Niente ferma il “Giardino della musica”, la prima rassegna estiva in un’area residenziale di Palermo, alle 19, al fresco e all’ora del cocktail, nel giardino esterno del Coast to Coast Ausonia in via Ausonia 56. Questa settimana si viaggia musicalmente tra il Brasile e Cuba, ma anche tra il pop il cantautorato italiano. Martedì 16 agosto alle 19 al centro dello show ha tutto un sapore brasiliano con il concerto chitarra e voce di Fernando Syaman, cantautore e musicista originario di Araraquara, che porterà il suo progetto “Brasilidades”, che nasce da un ideale di divulgazione dei vari aspetti sonori che il Brasile offre, provenendo da una realtà multiculturale e multietnica, è sempre più necessario mostrare al mondo le diverse sfumature della musica afro-brasiliana, per unire fraternamente con altri movimenti mondiali della diaspora nera che stanno guadagnando sempre più notorietà e importanza in tutto il mondo grazie ad azioni e manifestazioni attiviste, culturali e artistiche. In scaletta interpretazioni riarrangiate di grandi nomi della musica popolare brasiliana, come “Gilberto Gil, Caetano Veloso, Djavan, Geronimo Santana tra gli altri e anche canzoni di Fernando Fyaman, con l’obiettivo di offrire allo spettatore un’esperienza gioiosa, vibrante, amorevole: un’esperienza genuinamente brasiliana. Mercoledì 17 agosto alla stessa ora toccherà ai Gravità Zero duo. Sal Cavallaro e Andrea Gioè, armati di una semplice chitarra, suoneranno in chiave acustica canzoni italiane e straniere dagli anni Sessanta a oggi. In scaletta: “One” degli U2, “Meraviglioso” di Domenico Modugno “Locked out of heaven” dei Bruno Mars. Giovedì 18 giugno, sempre ale 19, si atterra musicalmente a Cuba con i Trinidad En Vivo, ovvero Angelo Accardi alla chitarra e voce solista e Guna Sergio Cammalleri alle timbales e percussioni. Formazione artistica nata nel 1995 dall’unione di musicisti provenienti, ciascuno, da diverse esperienze musicali; chi dal jazz e dalla fusion, chi dal flamenco o dalle musiche latine. La fusione di queste differenti influenze musicali ha generato un sound variegato che affonda le radici nel più classico stile “Son Cubano”, nel latin jazz e nelle sonorità gitano-ispaniche. I Trinidad vi propongono un’elegante rivisitazione dei classici della musica tradizionale cubana e latinoamericana con piacevoli divagazioni in quella più attuale nel panorama salsero, del pop latino, della rumba flamenca e altro ancora. Le loro formazioni sono “elastiche” a seconda delle circostanze, ma con la presenza fondamentale e imprescindibile dei loro capisaldi o, meglio, “capisalsa”, Angelo Accardi e “Guna” Sergio Cammalleri. Domenica 21 è tutta all’insegna della canzone italiana con i Rupert in duo con Carlo Cirri al Pianoforte e Roberto Di Laura alla voce. In scaletta vari successi della musica italiana messi in risalto dalle notevoli doti vocali del cantante , con l’immancabile incursione di un paio di brani di Alex Baroni. Durante l’esibizione, il pubblico del locale potrà scegliere tra numerose formule di aperitivo proposte e servite al tavolo, dal classico tagliere, al sushi, passando per la pizza e le poke. La rassegna “Giardino della musica” all’ora dell’aperitivo al Coast To Coast continua anche nelle settimane successive, sempre alle 19. Il 23 agosto ci sono Butticè e Cirri. Il 24 agosto si torna alle atmosfere brasiliane con Vincenzo Palermo. Il 25 agosto spazio alla musica d’autore con Germano Seggio e il suo concerto chitarra e voce). Il 28 agosto nuovamente Francesco Vannini con il suo show acustico-pop chitarra e voce. Il 30 agosto ci sono Double C capitanati da Claudia Macca. Il 31 agosto torna la chitarra d’autore con Vincenzo Tusa. L’1 a fare da protagonista sarà Marcello Mandreucci. Varie le opzioni per prenotare un tavolo: telefonare dalle 9 a mezzanotte allo 091 777 3692, o via mail a info@coasttocoastdelivery.it o mandare un messaggio alla pagina Facebook http://www.facebook.com/coasttocoastausonia/.
Archive for 12 agosto 2022
Palermo: Concerti dopo il Ferragosto
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
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Palermo: Serata Vasco Rossi
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
Palermo. 13 agosto al Mamaita’s in contrada San Cataldo a Trappeto in un evento organizzato da Dorian. La serata inizierà alle 20,30. I clienti del locale potranno fare l’apericena con in sottofondo i suoni alla consolle di Silvio Randazzo. Alle 22 saliranno sul palco i Colpa D’Alfredo, il cui leader Ivano Passarello è recentemente stato protagonista della trasmissione televisiva di Raiuno “Tali e quali show”, in cui ha interpretato proprio Vasco Rossi. Oltre due ore e mezzo di spettacolo in cui si festeggeranno in musica i 70 anni del Blasco, ripercorrendo tutti i brani dal 1977 a oggi, ovvero dal brano “La nostra relazione” a “Siamo qui”. Seguirà il beach party, sempre con Silvio Randazzo. Per prenotare un tavolo telefonare al 3807980615 o andare sulla pagina Fcebook: https://www.facebook.com/dorianart.it
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Giuseppe Milici e Giuliana Di Liberto portano il concerto Plays Soundtrack a Finale di Pollina
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
Pollina 13 agosto alle 21,30 al teatro Parco Urbano di Finale di Pollina, in occasione del concerto intitolato “Plays soundtrack”, ovvero un percorso che riprende in musica la storia del “grande schermo”. Milici, impreziosito dalla presenza della straordinaria solista Giuliana Di Liberto, eseguirà un repertorio di colonne sonore di alcuni tra i più importanti compositori italiani e americani che hanno portato le loro creazioni dentro i film. In scaletta brani di Ennio Morricone per “Nuovo Cinema Paradiso”, Henry Mancini per “Colazione da Tiffany”, Louis Bakalov per “Il Postino” e tant altri. Il concerto prevede anche l’esecuzione di alcune colonne sonore di cui lo stesso Milici è autore. «Abbiamo scelto con cura – dice il sindaco di Pollina Pietro Musotto – lo spettacolo per la festa della Madonna della Lettera di Finale, che vede coinvolti grandi professionisti». Oltre a Milici e a Di Liberto, sul palco anche: Roberto Gervasi alla fisarmonica, Giovanni Conte al pianoforte, Pietro Zarcone al basso, Sebastiano Alioto alla batteria. L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti, che sono 1500.
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Thanks to Putin, Germany has woken up
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
We have two covers this week. In our American and Asian editions we argue that the crisis triggered by the visit of Nancy Pelosi, speaker of the House of Representatives, to Taiwan has exposed the fragility of the status quo. Since the previous stand-off in 1995-96, America, China and Taiwan have all grown uneasy with the ambiguities and contradictions on which peace precariously rests. China, especially, has bared its teeth. If the world is to avoid war, it urgently needs to strike a new balance. The danger in this is that China uses the crisis to set new boundaries for its encroachments into what Taiwan considers its airspace and territorial waters. China could also attempt to impose even stricter limits on the island’s dealings with the rest of the world. That must not happen. In our European editions we examine the new Germany. Complacent and just a little self-satisfied, Europe’s most important country was late to realise how fast the world was changing around it. Now, however, Vladimir Putin’s invasion of Ukraine has prodded it into action. A remarkable opportunity is within its grasp, as Germans experience a rare thing in a democracy: a consensus about the need for broad, sweeping change to the economy and security. Three days after the invasion, Olaf Scholz, then a new chancellor heading an untested coalition, gave his much-applauded Zeitenwende speech to the Bundestag, signalling a break with the country’s post-war tendency towards pacifism. He has set the agenda for years to come. Mr Putin’s warmongering may prove to be the catalyst that turns Germany into his own nightmare: a stronger, bolder, more determined leader of a more united Europe. Zanny Minton Beddoes Editor-In-Chief The Economist
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L’Università di Parma quarto ateneo statale per retribuzione dei laureati
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
L’Università di Parma si colloca al quarto posto tra gli Atenei statali italiani per la retribuzione media dei laureati nel primo decennio dal conseguimento del titolo. È il responso dell’University Report 2022 realizzato dall’Osservatorio JobPricing in collaborazione con Spring Professional, che prende in considerazione 40 atenei italiani: per i laureati dell’Università di Parma la retribuzione media è di 30.955 euro, il 2,6% in più della media nazionale.La classifica è guidata da un’Università privata, la Bocconi, seguita dal Politecnico di Milano, primo Ateneo statale nel ranking, e dalla LUISS. L’Università di Parma è al settimo posto assoluto, tra Atenei pubblici e privati. Per l’Università di Parma sesto posto assoluto (e quinto tra gli statali) nel ranking relativo agli anni che servono ai laureati per ripagare il proprio corso di studi. Sulla base dell’University Payback Index, che esprime il numero di anni necessari per “recuperare”, in media, l’investimento in istruzione sostenuto nel corso della carriera universitaria, Parma fa registrare 14,8 anni per gli studenti e le studentesse in sede e 17,1 anni per i fuori sede, in una classifica il cui podio è composto dal Politecnico di Milano, dal Politecnico di Torino e dalla Bocconi.
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Estate 2022: Cia, agriturismi sold out
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
In agriturismo, vicino a piccoli borghi ben serviti, vivendo esperienze in azienda agricola e mangiando prodotti freschi di campi e allevamenti locali, da riportare anche a casa. Questa l’estate 2022 per oltre 7 milioni di italiani, più del 30% dei connazionali previsti in vacanza tra luglio e settembre prossimo. Sono per lo più famiglie e comitive, in viaggio dai 4 ai 7 giorni e spesso con cani e gatti al seguito. A dirlo è Cia-Agricoltori Italiani in ricognizione tra le strutture aderenti a Turismo Verde, la sua Associazione per la promozione agrituristica che, da Nord a Sud Italia, evidenzia una stagione partita in ritardo, ma vicina ai numeri pre-pandemia (più di 8 milioni di presenze nel 2019), e con le prenotazioni per il pranzo di Ferragosto già chiuse da un mese. Lungo la penisola -spiega Cia- la ripresa del turismo, con 22 milioni di italiani in viaggio, al mare (44%), nei centri rurali (21%) e in montagna (15%), si fa sentire soprattutto nelle strutture agrituristiche con disponibilità di camere, agricampeggio e in zone già vocate alla ricettività. La domanda resta, in alcuni casi e specie nell’entroterra, ancora instabile. A incidere di più le disdette causa Covid, tra il 10 e il 20%, che si spera di recuperare con le prenotazioni last minute.Inoltre -aggiunge Cia- anche negli agriturismi c’è il ritorno degli stranieri (l’Italia ne stima per l’intera estate circa 33 milioni, il triplo rispetto al 2021). Già da maggio gli americani e ora, soprattutto, inglesi (+36%) e tedeschi (+32%). In buona parte, si tratta di riconferme e passaparola, con prenotazioni di clienti storici e amici. Stessa cosa per il turismo interno. In aumento i viaggi alla riscoperta dell’origini, come dall’Olanda al Molise. In generale -secondo Cia- la tenuta del settore agrituristico, e delle sue 25 mila imprese, è ancora assicurata dalla natura stessa del comparto, sensibile alle esigenze dei cittadini, come ampiamente dimostrato in pandemia, e pronto a soddisfare, in modo innovativo, sempre nuovi bisogni. Tra le tendenze che si consolidano, Cia evidenzia la vacanza sostenibile e sicura, a contatto con la natura e gli animali, imparando a fare la pasta e a curare gli alveari, condividendo il lavoro agricolo come la lavorazione del formaggio. Infine, andando alla ricerca dei mercati contadini per fare provviste utili al rientro, come raccontano da la Spesa in Campagna, Associazione Cia per la vendita diretta. “L’aumento dei costi produttivi, di luce e gas in particolare -dichiara il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- è ancora troppo sulle spalle delle aziende agrituristiche ed è anche per loro che stiamo sollecitando un’azione di governo realmente incisiva e prima delle elezioni a settembre. Sulla stagione turistica in corso, ci sono previsioni più che positive e ci auguriamo -conclude Fini- che portino alla fine buoni risultati anche alle nostre strutture”.
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Natura e scienza. La nuova frontiera del genoma editing
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
Un inferno. Rocce incandescenti, acque in ebollizione, magma eruttivo e un incessante bombardamento di asteroidi. Questo lo scenario di una Terra primitiva. Nel tempo e in particolari condizioni, alcuni composti chimici si sarebbero aggregati in forme più complesse fino alla formazione di sostanze organiche e alla evoluzione di strutture simile a una cellula, per composizione e funzioni. Da allora, sono passati miliardi di anni per arrivare al Mondo così come lo conosciamo e il percorso non è stato semplice né lineare: dalla casualità delle aggregazioni primordiali alle mutazioni indotte dalla necessità di adeguarsi all’ambiente o di trovarne uno più adatto alla sopravvivenza. E’ stata una continua evoluzione del mondo animale e vegetale, nella quale la mutazione genica casuale è una caratteristica del DNA e sulla quale agisce la selezione naturale. L’argomento è stato portato alla ribalta del grande pubblico dal biologo e premio Nobel, Jacques Monod che, nel libro “Il caso e la necessità” (1970), scriveva: “Il caso puro, il solo caso, libertà assoluta ma cieca, alla radice stessa del prodigioso edificio dell’evoluzione”.Nel corso dei secoli anche l’uomo è intervenuto agendo da selettore sulle piante più utili alla propria alimentazione, infatti, la maggior parte delle specie da raccolto ha un “antenato” selvatico dal quale derivano le forme domesticate mediante manipolazioni realizzate in momenti successivi. Un esempio classico sono i cereali che presentavano una forte capacità di dispersione autonoma del seme, limitandone in questo modo la coltivazione in terreni circoscritti. Una mutazione casuale ha diminuito tale capacità e il mutante è stato selezionato dall’uomo per le proprie esigenze di coltura. Lo stesso è per i legumi selvatici i cui baccelli si aprivano a maturazione e i semi espulsi, viceversa, il mutante selezionato mantiene i baccelli chiusi. A tutt’oggi, le tecniche agricole intervengono promuovendo una specie vegetale utile all’uomo ed eliminando quelle dannose o inutili. Senza attendere possibili secolari mutazioni naturali, negli anni ’70 fu messo a punto un sistema che consentiva di modificare il patrimonio genetico delle piante, ottenendone di più resistenti e adattabili. Sono gli organismi geneticamente modificati (Ogm) largamente diffusi per la coltivazione di soia, mais, colza e cotone. Negli ultimi anni sono state messe a punto nuove tecniche, dette “genoma editing”, che permettono di cambiare singole lettere del codice genetico delle piante. E’ una procedura che possiamo paragonare alle modifiche che sono avvenute naturalmente o per manipolazione umana nel corso dei millenni. Un’applicazione interessante riguarda la vite, che occupa il 7% della superficie coltivata in Europa, ma richiede il 65% dei fitofarmaci usati in agricoltura. Preparata dal “genoma editing” per resistere ai parassiti, ridurrebbe l’utilizzo dei pesticidi, così come richiesto dal programma europeo “Green Deal” che prevede la diminuzione del 50% dei fitofarmaci entro il 2030. E’ una rivoluzione scientifica. Come sempre, si tratta di farla comprendere ai più. (Articolo pubblicato su LaRagione del 5 agosto 2022) Primo Mastrantoni, http://www.aduc.it
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Inflazione diffusa. Perché peggiorerà
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
La nota mensile dell’Istat sull’andamento dell’economia italiana fotografa quanto accaduto nel momento in cui il Parlamento ha deciso che, per il bene di tutti, era meglio mandare a casa il governo di Mario Draghi : segnali di decelerazione dell’attività economica ed elevata e diffusa inflazione, in Italia come in Europa e nel Pianeta. In corso due tra le maggiori novità di questo inizio millennio – pandemia e guerra in casa – ci viene ricordato che certezza, felicità e bellezza sono conquista continua e non situazioni statiche, sebben raggiunte con fatica. Novità che ne stimolano altre che notiamo solo quando sono negative; e irreversibili quando sono economia: ad un aumento di prezzi non seguono MAI periodi in cui diminuiscono, e ci sentiamo appagati quando i prezzi sono stabili. Non aspettiamoci di tornare indietro. Il prezzo del caffè – oggi mediamente a 1,10 – non diminuirà mai. Lo stesso vale per l’energia, per il cibo, etc.Un dato preoccupante, tipico della malattia dell’economia italiana, è che all’aumento dei prezzi non corrisponde un aumento dei salari. E che sia un problema italiano, è dimostrato dal fatto che tutti gli altri Paesi Ue hanno aumenti salariali, mentre l’Italia ha un calo. La nostra malattia si chiama in diversi modi, a partire da giustizia e concorrenza che non funzionano, fino al permanente dilagare dell’evasione e frode fiscale.Detto questo abbiamo più chiaro perché e come abbiamo prezzi alle stelle ovunque, nonostante i richiami e gli inviti ad essere e sentirci comunità e a non rincorrere egoismo e corporativismo. E dobbiamo prepararci al peggio. Lo dicono i “freddi” numeri dell’Istat, che valgono meglio di qualunque discorso politico, soprattutto le “girandole” che son state attivate per la campagna elettorale.
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Veicoli elettrici, oggi e domani. L’Europa? ‘In fondo a destra…’
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
Mercato in calo a luglio (-24%) per difficoltà di produzione (mancanza materie prime), perdurare di difficoltà di approvvigionamento (colonnine rare con grandi assenze soprattutto a sud) e prezzi al dettaglio che continuano ad essere alti (mentre l’inflazione galoppa),… i veicoli elettrici continuano ad essere secondari e praticamente ignorati da chi si appresta a chiederci consenso il prossimo 25 settembre per governarci. Eppure su di essi grava una scadenza fissata dall’Unione europea: entro il 2035, stop a vendita di auto a combustione. Sembra che i nostri futuri governanti non prendano tanto sul serio questa data, aiutati anche da sindacati che, giustamente preoccupati per il calo di unità lavorative (produrre veicoli elettrici comporta molte meno braccia che non quelli a combustione) premono per conservazione piuttosto che conversione industriale. Entrambi in buona compagnia dei produttori, quasi esclusivamente dediti al procacciamento di denaro “tutto e subito”, con scarsa considerazione del servizio comunitario che svolgono e – cosa che li rende drammaticamente stupidi – del futuro delle proprie aziende. Gli orientamenti di chi non prende sul serio la scadenza del 2035 vanno da chi – centrodestra – vorrebbe che l’Unione fosse una sorta di Confederazione, a chi – centrosinistra – dice le stesse cose del centrodestra ponendoci però un’etichetta diversa, fino ai populisti che fanno finta che non esista l’Ue. Centrodestra. Evitare che i veicoli elettrici diventino uno spauracchio da contrastare, giocando sul fatto che si tratta dell’ennesima imposizione degli eurocrati europei che, lavorando quasi sempre per giustificare la loro esistenza, ci vogliono sul lastrico. Il centrodestra, infatti, vorrebbe una riforma dell’Unione per meglio dimensionarla a Confederazione, limitando/cancellando la sovranità sovranazionale. Centrosinistra. Evitare che le direttive Ue siano prese sul serio. Bruxelles non è infallibile e il compromesso fa parte della sua natura: la scadenza del 2035 è un’indicazione per stimolare confronto fra le parti: occorre far capire agli Stati più ligi a questa scadenza che è bene non insistere perché, ogni Stato a suo modo, deve contribuire con proprie peculiarità. Populisti. Evitare le velleità green e, sostanzialmente il Green Deal. Monopattini e piste ciclabili non solo base della mobilità futura. Scadenze come il 2035 sono dannose: infrastrutture e servizi di trasporto sono fermi agli anni Ottanta del secolo scorso. La realtà è altrove. Queste politiche, per chi voglia approfondire, sono una cartina al tornasole con cui misurare l’importanza del progetto Europa per chi ci chiede consenso per il prossimo governo italiano: supermercato degli Stati nazionali o governo degli europei?Sembra quasi che quanto fatto, ottenuto e consolidato fino ad oggi non abbia insegnato nulla. Appunto: “l’Europa?” “In fondo a destra”. Vincenzo Donvito Maxia http://www.aduc.it
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Scuola: Organico Covid e più aule, ora lo chiedono pure le Regioni
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
A circa 30 giorni dal rientro a scuola arrivano le prime indicazioni operative dalla Conferenza delle Regioni: tra le disposizioni ritenute centrali per combattere la pandemia, si indicano risorse umane aggiuntive e la creazione di spazi didattici ulteriori rispetto agli attuali. “È che quello che Anief sostiene da tempo – dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico: nel Decreto Aiuti bis serve la proroga dell’organico Covid e la realizzazione di nuove classi per riaprire le scuole a settembre. Sono disposizioni che occorre necessariamente attuare alla ripresa dei lavori delle Camere, perché il Governo dimissionario a guida Mario Draghi ha tutte le ragioni per farlo, perché ha la licenza di mettere mano agli ‘affari correnti’, evitando in questo modo di ritrovarci un altro anno scolastico in condizioni di estremo disagio e con le lezioni in presenza fortemente a rischio”La conferenza Stato-Regioni ha inviato il documento alle scuole per presentare le possibili misure di mitigazione e contenimento della circolazione virale adottabili nell’anno scolastico 2022-2023 fornendo elementi utili di preparedness e readiness. Le Regioni raccomandano l’areazione frequente degli ambienti in assenza di un piano di revisione del rapporto alunni docenti per classe come denunciato dal sindacato.Nel documento si chiede espressamente di fornire alle scuole risorse umane aggiuntive per garantire gli interventi previsti fermo restando che “allo stato attuale delle conoscenze e della situazione epidemiologica si prevedono quindi misure standard di prevenzione da garantire per l’inizio dell’anno scolastico e possibili ulteriori interventi da modulare progressivamente in base alla valutazione del rischio, prevedendo un’adeguata preparazione degli istituti scolastici che renda possibile un’attivazione rapida delle misure al bisogno. Si riportano in calce, in tabella 1, le misure non farmacologiche di prevenzione”.
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Scuola: Il precariato è tutta colpa dello Stato
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
“Sull’abuso dei contratti a termine nella scuola c’è un’evidente colpa da parte dello Stato italiano. La prova sta nei numeri resi pubblici in queste ore dall’amministrazione scolastica sulle dotazioni organiche per i posti comuni, nazionali e regionali, del personale docente italiano: a fronte di poco più di 680 mila posti complessivi in organico di diritto, si continuano comunque a sottoscrivere tre le 200mila e le 300mila supplenze annuali, in larghissima prevalenza in deroga su sostegno e su organico di fatto. Sono numeri assurdi, uno smacco alla stessa Unione europea che dice da oltre 20 anni di eliminare la supplentite attraverso le immissioni in ruolo automatiche dei precari storici”: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, annunciando la denuncia al Comitato europeo dei diritti sociali, assistita dai legali del sindacato, da parte di tutti i precari che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio e continuano ad essere assunti e licenziati ogni estate. Il ricorso è gratuito e al momento si stanno raccogliendo le preadesioni.L’amministrazione scolastica ha annunciato, in vista del prossimo anno, che ammontano a 681.346 i posti in organico di diritto, in riferimento all’articolo 1, comma 64, della legge 13 luglio 2015, n. 107. I posti da insegnante di tutti gli ordini e gradi scolastici pubblici sono così suddivisi: 620.256 posti comuni, 50.202 di potenziamento, 2.247 di attività motoria (per le classi quinte della primaria, 8.741 per combattere la dispersione. A questi, vanno aggiunti i quasi 300 mila supplenti che ogni anno vengono convocati per sottoscrivere una supplenza annuale, in gran parte fino al 30 giugno dell’anno successivo, o fine al termine delle lezioni.“È la prova dell’abuso dei contratti a termine – commenta ancora Marcello Pacifico – e della colpa evidente che ha lo Stato nel non volere scardinare questo sistema a danno dei docenti precari e indirettamente degli alunni che vedono cambiare ogni anno un terzo del loro corpo insegnante. Se abbiamo neanche 700 mila i posti in organico di diritto su circa un milione di cattedre, è evidente che qualcosa non va. Noi, come Anief, lo diciamo da tempo. E stavolta lo diremo a chiare lettere anche al Comitato europeo dei diritti sociali, che su questi temi ha sempre dimostrato sensibilità, in difesa dei lavoratori e del servizio pubblico che svolgono”
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Scuola: Istituti da sanificare in continuazione e distanziamento minimo
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
Niente più mascherina obbligatoria in classe al ritorno a scuola a settembre, tranne per chi è “a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19”, ma si conferma la necessità di effettuare “ricambi d’aria frequenti” e di attuare la “sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati”: lo ha deciso poche ore fa l’Istituto Superiore di Sanità rendendo note le indicazioni per il prossimo anno scolastico nelle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione. Le indicazioni disegnano due scenari, con misure “di base” da applicare già al rientro e “ulteriori misure” per le quali le scuole dovranno comunque essere preparate in caso la situazione peggiori. In questo secondo caso, qualora il numero dei contagi dovesse tornare a livelli preoccupanti, l’ISS indica anche la necessità di reintrodurre il “distanziamento di almeno un metro, sia per studenti che per personale scolastico (ove le condizioni logistiche e strutturali lo consentano)”.“Questo significa – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale – che a settembre si ripartirà esattamente come era finita la scuola a giugno. Gli epidemiologi ci dicono che l’areazione continua dei locali è fondamentale per non esporsi ai contagi e che però basterà tenere aperte le finestre il più possibile. Quindi, con l’arrivo del freddo per il terzo anno consecutivo si tornerà a fare lezione con il cappotto e la giacca a vento: in un Paese moderno questo è possibile? Perché non si siano seguite le indicazioni dell’Oms e di tutti i virologi di installare sistemi di ventilazione automatica non è dato sapere. Eppure qualcuno al Governo dovrebbe dare spiegazioni, perché stavolta non si può dire nemmeno che i soldi non ci sono, perché i finanziamenti del Pnrr potevano certamente essere utilizzati per questo scopo. Come potevano servire per allargare e aumentare gli spazi, ridurre il numero di alunni per classi, portandoli a massimo 15 per aula, e a seguire incrementare gli organici del personale scolastico”. “Nulla è stato fatto. Anzi, è sparito anche l’organico Covid, per un anno composto da 80 mila docenti a Ata e poi da 50 mila. Viene da chiedersi – conclude Pacifico – come si organizzeranno le lezioni in autunno senza docenti aggiuntivi quando assisteremo di nuovo a un innalzamento dei contagi. E chi andrà ad effettuare la pulizia continua delle classi e dei laboratori, definita fondamentale dall’Istituto Superiore di Sanità, per evitare di tornare ad una situazione pandemica severa? Ancora una volta la scuola e suoi lavoratori vengono abbandonati al loro destino. È brutto dirlo, ma fare lezione a scuola in queste condizioni potrebbe diventare impossibile: temo nuove chiusure coatte, già dopo alcune settimane di lezione”, conclude Pacifico.
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Pnrr, alle scuole 1,7 miliardi per digitalizzare 100 mila classi e dotare le secondarie dei laboratori
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
Gli istituti scolastici italiani avranno a breve 1,7 miliardi complessivi per digitalizzare circa 100 mila classi e dotare le secondarie dei laboratori per le esercitazioni pratiche: l’anticipazione è arrivata oggi, durante il tavolo tecnico dei referenti Pnrr delle confederazioni sindacali sull’informativa del decreto del Ministro dell’Istruzione di prossima emanazione relativo al riparto di risorse tra le istituzioni scolastiche attuativo dell’Investimento 3.2 “Scuola 4.0” della Missione 4 – Componente 1 del PNRR, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. I tecnici della parte pubblica hanno riferito che il provvedimento verrà inserito in un prossimo decreto a firma del ministro di competenza: ma se le scuole non investiranno i finanziamenti entro il prossimo mese dicembre saranno commissariate.“Peccato – replica Marcello Pacifico, presidente Anief e Udir – che a settembre l’anno riprenderà in condizioni a dir poco precarie: mancheranno all’appello 1.800 Dsga, in pratica uno ogni quattro, un migliaio di presidi, uno su sette, con l’aggravante dei 500 presidi mancanti nelle sedi normo-dimensionate. Inoltre, continuerà a non esserci chiarezza sul riconoscimento del lavoro, mentre ancora non è stato rinnovato l’organico Covid che rimane essenziale per riprendere le lezioni con la pandemia in corso, prima ancora di innovarle”.“Come se non bastasse – ha continuato il leader sindacale – bisogna anche fare chiarezza sulle risorse destinate al personale docente e amministrativo delle scuole per la realizzazione del progetto. La verità è che il commissariamento dovrebbe scattare non per le scuole, ma verso il Ministero dell’Istruzione che in maniera incompetente continua a prendere impegni senza la revisione la dotazione degli organici. Perché – conclude il sindacalista autonomo – senza una integrazione sensibile degli organici, anche dei docenti, di cattedra comune e di sostegno, oltre che del personale Ata, i quasi due miliardi del Pnrr da assegnare alle scuole rischiano di andare persi”
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Dirigenti scolastici: Ritorno in classe
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
L’Istituto Superiore di Sanità ha reso note le indicazioni per il prossimo anno scolastico nelle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione. Come si legge nelle “Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (a.s. 2022 -2023)”, niente più mascherina obbligatoria in classe al ritorno a scuola a settembre, tranne per chi è “a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19”. Confermata la necessità di effettuare “ricambi d’aria frequenti” e attuare la “sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati.Dunque, in caso di innalzamento dei contagi, si chiede agli istituti da sanificare in continuazione e garantire il distanziamento minimo: secondo Udir, giovane sindacato dei dirigenti scolastici, è necessario avere più aule per poter proteggere i lavoratori della scuola e gli studenti dal contagio. Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, ha dichiarato che “stiamo dalla parte dei dirigenti scolastici che, soprattutto in questi giorni, richiedono la conferma dell’organico Covid. Lamentano anche una massiccia assenza di spazi, il numero delle aule non è adatto a garantire il giusto distanziamento per evitare il contagio Covid. I presidi chiedono anche una revisione del dimensionamento e una maggiore ventilazione degli spazi. Noi come sindacato lottiamo per loro e abbiamo pensato a delle proposte che potrebbero metterli nella condizione di lavorare con maggiore tranquillità”, ha concluso il sindacalista autonomo.
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Scuola: Docente esperto, non si può fare: tra i tanti contrari c’è anche il M5S
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
Vi sono forti dubbi sulla conversione in legge della norma che introduce nella scuola il docente esperto, a cui dare 5.600 euro in più l’anno dopo tre trienni di formazione ma solo dal 2032. Nelle ultime ore, anche il leader politico del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, he espresso forti dubbi sostenendo “il Governo Draghi ha deciso che l’1% degli insegnanti, dopo un percorso di formazione, fra 10 anni potrà essere definito “esperto” e così ricevere un assegno di 5.650 euro. Sì, avete letto bene: tra 10 anni”.Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “non solo la novità, imposta dal Governo senza alcun confronto con sindacati e parti sociali, è stata già ampiamente bocciata da quasi tutto il mondo della scuola, ma a conti fatti non c’è nemmeno la maggioranza in Parlamento per approvarla. O salta l’ultima norma inserita dal Governo Draghi, denunciata prima di tutti da Anief, o rischia di non essere approvato il decreto legge che pure stanzia 14 miliardi di spesa ma non un euro per la scuola”.Il sindacalista autonomo fa notare che “se M5S, FdI ed altri partiti sono contro il docente esperto, la norma va stralciata. Oppure sostituita con la conferma dell’organico Covid, con la ventilazione automatica delle aule, con delle risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto, con l’inserimento di tutti i candidati nelle graduatorie del concorso straordinario bis. La verità è che questo DL, presto in Gazzetta Ufficiale, non può essere convertito in legge perché non ha i voti del Parlamento. Non c’è più una maggioranza di Governo e quindi, soprattutto su questioni divisive e non emergenziali, non può esserci una questione di fiducia”.“Gli altri partiti, a proposito, cosa pensano delle vere urgenze per la scuola che mancano nel decreto legge Aiuti bis e invece della presenza del nuovo docente esperto? Per un milione e mezzo di lavoratori della scuola sarebbe importare sapere la loro posizione in merito, così che possano farsi un’idea visto – conclude Pacifico – che il prossimo 25 settembre si torna alle urne per decidere quale sarà il nuovo Parlamento italiano”.
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Scuola: Immissioni in ruolo, 45mila a vuoto anche quest’anno
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
Anche quest’anno decine di migliaia di immissioni in ruolo di docenti della scuola pubblica non si realizzeranno, per trasformarsi in posti a supplenza annuale. A spiegare i motivi dell’ennesimo flop assunzioni è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando le difficoltà con cui si stanno realizzando le oltre 94mila assunzioni a tempo indeterminato autorizzate dal Mef: il problema, ha detto il sindacalista alla rivista specializzata Orizzonte Scuola, è che “bisogna estendere le immissioni in ruolo anche alle materie curricolari presenti nelle graduatorie. Partendo dalla I fascia che quest’anno è relegata solo al sostegno e poi continuando con la seconda fascia, prevedendo la necessità per il personale non abilitato di conseguire l’abilitazione con l’ammissione in sovrannumero all’anno di formazione universitaria. Questo è l’unico strumento, attraverso il cosiddetto doppio canale di reclutamento, di affrontare il tema delle supplenze che aumentano di anno in anno, cercando di assegnare le cattedre vacanti”.Non è un caso che il sindacato Anief abbia avviato ricorso al Tar, per permettere anche i docenti di cattedra comune, oltre che quelli di sostegno, di essere assunti a tempo indeterminato da prima fascia Gps, attraverso l’invio del modello cartaceo così da rivendicare l’immissione in ruolo dal 2 al 16 agosto, periodo nel quale sarà possibile produrre le domande per accedere alle assunzioni e alle supplenze da graduatorie a esaurimento e dalle stesse Gps.Secondo Pacifico, anche a causa di questo vincolo, “per quest’anno si prevede che più del 50% dei posti autorizzati per le assunzioni andranno a vuoto, ciò significa che sul campo si lasciano circa 45-50 mila immissioni in ruolo. E comunque non si tiene conto degli 80 mila posti in deroga sul sostegno, né che tutti i posti che riguardano il personale temporaneamente assente in organico di fatto devono essere convertiti in organico di diritto, si tratta di altre 45 mila unità”. La tesi del sindacalista è confortata dai numeri: “stiamo parlando di 15 mila insegnanti assunti rispetto a 60 mila posti che andranno vacanti e rispetto ad altri 100 mila posti che non sono stati autorizzati. Rimane un problema endemico quello della precarietà che ha bisogno di soluzioni concrete che vadano a riveder la riforma del Pnrr e legare a ciò che ci chiede l’Europa, grazie alle denunce portate avanti da Anief al Comitato europeo dei diritti sociali”.Anief ha anche chiesto da tempo l’assunzione in per chi ha 36 mesi di servizio alle spalle: quando, ha replicato Pacifico, “in questo paese se si parla di personale che dipende dal servizio sanitario” l’assunzione automatica dei precari storici “è fattibile, per il personale della scuola no. Verso il personale scolastico continua l’ostracismo, come se chi ha lavorato nella scuola per più di 36 mesi di servizio non sia meritevole. Tra l’altro ricordo che dopo ben 15 anni ci sono ancora 40mila docenti in GaE non ancora di ruolo. Le 95 mila immissioni in ruolo autorizzate non tiene conto del doppio canale di reclutamento e quindi di chi da anni insegna nelle nostre scuole. L’unico modo sarebbe autorizzare le assunzioni da GPS senza limitazioni di fasce o per chi ha prestato servizio nelle paritarie”. Anche su questo fronte, Anief non è stata a guardare: continua, infatti la denuncia presso l’Unione europea producendo ricorsi che hanno come obiettivo la stabilizzazione su posti vacanti e disponibili.
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Workshop la Mindfulness per i bambini: il Protocollo il Fiore Dentro
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
Da oltre 10 anni, l’Istituto Beck, attraverso il suo Centro Mindfulness, sostiene la promozione della salute nella vita quotidiana nell’intero ciclo di vita. Ne incoraggia la pratica, la diffusione e anche l’insegnamento dei protocolli strutturati su di essa.L’obiettivo del Workshop è quello di supportare la crescita di una comunità di esperti che possa divulgare la Mindfulness anche in ambito evolutivo/educativo.Crescente è infatti oggi il numero di studi che attestano l’efficacia di questo tipo di intervento. Alcune istituzioni, come per esempio il Parlamento del Regno Unito (2015), dedicano alla Mindfulness un’attenzione particolare. Nel continente europeo, infatti, tale Parlamento è il primo ad aver promosso in modo ufficiale la pratica di consapevolezza nei programmi scolastici. Attraverso la Mindfulness, si potrà favorire nei bambini un apprendimento incentrato soprattutto sulle sensazioni fisiche e l’uso dei 5 sensi, si potrà donare loro nuovi modi per promuovere l’empatia e nutrire l’autoefficacia in direzione del benessere psicofisico. Questo tipo di competenze sono necessarie per affrontare lo stress che vivono i giovani del nostro tempo, insieme a problemi tra cui l’ansia, la depressione, l’ADHD e il bullismo.In Italia, “Il Fiore Dentro” (2016), a cura della Dott.ssa Antonella Montano e della Dott.ssa Silvia Villani, è l’unico programma di Mindfulness per bambini creato e pubblicato in italiano (Edizione Erickson). Il protocollo si rivolge a bambini tra i 6 e i 12 anni e si ispira al lavoro di Jon Kabat-Zinn e di altri autori che offrono programmi di Mindfulness per i più piccoli come per esempio Amy Saltzman con il suo “A Still quiet place”.Il protocollo “Il Fiore Dentro” spiega con che parole guidare le pratiche, come introdurre le tematiche previste per la settimana e quali sono gli esercizi da svolgere a casa. Come per l’MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) di Kabat-Zinn, è previsto un percorso di 8 settimane. A oggi il Protocollo è diffuso in Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia e Toscana.L’Istituto dispone del materiale propedeutico alla pratica. L’iscrizione comporterà l’invio del materiale didattico digitale, diari da compilare, letture di approfondimento e script delle meditazioni incontro per incontro.
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Piano Generale della Mobilità Ciclistica del Mims
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
È stato approvato dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni il Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana 2022-2024 predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), uno strumento previsto dalla Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica (n.2 del 2018) e che vede finalmente anche l’Italia allinearsi, almeno per la pianificazione, ai paesi europei più virtuosi in materia.In attesa della formale pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, Alessandro Tursi, presidente di FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, dichiara la sua soddisfazione per un documento attuativo che contiene una programmazione di lungo periodo sulla mobilità ciclistica a tutto tondo, dagli spostamenti quotidiani al cicloturismo, tanto in ambito urbano quanto extra urbano: “Siamo orgogliosi dell’importante e determinante contributo fornito da FIAB (presente al tavolo tecnico del Ministero in tutte le fasi) che ha sostenuto la strategia di innalzare il livello e le ambizioni del Piano, in un vincente gioco di squadra, leale e costruttivo, con le altre sigle e realtà ambientaliste, sportive e produttive presenti al Tavolo, che ringrazio di cuore. Un’effettiva transizione ecologica – aggiunge Tursi – non può prescindere da un cambio di visione proprio della mobilità e questo primo Piano Generale della Mobilità Ciclistica rappresenta lo strumento indispensabile per andare in questa direzione”.FIAB esprime particolare soddisfazione per alcuni punti del Piano come: il riconoscimento di Bicitalia – la rete ciclabile nazionale mappata da FIAB a partire dal 2000 – quale cardine per lo sviluppo del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche, che dovrà ora recepire ulteriori proposte da parte delle Regioni; la definizione di uno specifico programma di mobilità attiva per gli spostamenti casa-scuola; l’adozione del principio di Safety in numbers elaborato da ECF-European Cyclists’ Federation (secondo il quale all’aumentare del numero delle bici in circolazione si riduce l’incidentalità sulle strade) grazie al quale la bicicletta, considerata spesso un problema, viene ora vista come una soluzione alla sicurezza stradale per TUTTI gli utenti.Inoltre FIAB ritiene importanti gli aspetti inseriti del Piano relativi all’intermodalità “spinta”, ovvero la concreta possibilità, oggi non garantita, di avere la bici SEMPRE al seguito su treni e altri mezzi di trasporto pubblico locale; e all’accessibilità presso tutti gli uffici pubblici in cui devono essere previsti tra l’altro parcheggi bici attrezzati e in numero sufficiente.Infine, la guida allegata al Piano e redatta da un gruppo di esperti, in gran parte membri del Centro Studio FIAB, offre alle amministrazioni locali utilissime linee guida sull’applicazione dei nuovi strumenti leggeri previsti dal Codice della Strada per lo sviluppo della mobilità ciclistica: corsie ciclabili, casa avanzata agli stop semaforici, doppio senso ciclabile e strada urbana ciclabile E-bis.Il Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana 2022-2024 prevede un finanziamento, già assegnato, pari a 943 milioni di euro, su un valore complessivo di 1,2 miliardi.www.fiabitalia.it
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The Ann & Gordon Getty Collection at Christie’s
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
NEW YORK – Christie’s is proud to unveil the first set of highlights from The Ann & Gordon Getty Collection, a carefully selected group of decorative and fine art masterpieces of unmatched quality and provenance. The Ann & Gordon Getty Collection will be sold over four evening and day auctions in New York from October 20 – 23, 2022, in addition to a series of online sales of textiles, handbags, and jewelry. The sales will offer nearly 1,500 lots from Ann and Gordon Getty’s legendary San Francisco residence, widely recognized as one of the finest interiors in the world. Proceeds will benefit the Ann and Gordon Getty Foundation for the Arts, dedicated to supporting arts and science organizations. Beginning in September, the Collection will embark on an international tour, presenting exceptional works from the sales at Christie’s galleries in Shanghai, London, Paris, and Los Angeles, culminating with an immersive presentation at Rockefeller Center in New York. Guillaume Cerutti, Christie’s Chief Executive Officer, commented, “The Ann & Gordon Getty Collection is a privilege to present at Christie’s. Establishing vital philanthropic support for the arts and sciences, the Gettys’ impeccably assembled collection of exceptional masterworks from Europe, Asia and The Americas is poised to inspire collectors worldwide and will be a defining moment of Christie’s fall season.”With a global sensibility, the Gettys brought together exquisite objects from the Americas, Europe, and Asia. The leading lots of The Ann & Gordon Getty Collection are masterworks of American painting, English and European furniture, Asian works of art, and more. The sales include important Impressionist pictures by Claude Monet and Edgar Degas and an exquisite group of Old Master paintings and drawings by artists, including Bernardo Bellotto and Jean-Antoine Watteau. A distinguished group of English and continental furniture complemented the fine art in the Gettys’ house. Ann and Gordon Getty had a special love for lacquered furniture produced in England and Europe, inspired by Chinese and Japanese prototypes that reached the West in the 17th Century. These works demonstrate the life-long dedication to beauty and connoisseurship the Gettys displayed throughout their collecting journey. Christie’s also will hold a series of online sales of lifestyle, entertaining, and luxury items from the Getty Collection, including textiles, handbags, and jewelry owned by Mrs. Getty.
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