Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Archive for 25 settembre 2022

I due diritti irrinunciabili: quello della vita e quello del vivere

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Non ho accettato, in altri termini, che si potesse esaltare il diritto alla vita e una volta acquisito l’essere umano fosse stato abbandonato a se stesso. È rimasto povero e condizionato dalla povertà della sua famiglia, dall’ambiente in cui vive, da una cultura tutta improntata sull’idea che occorre accettare la propria condizione sociale e rassegnarsi a subirla, nell’arco di tutta la propria esistenza, lunga o breve che fosse. Abbiamo imparato a fare della carità ma non a essere solidali con chi vive in ristrettezze. Abbiamo imparato a essere sprezzanti e a sentirci superiori anche se chi è solo un tantino socialmente a noi inferiore. Abbiamo imparato a osteggiare chi ha una professione di fede dissimile dalla propria, ha il colore della pelle diversa e provengono da luoghi, dove la povertà è estrema. Così facendo abbiamo tramandato ai nostri figli e nipoti dei messaggi sbagliati e inculcati in essi il privilegio di casta. Pensavo che con l’avanzamento della conoscenza, con la mobilità delle persone e la possibilità di conoscerle e poterle apprezzare per quelle che sono, si potesse ottenere un cambiamento radicale nei nostri atteggiamenti. Mi sbaglio. Il razzismo, l’antisemitismo, l’odio di casta se una società, cosiddetta evoluta, riesce ad ammantarli di venature ipocrite che evitano gesti plateali e persino violenti, vi sono, invece, paesi, dove si manifestano senza pudori e le stesse autorità fanno ben poco per spegnere quest’incendio. Ho provato personalmente cosa ha significato tutto ciò. Mi è accaduto da emigrante, in Australia, dove spesso fui esposto a giudizi sommari per il solo fatto che ero un italiano. È un condizionamento che risale a un’educazione sbagliata e si avvalgono di stantii luoghi comuni: il rumeno violento, l’africano pericoloso e via di questo passo. Pochi, però, ci spiegano che questa violenza è fisiologica come lo è per l’autoctono. Come dire? Chi non ha peccato lanci per primo la pietra. (Riccardo Alfonso)

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Il compromesso di Menenio Agrippa

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Il senato inviò per sedare la secessione della plebe a parlare Menenio Agrippa, uomo eloquente e caro alla plebe, che raccontò quello che poi è diventato un famoso apologo: ‘‘C’era una volta in cui nell’uomo le parti non erano congiunte armonicamente in un solo organismo, ma ogni membro aveva la sua volontà e la propria voce. In quel tempo le altri parti del corpo, indignate perché le loro fatiche e i loro servigi servissero solo a procurare beneficio al ventre, che se ne stava tranquillo nel mezzo a non far altro che godere dei piaceri che gli erano procurati, si accordarono fra loro decidendo che le mani non avrebbero più portato cibo alla bocca, che la bocca non avrebbe accettato cibo, né i denti avrebbero più masticato. Accesi così dall’ira, mentre volevano domare il ventre con la fame, anche mani, bocca e denti, insieme a tutto il corpo, si ridussero in uno stato di estremo esaurimento. Fu allora chiaro che anche la funzione del ventre non era oziosa e che esso non è nutrito solo per il proprio vantaggio ma perché mandi in cambio a tutte le parti del corpo quel sangue che dà vita e forza e che riceve appunto in virtù del cibo digerito”. (Riccardo Alfonso)

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Anarchia o dittatura o qualcosa d’altro?

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

In questi giorni i venti di una scelta politica “al buio” soffiano forte in tutte le direzioni rischiando di fare mulinello. C’è chi pensa che la colpa sia dell’antipolitica. Non direi. L’antipolitica espressa in questi termini è un “falso in bilancio” nel senso che la rabbia dei cittadini non sta tanto nella politica quanto nei politicanti. Il pericolo, semmai, è che “Simul stabunt vel simul cadent” ovvero “come insieme staranno così insieme cadranno” ed è questo e non altri l’effettivo problema. Occorre far riflettere sulla differenza di fondo che esiste tra le due facce della stessa medaglia in specie ora che alcuni esponenti politici hanno pensato di fondare partiti personali con il risultato di accrescere la diffidenza dei cittadini. Questa tendenza rischia d’indebolire la democrazia e di spianare il passaggio verso la dittatura, ma è anche vero che tenerli, come sono oggi, si va dritti verso l’anarchia. Ecco perché è necessario stabilire delle regole rigide per restituire alle istituzioni il prestigio e il rispetto che meritano e il primo passo è quello d’avere politici galantuomini e non come accadeva quando l’onorevole Antonio di Pietro era in parlamento vi fossero, come asseriva, a fargli compagnia “150 inquisiti e 150 loro difensori e che se un tempo al ladro, per sfuggire alla giustizia non gli restava altro che rendersi latitante o-gi gli basta diventare parlamentare”. E se la democrazia ha delle regole e se queste regole vogliamo farle rispettare a dispetto degli intrighi di palazzo: come è stata la legge elettorale denominata “porcellum” dal suo stesso ideatore e oggi si tende di contrabbandarla con altri più sofisticati e forse anche suggestivi nomi per continuare a favorire gli abusi e gli interessi personali. E si badi bene: non dimentichiamo che l’antipolitica porta tendenzialmente al non voto e ciò costituisce una beffa per il rinunciatario poiché toglie l’incomodo al dissenso e moltiplica il consenso. Se diciamo, infatti, il 60% degli elettori, vota e il 31% favorisce i soliti partiti costoro potranno dire di aver ottenuto il 51% dei consensi mettendo a tacere per sempre quel 40% che non è andato a votare, ma che se lo avesse fatto non avrebbe, di certo, fatto vincere gli indesiderati. E come si dice in questi casi: “riflettete gente, riflettete”. (Riccardo Alfonso)

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C’era una volta il “Cremlino”: È una narrazione fantapolitica?

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Oggi rispolvero una storia del passato come se si trattasse di un thrilling fantascientifico. Il tutto ha questo inizio: In una fredda sera d’ottobre del 1989 un gruppo di persone si riunì alla Troitskaja, la torre che per la sua altezza sovrastava le altre venti del Cremlino, e costoro, seduti intorno ad un tavolo incominciarono a parlare uno dopo l’altro con toni gravi, ma al tempo stesso risoluti. C’era da prendere una decisione storica. Non era possibile indugiare oltre. Già l’Ungheria, con l’apertura delle sue frontiere il 23 agosto scorso (siamo nel 1988), aveva dischiuso una grande falla alla compattezza della cortina dell’Urss. Un generale fece notare che il muro di Berlino era diventato come la linea Maginot per i francesi, nella Seconda guerra mondiale. Che senso avrebbe avuto difenderla se era possibile aggirarla agevolmente? D’altra parte, l’insofferenza delle repubbliche socialiste dell’Est non avrebbe permesso un recupero dell’affidabilità politica e istituzionale dell’Urss e sarebbe stato più conveniente che se ne facesse carico l’Occidente, poiché da qualche tempo soffiava sul fuoco delle proteste popolari che erano sempre più attratte dal liberismo di stampo occidentale. Così fu dato il via allo smantellamento del sistema di fortificazioni costituito da due muri paralleli di cemento armato separati tra loro dalla cosiddetta “striscia della morte” larga alcune decine di metri. Il complesso fu fatto costruire dalla Germania Est il 13 agosto del 1961 per impedire la libera circolazione delle persone dall’una all’altra Germania. La data fatidica di questo tracollo fu fissata il 9 novembre del 1989, dopo settimane di proteste popolari, incominciando con il consentire ai tedeschi dell’Est di visitare liberamente l’altra parte della Germania. Molti osservatori politici si chiesero, di là delle dichiarazioni di facciata e della sbrigativa risposta di chi considerasse l’esperienza settantennale del socialismo reale esaurita per consunzione naturale, qual era la ragione di questa mossa e le conseguenze che ne potevano derivare sul futuro assetto dell’Europa e del mondo intero? Fu il periodo in cui un giornalista ucraino elaborò una teoria che molti considerarono fantasiosa o, se vogliamo, fantascientifica, ma che come in un puzzle i vari pezzi del mosaico, anno dopo anno, si composero lasciando intravedere il vero volto di una iniziativa solo in apparenza suicida del colosso Urss. Va detto, faceva osservare questo giornalista, che all’Unione sovietica, non restava molto da fare: o si andava a una guerra termonucleare con il rischio di ritrovarsi con un pianeta invivibile e dove i vincitori non avrebbero potuto godere del loro successo o si accettava una politica di logoramento che avrebbe affossato la Russia con tutti i suoi satelliti per una implosione del sistema oppure si rimescolavano le carte. E così fu. (Riccardo Alfonso)

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Comunicazione e movimento cinque stelle

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

La mia convinzione è stata quella che il fallimento dell’Uomo qualunque, nato nel lontano 1945, fosse derivato dal camaleontico atteggiamento del suo autore nello sposare la causa dei partiti e dimentico del fatto che era nato e votato per l’antipolitica che esprimeva. Sulla stessa lunghezza d’onda ho associato il Movimento cinque stelle di Grillo e la sua idea dell’antipolitica che, questa volta, a differenza dell’Uomo qualunque, non intendeva nella sua versione originale confondersi con i partiti per cavalcare una protesta che è trasversale e antagonista all’attuale sistema dei partiti. Non mi sono reso conto che esiste una variabile molto importante che fa la differenza tra i due movimenti. Allora sapevamo attendere ora non più. Il nostro malessere per la politica è anche, se non soprattutto, temporale. In altre parole, il parlamento discute, approva e riapprova e nel frattempo trascorrono dei mesi mentre i problemi che si dibattono sono percepiti dall’opinione pubblica come un tentativo per rinviare sine die una decisione pur importante e soprattutto urgente. Quanti anni sono passati da quando abbiamo par-lato di riforma della giustizia, della scuola, del welfare ecc.? Tanti, troppi e chi ha votato per il Movimento cinque stelle lo ha fatto sperando in una accelerazione dei tempi d’attesa diventati oramai intollerabili. Non è stato così e la ricaduta in termini di consensi è stata inevitabile. Di certo si può puntare a un recupero della fiducia dopo la stagione delle promesse non mantenute e per poi passare a quelle fatte nella logica del tutto cambiare per nulla cambiare se non ci convinciamo che la forza e il sostegno sta nel consenso che riusciamo a coagulare intorno a un movimento che ha dato prova di voler percorrere la strada che gli italiani intendono imboccare ma non sarà possibile percorrerla se non la supportiamo con i numeri in specie ora con la sua crisi di identità. (Riccardo Alfonso)

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Spoleto Jazz 2022

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Spoleto Venerdì 21 ottobre 2022 – ore 21 Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi il festival “Spoleto Jazz 2022”, che quest’anno prevede tre appuntamenti in programma dal 21 ottobre al 18 novembre p.v. Da sempre pronta ad accogliere eventi di alto spessore musicale e aperta a sperimentazioni e progetti innovativi, Spoleto punta questa volta sui giovani musicisti presentando tre artisti che sono già considerati in ambito internazionale, le stelle del nuovo firmamento jazz. Ad aprire la manifestazione, venerdì 21 ottobre (ore 21), sarà il fenomenale chitarrista palermitano Matteo Mancuso, con il suo Trio. Acclamato dalla critica e osannato da musicisti di fama mondiale quali Steve Vai, Al Di Meola, Joe Bonamassa e Stef Burns Mancuso si è rivelato un personaggio poliedrico che spazia dalla chitarra classica alla elettrica, sulla quale ha sviluppato una personale tecnica esecutiva interamente con le dita, che ne sottolinea l’originalità. Con Riccardo Oliva al basso e Gianluca Pellerito alla batteria, Mancuso metterà in mostra tutta la sua bravura, il suo talento e la sua abilità tecnica, muovendosi come sempre tra stili differenti: rock, fusion e blues elettrico. In repertorio presenterà cover a lui vicine ma anche brani originali e inediti del prossimo disco di debutto che uscirà entro la fine del 2022. Giovedì 3 novembre (ore 21) salirà sul palco del Caio Melisso Anthony Strong, pianista e cantante londinese, un “English gentleman” di altri tempi, dal fascino sobrio e dalla vocalità e stile inconfondibile. La passione degli inizi per Oscar Peterson, Bill Evans e Wynton Kelly lo ha condotto sulle orme di Frank Sinatra, Mel Tormé e Nat King Cole. Artista dallo swinging style impeccabile, è considerato la nuova superstar del mainstream jazz britannico. Anthony svolge dal 2012 un’intensissima attività live che lo ha portato a calcare i palchi più prestigiosi d’Europa. Si è esibito in 26 paesi di 4 continenti, in prestigiosi contesti come il Centro Cultural de Belém di Lisbona, il festival francese Jazz in Marciac, il Marina Bay Sands di Singapore e il Litchfield Festival negli Stati Uniti e ha suonato con artisti come Michael Bolton, Marti Pellow, Beverley Knight e Kyle Eastwood e in ogni importante canale televisivo inglese.A conclusione del Festival, venerdì 18 novembre (ore 21), sarà un altro grande talento internazionale, Jesús Molina, colombiano ma residente a Los Angeles, che col suo quartetto interpreterà un repertorio misto di jazz tradizionale, con suoi arrangiamenti di brani di Chick Corea, John Coltrane e Dizzy Gillespie, ragtime e stride jazz piano, insieme a pezzi in cui si potrà apprezzare anche la sua voce da solista. Molina è un artista inarrestabile, con uno spettro creativo e musicale ad ampio raggio che lo annovera sì come un artista di jazz contemporaneo, ma con sonorità Jazz moderne e gospel, che mescola sapientemente. Nel 2016 Molina riceve il prestigioso Latin Grammy Cultural Foundation Awards ed è, a oggi, una delle stelle nascenti della scena jazz internazionale. Seppur giovanissimo ha condiviso il palco con alcuni dei più grandi musicisti del settore come Jordan Rudess, Noel Schajris, Marco Minnemann, Rudy Perez, Eric Marienthal, Gabriela Soto, Randy Brecker, Carlitos del puerto, Randy Waldman, Zedd, Jesus Adrian Romero, John Patitucci. A soli 26 anni l’artista ha firmato cinque album e ‘Agape’ è l’ultimo lavoro pubblicato. I biglietti, al costo di 15 Euro intero e 12 Euro ridotto, con possibilità di abbonamento a 30 Euro, sono già in vendita sul circuito Vivaticket.

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Teatro di Figura negli Stati Uniti, Brasile ed Emirati Arabi con la Compagnia Teatro Verde

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

La Compagnia è attualmente negli Stati Uniti dove si esibirà fino al 26 settembre a Chicago e a Milwaukee, dal 13 al 20 ottobre sarà a San Paolo in Brasile e dall’ 1° al 15 novembre alla Fiera Mondiale del Libro di Sharjah (SIBF Sharjah International Book Fair) negli Emirati Arabi. Una lunga tournée organizzata grazie alla preziosa collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura che proseguirà nel 2023 in Mauritania. Come sottolinea Veronica Olmi, direttrice artistica della Compagnia Teatro Verde e dell’omonimo spazio romano: “Saremo in tournée con più di 40 burattini e 4 spettacoli diversi negli Stati Uniti prima, in Brasile poi, per finire negli Emirati Arabi. 8 spettacoli dal vivo, 70 laboratori creativi di burattini e maschere per incontrare e conoscere i tantissimi curiosi e appassionati al teatro di figura, alla nostra storia, al metodo Teatro Verde. Viaggi per incontrare culture e tradizioni diverse. Paesaggi, lingue, abitudini differenti così come differenti sono le storie e i punti di vista. Il teatro unisce e fa crescere liberi. Il teatro di figura è un mondo meraviglioso, la nostra famiglia artistica.” Il Teatro Verde di Roma è uno spazio aperto 7 giorni su 7, che offre matinée per le scuole, la Scuola di TeatroVerde, il laboratorio teatrale che ogni anno conta 150 tra bambini e ragazzi dai 4 ai 19 anni, il pomeriggio e i fine settimana per tutta la famiglia con gli spettacoli della “Rassegna Nazionale del Teatro per Ragazzi “Oltre la scena” – Premio Maria Signorelli per il Teatro 2022-2023” che quest’anno si inaugura sabato 1° ottobre alle ore 17, con lo spettacolo “Il Gatto con gli Stivali” di Roberto Marafante e la regia di Emanuela La Torre.

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Fiera Nazionale del Fungo Porcino

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Albareto (PR) Dal 30 settembre al 2 ottobre 2022,Venerdì 30 settembre dalle ore 18.00 inaugurazione, si terrà la 25esima edizione della Fiera Nazionale del Fungo Porcino. Sarà un gustosissimo fine settimana, tra profumati stand enogastronomici, menu a “tutto fungo” nel grande ristorante nel Parco dei Pini, che ospiterà anche le serate di musica, eventi legati alla micologia, show cooking, degustazioni di vini, eventi e laboratori per bambini, oltre ai mercati enogastronomico, biologico, agricolo e ambulante che animeranno le vie del centro.Albareto sorge proprio nel cuore della zona vocata al Fungo IGP di Borgotaro, prodotto di qualità superiore tutelato dal 1993. La manifestazione è anche gemellata dal 2012 con la Fiera del Tartufo Bianco di Alba (CN) e prevederà la partecipazione di aziende delle Langhe con le specialità tipiche. La Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto, risultato dell’efficienza e della dedizione dei volontari, è patrocinata dal Ministero dello Sviluppo Economico e nasce in collaborazione con il Comune di Albareto, il Consorzio del Fungo IGP, la Provincia di Parma, la Regione Emilia Romagna e il Circolo Culturale l’Albero.La Fiera fa parte della programmazione turistica di APT Emilia Romagna, Visit Emilia ed è un evento plastic free #Plastic-freeER Emilia Romagna 2030. http://www.fieradialbareto.it

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Al via la prima edizione di Science

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Padova. La manifestazione fonde i format di Venetonight e KidsUniversity proponendo un unico e ricco cartellone di attività nella settimana dal 26 settembre al 2 ottobre 2022, riservando il weekend alla cittadinanza, con centinaia di appuntamenti a libero accesso e tre eventi speciali.Venerdì 30 settembre l’Aula Magna di Palazzo del Bo ospita due Nobel lecture: alle ore 17.00 il medico britannico Sir Peter Ratcliffe e alle ore 21.00 lo scrittore, saggista e accademico turco Orhan Pamuk.Sabato 1 ottobre alle 17.00 ospita sette speaker per discutere il tentativo della missione DART della NASA di deviare l’orbita di un asteroide e la successiva missione HERA dell’ESA, che esplorerà gli esiti dell’impatto. Nei pomeriggi e nelle sere del 30 settembre e dell’1 ottobre le ricercatrici e i ricercatori dell’Ateneo incontrano tutti i curiosi nelle sedi di Palazzo del Bo, del Complesso Beato Pellegrino e del meraviglioso Orto botanico, patrimonio mondiale UNESCO. Mentre per la giornata conclusiva, domenica 2 ottobre, sono aperte al pubblico alcune sedi museali dell’Università, oltre all’Orto botanico stesso.Per l’occasione, la Cucina del Teatro Anatomico ospita l’installazione aperta al pubblico Cercando il cuore, percorso artistico che raccoglie l’opera “Dinamica…cercando il cuore” di Alberto Biasi, Karsu di Biancarosa Volpe e “The Ghost Heart” di Giancarlo Signoretto, Agnese Tegon e Gino Gerosa.Nelle mattine da lunedì 26 a venerdì 30 settembre la proposta è dedicata alle scuole, ad alunne e alunni delle classi terza, quarta e quinta delle scuole primarie e alle scuole secondarie di primo grado. Un palinsesto che prevede 65 attività gratuite della durata di circa 90 minuti, organizzate su due turni (ore 9 e ore 11) e rivolte a gruppi di 20/30. Per le scuole l’Università apre le porte delle sue aule, dei dipartimenti e dei centri d’Ateneo, dei suoi palazzi, dei musei e dell’Orto botanico. Il programma è già consultabile e le scuole potranno iscriversi online dal 5 al 14 settembre. Per tutti i piccoli partecipanti è prevista inoltre un’indimenticabile cerimonia di “laurea” in piazza, a conclusione della manifestazione.L’iniziativa è parte del programma di eventi organizzati in occasione dell’Ottocentenario dell’Università ed è realizzata con il patrocinio del Comune di Padova.

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XXIV edizione Scrittorincittà

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Cuneo da mercoledì 16 a domenica 20 novembre 2022. Il filo conduttore di quest’anno, intorno al quale autori italiani e stranieri saranno come sempre chiamati a esprimersi, riflettere, confrontarsi, è Aria.Scrittorincittà è un’iniziativa del Comune di Cuneo, in collaborazione con la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte, ed è organizzato dall’Assessorato per la Cultura del Comune di Cuneo e dalla Biblioteca civica. Come ogni anno scrittorincittà proporrà incontri, reading e laboratori per adulti, ragazzi e bambini con scrittori, giornalisti, artisti e protagonisti di tutti gli ambiti: dalla letteratura all’arte, dallo sport al cinema, dalla scienza alla musica. L’aria è invisibile, e ce ne accorgiamo solo se manca. È leggera, leggerissima, e diventa forte solo quando si muove. È intorno a noi, è dentro di noi, fa parte di noi. Al mattino la si cambia, per cominciare la giornata. Per tutto il giorno abbiamo desiderio di aria, che sia buona e nuova. A volte vorremmo cambiare aria, e non solo alle stanze di casa. Aria è lo spazio che abbiamo davanti per costruire, essere liberi, muoverci. Aria è quella che manca quando ci sentiamo oppressi. Aria è l’ora di diritto che abbiamo tutti, anche in carcere. Le parole dei libri rimangono nell’aria, fuggono dalla carta e ci accompagnano, cambiandoci. L’aria diventa una riflessione sul senso delle cose, attraverso le parole e le immagini. È respirare per sentirsi vivi, è amore per il pianeta e per la sua natura, è la forza dello sport, è la scienza che ci permette di progredire. Con i ragazzi e le ragazze, l’aria è lo spazio per volare, è il luogo della fantasia, è quella che manca quando ti innamori e non sai che fare. È quella che vuoi, e la desideri tanto, dopo due anni passati chiusi in casa. È uno spazio da costruire, insieme. Aria è una città da pensare, che non è fatta solo di edifici e strade, ma soprattutto di quello che le riempie. Scrittorincittà ha come primo obiettivo quello di promuovere la lettura per tutti, dagli adulti ai ragazzi e ai bambini. Per questo è tra i festival in Italia che dedica maggior spazio agli appuntamenti per ragazzi, con un ricchissimo programma per le scuole, da quelle per l’infanzia alle superiori, che anche quest’anno non mancherà. Il programma scuole sarà presentato online martedì 4 ottobre, in due incontri destinati agli insegnanti, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook del Festival: a partire dalle ore 15 verranno presentati autori ed eventi per scuole secondarie di I e II grado; a seguire, alle ore 16.30, saranno invece presentati quelli per scuole dell’infanzia e primarie.Scrittorincittà come sempre dà voce e fa conoscere ai lettori gli autori che nell’ultimo anno hanno esordito nella narrativa in lingua italiana, quale che sia la provenienza dello scrittore. Il vincitore del Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo di quest’anno è Il bambino che disegnava le ombre di Oriana Ramunno (Rizzoli). Come ogni anno il vincitore, insieme agli altri autori segnalati per il Premio – Tommaso Scotti (L’ombrello dell’imperatore, Longanesi), Bernardo Zannoni (I miei stupidi intenti, Sellerio), Raffaele Notaro (Densità, Mondadori) – e a Marie Vingtras (Blizzard, L’Olivier), uno degli autori segnalati dal gemellato Festival du premier roman de Chambéry, incontrerà i lettori durante scrittorincittà. http://www.scrittorincitta.it

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Flotte aziendali: quinta edizione di “Fleet Manager on the Road”

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Top Thousand, l’Osservatorio sulla mobilità aziendale, è tornato su strada e lo ha fatto promuovendo la quinta edizione di “Fleet Manager on the Road”, l’evento itinerante dedicato a Fleet e Mobility manager di grandi aziende.Tema guida dell’iniziativa è stata “la mobilità inclusiva e solidale”. La due giorni alla guida, organizzata con il supporto della rivista Fleet Magazine, ha portato i fleet manager di grandi imprese e di alcune aziende della filiera automotive alla scoperta delle bellezze del Centro-Italia.I gestori delle flotte, partendo da Roma, hanno raggiunto prima Norcia e poi di lì si sono spostati ad Amatrice: verdi paesaggi accomunati da spettacolari scenari di montagna e, contestualmente, dalle difficoltà vissute a seguito dei terremoti verificatisi lungo l’Appennino negli scorsi anni. Il giorno successivo il rientro nella Capitale. Il percorso misto di 330 km, diversificato tra veloci autostrade, piacevoli vie campestri e soste lungo il tragitto, ha permesso lo scambio di impressioni di guida e l’analisi sui veicoli provati da parte dei fleet manager: suv, crossover e berline con motorizzazione ibride ed endotermiche.

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Privacy Week: Per parlare di diritti digitali

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Milano 26-30 settembre Presso gli spazi di Cariplo Factory Milano (Via Bergognone, 34), e quelli di American School of Milan (Via Karl Marx, 14) e in streaming online.Il presente non è mai stato tanto digitale e allo stesso tempo tanto poco consapevole del digitale. Da un lato, l’approdo online dei servizi, del lavoro e dei consumi, la nascita delle criptovalute, degli NFT e del Metaverso ci vogliono sempre più collegati. Dall’altro, l’Europa sta per dotarsi di nuove leggi per la cittadinanza digitale, di norme che regolano l’applicazione dell’intelligenza artificiale, che mettono a fuoco le responsabilità delle piattaforme digitali, che delineano il perimetro della moderazione dei contenuti online. In questo contesto, cittadini e aziende devono ragionare ora su rischi e opportunità dell’innovazione, per navigare il cambiamento rispettando e tutelando i bisogni e diritti di ciascuno. Questi saranno i temi al centro della seconda edizione della Privacy Week, la rassegna patrocinata del Garante per la protezione dei dati personali e da AssoSoftware. Ad organizzarla sono i co-founder di Privacy Network (Andrea Baldrati, Diego Dimalta, Matteo Navacci), organizzazione non-profit italiana che affronta le sfide dell’innovazione tecnologica per garantire il rispetto della privacy e dei diritti umani, insieme ad /‘Aut/, studio creativo di produzione eventi, con il patrocinio del Garante della Privacy (Garante per la protezione dei dati personali). Lo scopo dell’iniziativa è quello di informare le persone sul grande cambiamento che sono chiamate ad affrontare nell’era del digitale e di comprendere insieme l’impatto che avrà sulla quotidianità e sulla privacy di tutti. Nella convinzione che, come spiega Andrea Baldrati, avvocato, co-fondatore e presidente dell’Associazione Privacy Network, “una società tecnologica e libera si regge sulla responsabilità di tutti, legislatori, aziende e singoli utenti. Tematiche come cybersecurity e privacy devono essere capite e presidiate in tutti i contesti: al lavoro, a scuola, in famiglia.”La Privacy Week sarà anche un momento per capire come si posiziona l’Italia rispetto a queste tematiche. Infatti, tra gli ospiti interverranno Ginevra Cerrina Feroni e Guido Scorza, rispettivamente Vice Presidente e Componente del Collegio dell’Autorità Garante per la Protezione dei dati personali. Per arrivare preparati al dibattito e capire cosa ci aspetta dopo le elezioni del 25 settembre, Privacy Network ha anche condotto un’analisi, laica e apolitica, di come i partiti affrontano e affronteranno queste tematiche. Sul palco della Privacy Week parleranno manager d’impresa, avvocati, filosofi, giornalisti, giuristi, politici e professionisti del settore che discuteranno in modo accessibile di privacy, cybersecurity, gamification, cyberwar, piattaforme e big data, AI, NFT, cryptocurrency e nuovi diritti di cittadinanza digitale. Gli incontri forniranno gli strumenti utili ad agire sul presente per dare forma al futuro, a comprendere come le persone possano restare al centro di questi cambiamenti assicurandosi che i propri diritti vengano rispettati. (abstract)

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PIMCO: i 75 sono i nuovi 25

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

A cura di Joachim Fels, Global Economic Advisor di PIMCO Sono ormai lontani i tempi in cui le banche centrali muovevano i tassi solo con incrementi di 25 punti base. La scorsa settimana sia la Banca Centrale Europea che la Banca del Canada hanno aumentato i tassi ufficiali di 75 punti base, seguendo le orme della Federal Reserve con due aumenti da 75 punti base a giugno e luglio. Inoltre, dopo l’ennesima sorpresa al rialzo dell’inflazione statunitense CPI di questa settimana, la Fed sembra destinata a continuare la stretta a questo ritmo la prossima settimana e forse ancora a novembre e dicembre. Inoltre, i mercati stanno prezzando una probabilità superiore al 50% che la prossima mossa della Banca of England e della BCE sia un rialzo di 75 punti base piuttosto che di 50. Il perché i 75 punti base siano la nuova normalità in questa fase del ciclo di inasprimento è ovvio: di fronte a continui e massicci overshoot dell’inflazione, le banche centrali si stanno concentrando fortemente sul mantenimento dell’ancoraggio delle aspettative di inflazione a lungo termine. Attualmente i funzionari sembrano tutti guidati dal vecchio detto secondo il quale solo i falchi vanno nel paradiso dei banchieri centrali e sono quindi determinati, per usare le parole di Jerome Powell, a “continuare così finché il lavoro non sarà finito”. Ma come faranno i banchieri centrali e gli operatori di mercato a sapere quando il lavoro sarà concluso e sarà opportuno fare una pausa? Data l’incertezza sul livello del tasso di interesse neutro non osservato, i funzionari hanno chiarito di voler vedere l’inflazione su un prolungato percorso di ribasso, che interpreto come almeno diversi mesi di calo dell’inflazione core. Tale percorso discendente potrebbe rimanere irraggiungibile per diverso tempo, soprattutto negli Stati Uniti, data l’accelerazione degli aumenti salariali, che sono importanti motori dell’inflazione del settore dei servizi, e la prospettiva di prolungati forti aumenti della componente shelter del CPI.Non è chiaro quale sia il livello terminale dei tassi necessario per completare il lavoro, ma il sospetto è che sia superiore al picco del 4,25% per il tasso sui Fed Funds che i mercati stanno prezzando in questo momento. È abbastanza chiaro, tuttavia, che il lavoro non può essere indolore. I mercati finanziari dovranno soffrire ancora perché le condizioni finanziarie sono il meccanismo di trasmissione della politica monetaria, ed è probabile che ciò sia imminente man mano che le banche centrali continuano ad aumentare i tassi e la Fed riduce il proprio bilancio.Nonostante un probabile atterraggio duro sotto forma di recessione nelle economie dei mercati sviluppati, una rapida svolta della banca centrale da un rialzo dei tassi a un loro taglio appare molto improbabile, a meno che non si verifichi un grave crollo finanziario o un massiccio attacco di “disinflazione immacolata” dal nulla. I banchieri centrali vorranno evitare gli errori delle politiche di stop-go degli anni ’70, quando i loro predecessori invertirono la rotta subito dopo che l’inflazione aveva raggiunto il picco, gettando così le basi per il successivo periodo di inflazione verso picchi ancora più elevati. Un duraturo stallo dei tassi a livelli più alti sembra quindi più probabile dell’inversione dei tassi della Fed che è prezzata nella curva a termine per il prossimo anno.Questo ci porta all’ultimo punto, che abbiamo già sottolineato nel Secular Outlook di quest’anno: Sebbene la prossima recessione dovrebbe essere relativamente contenuta, data l’assenza di grandi squilibri nel settore privato, è improbabile che sia seguita da una ripresa a forma di V, perché la viscosità dell’inflazione impedirà alle banche centrali di allentare la politica monetaria in modo significativo in tempi brevi. Inoltre, le tutele per i mercati finanziari saranno minori, poiché le banche centrali non verranno in soccorso con la stessa rapidità e prontezza degli ultimi due decenni. L’inverno sta arrivando.

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Pictet Asset Management amplia la sua gamma azionaria con il Pictet-Positive Change

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Pictet Asset Management (Pictet AM) amplia la sua gamma di fondi azionari con Pictet-Positive Change, di recente autorizzato alla vendita retail nel mercato italiano. La nuova strategia azionaria globale ha un importante focus sull’impatto positivo generato dai titoli delle aziende in portafoglio, misurato in base all’allineamento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Il fondo è caratterizzato da un approccio di engagement attivo da parte del team di gestione, che supporta (con obiettivi chiari in base a tempi e progressi di avanzamento predefiniti) le aziende nel perseguire un percorso di transizione verso condotte più sostenibili, con impatto positivo sull’economia.In particolare, il Pictet-Positive Change (classificato articolo 8 dell’SFDR) grazie a un approccio bottom-up, che combina analisi fondamentale e di impatto, identifica 1) Leaders, ossia aziende già allineate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG), 2) Improvers, ossia aziende che stanno già allineando i propri processi agli SDG, attraverso condotte virtuose, e 3) Opportunities, ossia realtà che hanno un alto potenziale e mostrano la volontà di volersi impegnare per allinearsi agli obiettivi SDG. Attraverso un programma di engagement attivo, il team di gestione supporta quindi le aziende (a seconda del loro stato di avanzamento) a implementare il processo di transizione, incoraggiandole ad allineare le loro politiche, procedure e comunicazioni alle migliori prassi di settore.Per selezionare le società in base al loro impatto, Pictet AM sfrutta il potenziale offerto dall’intelligenza artificiale attraverso un innovativo strumento proprietario basato su tecniche di Natural Language Processing (NLP). Grazie a un sistema di controllo incrociato di keywords, questo programma analizza, sistematicamente e con approccio quantitativo, scostamenti positivi e negativi di ciascun programma aziendale per ciascun SDG. Anche per le imprese già allineate positivamente, lo strumento evidenzia eventuali punti critici e potenziali aree di miglioramento.La transizione globale verso un futuro più sostenibile è un processo ormai irreversibile e le imprese con prodotti e servizi già allineati agli SDG sono quindi ben posizionate per ottenere i risultati migliori. Le imprese che stanno procedendo nel loro precorso di trasformazione, anche grazie all’engagement degli operatori finanziari, vedranno invece migliorare nel tempo non solo i loro rendimenti, ma anche le loro valutazioni.

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Al convegno Cardiologia 2022, Russo presenta la novità del Niguarda Cardio Center

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Il Niguarda Cardio Center di Milano si conferma come uno dei centri all’avanguardia nel trapianto di cuore e si prepara all’impianto del primo cuore artificiale che sostituisce sia il ventricolo destro che quello sinistro in maniera fisiologica. Se ne parlerà al 56° convegno nazionale di Cardiologia, promosso dalla fondazione De Gasperis, che si apre oggi al NH centro congressi di Milanofiori. «Continuiamo a soffrire per la carenza di donazioni – spiega il primario di cardiochirurgia Claudio Russo – e grazie alla “culla della vita” siamo riusciti a reperire un numero maggiore di organi, potendo prelevare anche in sedi tradizionalmente considerate troppo lontane». Il riferimento è al sistema portatile di perfusione del cuore con sangue del donatore stresso che permette di trasportare, dopo il prelievo, l’organo caldo e battente – insomma, vivo – consentendo tempi di trasporto più lunghi, fino a sette ore invece che quattro, in assoluta sicurezza. Il nuovo sistema è utilizzato da qualche anno dall’équipe di Russo con ottimi risultati, perchè consente non solo di reperire organi a distanza ma permette di fare una valutazione completa per confermare l’idoneità del cuore da donatore. Malgrado l’emergenza pandemica, il Niguarda Cardio Center, sostenuto dalla fondazione De Gasperis, ha continuato a trapiantare cuori e guarda con grande interesse all’arrivo del cuore artificiale Carmat, un device di produzione francese che permette di intervenire anche quando la compromissione della sezione destra del cuore impedisce l’impianto di sistemi di supporto meccanico al circolo di tipo sinistro (LVAD). Con questo sistema biventricolare cambierà tutto, anche se, come viene spiegato al convegno, «è sempre più importante accompagnare il paziente al trapianto: oggi molti pensano che il cuore meccanico sia meno valido di quello umano, ma temporeggiare in una condizione di scompenso cardiaco cronico comporta il rischio di compromissione degli altri organi (fegato, reni, muscolo..) che, nelle forme più gravi può rendere il paziente non più trapiantabile» spiega Russo, il quale attua al Cardiocenter un programma trapiantologico all’avanguardia. Come è all’avanguardia il nuovo cuore artificiale: «Si comporta come un cuore vero – spiega il cardiochirurgo -: registra le aumentate richieste di pompa, le modificazioni della pressione arteriosa e del volume circolante, adattandosi alle nuove condizioni esattamente come un cuore normale»

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Natura e perdita di biodiversità: come impattano sui portafogli?

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

A cura di Olivia Watson, Analista senior investimenti tematici, Investimenti Responsabili di Columbia Threadneedle Investments. Aumentano le pressioni per ridurre e invertire i danni alla natura attraverso una regolamentazione più severa delle pratiche dannose, una maggiore sorveglianza delle catene di approvvigionamento, tasse sulle attività inquinanti e un aumento dei contenziosi. Ne sono un esempio la strategia Farm to Fork dell’UE, che prevede la riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti dannosi entro il 2030, i negoziati per un trattato globale sull’inquinamento da plastica e l’estensione dei requisiti di due diligence per i prodotti legati alla deforestazione. La mancata gestione di questi rischi potrebbe comportare un aumento dei costi operativi, una riduzione dei ricavi, una perdita di accesso ai mercati e un aumento dei costi di capitale. Le aziende che dispongono di catene di approvvigionamento tracciabili, che utilizzano le risorse in modo più efficiente e che innovano per fornire prodotti a minore impatto, invece, potrebbero avere maggiori opportunità. L’utilizzo dei cinque fattori di perdita della natura identificati dalla Piattaforma intergovernativa sulla biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES), ciascuno dei quali può essere collegato a una serie di attività e impatti aziendali, fornisce un quadro di riferimento per identificare i rischi materiali tra le aziende e nei portafogli (Figura 1). Le informazioni fornite dalle aziende su molti di questi temi non sono uniformi, ma le iniziative esterne forniscono input preziosi: ad esempio, i dati sulla deforestazione di Forests 500 e CDP Forests; plastiche della Fondazione Ellen MacArthur; i dati sulle sostanze chimiche della Ellen MacArthur; i dati sulle sostanze chimiche di ChemSec; dati sulla qualità delle acque reflue provenienti dalle agenzie di regolamentazione e da CDP Water; e una serie di dati della World Benchmarking Alliance. La perdita di natura e biodiversità è un tema complesso e in rapida evoluzione. Le condizioni economiche del 2022 potrebbero essere un ostacolo agli sforzi per ridurre la perdita di natura, ma nel tempo l’entità dei rischi aumenterà la pressione per ridurre gli impatti e rimediare ai danni. Pietre miliari come la COP15 delle Nazioni Unite su un accordo globale sulla biodiversità, le relative proposte normative e iniziative come la Task Force for Nature-related Financial Disclosures per l’informativa finanziaria sulla natura daranno un’indicazione del ritmo dell’evoluzione evoluzione e rimarranno al centro della nostra ricerca e impegno. (abstract by BC Communication)

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Reumatologia di Padova: Centro di eccellenza europeo

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

«Sono molto felice, ed è motivo di grande orgoglio, del prestigioso riconoscimento con il quale l’European Alliance of Associations for Rheumatology certifica l’eccellenza dell’Unità Operativa di Reumatologia – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Ancora una volta viene riconosciuta l’altissima qualità dell’operato dell’Azienda Ospedaliera – Università di Padova, grazie alla ricerca svolta da nostre e nostri docenti, ricercatrici e ricercatori, personale tecnico, assegniste e assegnisti, dottorande e dottorandi. A tutte e tutti loro, al direttore dell’Unità Operativa, Andrea Doria, vanno i miei complimenti e soprattutto il ringraziamento per il loro lavoro, ad alzare ancor di più il livello d’eccellenza della ricerca scientifica e, di conseguenza, dell’assistenza sanitaria per i pazienti».L’Unità Operativa di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera – Università di Padova, diretta dal Prof. Andrea Doria, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento conferito dalla European Alliance of Associations for Rheumatology (EULAR). Da oggi e per cinque anni infatti, la Reumatologia di Padova è Centro di Eccellenza Europeo in Reumatologia. Il centro di ricerca del professor Doria composto da professori associati, ricercatori, personale tecnico di ricerca, dottorandi e assegnisti, si è distinto per la numerosità, ma soprattutto per la qualità dei prodotti della ricerca nel periodo 2017-2021.L’Unità Operativa di Reumatologia, afferente al Dipartimento di Medicina diretto dal Prof. Roberto Vettor, è un centro di riferimento Italiano per la diagnosi e cura delle malattie reumatologiche, sede della Scuola di Specializzazione in Reumatologia e del corso di Dottorato di ricerca in scienze cliniche e sperimentali, curricula scienze reumatologiche e di laboratorio.L’EULAR è l’organizzazione di riferimento delle società scientifiche di reumatologia di tutte le nazioni europee, delle associazioni di pazienti affetti da malattie reumatologiche e degli operatori sanitari che lavorano in ambito reumatologico. L’EULAR ha istituito un registro che raccoglie i migliori centri di ricerca di Reumatologia in Europa con un triplice obiettivo: promuovere la ricerca e le collaborazioni tra i migliori centri dei paesi Europei, favorire la circolazione e la formazione di giovani ricercatori e facilitare l’interazione con le istituzioni dell’Unione Europea. A tale registro, che viene rinnovato annualmente, appartiene da oggi la Reumatologia di Padova.

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Dineo Seshee Bopape Born in the first light of the morning

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

Milano Dal 6 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023 Pirelli HangarBicocca presenta “Born in the first light of the morning [moswara’marapo]”, la mostra antologica dedicata al lavoro di Dineo Seshee Bopape e che include anche una nuova produzione. Grazie a una distintiva combinazione di immagini in movimento, elementi sonori, disegni a pareti e un vasto vocabolario materico – che include terreno, acqua, argilla, carbone, mattoni, cenere, erbe, legno, e luce naturale – l’artista concepisce in Pirelli HangarBicocca un paesaggio visivo poetico, offrendo una riflessione sui concetti di memoria, materiale e socio-politica, e di riconciliazione interiore e con la storia. Nella sua pratica Dineo Seshee Bopape (Polokwane, Sudafrica, 1981; vive a Johannesburg) incorpora media diversi – come la scultura, il disegno, il video e il suono – accostando materiali organici e fortemente simbolici a un’estetica digitale e tecnologica. Partendo dal proprio vissuto legato al suo paese d’origine, il Sudafrica, l’artista tesse narrazioni in cui la corporeità femminile e materna assume un ruolo sostanziale per indagare archetipi (roccia, acqua, fuoco, aria) e mitologie ancestrali. La sua opera inoltre interroga il concetto di archivio, gli effetti del colonialismo e la funzione politica e spirituale della memoria. Allo stesso tempo, Bopape dà vita a installazioni ambientali attraverso l’impiego di elementi come terra e acqua, che, mescolati e lavorati insieme ad altre sostanze come carbone, cenere e argilla, suggeriscono nuove possibilità rigenerative fisiche, spirituali e sociali. “Born in the first light of the morning [moswara’marapo]” è parte del programma artistico 2022-2023, concepito dal Direttore Artistico Vicente Todolí assieme al dipartimento curatoriale: Roberta Tenconi, Curatrice; Lucia Aspesi, Assistente Curatrice; Fiammetta Griccioli, Assistente Curatrice. Il programma prosegue, nello spazio delle Navate, con le mostre di Bruce Nauman (dal 15 settembre 2022 al 26 febbraio 2023); Ann Veronica Janssens (dal 6 aprile al 30 luglio 2023); e James Lee Byars (dal 12 ottobre 2023 a 18 febbraio 2024). Nello spazio dello Shed: Gian Maria Tosatti (dal 23 febbraio al 30 luglio 2023); e Thao Nguyen Phan (dal 14 settembre 2023 al 14 gennaio 2024).

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Esports Sponsorships to Hit Over $1B Value by 2025

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

After becoming a billion dollars worth industry last year, the eSports market continues booming, with more and more brands willing to invest their money into sponsorships and esports advertising.According to data presented by SafeBettingSites.com, as the largest revenue stream of the entire industry, eSports sponsorships and advertising are set to reach over $1bn in value by 2025.The growing viewership remains the biggest driver behind the impressive esports market growth, not just because the viewers are generating revenue. With the potential of reaching millions of people, many brands started investing in eSports, making sponsorships and advertising the largest revenue stream in the industry. Today, the list of the biggest eSports sponsors includes big names, from Coca-Cola, Red Bull and Mercedes-Benz to crypto giants Coinbase and Crypto.com.The Statista data showed that eSports sponsorships and advertising revenues spiked over the years. In 2019, companies and brands invested $479.6 million in eSports ads and sponsorships, or 54% of the total industry revenue that year. Since then, the value spiked by 65% to $791.9 million in 2022, making 55% of global eSports revenues.After reaching almost $895 million in 2023, eSports sponsorship and advertising revenues are projected to grow by another $160 million by 2025, with their total value hitting $1.05bn.Around 50 Million New Esports Viewers Each Year, One-Third of All Viewers from China. Investing money in eSports allows brands to reach a wide audience in no time. As of this year, global eSports viewership reached nearly 530 million people worldwide, and the number continues to grow.According to Statista, the number of eSports viewers is expected to increase by almost 50 million per year before reaching 665 million in 2025. Chinese eSports fans will make up one-third of global eSports viewership.The total eSports industry revenues are also projected to spike, growing by an average of $200bn per year. In 2022, the entire market is expected to generate $1.4bn in revenue. By 2025, this figure is set to touch almost $2bn.

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Where next for Ukraine’s army?

Posted by fidest press agency su domenica, 25 settembre 2022

On Monday much of the world will be watching the state funeral for Queen Elizabeth. We’ve published a cover story on Britain entering the Carolean era, noting the strange success of the constitutional monarchy. This new piece, meanwhile, reflects on how Britons have reacted in the past few days. But my favourite recent article concerns Britons’ peculiar obsession with queuing, as the many thousands in London who shuffled past the queen’s coffin have just demonstrated. Once you’ve read about the economics of queues, it may forever change your experience of lining up.Joe Biden, one of a large cast of world leaders in London at the start of the week, heads to New York to address the UN General Assembly mid-week. I’ll be listening out for two themes. One concerns the environment: this autumn, in Egypt, world leaders are to gather for COP27, the latest round of annual UN talks on climate change. America, at last, can offer more leadership on the subject. Having passed legislation that should bring down carbon emissions in the coming decade, Mr Biden has some authority to press more countries to do the same.The second theme, naturally, is the war in Ukraine. America’s bet on supplying advanced weaponry and other support to Ukraine is beginning to pay off. We have written repeatedly about the unfolding counter-offensive—including, in some places, the rout of Russian forces—and we are intrigued to see what pressure now builds on Vladimir Putin. Abroad, Russia’s neighbours look emboldened in the face of his apparent weakness. India’s prime minister, Narendra Modi, told Mr Putin it was time to end the war. At home Mr Putin will have a tougher job telling his population that he is infallible. Our cover story for much of the world argues that Ukraine, if given the tools, can finish the job of pushing back Russia’s forces. Quite what future is in store for Russia itself, or for Mr Putin, is hard for anyone to predict.This is an important week for central banks around the world. We’ve just argued that the Federal Reserve, when it meets mid-week, should go big and bold in pushing up rates if it really expects to defeat inflation. That bodes ill for economic growth—and the odds of avoiding recession in America look grim—but it’s better to signal a strong move early, rather than drag out incremental rises over a prolonged period. Others setting monetary policy, including in Britain (where a special budget is also due), will keep our economics writers busy.Let me point you to another “Economist reads”—our guide to the handful of books you should turn to to get a good sense of travel writing by female authors. We will also be reflecting on the remarkable phenomenon that is Roger Federer, who is set to retire from professional tennis at the end of this week. Finally, some election news. Our correspondent held a lengthy interview with Lula, a former president in Brazil who we think is likely to be elected again. Look out for our report on that in the next day or two. And keep an eye out, too, for our forthcoming package of reporting and analysis on Italy’s imminent election. Just as Sweden is likely to be ruled by a coalition that includes a right-wing party with extremist roots, will Italy be ruled by a harder-right government?Thanks for your many notes and emails. Vas Charitos, in Britain, writes in favour of having an “apolitical head of state”. I would agree, though I personally don’t see much merit in the position being hereditary. You wouldn’t invent a monarchy today, if you were starting from scratch. Many of you wrote to discuss Ukraine and Russia. Paul Dee asks if Ukraine has relinquished the idea of retaking Crimea which, as he notes, would be an immensely difficult task. My comment is that the city of Kherson, still occupied by the Russians but under pressure, matters for many reasons and one is its importance in controlling the approach to Crimea. Were Ukraine to retake Kherson, then Russia’s control of Crimea would be less comfortable in the long run.Last, Janet Ulyate, a farmer in Tanzania, suggests more attention should be paid to agriculture in Ukraine and to the war’s impact on world food supplies. My two-sentence (slightly optimistic) response, Janet, is this: In looking at energy supplies, and prices, consumers should still be deeply alarmed. But as we wrote last month, there’s more relief for food, after exports of grains, cereals and oils restarted, and the price for many of these goods have all returned to levels last seen before the war began. By Adam Roberts Digital editor The Economist

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