Stamattina la Corte Suprema degli Stati Uniti ha abolito la storica sentenza Roe v. Wade del 1973, revocando il diritto all’aborto. “L’aborto presenta una profonda questione morale. E la Costituzione non conferisce il diritto all’aborto” si legge nella sentenza. Sei giudici, tre dei quali nominati dall’ex presidente Donald Trump, hanno votato a favore e tre – Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Stephen Breyer – contro. “Tristemente, molte donne hanno perso oggi una tutela costituzionale fondamentale. Noi dissentiamo” hanno dichiarato i tre giudici contrari alla decisione. Gli Stati potranno ora decidere autonomamente. E’ probabile che quasi la metà renderà l’aborto illegale. Davanti alla sede della Corte Suprema intanto cresce la protesta, con un numero di manifestanti che aumenta di minuto in minuto. (fonte Pressenza International press agency)
Archive for 24 giugno 2022
Stati Uniti, la Corte Suprema abolisce il diritto all’aborto dopo 50 anni
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
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Diritti civili e individuali. Unione europea punto di riferimento mondiale
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Dopo il voto della Corte Suprema Usa che oggi ha abolito il diritto costituzionale all’aborto e il voto del Bundestag tedesco che ha abolito il divieto alla promozione dell’interruzione di gravidanza, il mondo dei diritti civili e dei diritti individuali ha fatto una svolta storica. Il mondo anglosassone – Usa e Uk in testa – sono sempre stati punti di riferimento per questi diritti. Dalle loro legislazioni le generazioni politiche della seconda metà del secolo scorso hanno tratto ispirazione per affermare altrettanti diritti nei singoli Paesi. Oggi non è più così. Il riferimento è diventata l’Unione europea… non ancora unanime in materia (vedi Polonia) ma l’istituzione sovranazionale che governa le nostre economie e i nostri diritti è il maggior punto di elaborazione e riferimento per i diritti individuali. Gli Usa, vedi anche quanto accade per le armi, hanno diversi problemi e cercano di risolverli solo guardando a se sessi, facendo mancare al mondo intero quel punto di riferimento che sono stati per anni sulle libertà individuai. L’Uk, dopo la Brexit, ha scelto di isolarsi e correre per conto proprio riferendosi al limitato mondo del Commonwealth che, tra l’altro, non è più quello che continuano a credere i brexiter che oggi governano quel Paese.Altri diritti individuali, come quello alla migrazione, pur con tutte le problematiche che ci sono in Ue, nell’Unione siamo molto più avanti e liberali rispetto alle restrittive e disumane politiche britanniche e statunitensi.Da oggi, anche per l’aborto, spetta all’Ue la promozione e la governance mondiale dei diritti dell’individuo, dei diritti civili e dei diritti umani. Vincenzo Donvito Maxia http://www.aduc.it
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La crisi dei partiti e la risposta degli elettori
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
E’ stato scritto: “La partecipazione rende le persone forti, competenti, in grado di reclamare la propria voce e produrre cambiamenti che senza di loro sarebbe impossibile immaginare e realizzare”. E se gli italiani, partendo da questo presupposto, non vanno a votare significa che qualcosa non funziona nel nostro sistema e su quello occidentale, nel suo insieme. Se pensiamo ai partiti con i quali oggi interagiamo è evidente che essi stanno mostrando i loro limiti. Manca, innanzitutto, il dialogo con gli elettori, la presa di coscienza delle loro aspettative, la capacità di tradurle in atti concreti. La prima domanda che dovremmo farci è perché siamo arrivati a questo punto? E la risposta appare sin troppo ovvia: vi è troppa demagogia, vi sono troppe promesse che non si possono mantenere, vi sono delle gravi interferenze generate da gruppi di potere che cercano solo i loro interessi partigiani. La loro sete di potere permette loro di fare prosperosi affari a scapito dei più deboli. E così facendo dividono l’umanità tra chi ha e chi è. Tra la ricchezza di pochi senza limiti e la povertà di tanti. E’ così che gioiscono per il discredito delle istituzioni e dei partiti perché in questo modo possono meglio controllare il 30-40% degli elettori relegando gli altri a subire il loro strapotere lasciandoli disertare le urne. Sino ad oggi vi sono stati dei timidi tentativi per stimolare i partiti ad un cambiamento nel rapporto con i loro elettori: lo ha fatto negli anni cinquanta dello scorso secolo “L’uomo qualunque” e nel XXI il Movimento cinque stelle. Entrambi sono diventati, stando alla definizione coniata di recente dal vice presidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, “biodegradabili”. E perché sono nati dalla diffusa volontà di quell’elettorato che ha inteso utilizzarli per scuotere i partiti esistenti verso un processo virtuoso nella gestione della democrazia e del rispetto per i ceti più deboli, per una giustizia sociale autentica e non negoziabile con gli artifici di potere. E’ un incarico a termine ma alla fine sono stati sopraffatti prima ancora che fossero riusciti nel loro intento. La risposta, a questo punto, potrebbe apparire contraddittoria dicendo andiamo tutti a votare. Ma non lo è se sappiamo fare le nostre scelte, se non ci facciamo abbindolare dalle promesse impossibili da realizzare, se scegliamo dal mazzo le persone giuste che ci sono e che gli stessi partiti mettono nelle loro liste ma che hanno poca probabilità d’essere eletti perché poco noti e non sponsorizzati dai media. Se l’elettore alla vigilia del voto si propone di spendere una parte del suo tempo ad analizzare i programmi e la serietà e fattibilità di poterli realizzare e quali benefici possono arrecare al benessere collettivo. In altri termini si richiede una maggiore attenzione e una valutazione più critica da parte dell’elettore. In difetto dovremmo sperare che i pentastellati sopravvivano alla loro “biodegradabilità” mendandosi dei loro errori e soprattutto dalle scelte poco accorte dei loro candidati. Riccardo Alfonso dal Centro studi politici della Fidest)
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GAM: Intelligenza artificiale e machine learning, anche i prestiti saranno automatizzati
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Commento a cura di Kevin Kruczynski, Investment Manager responsabile della ricerca per le azioni USA e globali di GAM. Fino a una generazione fa ottenere un prestito era un privilegio che veniva concesso a chi conosceva il direttore di una filiale bancaria, che era in grado di formulare una valutazione sul carattere e sulle circostanze finanziarie del richiedente prima di decidere se erogare il finanziamento. Col passare degli anni, questo tipo di rapporto in campo bancario è andato scomparendo, le reti delle filiali sono meno capillari mentre il credito è più diffuso e a disposizione di un maggior numero di persone. Tale trasformazione è stata facilitata, in particolare, dalle agenzie specializzate nelle referenze di credito che si avvalgono di modelli consolidati per monitorare l’attività di credito dei richiedenti al fine di valutarne l’affidabilità. Tipicamente, un rating di credito più alto apre opportunità di credito più numerose e convenienti.Negli Stati Uniti, FICO nel 1989 lanciò un algoritmo per attribuire un rating di credito sulla base di cinque variabili che consentono di calcolare l’affidabilità di credito di una persona. Le banche hanno fissato delle soglie minime da non oltrepassare per poter accedere ai prodotti di credito di tipo prime. È un sistema consolidato e utilizzato dalla maggior parte degli istituti. Fino a poco tempo fa non c’era l’incentivo a cambiare e adottare nuove tecnologie. Il principale difetto di tale sistema è che alcuni richiedenti idonei a ottenere un prestito non superano la soglia fissata dalla banca per via della rigidità o degli errori del sistema. Si stima che l’80% degli americani non sia mai stato insolvente su un prodotto di credito, eppure col sistema attuale solamente il 49% ha accesso ai prestiti prime. Di conseguenza, molti mutuatari che dispongono dei mezzi per ripagare il prestito vengono rifiutati dal circuito prime e sono costretti a rivolgersi ai prestiti subprime, a prezzi più alti. Anche le banche perdono così un’importante fonte di crescita e ricavo.I nuovi approcci per l’attribuzione di un punteggio di credito basati sull’intelligenza artificiale e sul machine learning sono in grado di valutare in modo più accurato l’affidabilità di credito dei richiedenti. I modelli più recenti di AI esaminano oltre 1.500 data point, tra cui i dati relativi all’impronta digitale e ai social media. Queste tecnologie innovative si avvalgono inoltre di un’infrastruttura basata sul cloud più aggiornata e meno complessa, che nella maggior parte delle banche si può mantenere più facilmente e in modo più conveniente rispetto ai vecchi sistemi. Ciò semplifica il rispetto delle norme e aiuta a intercettare le frodi. Da un’analisi di McKinsey emerge che le banche che hanno applicato i nuovi modelli hanno registrato un aumento dei ricavi anche del 15% e un tasso di insolvenza più basso del 40%, con una migliore esperienza per il cliente, un tasso di approvazione più alto, costi di acquisizione del cliente più contenuti e meno insolvenze. Tali sviluppi hanno inoltre consentito l’ottimizzazione dei processi e dei flussi di lavoro. Negli Stati Uniti soltanto ci sono più di 4.000 banche. Secondo noi, poche hanno le risorse per sviluppare sistemi che adottano tecnologie proprietarie all’avanguardia, e ancora meno sono in grado di attirare i migliori talenti della Silicon Valley. Stanno emergendo modelli di business interessanti. Tra questi, Upstart potrebbe diventare un operatore chiave nel settore, il suo approccio basato su piattaforma è vicino alla massa critica. L’azienda è stata costituita dieci anni fa da ex dipendenti di Google che volevano rivoluzionare il processo decisionale per la concessione dei prestiti, basandosi sulla premessa che l’applicazione della moderna scienza dei dati e delle ultime tecnologie consente di fare progressi. Il numero delle variabili dei loro algoritmi, in costante aumento, è oltre 1.500. Si crea così un circolo virtuoso: più aumenta il credito emesso usando Upstart, più accurato diventa l’algoritmo. I risultati finora sono stati positivi, le approvazioni sono aumentate e le perdite diminuite. Upstart non iscrive i prestiti in bilancio né assume rischio di credito, bensì collabora con le banche che vogliono concedere prestiti utilizzando la sua tecnologia. In questo momento la piattaforma comprende 30 banche e spera di superare quota 100 nel giro di un anno circa. Le prospettive di crescita sono notevoli, maggiore è il numero di prestiti approvati attraverso questa tecnologia, e maggiori i successi ottenuti, maggiore sarà anche la fiducia delle banche in tale sistema.
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Ali Khamenei è un antisemita
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Nulla di nuovo, almeno per chi segue con occhio attento le vicende mediorientali, perché la Guida Suprema iraniana non ha mai nascosto il suo livore per tutto il popolo ebraico e per Israele.Chi sostiene il contrario, mente oppure si ostina a strumentalizzare l’odio contro Israele per coprire quello che in realtà è solo antisemitismo.Antisemitismo che ha trovato l’ennesima conferma nelle recenti parole di Khamenei:“Oggi il sionismo è una piaga evidente per il mondo dell’islam. E i sionisti sono sempre stati una piaga, anche prima di instaurare il fraudolento regime sionista. Anche allora, i capitalisti sionisti erano una piaga per il mondo intero. Ora sono una piaga soprattutto per il mondo dell’islam”.Dove per sionismo leggasi gli ebrei. Dove per capitalisti leggasi un avvertimento all’Occidente, che in certa narrativa è accostato in maniera dispregiativa al capitalismo.Ali Khamenei ha continuato, puntando il dito contro tutti quei paesi che stanno cercando di normalizzare i propri rapporti con Israele:“Le nazioni musulmane si oppongono alla normalizzazione delle relazioni con i sionisti, stringono i pugni e gridano slogan contro gli stati che perseguono la normalizzazione. Il regime sionista sfrutta questi stati. Loro non se ne rendono conto, ma speriamo che lo capiscano prima che sia troppo tardi. Questi stati, arabi e non arabi, che tengono incontri con i sionisti, li baciano e gli stringono la mano, non ne ricaveranno assolutamente nessun beneficio. Tutto questo andrà solo a loro danno”.L’ex presidente dell’Iran (1981-1989) ha scritto questo appello antisemita anche sul suo account Twitter in lingua inglese, un particolare non da poco.Il motivo è da ricercare nella volontà di Khamenei di rivolgersi anche (o soprattutto) agli Stati occidentali, che non stanno ostacolando la normalizzazione dei rapporti tra Israele e diversi stati arabi dell’area mediorientale.Le dichiarazioni di Khamenei confermano anche le difficoltà dell’Iran; e quindi anche di Assad, Hezbollah e Hamas, in Medioriente dopo gli accordi di Abramo e la distensione tra Israele e Turchia, sostenuta anche dell’Unione europea cona la firma del memorandum d’intesa sul gas.
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Robeco Soluzioni circolari: la triplice risposta alle sfide della catena di approvvigionamento
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
A cura di Natalie Falkman, Senior Portfolio Manager di Robeco. Gli effetti dei problemi di approvvigionamento si ripercuotono inevitabilmente su aziende, consumatori ed economie. I contagi da Covid continuano a turbare intere regioni nel mondo, provocando lockdown che impongono la chiusura di fabbriche, intasano i porti, paralizzano gli autotrasporti e riducono il flusso internazionale di merci.I limiti alle forniture sottolineano quanto siano diventate fragili e vulnerabili le catene di approvvigionamento. Queste ultime sono ormai così lunghe, complesse e frammentate che i consumatori finali non hanno idea di cosa provochi i colli di bottiglia e le interruzioni. Di solito i fattori produttivi vengono estratti, processati e assemblati a monte da operatori diversi in paesi diversi, per poi essere spediti ai clienti a valle. Per esempio, la produzione di una cella fotovoltaica inizia estraendo sabbia di quarzo in Cina. Che poi viene fusa in lingotti, sezionata in fette sottili (wafer) e finalmente assemblata a formare pannelli solari da operai che lavorano in varie fabbriche di Malesia, Cambogia, Vietnam e Thailandia.Negli ultimi vent’anni, il potere produttivo della Cina è aumentato in modo considerevole. Oggi il paese è il primo esportatore al mondo e rappresenta il 12% del mercato del commercio globale di merci, valutato 28,5 trilioni di USD nel 2021. Pur consentendo ai consumatori mondiali di godere di un numero maggiore di beni a prezzi inferiori, questo significa che la produzione mondiale è sempre più concentrata e pericolosamente dipendente dai fornitori cinesi.Inoltre, la disponibilità di fattori produttivi più convenienti ha facilitato la diffusione di un modello lineare, che parte dall’estrazione di materiali vergini e termina con la loro eliminazione da parte dell’utente finale. Così non solo si perde il valore insito nel prodotto, ma si avviano nuovi percorsi produttivi che richiedono più materie prime, processi e logistica. E che ogni volta danno vita a un nuovo ciclo di rischi ambientali e di fornitura.Esistono soluzioni circolari di diverse forme e dimensioni, adattabili alle caratteristiche e ai flussi dei vari settori. La rimessa a nuovo delle attrezzature consente ai produttori di aggiustare e rivendere merci di alta gamma in segmenti più bassi del mercato. I modelli PaaS (Product as a service) prevedono il leasing di prodotti fisici, per far sì che i consumatori possano noleggiare un servizio invece di acquistare un prodotto. Le organizzazioni specializzate in produzione e riparazione (MRO) offrono alla clientela una vasta gamma di componenti, affinché un macchinario costoso possa essere riparato piuttosto che sostituito.Al centro di queste soluzioni c’è il principio circolare secondo cui i prodotti vanno utilizzati più a lungo, in modo tale il loro valore sia fonte di soddisfazione per i consumatori e di ricavi per le aziende. Anche perché, mantenendo i prodotti in servizio più a lungo, si ha il vantaggio di dematerializzare le catene di approvvigionamento industriale e di ridurne i rischi.Un metodo simile viene utilizzato sempre più spesso da chi fabbrica prodotti meno sofisticati – ma comunque tecnologicamente avanzati – per i settori della sanità e della ricerca sulle bioscienze. Dai macchinari diagnostici per la risonanza magnetica agli spettrometri di massa per la scoperta di nuovi farmaci, i macchinari rigenerati forniscono a ospedali e laboratori scientifici un’ottima soluzione per contrastare l’aumento dei costi senza sacrificare i risultati. Stando alle previsioni, il mercato globale per le apparecchiature mediche usate raggiungerà i 10,5 miliardi di USD entro il 2027 (CAGR del 10,3%). Inoltre, in alcuni settori, i margini per i prodotti circolari superano quelli dei prodotti nuovi, con alcuni operatori del segmento business-to-business già impegnati ad accrescere i ricavi provenienti dai prodotti circolari.I sensori integrati e le tecnologie cloud consentono a chi usa i modelli PaaS di stabilire una connessione digitale con i propri prodotti fisici, raccogliendo dati e offrendo servizi personalizzati mai visti prima. In questo modo, gli utili vengono generati non tanto dalla produzione di volumi maggiori di prodotti tangibili, quanto dal miglioramento della qualità e del valore di quelli già in circolazione.Come dimostrano gli esempi di cui sopra, le soluzioni circolari sono particolarmente adatte alle industrie con prodotti a margine elevato ed alti costi di proprietà intellettuale e R&D. Per noi le opportunità più interessanti sono quelle a livello business to business. I modelli di economia circolare si stanno rivelando non solo una risposta efficace, ma anche un completo arsenale per combattere molteplici rischi e scoprire nuove opportunità. (abstract)
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I rialzi dei tassi colpiscono i mercati
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
A cura di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm. Le ultime due settimane sono state particolarmente movimentate per i mercati finanziari, con una serie di notizie che hanno portato agitazione in un contesto già incerto. Il primo dato che ha colpito gli investitori è stata la pubblicazione dell’inflazione USA a maggio. Il Bureau of Labour Statistics ha pubblicato un dato sopra le aspettative, all’8,6%, contro un consensus di Bloomberg dell’8,3%. Il dato risente sicuramente della crescita del prezzo di alimentari ed energia (esacerbati dal contesto internazionale), ma anche l’inflazione core è stata particolarmente sostenuta. La crescita dei prezzi sta cominciando a riflettersi anche nelle aspettative di inflazione di medio termine (che restano comunque vicine alla soglia del 2%) mostrando una crescente, seppur non ancora allarmante, sfiducia dei mercati nella capacità delle Banche Centrali di gestire la situazione. Di fronte a questa situazione le Banche Centrali, nonostante segnali di maturità e rallentamento del contesto economico, hanno reagito “con la mano pesante”, effettuando e annunciando una serie di rialzi che hanno contribuito a determinare il ritracciamento di breve termine dei mercati finanziari. La Fed ha confermato di voler spingere sull’acceleratore, contraddicendo le sue stesse linee guida e aumentando i tassi di 75 punti base, come non succedeva dal 1994. Sebbene a maggio Powell avesse fondamentalmente escluso un aumento di tale portata, gli ultimi dati sull’inflazione più alti delle attese (8,6% annuale a maggio) hanno forzato una retromarcia, con appunto un aumento di tre rialzi, pur accompagnato da commenti per rassicurare sull’eccezionalità della misura.Anche la Banca Centrale Europea ha annunciato l’aumento dei tassi a partire da luglio. La decisione ha creato tensione sui mercati obbligazionari governativi e ha indebolito l’Euro, facendo aumentare gli spread. L’istituto di Francoforte, complice la pressione da parte dei governi, ha dovuto annunciare un piano per garantire la stabilità dell’Eurozona, prima attraverso il reinvestimento dei rimborsi ottenuti dalle obbligazioni acquistate durante il piano anti-pandemia PEPP e poi addirittura annunciando la possibilità di mettere in campo nuovi strumenti straordinari.Anche la Banca d’Inghilterra ha continuato nel percorso di rialzo dei tassi e la Cina ha messo sul piatto nuove misure anti-Covid che hanno contribuito a creare sconforto sui mercati. Insomma, la “tempesta perfetta” ha colpito sia la parte azionaria, sia la parte obbligazionaria dei portafogli e le prospettive di inflazione, il rallentamento dell’economia e il rialzo dei tassi (che probabilmente continuerà nei prossimi mesi) disegnano un contesto sicuramente non facile per gli investitori.In questa situazione, riteniamo sia importante concentrarsi su alcuni elementi positivi che aiutino ad immaginare una prospettiva per i prossimi mesi, almeno in un’ottica di medio termine. Il mercato del lavoro rimane incredibilmente forte negli Stati Uniti e generalmente robusto o in rafforzamento in Europa. Gli Usa si trovano in una situazione di piena occupazione, con i disoccupati che rappresentano solo il 3,6% della forza lavoro. Per quanto i segnali di rallentamento dell’economia non vadano sottovalutati, non si può ignorare la situazione di relativa forza da cui si parte, dunque non è da escludersi uno scenario in cui il percorso di rialzo dei tassi si risolva con conseguenze non eccessivamente drammatiche per l’economia e in cui una ripresa per i mercati finanziari sia possibile. Le aspettative di inflazione di medio termine, anche se hanno cominciato a crescere nell’ultimo periodo, sono rimaste relativamente stabili, il che lascia ben sperare sul fatto che i mercati abbiano ormai prezzato gli scenari peggiori. Se questa tendenza continuerà, è lecito non attendersi altre sorprese al rialzo, specialmente in uno scenario nel quale l’economia mostra segnali di rallentamento. Con gli ultimi rialzi, le Banche Centrali si sono garantite un piccolo margine di manovra per gestire i prossimi mesi con maggiore flessibilità. In questo senso è importante ricordare che, almeno in Europa, i mercati stanno prezzando più rialzi rispetto a quelli dichiarati dalla forward guidance delle Banche Centrali, riducendo il rischio di sorpresa negativa nei prossimi mesi anche sul lato obbligazionario a basso rischio.Le valutazioni dell’azionario da inizio anno sono crollate in modo sostanziale e ad oggi i mercati azionari hanno prezzi più convenienti rispetto a gennaio, che considerano in gran parte il cambio di politica monetaria delle principali Banche Centrali.Queste considerazioni offrono una prospettiva, ma non suggeriscono necessariamente che la fase di mercato negativa sia prossima alla fine. Nel breve termine l’economia globale dovrà affrontare numerose sfide e la volatilità sui mercati potrebbe accompagnarci ancora per qualche tempo. Come gli investitori più navigati sapranno, i mercati finanziari vivono di cicli. Dal dopoguerra ad oggi abbiamo attraversato 17 mercati ribassisti e quello che stiamo vivendo adesso non sarà certamente l’ultimo. Nonostante ciò, dopo le fasi negative, gli investitori sono sempre stati ricompensati con performance positive e crescita. Non si può fare nulla per cambiare la natura del mercato, per quanto questo sia difficile da accettare e non offra troppo conforto all’investitore che vede le perdite in portafoglio. Ciò non significa che non esistano strumenti per navigare questa fase: i ribilanciamenti dei portafogli che Moneyfarm ha effettuato negli ultimi mesi hanno ridotto il rischio in modo graduale dallo scorso luglio, aumentando le materie prime e l’esposizione al dollaro. È essenziale monitorare continuamente la situazione, per non farsi trovare impreparati quando la ripresa riporterà inevitabilmente in alto i valori azionari. Il consiglio agli investitori è sempre lo stesso: evitare di agire d’impulso e tenere a mente il fatto che cercare di anticipare il mercato porta con sé il rischio di perdere le giornate positive, compromettendo il risultato di un piano di investimento di lungo termine.
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PIMCO: L’inflazione europea resterà più a lungo elevata
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
A cura di Lorenzo Pagani, Portfolio Manager di PIMCO. Mentre l’inflazione europea raggiunge livelli mai visti dagli anni ’80, gli investitori si chiedono se sia troppo tardi per coprirsi. I prezzi al consumo nell’area dell’euro continuano a salire, con un incremento dell’8,1% rispetto all’anno scorso nel mese di maggio, ponendo una forte sfida ai banchieri centrali che cercano di contenere l’inflazione senza far precipitare l’economia in recessione.Le dinamiche dell’aumento dell’inflazione sono per lo più di natura globale. L’invasione russa dell’Ucraina ha sconvolto le catene di approvvigionamento globali, che si stanno ancora riprendendo dalla pandemia, e ha tagliato le forniture di molte materie prime di base, facendo salire bruscamente i prezzi. Queste pressioni, particolarmente acute in Europa, si stanno estendendo a tutti i Paesi e a tutti i prodotti. La produzione di acciaio, fertilizzanti e carta si è ridotta. La forte dipendenza dell’UE dalla Russia per il gas e le materie prime agricole suggerisce che l’inflazione potrebbe essere più ingestibile finché l’area non si orienterà verso altre fonti. – Spirale inflazione-crescita: Più a lungo l’inflazione realizzata rimane alta, maggiore è il rischio che i comportamenti cambino, portando i lavoratori a chiedere salari più elevati e i consumatori a rinviare gli acquisti. – Bilanciamento tra crescita e inflazione: L’Europa si trova a fronteggiare un difficile equilibrio. In un contesto di crescita economica debole, i policymaker hanno poco spazio di manovra rispetto alle controparti statunitensi e potrebbero dover tollerare un’inflazione più elevata se l’alternativa è una recessione indotta dalle manovre politiche. – Politica fiscale: La diversificazione dell’Europa dalle importazioni di energia russa e l’aumento della spesa per la difesa suggeriscono un aumento della spesa pubblica nei prossimi anni. È troppo tardi per coprire i rischi di inflazione? Pensiamo di no. A nostro avviso, le coperture dell’inflazione rimangono a buon mercato rispetto alla storia e non riflettono adeguatamente i rischi di rialzo delle prospettive di inflazione, il che significa che gli strumenti di copertura dall’inflazione in Europa possono ancora avere un prezzo interessante.Riteniamo che gli asset reali e indicizzati all’inflazione possano fornire agli investitori una potente copertura contro ulteriori shock al rialzo e migliorare la diversificazione e il potenziale di rendimento del portafoglio. Anche se le pressioni sui prezzi legate alla pandemia e alla guerra si dissolvessero, riteniamo improbabile che si ritorni al paradigma pre-pandemico di crescita e inflazione basse ma stabili. Riteniamo piuttosto che nei prossimi cinque anni l’economia globale sarà probabilmente caratterizzata da una maggiore volatilità e da traiettorie di inflazione divergenti. In questo contesto, gli investitori dovrebbero considerare l’intera gamma di risultati potenziali e posizionare i portafogli in modo da essere solidi in una serie di diversi contesti macroeconomici. (abstract)
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Helbiz: firmata lettera d’intenti per l’acquisizione di Wheels
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Helbiz ha annunciato di aver firmato una lettera di intenti per l’acquisizione di Wheels, piattaforma di mobilità elettrica leader nella gestione dell’ultimo miglio e proprietaria di una tecnologia che permette di integrare il casco sul mezzo di trasporto. L’acquisizione è subordinata alle condizioni preliminari standard per questo tipo di operazioni e dovrebbe essere completata entro la fine dell’anno. Helbiz ha attualmente in gestione 50 licenze tra Stati Uniti e Italia ed offre agli utenti una flotta diversificata di monopattini, biciclette e scooter disponibili per il noleggio tramite l’app Helbiz.
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Confindustria e guerra Ucraina. Come i ladri di Pisa. Pecunia non olet
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Solo alcuni giorni fa alla cosiddetta “Davos russa” a San Pietroburgo, i rappresentanti di Confindustria nella Russia di Putin, Alfredo Gozzi e Vincenzo Trani, sono stati applauditi ed encomiati tra consigli per investire, rassicurazioni e auspici “le nostre aziende restano”, quindi continuano a contribuire a quell’economia che finanzia l’invasione in Ucraina. Oggi, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha siglato un “Memorandum of understanding” col ministro ucraino dell’Economia, durante la missione di Confindustria a Kiev per la ricostruzione del Paese. Ci vengono in mente i “ladri di Pisa” che, nella tradizione toscana sono quelli che di giorno litigano e di notte vanno a rubare insieme.La nostra Confindustria, di giorno litiga coi russi di Putin perché dà una mano agli ucraini per ricostruire, e di notte, d’accordo con gli stessi russi, va a distruggere quello che poi la mattina ricostruirà. Sappiamo che “pecunia non olet” (il denaro non puzza), ma proviamo disagio per tanta sfrontatezza, senza tra l’altro neanche aspettare che i cadaveri ucraini siano sotterrati.Questi sono i presupposti della rinascita economica delle nostre aziende che tanto hanno sofferto durante il covid per il calo dei lavori in altri Paesi.Oltre ad evidenziare come faccia schifo la politica economica delle aziende di Confindustria, c’è poco da stupirsi rispetto agli intrecci tra assassini di vari tacca e industrie che li finanziano magari investendo per i diritti umani. Si pensi allo Yemen, l’Arabia Saudita e il loro petrolio che finisce nei nostri veicoli.Vincenzo Donvito Maxia http://www.aduc.it
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Decreto Aiuti: Cia, estendere credito d’imposta per acquisto gasolio agricolo
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
E’ urgente estendere il periodo di applicazione del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo anche al secondo trimestre 2022. I prezzi dei carburanti sono sempre più insostenibili, ma le imprese già combattono con i rincari produttivi e gli effetti della siccità. Per questo, senza nuove agevolazioni, si rischia il blocco del settore in una fase importante di lavorazioni in campo. Questa la richiesta di Cia-Agricoltori Italiani, che sollecita le modifiche al Decreto Aiuti del Governo. In questa fase, in particolare, il prezzo eccezionale del gasolio agricolo, arrivato fino a 1,60 euro al litro, sta mettendo in pericolo le trebbiature, soprattutto nelle aree marginali -evidenzia Cia- riducendo i raccolti di grano duro, quando i mercati internazionali sono ormai ampiamente sotto stress per il conflitto in Ucraina. “Come Cia -spiega il presidente nazionale, Cristiano Fini- abbiamo presentato nelle scorse settimane un emendamento al Decreto Aiuti per estendere la misura oltre il primo trimestre dell’anno. Abbiamo apprezzato la sensibilità dei principali gruppi politici, che hanno depositato la nostra proposta di modifica, rendendola prioritaria. Ora è necessario che le Commissioni riunite Bilancio e Finanze approvino l’emendamento, senza perdere tempo, per sostenere il settore agricolo, alle prese con una crisi senza precedenti, per la portata delle emergenze in atto, dalla guerra al clima”.
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Gara per la fornitura di due navi veloci dual fuel per lo stretto di Messina
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (GUUE) la gara per la fornitura di due navi veloci dual fuel per lo stretto di Messina, per offrire servizi di traghettamento sempre più green. La gara ha un valore di 52 milioni di euro, finanziati con i fondi del PNRR.Il bando prevede inoltre l’opzione per RFI di affidare all’aggiudicatario la fornitura di una terza nave con le stesse caratteristiche, per un importo di 22,5 milioni di euro.Le nuove navi avranno una doppia alimentazione diesel/gas ed elettrica, con tecnologie ad alta efficienza energetica che permettono zero emissioni di CO2 e gas serra, sia in porto che nelle manovre di entrata e di uscita. Ogni nave avrà una lunghezza di circa 50 metri e potrà trasportare 350 persone.
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Trattamento dell’Aneurisma dell’Aorta Addominale
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Parte Here for You, l’unità mobile di Medtronic per sensibilizzare medici e cittadini sui nuovi trattamenti per il trattamento dell’Aneurisma dell’Aorta Addominale. Fino al primo luglio 2022 il truck raggiungerà 9 ospedali di 6 città italiane: Roma, Napoli, Bari, Bologna, Padova e Milano. I cittadini potranno così ricevere materiale informativo su questa patologia che in Italia colpisce 84mila persone con circa 25mila nuovi casi diagnosticati e 6mila decessi ogni anno. L’inaugurazione si è tenuta a Roma, martedì 21 giugno presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini. L’iniziativa europea, partita lo scorso 19 aprile in Olanda, è arrivata in Italia dopo essere stata in Belgio, UK, Spagna e Portogallo per proseguire poi in Svizzera, Germania. Medtronic, azienda leader di HealthCare Technology, metterà a disposizione il suo team di specialisti della patologia aortica, che aiuterà a comprendere, attraverso un percorso educazionale, i segnali di rischio e le diverse opzioni di trattamento disponibili per prevenire l’aneurisma dell’aorta addominale, una condizione patologica grave la cui incidenza cresce con l‘aumentare dell’età media. Lo screening e la prevenzione assumono un ruolo fondamentale nell’identificazione di questa patologia. In alcuni ospedali previsti nel tour italiano dell’unità mobile Medtronic, quali l’Azienda Ospedaliera Università di Padova e il Policlinico Sant’Orsola, sarà inoltre possibile per i cittadini sottoporsi ad uno screening gratuito oltre che ricevere il materiale informativo presente in tutte le tappe.
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Carenza medici, per i Pronto soccorso rischio collasso estivo per ferie
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Pronti soccorso in crisi in tutta Italia per carenza di personale. E con le ferie estive -a parte il fatto che diventa sempre più difficile goderne – il servizio può spopolarsi ed andare in tilt. Mentre gli accessi, complice la stagione turistica, aumentano. L’allarme arriva dal congresso Anaao Toscana che ha sancito l’avvicendamento al vertice della sezione regionale del sindacato: Gerardo Anastasio (Pisa) succede a Flavio Civitelli(Nottola, Siena). Inaugurando l’incontro, il presidente dell’Ordine di Firenze Pietro Dattolo ha osservato come in Toscanasolo nel 2021 abbia lasciato volontariamente il posto di lavoro nel servizio pubblico un 3% dei medici confermando il trend nazionale ed un problema nelle condizioni di lavoro. «Ebbene, nei pronti soccorso dell’Asl Toscana Sud-Est -denuncia Francesco Carbone, segretario Anaao aziendale – i medici previsti come personale minimo necessario nel 2018 avrebbero dovuto essere 184, ma nella realtà erano disponibili solo in 146. Attualmente, nel 2022, sono scesi a 95. Il tasso di abbandono è del 10% medio annuo, e si fa flebile la possibilità di coprire i vuoti a breve. Ma non è tutto. D’estate, se da una parte c’è l’esigenza sacrosanta di ferie per il personale, le coste della Toscana e molte aree interne dell’Area vasta Arezzo-Siena-Grosseto come Montepulciano e Val d’Orcia si popolano di turisti e cresce inevitabile la pressione sulle strutture sanitarie. I primi ad andare in sofferenza sono i servizi dell’emergenza urgenza. Anche se il problema non è solo toscano, ma nazionale, originato dalla fuga dei professionisti e dalla crisi di nuove vocazioni, nonché dallo stipendio che nella nostra Regione è più basso della media italiana malgrado i servizi offerti siano tra i migliori nel panorama nazionale».L’Anaao con l’Intersindacale segnala da anni che si tratta di un problema strutturale da affrontare con coraggio innovativo. «Nell’incontrarci, come ha promesso farà, la direzione aziendale potrà partire dall’accordo sottoscritto la scorsa estate che prevedeva innanzi tutto l’adesione volontaria dei professionisti tra i quali individuare quelli da inviare con ordine di servizio per la copertura assicurativa, svolgimento delle ore eccedenti nel proprio reparto in attività aggiuntiva, orario di passaggio delle consegne in attività aggiuntiva. A fianco di questi punti che il sindacato dà per acquisiti ed irrinunciabili, faremo valere le nostre richieste che mirano a garantire qualità del lavoro, minimizzando disagio e rischi sia in conseguenza del superlavoro sia in termini di perdita di servizi essenziali, nell’auspicio che l’Azienda assuma modelli organizzativi più strutturali, che evitino il ricorso ai soliti schemi emergenziali. Ricordiamo che la produttività aggiuntiva, ore in più pagate a personale inserito oltre l’orario di lavoro istituzionale, è su base volontaria ed è quindi strumento di per sé inappropriato per programmare a medio-lungo periodo. In ogni caso -conclude Carbone- la sicurezza sul posto di lavoro va garantita ed il disagio va ricompensato. Tutto questo in un quadro di fuga dei professionisti dal SSN, tra colleghi che si pensionano, altri che si licenziano e vanno a lavorare nel privato dove trovano opportunità più favorevoli, e i giovani che sempre più spesso, finita la specialità, valutano la scelta tra il privato e l’estero». (fonte Doctor33)
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Vaiolo delle scimmie, come evitare la trasmissione al nascituro
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
In un articolo pubblicato su Ultrasound in Obstetrics & Gynecology, un gruppo di esperti fornisce informazioni e consigli in merito alla gestione delle donne in gravidanza che contraggono il vaiolo delle scimmie. Alle donne viene suggerito di evitare il parto vaginale e partorire tramite taglio cesareo. «L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che potrebbero esserci conseguenze avverse per le donne incinte e i bambini, se vengono infettati, inclusi il vaiolo delle scimmie congenito, l’aborto spontaneo o il parto di bambino nato morto, motivo per cui in questo documento abbiamo fornito una guida chiara per gli operatori sanitari» ha affermato Edward Morris, Presidente del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists. «Siamo consapevoli che, se contraggono il vaiolo delle scimmie, neonati e bambini corrono un rischio maggiore di ammalarsi gravemente» ha spiegato. Quindi, per ridurre al minimo il rischio che un bambino si infetti, gli autori raccomandano agli operatori sanitari di discutere di benefici e rischi di un parto cesareo con le donne in gravidanza, e con coloro che presentano l’infezione o che sono sospettate di averla. Nell’articolo vengono presentati i diversi aspetti legati al virus, appartenente agli orthopoxvirus, tra cui l’epidemiologia, la diagnosi e il trattamento. Da maggio, più paesi del mondo sono stati interessati da casi di vaiolo delle scimmie, i quali continuano ad aumentare.Non è ancora chiaro se il virus riesca a passare attraverso la placenta, ma ad ogni modo le donne potrebbero trasmetterlo al nascituro durante il parto o anche dopo la nascita. Sebbene non ci siano prove sulla migliore modalità di parto, le donne potrebbero, se infette, scegliere di evitare il parto vaginale di modo tale da ridurre il contatto con il figlio e sottoporsi al cesareo, raccomandato in presenza di lesioni genitali. Inoltre, viene raccomandato alle donne di isolarsi dopo il parto e di evitare di allattare il figlio.Esiste poi la possibilità di effettuare il vaccino, il quale però, quando effettuato entro i 14 giorni dall’esposizione, non previene la malattia, ma ne riduce la gravità. Non ci sono vaccini approvati in gravidanza, e i dati tra le donne incinte sono pochi. Ad ogni modo gli studi non hanno evidenziato esiti avversi. Vanno considerati rischi e benefici, anche per le donne che hanno già partorito e che allattano. (fonte Doctor33)
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Conférence Jacques Delors en présence de la Présidente du Parlement européen
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Paris. 28 juin, 10h à 18h à la Cinémathèque française, Paris XIIe. Une conférence sera organisée en présence de la Présidente du Parlement européen, Roberta Metsola. Nous accueillerons également notre Président Enrico Letta et Antonio Vitorino, Directeur-Général de l’Organisation Internationale des Migrations. Nos intervenants aborderons les défis auxquels fait face l’Union européenne suite au conflit en Ukraine. Nos échanges seront également l’opportunité d’insister sur l’importance de préserver le modèle démocratique européen dans le contexte actuel. Vous trouverez via le bouton ci-dessus le programme complet de l’évènement. Cette conférence pourra être suivie à la fois sur place à Paris et en ligne.
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Gabriele Tinti: Sanguinamenti
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Collana i Venti, pp. 160, 18 euro L’erba crescerà dal mio petto Marcirò lì con voi, avvizzirò sfidando la sorte. A bocca piena masticherò quel che ne sarà rimasto. L’erba crescerà dal mio petto, incollerà i capelli, mi lascerà annegare nel rumore degli avi. Sanguinamenti – Incipit Tragoedia raccoglie una serie di epigrammi che l’autore ha composto nella primavera del 2020. Le collezioni epigrafiche del Museo Nazionale Romano, dei Musei Capitolini e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli così come le iscrizioni funerarie più recenti sono state di ispirazione per questa opera che mira a trasfigurare la nostra paura per la morte, per il dolore e la sofferenza. Una scrittura che muove dalle rovine, attraversa i cimiteri, fiuta le ferite, le tracce di ciò che è scomparso. Nasce dal ricordo dell’antico e dal disprezzo del presente. Un libro radicale e scioccante.
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Giuseppe Antonio Borgese: Fondamenti della repubblica mondiale
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Collana i Fari, trad. Lorenzo Matteoli e Andrea Terranova, pp. 624, 24 euro Prefazione di Sabino Cassese. Nel settantesimo della sua morte, a 140 anni dalla sua nascita, una straordinaria riscoperta: l’opera mai pubblicata in Italia di uno dei grandi pensatori del Novecento. Nel 1931 Giuseppe Antonio Borgese si trasferisce negli Stati Uniti per un ciclo di lezioni all’Università di Berkeley. È lo stesso anno in cui il fascismo impone il giuramento ai professori universitari, così quel soggiorno che doveva essere temporaneo si trasforma in un lungo esilio volontario, lontano dalle pressioni del regime. Nei diciassette anni trascorsi oltreoceano, Borgese frequenta letterati e scienziati di ogni provenienza, si dedica a un’intensa militanza antifascista e, all’indomani dell’attacco nucleare su Hiroshima, promuove il Comitatocper la redazione di una Costituzione mondiale. Da quella esperienza nasce Fondamenti della Repubblica mondiale – pubblicato postumo in inglese nel 1953 e ora per la prima volta tradotto in italiano – in cui Borgese espone la sua profonda fiducia nella democrazia. Un manifesto programmatico che è anche una riflessione sulla natura dell’uomo, sulla politica, la storia, la filosofia e la giustizia, un libro dimenticato ma capace di anticipare con intuito profetico i pericoli, oggi quanto mai attuali, della tecnologia incontrollata e della deriva violenta degli stati. La sensibilità dei suoi studi letterari, l’esperienza delle due guerre, la presa di coscienza degli orrori dei totalitarismi, lo convincono dell’inutilità dei conflitti, e che soltanto un governo mondiale democratico, dotato di poteri reali, possa affermare la pace e la giustizia tra le nazioni.
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Vasco Brondi: Paesaggio dopo la battaglia
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Note a margine e macerie. Collana le Onde, pp. 128, 10 euro. Il libro che racconta il primo disco di Vasco Brondi dopo Le Luci della Centrale Elettrica. Un diario libero e intimo, uno strumento di connessione tra l’artista e i suoi fan. Paesaggio dopo la battaglia segna il primo lavoro di Vasco Brondi – cantautore, musicista e scrittore – dopo la conclusione del progetto artistico Le Luci della Centrale Elettrica, tra i più fecondi e incisivi sulla scena musicale indipendente del nuovo millennio. Questo libro raccoglie il diario tenuto da Brondi nel corso della lavorazione dell’omonimo disco, uscito nel 2021 e concepito in parte durante l’epoca più dura e particolare che l’Italia e il mondo hanno attraversato negli ultimi anni. Scritto in una nazione deserta dentro notti silenziosissime tra Milano, Ferrara e ricordi di viaggi in India, a Lampedusa e nei paesi disabitati dell’Italia interna, accoglie tutto ciò che dalle canzoni esonda e che chiede uno spazio e un tempo ulteriori per essere raccontato. Gli eventi incontrollabili, l’evolversi della storia e le circostanze del momento, le sensazioni e il divenire quotidiano catturati con lingua poetica e pura, nella tensione a cercare la trasparenza e il rintocco degli altri in sé e di sé negli altri per costruire nidi anche nei posti più impervi. Un testo limpido e autentico, dove risuonano echi di battaglie universali e minori e di quella pace fiduciosa, friabile e vivida che sopraggiunge in seguito; uno strumento di empatia e connessione con i fan e i lettori, una lente di ingrandimento sul sentire e fare di uno degli artisti più liberi, sensibili e sfaccettati del nostro tempo.
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Abdulrazak Gurnah: Voci in fuga
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 giugno 2022
Collana Oceani, trad. Alberto Cristofori, pp. 416, 20 euro. Il nuovo romanzo del vincitore del premio Nobel della Letteratura 2021. Un impetuoso romanzo sulla perdita e la riconquista –della propria terra, dell’amore, di sé – una storia di destini incrociati che unisce le leggende del continente africano e i segreti più nascosti della nostra Europa. Il giovane Ilyas è poco più che un bambino quando viene rapito dalla famiglia per mano di un soldato ascaro di stanza nelle colonie tedesche dell’Ostafrika. Cresce affidato a un agricoltore europeo, impara la lingua e si guadagna un’istruzione, ma la vita insieme ai colonizzatori lo allontana dal suo popolo, ne fa un forestiero a casa propria. Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruola volontario per combattere al fianco dei tedeschi, lasciando la sorella Afiya nella casa dell’amico Khalifa. Qui la ragazza incontra il giovane Hamza, tornato dal conflitto senza un soldo e con molte cicatrici nel corpo e nell’anima: dalla loro unione nasce una speranza, un figlio chiamato Ilyas come lo zio scomparso. Ma sono gli anni trenta, i venti di una guerra che sta per scuotere ancora l’Europa arrivano fino alle colonie africane, e il piccolo Ilyas comincia a sentire una voce misteriosa che sembra parlare solo con lui.
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