Il gas cipriota che servirebbe
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
L’Unione europea è alla ricerca di fonti di approvvigionamento di gas alternativi a quello russo e una di queste è il gas cipriota. Sono 11 anni che Cipro ha scoperto un grande giacimento di gas al largo delle sue coste, ma i contrasti con Turchia e Grecia hanno reso non utilizzabile il deposito energetico.Ricordiamo che Cipro è divisa in due parti, una, più grande, filo greca, riconosciuta dalla Ue e l’altra, derivata dalla invasione turca del 1974, riconosciuta solo dalla Turchia. I contrasti derivano dalla richiesta di ripartizione dei profitti e dalle proposte contrastanti di far affluire il gas attraverso gasdotti greci o turchi. Neanche la guerra all’Ucraina della Russia ha convinto all’accordo, sicchè, un’importante fonte energetica rimane inutilizzata per contrasti tra Grecia e Turchia. La soluzione trovata da Cipro è quella di una pipeline che arrivi in Egitto, dove il gas verrebbe liquefatto per essere riesportato su navi in Europa. Il progetto dovrebbe realizzarsi entro il 2024-2025. Aggiungiamo che un altro importante giacimento di gas è stato trovato dall’Eni nell’area di mare di competenza dell’Egitto.Insomma, fonti alternative al gas russo ci sono. Attivarle significa rendere l’Ue meno dipendente, con relativi benefici economici per i consumatori europei. Primo Mastrantoni, http://www.aduc.it
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Referendum senza quorum. ‘Soddisfatti e rimborsati’
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
Come previsto, i referendum Giustizia sono invalidati: non hanno raggiunto il quorum. Per gli appassionati c’è da leggere molto su motivazioni di tanti “soddisfatti e rimborsati”: coloro che con varie motivazioni hanno cavalcato (anche col silenzio) la non partecipazione per validare la contrarietà ai quesiti: ora sono appagati del possibile incidente che si sarebbe manifestato con una Giustizia garantista, razionale e uguale per tutti (magistrati inclusi). La campagna sarebbe stata occasione di confronto, ma quest’ultimo è merce rara… sì, proprio merce, prodotto di scambio perché venditore ed acquirente ne ricavino utile. Chi compra lo fa solo con emozioni, rispetto al venditore più bravo ad intortarlo o per qualche altra merce di scambio (tipo 2×3). Poi ci sono quelli che non comprano, che nel nostro caso sono grande maggioranza… e ad essi viene dato grande credito, ché accodarvisi è diventata espressione di giudizio politico. Che guazzabuglio… e che ci sarebbe da aspettarsi nel paese dove si rincorrono le cryptovalute, le lotterie, si fa audience per chi sponsorizza guerre e invasioni e si passano mesi ad ascoltare e rispondere ai loro emuli… tutto in nome della libertà d’espressione? Poi ci sono quelli saggi e che hanno capito tutto, tipo… l’uso eccessivo dei referendum ha logorato gli stessi… vaglielo a dire agli svizzeri e agli americani… Insomma, c’è sempre un buon motivo, sempre esterno a se stessi, che mortifica le istituzioni e che dà ragione a se stessi. Ma… qualcuno che dica: a me sta bene che il giudice poliziotto giudichi lo stesso che ha arrestato, che si vada in galera perché sospettati, che le corporazioni di giudici decidano chi comanda la giustizia, etc (giustizialismo, in una sola parola)… no! Solo casi rari.E qualcun altro che dica: basta coi referendum, Parlamento e basta…. No! Solo casi rari.Non mettiamoci l’animo in pace. Vincenzo Donvito Maxiahttp://www.aduc.it
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Festival Arte e scienza
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
Roma 9 – 19 luglio, 1, 2 ottobre 2022 Concerti, video musicali d’autore, installazioni sonore, improvvisi di musica, teatro e danza, workshop, incontri, proiezioni di film. La nuova edizione del Festival ArteScienza “ECOFORME. Conflitti e solidarietà dell’espressione creativa” ideato fin dalla prima edizione nel 1993 dal Centro Ricerche Musicali. “La nuova edizione del Festival – spiegano Laura Bianchini e Michelangelo Lupone fondatori del CRM e coordinatori artistici del Festival – trae spunto dalle concezioni musicali ed ecologiche di Krzysztof Penderecki. Numerosi al Goethe-Institut gli artisti internazionali che si alterneranno sulla scena: dalla Germania arrivano l’Ensemble Ascolta e il duo di intuitive music Markus Stockhausen (figlio di Karlheinz) e Tara Bouman, dalla Polonia il solista di live set Marcin Dymiter | Emiter che presenterà un lavoro ispirato all’Arboretum di Penderecki. A loro si affiancano il trio di instant composition Abdelnour/Ernst/Yamasaki, e un nutrito gruppo di interpreti italiani dediti con particolare attenzione alla sperimentazione e alla musica d’oggi: il flautista Gianni Trovalusci, il Quartetto di sax Saxatile che esegue quattro prime assolute per ArteScienza, l’Eko Ensemble impegnato in due capisaldi della musica contemporanea quali Kontakte di Karlheinz Stockhausen e Transicion II di Mauricio Kagel, e il Quartetto Maurice cui spetta l’ultimo concerto al Goethe-Institut. Per gli ultimi due giorni della prima parte di festival, il 18 e 19 a luglio, ci si sposterà nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, per approfondire un repertorio pensato per l’organo di Sant’Ignazio ed elettronica. Si consolida infine la collaborazione con la Fondazione Musica per Roma per l’appuntamento conclusivo del Festival previsto in autunno il 2 ottobre al Parco della Musica. Il PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista presenta un programma che approfondisce la scrittura musicale di Marta Gentilucci (1973), allieva di Marco Stroppa e una predilezione per la computer music con residenze importanti all’IRCAM di Parigi e per il biennio 2021-22 all’Accademia di Francia – Villa Medici, e del compositore austriaco Georg Friedrich Haas (1953), esponente di spicco della musica spettrale. Completano il programma i progetti formativi di masterclass di Andrew McPherson sul pianoforte aumentato e l’incontro con studiosi di fama internazionale, fra cui Michel Imberty e François Delalande, curato dal compositore Emanuele Pappalardo. L’1 ottobre al Parco della Musica il seminario a cura di Tonino Battista direttore del PMCE.Info e biglietti: da 15 a 5 euro.www.artescienza.info
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Fino al 30 giugno le iscrizioni Parma Summer School 2022
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
La Summer School, che si svolgerà dal 28 al 30 settembre, ha l’obiettivo di fornire ai giovani ricercatori l’opportunità di imparare da alcuni dei più importanti esperti nel campo della valutazione del rischio dei prodotti alimentari regolamentati. La rilevanza dei temi della sicurezza alimentare, dal punto di vista sia della gestione del rischio sia della valutazione del rischio, sarà affrontata nei tre giorni della Scuola, con particolare attenzione agli enzimi alimentari, alle indicazioni sulla salute e ai materiali a contatto con gli alimenti. Queste complesse questioni e interazioni devono essere affrontate con approcci multidisciplinari e multi-stakeholder, combinando risorse e competenze.Gli argomenti della Summer School saranno trattati in tre diverse aree, caratterizzate anche dall’interazione tra esperti e partecipanti attraverso sessioni di approfondimento e attività virtuali di networking: • Valutazione del rischio/Gestione del rischio dei prodotti regolamentati nell’UE • Approcci di valutazione del rischio dei prodotti regolamentati presso l’EFSA • Valutazione del rischio al crocevia tra sicurezza dei consumatori e innovazione nella produzione alimentare. Sito web della Summer School https://events.efsa.europa.eu/summerschool2022
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Accordo di collaborazione tra Intesa Sanpaolo casa e Abitare Co
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
Intesa Sanpaolo Casa, la società di mediazione e intermediazione immobiliare del primo gruppo bancario italiano nata nel 2015, e Abitare Co., da 25 anni attiva nella commercializzazione delle nuove costruzioni, hanno siglato un accordo di collaborazione finalizzato alla vendita in esclusiva di abitazioni di nuova costruzione nelle zone di comune interesse presenti su tutto il territorio nazionale. L’accordo può estendersi anche alle altre zone presidiate in via diretta da Intesa Sanpaolo Casa a destinazione prevalentemente residenziale, oltre che alle singole unità abitative.Attraverso questo accordo Abitare Co., oggi presente prevalentemente a Milano, potrà espandere la propria attività anche nel resto d’Italia grazie alla rete di agenzie immobiliari di Intesa Sanpaolo Casa. Quest’ultima potrà beneficiare a sua volta del know how di Abitare Co. sui servizi di consulenza per lo sviluppo e la valorizzazione di progetti immobiliari innovativi in linea con le richieste del mercato e in grado di soddisfare le esigenze di consumatori e clienti istituzionali. La collaborazione permette il coordinamento e la gestione dei mandati in ottica sinergica, ampliando l’offerta di servizi integrati e creando nuove opportunità di sviluppo per affrontare l’attuale contesto immobiliare. Nel 2021 il mercato residenziale ha segnato una crescita del +34% delle compravendite rispetto al 2020, confermando il buon andamento in tutte le principali città italiane (Fonte: Nomisma su dati OMI Agenzia delle Entrate).In particolare, Intesa Sanpaolo Casa, presente nel settore della cantieristica residenziale di nuova costruzione dal 2019, mette a disposizione di Abitare Co. la propria rete di agenzie in città – Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Milano, Padova, Roma, Torino – e l’agenzia online che presidia oltre 500 comuni in Italia grazie a un approccio innovativo e altamente tecnologico in grado di accompagnare i propri clienti nell’acquisto dell’immobile anche da remoto. Abitare Co., con 25 anni di esperienza nel settore, un team composto da oltre 80 professionisti specializzati nel real estate e un valore attuale del portafoglio immobili gestito di circa 1,4 miliardi di euro, si occuperà poi di valorizzare i progetti immobiliari, gestendo tutte le fasi di advisory che vanno dall’analisi di mercato e fattibilità del progetto sino agli aspetti tecnico progettuali e a quelli di agency.
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Istat: produzione aprile +1,6% su mese, +4,2% su anno
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, la produzione industriale ad aprile sale dell’1,6% sul mese precedente e del 4,2% su base annua. “Dati positivi. Evidentemente il caro bollette delle imprese non ha pesato sulla loro produzione. E ci sono due sole possibili ragioni. La prima è che le imprese hanno scaricato sui consumatori finali i maggiori costi energetici sotto forma di aumento dei prezzi. La seconda è che gli aiuti del Governo a favore delle imprese hanno sortito il loro effetto. Sono vere entrambe le cose” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Secondo il nostro studio, la produzione di aprile non solo è superiore, nei dati destagionalizzati, del 4,8% rispetto a febbraio 2020, ultimo mese pre-lockdown, e del 2,5% nel confronto con gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia, ma, nei dati corretti per gli effetti di calendario, è superiore anche rispetto ad aprile 2019 con un ragguardevole +5,5%. Scontato, invece, il +87,7% su aprile 2020, mese di piena emergenza Covid” conclude Dona.
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Robeco: L’high yield statunitense invia un segnale di recessione?
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
A cura di Colin Graham, Head of Multi-Asset Strategies di Robeco. Un’area distinta, ma correlata, che gli investitori tengono d’occhio è rappresentata dal mercato obbligazionario high yield statunitense, l’unica importante asset class che ha registrato deflussi netti negli ultimi 12 mesi. I titoli high yield sono emessi da società che hanno un rating creditizio inferiore a investment grade perché i loro business sono più rischiosi, il che le rende più esposte a un default in caso di recessione. I recenti dati macroeconomici delle economie in via di sviluppo indicano un rallentamento della dinamica di espansione, e l’allarme sull’inflazione si sta trasformando in un allarme sulla crescita; di conseguenza, osserviamo con interesse il mercato high yield statunitense.Il timore che la Federal Reserve non sia in grado di orchestrare un atterraggio morbido trova riscontro nell’analisi storica e, visti gli attuali livelli di inflazione e disoccupazione, ci sentiamo in sintonia con questo punto di vista. L’argomentazione opposta è che la Fed ha qualche margine di manovra per attenuare le eccessive tensioni sul mercato del lavoro, poiché un modesto aumento della disoccupazione sarebbe un fattore positivo ai fini dell’allungamento del ciclo, permettendo alla banca centrale di interrompere i rialzi dei tassi.Un potenziale problema è dato dal fatto che i titoli del settore dei beni voluttuari rappresentano oggi la parte più consistente del mercato high yield, con il 20% degli emittenti, mentre l’energia si colloca intorno al 14%. Di conseguenza, l’high yield si conferma un’asset class molto ciclica, per la quale i livelli di occupazione e di spesa per consumi saranno un fattore chiave. Se si esclude una recessione, gli attuali livelli di rendimento delle emissioni high yield appaiono interessanti e l’allarme sulla crescita è già scontato nelle valutazioni. Se consideriamo il nostro scenario di investimento principale, i bilanci di consumatori e imprese sono in buone condizioni. Gli eccessi che abbiamo riscontrato nelle precedenti recessioni sono assenti dai luoghi più ovvi (tranne forse i bilanci pubblici), il che ci induce a credere che il rischio di recessione su un orizzonte di 12 mesi non sia elevato. Riteniamo che i rischi per l’high yield siano più simmetrici delle prospettive di recessione attualmente riflesse negli spread: le probabilità di default sono ancora basse e la Fed sospenderà i rialzi dei tassi nel corso dell’anno. Quindi, per il momento non siamo eccessivamente preoccupati.
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La ricetta di Mosaico Verde per rendere più verde l’Italia”
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
Nell’incontro tenutosi a Roma in questi giorni AzzeroCO2 ha illustrato i risultati raggiunti tra il 2018 e il 2022 grazie al lavoro sinergico tra pubblico e privato: 286 gli ettari riqualificati in 130 aree gestite da Comuni e Enti Parco di 16 regioni italiane. Gli interventi realizzati – da nord a sud d’Italia – hanno l’obiettivo di rispondere alle esigenze specifiche dei territori: sono perciò progettati ad hoc e includono, nella prima fase di attecchimento delle piante, sempre un piano di manutenzione integrativo rispetto a quello programmato dagli Enti che gestiscono le aree.In generale, nelle aree urbane si privilegia la creazione di boschetti antismog, di barriere fonoassorbenti per mitigare il rumore causato dal traffico veicolare, l’aumento delle zone d’ombra per consentirne la fruizione da parte dei residenti e il miglioramento dell’aspetto paesaggistico attraverso l’utilizzo di specie arbustive con fioriture gradevoli.Nelle aree periferiche e nelle zone parco si va solitamente a progettare interventi dall’aspetto naturaliforme, per aumentare o ricostituire la copertura arborea e ridurre l’effetto isola di calore nelle stagioni più calde, ripristinare la biodiversità attraverso l’impiego di specie autoctone, privilegiando quelle che forniscono cibo e riparo all’avifauna e rimuovendo quelle straniere e infestanti che spesso sono state impiegate in passato perché di facile attecchimento. La cosa più importante è che ogni intervento è un progetto a sé stante e risponde a specifiche necessità, ma soprattutto è immaginato per crescere nel tempo e raggiungere la maturità necessaria per sopravvivere in autonomia. Lo sanno bene le aziende, ad oggi 36, che hanno scelto di integrare Mosaico Verde nelle loro strategie di Responsabilità Sociale d’Impresa, e che hanno scelto di restituire al territorio in cui operano o in cui risiedono i loro stakeholder un po’ del valore generato delle proprie attività. 127 i Comuni e gli Enti parco che hanno aderito e oltre 30 quelli in corso di adesione: nella maggior parte dei casi si tratta di realtà pubbliche che, non avendo risorse sufficienti per incrementare le aree verdi o gestire in modo sostenibile quelle esistenti, le hanno rese disponibili all’interno della campagna, dando loro una seconda opportunità.Dissesto idrogeologico, consumo di suolo, incendi boschivi, perdita di biodiversità, sono alcuni dei nemici da combattere e AzzeroCO2, attraverso la campagna Mosaico Verde, lo fa piantando alberi e recuperando e gestendo in maniera sostenibile le aree boschive esistenti, in collaborazione con i gestori delle aree e le ditte specializzate. Una risposta concreta per ridare nuova linfa vitale al patrimonio naturale del Paese, attraverso la creazione di luoghi di condivisione e di ristoro, dove è possibile socializzare, fare passeggiate, vivere nuove esperienze a contatto con la natura e crescere consapevoli dell’immensa ricchezza di cui disponiamo: gli alberi.
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“A matter of trust: tenersi informati in tempo di crisi”
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
Competenza, capacità comunicativa, rispetto e responsabilità nei confronti dei propri interlocutori, capacità di incidere sulla società. Sono questi i principali criteri in base ai quali le persone valutano l’operato degli esperti a cui si affidano per informarsi e compiere le proprie scelte di vita quotidiana. Sono solo alcuni degli elementi emersi dall’indagine condotta, grazie al supporto dell’istituto Tips Ricerche, su un campione di 450 soggetti tra i 25 e i 75 anni rappresentativo della popolazione italiana nell’ambito del progetto Opinion Leader 4 Future nato dalla collaborazione tra l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (ALMED) dell’Università Cattolica e le media relations del Gruppo Credem, tra i principali gruppi bancari nazionali e tra i più solidi a livello europeo, per indagare il ruolo dei leader d’opinione nel panorama informativo nazionale ed internazionale. La ricerca completa intitolata “A matter of trust: tenersi informati in tempo di crisi” è stata pubblicata dal team di ricerca ALMED e Tips Ricerche nelle scorse settimane in occasione del lancio della newsletter del progetto Opinion Leader 4 Future che ha l’obiettivo di approfondire con interviste, casi di studio e dati di ricerca i meccanismi di circolazione delle informazioni e della costituzione delle opinioni ampliando la platea degli interessati al tema dell’opinion leading. Il target della newsletter, i cui contenuti e redazione sono a cura di ALMED, è rappresentato da una platea di lettori ampia, eterogenea, composta non solo di esperti ma anche di cittadini curiosi di cogliere i cambiamenti che caratterizzano il mondo dell’informazione. La ricerca ha analizzato anche le differenze nell’approccio alla scelta degli esperti a cui affidarsi a seconda della generazione di appartenenza. In particolare, per i cosiddetti “millennials” (25-40 anni) ha grande rilevanza anche la capacità di gestire più touchpoint per facilitare l’interazione con gli “assistiti”. I millennials si differenziano dagli altri target anche per la maggiore importanza data all’esperienza internazionale.
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Tetto al prezzo della benzina per l’estate
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
“Bene il tetto al prezzo dei carburanti, ma non basta!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la proposta del Pd presentata con un emendamento al Dl Aiuti.”Intanto non vorremmo che fosse un alibi per il Governo per non alzare dall’8 luglio il taglio delle accise di almeno altri 10 cent o fosse l’alternativa alla riduzione dell’Iva dal 22 al 10%. Inoltre, non ha senso fissare già un termine di scadenza al provvedimento a due mesi” prosegue Dona. “Il rischio, infine, è che diventi un prezzo di riferimento per accordi collusivi tra le imprese. Allora sarebbe meglio che si tornasse direttamente ai prezzi amministrati fino a che non finiranno queste speculazione intollerabili, con prezzi fissati settimanalmente dal Mise. Serve, infine, una definizione di prezzo anomalo che possa consentire all’Antitrust di intervenire anche in assenza di abusi di posizioni dominanti o di intese restrittive della concorrenza” conclude Dona.
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Riunione Bce: si vuole evitare un “caso Italia”
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
La Banca Centrale Europea si trova attualmente in una posizione molto difficile a causa dell’elevata inflazione, del rallentamento della crescita e della contrazione del mercato del lavoro. Attualmente, noi di LGIM riteniamo che il rischio che l’Area Euro entri in recessione dalla seconda metà del 2023 sia del 60%.Per questi motivi, sono state prese delle misure insolite al fine di rendere più chiaro quale sarà l’andamento dei tassi d’interesse per il breve periodo, sebbene i cosiddetti “falchi” stiano facendo pressione affinché l’istituto agisca in tempi più rapidi.La Bce ha dichiarato che ha partire dal 1° luglio 2022 interromperà il suo programma di acquisto degli asset; tuttavia, continuerà comunque a reinvestire almeno fino alla fine del 2024.Riteniamo che, con queste mosse, l’istituto di credito speri di non dover creare un nuovo programma a supporto dell’Italia. Il motivo è che uno dei principali vantaggi dell’Asset Purchase Programme era la possibilità di emettere debito sovrano a costi più contenuti, un’opportunità molto vantaggiosa per governi come quello di Roma, il cui rapporto debito/Pil dovrebbe arrivare a toccare quota 160% a causa delle misure di sostegno emanate durante la pandemia di Covid-19.Il fatto che i tassi d’interesse si siano mantenuti bassi negli ultimi 8 anni ha permesso al Tesoro di rifinanziare il debito a costi contenuti, riducendo sensibilmente le uscite generate da questo e rendendo l’onere che ne deriva più gestibile.L’aumento dei tassi d’interesse, e di conseguenza degli oneri finanziari, da parte della Bce mette in discussione la sostenibilità del debito di un paese come l’Italia e questo obbliga la Banca Centrale a essere molto più “trasparente” circa le sue intenzioni di effettuare ulteriori rialzi; molto più di quanto lo siano stati altri istituti come la Federal Reserve o la Banca d’Inghilterra.
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Schengen adieu o goodbye. Cambiare verso il peggio?
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
Schengen è lo spazio di libera circolazione senza controlli alle frontiere, uno dei successi proiettati al futuro della costruzione comunitaria: non solo persone e merci, ma anche diritto, economia, salute, difesa/sicurezza e politica, quello che noi federalisti utopisti chiamiamo “Stati Uniti d’Europa”. Schengen fino a poco tempo fa era la cancellazione di code alle dogane, esibizione di passaporti, barriere fisiche e fili spinati. Per l’appunto “era”, ché dopo gli attacchi terroristici e la crisi dei migranti del 2015, alcuni Stati hanno reintrodotto i controlli e alcuni non li hanno mai tolti anche per la pandemia. Secondo la Corte di Giustizia Ue, le deroghe a Schengen non possono durare più di sei mesi (1) e, siccome molti Paesi i controlli li vogliono, ecco che si sta per cambiare la norma. Riflessioni e iniziative perché una norma così determinante per la costruzione del federalismo europeo non è gradita… troppi problemi… si fa prima a riaffermare il potere decisionale degli Stati nazionali, ché altrimenti si compromette la politica internazionale e non federalista dell’Unione. All’insegna di “modernizzare Schengen” (slogan e impegno dell’attuale presidenza francese) i sei mesi di deroga diventerebbero infiniti, con obiettivo principale la chiusura delle frontiere esterne ai migranti (2): ogni singolo Stato applicherebbe con propria decisione meccanismi di solidarietà che godranno di contributi finanziari, dando priorità a chi ha diritto a protezione internazionale e ai più vulnerabili rispetto ai cosiddetti migranti economici; chi non accetta migranti sul suo territorio potrà contribuire finanziariamente o logisticamente a questa politica. Sembra l’istituzionalizzazione e generalizzazione del “modello” (disperazione umana, economica e politica) delle isole greche: tenere migranti da espellere e richiedenti asilo ai confini esterni dell’Ue.Cambiare tutto per generalizzare e istituzionalizzare il peggio che prima era circoscritto. Queste le intenzioni francesi per dire sostanzialmente “adieu” a Schengen. Al momento non si sa – tipo Germania (3) – quali siano le intenzioni di chi invece vorrebbe solo dire “goodbye”. A fronte anche di quanto in corso in Polonia, principale Paese di accoglienza degli sfollati e profughi ucraini, esperienza per la quale una certa voce in capitolo avrebbe valore.François-Marie Arouet http://www.aduc.it
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Strumento per gli appalti internazionali per proteggere le imprese UE
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
Lo strumento per gli appalti internazionali (IPI – International Procurement Instrument) introduce delle misure per limitare l’accesso agli appalti pubblici UE alle aziende non europee i cui governi non consentono alle imprese europee di partecipare alle loro gare d’appalto pubbliche. Promuovendo la reciprocità, l’IPI mira ad aprire questi mercati protetti e a porre fine alla discriminazione contro le imprese dell’UE nei paesi terzi.Tale strumento di offensiva commerciale consentirà alla Commissione di stabilire se e in quale misura le imprese di un paese terzo debbano essere soggette a una misura IPI, a seconda dell’entità delle barriere commerciali.Il testo legislativo è stato approvato in via definitiva con 554 voti a favore, 7 contrari e 14 astensioni.In generale, le misure IPI si applicheranno alle gare d’appalto del valore minimo di 15 milioni di euro per opere e concessioni, ad esempio la costruzione di strade o ponti, e di 5 milioni di euro per beni e servizi, come l’acquisto di computer.Il Parlamento ha ampliato l’ambito di applicazione dello strumento riducendo il numero di eccezioni in base alle quali un’autorità che cerca offerenti nei Paesi UE (ad esempio municipi, istituzioni pubbliche o governi) può scegliere di non applicare le misure IPI. I deputati hanno assicurato che le grandi amministrazioni aggiudicatrici, come i municipi delle grandi città o i governi centrali, saranno vincolate alle nuove norme.Inoltre, sempre grazie al Parlamento, le amministrazioni aggiudicatrici saranno obbligate a prendere in considerazione i requisiti sociali, ambientali e lavorativi nella valutazione delle offerte.Il Parlamento ha disposto che qualora la Commissione constatasse l’esistenza di barriere nel mercato degli appalti pubblici di un paese terzo da cui proviene un’offerta, le misure IPI possono assumere la forma di una penalità applicabile sul prezzo o riduzione del punteggio per l’offerta in questione, secondo determinati criteri.I deputati hanno ottenuto che gli offerenti provenienti da paesi meno sviluppati siano esentati dalle misure IPI.
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Il Parlamento europeo avvia il processo di modifica dei Trattati UE
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
In considerazione della recente serie di crisi in corso, i deputati si sono avvalsi della prerogativa di chiedere che i Trattati siano modificati sulla base delle seguenti proposte: – riformare le procedure di voto in seno al Consiglio per migliorare la capacità di azione dell’Unione europea, incluso il passaggio dall’unanimità del voto al voto a maggioranza qualificata in ambiti quali le sanzioni, le cosiddette clausole passerella e le emergenze; – adattare le competenze dell’UE, soprattutto nei settori della salute e delle minacce sanitarie transfrontaliere, nel completamento dell’unione energetica basata sull’efficienza e sulle energie rinnovabili, nella difesa e nelle politiche sociali ed economiche; – garantire la piena attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali e incorporare il progresso sociale, collegato a un Protocollo sul progresso sociale, nei Trattati; – rendere l’economia dell’UE più resiliente, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese e ai controlli di competitività, e promuovere investimenti incentrati sulla transizione giusta, verde e digitale; – riconoscere al Parlamento il diritto di avviare, modificare o revocare la legislazione, nonché i pieni diritti di colegislatore sul bilancio UE, e – rafforzare la procedura di tutela dei valori fondanti dell’Unione e chiarire la definizione e le conseguenze delle violazioni ( 7 TUE e Carta dei diritti fondamentali). Il testo è stato adottato con 355 voti favorevoli, 154 contrari e 48 astensioni.
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Il diritto all’aborto sicuro e legale deve essere protetto
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
Bruxelles. Il PE condanna il deterioramento dei diritti e della salute sessuale e riproduttiva delle donne nel mondo, compresi gli Stati Uniti e alcuni Paesi UE, e chiede un accesso sicuro all’aborto. Il Parlamento incoraggia il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e la sua amministrazione a garantire l’accesso all’aborto sicuro e legale. I deputati ribadiscono l’appello al governo del Texas di abrogare rapidamente la legge 8 del Senato e chiedono a diversi altri Stati americani con leggi analoghe di allineare la loro legislazione con i diritti umani delle donne tutelati a livello internazionale.I divieti e le altre restrizioni all’aborto colpiscono in modo sproporzionato le donne in condizioni di povertà, affermano i deputati, che sottolineano che le donne che, a causa di ostacoli finanziari o logistici, non possono permettersi di recarsi in cliniche per la salute riproduttiva di Stati o paesi limitrofi, corrono maggiori rischi di subire procedure non sicure e potenzialmente letali.Il Servizio europeo per l’azione esterna, la Commissione e tutti i Paesi UE dovrebbero compensare qualsiasi eventuale riduzione dei finanziamenti degli Stati Uniti a favore della salute sessuale e riproduttiva (Sexual and reproductive health and rights – SRHR) a livello mondiale, nonché sostenere con forza e conferire priorità all’accesso universale all’aborto sicuro e legale nelle loro relazioni esterne.Il Parlamento propone di offrire un rifugio sicuro a tutti i professionisti del settore medico che potrebbero essere a rischio di persecuzione giudiziaria o di altro tipo.I deputati esortano i Paesi UE a depenalizzare l’aborto, eliminare e combattere gli ostacoli all’aborto sicuro e legale, all’accesso all’assistenza sanitaria e ai servizi SRHR, senza discriminazione alcuna. Il personale medico non deve negare alle donne l’assistenza all’aborto per motivi religiosi o di coscienza, poiché ciò mette a repentaglio la vita della paziente.La Corte Suprema degli Stati Uniti potrebbe votare la revoca della protezione garantita a livello federale sul diritto all’aborto. Ciò consentirebbe a ogni stato americano di decidere autonomamente se limitare o vietare l’aborto.Pressoché tutti i decessi derivanti da aborti non sicuri si verificano in paesi in cui l’aborto è gravemente limitato. Secondo le stime, il numero annuo di decessi materni negli Stati Uniti dovuti ad aborti non sicuri aumenterebbe del 21% entro il secondo anno successivo all’entrata in vigore di un divieto.
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È uscito Le agevolazioni in agricoltura 2022
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
(eBook, pp. 211,pdf Maggioli Editore, 14,46 €) di Fabrizio Santori, completo e semplice per districarsi tra la giungla delle opportunità. Misure per lo sviluppo delle filiere, a difesa delle produzioni agricole, di sostegno fiscale e contributivo, del reddito e dell’occupazione. Una guida completa e semplice per conoscere quali sono nel 2022 i finanziamenti europei diretti e indiretti, per sapere come internazionalizzare i prodotti e quali sono i fondi del Pnrr riservati al ramo agricolo. E poi la legge di bilancio nella sua parte dedicata all’agricoltura, il ‘milleproroghe’. L’autore riesce a condurre il pubblico degli addetti ai lavori, in primis, ma anche dei semplici curiosi e chi va in cerca di esprimere le proprie capacità o di realizzare i suoi sogni diventando imprenditore agricolo, con agilità e immediatezza, facendosi strada nei meandri di linguaggi spesso troppo specialistici, seguendo un ordine di facile consultazione con approfondimenti e focus, citazioni e commenti di articoli di legge, aggiornamenti sulla normativa. Il libro è arricchito dalle note introduttive del ministro Stefano Patuanelli e del sottosegretario Gian Marco Centinaio, e non manca l’analisi delle istituzioni attive in questo campo. Santori non dimentica il confronto prezioso con le associazioni e le confederazioni del settore, e punta con attenzione la lente sulle grandi possibilità che offre la ricerca per il successo e lo sviluppo di uno dei volani più vigorosi e antichi dell’economia e del benessere dell’Italia intera. E poi i distretti del Cibo a tutela degli interessi del Paese, gli interventi per la sicurezza dei luoghi di lavoro, fondamentali per la qualità e le prestazioni, e una riflessione sulle nuove tecniche agricole e problemi fiscali, completano un panorama complessivo sulla tematica che anticipa la Guida sulle agevolazioni in agricoltura 2022 come utile supporto a professionisti del settore e agli imprenditori agricoli al fine di conoscere le modalità di approccio alla ricerca dei fondi più attinenti alle proprie esigenze e conseguentemente al reperimento delle giuste informazioni, così da poter individuare tempestivamente le opportunità più adatte alle proprie necessità.
(eBook, pp. 211,pdf Maggioli Editore, 14,46 €) di Fabrizio Santori, completo e semplice per districarsi tra la giungla delle opportunità. Misure per lo sviluppo delle filiere, a difesa delle produzioni agricole, di sostegno fiscale e contributivo, del reddito e dell’occupazione. Una guida completa e semplice per conoscere quali sono nel 2022 i finanziamenti europei diretti e indiretti, per sapere come internazionalizzare i prodotti e quali sono i fondi del Pnrr riservati al ramo agricolo. E poi la legge di bilancio nella sua parte dedicata all’agricoltura, il ‘milleproroghe’. L’autore riesce a condurre il pubblico degli addetti ai lavori, in primis, ma anche dei semplici curiosi e chi va in cerca di esprimere le proprie capacità o di realizzare i suoi sogni diventando imprenditore agricolo, con agilità e immediatezza, facendosi strada nei meandri di linguaggi spesso troppo specialistici, seguendo un ordine di facile consultazione con approfondimenti e focus, citazioni e commenti di articoli di legge, aggiornamenti sulla normativa. Il libro è arricchito dalle note introduttive del ministro Stefano Patuanelli e del sottosegretario Gian Marco Centinaio, e non manca l’analisi delle istituzioni attive in questo campo. Santori non dimentica il confronto prezioso con le associazioni e le confederazioni del settore, e punta con attenzione la lente sulle grandi possibilità che offre la ricerca per il successo e lo sviluppo di uno dei volani più vigorosi e antichi dell’economia e del benessere dell’Italia intera. E poi i distretti del Cibo a tutela degli interessi del Paese, gli interventi per la sicurezza dei luoghi di lavoro, fondamentali per la qualità e le prestazioni, e una riflessione sulle nuove tecniche agricole e problemi fiscali, completano un panorama complessivo sulla tematica che anticipa la Guida sulle agevolazioni in agricoltura 2022 come utile supporto a professionisti del settore e agli imprenditori agricoli al fine di conoscere le modalità di approccio alla ricerca dei fondi più attinenti alle proprie esigenze e conseguentemente al reperimento delle giuste informazioni, così da poter individuare tempestivamente le opportunità più adatte alle proprie necessità.
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“Gli aumenti dei costi di produzione stanno mettendo a rischio la redditività della zootecnia”
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2022
Nonostante i gravissimi effetti prodotti della crisi pandemica, a cui si è aggiunto il conflitto tra Ucraina e Russia, l’industria mangimistica italiana conferma il suo ruolo di primo piano all’interno del panorama agro-zootecnico-alimentare. Infatti, pur in presenza di enormi difficoltà operative, produttive, economiche, nell’approvvigionamento di materie prime, nella logistica e con costi di produzione letteralmente fuori controllo, il settore è stato in grado di aumentare i volumi prodotti e di consentire alla zootecnia nazionale di continuare a garantire le sue produzioni e a soddisfare il fabbisogno alimentare del Paese. A dirlo è Michele Liverini, presidente reggente di ASSALZOO – Associazione nazionale tra i Produttori di alimenti zootecnici, aprendo l’assemblea annuale questa mattina a Bologna. Nel corso dell’evento sono stati illustrati i principali risultati dell’industria mangimistica dello scorso anno. Nei mesi scorsi ASSALZOO è più volte intervenuta, nei tavoli istituzionali coordinati dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per evidenziare le criticità del comparto. L’Associazione ha evidenziato a più riprese la grave situazione che ha segnato in particolare due tra i più importanti comparti del settore agro-zootecnico-alimentare e cioè quello dei bovini da latte e quello suino. «Stanno vivendo una crisi perdurante da troppo tempo, costretti a vendere in molti casi sottocosto latte e carni, con perdite ormai non più sostenibili e il rischio di chiusura di molte stalle», commenta Liverini. Sempre con riguardo all’aumento incontrollabile dei costi di produzione, ASSALZOO ha sottolineato che, qualora questi maggiori costi non possano trovare una compensazione interna alla filiera, il loro trasferimento al consumatore finale non potrà più essere rinviato. L’Associazione ha chiesto l’inserimento dell’industria mangimistica, unitamente al settore agricolo e allevatoriale, tra le imprese energivore, al fine di consentire un’attenuazione dell’insostenibile fiammata dei costi energetici. Altri temi sollevati da ASSALZOO riguardano l’importazione di materie prime, le epidemie di influenza aviaria e peste suina africana, infine le problematiche legate alla nuova normativa europea in tema di pratiche commerciali sleali. Su quest’ultimo punto chiosa il presidente Liverini: «Una normativa, tuttavia, pensata per la sua applicazione soprattutto nei rapporti con la GDO, ma che trasferita su tutta la filiera agro-zootecnica-alimentare sta determinando gravi difficoltà sia dal punto di vista operativo sia dal punto di vista interpretativo, rischiando di creare notevoli difficoltà e mettendo in discussione usi e consuetudini commerciali che da decenni regolano i rapporti tra operatori. Mi riferisco, soprattutto, all’obbligo del contratto scritto, che sta causando non poche difficoltà alle nostre aziende e agli stessi allevatori».
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