Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°195

Archive for 15 ottobre 2022

Commento GraniteShares su dati inflazione Usa

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

By Will Rhind, Ceo e fondatore di GraniteShares. “I dati sull’inflazione non rappresentano una grossa sorpresa. Gli indicatori pubblicati la scorsa settimana non puntavano verso un’economia in fase di raffreddamento. A preoccupare è l’aumento di 2 punti del core CPI, segno che si tratta di una inflazione ancora pesantemente guidata dalla domanda e non dall’offerta di materie prime, e ulteriore segnale dell’inefficacia della manovra della Fed. In ogni caso, in quello che si conferma un prolungato contesto ribassista, rimane cruciale per gli investitori adottare un approccio cauto e costruire portafogli con una componente di hedging.”

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Comgest: È questo un buon momento per lo stile quality growth?

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

A cura di Franz Weis, Analista & Gestore Azionario Europeo Le società europee quality growth hanno registrato una performance negativa nell’anno in corso, sia in termini assoluti sia relativi. Le sfide della catena di approvvigionamento, l’aumento dei costi delle materie prime, i risultati di una politica monetaria accomodante e la guerra in Ucraina hanno provocato un forte aumento dell’inflazione che le banche centrali hanno iniziato a combattere con rialzi aggressivi dei tassi d’interesse. Ciò ha innescato una violenta rotazione di stile a scapito dei titoli growth che, di conseguenza, hanno sottoperformato i mercati europei. Questa performance è dovuta a un forte de-rating delle società growth di qualità presenti nelle strategie europee di Comgest. Fondamentalmente, esse vantano bilanci solidi, generano flussi di cassa positivi e registrano una crescita dinamica degli utili più o meno in linea con le aspettative.In prospettiva, il forte aumento dei tassi di interesse mette in dubbio anche l’attuale ripresa economica post-Covid, soprattutto perché la guerra in Ucraina ha innescato una perdita di fiducia dei consumatori e ha inciso sul potere d’acquisto. Di fatto, oggi molti osservatori prevedono una recessione in Europa. Le stime sugli utili aziendali hanno iniziato a calare bruscamente, ad eccezione dei produttori di materie prime e di petrolio. Proprio in un periodo di incertezza come questo, il potere di determinazione dei prezzi, la stabilità finanziaria e la relativa prevedibilità delle vendite e degli utili delle società quality growth sono preziose caratteristiche che le distinguono dal resto del mercato europeo. La selezione dei titoli e l’attenzione alla qualità saranno fondamentali nei prossimi anni. Il recente de-rating ha già portato le valutazioni al livello medio di lungo periodo: la costante crescita degli utili delle società in portafoglio dovrebbe trainare positivamente i prezzi delle azioni, piuttosto che la rotazione degli stili.La strategia europea di Comgest continua ad applicare il suo approccio mirato e ad alta convinzione nella gestione del portafoglio, con Novo Nordisk e ASML come posizioni di punta. Le due società beneficiano di fattori strutturali di crescita positivi e di un forte interesse dei clienti per i propri recenti prodotti innovativi, anche se in settori molto diversi tra di loro, come quello farmaceutico e quello dei semiconduttori. Comgest prevede per entrambe le società una crescita dinamica, in gran parte non correlata alle prospettive dell’economia europea o ai tassi di interesse.By http://www.verinieassociati.com

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La leadership della Meloni e in contrasti interni della coalizione

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

E i russi se la ridono nel vedere che un paese pilastro dell’Europa e della Nato – cioè quelli che Putin considera i suoi arcinemici – manifesta limiti clamorosi di tenuta della maggioranza uscita vincitrice dalle urne solo tre settimane fa, prima ancora che il Capo dello Stato abbia conferito l’incarico di formare il governo. E sai che piacere avrà fatto a quei signori trovarsi eletto presidente della Camera un fido amico della Russia, uno che ha indossato le t-shirt con la scritta “no sanzioni alla Russia”, che al tempo dell’annessione della Crimea bacchettava la Ue cattiva che non capisce la volontà di un popolo che “sente di essere tornato alla casa madre”, e che ancora dieci giorni prima della criminale invasione dell’Ucraina spendeva parole al miele per Putin. Dunque, il giudizio sulla legislatura che si è appena aperta non può e non potrà che avere come metro di misura la politica estera. C’è la necessaria consapevolezza della dimensione del problema? E i primi passi, la nomina dei presidenti dei due rami del Parlamento e il lavoro per definire l’architettura del nascente governo, sono all’altezza di questa dimensione? Ma come sempre le cose sono un po’ più complesse delle battute da bar. Vediamo perché. È evidente a chiunque, fin dalla campagna elettorale, che il cosiddetto centro-destra (ora ribattezzabile destra-centro) non sia mai stato una coalizione, ma solo un cartello elettorale. E che avendo vinto nelle urne (ma non nel Paese) come tale, ora fatichi a trasformarsi in alleanza di governo e l’intesa si ferma lì. Oltre è stato ed è un tutti contro tutti, senza esclusione di colpi. Uno scontro la cui dimensione è apparsa chiara in occasione della nomina dei presidenti di Camera e Senato. L’operazione porta l’inconfondibile impronta di Renzi (senza Calenda al seguito) e dei renziani del Pd – anche se nessuno potrà mai provarlo – e certo non si è palesata all’insaputa dei beneficiari, Meloni in testa. Essa, a mio giudizio, presenta due valenze positive conclamate e una potenziale. La prima è che ha certificato inequivocabilmente che siamo in regime di destra-centro e che l’alleanza è talmente fragile che rischia di avere il destino già segnato. Sorte che la successiva compattezza sulla nomina di Lorenzo Fontana a presidente della Camera – peraltro relativa, visto che il leghista filo-Putin ha preso 222 voti, 14 in meno di quanto la maggioranza dispone sulla carta (sono 237, ma un deputato di Forza Italia era assente giustificato) – non ha certo modificato. Sia per l’inadeguatezza (a esser buoni) del nominato, sia per la spaccatura che l’astensione su La Russa ha provocato dentro il gruppo parlamentare forzista. Non è un bene in sé, perché il Paese ha un disperato bisogno di una guida sicura, ma visto che è così tanto vale che si sappia fin dall’inizio. La seconda valenza è che c’è una parte delle opposizioni, e neppure di trascurabile entità, che è pronta e capace di sparigliare le carte. In queste ore si è assistito a dure reprimende nei confronti dei “traditori” del centro-sinistra. Mi permetto di obiettare sulla base di due considerazioni: la coalizione detta di centro-sinistra non esiste – altrimenti si sarebbe presentata come tale alle elezioni, avendone anche un vantaggio nei collegi uninominali – e dunque chi ha tradito chi?; la mossa ha messo a nudo in modo plateale le spaccature del fronte di governo, e questo politicamente non è un risultato trascurabile per chi sta all’opposizione. La politica è anche questo, inutile fare le vergini violate. Ora se Meloni cede ora, sulla Ronzulli, la “cocca” del cavaliere, come su altro, il suo cammino sarà in salita, non in discesa. Non solo per il meccanismo dei rapporti di forza con tutti (compresi gli esponenti del suo partito), ma proprio per quella epocalità dei problemi che stiamo vivendo, di cui ho detto. Il compito suo, come di chiunque a cui fosse toccato in sorte di arrivare a palazzo Chigi in questa congiuntura, è a dir poco proibitivo. Come dimostrano le difficoltà incontrate dallo stesso Draghi. Ma quel compito diventa impossibile se, per colpa dei compromessi al ribasso cui Meloni si dovesse piegare, il governo nascente sarà non dico mediocre, ma anche solo poco meno che autorevole. Nelle figure che lo compongono e nelle politiche che verranno fatte. Mi guardo bene dal dispensare consigli alla presidente in pectore, ma ragionando dal punto di vista degli interessi del Paese, non ho dubbi nel dire che è preferibile correre il rischio che il governo non parta nemmeno – con tutto quello che ciò può significare, compreso il ritorno alle urne – piuttosto che correre il rischio di ritrovarsi un esecutivo debole, inadeguato tanto nelle interlocuzioni internazionali, a cominciare da quella con le istituzioni europee, quanto al cospetto dei mercati, da cui dipende la sorte e il costo del nostro debito pubblico. È troppo alta la posta in gioco per giocare al ribasso. E questo vale tanto per l’Italia quanto per la persona Meloni. Nella stessa identica misura. Gli interessi coincidono By Enrico Cisnetto direttore di http://www.terzarepubblica.it (abstract)

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Alessandro Panicola al Giardino della musica

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Palermo domenica 16 ottobre alle 19,30 caratterizza il concerto di Alessandro Panicola al “Giardino della musica”, al Coast to Coast Ausonia in via Ausonia 56 a Palermo. Panicola porterà il suo show “Pura Bossa nova”. La musica brasiliana è un luogo straordinario in cui si sono amalgamati strumenti, grammatiche, ritmi e armonie lontani nel tempo e nello spazio. Tuttavia, questa mistura apparentemente casuale ha dato origine ad una costruzione musicale talmente solida e leggibile che su di essa si fonda l’immagine stessa dell’identità nazionale brasiliana. Alessandro Panicola compie ormai da anni una attenta ricerca sulla musica brasiliana d’autore e sulle sue forme espressive più genuine ed autentiche puntando l’attenzione sulla Bossa Nova e sulle sue complesse evoluzioni armoniche. Ogni concerto è un viaggio che ripercorre, attraverso un ricchissimo repertorio, i grandi classici della canzone brasiliana d’autore da Dorival Caymmi a Caetano Veloso passando per Antonio Carlos Jobim e gli altri storici compositori del Samba-Canção. Durante l’esibizione, il pubblico del locale potrà scegliere tra numerose formule di aperitivo proposte e servite al tavolo, dal classico tagliere, al sushi, passando per la pizza e le poke. Varie le opzioni per prenotare un tavolo: telefonare dalle 9 a mezzanotte allo 091 777 3692, o mandare un messaggio alla pagina Facebook http://www.facebook.com/coasttocoastausonia/. Concerti al Coast to Coast Ausonia sono previsti anche nelle domeniche successive. I concerti si svolgeranno in acustico, con l’artista che si esibirà a voce piena e senza strumentazione collegata al sistema di amplificazione, così come impone l’ordinanza del Comune di Palermo, che vieta l’uso di strumentazione collegata con la rete elettrica nelle 24 ore.

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La nuova Stagione del Teatro Argentina

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Roma. Si inaugura martedì 18 ottobre Largo di Torre Argentina, 52 con una delle artiste più apprezzate e premiate d’Europa, Emma Dante, creatrice di un teatro inconfondibile agito sul corpo degli interpreti e attraversato da una poetica di tensione per esplorare la marginalità dell’esistente e l’umanità più terrigna, come nell’opera Pupo di zucchero in scena fino al 30 ottobre.Una favola barocca di solitudini e morte tratta da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, che già ispirò La scortecata nel 2017, per celebrare la memoria dei defunti attraverso le loro esistenze passate e la pienezza della vita. Scritto e diretto da Emma Dante, lo spettacolo racconta la storia di un vecchio che nella notte fra l’uno e il due novembre, per sconfiggere la solitudine, invita a cena, nella loro antica dimora, i defunti della famiglia.Nel giorno dei morti il vecchio, solo in una casa vuota, alle prese con i propri ricordi, è intento nella preparazione del tradizionale “pupo di zucchero”: con acqua, farina e zucchero, prende forma una statuetta antropomorfa dipinta con colori vivaci. In attesa che l’impasto lieviti, l’uomo richiama alla memoria la famiglia di morti e la casa si riempie di ricordi e di vita con «mammina, il giovane padre disperso in mare, le sorelle Rosa, Primula e Viola, Pedro dalla Spagna che si struggeva d’amore per Viola, zio Antonio e zia Rita vittima delle sue “mazzate”, Pasqualino il figlio adottivo – racconta la regista – secondo la tradizione in alcuni luoghi del Meridione c’è l’usanza di organizzare banchetti ricchi di dolci e biscotti in cambio dei regali che, il 2 novembre, i parenti defunti portavano ai bambini dal regno dei morti. Durante il rituale, in quella notte, la cena era un momento di patrofagia simbolica; nel senso che il valore originario dei dolci antropomorfi era quello di raffigurare le anime dei defunti. Cibandosi di essi, era come se ci si cibasse dei propri cari».Così, impastando una fiaba di Giambattista Basile assieme a un’antica tradizione meridionale, Emma Dante crea il suo Pupo di zucchero da offrire ai defunti, dolce simbolico dell’antica credenza radicata nel Sud Italia dal potere di richiamare, nella notte del 2 novembre, i fantasmi dei propri cari venuti a trovare coloro che sono rimasti: un momento che diviene celebrazione della morte e festa della vita attraverso uno spettacolo inebriante e vitale, che accompagnerà gli spettatori nel mondo dei morti che, come visioni della vita passata, si trasformano da messaggeri del dolore in guardiani delle esperienze che testimoniano. Il cast di attori è composto da: Carmine Maringola (il Vecchio), Nancy Trabona (Rosa), Maria Sgro (Viola), Federica Greco (Primula), Sandro Maria Campagna (Pedro), Giuseppe Lino (Papà), Stephanie Taillandier (Mammina), Tiebeu Marc-Henry Brissy Ghadout (Pasqualino), Martina Caracappa (zia Rita) e Valter Sarzi Sartori (zio Antonio).Coprodotto da Sud Costa Occidentale insieme a Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Scène National Châteauvallon-Liberté, ExtraPôle Provence-Alpes-Côte d’Azur, Teatro Biondo di Palermo, La Criée Théâtre National de Marseille, Festival d’Avignon, Anthéa Antipolis Théâtre d’Antibes e Carnezzeria, Pupo di zucchero vede le luci di Cristian Zucaro e i costumi di Emma Dante. Orario biglietteria Teatro Argentina: dal lunedì 11.00 – 17.00 e dal martedì alla domenica dalle 11.00 fino a inizio spettacolo. La domenica, in assenza di spettacolo la biglietteria rimarrà chiusa. Biglietti: da € 40 a € 25 Info per l’acquisto online sul sito teatrodiroma.netOrari spettacoli: orari prima ore 20; martedì e venerdì ore 20.00, mercoledì e sabato ore 19.00, giovedì 20 ottobre ore 20 e giovedì 27 ottobre ore 17, domenica ore 17.00 | lunedì riposowww.teatrodiroma.net

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Istat: produzione agosto +2,3% su mese, +2,9% su anno

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, la produzione industriale ad agosto sale del 2,3% sul mese precedente e del 2,9% su base annua.Dati positivi. Considerato che in agosto non tutte le imprese sono aperte, è apprezzabile soprattutto il rialzo rispetto a luglio, perché si allontana, almeno per ora, lo spettro di una recessione” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Una conferma del buon andamento è che, secondo il nostro studio, la produzione di agosto, nei dati destagionalizzati, è superiore del 3,9% anche rispetto a febbraio 2020, ultimo mese pre-lockdown, e dell’1,4% nel confronto con gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia. Nei dati corretti per gli effetti di calendario, poi, al di là dello scontato +2,9% su agosto 2020, anno di piena pandemia, la produzione è superiore anche rispetto ad agosto 2019, +2,1%, e nel confronto con agosto 2018, +0,8 per cento” conclude Dona.

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Cambiamenti climatici e deforestazione instradano i primati verso un nuovo stile di vita

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Roma Uno studio internazionale a cui ha preso parte la Sapienza ha analizzato i fattori ecologici ed evolutivi che spingono scimmie e lemuri che vivono sugli alberi a terra. La ricerca condotta su larga scala nei primati di 3 continenti, è stata pubblicata sulla rivista PNAS. Uno studio internazionale su 47 specie di scimmie e lemuri ha evidenziato come i cambiamenti climatici e le deforestazioni interferiscano sullo stile di vita dei primati. L’influenza dei cambiamenti ambientali porta molti di questi animali, che vivono normalmente sugli alberi, a cambiare le proprie abitudini, spingendoli a scendere a terra, dove sono più esposti a fattori di rischio come la mancanza di cibo, i predatori, la presenza dell’uomo e degli animali domestici. Lo studio, pubblicato sulla rivista PNAS (The Proceedings of the National Academy of Sciences) è stato coordinato da Timothy Eppley, ricercatore presso il San Diego Zoo Wildlife Alliance (SDZWA), e vede la straordinaria collaborazione a livello mondiale di 118 co-autori provenienti da 124 istituti diversi, tra cui Luca Santini della Sapienza di Roma che ha co-ideato e supervisionato il lavoro. I risultati si basano su circa 150.000 ore di dati di osservazione riguardanti 15 specie di lemuri e 32 specie di scimmie in 68 siti nelle Americhe e in Madagascar. La ricerca consiste in una valutazione dell’influenza delle caratteristiche biologiche, del contesto ambientale e delle azioni umane sul periodo trascorso a terra dai primati arboricoli. Lo studio ha rilevato come le specie che consumano meno frutta e vivono in grandi gruppi sociali siano più predisposte a scendere a terra e abbandonare lo stile di vita arboricolo. Si possono, quindi, definire queste condizioni come una sorta di “pre-adattamento” a quello che potrà essere la vita futura di questi animali. Lo studio ha inoltre mostrato come la temperatura, e la degradazione delle foreste, spingano i primati ad un uso maggiore dello strato terrestre. Di conseguenza, un habitat frammentato, disturbato dall’uomo che offre scarse risorse alimentari, solo popolazioni di primati che hanno una dieta più diversificata e vivono in gruppi numerosi possono adattarsi più facilmente a uno stile di vita terrestre. Lo studio ha anche rilevato che le popolazioni di primati più vicine alle infrastrutture umane hanno meno probabilità di scendere a terra: “I nostri risultati – dichiara Luca Santini della Sapienza – suggeriscono che la presenza umana, spesso una minaccia alla conservazione dei primati, possa interferire con la loro naturale adattabilità al cambiamento globale”. In passato situazioni di transizione da uno stile di vita arboricolo a quello di vita terreste si sono già presentate, non è una novità. Le preoccupazioni che hanno portato gli studiosi ad avviare uno studio di questa portata nascono nella rapidità con cui avvengono cambiamenti climatici e interventi dell’uomo. Questo richiederebbe per le specie meno adattabili, strategie di conservazione rapide ed efficaci per garantire la loro sopravvivenza.

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Non perdiamo la fiducia nonostante tutto ciò che ci circonda

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

By Claudio Gubitosi direttore Giffoni Experience.”C’è da impazzire in questo mondo che, con tutte le vicende delle ultime ore, appare sempre più ingovernabile, incomprensibile e inaccettabile. L’angoscia maggiore è non sapere quando questa strana involuzione finirà, né come finirà. Tra recessione, inflazione e aumenti indiscriminati e speculativi, siamo costretti a vivere giorno per giorno cercando di eliminare il superfluo e trovare un modo per pagare le iperboliche bollette elettriche che mai avremmo pensato di ricevere. Anche noi a Giffoni stiamo vivendo “tempi bui”, anche per il costo dell’energia. Pensate che in questi dodici mesi, solo per mantenere operative tutte le strutture ed i nostri cinema, supereremo di più di 5 volte il costo ordinario dello scorso anno. Parliamo di circa 300 mila euro. Questa mattina, però, pensavo che una parte di umanità c’è ancora, esiste e resiste. Possiamo trovarla nella scienza, nelle grandi conquiste dello spazio, nella capacità che abbiamo di scoprire nuovi mondi e forme di vita diverse. Con queste imprese, ad esempio: il vaccino per il Covid scoperto in meno di un anno, l’uomo oggi è ancora in grado di strabiliare e salvare milioni di vite. Penso anche a quello che è successo qualche giorno fa sopra le nostre teste: mentre sulla Terra litigavamo per il possesso di questa o quella regione contesa, nel cosmo, a migliaia di chilometri d’altezza, una navicella si è attaccata ad un asteroide con l’obiettivo di fargli cambiare rotta e impedire una possibile collisione con il nostro Pianeta. Si è trattato di un esperimento per garantire sicurezza alla Terra in futuro ed è stato un successo strabiliante al quale hanno contributo intelligenze, aziende ed Istituti di ricerca di tutto il Mondo: Russia, Cina, Stati Uniti, Europa e ovviamente anche l’Italia. Mi fa strano pensare che mentre, nel cielo, ci impegniamo e cooperiamo per salvare la Terra, qui, sulla Terra, litighiamo e facciamo tutto il possibile per distruggerla e distruggerci, minacciando persino di utilizzare le armi nucleari. Ha una logica tutto questo? Questa domanda mi lascia allibito. Un’esplosione atomica tiene forse conto dei confini degli Stati? Un asteroide che cade sulla Terra, in un Paese dai confini certi e riconosciuti, è un evento che riguarda soltanto quella nazione o forse il mondo intero? Credo che siamo troppo stupidi e non ci saranno mai teorie di geopolitica, flussi e riflussi storici o riposizionamenti di orbite terrestri legate a Paesi come gli Stati Uniti, la Cina ed altri. Se uno guarda al cielo, come ho fatto ieri sera ammirando una straordinaria luna piena, non può, poi, non rivolgere lo sguardo A terra, non alla Terra, e restare sgomento e sbigottito di fronte a tanta incoerenza del genere umano. Abbiamo già assistito a tante terribili tragedie. La storia ci ha tramandato che tutte, nessuna esclusa, sono state inutili e inconcepibili. Non possiamo permettere che ne accada un’altra perché – se davvero si finirà per fare uso delle armi nucleari – nessuno di noi sarà al sicuro. Per questo, oggi, mi sento di dire: mondo, reagisci! Mi rivolgo soprattutto ai giovani. Negli anni ‘80, i vostri genitori sono scesi in piazza per protestare contro gli ordigni nucleari. Oggi tocca a voi, tocca a tutti noi: insieme, possiamo dimostrare che la “pace” è un valore prezioso, non una parola fine a se stessa, e che “essere umani” ha ancora un significato”.

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Riparte la stand up comedy al Teatro de’ Servi

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Roma Riparte il 18 e il 19 ottobre la stand up comedy al Teatro de’ Servi Via del Mortaro 22 con con Andrea Di Castro e il suo QUALCOSA E’ ANDATO STORTO. Uno spettacolo comico che risponde a domande importanti, come: “I soldi fanno la felicità?”, “Perché il pianto dei bambini ci dà tanto fastidio?”, ma soprattutto: “Simba meritava il trono della Rupe dei Re?” Un monologo povero di entusiasmo e privo di dignità, che diffida della pornografia quanto dell’autorità e che nutre seri dubbi sul fatto che l’essere umano sia la specie più intelligente del pianeta. Però, niente paura, c’è ancora speranza. Perché se è vero che qualcosa è andato storto, è altrettanto vero che poteva andare peggio. A seguire, il 20 e 21 ottobre, è la volta di Mary Sarnataro e il suo inedito SONO UNA BRUTTA PERSONA….MA UNA FANTASTICA SCIMMIA. Sapete cosa hanno in comune Chiara Ferragni, Greta Thunberg e Giulia De Lellis? Loro non dicono parolacce, non fumano, non bevono, non prendono mai in giro nessuno, si schierano sempre dalla parte giusta, hanno dei cani che viziano come figli unici e non dicono mai una scomoda verità! Insomma: sono delle belle persone o non si spiegherebbero i milioni di follower che le seguono e le amano. Mary Sarnataro, invece no! È una brutta persona. “Forse perché mangio carne, dico parolacce, non sono bella (beh, se è per questo neanche Greta lo è); forse perché non sopporto chi è privilegiato e ciononostante si lamenta tipo i gay, o chi fa il prepotente con i deboli tipo i lavavetri con le donne alla guida; forse, anzi sicuramente, perché spesso mi scappa una parola di troppo, ovviamente scomoda, che 9 volte su 10 mi torna indietro come un drone del presidente della Campania De Luca che minaccia di prendermi a calci in culo se apro bocca. Tutto questa fa di me una brutta persona… e infatti io mica ce li ho tutti sti follower.”_ annota. Si susseguiranno poi durante la stagione Patty Olgiati, Davide Calgaro, Annalisa Dianti Cordone, Luca Cupani, Marco Cavallaro, Horea Sas, Gianluca Iacono, Paola Michelini, Chiara Becchimanzi, Francesco De Carlo e Giorgio Montanini. Orario spettacoli ore 21 Biglietti 20€

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Le tre pietà di Michelangelo

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Milano, 22 ottobre 2022 – 8 gennaio 2023 Palazzo Reale. Sala delle Cariatidi Piazza Duomo 14 mostra a cura di Giovanna Mori, Domenico Piraina, Claudio Salsi. Tre calchi storici per la Sala delle Cariatidi”. La mostra – promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura e organizzata da Palazzo Reale con la collaborazione del Castello Sforzesco – è a cura di Giovanna Mori, Domenico Piraina e Claudio Salsi. Nata dalla sinergia tra Comune di Milano, Comune di Firenze e Musei Vaticani, l’esposizione consentirà al visitatore di apprezzare l’arte e l’inventiva michelangiolesca attraverso il confronto di tre calchi otto-novecenteschi, in ideale continuità con la mostra appena conclusa con grande successo al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze.Le tre Pietà di Michelangelo, nella forma dei loro calchi in gesso, giungono ora a Milano, dove saranno eccezionalmente riunite in uno spettacolare ed emozionante allestimento firmato da Massimo Chimenti, dal 22 ottobre all’8 gennaio 2023, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, che farà da palcoscenico unico e irripetibile. Tre lunghi teli, dispiegati per tutta l’altezza della sala e dal grande impatto visivo, faranno da sfondo alle Pietà amplificandone la forte valenza estetica e il senso religioso evocato dallo scultore in tre diverse fasi della sua vita.Il calco della Pietà di San Pietro della Città del Vaticano fu realizzato nel 1975 all’interno del Laboratorio Calchi e Gessi dei Musei Vaticani da Ulderico Grispigni; l’occasione della sua realizzazione giunse in un momento drammatico per la Pietà ovvero l’atto vandalico del 1972 ai danni della scultura, che resero necessaria la preparazione di un nuovo calco. Il calco della Pietà di Santa Maria del Fiore a Firenze, detta Pietà Bandini, conservato nella collezione della Gipsoteca fiorentina dell’Istituto d’Arte di Porta Romana, risale al 1882 circa e si deve al formatore fiorentino Oronzo Lelli.Il calco della Pietà Rondanini fu commissionato nel 1953 al formatore milanese Cesare Gariboldi, allo scopo di determinare al meglio e in totale sicurezza, durante le prove di allestimento della statua in marmo, l’ubicazione ideale per la scultura, conservata dal 1952 nel Castello Sforzesco. Oggi esposto in mostra dopo una accurata pulitura, è conservato nei depositi del Museo d’Arte Antica. In occasione dell’esposizione è stata promossa un’attenta ricerca documentaria e iconografica sulle tre Pietà, finalizzata a creare un racconto visivo in grado di presentare episodi della storia recente che hanno avuto per protagoniste le sculture michelangiolesche: restauri, allestimenti e trasferimenti immortalati da vive testimonianze come scatti e filmati d’epoca, provenienti da importanti archivi e fototeche italiane che hanno collaborato al progetto. Catalogo Silvana Editoriale INGRESSO GRATUITO http://www.palazzorealemilano.it Orari: Lunedì chiuso martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica: 10.00 – 19.30 giovedì: 10.00 – 22.30.

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Botticelli e Firenze: La nascita della bellezza

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Firenze Dal 28 al 30 novembre 2022 in arrivo al cinema solo il 28, 29 e 30 novembre.La Nascita della Bellezza rievocazioni oniriche, immagini suggestive della città e riprese di opere straordinarie si alternano alle voci dei massimi esperti, studiosi, storici dell’arte internazionali che narrano splendore e contraddizioni della Firenze di Lorenzo de’ Medici, alla scoperta di uno degli artisti simbolo del Rinascimento italiano. Con Lorenzo il Magnifico l’equivalenza Arte & Potere si manifesta in ogni ambito economico, politico e sociale e si concretizza in dipinti, affreschi, palazzi, chiese e cappelle. Gli straordinari artisti che operano con le loro botteghe nel cuore della città trasformano Firenze in un museo a cielo aperto: sono gli anni della primavera fiorentina, della scoperta dell’America, dei contrasti con il Papa, delle lotte tra le grandi famiglie di banchieri e commercianti. A fine Quattrocento, Firenze è paragonabile alla New York degli anni Ottanta, fatta di espansione economica e culturale, con commerci e scambi da ogni dove. Il docufilm permetterà di ripercorrere quel periodo mitico attraverso lo sguardo di Botticelli, che rappresenta quegli anni nelle sue opere, esprimendo il carattere dei suoi concittadini nella passione per il lavoro, nell’estrema competitività e intraprendenza, nel saper tessere le giuste relazioni sociali e nel saper soddisfare sempre i desideri dei committenti pubblici e privati.Dalle meravigliose Madonne alle pitture dei responsabili della Congiura dei Pazzi giustiziati e impiccati fuori dalla Porta della Dogana al Palazzo Vecchio, dall’Inferno Dantesco alle Pietà, dagli antichi dei della mitologia ellenica sino al Dio apocalittico del Savonarola, l’arte di Botticelli sarà indagata attraverso gli interventi di esperti: Alessandro Cecchi, Direttore del museo Casa Buonarroti di Firenze; Ana Debenedetti, curatrice della sezione disegni e dipinti del Victoria & Albert Museum di Londra; Franco Cardini, professore di Storia Medievale all’Università di Firenze; Jonathan Nelson, professore di storia dell’arte presso la Syracuse University di Firenze; Marco Ciatti, Direttore dell’Opificio delle pietre dure di Firenze; Kate Bryan, storica dell’arte; Chiara Cappelletto, professore associato di estetica al Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano; Edward Buchanan, Direttore creativo di Sansovino 6.Ma nella memoria comune, lo spirito di Botticelli è prima di tutto racchiuso in due suoi capolavori: la Primavera (1478-82) e la Nascita di Venere (1483-85).

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123° congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Interna SIMI 2022

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Roma Giovedì 20 ottobre 2022 – ore 17.30 si terrà a Palazzo Firenze in piazza di Firenze la conferenza stampa di presentazione del 123° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI). parteciperanno in qualità di relatori: Giorgio Sesti Presidente SIMI, Nicola Montano Vicepresidente SIMI presidente eletto, Gerardo Mancuso Vicepresidente SIMI, Antonella Pietrangelo Past-president SIMI. Seguirà una visita guidata con una storica dell’arte a Palazzo Firenze, una delle gemme nascoste di Roma.

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Torna Più libri più liberi

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Roma 7 – 11 dicembre, La Nuvola. la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, promossa e organizzata dall’Associazione Italiana editori (AIE) torna alla Nuvola dell’Eur. Un’anteprima speciale di Più libri più liberi precederà di alcuni giorni l’apertura alla Nuvola della manifestazione. Il 24 novembre alle 17.30 al Cinema Troisi David Quammen autore del best seller Spillover, incontrerà il pubblico. L’evento è organizzato in collaborazione con il Cinema Troisi, un progetto di Piccolo America. L’evento editoriale dedicato esclusivamente agli editori italiani piccoli e medi ancora una volta si interroga e ci interroga sui grandi temi del nostro tempo. La guerra è tornata a insanguinare il cuore dell’Europa, un dramma che credevamo non potesse mai più accadere nel nostro continente. Per questo, mai come oggi, è urgente impegnarsi per la libertà, contro ogni forma di regime. E Più libri più liberi continuerà a farlo – come sempre negli ultimi 20 anni – con un’arma formidabile: i libri. Più libri più liberi è sostenuta dal Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, dalla Camera di Commercio di Roma e da ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. È realizzata in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, ATAC Azienda per i trasporti capitolina, EUR SpA e si avvale della Main Media Partnership di RAI e con il Giornale della Libreria. Più libri più liberi partecipa ad Aldus Up, la rete europea delle fiere del libro cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa. La manifestazione è presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice. Il programma è firmato dalla storica curatrice Silvia Barbagallo e dalla scrittrice Chiara Valerio. Grandi ospiti, scrittrici e scrittori italiani ma anche stranieri, provenienti da ogni parte del mondo: Alessandro Baricco, Michela Murgia, Pilar del Río Gonçalves (presente in fiera per un ricordo del Premio Nobel Josè Saramago nel centenario della nascita), Paul B. Preciado, Erling Kagge, Mohamed Mbougar Sarr (Prix Gouncourt 2021), Licia Troisi, Marco Malvaldi, Djarah Kan, Pietro Turano, Zerocalcare, Marcello Fois, Carlotta Vagnoli e molti altri. E tra gli appuntamenti più attesi quello con l’iraniana Azar Nafisi. Mentre i giovani persiani scendono in piazza, a rischio della vita, per chiedere diritti e pari dignità per le donne, l’autrice di Leggere Lolita a Teheran sarà a Più libri più liberi per raccontare questo nuovo capitolo eroico della resistenza alla dittatura iraniana. “L’immaginazione è pericolosa per i regimi totalitari. È la cosa che temono di più. Putin, Trump, gli ayatollah: ogni regime totalitario si fonda sulla menzogna – ha detto la scrittrice in una recente intervista – Gli artisti, gli scrittori, i creativi cercano sempre l’essenza delle cose, il cuore della verità, per questo li hanno sempre uccisi, torturati, incarcerati”. Due concetti – verità e immaginazione – solo apparentemente contraddittori, ma in realtà inscindibili, legati da un filo sottile eppure robustissimo.

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Malattie infettive in ortopedia

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Roma dal 20 al 22 ottobre 2022 Auditorium “V. Nobili” ospedale pediatrico Bambin Gesù sede San Paolo. Saranno le malattie infettive osteo-articolari il tema al centro della prima giornata del XXIV Congresso Nazionale SITOP (Società Italiana Traumatologia e Ortopedia Pediatrica) dal titolo ‘Le infezioni dell’apparato locomotore in età evolutiva e le fratture esposte e il trauma maggiore. Un argomento, quello delle malattie infettive, “sul quale sentivamo l’esigenza di aggiornarci- spiega il past president della Società scientifica, Cosimo Gigante- e che è di stringente attualità, perché, la pandemia da Covid-19 ce lo ha ricordato, le malattie infettive sono tutt’altro che un retaggio del passato”. In ambito articolare ci sono alcune malattie che, seppur rare, hanno fatto registrare negli ultimi anni un aumento dell’incidenza. È il caso, ad esempio, della piomiosite, un’infezione settica muscolare “che un tempo era esclusivo appannaggio dei paesi tropicali ma che oggi, a seguito dei cambiamenti climatici, si riscontra sempre più frequentemente anche nei climi temperati”, spiega Gigante che a questa malattia dedicherà un articolato intervento nel corso della seconda giornata di Congresso. Una malattia, la piomiosite, che a volte può entrare in diagnosi differenziale con un’altra malattia rara: l’artrite settica dell’anca. Quest’ultima è anch’essa una malattia abbastanza rara (5 casi ogni 100mila abitanti in età pediatrica) che interessa nel 50% dei casi neonati e bambini nella prima infanzia con una prevalenza nel sesso maschile di 2 a 1, “probabilmente anche per il fatto che tra gli elementi predisponenti alla malattia ci sono i traumi”, precisa Gigante. Anche a questo tema sarà dedicato ampio spazio nell’ambito della prima giornata di Congresso, con l’obiettivo di formare adeguatamente i medici e aggiornarli sull’argomento onde evitare diagnosi tardive che possano mettere a rischio la qualità di vita dei bambini una volta diventati adulti. Tra gli altri temi affrontati nell’ambito della tre giorni: le fratture esposte e il trauma maggiore; la realtà italiana sul tema del Trauma Center pediatrico; la medicina nucleare; e la diagnostica per immagini. La prima parte del Congresso sarà dedicata al tema delle infezioni, mentre nella seconda si approfondiranno le tematiche inerenti alla traumatologia. Fonte: https://www.sitop.it/wp-content/uploads/2022/09/CONGRESSO_SITOP_PRELIMINARE_7settembre_v10-2.pdf

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Anche il Covid può essere una malattia professionale coperta dall’Inail

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Pure quando non viene dimostrato l’evento infettante. La vicenda riguarda un infermiere in servizio presso una Rsa. Dopo qualche anno di assistenza ad anziani malati e con problemi di epatite, l’uomo aveva contratto la malattia. Ma mai si era ricordato di essersi punto con una siringa o di essere venuto direttamente a contatto con sangue infetto. Lui aveva subito presentato domanda per incassare la copertura Inail ma senza successo. Quindi aveva impugnato il diniego di fronte al Tribunale che aveva ancora una volta negato il suo diritto. Stessa sorte in Corte d’Appello. Il lavoratore è dovuto arrivare in Cassazione per ottenere il primo verdetto favorevole pubblicato il 10 ottobre 2022 nel quale si afferma espressamente che, anche in questi casi, la copertura Inail dev’essere garantita. Per gli Ermellini, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che accogliendo il ricorso di un infermiere che sosteneva di aver contratto l’epatite in una Rsa mentre cambiava anziani ammalati, senza provare, però, di essersi punto e sporcato con il sangue infetto hanno scritto nell’ordinanza: “nell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro, costituisce causa violenta anche l’azione di fattori microbici o virali che, penetrando nell’organismo umano, ne determinino l’alterazione dell’equilibrio anatomo – fisiologico, sempreché tale azione, pur se i suoi effetti si manifestino dopo un certo tempo, sia in rapporto con lo svolgimento dell’attività lavorativa, anche in difetto di una specifica causa violenta alla base dell’infezione» con l’aggiunta che «la relativa dimostrazione può essere fornita in giudizio anche mediante presunzioni semplici”. Nel caso sottoposto all’esame della Corte sbagliano i giudici territoriali che, con una motivazione non sempre coerente e lineare, in cui è menzionata la necessità di una «certa individuazione del fatto origine della malattia», a collocare il punto di caduta ultimo del proprio ragionamento nella conclusione per cui si sarebbe infine dovuta dare, anche alla luce della pregressa Epatite B, «la prova rigorosa dell’evento infettante in occasione di lavoro». Precursore di questa importante ordinanza era stata una circolare dell’Inail, la 22 del 2020 con la quale l’istituto aveva chiarito che è infortunio sul lavoro l’infezione da Sars-Cov-2 contratta per motivi di servizio. E per dimostrare l’origine professionale della malattia basta la presunzione semplice, fino a prova contraria dell’Inail.

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Scuola: Precari a vita

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Rimane alta la percentuale di docenti e Ata precari. Anche perché molti di loro rimangono supplenti a vita. Dietro agli altissimi numeri del precariato, con quasi 200mila nomine annuali ormai “fisse”, ci sono le persone. Una di loro è Marcella Bianchini, supplente potremmo dire eterna, ormai da tre decenni consecutivi. La docente precaria, oggi 54enne, ha raccontato la sua storia a Orizzonte Scuola: ha iniziato a insegnare da laureanda in Scienze biologiche nelle scuole di formazione professionali. Per molti anni ha proseguito con l’insegnamento di anatomia, chimica, dermatologia, materie scientifiche, con contratti di collaborazione. “Ho sempre messo il lavoro prima di tutto, nonostante avessi difficoltà con tre figli. Sono una persona che non si risparmia. Forse però ho sbagliato” dice rammaricata. “Quando mi sono inserita nelle GPS – ha aggiunto – il mio punteggio era comunque basso perché il servizio non era stato prestato nella scuola pubblica, e questo è assurdo: se non insegni alla statale, non sei considerato un docente. Quest’anno il punteggio nelle GPS è errato, non mi è stato calcolato nemmeno il punteggio relativo alla laurea. Sono inserita per la A028 e la A050”.Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda la sua denuncia di alcuni giorni fa, quando ha detto che “abbiamo la classe docente più vecchia del mondo, a causa della precarietà, con l’età media ormai degli immessi in ruolo è 45 anni. Più del 50% è sulla soglia dei 60 anni. Tuto questo è una patologia che ha come vittime i precari e gli alunni, che si vedono cambiare di continuo docenti. Noi non possiamo continuare a fare finta di nulla. Anche la gestione delle supplenze è diventata fortemente problematica: ci sono migliaia e migliaia di insegnanti supplenti che lamentano punteggi sbagliati, proposte di cattedre lontanissime, esclusioni dalle Mad e tanti altri errori che ci hanno spinto a chiedere accesso agli atti sull’algoritmo e a presentare apposito ricorsi per tutelare i loro diritti lesi”. “La verità – continua Pacifico – è che invece di sperare in una supplenza che non arriva, la maggior parte di questi supplenti, poiché ha superato da tempo i 36 mesi minimi per essere immessi in ruolo in modo automatico, avrebbe già dovuto avere una cattedra stabile. Per questi motivi, il nostro sindacato ha deciso di farli partecipare al reclamo collettivo al Comitato europeo dei diritti sociali contro l’abuso di contratti a tempo determinato dello Stato italiano, ma anche chiesto il risarcimento danni per l’abuso delle supplenze a termine”.

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Prima edizione Zero Carbon Policy

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Martedì 18 ottobre ore 9.30-13 Aula Magna Carassa e Dadda, via Lambruschini 4, Milano (Edificio BL 28) presentata la prima edizione 2022 dello Zero Carbon Policy Agenda, redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano. Il convegno sarà l’occasione per discutere il Report, una guida concreta per favorire la decarbonizzazione nel nostro Paese attraverso un quadro nitido sulle più recenti dinamiche e diverse “chiavi di lettura” fra loro complementari, dalla stima dello scenario atteso all’analisi degli obiettivi normativi. Al dibattito parteciperanno come sempre anche le imprese partner della ricerca.

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Michele Ainis: Trilogia degli specchi

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Collana i Delfini, pp. 400, 15 euro Prefazione di Paolo Di Paolo.Una grande opera in tre atti che raccoglie il mondo narrativo di Michele Ainis, un universo tra immaginazione e realtà che tocca i nostri sentimenti più profondi. Il mondo è un intrico di segni indecifrabili per il protagonista di Doppio Riflesso, perseguitato da un’amnesia che ne divora il passato. Comincia a scrivere un diario per cercarne l’eco, per imprimere un ordine agli eventi. Ma il diario in qualche modo inverte il rapporto fra la pagina e la vita: ciò che lui scrive, accade. E intanto si ripetono incontri prodigiosi, che gli offrono sempre nuove tessere di un puzzle impossibile da ricomporre. Alla notizia della morte della zia Rosa, in Risa, Diego decide di tornare dalla Pianura Padana a Messina, per fare visita all’ultimo parente che gli è rimasto, il fratello prete Jacopo. Durante il viaggio in treno conosce una studentessa, Camilla, con cui chiacchiera di libri e di storie siciliane. All’arrivo, però, ha una brutta sorpresa: la chiesa del fratello è sparita – anzi, nessuno ricorda che sia mai esistita! Anche la casa di famiglia si presenta sconvolta, del tutto cambiata rispetto a come la ricordava. Una mattina Oscar, professore associato di Giurisprudenza e protagonista di Disordini, si guarda allo specchio e scopre d’essere diventato un altro. Lì per lì pensa a un’allucinazione, ma ben presto s’accorge che colleghi e conoscenti non lo riconoscono, lo trattano da estraneo, sicché adesso dovrà imparare a convivere con le sue nuove sembianze. Allora parte per il paese di mare dove trascorreva l’estate da ragazzo, cercando in questo spaventoso cambiamento un’opportunità per cominciare daccapo. Con una scrittura lirica e leggera, con atmosfere sospese fra la terra e il mito, Michele Ainis ci trasporta, grazie ai suoi romanzi e ai suoi personaggi, in un viaggio nella memoria intermittente di noi stessi, di ciò che siamo stati. Tra smarrimenti individuali e crisi generali, tra regole assurde e libertà promesse, in un mondo a sua volta assurdo, eppure così simile alla nostra realtà. Editore: La nave di Teseo.

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Lello Voce: RAZÒS

Posted by fidest press agency su sabato, 15 ottobre 2022

Collana i Venti, pp. 80, 19 euro con una raccolta di Madrigali. Dopo un lungo periodo di silenzio, il ritorno sperimentale e inedito di Lello Voce alla prosa poetica. Una raccolta ispirata alla tradizione trobadorica e al situazionismo: un libro di poesie dove le poesie non ci sono più, per lasciare voce al pensiero creativo del lettore. Le Razòs di Lello Voce nascono dopo un silenzio di quattro anni e il desiderio di affrancarsi, almeno momentaneamente, dalla spoken poetry, di cui Voce è uno dei massimi esponenti internazionali, per esplorare un territorio inedito, dove la dimensione dell’oralità cede il passo a una riflessione sulla parola e sulla stratificazione del testo poetico. Rifacendosi alla tradizione delle Razòs medievali – brevi componimenti in prosa di epoca trobadorica, che illustravano le ragioni, lo scopo e le istruzioni di esecuzione della poesia che faceva loro seguito; unico esempio con le Vidas di prosa occitana a noi giunta – Voce costruisce un libro silenzioso, che chiede al lettore di parlare, di fare della poesia un’azione. Perché, in questa raccolta di prosa che è inevitabilmente anche una raccolta di poesia, le poesie sembrano scomparire senza lasciare più traccia – riaffiorando alla fine, in un’appendice di Madrigali dal formalismo perfettamente compiuto – ed è proprio al lettore che l’autore delega il compito di ritrovarle mettendo in moto la sua creatività, la sua voglia di dire, basandosi sulle istruzioni fornite dal testo. Raccogliendo echi di Balestrini, Pagliarani, Ferrer, De Campos e Giorno, attingendo a temi medievali come la matematica, la geometria, o contemporanei come l’informatica, la fisica, l’elettricità, le Razòs fioriscono all’incrocio tra le vicende dei Trovatori e la visionarietà di Fluxus, in quello spazio che separa la vita dalla poesia ed è frutto dello scacco matto che il vivere impone al poetare, garantendone così, paradossalmente, la persistenza, la forza. Un libro che è un congegno a orologeria, un conto alla rovescia allo scadere del quale produrrà nel suo lettore fame di nuova poesia e lo costringerà al rischio di farsi egli stesso nuovo poeta. Editore: La nave di Teseo.

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