A cura di Franz Weis, Managing Director e Co-Responsabile delle strategie azionarie europee di Comgest. Ad ottobre l’indice MSCI Europe ha registrato un rimbalzo del 6,2% in EUR (+7,2% in USD). A seguito di un periodo molto impegnativo a livello di informativa, abbiamo ora un’idea più chiara dell’andamento delle aziende nel terzo trimestre, grazie alla presentazione di molte trimestrali.L’inflazione continua a favorire le società che si confermano in crescita come Sika, Linde, Assa Abloy e Jeronimo Martins. Novo Nordisk ha registrato un altro trimestre di crescita organica a due cifre, trainata dall’ormai vasta attività legata al farmaco GLP1, oltre che dall’ulteriore forte diffusione del suo farmaco anti-obesità.ASML ha registrato ottimi risultati nel terzo trimestre, con vendite e margini lordi superiori alle aspettative e una crescita dinamica delle prenotazioni del 44% su base annua. Il mercato dei semiconduttori è in parte più debole e alcuni clienti stanno tagliando le spese in conto capitale, ma la tecnologia di ASML si concentra su nodi tecnologici avanzati e il gruppo registra ancora una domanda superiore alle proprie capacità produttive. I commenti del management sulle spedizioni di strumenti per semiconduttori per il prossimo anno indicano una continua crescita dei ricavi nel 2023. L’impatto diretto su ASML delle restrizioni tecnologiche imposte dagli Stati Uniti sulle forniture alla Cina dovrebbe essere limitato. DSV ha registrato un terzo trimestre solido e ha rivisto al rialzo le sue previsioni per l’intero 2022. Tuttavia, le prospettive si stanno deteriorando, in quanto il mercato della logistica risentirà del rallentamento economico e del graduale calo dei rendimenti con la normalizzazione delle catene di approvvigionamento. Le azioni di Bakkafrost si sono riprese perché l’impatto fiscale della nuova proposta di tassazione per le isole Faroe è più limitato di quanto si temesse, in netto contrasto con i cambiamenti della tassazione norvegese e le implicazioni per SalMar. Sika ha ribadito le sue previsioni per il 2022, dopo aver registrato risultati solidi, tra cui una crescita organica del 15%, trainata soprattutto dai prezzi. L’azienda ha registrato un leggero calo dei volumi in Europa. Infine, EssilorLuxottica ha superato le aspettative grazie a una netta crescita guidata dall’innovazione. (abstract by http://www.verinieassociati.com/)
Archive for 24 novembre 2022
“Comgest: le trimestrali riportano fiducia in Europa”
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
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Le sfide della sicurezza alimentare accendono i riflettori sulla transizione sostenibile
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
A cura di Olivia Watson, Analista senior investimenti tematici, Investimento responsabile di Columbia Threadneedle Investments. In molte parti del mondo, il 2022 si è caratterizzato per un drastico aumento dei prezzi dei generi alimentari. Ciò è stato causato dall’effetto combinato del cambiamento climatico, dei problemi lungo le filiere produttive legati alla pandemia da Covid-19, delle interruzioni del commercio e dei rincari dell’energia riconducibili alla guerra in Ucraina. Anche se i prezzi sono scesi rispetto ai massimi registrati all’inizio di quest’anno, la situazione alimentare globale potrebbe rimanere tesa fino al 2023, o oltre, a causa della diminuzione delle scorte di cereali, delle riserve di materie prime scarse o in via di esaurimento, degli alti prezzi dei fertilizzanti, dell’energia e dell’impatto del conflitto in Ucraina sulla produzione agricola. La confluenza di eventi che hanno colpito il sistema alimentare tra il 2020 e il 2022 è stata notevole, ma potrebbe non essere una rarità in futuro. Gli impatti fisici del cambiamento climatico e la volatilità dei prezzi dell’energia, sommati alla transizione energetica, all’aumento dello stress idrico e alla perdita di biodiversità, non faranno che esacerbare ulteriormente le pressioni sul sistema alimentare nei prossimi anni e decenni. Come abbiamo potuto vedere durante il 2022, simili pressioni e shock rischiamo di sfociare nel protezionismo e nell’interruzione degli scambi commerciali, compromettendo di conseguenza la sicurezza alimentare.A nostro avviso, la maggiore consapevolezza di queste pressioni accelererà il passaggio a un sistema alimentare più resiliente e sostenibile. I recenti sviluppi legislativi hanno cominciato a mettere in evidenza questo aspetto, tracciando dei nessi tra i problemi di sicurezza alimentare e la sostenibilità. Ad esempio, l’Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti, approvato ad agosto, prevede finanziamenti per una “agricoltura intelligente dal punto di vista climatico”, mentre il recente summit della Casa Bianca sulle biotecnologie ha evidenziato il ruolo di innovazioni come la biologia sintetica nel raggiungimento degli obiettivi di sicurezza alimentare e ambientali.La transizione verso un sistema alimentare più sostenibile sarà ampia e sfaccettata. Per mettere a fuoco le implicazioni di questo cambiamento per gli investimenti, abbiamo sviluppato un quadro di riferimento incentrato su cinque temi trasversali che guideranno e plasmeranno la transizione: aumentare la resilienza allo stress climatico e idrico; trovare nuovi modi per migliorare la produttività; decarbonizzare la produzione alimentare; produrre più proteine in modo più efficiente; migliorare l’accesso, la convenienza e i risultati sanitari.In ultima istanza, ognuno di questi cinque temi dovrà essere perseguito in maniera simultanea e complementare, perché possano rafforzarsi a vicenda. Come evidenziato nella Figura 2, ogni tema richiederà l’adozione di misure politiche e il potenziamento delle tecnologie correlate, creando rischi e opportunità per il settore alimentare. In prospettiva, intendiamo utilizzare questo quadro di riferimento per esplorare i sottotemi, le tecnologie di supporto e le implicazioni sia per le aziende agroalimentari tradizionali che per i potenziali innovatori. In questo processo, le aziende dovranno sempre più tenere conto degli sprechi alimentari all’interno delle loro attività e delle loro filiere produttive e prendere misure per ridurli. Questi sforzi devono diventare parte integrante del percorso delle imprese per raggiungere gli obiettivi di azzeramento delle emissioni nette e di tutela della biodiversità.La riduzione degli sprechi alimentari comporta una serie di sfide, ma anche molte opportunità (Figura 3). In ogni fase della catena del valore alimentare, la riduzione degli sprechi può creare mercati per nuove tecnologie, prodotti e modelli di business, aiutare le imprese a coinvolgere i clienti, innescare innovazioni nelle filiere produttive e ridurre i costi.La ricerca continua e la collaborazione tra i nostri team d’investimento fondamentale e responsabile ci aiuteranno a individuare le implicazioni che scaturiranno con l’evolversi di questo tema e ci permetteranno di consigliare alle nostre società in portafoglio come ridurre i costi e cogliere le opportunità derivanti dalle strategie contro lo spreco alimentare. Abstract Fonte: http://www.columbiathreadneedle.it
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La minaccia rappresentata dalla introduzione del cibo sintetico sarà una delle sfide decisive del futuro
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
Come già stanno facendo altre Regioni, anche la nuova Amministrazione del Lazio dovrà attivarsi per sventare questo attacco distruttivo alla filiera agroalimentare che è cifra determinante del PIL nazionale. Sono in gioco cultura di impresa, investimenti, professionalità e posti di lavoro, per le tante PMI del comparto, che hanno storie commerciali di lungo corso. Un segnale preciso in questo senso è arrivato dal Ministro della Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, che ha preso una posizione fortemente contraria al cibo in provetta. Il cibo di laboratorio è una rischiosa incognita per la salute umana e molto probabilmente priverà il consumatore anche del piacere del gusto che tanta parte ha nella cultura alimentare italiana. Ma soprattutto è un pericolo ed un insulto alla identità secolare delle produzioni nostrane che vantano qualifiche D.O.C e D.O.P. ottenute con il lavoro di generazioni e generazioni di agricoltori. A rischio anche il comparto della commercializzazione dei prodotti in cui non poche sono le eccellenze che si distinguono per la qualità delle lavorazioni anche artigianali. Dalla salvezza delle coltivazioni esclusive delle nostre diverse regioni e degli allevamenti di bestiame tipico solo delle nostre terre, passa la conservazione della biodiversità e la continuità di una filiera che va dai campi alle tavole degli chef stellati ed è punta di diamante del Made in Italy. Stiamo presentando in tutte le Regioni un ODG in cui si chiede al Presidente della Giunta e alla Giunta Regionale di adottare tutti i provvedimenti utili al sostegno della petizione Coldiretti contro il cibo sintetico fornendo, a tal fine, specifiche direttive ai competenti uffici e servizi della Regione anche per la sollecita trasmissione della presente deliberazione al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste, nonché ad adottare tutti i provvedimenti utili a fornire i necessari seguiti di competenza al Governo italiano nel contrasto alla diffusione del sistema di etichettatura Nutriscore.>> Così in un comunicato Giancarlo Righini vicepresidente della Commissione Regionale Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio.
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Scuola Pacifico (Anief): servono risorse e risposte per non sprecare i fondi del PNRR
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
“Al Decreto aiuti quater servono delle modifiche urgenti sul versante Istruzione”, come pure nella Legge di Bilancio: è il pensiero Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, a proposito della scarsità di investimenti finora destinati al settore per il 2023. Il mondo della scuola, spiega il sindacalista autonomo in un’intervista all’agenzia Teleborsa, “ha atteso l’insediamento del governo. Già c’è stata un’ipotesi di contratto e già c’è stato un primo impegno onorato, con lo stanziamento dei primi 100 milioni, ma servono risorse per valorizzare i Dsga, per valorizzare tutti i profili professionali del personale ATA e per istituire i nuovi profili”. Secondo Pacifico occorre assolutamente fare in modo che il governo dia seguito al patto Valditara-Sindacati, stipulato alla vigilia della firma dell’ipotesi di contratto collettivo nazionale 2019-21: “servono delle risposte immediate per l’organico aggiuntivo”, perché se gli stanziamenti rimarranno quelli approvati ieri sera dall’Esecutivo con decreto legge, “sono a rischio i fondi del PNNR e delle risposte anche a tutti quei precari che hanno partecipato al concorso straordinario ed oggi sono esclusi dal reclutamento. Bisogna dare delle risposte urgenti ed è quello che chiediamo alla politica e quello che chiederemo al Parlamento fin dai prossimi giorni”, conclude il sindacalista.
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Maggiore autonomia alle regioni: proposta parlamentare
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
“Quella che abbiamo è una bozza autorevole che è stata valutata dal presidente in Consiglio Meloni in persona e dovrà incrociare la strada con le riforme costituzionali. Ovvio che non si possa prescindere dal sistema degli enti locali. Si tratta di dare una maggiore autonomia alle Regioni e contestualmente garantire gli stessi livelli essenziali di assistenza insieme al principio dell’unità nazionale. Bisogna evitare che nell’applicazione dell’autonomia ci siano due Italie, una povera con servizi scarsi e destinata all’emigrazione – il Mezzogiorno; l’altra attrezzata, infrastrutturata con servizi efficienti, il Nord d’Italia. Ma questa valutazione che faccio io la fanno anche i colleghi della Lega”.È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia partecipando a l’Aria che Tira su la7. “Noi abbiamo conseguito un risultato importante- ha aggiunto- perché se oggi si parla anche al livello continentale del problema immigrazione è merito nostro. Questo significa anche cambiare paradigma senza favorire la migrazione permanente che arricchisce le tasche di scafisti e trafficanti di uomini”. “Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza – ha risposto interpellato sulla riforma- abbiamo sempre detto che bisogna cambiarlo e non abrogarlo. E per farlo non è stato sufficiente un mese di governo. Per questo il presidente del Consiglio ha annunciato che andrà avanti ancora per un po’. Il reddito rimane per la categoria degli inabili al lavoro ma chi è nelle condizioni di poter lavorare deve rispondere alla prima offerta che gli si propone. Il reddito di cittadinanza non è un vitalizio tanto che era stato inserito nel nostro ordinamento da Conte e i 5 stelle con la durata di tre anni”. “Per favorire la produzione di nuovi posti di lavoro da offrire anche ai percettori di reddito di cittadinanza nella legge di bilancio- ha concluso Rampelli – sarà presente l’azzeramento dei contributi per le aziende che da oggi assumeranno personale”.
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“Robeco: Focalizzarsi sui titoli meno amati”
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
A cura di Christopher Hart, Portfolio Manager della strategia Robeco BP Global Premium Equity. L’aumento dei tassi d’interesse, dovuto alle banche centrali, guidate dalla Federal Reserve statunitense, che stanno cercando di combattere la spirale inflazionistica, promuoverà il value investing, mentre lo stile rivale del growth investing rimarrà sottotono per ancora diversi anni.Il value investing consiste nella selezione di titoli il cui valore di mercato non riflette il potenziale sottostante della società. Questo stile tende ad avere risultati migliori in un contesto di tassi d’interesse normalizzati, in cui il costo del capitale è adeguatamente considerato nei multipli.L’investimento in titoli growth tende invece a sovraperformare in un contesto di bassi tassi d’interesse ed è stato lo stile dominante dei rendimenti di mercato durante gli anni del boom che si sono conclusi con la pandemia di Covid.Nei prossimi anni, non crediamo che l’investimento orientato alla crescita presenterà la stessa forza mostrata nel periodo 2018-2020, dovuta prevalentemente all’espansione dei multipli piuttosto che ad un’accelerazione significativa della crescita degli utili, rispetto alla storia. Ci saranno periodi di sovraperformance del growth che saranno guidati principalmente dal playbook della Fed, la cosiddetta ‘Fed put’, una volta che i tassi di interesse avranno raggiunto il picco e inizieranno a scendere di nuovo. Un esempio perfetto potrebbe essere quando la Fed smetterà di tagliare i tassi, e allora probabilmente avremo un’ondata di sovraperformance dei titoli ad alta capitalizzazione, poiché la politica dei tassi zero (ZIRP) diventerà il nuovo tema da tenere in considerazione.Questo è il modo in cui il mercato è stato condizionato. La politica dei tassi a zero che ha sostenuto la crescita per tanti anni, in particolare nel 2018 e nel 2019, non era sostenibile e non tornerà. Ci aspettiamo che i tassi della Fed salgano forse al 4,5-5%, per poi normalizzarsi al 2,5% circa. Questo impatterà fortementente l’investimento indiscriminato in titoli growth nel lungo termine.Il mercato rialzista che ha alimentato la sovraperformance dei titoli growth si è basato in gran parte sull’aumento dei multipli dei prezzi delle azioni piuttosto che sugli utili sottostanti. C’è stata una massiccia espansione dei multipli dei titoli ad alta capitalizzazione e una compressione dei multipli dei titoli a bassa capitalizzazione, non supportata da cambiamenti sostanziali nella crescita del reddito operativo relativo.Per il growth sarà difficile cercare di replicare questo tipo di performance che ha visto un’ampia deviazione del prezzo dei titoli ad alta capitalizzazione relativamente ai loro utili rispetto ai titoli a bassa capitalizzazione. I tassi d’interesse non arriveranno al punto di sostenere nuovamente questa situazione.I titoli value potrebbero anche fungere da isolante in una fase di volatilità innescata da una futura recessione. Se definiamo i titoli value come titoli dai multipli contenuti, con caratteristiche di qualità e momentum migliori della media, allora potrebbero essere dei rifugi sicuri.Si potrebbe dire che sono un porto sicuro perché sono supportati dai fondamentali e della qualità sottostante. E nel caso il momentum dei titoli a bassi multipli non fosse così negativo come viene spesso percepito dai mercati, allora, con il supporto dall’analisi bottom-up, si potrà contare anche sul supporto del multiplo sottostante.Le valutazioni sono estremamente favorevoli in Europa e nel Regno Unito, sia su base relativa che assoluta. Siamo in grado di trovare aziende molto convenienti, con caratteristiche qualitative e fondamentali simili a quelle delle società statunitensi, ma con valutazioni molto più basse.Nel contesto dei settori industriali e dei beni di consumo discrezionali, i multipli si sono compressi in Europa e nel Regno Unito a livelli molto interessanti. I fondamentali sono stabili o in miglioramento, ma è necessario che il momentum a breve termine inizi a diventare positivo, cosa che sospettiamo sia ancora lontana fino a tre trimestri.Per quanto riguarda i settori, i titoli del settore sanitario che hanno beneficiato ampiamente della pandemia continuano a brillare. Se si considerano le molteplici espansioni e contrazioni dei titoli del settore sanitario negli ultimi 20 anni, probabilmente si tratta di un settore più ciclico di quanto si possa pensare. Crediamo di trovarci al momento in una fase di rialzo.Nel frattempo, per stile di investimento value, facciamo riferimento alla scelta di quelle aziende non amate, le unloved gems, che gli altri ignorano. Il trucco sta nel trovare quel gruppo di nomi che sfidano quello che dice il mercato.In Europa c’è una significativa attività sul value in fase di sviluppo e sarà interessante vedere quanto rapidamente emergerà un’eventuale accelerazione al ribasso negli Stati Uniti dal punto di vista degli utili, perché l’abbiamo già visto in Europa.
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PGIM Fixed Income: High Yield Europa, attesi tassi di default favorevoli nonostante lo scenario negativo
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
A cura di Jonathan Butler, head of European leveraged finance di PGIM Fixed Income. Le preoccupazioni per l’economia globale, l’aumento dell’inflazione e le politiche più restrittive delle banche centrali hanno fatto salire i rendimenti obbligazionari in tutto il mondo. Se si considera nello specifico il mercato obbligazionario high yield europeo, a fine settembre il segmento aveva un rendimento medio dell’8,61%, superiore a quello dell’8,1% registrato nel pieno dell’emergenza Covid e decisamente inferiore ai livelli della crisi finanziaria globale del 2008-09 (26,91%) e della crisi del debito sovrano europeo del 2011-12 (10,9%).I rendimenti delle obbligazioni high yield europee sono più che raddoppiati nel 2022 in un contesto di aumento dei rendimenti dei titoli di Stato a lungo termine e di ampliamento degli spread di credito, che a fine settembre sono quasi raddoppiati da 318 a 632 punti base (pb). Il rendimento effettivo che gli investitori ricevono è ancora più alto quando gli emittenti rimborsano le obbligazioni in anticipo, pagando un premio. A titolo di confronto, l’high yield statunitense aveva un rendimento a scadenza con copertura valutaria in euro del 6,61%, ma uno spread rispetto ai Treasury di soli 543 pb. Inoltre, molti investitori che cercano un reddito denominato in euro dalle obbligazioni statunitensi devono pagare i costi di copertura, il che riduce i rendimenti nominali e rende più interessante il segmento high yield europeo.Sebbene gli spread dei titoli high yield europei siano più ampi di quasi 90 pb rispetto alle controparti statunitensi, il rating creditizio medio degli high yield europei è BB-, un gradino più alto rispetto agli omologhi statunitensi. Inoltre, le obbligazioni con rating BB, ad esempio, costituiscono il 69% dell’indice europeo e solo il 53% di quello statunitense. Pertanto, l’high yield europeo presenta una combinazione di spread creditizi più elevati e qualità del credito più solida. A dimostrazione della sensibilità alle variazioni dei tassi d’interesse, l’high yield europeo ha una duration relativamente breve di soli 3,4 anni, mentre l’high yield statunitense ha una duration di 4,3 anni, il che lo rende più volatile nei periodi di rialzo dei tassi di interesse. Considerando la qualità del credito relativamente elevata, i recenti default degli high yield europei storicamente si sono mantenuti bassi e ci aspettiamo solo un moderato aumento nel 2023. Nei 12 mesi precedenti il 31 luglio 2022, Moody’s ha assegnato un rating di default ad appena l’1,95% dei titoli high yield europei. Se escludiamo la Russia e l’Ucraina, la percentuale scende a meno dello 0,5%, molto meno della media decennale del settore, pari al 2,94%.Le previsioni di base di Moody’s per l’Europa e gli Stati Uniti vedono default rispettivamente del 3,08% e del 3,93% per i prossimi 12 mesi fino alla metà del 2023. La nostra analisi prevede default in Europa pari al 2,5% del valore nominale nel 2023, che prevediamo di sovraperformare grazie alla nostra selezione del credito e alla nostra gestione attiva.Sebbene gli investitori tendano a concentrarsi sulle caratteristiche del settore, come gli elevati rendimenti, la migliore qualità del credito, la duration breve e le moderate aspettative di default, anche i parametri esterni – tra cui i tassi di interesse, l’inflazione e le tempistiche – sono fondamentali.Le banche centrali della maggior parte dei mercati sviluppati hanno aumentato i tassi di interesse quest’anno e i mercati si aspettano che aumentino ancora in modo sostanziale. Le nostre stime indicano che le aspettative di mercato sui tassi di politica monetaria delle banche centrali potrebbero raggiungere il “picco dell’inasprimento” e che gli investitori potrebbero sovrastimare l’entità dei rialzi futuri delle banche centrali. Le aspettative degli investitori per un inasprimento della politica monetaria hanno fatto salire i rendimenti obbligazionari ai massimi pluriennali, e ci aspettiamo che la BCE non riesca a soddisfare tali aspettative da falco.Nonostante l’incertezza sulle tempistiche, l’attrattiva di investire in questo contesto è data dal fatto che l’opportunità si presenta prima che la BCE passi da una politica restrittiva e di lotta all’inflazione a uno stimolo monetario per favorire la crescita. Considerati gli sforzi collettivi compiuti finora dalle banche centrali, riteniamo che in generale avranno successo e che l’inflazione diminuirà a partire dal febbraio del prossimo anno, data in cui ricorre l’anniversario delle impennate dei prezzi dell’energia provocate dal conflitto russo-ucraino. Di conseguenza, stimiamo che l’inflazione dell’eurozona rallenterà da una media dell’8,4% nel 2022 al 2,8% nel 2023. Le nostre proiezioni per il 2023 e oltre indicano un intervallo di inflazione generalmente inferiore alle stime del consenso. Uno scenario in cui si concretizzasse la parte inferiore di tale intervallo fornirebbe un ulteriore sostegno ai prezzi delle obbligazioni e a tassi d’interesse più bassi.Prevediamo che i rendimenti obbligazionari fluttueranno a causa dei tagli al gas russo, dei rialzi dei tassi delle banche centrali e dei dati economici che continueranno a provocare volatilità nei prossimi mesi. I fondamentali economici dell’Europa suggeriscono che i rendimenti e gli spread potrebbero aumentare nel breve termine, il che giustifica la cautela.Tuttavia, questi fattori pongono anche le premesse per un picco dei rendimenti e degli spread a breve, che rappresentano dei trigger point importanti per gli investitori nel valutare le tempistiche nell’allocazione. Questo approccio indica un interessante punto di ingresso da cui gli investitori possono generare interessanti rendimenti a lungo termine.
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Terzo Settore, le proposte di Cantieri Viceversa su finanza sostenibile e non profit
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
Presentato il Report della Summer School che si è svolta a Parma. Incrementare gli strumenti finanziari a medio-lungo termine, facilitare l’inclusione creditizia del non profit, promuovere investimenti in equity accanto al credito, far evolvere i servizi assicurativi da mera copertura dei rischi a strumento di tutorship e accompagnamento: sono alcune delle indicazioni emerse durante l’evento conclusivo della quarta edizione di Cantieri Viceversa – Network finanziari per il Terzo settore, il progetto promosso dal Forum Nazionale del Terzo settore in collaborazione con il Forum per la Finanza Sostenibile. Il Report, pubblicato da Lupetti editore ed alla sua quarta edizione, raccoglie spunti, interrogativi e soluzioni discusse nella tre giorni che si è tenuta dal 6 all’8 luglio a Parma ed è stato presentato a Roma lunedì 21 novembre, nell’ambito delle Settimane dell’Investimento Sostenibile e Responsabile, la principale rassegna in Italia sul tema organizzata dal Forum per la Finanza Sostenibile. Durante la presentazione di Roma è stato annunciato l’avvio della Cantieri ViceVersa Academy, il progetto che avrà inizio nel 2023 e che mira ad investire sul capacity building di enti del Terzo settore e di operatori finanziari. Il progetto ha il contributo scientifico di Aiccon, Cgm Finance, Cooperfidi Italia, Finance & Sustainability, Fondazione Sodalitas, Tiresia ed è stato realizzato con il contributo di: Gruppo Assimoco, Intesa San Paolo, Invitalia, Poste Italiane, Unicredit. Sono partner del progetto: Acri, Banco Bpm, Cvsnet, Fondazione con il Sud, Itas Mutua.
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Telefonate indesiderate
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
“Appoggiamo la proposta presentata oggi dal Pd alla Camera per porre un argine alle telefonate indesiderate” afferma Massimiliano Dona, presidente dell”Unione Nazionale Consumatori, presente alla conferenza stampa. “Il mercato del teleselling ha avuto un’ultima chance con il nuovo Registro delle Opposizioni, ma purtroppo non l’ha colta. Abbiamo verificato che nemmeno questo è bastato per bloccare le telefonate moleste. E’ ora di tornare, quindi, al sistema dell’opt in in vigore fino al 2009, quando il legislatore, ha fatto la pessima pensata di cambiare idea, peggiorando la situazione e passando all’attuale impianto normativo basato sul principio dell’opt-out. Gli italiani non ne possono più di telefonate indesiderate e di attivazioni di servizi non richiesti” conclude Dona.
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Tumori intestinali: cambiata la pratica clinica
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
Roma, Lunedì 28 novembre 2022, ore 11.30 Hotel Nazionale (Sala Cristallo, Piazza Montecitorio 131) si terrà una conferenza stampa con gli interventi di Ferdinando De Vita (Direttore del Dipartimento Medicina di Precisione e Professore di Oncologia Medica all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli), Stefano Cascinu (Direttore del Dipartimento Oncologia IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e Professore di Oncologia Medica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele), Sara Lonardi (Direttore FF dell’Oncologia 3 all’Istituto Oncologico Veneto IRCCS di Padova), Claudia Santangelo (Presidente Vivere senza stomaco) e Cosimo Paga (Executive Country Medical Director, Bristol Myers Squibb Italia). I tumori gastrointestinali sono fortemente influenzati dagli stili di vita, in particolare da dieta scorretta, fumo di sigaretta e sedentarietà. Alcune di queste neoplasie, come l’adenocarcinoma dello stomaco e dell’esofago, in più della metà dei casi sono diagnosticate in fase avanzata, quando le armi a disposizione sono meno efficaci e, finora, rappresentate solo dalla chemioterapia. Oggi cambia la pratica clinica nell’adenocarcinoma dello stomaco, della giunzione gastro-esofagea, dell’esofago grazie all’immunoncologia in combinazione con la chemioterapia. E, nel tumore del colon-retto, la duplice immunoterapia ha evidenziato benefici importanti.
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Il 5 dicembre 2022 si celebra la Giornata Internazionale del Volontariato
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
“Solidarietà attraverso il volontariato” è il tema guida scelto dal programma Volontari delle Nazioni unite (UNV) per celebrare la Giornata internazionale del volontariato del 5 dicembre 2022. Un tema che si sposa perfettamente con lo spirito di iniziativa e gli obiettivi portati avanti da 17 anni dall’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, che dal 2006 unisce pazienti volontarie di tutta Italia per fare informazione e creare consapevolezza su una malattia cronica, della quale non si conoscono ancora bene le cause, colpisce circa il 10% della popolazione femminile ed è difficile da diagnosticare. Anni di puro volontariato a fianco delle donne affette da endometriosi, pazienti che hanno trasformato la propria esperienza dolorosa in sostegno concreto per altre donne. Con gruppi in diverse città italiane, e la sede nazionale a Parma, l’associazione, che è iscritta all’Istituto Italiano Donazione e non percepisce alcun finanziamento se non quello relativo al 5×1000, è organizzata con un consiglio direttivo affiancato da un comitato scientifico, formato da medici specialisti di alto livello in endometriosi – tra cui ginecologi, gastroenterologi, urologi, chirurghi, psicologi, esperti di alimentazione, essendo una patologia che ha bisogno di un approccio multidisciplinare e personalizzato – i quali collaborano nelle numerose attività di informazione, di impegno sociale, di formazione, portate avanti dall’A.P.E. per far conoscere la malattia in modo corretto, dare sostegno concreto alle donne e ottenere maggiori diritti per affrontarla.
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Federanziani: inflazione e crisi 23 milioni di pensionati a rischio povertà
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
Roma. La crisi economica, con l’inflazione alle stelle e l’aumento indiscriminato dei prezzi, rischia di portare alla povertà assoluta una grande fetta degli oltre 23 milioni di pensionati italiani che in media percepisce 13.753 euro anno pari a 1.146 euro mensili. Secondo uno studio condotto dal Cses – centro studi di economia sanitaria di Senior Italia FederAnziani – basato su dati Istat e sul rapporto di Confindustria “l’economia della terza età del 2020), la spesa degli over 65 è costruita su due grandi filoni: quello alimentare 19% e non alimentare 81% che in valori assoluti mensili corrispondono a 217 euro per alimenti e 998,26 euro per tutto il non alimentare, per un totale di 1.215 euro mensili, quindi ben oltre l’importo medio delle pensioni erogate dallo Stato. All’interno di questo 81% spiccano ancora tre voci importanti: il 40% per l’abitazione e le utenze pari a 458,4 euro al mese, il 9% per i trasporti e auto pari a 103,14 euro mese, il 7% per la salute pari a 80 euro al mese. Considerando quanto accaduto negli ultimi 2 anni, con un’inflazione passata dal 2,2 del 2021 al 11,8% del 2022, i conti sono oramai ingestibili e con l’aumento della spesa alimentare, il raddoppio dei costi del gas, gasolio, elettricità, benzina, rischiano di trasformarsi in una bomba sociale che il governo ha il dovere di disinnescare prima possibile.Sempre secondo la ricerca del Cses di FederAnziani, gli aumenti dei beni alimentari (per alcune categorie ingiustificati) sono aumentati tra il 35% e il 70% rispetto all’anno precedente, mettendo in seria difficolta la categoria degli over 65 che con le loro esigue pensioni sono a rischio povertà.Circa il 37% degli intervistati ha eliminato l’acqua in bottiglia dalla spesa settimanale e beve l’acqua del rubinetto di casa, il 26% ha smesso di acquistare gli integratori, il 63% ha ridotto ad una volta alla settimana la carne bianca o rossa, sostituendola con lenticchie ceci e fagioli, in molti per risparmiare rischiano di non poter più acquistare farmaci e pagare le cure necessarie. L’uso dell’automobile ridotta solo per necessità, saltati i regali ai nipoti e tanto altro ancora. “quello che più preoccupa la federazione” chiosa il Presidente della Federazione Roberto Messina “che molti anziani scelgono di far quadrare i conti anche risparmiando sulle medicine e visite mediche, mettendo a serio rischio la salute.
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Offerta assicurativa di Fit2You
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
Vigevano. Fit2You Broker, intermediario assicurativo digitale per il settore automotive, ha scelto di avvalersi dei servizi professionali certificati della divisione satellitare di Cittadini dell’Ordine Spa, il primo Istituto di vigilanza fondato in Italia ed in Europa. I servizi, infatti, si integrano perfettamente con la piattaforma tecnologica Air-Connected Mobility attualmente in uso che abilita una gamma di servizi sempre più ampia ed efficace grazie all’uso innovativo di dispositivi e dati di mobilità.Fit2You si rivolge principalmente ai dealer offrendo una piattaforma digitale all’avanguardia che permette di svolgere tutte le funzioni più importanti per far crescere il business, fornendo nuovi prodotti e servizi finanziari e assicurativi in eCommerce al cliente automotive. Sin dalla nascita, Fit2You Broker ha puntato sulle partnership e all’ecosistema che include la consociata Air-Connected Mobility, per offrire opzioni personalizzate a chi si avvale dei suoi servizi. La flessibilità, l’ampia gamma di prodotti e l’esperienza di Fit2You, infatti, aiutano i dealer a far crescere il loro business tramite offerte su misura di diverso tipo.Cittadini dell’Ordine abbraccia questa filosofia e costruisce modelli di protezione su misura per privati e aziende. In particolare, le Centrali Operative della divisione satellitare di Cittadini dell’Ordine, presidiate da guardie giurate armate e decretate, in caso di evento criminale in corso, coinvolgono tempestivamente le FF. OO. per il supporto territoriale (nazionale ed estero) finalizzato all’inseguimento ed il recupero del bene sottratto. Il servizio si integra con la centrale operativa attuale, con gli strumenti offerti dai dispositivi Air e la conseguente analisi dei dati di mobilità, potenziandola con l’assistenza 24 ore su 24, 365 giorni l’anno di operatori specializzati, riconosciuta con il 6° Livello secondo la Scala Vanini. Per i veicoli dotati di device satellitare, nel momento in cui scatta un allarme sulla piattaforma, dovuto alla disconnessione di quest’ultimo o allo spostamento non autorizzato del veicolo, gli operatori possono verificare immediatamente se si tratta di un furto o di un falso allarme avvisando direttamente le forze dell’ordine. Le autorità e le pattuglie Cittadini dell’Ordine intervengono insieme per un intervento combinato tempestivo che ha già portato al ritrovamento di veicoli assicurati dal broker.
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Osservatorio sulla recessione: Europa e Stati Uniti
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
By Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments Per la maggior parte di quest’anno si è parlato di recessione. Ma la disoccupazione è rimasta molto bassa nella maggior parte dei paesi e guardando ai mercati azionari, si potrebbe pensare che il rischio recessione sia diminuito di recente. La maggior parte dei mercati, infatti, sono saliti all’incirca del 10% nell’ultimo mese, guidati dall’Europa. Dunque, cosa sta succedendo? In primo luogo, l’economia globale è migliorata passando dall’estate all’autunno. I consumatori statunitensi hanno continuato a spendere alimentati dal loro “salvadanaio covid”; ovvero i contanti risparmiati e i debiti ridotti accumulati durante il periodo della pandemia. In Europa, invece, la fiducia è stata duramente colpita dalla guerra in Ucraina e dalla conseguente impennata dei prezzi dell’energia. La produzione industriale tedesca è scesa del 15% da febbraio. Di recente, però, la situazione ha cominciato a migliorare. L’allentamento della carenza di forniture ha permesso alle spedizioni di spese in conto capitale (CAPEX) nelle tre grandi economie sviluppate di aumentare nel terzo trimestre di un 18% annuale, secondo le stime di J.P. Morgan. Lo stesso allentamento delle condizioni di offerta ha incrementato le vendite di auto in Europa e negli Stati Uniti. In effetti, i consumatori europei in difficoltà hanno avuto un po’ di sollievo. Sebbene i dati economici siano depurati dalle variazioni stagionali, nel mondo reale le cose sono diverse e le sofferenze per le famiglie dell’emisfero settentrionale, dovute ai prezzi elevati dell’energia, sono state limitate durante l’estate. E mentre l’inflazione è aumentata, la disoccupazione è rimasta notevolmente bassa. Nel frattempo, i valorosi sforzi della Germania hanno riempito i depositi di gas e placato i timori di possibili blackout e razionamenti durante l’inverno.Nelle ultime settimane, i previsori hanno rivisto al rialzo le proiezioni di crescita fino alla fine di quest’anno sia per l’economia statunitense che per quella dell’Eurozona. Non di molto, ma in netto contrasto con il precedente schema di pesanti revisioni al ribasso. Quindi, la recessione è stata cancellata? Purtroppo, no. Sebbene l’inflazione complessiva sia in calo negli Stati Uniti, permangono forti pressioni interne. I salari e gli affitti stanno aumentando rapidamente. Ci sono molte forze che spingono l’inflazione verso il basso: l’effetto ritardato del dollaro forte, l’allentamento dei vincoli dell’offerta (in particolare nel settore automobilistico), il calo dei prezzi delle materie prime e gli effetti base. Ma finché non ci sarà un significativo allentamento del mercato del lavoro, la Federal Reserve continuerà la sua politica restrittiva. Nessuno sa con certezza dove arriveranno i tassi di interesse, compresa la Feda nostro avviso, gli Stati Uniti hanno bisogno di una recessione per riportare l’inflazione su livelli sostenibili e riteniamo che il 5% potrebbe essere sufficiente. È questo, infatti, il livello attuale dei prezzi dei Fed funds per il prossimo anno. Ma i rischi sono in aumento. Se i Fed fund raggiungeranno un picco inferiore al 5%, sarà perché la recessione arriverà nella prima metà del prossimo anno. In effetti, i segnali indicano che l’impennata delle spedizioni CAPEX è già finita. Dopo un forte terzo trimestre, le migliori stime vedono zero crescita nel quarto trimestre. E i consumatori europei inizieranno a pagare bollette dell’energia salate. Sì, i governi sono intervenuti. La Germania ha stanziato la ragguardevole cifra di 200 miliardi di euro, pari al 5,2% del PIL, per sovvenzionare i consumatori e le imprese. Ma le bollette saranno comunque molto più alte, il doppio rispetto all’anno scorso. Pertanto, la recessione è ancora all’orizzonte sia negli Stati Uniti che Eurozona. E il Regno Unito? Si è parlato molto della Dichiarazione d’Autunno di Jeremy Hunt. Questa rinvia gran parte della contrazione fiscale a un momento successivo alle prossime elezioni (che si terranno entro gennaio 2025). Tuttavia, la compressione del reddito reale rimane. Secondo la Corte dei Conti britannica, quest’anno e il prossimo anno i redditi reali subiranno un sorprendente calo del 7%. Anche qui i consumatori hanno il loro salvadanaio covid e probabilmente vi hanno attinto negli ultimi mesi. L’autunno è stato straordinariamente mite e ha mantenuto basse le bollette energetiche. Ma l’inverno è alle porte e, nonostante il programma di sostegno del governo, i prezzi dell’energia sono raddoppiati rispetto all’anno scorso e sono destinati ad aumentare di un altro 20% fino ad aprile. Nonostante l’apparente parziale freno all’austerità di Hunt, le “tasse invisibili” stanno aumentando e questo è particolarmente evidente in questi tempi di alta inflazione. A differenza di Europa e Stati Uniti, le previsioni di crescita per il Regno Unito non sono aumentate. Hanno continuato a scendere. Probabilmente il Regno Unito è già entrato in recessione. La disoccupazione rimane bassa, ma non potrà mantenersi tale. La buona notizia è che l’inflazione in UK, come altrove, dovrebbe scendere rapidamente una volta che la recessione colpirà. I mercati sono molto più flessibili di un tempo. Gli squilibri che di solito fanno presagire recessioni profonde e prolungate sono in gran parte assenti. Penso che il flusso di notizie sull’economia mondiale, compreso il Regno Unito, sarà molto più positivo alla fine del prossimo anno che all’inizio. By BC Communication
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L’Italia risulta essere attualmente il Paese leader nei processi di digitalizzazione delle risorse umane
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
Infatti, più della metà delle aziende europee e in particolare quelle italiane (61%) si sta focalizzando sulla digitalizzazione di tutti i processi HR: a rivelarlo è il nuovo studio condotto da SD Worx, il principale fornitore di servizi HR in Europa, che ha interpellato4.371 datori di lavoro e 10.119 dipendenti europei. Dall’integrazione di nuove piattaforme e software gestionali fino all’ applicazione di processi di condivisione, di self service e di coinvolgimento dei dipendenti, i rispondenti delle aziende italiane, del Regno Unito, del Belgio (entrambi 59%) e dei Paesi Bassi (57%) sono gli interlocutori che hanno dichiarato un maggiore focus nel campo della digitalizzazione delle HR. Al contempo lo studio ha confermato anche la necessità delle aziende di trovare un equilibrio ottimale tra approccio digitale e approccio personale, nella considerazione delle esigenze dei dipendenti, dell’azienda e delle aspettative in uno specifico ambito HR. Ma chi preferisce un approccio digitale? Secondo lo studio, i dipendenti di età inferiore ai 25 anni hanno maggiori probabilità di esserne conquistati, probabilmente in virtù della loro stessa natura di “nativi digitali”. In particolare questo sembra valere per i settori HR del processo di assunzione (23,1%), del monitoraggio della salute e del benessere (21%), della comunicazione sulla retribuzione (23%), della fornitura di servizi HR (interazione con il dipartimento HR) (27%) e dell’amministrazione HR (32%), della valutazione delle prestazioni (16%) e dei colloqui di partenza (16%).
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SACE: Paola Valerio è il nuovo Presidente Export Credit Group dell’OCSE
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
Paola Valerio, Responsabile delle Relazioni Internazionali di SACE, è stata eletta Presidente del Working Party on Export Credit and Credit Guarantees (ECG) dell’OCSE, ricoprendo anche la carica di Vicepresidente del Gruppo dei Participants. I Paesi membri dell’OCSE, eccetto Cile, Costa Rica e Islanda, fanno parte anche dell’Export Credits Group (ECG) che Paola Valerio, in qualità di Presidente, guiderà per il prossimo anno. Obiettivi dell’autorevole gruppo di lavoro sono lo scambio di informazioni sui sistemi di crediti all’esportazione e sulle relative attività di supporto dei Paesi aderenti e la negoziazione del set di strumenti normativi che regolano la governance dell’export credit come, ad esempio, le misure di anti-corruzione, le policy sul sustainable lending e i principi di due diligence per la valutazione dell’impatto socio-ambientale dei progetti supportati, con la finalità di stabilire standard internazionali e di trovare soluzioni a una serie di sfide sociali, economiche e ambientali. e di trovare soluzioni a una serie di sfide sociali, economiche e ambientali. Questo importante riconoscimento certifica ancora una volta l’impegno e il ruolo di riferimento a livello internazionale di SACE e delle sue persone. In qualità di Head of International Relations, Paola Valerio ha la responsabilità di curare le relazioni con il peer group e con le Istituzioni con cui SACE interagisce in ambito internazionale.
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Sciopero generale 2 dicembre, i ferrovieri USB si fermano dalle 21 del 1° dicembre
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
I rapporti dell’OSCE e di altri enti internazionali hanno certificato quello che era già evidente: i salari italiani sono fermi da decenni e sono tra i più bassi in Europa perché̀ legati all’indice “IPCA depurato dalla componente energia importata”. Anche i ferrovieri non sono esenti da questo impoverimento. Il CCNL AF è stato rinnovato nel marzo 2022 con un aumento salariale pari a 105 euro lordi (pari al 2%) a fronte di utili del Gruppo FSI pari a milioni di euro. I ferrovieri inglesi sono in lotta da mesi, con scioperi anche di 3 giorni, per la richiesta di aumenti salariali del 7%. I ferrovieri francesi presto si uniranno agli scioperi dei lavoratori delle raffinerie per le stesse motivazioni, dopo aver bloccato la privatizzazione delle ferrovie qualche anno fa grazie a scioperi durati diverse settimane. È arrivato il momento di dire basta a questi “aumenti salariali” da fame e basta all’atteggiamento di Cgil Cisl Uil Ugl Fast e OrSA che continuano nella loro opera di far credere ai giovani ferrovieri di far parte di una categoria di privilegiati! I Ferrovieri sciopereranno e manifesteranno per: · La reintroduzione della scala mobile che lega i salari all’andamento dei prezzi. Aumenti salariali che superino l’inflazione reale che oggi corre oltre il 10% Diminuzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Porre fine alla repressione perpetrata sui lavoratori da parte dei quadri aziendali. Gli impianti fissi sciopereranno l’intera giornata del 2 dicembre. Circolazione treni: sciopero dalle ore 21:00 del 1° dicembre alle ore 21:00 del 2 dicembre.
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