Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Archive for 31 ottobre 2022

Presidenziali Brasile: Vittoria di Lula

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Commento a cura dell’Avvocato Giacomo Guarnera, Socio Fondatore di Guarnera Advogados e Presidente di Promo Brasile Italia “Lula gode di un’immagine e reputazione migliore rispetto a Bolsonaro, soprattutto per quanto riguarda i suoi rapporti a livello internazionale: sarà ora cruciale per la stabilità del Paese che il neo Presidente riesca a collaborare con tutti i paesi democratici e non soltanto con quelli che hanno governi di sinistra, aprendo il paese ad una visione multilaterale”, ha commentato l’Avvocato Giacomo Guarnera, Socio Fondatore di Guarnera Advogados e Presidente di Promo Brasile Italia. “Dal punto di vista economico, il programma di Lula non è forse altrettanto concreto come quello di Bolsonaro, nonostante in passato l’ex Presidente abbia ottenuto risultati soddisfacenti per lo sviluppo del Paese. Nel caso in cui Lula puntasse su un ritorno alla statalizzazione, l’economia brasiliana potrebbe subire un contraccolpo importante, dal momento che rischierebbe di interrompere l’efficienza di numerose imprese pubbliche meglio gestite ultimamente o privatizzate, toccando alcuni settori chiave come l’elettrico e l’oil & gas”.

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Il peso del debito dei Paesi poveri è insostenibile

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Di Mario Lettieri e Paolo Raimondi Il debito dei Paesi più poveri tra quelli in via di sviluppo è tornato a essere ad alto rischio. Lo afferma il recente studio del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp)intitolato “Avoiding: too little, too late”, si fa troppo poco e troppo tardi per evitarlo! Lo studio si riferisce a Paesi che rappresentano quasi il 18% della popolazione mondiale e il 50% delle persone che vivono in povertà estrema. Pur essendo ricchissimi di materie prime e di altre commodity alimentari, essi rappresentano un misero 3% del pil globale. Sarebbero 54 i Paesi in via di sviluppo che necessitano di una riduzione urgente del debito pubblico, pena una imminente catastrofe umanitaria, emigrazioni incontrollate e guerre di vario tipo: 25 sono nella regione sub sahariana, 10 nell’America Latina e nei Caraibi. . L’aggravamento è dovuto al fatto che i suddetti Paesi emettono debito in dollari e, di conseguenza, subiscono le decisioni prese dagli Stati Uniti. Per esempio, l’aumento dei tassi d’interesse da parte della Fed ha per loro un effetto negativo insostenibile. Da qualche tempo almeno 19 Paesi pagano interessi superiori del 10% rispetto a quelli dei Treasury bond. Queste obbligazioni sono in caduta libera con un deprezzamento del 40-60%. Se si considerano tutte le economie in via di sviluppo, ben 26, circa un terzo, sono classificate “rischio sostanziale, estremamente speculativo o insolvenza”. Il peggioramento della loro situazione economica e sociale è confermato anche da un altro studio dell’Undp sul Multidimensional Poverty Index (mpi). Tale indice analizza la povertà combinando il livello del reddito pro capite con i diversi aspetti della vita quotidiana di persone in povertà: l’accesso all’istruzione e alla salute e lo standard di vita come alloggi, acqua potabile, servizi igienici ed elettricità.I dati di prima della pandemia e dell’impennata inflazionistica mostrano che 1,2 miliardi di persone in 111 Paesi vivono in condizioni di povertà multidimensional acuta. Questo è quasi il doppio del numero di chi è considerato povero perché ha un reddito inferiore a 1,90 dollari al giorno. L’analisi evidenzia che oltre il 50% delle persone povere (593 milioni) non ha elettricità e gas per cucinare; quasi il 40% dei poveri non ha accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici; più del 30% delle persone povere è privato contemporaneamente di cibo, combustibile per cucinare, servizi igienici e alloggio.La maggior parte delle persone povere multidimensional (83%) vive nell’Africa sub sahariana (579 milioni) e nell’Asia meridionale (385 milioni). L’Undp sostiene che la risposta del G20 sia del tutto inadeguata. Ricorda anche che, nella pandemia del 2020-2021, il G7 ha stanziato ben 16.000 miliardi di dollari. Lo stesso Fmi potrebbe espandere le sue linee di credito e accelerare la ricanalizzazione dei diritti speciali di prelievo. Perciò, volendo, “i problemi di liquidità non sono ingestibili”.Lo studio propone il coordinamento dei creditori, compresi quelli privati, ​​e l’uso di clausole per le obbligazioni statali che mirino alla resilienza economica e fiscale. Si sostiene che in alcuni casi si debba cancellare il debito. Oggi mancano le assicurazioni finanziarie dei principali governi creditori per raggiungere un accordo. Perciò si proporrebbero i cosiddetti Brady Bonds, obbligazioni della durata di 30 anni, sostenute da Treasury bond, emesse negli anni ottanta dai Paesi in crisi per finanziare il debito con le banche commerciali. Si ricordi il default dell’Argentina. Il debito di questi Paesi è pesante per loro, non per il G20. Nel 2020, il debito dei 54 Paesi in considerazione (senza Argentina, Venezuela e Ucraina) era di 552 miliardi di dollari, 186 dei quali in mani private. Gli interessi ammontavano a 69 miliardi, 42 dei quali dovuti a privati. Il loro rapporto debito/pil nel 2022 è del 66,3%, sotto la media europea e di quello degli Usa. I Paesi poveri, però, non sono in grado di gestire il pagamento degli interessi e il rifinanziamento dei debiti. Sono cifre enormi ma i Paesi ricchi potrebbero affrontarle. D’altra parte, lo si fa in supporto dell’Ucraina. Secondo l’Institute for the World Economy di Kiel, in Germania, dal 24 gennaio al 3 di ottobre sono stati dati aiuti militari, finanziari e umanitari all’Ucraina pari a 94 miliardi di euro, dei quali 52 dagli Usa e 29 dall’Ue. Di Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista

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PGIM Fixed Income: Prospettive non così cupe, ma i rischi rimangono elevati

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

A cura di Robert Tipp, CFA, Chief Investment Strategist & Head of Global Bonds di PGIM Fixed Income. I timori sui mercati obbligazionari globali non sono mancati nel terzo trimestre. Le banche centrali hanno spinto aggressivamente al rialzo i tassi a breve in risposta alla peggiore inflazione dell’ultimo mezzo secolo, e il conseguente appiattimento ribassista delle curve dei rendimenti si è aggiunto alle forti perdite dell’anno. Il calo dei prezzi delle obbligazioni ha continuato ad alimentare i deflussi dai fondi retail e, date le scarse condizioni di liquidità, ciò ha portato ad un contesto di mercato prudente con forti oscillazioni intra-day e giornaliere. Gli investitori hanno la possibilità di osservare con attenzione i movimenti quotidiani, che a loro volta possono essere determinati da una serie di rischi. Tuttavia, uno sguardo più attento a quattro temi di mercato fornisce un contesto sulla fragilità dei mercati, sui fattori che contribuiscono all’inflazione, sulla volatilità delle valute e sull’evoluzione del riassetto del reddito fisso.In prospettiva, vediamo un limbo continuo tra aspetti positivi e negativi contrastanti, con gli aspetti negativi ancora probabilmente dominanti. Il persistere di dati sull’inflazione elevati e la forte crescita dell’occupazione continueranno probabilmente a spingere le banche centrali ad alzare i tassi in modo aggressivo, alimentando i timori di un hard landing. Più avanti, tuttavia, il quadro dell’inflazione potrebbe migliorare, dato che i prezzi degli immobili e dell’energia potrebbero aver superato i livelli massimi. Più in generale, anche gli squilibri tra domanda e offerta dell’era COVID sembrano essere in via di correzione, il che suggerisce una riduzione dell’inflazione core. Se si considera l’impatto ritardato dei precedenti rialzi dei tassi e quelli che sembrano destinati ad arrivare nei prossimi mesi, c’è motivo di essere ottimisti sul fatto che i picchi di crescita, inflazione e, quindi, dei tassi di interesse a lungo termine dovrebbero essere vicini.Ma è necessario fare delle precisazioni. In primo luogo, se la crescita e l’inflazione dovessero continuare a sorprendere al rialzo, i tassi potrebbero avere ancora un punto percentuale di margine al rialzo, anche se il nostro scenario di base prevede un picco dei tassi a lungo termine più vicino ai livelli attuali. In secondo luogo, dati i bassi livelli di disoccupazione a livello globale e la probabilità che il ritorno ai livelli target dell’inflazione richieda del tempo, il livello più elevato dei tassi appena raggiunto potrebbe persistere per diversi trimestri: questa volta potrebbe non esserci una rapida inversione di rotta.Sebbene il ribilanciamento di queste componenti e le loro traiettorie suggeriscano che l’uragano che sta colpendo il mercato obbligazionario dovrebbe indebolirsi, è ancora troppo presto per essere certi che non ci troviamo nell’occhio del ciclone, con ulteriori aumenti dei tassi seguiti da una futura recessione. L’ampio ventaglio di potenziali esiti ha di conseguenza reso i mercati più cauti, come dimostrano gli alti livelli di volatilità implicita dei tassi d’interesse e il continuo rally del dollaro, il bene rifugio preferito dai mercati valutari, tendenza che sembra destinata a continuare.Le condizioni economiche sembrano destinate a ritornare ad una configurazione più simile a quella pre-COVID: fattori secolari, come l’invecchiamento demografico e il debito elevato, dovrebbero portare ad un ritorno di crescita e inflazione moderate, che potrebbero quindi tradursi in un contesto di tassi d’interesse più bassi, anche se con qualche eccezione nel mercato dell’Eurozona. Quando ci si guarderà indietro, ad esempio tra cinque anni, sarà probabilmente chiaro che i tempi attuali hanno visto i livelli più alti di crescita, inflazione e tassi di interesse per le generazioni a venire. Quindi, a qualunque livello i tassi raggiungeranno il loro picco – e riteniamo altamente probabile che la maggior parte del rialzo sia alle spalle – si tratterà di una soglia che probabilmente si rivelerà il punto più alto per anni, decenni o forse anche generazioni a venire. Forse stiamo assistendo a un mini-ripristino del livello dei tassi degli anni ’80.Come ulteriore elemento positivo per i rendimenti del reddito fisso, l’attuale configurazione – in cui gli spread si sono ampliati e i rendimenti dei titoli di Stato sono aumentati – non è certo la norma. Conclusioni. I rischi rimangono elevati. Sebbene la maggior parte del rialzo dei rendimenti di questo ciclo sia quasi certamente alle spalle, la questione riguardante l’hard landing – e le prospettive dei prodotti a spread – rimane offuscata da rischi al ribasso. Tuttavia, è bene tenere d’occhio la situazione, poiché i dati economici mostrano almeno alcuni segnali di moderazione. (abstract by http://www.verinieassociati.com)

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PGIM Fixed Income: Pre-BoE

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

A cura di Katharine Neiss, chief European economist di PGIM Fixed Income. Il Comitato di Politica Monetaria della Banca d’Inghilterra si riunirà per la prima volta dopo la reazione del mercato al mini-budget del governo Truss. In seguito all’annullamento della maggior parte delle proposte fiscali del governo Truss, è stata ripristinata la calma sul mercato. Detto questo, l’impatto di quella precedente esperienza pesa sulla credibilità dei politici britannici. Le aspettative del mercato convergono verso un rialzo dei tassi di 75 punti base e la nostra view è in linea con questa ipotesi.Una simile decisione segnalerebbe un inasprimento molto più aggressivo di quello che abbiamo visto da quando la Banca d’Inghilterra ha iniziato ad alzare i tassi alla fine dello scorso anno. L’aspettativa di un aumento dei tassi più massiccio riflette, a nostro avviso, non solo il persistere di un’inflazione elevata e di un mercato del lavoro solido, ma rappresenta anche una reazione per ripristinare la credibilità. Una volta dimostrata risolutezza, ci aspettiamo che la Banca d’Inghilterra torni a un rialzo dei tassi più moderato, pari a 50 punti base, a dicembre, e che si concentri sulla riduzione delle dimensioni del suo bilancio.

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Scuola: Migliaia di supplenti annuali ancora in attesa di essere nominati, tanti abilitati e specializzati fuori gioco

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

A due mesi esatti dall’inizio del nuovo anno scolastico, le scuole italiane continuano a cercare insegnanti: migliaia di insegnanti, in prevalenza di sostegno, devono ancora essere nominati sulle cattedre annuali, dopo il flop delle immissioni in ruolo che hanno portato all’assunzione a tempo indeterminato solo su metà del contingente. I turni di nomina si susseguono, a moltissimi alunni non vengono garantiti nemmeno gli insegnanti annuali. Il dato è contenuto dalle innumerevoli pubblicazioni, da parte di svariati istituti di tutte le Regioni, dei bollettini di convocazione dei docenti sulla base delle preferenze espresse nella domanda presentata su Istanze online entro lo scorso 16 agosto. Alcune province sono al quinto turno di nomina, altre hanno esaurito le GPS e le scuole cominciano a convocare da graduatorie di istituto, poi sarà la volta delle Messe a disposizione.“A rendere tutto più difficile – continua Pacifico – sono anche gli errori a catena dell’algoritmo informatico che individua e precari e li spedisce anche a mille chilometri da casa, pur in presenza di cattedre in scuole molto più vicine, mentre le cattedre vengono assegnate a non abilitati senza esperienza: è un’altra contraddizione, per la quale abbiamo chiesto accesso agli atti. Sono aspetti che la nuova amministrazione scolastica, guidata dal professore Giuseppe Valditara, dovrà rivedere in fretta. Noi, come Anief, nel frattempo portiamo avanti convinti la nostra battaglia nei tribunali e continuiamo a denunciare tutto alla Commissione di giustizia europea, contraria alla reiterazione dei contratti a tempo determinato, soprattutto a chi ha svolto più di 36 mesi di servizio. Per questo – conclude il sindacalista – abbiamo riproposto il ricorso per il risarcimento danni per l’abuso delle supplenze a termine, assieme ad un reclamo collettivo al Comitato europeo dei diritti sociali, certi che prima o poi la giustizia prenderà il sopravvento” Per assegnare le supplenze dell’anno scolastico 2022/23, riferisce la stampa specializzata, ogni scuola porta avanti una procedura informatizzata che “assegna le supplenze sulla base della posizione rivestita in graduatoria, tenendo conto dell’ordine delle preferenze espresse. In caso di preferenze sintetiche (comuni o distretti), l’ordine di preferenza delle istituzioni scolastiche all’interno del comune o del distretto è effettuato sulla base dell’ordinamento alfanumerico crescente del codice meccanografico. Bisogna tener conto dei docenti che hanno la precedenza nell’attribuzione della supplenza perchè hanno la riserva dei posti per legge 68/99 e della scelta della sede con priorità, se in turno di nomina, per i docenti che usufruiscono della legge 104/92, articoli 21, 33, comma 6, e 33, commi 5 e 7 (e che abbiano compilato correttamente le rispettive sezioni della domanda)”. Lungo è l’elenco dei “bollettini delle supplenze al 31 agosto o 30 giugno da GaE o GPS”.

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HACK-E-RARE, l’hackathon sulle malattie rare

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Bologna. realizzato da CSL Behring con il contributo scientifico-culturale della SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera) è arrivato alla sua terza edizione e i vincitori sono stati proclamati oggi durate il Congresso Nazionale SIFO. La sfida su cui si sono confrontati i farmacisti ospedalieri, con il supporto di designer e dei mentor SIFO era: “Come possiamo migliorare la comunicazione fra farmacisti ospedalieri, pazienti, clinici e azienda farmaceutica per facilitare l’accesso alla cura nelle patologie rare?”. I progetti sono stati valutati secondo quattro driver: aderenza al concept, approccio umanistico, visione sistemica e fattibilità. Il Team 2 è composto da Leonardo Vallesi, Tiziana Corsetti, Federica Tangari, Arturo Maria Greco, Antonella Mongelli, che hanno proposto “MyRare”, un applicativo prescrittivo per i medici e di dispensazione per i farmacisti, munito di banca dati e forum per gli addetti ai lavori e i pazienti. Il tutto completato da una app collegata all’applicativo, per raccogliere i dati e favorire la comunicazione con i vari attori in gioco. L’idea nasce dall’esigenza di velocizzare l’accesso alle cure per i pazienti affetti da malattie rare e di aiutare farmacista e medico a risparmiare tempo nella ricerca delle normative e ridurre il rateo di piani terapeutici non appropriati che possono ritardare l’erogazione delle terapie. MyRare fornisce anche un supporto al paziente favorendo il suo empowerment grazie alla disponibilità di schede informative che lo aiutano nella gestione del farmaco. La forza del progetto e nella trasversalità di comunicazione e la garanzia di appropriatezza prescrittiva rivolgendosi contemporaneamente a tutti gli attori coinvolti. Si chiama “Un gioco molto serio” il progetto vincitore del Team 4 composto da Federica di Ruocco, Sonia Venezia, Flora Romano, Francesca Mortillaro, Caterina Martinelli. Si tratta di un progetto educativo sul tema delle malattie rare pediatriche rivolto ai bambini delle scuole primarie e alle loro famiglie e guidato da un gruppo di operatori sanitari e caregiver. Vincitore anche il progetto del Team 5 Formato da Teresa Alfonsi, Enrica Fabri, Esther Liberatore, Jessica Miele e Elena Lanzone con la piattaforma “CARE.RARE”. La piattaforma online ha lo scopo di migliorare e velocizzare la comunicazione tra medico prescrittore, farmacista e paziente e prevede anche un database con l’elenco aggiornato delle patologie rare e i relativi PDTA che potrà essere consultato da qualsiasi cittadino. Il valore di questa proposta risiede nell’essere uno strumento a supporto del processo decisionale per garantire standard di cura e presa in carico elevati.

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Opportunità di lavoro con Costa, Hilton e Club Med per i diplomandi che parteciperanno a Goethe

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

13 dicembre 2022, 13 gennaio 2023 e 23 febbraio 2023. Un evento digitale in tre giorni che si svolgerà in contemporanea in tutta Italia e che vedrà la partecipazione non solo delle aziende leader del mondo turistico, ma anche dei più noti Atenei universitari, degli ITS e delle Scuole di formazione, delle Business school e delle Academy. Il tutto per accompagnare i ragazzi nella scelta del percorso post diploma più in linea con le proprie attitudini tra le diverse ipotesi possibili: ingresso diretto nel mercato del lavoro, percorso professionalizzante e di alta formazione, percorso universitario. Sono tante, infatti, le figure professionali richieste dalle aziende del settore alle quali, chi ha appena concluso il percorso di studi, può approcciarsi. In questo modo, gli organizzatori dell’iniziativa – ovvero FormazioneTurismo.com e LavoroTurismo.com, i più famosi e importanti portali italiani dedicati alla formazione e al lavoro in ambito turistico – contano di centrare gli obiettivi che si sono prefissati con la realizzazione di questo evento: aiutare i giovani a scegliere un percorso professionale che li soddisfi e che dia loro una concreta possibilità di fare carriera. Costa Crociere, Hilton e Club Med sono tra le aziende che generalmente mantengono attive tutto l’anno le campagne di recruiting per le figure professionali necessarie. Ed offrono ai giovani la concreta opportunità di accedere al mondo del lavoro sia in Italia che all’estero. Il Progetto Goethe rappresenterà un’importante occasione per mettere in contatto tra loro i segmenti della domanda e dell’offerta lavorativa nell’ambito dell’accoglienza e dell’hospitality. Il settore turistico continua ad essere uno dei segmenti che, in Italia ma non solo, continua ad offrire molteplici opportunità lavorative per i giovani. In particolare è un comparto che, più di altri, prevede l’inserimento lavorativo già a partire dal diploma. Accanto alle aziende già citate, Goethe ospiterà altre imprese di riconosciuto rilievo. La partecipazione degli studenti, professori e istituti scolastici a “Goethe – Giornate di Orientamento & Empowerment Tourism Hospitality Evolution” è interamente gratuita. Per saperne di più: https://www.formazioneturismo.com/giornate-goethe/

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Migrantes: Rapporto Italiani nel Mondo

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Roma Martedì 8 Novembre 2022 alle ore 10.00 TH Roma –Carpegna Palace Hotel via Aurelia, 481 nuova edizione del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes. Il Rapporto giunge, quest’anno, alla diciassettesima edizione e si avvale di autori e autrici che, dall’Italia e dall’estero, hanno lavorato a diversi saggi. Il volume raccoglie analisi socio-statistiche delle fonti ufficiali, nazionali e internazionali, più accreditate sulla mobilità dall’Italia. La trattazione di questi temi procede a livello statistico, di riflessione teorica e di azione empirica attraverso indagini quali-quantitative.

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Quest’ anno ricorrono i 600 anni dalla nascita di uno dei grandi protagonisti del Rinascimento: Federico da Montefeltro

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

(Gubbio 7 giugno 1422). Carismatico condottiero, finissimo stratega e guerriero, nonchè illuminato mecenate, Federico da Montefeltro fu un modello di Principe del tutto nuovo, poichè senza rinunciare all’autorevolezza, riuscì a mostrarsi magnanimo, accessibile, giusto e umano. Grazie alle notevoli doti diplomatiche più che a quelle militari, nel 1474 venne elevato al rango di Duca di Urbino dal papa Sisto IV e, nel corso degli anni, grazie alle ricchezze accumulate esercitando il mestiere della guerra, impiegò gli enormi guadagni, per mantenere una splendida corte, per rafforzare le difese militari dello stato con la costruzione e la ristrutturazione di rocche e castelli e per allestire una delle più celebri biblioteche dell’epoca. Federico costruì in Urbino una corte, la cui fama si propagò in tutta Europa e trasformò il ducato di Urbino in un importantissimo centro artistico e culturale, secondo in Italia solo a quello di Lorenzo il Magnifico, a Firenze. Per questo è ricordato come uno dei principali mecenati del Rinascimento italiano. Per realizzare i suoi progetti Federico chiamò alla sua corte numerosi artisti; fra i quali predilesse gli architetti Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini: quest’ultimo sarà anche artista a tutto tondo e verrà inserito a corte come suo consigliere personale. Numerosi pittori operarono per Federico da Montefeltro, primo tra tutti Piero della Francesca, suo intimo amico, che entusiasmò il signore di Urbino con dipinti dalla luminosità cristallina, dalle geometrie rigorose e dalle armoniche proporzioni. Alla sua morte, avvenuta nel 1482, il ducato di Urbino conobbe un rapido declino; ma Federico ha lasciato in eredità ai posteri una perla d’architettura dal valore inestimabile, che il mondo conosce come Palazzo Ducale di Urbino, costruito in più fasi nella seconda metà del ‘400. Il Palazzo aveva già raggiunto ampie proporzioni, quando intorno al 1464 la direzione dei lavori passò prima all’architetto Luciano Laurana e, successivamente, assunse la direzione del cantiere del Palazzo, Francesco di Giorgio Martini. L’architetto e scultore portò a termine intere zone del palazzo, ne creò di nuove e rifinì la decorazione interna di numerose stanze. Egli progettò, in particolare, gli ambienti e tutto il complesso impianto idraulico dei sotterranei, per il quale il palazzo divenne molto famoso nella sua epoca. Federico da Montefeltro riposa, insieme al figlio Guidobaldo, nella chiesa di San Bernardino, a 2 km da Urbino (Mausoleo dei Duchi). In questo contesto celebrativo, si inserisce di diritto il Maestro Carlo Iacomucci, illustre incisore e pittore, sia perché conterraneo del Duca da Montefeltro, in quanto nato ad Urbino, sia perché ha trascorso la sua infanzia e la sua fanciullezza, giocando davanti al sagrato della Chiesa di San Bernardino, luogo di sepoltura del Duca di Urbino. Successivamente, Iacomucci ha frequentato, sempre ad Urbino, l’Istituto Statale d’Arte, meglio noto come Scuola del Libro: una scuola di grande tradizione e prestigio, respirando quell’aria artistica e quei profumi rinascimentali, nei quali la città ducale è da sempre impregnata e immersa. Inoltre, Carlo Iacomucci, nel 1999 fu uno dei fondatori, assieme a don Ezio Feduzi, della Galleria d’Arte Contemporanea della Fondazione “Il Pellicano” dei Trasanni di Urbino; dunque, quale migliore occasione di questa speciale ricorrenza per il Maestro, di celebrare uno dei grandi protagonisti del Rinascimento, con la creazione di alcune opere molto significative e suggestive a lui dedicate. Nelle creazioni di Iacomucci spicca la figura inconfondibile di Federico da Montefeltro, immerso in un paesaggio di gocce, segni, aquiloni, personaggi, lettere, tracce, fitti reticoli e tratteggi, con il Palazzo Ducale di Urbino che fa, costantemente, da sfondo alla scena, quasi a voler rimarcare la paternità di questa poderosa opera di ingegneria da parte di Federico. Osservando con più attenzione le opere di Iacomucci dedicate al Duca di Montefeltro, si nota che tutte le figure e le forme rappresentate sembrano volere uscire dagli spazi in cui sono state confinate dal Maestro, attraverso l’ottica del sipario o finestra, quasi a costituire una cornice fisica e/o temporale. Iacomucci, artista tra i più rappresentativi delle Marche, vanta un ricco curriculum artistico: è uno degli otto “Marchigiani dell’anno” 2014 e nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha ottenuto tantissimi riconoscimenti – nazionali e internazionali, tra i quali, nel 2021, quella di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con decreto del Presidente della Repubblica per motivi artistici e culturali. Ha partecipato a numerose mostre importanti, da ricordare: la 54^Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi e la Biennale Arte Contemporanea “Premio Marche 2018”, Forte Malatesta di Ascoli Piceno. Nel febbraio 2020 riceve il Premio Pegaso come miglior disegno, al concorso Pegaso promosso dall’Istituto Superiore della Sanità. Nel 2021, la sua mostra personale “The Resilience Of Art – Il viaggio di Carlo Iacomucci fra pittura e incisione” a cura di Gabriele Bevilacqua, coordinatore Enrico Carrescia con ODG , Sale Museali di Palazzo Bisaccioni, Jesi. Patrizia Minnozzi (critico d’arte)

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Codici: il mercato energia sta diventando un far west

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Bene l’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato su Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti. Questo il commento dell’associazione Codici in merito ai provvedimenti cautelari emessi dall’Antitrust nei confronti delle quattro società per illegittime modifiche unilaterali al prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale.“In passato – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – abbiamo denunciato più volte le lacune del mercato energia. Una giungla per i consumatori, costretti a farsi largo tra trappole e situazioni poco chiare. Adesso, però, si sta superando il limite. I nostri Sportelli ricevono quotidianamente segnalazioni da utenti che si ritrovano con bollette dai conti che non tornano e contratti improvvisamente e stranamente modificati, per non parlare di quelli nuovi attivati senza alcuna comunicazione. Tutto questo in una situazione generale già di per sé difficile e caotica a causa dei rincari. Per questo rivolgiamo un plauso all’Antitrust per gli interventi e le verifiche. Continueremo a sostenere il lavoro dell’Autorità per tutelare i consumatori”. Codici si rinnova, quindi, l’invito ai consumatori a segnalare eventuali irregolarità o situazioni sospette legate al contratto con il proprio fornitore di energia o alla bolletta. Numerosi i casi raccolti e su cui sono al lavoro gli Sportelli dell’associazione, come quello della Lombardia. “Siamo ovviamente soddisfatti dei provvedimenti adottati dall’Autorità – afferma Davide Zanon, Segretario di Codici Lombardia – e confidiamo che le compagnie adempiano a quanto stabilito, considerando il periodo di crisi energetica e le difficoltà che stanno attraversando tanti consumatori e molte imprese. Stiamo monitorando da vicino alcuni casi. L’invito è quello di agire per tempo sporgendo reclamo alla società. Nel caso in cui il reclamo dovesse essere rifiutato, siamo pronti a fornire assistenza ai consumatori, avviando la conciliazione. È uno strumento in forte crescita, come si evince dagli ultimi dati raccolti da Arera”. L’associazione Codici ha attivato un servizio speciale di assistenza ai consumatori per fornire chiarimenti e supporto in caso di problemi con il contratto o con la bolletta. È possibile fare una segnalazione telefonando al numero 06.55.71.996

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Studio globale ESG 2022 di Capital Group

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Gli investitori globali segnalano una mancanza di innovazione nei prodotti e servizi ESG: è quanto emerge dalla seconda edizione dello studio globale ESG di Capital Group, una delle maggiori società di investimento al mondo, con un patrimonio in gestione di circa 2.200 miliardi di dollari (al 30 giugno 2022) e 91 anni di esperienza. Tra i principali risultati dello studio, gli investitori ritengono che non vi siano abbastanza fondi che offrano un ampio spettro di temi in grado di abbracciare tutto l’universo ESG; vogliono prodotti più innovativi e riconoscono la necessità di investire in società in transizione (società che stanno cercando di trasformare in modo più sostenibile i propri modelli di business). Lo studio globale ESG di Capital Group ha intervistato 1.130 investitori istituzionali e wholesale, tra cui fondi pensione, family office e compagnie assicurative, nonché fondi di fondi, banche retail/private e consulenti finanziari, situati in 19 mercati di tutto il mondo nel 2022. Questa è la seconda puntata dello studio globale 2022, che cerca di identificare i fattori chiave e le sfide che gli investimenti ESG devono affrontare. “Gli investitori che desiderano accedere a un’ampia gamma di temi ESG devono attualmente acquistare diversi fondi monotematici o strettamente focalizzati, il che sottolinea la necessità di soluzioni all-in-one che consentano agli investitori di puntare alla sostenibilità a 360°”, ha dichiarato Jessica Ground, Global Head ESG, Capital Group. “La richiesta di fondi ESG più innovativi può riflettere il desiderio di diversificare le proprie partecipazioni, in quanto gli investitori riconoscono di aver bisogno di soluzioni per tutte le stagioni, in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato e di resistere meglio alla volatilità”. Inoltre, lo studio evidenzia una crescente accettazione all’interno della comunità degli investitori del fatto che la transizione verso un futuro sostenibile non può essere raggiunta esclusivamente sostenendo le aziende già leader a scapito di quelle in fase di transizione.” Fonte: Capital Group ESG Global Study

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Indispensabile riprendere le estrazioni del gas nazionale

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

“Abbiamo nel nostro mare un patrimonio energetico che potrebbe renderci indipendenti dal gas russo per anni. Basta riprendere le estrazioni bloccate dal Pitesai, piano redatto da Conte e vergato a febbraio scorso da Draghi. Le dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio sono di grande conforto e prospettano un’Italia che si rimette in cammino, ricomincia a produrre e a rendersi autonoma, quindi libera. Un approccio pragmatico che taglia gli ideologismi e recupera il buon senso e consentirà alle aziende che operano nel settore estrattivo di riprendere e sviluppare le loro attività. Ancora di più si può fare modernizzando le centrali idroelettriche, scrivendo i decreti attuativi del DDL concorrenza in modo da mantenerne la gestione in Italia e attuando il meccanismo della riconduzione forzata attraverso il quale si potrà portare la produzione di energia rinnovabile e sovrana al 30% del fabbisogno nazionale. Ancora sul fotovoltaico occorre convocare i gestori di strade, autostrade, ferrovie, porti e aeroporti e consorzi industriali per realizzare impianti che abbiano già reti di connessione e non abbiano bisogno di nulla osta ambientali. Più velocità e nessun danno paesaggistico. In pochi mesi possiamo fare moltissimo”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli commentando le dichiarazioni del presidente Giorgia Meloni sull’energia nell’aula del Senato.

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Aumento del costo del finanziamento dei mutui

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Con i tassi in rialzo crescono i costi dei mutui e aumenta lo sforzo finanziario delle famiglie per l’acquisto di una casa, dovendo dedicare il 23,3% del reddito familiare, rispetto al 19,4% di cui avevano bisogno un anno fa. Questo fenomeno si ripete in tutte le province e capoluoghi italiani, secondo uno studio pubblicato da idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, effettuato incrociando i prezzi di vendita di settembre 2022, i costi finanziari e la stima* del reddito familiare alla stessa data. Milano è la provincia in cui lo sforzo richiesto per l’acquisto di una casa è cresciuto di più, passando da un tasso del 21,5% del reddito familiare nel terzo trimestre del 2021 al 34% di quest’anno. Seguono gli incrementi di Savona (dal 29,2% al 39,5%), Venezia (dal 20,8% al 30,5%), Aosta (dal 19,7% al 28,9%), Firenze (dal 20,6% al 29,6%). Sul versante opposto, gli incrementi del tasso di sforzo più bassi si riscontrano nelle province di Enna, passata dall’11% del reddito familiare al 12,3% nel terzo trimestre 2022, Taranto (dal 12,9% al 14,9%) e Oristano (dall’14,1% al 16,2%). Ma è la provincia di Bolzano quella che richiede il maggiore sforzo da parte dei suoi cittadini per diventare proprietari, poiché è necessario destinare il 50,1% del reddito familiare al pagamento dello stesso. Seguono Imperia, ​​con il 34,2% e Milano (34%) tutte sopra la soglia di sostenibilità del 33% del proprio reddito da destinare alla rata raccomandato dagli esperti (banche). Oltre il 25% ci sono 10 province da Napoli (29,7%), Firenze (29,6%), Massa Carrara (29,4%) e Lucca (29%). Seguono Grosseto, Aosta (entrambe 28,9%), Livorno (28,7%), La Spezia (28,5%), Monza-Brianza (26,8%), Cagliari (25,4%), Latina (25,3%). Lo sforzo minore, invece, si registra nella provincia di Viterbo, con il 15,4%. La provincia laziale precede Vicenza e Vibo Valentia, rispettivamente con il 16,1% e il 17,8%. Nel caso dei capoluoghi, l’aumento maggiore c’è stato a Massa, ​​​​dove si è passati dal 24,6% al 37,5% del reddito familiare. Seguono gli incrementi di Bolzano (dal 44,8% al ​​57,6%) e Milano (dal 31,1% al 45,2%) con incrementi superiori al 10 per cento negli ultimi 12 mesi.

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Nuova Direttiva UE 2020/2184 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Dovrà essere recepita dall’Italia e da tutti gli Stati membri entro il 12/01/2023, e che rivede, supera e sostituisce (dopo oltre 20 anni) la Direttiva 98/83/CE con l’immutato obiettivo primario di assicurare un livello elevato di protezione dell’ambiente e della salute delle persone dagli effetti negativi derivanti dal consumo di acqua contaminata. Nulla cambia e tutto cambia, sebbene lo scopo le accomuni. La nuova Direttiva, però, punta sulla prevenzione e, per farlo, detta una serie di criteri di recepimento che introducono dei chiari obblighi – informativi, di sorveglianza, di controllo e garanzia – per proteggere la salute umana dalla contaminazione delle acque, garantendo la salubrità e la pulizia delle stesse. Partendo dalle criticità emerse dalle segnalazioni di Right2Water (campagna promossa dai cittadini europei per impegnare l’Unione Europea e gli Stati membri ad attuare il diritto all’acqua e ai servizi igienici), e dalla successiva valutazione della Commissione europea sull’adeguatezza della disciplina vigente, la nuova direttiva introduce l’obbligo del controllo in via preventiva in tutta la catena di approvvigionamento, con un approccio più olistico alla gestione del rischio (ovvero con visione globale dell’intero sistema-filiera per poter delineare una completa “mappa del rischio”). In tal senso, ridefinisce l’elenco dei parametri microbiologici e chimici inserendovi, ad esempio, in fase estrattiva le microplastiche, gli interferenti endocrini e i prodotti farmaceutici e, in ambito di distribuzione domestica, il controllo di legionella e piombo, concentrando l’attenzione sui “locali prioritari” (strutture sanitarie, ricettive, scuole e pubblici esercizi). Vengono definiti anche i requisiti minimi di igiene per i materiali che entrano in contatto con le condutture e, cosa di primaria importanza, viene chiesto di garantire l’accesso all’acqua a tutti, anche agli emarginati e ai vulnerabili che, in Europa, sono circa 2 milioni. http://www.celeris-group.eu/

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Università di Parma: riaperte le iscrizioni al corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Domande di ammissione fino all’11 novembre alle 12.L’Università di Parma comunica che sono riaperte le procedure di selezione per l’accesso al corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari per l’a.a. 2022/2023. Tutte le info sulla pagina web del corso a questo link: https://corsi.unipr.it/it/cdlm-sta/modalita-di-iscrizione-e-scadenze

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Il 5 novembre a Parma sarà la giornata di Nicola Piovani

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Parma. Il grande musicista sarà protagonista la mattina nell’Aula Magna dell’Università, dove gli sarà conferita la Laurea magistrale ad honorem in Storia e Critica delle Arti e dello Spettacolo, e la sera al Teatro Regio, in un concerto gratuito per la cittadinanza.Nicola Piovani ha scritto la tessitura musicale di film e pièces teatrali che sono nell’immaginario collettivo, ha lavorato con i più grandi registi e attori, da Fellini ai fratelli Taviani a Vittorio Gassman, è autore di partiture e opere memorabili, ha ricevuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo. La laurea ad honorem dell’Università di Parma vuole essere un nuovo tributo al suo genio e al suo talento.La cerimonia di conferimento della laurea ad honorem è in programma alle 11, ed è a inviti. Sarà comunque possibile seguirla in diretta streaming sul sito web dell’Università di Parma.Dopo l’intervento del Rettore Paolo Andrei sarà Elisabetta Fadda, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Storia e Critica delle Arti e dello Spettacolo, a leggere la motivazione del conferimento, mentre la laudatio per il candidato sarà pronunciata da Paolo Russo, docente di Musicologia e Storia della Musica. A seguire Nicola Piovani terrà la sua lectio doctoralis, intitolata La musica è pericolosa.Porta lo stesso titolo anche il concerto che la sera, alla 21, il Maestro Piovani terrà al Teatro Regio con cinque solisti dell’Orchestra Aracoeli, evento speciale a ingresso gratuito promosso dall’Ateneo con il patrocinio del Comune di Parma.Studentesse e studenti dell’Ateneo, personale docente e tecnico amministrativo e cittadinanza potranno prenotare i biglietti gratuiti per partecipare al concerto. Le indicazioni e gli orari per le prenotazioni, già comunicati nei giorni scorsi, sono disponibili sul sito web dell’Università di Parma.

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21Shares: una metodologia per selezionare le criptovalute in cui investire

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Dopo alcuni mesi molto difficili, il mercato delle criptovalute sta attraversando delle settimane di stabilizzazione, con il prezzo del Bitcoin che non ha fatto registrare grandi oscillazioni e quello di Ethereum che è salito circa del 2.4% in sette giorni. La ragione per cui i rendimenti hanno registrato un segno positivo è da ricercare nel fatto che gli investitori istituzionali non hanno apportato grandi variazioni alle loro quote di Bitcoin nei portafogli, dimostrando che questi lo considerano ancora un investimento sicuro. Un esempio pratico è Tesla, che ha annunciato che non ha modificato la sua quota di 218 milioni di dollari investiti in BTC tra il secondo e il terzo trimestre.Per questo scopo, 21Shares ha sviluppato un approccio di analisi che distingue tra valutazioni intrinseche e relative. La prima categoria è più adatta per stimare il valore di mercato di asset digitali basati su blockchain ‘Proof-of-Stake’ (PoS), che corrispondono flussi di cassa continuativi nel tempo, come azioni e obbligazioni, e fa ricorso al modello del flusso di cassa attualizzato (DCF), che equipara il valore attuale di un asset alla somma dei rendimenti futuri scontati per il rischio.La seconda categoria, invece, è più adatta per gli asset basati su ‘Proof-of-Work’ (PoW), più simili a commodity digitali, e presenta a sua volta due metodologie differenti: la prima è quella dei ‘multipli’, che confronta quanto gli investitori stanno pagando per una determinata criptovaluta con i prezzi di altri asset comparabili, e fornisce una cosiddetta ‘stima standardizzata del prezzo’. La seconda è il ‘dimensionamento del mercato’, particolarmente adatto per le criptovalute che hanno funzione di ‘riserva di valore’, la quale prevede la definizione di un mercato di riferimento detto ‘TAM’ e la stima di un market-share che l’asset potrebbe verosimilmente conquistare. Confrontando la stima con la situazione reale, è possibile definire i margini di crescita (o di decrescita) dell’asset in esame. Infine, è importante evidenziare che per le blockchain PoW il costo del mining corrisponde al limite inferiore del prezzo.” Massimo Siano, Managing Director Head of Southern Europe di 21Shares, ha aggiunto: “Ritengo che uno dei maggiori problemi quando si parla di criptovalute sia che in molti ritengono che questo mercato sia un unico blocco omogeneo. In realtà, al suo interno si possono trovare criptovalute con un differente valore; per questo avere una metodologia che permetta di valutare in modo oggettivo quali cripto possono avere un futuro è fondamentale. Facciamo una selezione molto rigorosa delle cripto sulle quali costruire i nostri ETP, avendo sempre in mente il nostro obiettivo ultimo: avvicinare gli investitori a quello che riteniamo essere l’asset class del futuro.” By Andrea Bianchi

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Il monitoraggio dell’elio come indicatore dei terremoti

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

I fluidi che attraversano la crosta terrestre sono coinvolti nei processi che generano i terremoti e dalla loro analisi è possibile trarre informazioni sulle dinamiche all’interno del nostro pianeta. Grazie alle sue caratteristiche, l’elio (il gas nobile più leggero) è un utile tracciante per studiare i processi che avvengono nella crosta, compresi quelli che precedono i terremoti.Questi i risultati dello studio “Earthquakes control the impulsive nature of crustal helium degassing to the atmosphere” recentemente pubblicato su ‘Communications Earth & Environment’ di Nature.I ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (UniNA), dell’Università degli Studi della Basilicata (UniBAS) e dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del CNR (IMAA-CNR) hanno calcolato i volumi delle rocce coinvolte nella sismicità recente dell’Irpinia, in Italia, analizzando il catalogo sismico degli ultimi 12 anni. Questa analisi ha permesso di calcolare i flussi di elio radiogenico (4He) prodotto nelle zone di faglia che i ricercatori hanno poi confrontato con i flussi di elio attraverso l’intera crosta.In particolare, l’elio è presente nei fluidi naturali con due isotopi: l’elio primordiale (3He), la cui origine nel nostro pianeta è principalmente riconducibile all’origine del pianeta stesso; e poi l’elio radiogenico, il quale è continuamente prodotto dal decadimento di elementi quali l’uranio (U) e il torio (Th) contenuti nelle rocce terrestri.Nelle aree continentali del nostro pianeta dove la tettonica delle placche è attiva, l’analisi complessiva dell’elio si è rivelato un potente strumento per ricostruire i processi che vedono coinvolti i fluidi nel loro trasferimento o stazionamento nella crosta terrestre. I ricercatori hanno così scoperto che i terremoti di bassa magnitudo (ovvero magnitudo minori di 4) fanno registrare variazioni del flusso di elio crostale nell’atmosfera confermando l’aumento del degassamento terrestre nelle regioni continentali tettonicamente attive. Gli scienziati hanno, pertanto, concluso che esiste una relazione quantitativa tra i flussi di elio crostale e il volume nelle zone di faglia. Ciò fa ipotizzare che le variazioni nel flusso di elio possono rappresentare un indicatore dei cambiamenti nello stress delle faglie correlandolo così ai terremoti. La ricerca è stata condotta in Irpinia in corrispondenza dell’area del terremoto del 1980 che fece registrare una magnitudo pari a 6.9. Utilizzando i dati del catalogo sismico degli ultimi 12 anni e le informazioni riguardanti i parametri di sorgente di migliaia di piccoli terremoti di magnitudo minore di 4 avvenuti nella stessa area, è stato possibile calcolare il degassamento di elio radiogenico rilasciato in atmosfera. I ricercatori, pertanto, sono riusciti a stimare che in atmosfera vengono rilasciate grandi quantità di elio in coincidenza con l’attività sismica di bassa magnitudo (M<4). Le precedenti evidenze scientifiche, invece, erano relative solo a terremoti di elevata magnitudo, come quello di Kobe nel 1995 e di Kumamoto nel 2016 entrambi in Giappone di magnitudo non minore di 6.

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Oltre 2000 studenti a Rome Business School nel 2022

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 ottobre 2022

Rome Business School dà il benvenuto a 1.218 studenti con la Welcome Week 2022, sette giornate on campus di incontri e workshop con staff, docenti, mentors e top manager di tantissime aziende partner tra cui Coca-Cola HBC Italia, Ferrovie dello Stato, HMD Global, Mastercard. In questo nuovo anno RBS conta con più di 47 progammi tra Master, MBA, Executive courses, 22 Program Director e una faculty composta da 257 membri, dei quali 27% internazionali. Rome Business School, quest’anno per i nuovi studenti allarga la sua offerta proponendo 7 nuovi Master, con una più innovativa online methodology, 15 specifici elective courses, introduce i company shadowing nelle sedi delle più importanti aziende in Italia, i Practice Lab con numerose multinazionali partner per permettere agli studenti di mettere in pratica le nozioni apprese in aula, due nuovi Bootcamp in Silicon Valley e Parigi, che vanno ad aggiungersi a quelli di Barcellona, Roma e Toscana, porta a 616 le aziende partner e a 87 i membri del Corporate Advisory Board, tra cui CEO e il top management di aziende leader nel mondo tra cui Amazon, EY, Adidas, Sky e Bulgari.Il primo ad intervenire Daniele Maver, ex CEO di Jaguar Land Rover, che ha trasmesso alcuni degli insegnamenti chiave della sua carriera: “Siate creativi e audaci, non dovete fare quello che fanno tutti gli altri per avere un posto nel mercato”, ha dichiarato, spiegando l’approccio dell’azienda di fronte al mercato saturo del 2016. Afferma che quello ottenuto è stato sì un grande successo, ma frutto dello sforzo di squadra, sottolineando che: “Lavorare in squadra non è facile, ma è soprattutto quando il team è eterogeneo che si ottengono i risultati di alto livello”. Per gli studenti è stata anche un’occasione per osservare e analizzare i dati reali dell’azienda, conoscere le campagne pubblicitarie di successo e capire che al lavoro è fondamentale un’attitudine positiva: “È importante anche ridere sul posto di lavoro, perché riduce lo stress e rafforza i legami, garantendo risultati migliori”, conclude Maver.A sottolineare l’importanza del networking, oggi più che mai, Sabina Eminente, Europe Lead, Merchant Loyalty Business Development di Mastercard, che ha raccontato della sua carriera, una storia non solo professionale, ma anche personale, perché “la tua vita personale è la tua vita professionale e viceversa, devi trovare il giusto equilibrio per te, soprattutto oggi che i confini tra le due cose sono ancora più sfumati”. Nel 2022, ancora una volta RBS si conferma essere la Business School più internazionale d’Italia, con il 62% di studenti stranieri, provenienti principalmente da Germania, Spagna, Stati Uniti e Francia. Non solo: il 35% del suo staff è internazionale, come il 36% della sua faculty, 269 le partnership con istituzioni educative in 4 continenti. Rome Business School è una Business School con base a Roma ma operante su scala globale. Offre programmi di Master, MBA e formazione di Executive. La qualità dei Master è riconosciuta nelle classifiche internazionali di Eduniversal 2021 e accreditata a livello nazionale da ASFOR. Rome Business School ha ottenuto anche l’EOCCS (EFMD Online Course Certification System), certificazione che attesta la qualità della formazione digitale offerta rilasciata da EFMD, l’Istituto di accreditamento più autorevole in Europa.

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