Roma mercoledì 26 ottobre alle ore 18:30 presso il Circolo Canottieri Lazio (Lungotevere Flaminio, 25/A) l’autore “non famosissimo più conosciuto d’Italia” Toni Malco avrà il piacere di presentare il suo ultimo libro “Una vita in gioco” edizioni Terre Sommerse. Toni cresce artisticamente accanto al suo caro amico di quartiere, il cantautore Rino Gaetano, con il quale perfeziona la sua tecnica compositiva. Ed è proprio nel 1978 che arriva il suo primo grande riconoscimento ovvero il premio “Centocittà”, come vincitore nazionale, aggiudicandosi il “telegatto” di TV Sorrisi e Canzoni. Nei suoi primi anni di carriera è conosciuto, con il nome di Toni Pagano, ma dal 1985 decide di farsi chiamare con un nuovo pseudonimo, ovvero Toni Malco. Negli anni Malco non scriverà più soltanto per sé ma anche per altri importanti artisti italiani. Nel 1990 incide e pubblica il suo primo album, “Strade”, e compie il suo primo importante Live Tour che tocca tutte le principali città italiane. Cinque anni più tardi, dopo numerose apparizioni televisive, pubblica il suo secondo album dal titolo “Nuvole sugli angeli”, con la collaborazione di grandi artisti come Franco Califano, Giulio Todrani, Nino D’Angelo, Junior Marvin, Domenico Di Renzo, Mario Puccioni e tanti altri. Toni Malco è un cantautore, attore e conduttore radiofonico italiano, conosciuto anche per la sua fede “biancazzurra”, che lo porta a scrivere il brano dal titolo “Vola Lazio vola”, inno ufficiale della Lazio sua squadra del cuore, con grande successo sia in Italia che all’estero con più di 1.300.000 copie vendute.Nel 2000 la Sony Music pubblica un singolo ed un video-clip di un brano dal titolo “Fisico”, interamente dedicato al pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella prodotto da Micocci dischi Italia edizioni. La sua amicizia con Massimo Troisi lo porta ad abbinare la sua musica al cinema, e nel 1987 arriva la prima esperienza nelle vesti di attore recitando in due corti del regista Carlo Alberto Senise. La prima volta da coprotagonista è nel film per la televisione dal titolo “Palla al centro” per la regia di Federico Moccia. Ma la sua carriera di attore non termina di certo qui…interpreta fiction di successo come “Incantesimo” ed “I Cesaroni”, ed entra a far parte del cast di “Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi” di Giovanni Veronesi. Oggi, finalmente, arriva il momento di annotare tutte queste grandi tappe, aprire il cassetto dei ricordi e raccontarsi, non solo a livello artistico ma anche a livello personale, in quanto per Toni tutto questo è stato un “mettersi in gioco” quotidiano.
Archive for 19 ottobre 2022
“Una vita in gioco” di Toni Malco
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
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Nuovo studio del laboratorio di Neuroanatomia dell’Università di Parma
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
Parma È stato pubblicato sul “Journal of Neuroscience” un nuovo studio del laboratorio di Neuroanatomia dell’Università di Parma (Unità di Neuroscienze, Dipartimento di Medicina e Chirurgia) sull’organizzazione delle proiezioni della corteccia cerebrale ai gangli della base.Autori della ricerca sono Elena Borra, Dalila Biancheri, Marianna Rizzo, Fabio Leonardi e Giuseppe Luppino.I gangli della base sono un gruppo di strutture sottocorticali interconnesse tra loro che elaborano informazioni provenienti principalmente dalla corteccia cerebrale e che giocano un ruolo importante in funzioni motorie e cognitive. Disfunzioni di queste strutture sono causa di disturbi del controllo motorio come nel morbo di Parkinson, una delle più comuni patologie neurologiche di tipo degenerativo, e di disturbi del comportamento di interesse sia neurologico sia psichiatrico come la sindrome di Tourette, disturbi ossessivi compulsivi, dipendenze da droghe d’abuso.Lo studio appena pubblicato ha descritto per la prima volta in modo sistematico l’esistenza di proiezioni ai gangli della base provenienti dall’emisfero controlaterale. Queste proiezioni, che originano soprattutto da aree frontali e limbiche, in molti casi sono quantitativamente paragonabili a quelle provenienti dalle stesse aree dell’emisfero dello stesso lato. Queste connessioni rappresentano un’ulteriore via anatomica per una distribuzione bilaterale di informazioni motorie, motivazionali e cognitive finalizzate a meccanismi di apprendimento basato sul rinforzo, alla selezione delle azioni più vantaggiose e per l’apprendimento di strategie motorie compensatorie dopo ictus con interessamento della corteccia motoria.I risultati di questo studio si aggiungono a precedenti ricerche dello stesso laboratorio che hanno mostrato nuovi e diversi gradi di complessità della circuiteria tra corteccia e gangli della base.Lo studio pubblicato sulla rivista della Society for Neuroscience americana, interamente condotto nel laboratorio di Neuroanatomia, è stato reso possibile anche grazie a un finanziamento erogato dall’Università di Parma con il sostegno della Fondazione Cariparma, assegnato al docente di Fisiologia Giuseppe Luppino.
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Indagine sulla cultura della sostenibilità in Italia
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
Ai nastri di partenza la prima grande indagine nazionale sulla diffusione della cultura della sostenibilità in Italia. La ricerca è realizzata da ESG Culture Lab, osservatorio sul valore del capitale umano nella trasformazione sostenibile, creato da Eikon Strategic Consulting Italia, in collaborazione con il Gruppo Adnkronos. Il lavoro, che non ha precedenti a livello nazionale, serve a misurare il coinvolgimento personale degli italiani e il giudizio sull’impegno di istituzioni, organizzazioni sociali e aziende per migliorare la sostenibilità del Paese. Le indicazioni degli intervistati, infatti, offriranno strumenti per investire su quel capitale umano, considerato un fattore chiave di successo per la trasformazione delineata dagli obiettivi SDGS – Sustainable Development Goals – definiti dall’Agenda 2030. Il percorso prevede una survey su un campione rappresentativo di popolazione italiana e, parallelamente, attività di sondaggio e di condivisione della cultura ESG in aziende e organizzazioni. Il primo Rapporto annuale dell’ESG Culture LAB verrà presentato nell’ambito di un evento dedicato, che si terrà il 29 novembre 2022, con la presenza di rappresentanti istituzionali, giornalisti e top manager delle aziende aderenti. E racconterà i risultati dell’indagine nazionale, le strategie e le azioni per la valorizzazione del capitale umano di aziende e organizzazioni che sceglieranno di partecipare. Ad oggi hanno già aderito, tra gli altri, Banca Ifis, Enel, Gruppo FS, IBSA Farmaceutici, Inwit, Philip Morris Italia e Poste Italiane. L’originalità dell’indagine consiste anche nell’utilizzo di metodologie narrative innovative, per esaltare la spontaneità di espressione, necessaria a cogliere e misurare atteggiamenti e vissuti effettivi su temi a forte impatto valoriale. Rispondendo agli stimoli del questionario, ognuno racconterà la propria storia, immedesimandosi nei personaggi protagonisti del racconto, senza dover esprimere giudizi diretti. La ricerca consentirà di identificare tre dimensioni: la propensione individuale verso comportamenti sostenibili; il giudizio sulla propensione e i comportamenti della propria azienda o organizzazione; la percezione del ruolo del Sistema Paese. È possibile aderire entro il 10 novembre. Per ricevere informazioni sulle modalità di partecipazione si può utilizzare il seguente modulo https://www.eikonsc.com/appuntamento-esg/ , o contattare Eikon Strategic Consulting Italia
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Accelerare la diffusione delle energie rinnovabili
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
Il Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG), organismo nazionale di rappresentanza istituzionale della categoria professionale esprime grande soddisfazione per la proposta di abbattimento delle barriere normative emersa durante il Consiglio informale dei Paesi europei che si è svolto ieri a Praga.“Promuovere e accelerare la diffusione delle energie rinnovabili, in particolare rimuovendo immediatamente le barriere normative” è infatti uno dei punti presenti nel documento redatto dai 27 Paesi europei nel corso del Consiglio di ieri, che ha fissato, per il semestre invernale, un obiettivo “volontario” di riduzione della domanda di gas pari al 15%. “Dall’Europa si alza un coro unanime che dichiara la necessità di semplificare al massimo l’accesso alle rinnovabili. Come CNG siamo favorevolissimi ad un maggiore snellimento burocratico e normativo, che porterebbe sia l’Italia che l’intera Europa ad un maggiore allontanamento dalle fonti fossili” dichiara il Segretario Generale del CNG Domenico Angelone. Da un lato di accelerare sull’impiego di fonti rinnovabili anche per i Paesi più virtuosi dell’UE, dall’altro di favorire un importante recupero da parte di quelli in cui l’impiego delle fonti fossili è ancora prevalente – si evidenzia proprio nel giorno della ricorrenza della “Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri Ambientali”, ponendo la questione Energia e rispetto del territorio e dell’ambiente sullo stesso livello di priorità. Intanto in Italia l’accelerazione imposta dal costo dell’energia ha determinato una importante svolta: il recente Decreto Ministeriale ha uniformato le procedure per l’utilizzo delle sonde geotermiche (fino a 50kW e 80 metri di profondità) per la produzione di energia rinnovabile: si tratta di un importante presupposto che, però, “Non deve costituire un punto di arrivo, in quanto l’auspicio è che il nuovo Governo percepisca sin da ora le prime indicazioni europee che arrivano dal vertice di Praga. C’è bisogno di velocizzare le procedure e consentire al più presto l’accesso ad ogni forma di energia rinnovabile che possa contribuire a combattere la crisi energetica e il rincaro dei prezzi delle bollette, sempre con occhio vigile alla salvaguardia del territorio” conclude Angelone.
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Il marketplace del made in Italy cresce
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
Sono passati circa due anni da quando Postalmarket è rinato grazie all’imprenditore Stefano Bortolussi, che ha acquisito il marchio e si è affiancato alla tech company Projectmoon di Francesco D’Avella per rilanciare lo storico catalogo. Il General Manager oggi è Alessio Badia, impegnato nel percorso di crescita che ora registra una nuova accelerata. L’azienda ha infatti chiuso nei passati mesi un round di investimenti da 1,5 milioni di euro attraverso il veicolo di investimento Pm Angels e adesso si affaccia di nuovo al mercato per rilanciare il business. I numeri prodotti nella fase di start up sono interessanti. Dopo la stampa e diffusione in centomila copie del primo catalogo (che ora è una vera e propria rivista, le gabbie con gli elenchi dei prodotti sono sul web), sono stati selezionati circa 400 brand che hanno portato più di 50 mila prodotti sul sito internet, che registra una media di 450 mila accessi al mese. Ogni settimana si registrano circa una decina di nuovi merchant che hanno aderito al progetto. Il sito è anche un contenitore di informazione, con un blog che aggiorna sulle tendenze di settore. Il terzo numero della rivista è in edicola ad ottobre. Dal punto di vista dei partner, da registrare l’importante accordo con il centro logistico nel Veneziano, con Evology; ma anche con Ponyu per le consegne green dell’ultimo miglio nelle grandi città e con TeamSystem per la gestione dell’e-commerce Storeden. A Villorba, nel Trevigiano, c’è la sede operativa; presto sarà aperta una sede di rappresentanza anche a Milano. L’azienda continua ad assumere giovani talenti del web marketing e di fatto si pone come hub innovativo orientato sul digitale e sulla vendita on line.
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Scuola: Assunzioni sbagliate dei docenti precari
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
Finalmente il ministero dell’Istruzione ammette che le Graduatorie provinciali per le supplenze sono da modificare, ad iniziare dal funzionamento dell’algoritmo, ma ritiene anche che per le modifiche da attuare siamo ormai fuori tempo massimo ribadendo quanto espresso alcuni giorni fa: i cambiamenti arriveranno, ma solo il prossimo anno scolastico. La decisione è stata comunicata ieri ai sindacati, provocando ulteriore rabbia da parte degli aspiranti supplenti “per un sistema – scrive la stampa specializzata – che li considera rinunciatari per aver espresso determinate preferenze, proprio quelle che ha ‘pescato’ le supplenze e che ha lasciato fuori tanti precari con punteggi alti”. Anief ha ribadito la propria posizione, chiedendo di apportare delle modifiche rilevanti per l’immediato futuro, così da risolvere con celerità il problema che ha portato ad un numero altissimo di errori nell’attribuzioni delle supplenze con inevitabile incremento dei ricorsi. Il sindacato ritiene poi indispensabile, inoltre, rendere più fruibile e ordinato il documento pdf generato al termine della procedura di aggiornamento online, al fine di consentire all’aspirante un controllo più semplice e affidabile di quanto dichiarato. In particolare, per Anief è necessario che tutti i titoli, specie quelli di servizio, vengano riportati nel pdf finale in ordine cronologico dal più vecchio al più recente, onde evitarne la distribuzione casuale cui oggi invece si assiste. Inoltre, è necessario che non siano riportati, ovvero che siano indicati in modo chiaro e immediato, tutti i titoli dichiarati in passato dagli aspiranti (sui quali, ricordiamo, non è possibile fare modifiche negli aggiornamenti successivi, se non in pochissimi e specifici casi), al fine di consentire l’immediata verifica individuando inequivocabilmente quanto inserito in occasione dell’ultimo aggiornamento.
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Scuola: Stipendi fermi, in arrivo un’altra “mancetta” da 150 euro
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
Il nuovo Governo sarà di una matrice completamente diversa rispetto al passato, tra l’altro deve ancora formarsi, ma già si parla con insistenza che ha intenzione di trattare lavoratori italiani come è stato fatto negli ultimi anni. Tra i provvedimenti che il nuovo Esecutivo intende varare ci sarebbe infatti anche un nuovo decreto Aiuti, il numero quattro: si tratterebbe di un intervento da circa 10 miliardi di euro, che potrebbe essere approvato già nel primo Consiglio dei Ministri, e tra le disposizioni sembrerebbe prevista la proroga del bonus 150 euro anche per il mese di dicembre: oggi la stampa specializzata spiega che “dopo quello di luglio (200 euro), quello di novembre (150 euro) anche a dicembre dovrebbe essere una misura a sostegno del caro-prezzi. Non è ancora stata decisa l’asticella di reddito: per il primo bonus era 35mila euro, per il secondo 20mila. Per la conferma, a dicembre, ci vorranno, secondo alcune stime, circa 3 miliardi di euro. Il personale scolastico sarebbe interessato. La misura, infatti, riguarderebbe anche docenti e Ata con un reddito inferiore a 20mila (ipotesi più percorribile). In ballo anche i precari”. Anief rifiuta sin da subito questo scenario. “Pensare di affrontare il caro vita e l’aumento esponenziale dei costi dell’energia con delle ‘mancette’ periodiche è una politica che non può trovarci d’accordo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, anche perché nella scuola va incontro solo ad una parte sempre più ristretta di dipendenti, praticamente solo i precari e una ristretta cerchia del personale di ruolo, dimenticando che tutti quelli esclusi necessitano di altrettanta attenzione. Nel comparto scolastico stiamo fermi ad un contratto ritoccato ormai quattro anni fa, con due successivi Ccnl fermi e degli stanziamenti che necessitano di essere integrati fortemente”.
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Principali conclusioni del Cyclical Outlook: Prevalere sotto pressione
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
A cura di Tiffany Wilding, North American Economist di PIMCO e Andrew Balls, CIO Global Fixed Income di PIMCO Gli investitori hanno sufficienti motivi di preoccupazione. I mercati sono volatili. L’inflazione è persistente. Si profila il rischio di recessione. C’è tuttavia un aspetto positivo da considerare: con i rendimenti a livelli più alti, crediamo che le obbligazioni siano tornate appetibili. Nelle nostre ultime Prospettive Cicliche “Prevalere sotto pressione” illustriamo le argomentazioni a favore delle obbligazioni, tra cui il maggiore potenziale di reddito e diversificazione da anni, dal nostro punto di vista. Esaminiamo altresì altri attivi e analizziamo approfonditamente i fattori che alimentano l’inflazione, le risposte delle autorità monetarie e l’eventualità di una recessione. Questo blog è una sintesi delle nostre view sull’orizzonte dei prossimi 6-12 mesi.Le tensioni geopolitiche, l’elevata volatilità di mercato e la stretta delle banche centrali a un ritmo che è il più serrato da decenni contribuiscono a un contesto economico di singolare incertezza. Nel nostro scenario di base prevediamo recessioni poco profonde nei mercati sviluppati, soprattutto nell’Area Euro e nel Regno Unito, che sono alle prese con gli sconquassi conseguenti alla guerra in Ucraina. Anche il PIL reale degli Stati Uniti probabilmente registrerà una fase di modesta contrazione.Aumento della disoccupazione e inflazione ostinatamente al di sopra dei target è una combinazione che ha messo le banche centrali in una posizione difficile, tuttavia in generale le loro azioni ad oggi indicano che gli istituti centrali sono completamente concentrati sulla lotta all’inflazione. Negli Stati Uniti, ad esempio, ci aspettiamo che la Federal Reserve alzerà il tasso di riferimento portandolo in un intervallo del 4,5–5% prima di fare una pausa per valutare gli effetti della stretta sull’economia. Ravvisiamo abbondanti opportunità di cogliere benefici da questo valore in crescita sui mercati obbligazionari. Ad esempio, gli investitori potrebbero coniugare l’esposizione a rendimenti da benchmark di alta qualità – che sono cresciuti in modo significativo nell’ultimo anno – con un’esposizione selettiva a settori a spread di alta qualità, con l’aggiunta di potenziale alfa dalla gestione attiva. Crediamo che il potenziale di rendimento sia convincente alla luce delle prospettive cicliche e che molti investitori potrebbero essere remunerati dal tornare a investire in obbligazioni. Tuttavia, occorre prudenza, e se l’inflazione sarà più vischiosa di quanto ci aspettiamo, le banche centrali potrebbero essere obbligate ad alzare i tassi più di quanto i mercati scontino attualmente, e se le recessioni saranno poco profonde come ci attendiamo, saranno lente a operare tagli dei tassi che stimolano la crescita, vista l’elevata inflazione di partenza.Le nostre view sui diversi altri attivi sono esposte nelle nostre Prospettive Cicliche ma in questa sede evidenziamo, in conclusione, che crediamo che la prevista volatilità nell’economia reale e sui mercati finanziari porterà opportunità appetibili per gli investitori dotati di pazienza e capitale fresco. Il divario fra mercati pubblici e privati nelle valutazioni degli attivi resta estremo ma con il conformarsi dei mercati privati e il palesarsi di difficoltà nello spazio del credito societario e in quello immobiliare dovrebbero emergere opportunità di generare potenzialmente rendimenti di grande valore. Questa è una delle nostre view a più alta convinzione (abstract by verinieassociati.com)
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Per migliorare la qualità delle nostre società in portafoglio implementando pratiche di engagemen
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
A cura di Xing Xu, Analista ESG Asia ex Japan Comgest Come parte della nostra filosofia d’investimento quality growth, abbiamo scelto di incorporare i criteri ESG nel nostro processo di investimento. Puntiamo ad avere una valutazione completa delle società in cui investiamo e non solo dei dati finanziari, integrando la qualità di questi dati con i criteri ESG. Esistono diverse definizioni di qualità e, per Comgest, i criteri ESG ne sono parte integrante. Ad esempio, ci focalizziamo sui brand dotati di una buona reputazione; analizziamo la cultura aziendale per vedere se essa presenti delle caratteristiche particolari che permettono di attrarre i talenti o, al contrario, se all’interno dell’azienda sia riscontrabile una cultura tossica che porta alla fuga dei cervelli; se le aziende che investono in R&S hanno un vantaggio in termini di crescita organica e analizziamo l’azienda per vedere se possiamo instaurare un rapporto di fiducia con il management e il consiglio di amministrazione. In Comgest, l’integrazione ESG avviene attraverso un’analisi interna specifica di ogni società, del rating ESG corrispondente e del modo in cui questo rating interno influisce sulla valutazione. Cerchiamo inoltre di migliorare la qualità delle nostre società in portafoglio implementando pratiche di engagement. By http://www.verinieassociati.com
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Un portafoglio bilanciato non basta più. Quanto ci dice la Federal reserve
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
A cura di Lèo Lenel, Analista e Gestore Comgest Growth Global Flex. La Federal Reserve statunitense (la Fed) è stata costretta ad aumentare i tassi di interesse a breve termine al 20% nel giugno 1981 per tenere sotto controllo l’inflazione, proprio mentre l’economia americana stava entrando in una grave recessione. Da allora, i tassi di interesse sui titoli del Tesoro a 10 anni sono scesi dal 15,8% allo 0,5% (da settembre 1981 ad agosto 2020). Questo drastico calo dei tassi d’interesse ha fornito una forte spinta ai portafogli bilanciati composti da una combinazione di azioni e titoli di Stato (o altri strumenti a reddito fisso), in quanto le obbligazioni e le azioni hanno spesso mostrato una correlazione negativa nei periodi di stress. Questo approccio agli investimenti ha dato ottimi risultati per gran parte degli ultimi 40 anni.Nell’agosto 2020, la Fed ha annunciato di essere disposta a lasciare che l’inflazione aumenti prima di aumentare i tassi di interesse. Da allora, l’aumento dell’inflazione ha costretto la Fed ad alzare i tassi, nonostante l’aumento delle probabilità di recessione. Negli ultimi tre anni, ma ancor di più oggi, le obbligazioni e le azioni globali tendono a calare insieme. Riteniamo che non si possa più puntare sulle obbligazioni per sostenere un portafoglio come avveniva un tempo.Di conseguenza, gli investitori con un profilo di rischio equilibrato faticano a trovare alternative per ottenere rendimenti simili corretti per il rischio. Riteniamo che Comgest Growth Global Flex sia un’ottima alternativa: offre l’accesso al nostro portafoglio azionario globale quality growth combinato con uno schema quantitativo proprietario che copre dinamicamente le esposizioni ai mercati azionari regionali e alle valute dei mercati sviluppati utilizzando strumenti derivati, a seconda del contesto di mercato. Il processo di hedging è flessibile (tra lo 0% e il 100% delle esposizioni) e si basa su modelli multi-strategici sofisticati ma intuitivi.L’hedging quantitativo è un’area in cui dal 2012 Comgest ha rafforzato le proprie competenze di investimento per offrire agli investitori un veicolo di investimento azionario che mira a fornire rendimenti interessanti controllando i rischi di mercato. A fine settembre 2022, a più di cinque anni dalla sua nascita, il fondo Comgest Growth Global Flex ha garantito rendimenti corretti per il rischio e una gestione del drawdown migliori rispetto a un mix 60% azioni globali/40% obbligazioni globali. By http://www.verinieassociati.com
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Il contesto favorisce le società ben posizionate sul mercato
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
A cura di Zak Smerczak, Analista & Gestore Comgest Growth World. Il mercato continua ad essere volatile, in quanto valuta i rischi legati alla recessione, all’inflazione, al contesto geopolitico, agli strascichi della pandemia e ai lockdown localizzati (soprattutto in Cina). Negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania si sono registrati i rendimenti obbligazionari più alti da oltre un decennio a questa parte, con tassi di inflazione che si avvicinano alla doppia cifra. Finora le relazioni societarie sono state generalmente positive: l’ultimo trimestre ha visto gli utili dell’S&P 500 sorprendere positivamente salendo del 4%, con il 76% delle relazioni che hanno sorpreso in positivo e solo il 19% che hanno deluso. Anche a livello di portafoglio globale siamo stati più che soddisfatti degli utili riportati dalle società. Per il futuro confidiamo sulla resilienza degli utili delle nostre società (CAGR aggregato degli EPS a 5 anni del 12%), tutte caratterizzate da bilanci solidi (posizione di cassa netta aggregata), margini elevati, capacità di compensare l’inflazione con aumenti di prezzo e una sensibilità economica relativamente bassa. Le nostre società tendono ad essere amministrate da team di gestione disciplinati, ben allineati con gli azionisti e dotati di una solida governance. Abbiamo già assistito a una significativa compressione dei multipli (da 30X PE/NTM al 31 dicembre 2021 a 21X PE/NTM al 5 ottobre) nelle società in cui investiamo e riteniamo che la valutazione complessiva della strategia globale abbia un prezzo interessante per le prospettive di crescita a lungo termine. By http://www.verinieassociati.com
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Bambini e adulti obesi
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
Siamo quello di cui ci siamo nutriti all’epoca dello svezzamento o della cosiddetta Alimentazione Complementare, come la definisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità. È quanto emerge dai dati raccolti dalla Federazione Italiana Medici Pediatri in un documento intersocietario, presentato al Congresso scientifico Nazionale, in corso a Riva del Garda fino a domani. “Il momento in cui un’alimentazione esclusivamente lattea viene integrata con cibi solidi e semisolidi è estremamente delicato – afferma il Presidente della FIMP, Antonio D’Avino -. Si tratta di un periodo di durata variabile in cui, con una progressione graduale, il lattante giunge ad una alimentazione simile a quella del resto della famiglia. Il punto è proprio come ci si nutre all’interno del nucleo familiare: l’ineguaglianza sociale incide drammaticamente sul futuro stato di salute della persona. Le buone pratiche della nutrizione si fanno perlopiù in quella finestra temporale. Ad oggi in Italia sono 100mila i casi di obesità e sovrappeso infantili. Secondo l’ultimo report di “OKkio alla Salute”, il sistema di sorveglianza del Ministero della Salute sul sovrappeso e l’obesità e i fattori di rischio correlati nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni), su un campione di 50mila bambini di terza elementare, il 20,4% è in sovrappeso e il 9,4% è obeso e il dato più grave è che l’80% dei bambini obesi resta tale da adulto. Le madri giovani, meno istruite, nubili, con attività lavorativa manuale e con minor disponibilità economica hanno un rischio maggiore di interrompere l’allattamento al seno e di iniziare l’Alimentazione Complementare prima del periodo raccomandato. Un altro fatto¬re di rischio è un più breve periodo di assenza dal lavoro per maternità. Un precoce rientro al lavoro è associato a un’interruzione anticipata dell’allattamento al seno che, oltre alla precoce introduzione di una formula, si associa anche a un inopportuno inserimento di cibi solidi, il che avviene più spesso in madri con minor livello di istruzione, che sembrano anche essere più facilmente influenzabili dal marketing, dalle pressioni sociali e da suggerimenti inappropriati del Web. Anche la qualità degli alimenti offerti ai bambini è inferiore rispetto a figli di madri con miglior livello di istruzione. Le famiglie svantaggiate dal punto di vista socio-economico-culturale, infatti, usano più cibi pronti, aggiungono zucchero e sale ai cibi preparati in casa, si avvalgono del fast food anche per l’alimentazione del bambino, e, mentre introducono un numero maggiore di cibi all’inizio dell’Alimentazione Complementare, a un anno di età del bambino fanno assumere una varietà di cibi inferiore rispetto ai figli di famiglie di livello socio-culturale più alto. È importante intervenire prima possibile, già durante la gravidanza, inserendo la figura del pediatra nei corsi preparto, per prevenire l’instaurarsi di comportamenti scorretti. Come Pediatri di Famiglia ci impegniamo a formare e informare i genitori, sulle potenzialità protettive di ciò che mangiamo da piccoli, su quanto le scelte compiute nei primi due anni di vita pesino sull’adulto che verrà”.
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Le case degli italiani sono piene di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed elettroniche (RAEE)
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
Si tratta di apparecchi ormai in disuso o rotti in media ogni cittadino ne ha 9. L’81% dichiara di possederne almeno uno in casa ancora funzionante, ma inutilizzato e il 61% lo tiene anche se rotto (tra quest’ultimi per il 33% si tratta di vecchi cellulari, per il 23% di caricabatterie e per il 17% di laptop). Il motivo principale? Il 39% pensa di poterlo riparare, mentre il 30% di poterne utilizzare le parti di ricambio, il 23% dichiara ancora di non conoscere la corretta procedura di smaltimento e il 15% ha difficoltà nel raggiungere un centro di raccolta. Stessa situazione per le batterie: più di 1 italiano su 2 dichiara di avere in casa pile e batterie esauste. È quanto emerge dalla ricerca “RAEE e RPA. Livelli di conoscenza, opinioni e comportamenti. Cosa nascondono nei loro cassetti gli Italiani?” realizzata da Ipsos per conto di Erion su un campione di 1.400 cittadini italiani (dai 18 ai 75 anni), utilizzando la metodologia CAWI, Computer Assisted Web Interview. Riguardo alle modalità di dismissione, a fronte di un 63% di intervistati che si sono liberati di almeno un RAEE negli ultimi 12 mesi, 1 su 6 dichiara di averlo fatto in modo inappropriato, gettandolo nel sacco dell’indifferenziata, nel cassonetto stradale o nel bidone della plastica. Ai primi posti per conferimento scorretto: asciugacapelli (22%), tostapane e frullatore (20%) e caricabatterie per cellulari (18%). Questo nonostante il 79% dichiari di conoscere i rischi ambientali di un errato conferimento Stabile rispetto al 2021 il livello di conoscenza dell’acronimo RAEE con il 44% degli intervistati che ne ha già sentito parlare. Il Nord il più informato (47%), seguito dal Centro (46%), fanalino di coda il Sud – Isole con il 37%.
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Giornata Mondiale dell’Alimentazione
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
L’unico modo per combattere l’attuale grave crisi alimentare è combattere l’“ingiustizia alimentare” che deriva dalla mancanza di attenzione per i più poveri e i più vulnerabili e di cura per la nostra Casa Comune. In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2022, che ricorre il 16 ottobre, Caritas Internationalis invita i governi nazionali, le istituzioni internazionali e la comunità globale a sostenere l’agricoltura locale e di piccola scala come soluzione sostenibile e a lungo termine contro l’insicurezza alimentare. La produzione alimentare mondiale è influenzata da tre fattori principali: l’emergenza climatica, l’impatto della COVID-19 e i conflitti. «Questa Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2022 è segnata dalla guerra in Ucraina, che ha contribuito allo sconvolgimento dei mercati alimentari ed energetici globali, con un’impennata dei prezzi del cibo e del carburante che porrà milioni di persone a rischio di fame in tutto il mondo», afferma Aloysius John, segretario generale di Caritas Internationalis. Accanto ai punti nevralgici dell’insicurezza alimentare quali Afghanistan, Siria e Yemen, il Sahel e il Corno d’Africa sono tra le regioni più colpite, con 21 milioni di persone in Etiopia, Kenya e Somalia che soffrono di alti livelli di insicurezza alimentare e malnutrizione. Questo è anche il risultato della dipendenza da alimenti di importazione e dall’agricoltura industriale con input chimici e del limitato coinvolgimento degli agricoltori nella catena di approvvigionamento alimentare. «È un paradosso che, nel nostro opulento mondo globalizzato, quattro persone su dieci non possano permettersi un’alimentazione salutare. L’attuale grave crisi alimentare non può essere affrontata esclusivamente attraverso l’agricoltura industriale. Dobbiamo uscire dalla logica dell’efficienza e della massimizzazione dei profitti nel sistema alimentare e concentrarci invece sul sostegno ai sistemi alimentari locali, che grazie a sementi diversificate, hanno la capacità di migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale», afferma John. In tutto il mondo, le organizzazioni Caritas implementano programmi per sviluppare la resilienza delle comunità, adottare l’innovazione a livello locale basata sulle conoscenze indigene e sostenere i piccoli agricoltori. In India e in Niger, ad esempio, le comunità locali che collaborano con Caritas stanno incrementando al massimo l’uso delle risorse disponibili localmente, come i fertilizzanti agricoli e i pesticidi botanici, per migliorare i nutrienti del suolo e contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico. Tali programmi includono tecniche e sistemi agricoli basati sull’agroecologia, che integra le esigenze della produzione agricola con il principio della preservazione ambientale. Caritas Internationalis invita la comunità internazionale e i decisori politici a garantire maggiori impegno per sostenere nuove forme di agricoltura di piccola scala, creare cooperative sociali alimentari e consentire ai piccoli agricoltori di coltivare la loro terra. Ciò significa un cambiamento nei progetti di sviluppo agricolo, con un’attenzione particolare alla gestione dei bacini idrografici e all’accesso a materiali agricoli sostenibili. Gli Stati e la comunità globale dovrebbero inoltre evitare di focalizzarsi sul raggiungimento della sicurezza alimentare a breve termine per concentrarsi invece sulle innovazioni a lungo termine generate localmente, che consentono di sviluppare sistemi alimentari sostenibili e radicati nelle realtà locali, inclusivi e resilienti alle crisi globali.
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‘Food injustice’ by supporting small-scale agriculture
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022
The only way to fight the current severe food crisis is to address the “food injustice” that stems from a lack of concern for the poorest and the most vulnerable and care for our common home. On World Food Day 2022, which occurs on 16 October, Caritas Internationalis calls national governments, international institutions, and the global community to support local and small-scale agriculture as a long-term and sustainable solution against food insecurity.World food production is affected by three major factors: climate emergency, the impact of COVID-19, and conflicts. “This World Food day 2022 is marked by the war in Ukraine, which has contributed to the upheaval in global food and energy markets, with soaring food and fuel prices will further put millions at risk of hunger across the world,” says Aloysius John, secretary general of Caritas Internationalis. Alongside hunger hotspots like Afghanistan, Syria, and Yemen, the Sahel and the Horn of Africa regions are among the most affected, with 21 million of people in Ethiopia, Kenya, and Somalia suffering high levels of acute food insecurity and malnutrition. This is also the result of the dependence on imported foods and chemical input industrial agriculture and of the limited involvement of farmers in the food supply chain. “It is a paradox that, in our opulent globalised world, four out of ten people cannot afford healthy food. The current severe food crisis cannot be solely addressed by industrial agriculture. We need to move away from a focus on efficiency and profit maximisation in the food system and instead focus on sustaining local food systems, which through diversified seeds, have the capacity to improve food and nutrition security” says John.All over the world, Caritas organisations implement programmes to build community resilience, adopt locally driven innovation based on indigenous knowledge and support small-scale farmers. In India and Niger for example, local communities working with Caritas are maximising the use of locally available resources, such as agricultural fertilisers and botanical pesticides, in order to improve soil nutrients and contribute to climate change mitigation. Such programmes include farming techniques and systems based on agroecology, which integrates the needs of agricultural production with the principle of environmental preservation. Caritas Internationalis calls the international community and decision makers, to ensure greater efforts to support new forms of small-scale agriculture, create social food cooperatives, and enable small-scale farmers to cultivate their land. This means a change in agricultural development projects, with a focus on watershed management and access to sustainable agricultural materials.States and the global community should also avoid focusing on achieving short-term food security and instead focus on long-term home-grown innovations that build sustainable local food systems rooted in local realities, inclusive and resilient to shocks around the world.
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