Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Archive for 4 luglio 2022

Robeco: Distruzione della domanda, il prezzo da pagare per sconfiggere l’inflazione?

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

A cura di James Stuttard, Head of Global Macro team di Robeco.È sempre più accettato che il processo di distruzione della domanda – con i suoi inevitabili rischi di recessione – sia un prezzo da pagare per contenere i futuri prezzi al consumo che pagheremo tutti. Le banche centrali sono ora determinate a vincere la partita dell’inflazione.La BCE ha ora poco tempo per progettare uno strumento d’emergenza legalmente conforme ed efficace sul mercato per salvare ancora una volta una periferia sempre più indebitata. Per la PBoC, la banca centrale cinese, c’è da considerare l’aspetto macroprudenziale, dato l’estremo livello di indebitamento del settore corporate e le ampie e crescenti crepe dell’ultimo anno nel settore immobiliare, oltre alle persistenti sfide poste dal Covid. La Bank of Japan si trova ad affrontare un mix unico di rischio macroprudenziale e di liquidità del mercato dei titoli di stato giapponesi, in mezzo al tradizionale scontro tra gli ancoraggi al mercato della banca centrale (in questo caso l’ancoraggio del controllo della curva dei rendimenti) e le forze di mercato, dato che la sua politica prevalente è ora apertamente messa in discussione.Per i mercati obbligazionari, ciò significa che rimaniamo in un “regime di tapering” che ha dominato il primo semestre del 2022, in cui i rendimenti reali aumentano in concomitanza dell’allargamento degli spread del credito, e con un dollaro più forte. In tempi recenti, una correlazione positiva tra rendimenti governativi e credito (cioè rendimenti più alti, spread più ampi) è stata osservata in precedenza solo per una questione di uno o due mesi (il “taper tantrum” di maggio-giugno 2013, il “Bund tantrum” di aprile 2015, o il breve ma brusco sell-off del credito USA nel quarto trimestre 2018).Il 2022 ha offerto un periodo molto più prolungato di regime di tapering, che non si vedeva dagli anni Settanta. Alla fine del 2021 abbiamo notato che la volatilità stava aumentando. Ciò significa che ci sono ancora pochi posti dove trovare riparo nei mercati obbligazionari sulla parte lunga, a parte forse i titoli di Stato cinesi, in un contesto di rendimenti profondamente negativi di benchmark, passivi ed ETF.A nostro avviso, ciò significa anche la necessità di rimanere pazienti e prudenti nel decidere quando aprire posizioni lunghe sui tassi e sul credito. La buona notizia è che pensiamo di vedere le cedole nominali delle obbligazioni ai massimi da oltre un decennio prima della fine dell’anno e, dati i bruschi movimenti sperimentati ogni settimana, il necessario repricing è in corso.All’inizio del 2022, il dot-plot della Fed prevedeva solo 4 rialzi dei tassi da 25 bps ciascuno per un totale di 100 punti base per l’anno. Al 20 giugno sono già stati raggiunti 150 bps e, con un potenziale rialzo da 75 bps seguito da uno da 50 bps alle prossime due riunioni della Fed, i Fed funds potrebbero facilmente raggiungere il 3% entro la fine di settembre. Una volta che i tassi dei Fed funds avranno superato i rendimenti dei Treasury a 2 anni, inizieremo a vedere opportunità per posizionarsi sui titoli di duration.Già tre mesi fa abbiamo parlato dell’aumento delle probabilità di recessione. Una visione che sembra attualmente prevalente nei mercati è l’idea che la recessione sia ancora lontana di qualche anno, sulla base dei ritardi della politica monetaria, della forte crescita prevalente, degli elevati livelli dei risparmi delle famiglie, del basso tasso di disoccupazione e dei tradizionali ritardi tra il momento dell’inversione della curva dei rendimenti ad una recessione. (abstract)

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Comgest: Giappone faro dell’Oriente

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

commento a cura di Chantana Ward, Gestore del fondo Comgest Growth Asia di Comgest. Dopo la recente debolezza, l’indice MSCI AC Asia ha registrato un netto rialzo verso fine maggio, ma ha chiuso comunque il mese a -0,7% in EUR (+0,9% in USD). L’economia cinese è in grave difficoltà a causa dei tentativi del paese di mettere in atto la politica “zero Covid” contro Omicron e altre analoghe e altrettanto contagiose varianti del virus. Questa situazione ha avuto ripercussioni sulle catene di approvvigionamento, già compromesse dalla guerra in Ucraina.È proseguita la corsa dei prezzi delle materie prime, che ha alimentato ulteriormente le previsioni d’inflazione. In Giappone, tuttavia, l’inflazione è di poco superiore al 2% in quanto la banca centrale resta fortemente accomodante. Il Prodotto interno lordo giapponese del 1° trimestre 2022 ha segnato un lieve rallentamento a causa delle ultime misure restrittive anti-Covid ancora in vigore, ma nel trimestre in corso è in atto un recupero. In questo contesto, è avvenuta la pubblicazione di molte trimestrali e le società nipponiche hanno fornito le previsioni per l’intero anno.Per il prossimo esercizio Daikin ha previsto un aumento dell’utile operativo dell’8%, nonostante le caute premesse sul fronte del mercato valutario. Anche Daifuku prevede una crescita dell’utile operativo (+12%) sulla base del portafoglio ordini da record relativo alla logistica di magazzino e alla gestione dei semiconduttori.Sysmex stima una crescita del 13% in seguito alla risoluzione dei problemi con il rivenditore cinese e data la continua espansione della domanda nel campo dell’ematologia in tutte le regioni. NetEase ha comunicato un incremento dei ricavi da videogiochi del 15% su base annua e dell’utile operativo del 28%. La società persegue una chiara strategia di internazionalizzazione e, dopo sette anni di investimenti e preparativi, il 2022 sarà probabilmente l’anno in cui i ricavi generati fuori dalla Cina cominceranno ad acquisire consistenza, partecipando alla crescita della società. Infatti, nei prossimi mesi è previsto il lancio di vari titoli nuovi, compresi i giochi con licenza Diablo Immortal e Harry Potter: Magic Awakened.

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Lussemburgo, Svizzera e Regno Unito sul podio dei paesi più attraenti per il mercato del lavoro europeo

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

La pandemia ha avuto un impatto enorme sugli spostamenti delle persone. Le analisi dei dati del portale di ricerca lavoro Indeed, tuttavia, evidenziano una sorprendente capacità di recupero del movimento transfrontaliero delle persone. Con l’allentamento delle restrizioni di viaggio, i flussi migratori legati al lavoro hanno iniziato a riprendersi. È quanto emerge da “Brain gain or drain?” il report di Indeed su come i cambiamenti nella ricerca di lavoro a livello internazionale stanno accelerando la competizione globale per i talenti.In Europa, le persone in cerca di occupazione hanno allargato i confini spingendosi, sempre più spesso, al di fuori del proprio Paese di origine, cercando in altri Paesi all’interno dei confini europei o fuori Europa. Sebbene le ricerche transfrontaliere da parte degli europei rimangano del 10% al di sotto della media del 2017-2019, sono in netto aumento rispetto al minimo pandemico del -32%. Non sono solo gli europei a cercare lavoro fuori casa, anche dai Paesi extra UE si sono mossi attivamente per trovare un’occupazione nel continente. Indeed ha analizzato la tendenza, osservando la quota mensile di ricerche per occupazioni in Europa, provenienti da fuori regione. Nel corso del 2020, la percentuale è scesa fino al 31% al di sotto della media 2017-2019. Ma, nell’aprile 2022, è rimbalzata al 38% al di sopra della media 2017-2019. Una grande opportunità per i datori di lavoro che possono avere accesso a talenti globali. La mobilità delle persone in cerca di lavoro potrebbe addirittura raggiungere nuovi livelli grazie a una combinazione di diversi fattori che influiscono nel lungo periodo. Alcuni, come le competenze e la retribuzione, erano già forti fattori trainanti prima della pandemia – la retribuzione è un aspetto fondamentale nella decisione di accettare un’offerta di lavoro. A parità di altre condizioni, maggiore è la retribuzione, più alte saranno le candidature.I Paesi ad alto reddito attraggono maggiormente le persone in cerca di occupazione. Inoltre, i Paesi in cui le offerte di lavoro sul portale sono cresciute più rapidamente dopo la pandemia, hanno tendenzialmente scalato la classifica di attrattività negli ultimi due anni. Lussemburgo, Svizzera, Regno Unito, Germania e Irlanda guidano la classifica di Indeed [2] dei Paesi più attraenti, registrando un tasso di interesse “in entrata” maggiore da parte delle persone in cerca di lavoro, rispetto a quello “in uscita”. Questi Paesi sono le destinazioni più probabili per la migrazione legata al lavoro in Europa nel prossimo futuro. Al contrario, l’Italia, si posiziona 14esima nella classifica stilata da Indeed, che prende in esame il rapporto tra ricerche in entrata e in uscita negli ultimi due anni in 21 Paesi. La pandemia ha incrementato il lavoro a distanza in tutta Europa. Dalla ricerca congiunta di Indeed e dell’OCSE è emerso che gli annunci di lavoro a distanza hanno subito un’impennata durante la pandemia in quasi tutti i grandi Paesi industrializzati e rimangono alti anche nel 2022. “Le persone in cerca di lavoro in Europa considerano sempre più la possibilità di lavorare in altri Paesi. Allo stesso tempo abbiamo avuto modo di renderci conto che l’interesse dei candidati extraeuropei per posizioni in Europa è salito ben oltre i livelli pre-pandemici. Fattori che ci portano a pensare che la migrazione professionale sia destinata ad aumentare. Molti datori di lavoro si stanno già attrezzando per assumere dall’estero per fare fronte ai numerosi posti vacanti. Una grande opportunità anche in ottica di inclusione” conclude Pawel Adrjan, economista e responsabile delle attività di ricerca di Indeed per l’area EMEA

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Premio Speciale Giovani “La Parola che cura”

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

Sanofi, multinazionale del settore farmaceutico con 3 stabilimenti produttivi e due sedi in Italia, offre un’opportunità inedita, aperta ai giovani neolaureati, per accedere a uno stage extracurriculare nell’ambito delle Relazione istituzionali.La ricerca e valutazione dei candidati, infatti, non avverrà attraverso il classico colloquio ma tramite la presentazione di un elaborato nell’ambito della decima edizione del Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che cura”, concorso ideato e promosso da Sanofi che premia le storie dei pazienti e di chi se ne prende cura con l’obiettivo di sostenere l’importanza e il valore della narrazione come strumento terapeutico e sociale e sensibilizzare il pubblico sui temi della salute e della sanità. Un iter di selezione non tradizionale che punta a valutare il pensiero analitico, la capacità di indagine e di approfondimento dei giovani neolaureati, chiamati a produrre un elaborato sul tema “Il valore del Partenariato pubblico-privato”, da sottoporre entro il 15 settembre 2022: l’autore più meritevole sarà inserito come tirocinante presso il Dipartimento di Public Affairs di Sanofi Italia e collaborerà con un Tutor aziendale, in supporto ai progetti con le Istituzioni nazionali e regionali.Il premio Angelo Zanibelli, che ha raccolto negli anni centinaia di candidature, configurandosi punto di riferimento nell’ambito della produzione letteraria italiana e arricchendosi, anno dopo anno, di nuove categorie e nuovi giurati, verrà conferito il prossimo ottobre con una cerimonia ufficiale, alla quale anche il vincitore del tirocinio sarà invitato a prendere parte. http://www.premiozanibelli.it

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Fotovoltaico solo su aree industriali

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

“La nostra produzione agricola, i nostri terreni sono salvi. Il governo ha dato parere favorevole senza condizioni al mio ordine del giorno affinché nella produzione di energia da fonti rinnovabili si escludano le aree agricole e venga salvaguardato il paesaggio, tutelato dalla Costituzione. I pannelli fotovoltaici dovranno essere installati in aree urbanisticamente compromesse, periferie urbane, aree industriali, rete stradale, autostradale e ferroviaria, aree portuali e aeroportuali. Per Fratelli d’Italia è sempre stato indispensabile garantire un’indipedenza alimentare che valorizzasse anche i nostri prodotti e oggi, con la guerra e l’emergenza alimentare che ne deriva, questo principio è ancor di più valido. Insomma, ora il governo Draghi dovrà eseguire alla lettera quanto sancito dal Parlamento italiano in forza di una nostra esplicita richiesta: difesa dei terreni agricoli per l’indipendenza nutrizionale, difesa del paesaggio e produzione di energia fotovoltaica in tutte le aree non di pregio”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, primo firmatario dell’odg.

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Il nuovo piano industriale di Mps: quali possibili evoluzioni?

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

A cura di Antonio Amendola, gestore del fondo AcomeA PMItalia ESG di AcomeA SGR. Il nuovo piano industriale di Mps prevede un aumento di capitale da 2.5 miliardi di euro: di questi, 0.8 miliardi coprono 4mila uscite volontarie, mentre il resto, insieme agli utili generati sull’intero arco del piano, serve a portare il CET1 (Common Equity Tier 1, ovvero la componente primaria del capitale della banca) nel 2024 ad un livello stabile sopra il 14%, ovvero 530bps (punti base) sopra lo SREP, e al 15.2% nel 2026. Per raggiungere l’obiettivo di avere una banca stabile e profittevole si agirà seguendo tre direttive: semplificazione della struttura aziendale razionalizzazione dei costi, partendo dalle uscite volontarie spinta del business mix verso i ricavi commerciali puntando su Bancassurance (Axa) e Asset Management (Anima). Grazie a queste azioni il management si aspetta di raggiungere un ROTE (rendimento del patrimonio netto tangibile) dell’8% nel 2024 e dell’8.7% nel 2026 (partendo da un 4.6% nel 2021). Gli utili previsti sono di 1 miliardo di euro nel 2024 e un ritorno al dividendo, con payout del 30%, nel 2025. Il piano, inoltre, poggia su una serie di assunti abbastanza conservativi: Euribor a 3 mesi tenuto a 66bps fisso fino al 2026 rispetto a stime che lo vedono sopra i 200bps. Mps porrà un forte focus anche su Widiba, ma tutti i risultati positivi attesi da questa divisione non sono nei numeri del piano. Ad oggi sono stati nominati i quattro Global Coordinator (Mediobanca, Citygroup, Credit Suisse e Bank of America). Supponiamo per semplicità che la parte da fare a mercato/inoptata sia 800mln€ (è 900mln€ circa) e supponiamo che il compenso per quest’operazione sia dell’8%. Un inoptato di 800mln significa che ciascuna banca dovrebbe accollarsi 200mln. A questo punto entrano in gioco altre banche che partecipano al consorzio finale: ogni Global Coordinator può nominare una serie di Joint Coordinator e ribaltare su di loro il rischio (in cambio di una parte del compenso) e così a cascata sempre più giù. Prendiamo una delle quattro banche: BofA ha un rischio di inoptato di 200mln€. A questo punto, in base a quanto rischio vuole prendere, nomina una serie di altre banche – supponiamo Santander e Stifel – sulle quali ribalta 50mln€ a testa di rischio. Abbiamo ora BofA con 100mln€ di rischio inoptato, Santander e Stifel con 50mln a testa a fronte di una parte del compenso. A questo punto, a loro volta, Stifel e Santander possono ribaltare ad altre banche una parte del rischio inoptato in cambio di una parte delle fees, e così via. Ovviamente più è probabile che l’operazione vada in porto, meno i Global Coordinator sono disposti a dividere il rischio e il compenso. (abstract – fonte: http://www.acomea.it)

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Concorso per le scuole: Leparolechesiamo, la scuola che vogliamo

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

Promosso per ribadire il tema della centralità della scuola nella costruzione di un futuro da Mondadori Education e il Nuovo Devoto-Oli, insieme a Università Cattolica del Sacro Cuore, per la parte di ricerca scientifica, e Intesa Sanpaolo, Gruppo sempre più impegnato nella promozione di iniziative concrete a sfondo sociale.Obiettivo del concorso scoprire come gli studenti vorrebbero la scuola di domani, a partire dalle tre direttrici fondamentali per uno sviluppo armonioso: inclusione, sostenibilità e innovazione. Oltre 4000 ragazzi in 200 scuole si sono messi in gioco in un percorso a tappe lungo un anno che ha portato a candidare per la raccolta fondi oltre 100 progetti, tra i quali un board di esperti ha poi selezionato i due vincitori che hanno beneficiato della campagna lanciata su Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. Con i 15.000 € raccolti in poco più di due mesi da oltre 150 sostenitori, i due progetti potranno diventare realtà.Capofila del progetto Mondadori Education, da sempre impegnata a fianco di studenti e insegnanti nel supportare la scuola con azioni concrete, che ha sostenuto i progetti non solo con un incentivo economico ma soprattutto attivando la sua forza promozionale, nell’intento di contribuire fattivamente alla realizzazione della scuola del futuro auspicata dai ragazzi. Un passaggio essenziale dalle parole ai fatti che, accompagnando la raccolta dei fondi necessari a trasformare i desideri dei ragazzi in realtà, realizza almeno in parte il sogno di una scuola migliore.I due progetti che vedranno la luce sono: “A scuola con gusto”, ideato dalle studentesse e dagli studenti della scuola media “Rina Monti Stella” di Verbania, che hanno immaginato la loro “scuola ideale” prendendo in considerazione i cinque sensi: una scuola da vedere, da annusare, da ascoltare, da toccare e da gustare… in un luogo da vivere con “tutti i sensi” è emersa la necessità di un laboratorio di cucina e di scienze, proprio per poter sperimentare attraverso l’uso del cibo, che diventa un materiale educativo a tutti gli effetti. La somma raccolta rende possibile l’acquisto degli arredi necessari: lavelli, piano cottura, frigo, piani di lavoro e dispense per la cucina, insieme a tavoli modulari, apparecchiature scientifiche ed elettroniche, scaffali e bacheche espositive per il laboratorio di scienze. “Il Cineteatro a scuola: alziamo il sipario sul futuro” della scuola superiore ”Euclide” di Bova Marina (Reggio Calabria), che mette al centro il teatro come forma di istruzione da includere nelle attività scolastiche: l’obiettivo del progetto è proprio quello di realizzare un Cineteatro e una cineteca all’interno dell’Istituto, dove mettere in scena quanto appreso in classe e dove poter imparare in modo alternativo, superando i limiti di uno studio esclusivamente condotto sui libri di testo.Cineteca e teatro diventeranno inoltre veri e propri “punti di riferimento culturali” aperti all’intera comunità, ospitando utenti esterni, ma anche associazioni e altre realtà locali. I fondi raccolti verranno utilizzati per acquistare gli arredi necessari alla rigenerazione dello spazio, come poltroncine, sipario, armadietti, panche, una parete con porta a scomparsa, e pannelli per isolamento acustico.

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Introdurre nelle scuole il tema sulla sicurezza stradale

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

«Ci appelliamo al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ai sindacati della scuola e ai presidi di ogni singolo istituto scolastico affinché venga reintrodotto nelle scuole il tema della sicurezza stradale». A lanciare l’appello sono Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada ODV e dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV, ed Elena Ronzullo, presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV, che hanno deciso di inviare una lettera aperta alle istituzioni, ai presidi e ai sindacati scolastici per sensibilizzare sull’importante dell’educare i giovani alla sicurezza stradale già tra i banchi di scuola.

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Adozione di sistemi di purificazione dell’aria nelle scuole

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

“E’ stato accolto il mio ordine del giorno che impegna il Governo ad adottare, nel più breve tempo possibile, sistemi di purificazione degli ambienti scolastici e le linee guida in merito alle modalità di acquisto dei dispositivi da parte degli istituti scolastici, al fine tutelare la salute degli studenti, dei docenti e di tutto il personale scolastico. Il tema della salubrità dell’aria -prosegue la Deputata Mammì- ha assunto una particolare rilevanza nell’ambito del contrasto alla diffusione del COVID-19, nell’ottica di garantire la tutela della salute e della prevenzione delle malattie, in particolare in ambienti chiusi come aule ed altri locali scolastici. Per questo motivo, in vista della ripartenza del prossimo anno scolastico, ho ritenuto necessario intervenire per facilitare l’installazione di impianti di ventilazione meccanica controllata che consentano la purificazione dell’aria all’interno degli Istituti. Tale intervento si rende necessario non solo nel breve periodo, per garantire lo svolgimento in sicurezza del prossimo anno scolastico, ma anche in un’ottica di medio termine, considerati i benefici attesi nell’ambito della protezione da tutti gli agenti patogeni, di natura batterica o virale, come pure di una maggior efficacia della didattica, grazie al mantenimento di concentrazioni di anidride carbonica e di ossigeno, assicurati da adeguati ricambi d’aria, essenziali a scongiurare cali di attenzione esiziali per un efficace apprendimento, sulla scorta di analoghe misure già prese da altri governi, come quello del Regno Unito. Inoltre, i sistemi di ventilazione meccanica controllata integranti dispositivi di purificazione, permettono anche una maggiore efficienza energetica dovuta alla possibilità di ricambiare l’aria anche senza aprire le finestre, in linea con i dettami comunitari ripresi dal PNRR”, conclude l’Onorevole pentastellata Mammì By Moira Perruso, giornalista professionista

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Morti improvvise nello sport

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

Troppo spesso veniamo colpiti dalla notizia che un giovane in buona salute, magari un atleta, è morto improvvisamente e allora ci domandiamo “ma non si poteva sapere prima che era a rischio?”. Una utile risposta a questa domanda giunge da tre documenti appena pubblicati in Europa e a cui ha contribuito il Centro per le Aritmie di Origine Genetica dell’Istituto Auxologico Italiano, diretto dai Professori Peter Schwartz e Lia Crotti.Il primo documento, coordinato dal Professor Arthur Wilde di Amsterdam e pubblicato simultaneamente in Europace e in ben altre tre prestigiose riviste scientifiche, è stato firmato da 27 esperti tra cui la Professoressa Lia Crotti e rivisto per l’approvazione da un altro gruppo di esperti tra cui il Professor Schwartz. Questi numeri indicano che per molti anni quanto scritto guiderà le indicazioni per fare i test genetici aventi l’obiettivo di identificare precocemente i soggetti ancora in buona salute ma a rischio di morte improvvisa.In molte condizioni lo screening genetico effettuato sulla base di un sospetto clinico aiuta i medici a formulare una diagnosi precisa, fornisce informazioni sulla prognosi e può determinare la terapia più efficace. Per esempio nella sindrome del QT lungo, che può essere fatale ma che si cura molto bene, l’elettrocardiogramma può essere quasi normale e l’analisi genetica è necessaria per chiarire la diagnosi e permettere una terapia “mirata” in quanto “la specifica variante genetica può determinare le situazioni a rischio (quali sforzi fisici o rumori improvvisi) come abbiamo dimostrato 20 anni fa” dice il Professor Schwartz. Il grande impatto clinico della genetica è ben dimostrato dal fatto che una volta identificata la mutazione che causa la malattia in un soggetto diventa possibile, in pochi giorni, valutare l’intera famiglia (queste malattie genetiche si trasmettono con una probabilità del 50% ad ogni gravidanza e quindi molti familiari possono essere affetti). Ad esempio, dopo un arresto cardiaco in un atleta diventa imperativo cercare di identificare la mutazione responsabile e poi cercarla subito in tutta la famiglia per prevenire ulteriori rischi o tragedie. Il secondo documento, pubblicato sull’International Journal of Cardiology, rappresenta il punto di vista ufficiale della Società Italiana di Cardiologia dello Sport ed è stato coordinato dal Dr. Luigi Sciarra (Presidente della SIC Sport) e dal Professor Domenico Corrado dell’Università di Padova. A questo documento ha contribuito significativamente il Centro per le Aritmie di Origine Genetica dell’Istituto Auxologico Italiano con la Dr.ssa Silvia Castelletti e i Professori Schwartz e Crotti. Il terzo documento, pubblicato sullo European Journal of Preventive Cardiology e coordinato dal Prof. Michael Papadakis di Londra, ha voluto fornire anche un approccio pratico presentando una serie di scenari clinici per sottolineare l’importanza del test genetico per la diagnosi, la stratificazione del rischio e la terapia in atleti in cui si sospetti una cardiopatia o una canalopatia ereditaria. Dice la Prof. Crotti: “E’ sempre più evidente come la genetica delle aritmie sia uscita dai laboratori di ricerca e sia ora in grado di contribuire in modo decisivo al management clinico e alla prevenzione della morte cardiaca improvvisa, soprattutto nei giovani e negli atleti” ricorda il Professor Schwartz che nel Centro delle Aritmie di Origine Genetica vede ogni giorno, con i suoi collaboratori, 6-8 famiglie con queste malattie.

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Sindrome da odore di pesce

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

Si chiama trimetilaminuria, TMAU, o Sindrome da odore di pesce: si tratta di una malattia metabolica dovuta all’incapacità del nostro corpo di produrre un enzima che deve smaltire una sostanza presente in molti cibi, soprattutto pesce e crostacei. Se l’enzima manca la trimetilammina viene rilasciata attraverso sudore, urine e respiro che acquisisce così un caratteristico odore di pesce marcio, da cui il nome evocativo di “Sindrome da odore di pesce”. “La TMAU consiste in un difetto genetico ereditario dovuto a mutazioni a carico del gene FMO3 – spiega a Osservatorio Malattie Rare la Dottoressa Valentina Rovelli, Pediatra metabolista dell’Equipe Medica dedicata alla cura e assistenza dei pazienti affetti da Malattie Metaboliche presso la Pediatria dell’Ospedale San Paolo di Milano, ASST Santi Paolo e Carlo, diretta dal Dr. Giuseppe Banderali – Da un punto di vista strettamente medico non comporta rischi, ma può diventare estremamente invalidante, specie da un punto di vista sociale. L’odore emanato dai soggetti affetti può essere percepito dagli altri come fortemente fastidioso, portando i pazienti che ne soffrono ad essere isolati, talvolta emarginati e quindi soggetti al rischio di sviluppare patologie psichiatriche quali depressione, disturbi d’ansia o dell’umore e analoghi”. “Non sempre i pazienti ne risultano consapevoli, non sempre percepiscono il disturbo come tale – continua l’esperta – magari non gli è mai stato segnalato, magari la famiglia ne risulta talmente abituata che non vi fa caso. Presso il Laboratorio di Genetica del San Paolo è possibile effettuare l’indagine genetica per la conferma diagnostica, previa consulenza presso l’Ambulatorio di Malattie Metaboliche Congenite.“L’obiettivo è quello di garantire una presa in carico completa del paziente – conclude Rovelli – elaborando piani assistenziali validati e condivisi che portino anche alla realizzazione di eventuali PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali), basati su una crescente conoscenza dei pazienti e delle peculiarità che li caratterizzano, inoltre in grado di favorire il processo necessario al raggiungimento di codici di esenzione dedicati ad oggi non ancora disponibili”. L’intervista completa a Laura è disponibile sul sito di OMaR.

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Carcinoma della prostata

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

E’ il tumore più frequente tra i maschi e rappresenta oltre il 20 per cento di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni di età. Sono circa 564.000 gli Italiani con pregressa diagnosi di tumore della prostata, pari al 33 per cento dei casi di tumori nel sesso maschile e nel 2020 erano stimati circa 36.000 nuovi casi, pari al 19 per cento di tutti i tumori maschili.[i], 3 La maggior parte delle diagnosi viene formulata in persone di età avanzata, 6.811 casi ogni 100.000 riguarda infatti ultrasettantacinquenni. La quota di gran lunga maggiore dei pazienti è presente al Nord (1.428 casi ogni 100.000 abitanti nel Nord-Ovest, 1.395 nel Nord-Est) rispetto al Centro (1.015) e al Sud (588). Apalutamide, prodotto in Italia nello stabilimento Janssen di Latina per il mercato europeo e di altri continenti, ha una potente attività antitumorale, ottenuta aumentando la morte (apoptosi) delle cellule tumorali e riducendone quindi la proliferazione. Esercita tale azione bloccando i recettori degli androgeni ai quali si lega il testosterone, che è l’ormone di cui si serve il carcinoma prostatico per svilupparsi. Il farmaco inibisce la crescita delle cellule tumorali impedendo il legame degli androgeni al recettore. L’efficacia e la sicurezza di apalutamide sono state determinate in due studi randomizzati, controllati con placebo, di fase 3: lo studio SPARTAN (relativo all’indicazione nmCRPC) e lo studio TITAN (per l’indicazione mHSPC). Ancora più importanti i risultati ottenuti da apulatamide – evidenziati dallo studio TITAN – nel carcinoma prostatico metastatico sensibile agli ormoni, uno stadio della malattia il cui il tumore risponde ancora alla terapia di deprivazione androgenica, ma è già diffuso in altre parti del corpo. I pazienti con mHSPC tendono ad avere una prognosi sfavorevole, con una sopravvivenza globale mediana (OS) inferiore a cinque anni. I dati di TITAN dimostrano che apalutamide in combinazione con ADT, al follow-up mediano di quasi quattro anni, riduce del 35 per cento il rischio di morte rispetto alla sola ADT (HR=0,65; p<0,0001); applicando la correzione per il cross-over dei pazienti nel braccio placebo, questa riduzione cresce al 48 per cento (HR=0,52; p<0,0001).6 Inoltre, il farmaco migliora la sopravvivenza libera da progressione secondaria (PFS2) del 38 per cento (HR=0,62; p<0,0001) e ritarda l’insorgenza della resistenza alla castrazione (HR=0,34; p<0,0001), temibile peggioramento della situazione.6 Quest’ultimo dato suggerisce che un'intensificazione precoce della terapia con apalutamide può influenzare positivamente il decorso della malattia per i pazienti che successivamente vengono sottoposti alla chemioterapia o trattati con nuovi agenti ormonali.Infine, apalutamide risulta ben tollerato, mantiene una buona qualità di vita durante il trattamento, ritardando nel tempo il ricorso alla chemioterapia citotossica e ai suoi impattanti effetti collaterali, come evidenzia anche il dato del 73 per cento di riduzione del rischio di progressione del PSA, un indicatore di progressione della malattia.

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Colangiocarcinoma del fegato: svelati alcuni meccanismi immunitari interni al tumore

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

Il dottor Enrico Lugli, responsabile del Laboratorio di Immunologia Traslazionale dell’Irccs Istituto Clinico Humanitas, e la professoressa Ana Lleo De Nalda, epatologa, responsabile del laboratorio di Immunopatologia Epatobiliare e direttrice della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna di Humanitas University, hanno identificato i meccanismi immunitari correlati a un esito peggiore per i pazienti con colangiocarcinoma intraepatico. I ricercatori hanno tracciato così la strada per una terapia mirata ed efficace. Lo studio, sostenuto da un grant AIRC presso Fondazione Humanitas per la Ricerca, è stato possibile grazie alla collaborazione dell’Unità di Chirurgia Epatobiliare dell’Irccs Humanitas, diretta dal prof. Guido Torzilli. Il colangiocarcinoma intraepatico è un tumore raro perché la diagnosi è spesso tardiva (nel 20-25% circa dei casi) e le terapie hanno dimostrato di non funzionare in tutti i pazienti diagnosticati con lo stesso tipo di cancro. Nei casi in cui la diagnosi sia precoce e i pazienti possano essere candidati a una chirurgia radicale di resezione epatica, la prognosi a 5 anni è migliore, ma solo per il 17% dei maschi e il 15% delle femmine. Humanitas è un centro di riferimento per il trattamento medico e chirurgico del colangiocarcinoma. Spiega il dott. Enrico Lugli: “Con il nostro studio, usando tecnologie per analizzare ogni singola cellula all’interno del tumore, siamo riusciti a caratterizzare l’infiltrato tumorale in campioni di fegato di 25 pazienti sottoposti a intervento di resezione epatica, confrontandoli con tessuti di controllo prelevati da porzioni sane del fegato. Abbiamo visto che la risposta immunitaria è inibita. In particolare, alcune cellule del sistema immunitario, tra cui le cellule CD4-T-regolatorie, in genere coinvolte nella prevenzione di una risposta infiammatoria eccessiva, vengono reclutate dal tumore e bloccano così la risposta immunitaria. Inoltre il microambiente tumorale rende queste cellule iperattive: stimolate continuamente a rispondere all’infiammazione, le CD4+ generano uno “stato di tolleranza” che il tumore sfrutta in modo da inibire la risposta antitumorale del sistema immunitario». I ricercatori hanno inoltre scoperto che questa iperattività è regolata da una proteina, MEOX1, un fattore di trascrizione associato a una prognosi peggiore e a una mortalità più alta nei pazienti in cui tale proteina è espressa ad alti livelli. MEOX1 è particolarmente importante perché regola l’espressione di decine di geni coinvolti nel mantenimento dell’identità cellulare nei tumori. Visto il ruolo delle cellule T nella soppressione della risposta immunitaria nel colangiocarcinoma intraepatico, l’ipotesi formulata dai ricercatori è che sarà possibile proporre terapie combinate dove non si utilizza solo immunoterapia o solo chemioterapia, ma anche una deplezione (inibizione) delle cellule CD4 T regolatorie. Dati promettenti sull’efficacia dell’immunoterapia associata alla chemioterapia sono stati confermati in uno studio internazionale randomizzato di fase III.

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“The window is open for eFuels in road transport”

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

“The compromise reached in the Environment Council on CO2 fleet legislation is an opportunity to work on the outdated regulation,” says Ralf Diemer, CEO of the eFuel Alliance. “The current EU regulation, which focuses solely on tailpipe emissions, will not ensure a timely transition to climate-neutral mobility if it is lopsided and promotes only electromobility while ignoring emissions that occur at earlier or later stages of a vehicle’s lifecycle and leading Europe into new dependencies on battery raw materials. We need a more holistic approach. We welcome the fact that the Environment Council, in contrast to the majority in the European Parliament, does not want to completely rule out the consideration of carbon-neutral eFuels to meet CO2 targets for car manufacturers, and has left a window open for regulatory adjustments.” Nevertheless, we note that the Environment Ministers have agreed on a de facto ban on the internal combustion engine – even with climate-neutral eFuels – from 2035, as the methodology remains unchanged for the time being. A possible adjustment can only take place under the review clause in 2026. However, the revision mandate is neither legally binding nor does it set a deadline for the Commission. Moreover, potential adjustments are only to apply to new vehicles from 2035 onwards and are outside the CO2 fleet regulation.The eFuel Alliance looks forward to a constructive dialogue with the EU Commission to develop a system for how vehicles with climate-neutral combustion engines can be brought onto the market even after 2035, or how eFuels can be taken into account in regulatory terms. The eFuel Alliance is an interest group working for the political and social acceptance of eFuels and for their approval. We represent more than 170 companies, associations, and consumer organizations along the eFuel production value chain. We stand for fair competition and a level playing field for all relevant emission reduction solutions. We are clearly committed to greater climate protection and want to see the significant contribution of eFuels to sustainability and climate protection more widely recognized. Our goal is to enable the industrial production and widespread use of CO2-neutral fuels from renewable energy sources.

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Un/Sense, Next at Christie’s

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 luglio 2022

London. Christie’s presents Un/Sense, Next at Christie’s: London 2022, a physical and virtual exhibition of work by the next generation of artists, open to the public from 20 to 29 July at Christie’s London headquarters. The exhibition has been curated by Pia Zeitzen and Sasha Shevchenko, two London-based curators who were selected from an open call, and who met while undertaking the MFA Curating degree at Goldsmiths University. Bringing together the works of 29 rising talents, Un/Sense addresses the absurdity of contemporary reality by allowing the absurd to take over the exhibition’s artistic and curatorial expression. Entry to Un/Sense will be free and open to all.Artists selected to participate in the exhibition include Tayo Adekunle, Nikolaos Akritidis, Shadi Al-Atallah, Ece Bayram, Kate Burling, Helen Carr, Hoa Dung Clerget, Shilun Ding, Derrelle Elijah, Lucy Gregory, Maees Hadi, Hugo Harris, Soa J. Hwang, RedBlack D. Lawrence, Emily Lazerwitz, Gal Leshem, Hannah Lim, Darren Lynde Mann, Emma Louise Moore, Samuel Padfield, Anya Palamartschuk, Liberty Quinn, Charlie Russell, Katrina Stamatopoulos, Virginie Tan, Maayan Sophia Weisstub, Tom Connell Wilson, Emily Woolley and Scott Young.Tom Connell Wilson’s The Sunken Liner reimagines the origin of governmental building Laurence House, in Catford, London. Through the video artwork, the viewer follows the path of the liner (Laurence House) through the Thames and secondary rivers, swept by impulses of the liquid city, and onto the shores of the South Circular, London.Tayo Adekunle’s Reclamation of the Exposition #05 is part of a larger series that explores the commodification and sexualisation of the black female body in colonial expositions of the 18th and 19th centuries. Using digital collage, self-portraiture and drawing from ethnographic photographs, the work explores the relationship between past and present and the manner in which black women’s bodies have been treated.Mother and Child by Darren Lynde Mann navigates the complex relationship between Mann and his adoptive mother. While depicting both mother and child, the detail of the painting is concentrated on the face of the mother, representing the artist’s journey to detach and grow into their own person.The Trace (2022) by Hoa Dung Clerget, references the methods of printing in the early 20th century by using carbon paper to evoke the smell of the spirit duplicators, the predecessor to the photocopier. A major component of the solvents used as “inks” in these machines was alcohol, which emitted a sweet aroma, a recognisable feature of school life in that era. However, the copies from these machines had the disadvantage of being affected by time and the ink was quickly gone. In Clerget’s work, carbon is stuck on the wall and paper torn off in a random fashion to reveal negative shapes. The work captures a transitory state where the forms, between appearance and disappearance, coexist with each other, caught in a persistent ambiguity and the transience of time. The exhibition aims to connect collectors and art enthusiasts with this exciting line-up of next generation artists through Christie’s non-commercial, physical and virtual exhibition.

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