Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°84

Archive for 25 novembre 2022

Teatro: “Vita bassa” di e con Giorgia Fumo

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Roma 29 novembre, con Giorgia Fumo e il suo VITA BASSA Teatro de’ Servi Via del Mortaro 22 Orario spettacoli martedì ore 21 Biglietti 20€ Il suo live Vita Bassa è una fotografia disincantata della sua generazione. Nel 2020 i più anziani fra i Millennial hanno compiuto 40 anni. Non siamo più i giovani, ma non vogliamo essere gli adulti. Siamo la prima generazione presa in giro sia dai vecchi che dai giovani. Sappiamo usare i social ma abbiamo difficoltà a non far scadere il cibo in frigo. Fra matrimoni, lavori effimeri, colleghi insostenibili, decluttering e miglioramento personale, un viaggio nella generazione più nostalgica di sempre. Nata a Roma nel 1986, è un po’ calabrese, un po’ romana, un po’ austriaca, un po’ croata, ma è cresciuta in Sardegna. Si è formata come improvvisatrice teatrale con insegnanti italiani e stranieri, ha fatto parte di una compagnia come improvvisatrice e poi come coach dal 2012 al 2020. Nel cast di Stand Up Comedy su Comedy Central e de Il Giovane Old su RaiPlay. Nel 2021 è l’unica italiana alle semifinali dei Funny Women Awards, concorso internazionale per comiche emergenti. Vita Bassa è una fotografia disincantata della sua generazione. Nel 2020 i più anziani fra i Millennial hanno compiuto 40 anni. Non siamo più i giovani, ma non vogliamo essere gli adulti. Siamo la prima generazione presa in giro sia dai vecchi che dai giovani. Sappiamo usare i social ma abbiamo difficoltà a non far scadere il cibo in frigo. Fra matrimoni, lavori effimeri, colleghi insostenibili, decluttering e miglioramento personale, un viaggio nella generazione più nostalgica di sempre.

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Due nuovi appuntamenti di “Musica al Centro delle periferie”

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Roma Lunedì 28 novembre alle 21 al Teatro Tor Bella Monaca (via Bruno Cirino 5) il concerto del Luca Velotti Trio ji è intitolato “Woody Allen movie music” e farà ascoltare le musiche scelte per i suoi i film dal famoso attore e regista americano, o più precisamente newyorchese. È noto che Allen è un grande appassionato di jazz (egli stesso è un buon clarinettista) e che come colonna sonora dei suoi film sceglie le musiche che più ama. In questo concerto si potranno ascoltare le musiche di film come “Radio Days”, “Zelig”, “Manahattan”, “Io e Annie”, “Accordi e Disaccordi”, “Midnight in Paris”. Tra i brani in scaletta You do something to me di Cole Porter, Si tu vois ma mere di Sidney Bechet e Chinatown my Chinatown di Jean Schwartz. Accanto a questi grandi musicisti americani ci sono anchebrasiliani come Jobim con il su Desafinado di e tedeschi come Kurt Weill con September song. Il concerto si conclude con Swing Tropical dello stesso Luca Velotti. Con la partecipazione straordinaria di Piji, artista polivalente, cantante, autore di testi per canzoni e spettacoli e di libri: questa sera racconterà aneddoti curiosi e leggerà i monologhi più esilaranti dei film di Woody Allen.Il Luca Velotti Trio è formato da Luca Velotti al clarinetto e al sax, Michele Ariodante alla chitarra e Gerardo Bartoccini al contrabbasso. Velotti è tra i pochi italiani presenti nel “Dictionnaire du jazz” pubblicato in Italia da Mondadori. Dal 1992 è il clarinettista e sassofonista della band di Paolo Conte, con il quale ha suonato nelle più importanti sale da concerto a Parigi, Londra, Berlino, Chicago, Vienna, Barcellona… Ha al suo attivo incisioni e collaborazioni anche con Ennio Morricone, Nicola Piovani e Armando Trovajoli e ha inoltre sviluppato la sua vena compositiva in molteplici musiche per la televisione e il cinema. Il giorno dopo, martedì 29 novembre alle 20, al Teatro Don Bosco (via Publio Valerio 63) suona il protagonista è dei più famosi rappresentanti attuali della musica popolare italiana, Ambrogio Sparagna. Con lui alcuni solisti dell’Orchestra Popolare Italiana, da lui fondata e diretta, che riunesce tanti interpreti provenienti da tutte le regioni della Penisola, allo scopo di promuovere e valorizzare il repertorio della nostra musica popolare. Il titolo del loro concerto è “Taranta d’amore”. Sarà una festa spettacolo dedicata al ricco repertorio di serenate e balli della tradizione popolare: gighe, saltarelli, ballarelle, pizziche, tammurriate e soprattutto tarantelle, la danza matrice di tante tradizioni musicali delle nostre regioni. Così stregati dall’energia del ritmo ed affascinati dalla varietà ed originalità dei suoni degli strumenti popolari e dalla forza delle voci che cantano tanti dialetti diversi, tutti si ritrovano a rivivere suggestioni ed emozioni straordinarie tipiche delle antiche feste contadine italiane. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Prenotazioni: al Teatro Tor Bella Monaca tel. 06 2010579.

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Annamaria Russo porta in scena “Circe” di Madeline Miller

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Napoli, sabato 26 novembre 2022 alle ore 21,00 (in replica il 27, poi il 3 e 4 dicembre). Il Pozzo e il Pendolo Teatro Napoli, Piazza San Domenico 3 Inizio spettacoli ore 21.00 (sabato) e ore 18.00 (domenica). E’ una figura mitologica, una ninfa, una maga, una creatura capace di trasformare gli uomini in porci, l’ennesimo ostacolo che si frappone tra Ulisse e il suo ritorno a Itaca, un’ammaliatrice, una dea, un essere diabolico. Ma è semplicemente una donna, vista con gli occhi degli uomini. L’allestimento, tratto dall’omonimo romanzo di Madeline Miller, vede interpreti in scena Rosalba Di Girolamo e Lorenzo Sarcinelli, nell’adattamento di Rosalba di Girolamo e Annamaria Russo, che firma anche la regia. I costumi sono a cura di Rosa Ferrara.A Madeline Miller va il merito di aver colto le mille sfumature di uno dei personaggi più noti e meno conosciuti della cultura classica, liberandolo dalle ombre cupe che, secoli di misoginia, le avevano gettato addosso.La figura che emerge è quella di una donna fragile e indistruttibile, che affronta mostri, dei, sentimenti con la stessa paura coraggiosa di chi sa che, il più delle volte, non si combatte per vincere, ma per sopravvivere.Una donna capace di piegare la realtà ai propri desideri, e considerata per questo una maga. Una donna che supera lo strazio della violenza, il dolore dell’abbandono, l’assedio di una maternità solitaria, il fuoco della gelosia, la paura dell’amore, con le spalle gravate dal fardello insostenibile di un’immortalità che la condanna alla solitudine eterna.La Circe che scivola fuori dalle pagine di Madeline Miller è una creatura con una potenza scenica dirompente. Un personaggio che trasforma le parole in sangue, sudore e carne. Un’eroina senza tempo che reclama di essere ascoltata.Le sue parole hanno indicato la strada. Il suo volto e i suoi amori hanno suggerito la scelta di due soli personaggi, cui tocca l’onere e l’onore di restituire la complessità dei sentimenti.La sua storia, che attraversa i secoli raccontando la storia di ogni donna nei secoli dei secoli, ha indicato la via, sussurrato i colori, gli accenti e le sonorità da ricreare in scena. E per finire, la dolente umanità che trasuda dalla sua divina immortalità svela l’irripetibile magia che solo la verità può regalare alla finzione.Mettere in scena un libro, che ha l’epicità e le dimensioni di una grande epopea classica, con due soli personaggi appare come un azzardo, ma è sembrata l’unica strada percorribile per restituire il senso di un’individualità declinata nelle innumerevoli diversità che la compongono e ne caratterizzano l’unicità.

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“Caregiver familiare: L’assistenza dettata dal cuore”

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Roma Lunedì 28 novembre 2022, alle ore 10.30 Biblioteca della Camera dei Deputati – Sala del Refettorio – Via del Seminario, 76. In Italia l’Assistenza familiare, per le persone non autosufficienti, è nella maggioranza dei casi affidata alle famiglie, ed in particolare alle donne e alle casalinghe. La stessa norma che definisce la figura del Caregiver prende a prestito le parole con cui la Legge 493/99 definisce la figura della casalinga. Ma un vulnus legislativo discriminante, che si è consolidato con l’applicazione delle agevolazioni previste a favore di “Caregiver familiare”, esclude proprio chi dedica a tempo pieno la propria attività all’assistenza familiare delle persone con disabilità: le casalinghe ed i casalinghi. Una assurda discriminazione, che ancora non siamo riuscite a sconfiggere. Dopo la Sentenza ONU che condanna l’Italia per la legislazione inadeguata e discriminante, il Parlamento ed il Governo sono chiamati a correggere, a breve, questa ingiustizia. Federcasalinghe la più rappresentativa Associazione delle persone che si dedicano a tempo pieno, gratuitamente, alla cura della famiglia ribadisce la richiesta di modifica legislativa.

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Difesa: Cgil-Cisl-Uil Pa a Crosetto, rilanciare assunzioni e ruolo personale civile

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

“Un piano straordinario di assunzioni di dipendenti civili, pari a 9.000 unità, capace di ripianare la perdita di professionalità, in particolare nell’area tecnico/operativa e industriale”. Sono le richieste che i coordinatori nazionali Ministero della Difesa di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, Francesco Quinti, Roberto De Cesaris, Massimo Ferri, Franco Volpi e Carmela Cilento, avanzano al Ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel ribadire “l’esigenza di incontrare quanto prima il ministro”. “Nonostante la riduzione a 20.000 unità da conseguire entro il 2024, alla fine dell’anno i dipendenti civili saranno appena 14.000 rendendo non rinviabile le iniziative di ripianamento dell’organico, unitamente al differimento degli effetti della legge 244/12 al 2030, come già approvato per il personale militare”, specificano, proseguendo: “Come è poi noto l’anno scorso, dopo 4 anni di assegnazione e promesse di stabilizzazione, sono state sottratte al personale civile risorse pari a 21 milioni di euro, finanziate dal bilancio della Difesa, per il parere del Mef contrario nonostante queste risorse siano necessarie a garantire la continuità delle attività rese a supporto dello strumento militare”. “La Legge di Bilancio offre ora la possibilità di restituire al Ministero della Difesa i 21 milioni di euro sottratti al personale civile. La medesima urgenza è da attribuirsi al provvedimento che vuole determinare, dopo 20 anni, l’autonomia gestionale negli stipendi dell’Agenzia Industria Difesa: anche in questo caso è palese il rischio di compromettere attività preziose, attribuendo all’AID compiti inizialmente non previsti e in assenza delle necessarie risorse umane che neppure l’assegnazione improvvisa di personale militare delle ultime ore, potrà ripianare”, concludono i coordinatori.

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Lo spirito imprenditoriale pervade la Generazione Z

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

1 giovane su 6 vorrebbe aprire un’attività tutta sua mentre il 23% punta al lavoro autonomo preferendo la libera professione o l’impresa privata rispetto al posto fisso. Lo dimostra la ricerca “Dopo il diploma” condotta su un campione di giovani neodiplomati da Skuola.net in collaborazione con ELIS, realtà no profit che forma persone al lavoro. Fondamentale la formazione “on the job”: 1 su 6 vorrebbe essere orientato da manager di realtà pubbliche o private e, parallelamente, credono che una formazione ad hoc possa fare la differenza, 1 su 5 baratterebbe la laurea con un corso professionalizzante o un percorso di affiancamento sul fare impresa. Emerge purtroppo un gender gap: tra i maschi gli aspiranti imprenditori salgono al 21%, mentre tra le ragazze ci si ferma al 15%, probabilmente “frenate” dalle difficoltà che ancora oggi l’imprenditoria femminile registra nel nostro Paese. Interessanti i dati relativi al Mezzogiorno: il 25% dei giovani, a fronte di una media nazionale del 37%, pur dimostrando uno spiccato spirito imprenditoriale non vede delle reali prospettive future ribadendo quella tendenziale sfiducia che affligge alcune aree d’Italia.

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COP27: è l’ora di investire nei green bond dei mercati emergenti?

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

A cura di Michele Morra, Portfolio Manager di Moneyfarm. L’ultima edizione della conferenza globale per combattere gli effetti del cambiamento climatico, COP27, conclusasi da poco al Cairo, è stata caratterizzata dall’accordo sul “loss and damage” fund, ossia il fondo per il risarcimento ai paesi emergenti per i danni derivanti dal cambiamento climatico.Si stima che i paesi sviluppati e le istituzioni internazionali debbano aumentare i loro finanziamenti di 1 trilione di dollari all’anno per aiutarli a ridurre le emissioni, ben oltre i 100 miliardi promessi nel lontano 2009 e non ancora raggiunti. Finanziare la transizione verso net-zero attraverso l’emissione di debito sta diventando estremamente costoso per i paesi emergenti, soprattutto in un contesto di inasprimento monetario, in cui i tassi di interesse e gli spread sono in aumento e le valute dei mercati emergenti si stanno deprezzando rispetto al dollaro. Per quanto riguarda gli investimenti privati, gli attuali veicoli di investimento ESG non sembrano ancora sufficienti per attirare abbastanza fondi privati. Spesso gli investitori socialmente responsabili si basano infatti su rating ESG e su parametri sociali che sono la causa dell’esclusione di molti paesi emergenti dai portafogli.Come gestori e investitori ESG siamo ben consapevoli che quando si tratta di debito governativo dei mercati emergenti è molto difficile applicare le tecniche più consolidate del panorama ESG: l’ambito delle attività (e delle controversie) di uno stato è molto più ampio rispetto a quello di aziende private, ci sono meno paesi che società investibili (quasi 200 contro circa 41.000 società quotate) e alcune metriche di sostenibilità potrebbero penalizzare maggiormente i paesi in via di sviluppo rispetto alle economie sviluppate.I rating ESG dei paesi emergenti sono generalmente molto bassi e diverse metriche legate a controversie sociali e alle forme di governo spingono gli investitori ad allontanarsi da questa asset class.Come finanziare la transizione climatica dei mercati emergenti è un dibattito in corso nel mondo degli investimenti ESG. Questo perché alcuni grandi paesi con forme di governo controverse e con pratiche discutibili in termini di diritti umani devono a loro volta diminuire le loro emissioni, ma non possono farlo senza le risorse adeguate.La domanda che si pongono molti investitori è: bisogna sostenere finanziariamente questi paesi, o bisogna astenersi ostinatamente dall’investire fino a quando non saranno completamente conformi ai criteri ESG classici? Ma c’è ancora molto da fare. Le strategie ESG in azioni e obbligazioni societarie sono oggi più avanzate e complete, mentre l’industria finanziaria sembra ancora in ritardo nella produzione di un framework condiviso che risponda al trade-off tra metriche correnti e necessità di finanziamenti. Ciò significa che nonostante i problemi e i limiti relativi a green bond o sustainability-linked bonds, tali strumenti finanziari potrebbero catturare l’attenzione di numerosi investitori responsabili e non. (abstract by http://www.moneyfarm.com

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Banche centrali in regime “cruise control adattivo”, fino ai primi meeting del 2023”

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

A cura di Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte. La tipica correlazione negativa bond/equity quest’anno non ha portato i benefici degli anni passati, in un contesto di rapido cambio di regime sui tassi indotto dalla fase iperinflattiva in atto. Se si passa ad osservare più direttamente il mercato azionario US, si può notare come l’indice S&P500 abbia segnato i minimi dell’anno a metà anno, aggiornandoli marginalmente ad ottobre, ma di fatto segnando un doppio minimo con i livelli di giugno La variabile rimasta relativamente costante è stato il range di oscillazione della volatilità, con l’indice VIX ricompreso nel range 20/35 Ex post tale range è stato reso possibile principalmente dall’alternanza di toni duri/morbidi della Fed: a metà anno aveva accennato all’ipotesi di rallentamento del ritmo di rialzi (che il mercato ha scambiato per pivot imminente) a fine agosto riferimento all’ “andremo avanti anche con la recessione” ad ottobre il richiamo maggiore ai rischi di stabilità finanziaria, anche alla luce del caso fondi pensione Uk di settembre. Questo atteggiamento della Fed a ben vedere è stato recepito dagli operatori che progressivamente hanno iniziato a coprirsi sempre di meno contro rischio estremi, ad esempio di un avvitamento continuativo al ribasso dei mercati A testimonianza di ciò il fatto che è sceso il costo (ossia la volatilità) contro l’assicurazione da rischi estremi, come testimoniato dalla cosiddetta SKEW in prossimità dei minimi storici In altri termini gli operatori han percepito la necessità di coprirsi da acquazzoni (ossia cali limitati e controllati dell’equity) ma non uragani (alias cali continuativi ed incontrollati). Aggiungiamo un altro ingrediente: l’accelerazione del ritmo del rialzo tassi nella seconda parte dell’anno ha progressivamente interessato sempre di più la parte a breve termine della curva mentre quella a lungo termine ha seguito un percorso autonomo fino a intraprendere un sentiero dicotomico (tassi a breve al rialzo e tassi a lungo termine in calo) In altri termini le curve dei tassi si sono sempre più invertite soprattutto in US. Tutti questi fattori possono essere i primi ingredienti utilizzabili per provare a tracciare lo scenario mercati fino ai primi mesi del 2023, ossia fino ai primi incontri FED/BCE del prossimo anno, rispettivamente 1 e 2 febbraio Le banche centrali, Fed in testa, potrebbero continuare a cercare di controllare la volatilità dei mercati, nel tentativo di evitare sia avvitamenti eccessivi al ribasso sia anche eccessi di euforia: nel primo caso il rischio sarebbe quello di innescare uno dei tanti rischi di stabilità finanziaria, nel secondo caso (euforia) quello di vanificare parte degli intenti restrittivi, costringendo le stesse banche centrali a dover rincorrere i mercati alzando ulteriormente i tassi e/o accentuando il QT, il che a sua volta aumenterebbe i rischi di stabilità finanziaria (difficoltà da parte di alcune categorie di operatori, carenza di collaterale, illiquidità crescente dei mercati obbligazionari, ecc) Di fatto un regime che metaforicamente potremmo definire di “cruise control adattivo” dove le banche centrali adattano i loro toni/manovre non solo ai dati macro, ma sempre più al comportamento dei mercati, con in mano la bussola rappresentata dalla volatilità che potrebbe continuare ad oscillare nel range 20/35 visto nel corso del 2022 Tutto questo almeno fino ai primi mesi del 2023, in attesa di verificare l’andamento dell’inflazione e l’impatto delle manovre restrittive fin qui implementate. Sul fronte tassi i livelli fin qui raggiunti aprono lo spazio per opportunità di inserimento graduali e progressive innanzitutto di bond govies e corporate in portafoglio, in vista di un primo approdo sui tassi a febbraio in area 5% Fed e 2,75/3% BCE, che il mercato ha di fatto incorporato nelle attese In questo caso la bussola per operatori e banche centrali potrebbe essere il monitoraggio dei tassi reali che stanno iniziando a dare segnali di top raggiunto. Il tasso reale Us 10y (in blu nel grafico) si è infatti fermato al massimo dal 2010 in area 1,70%, mentre il tasso nominale 10y (in bianco nel grafico) si è spinto fino a segnare il top dal 2008 in area 4,35% (abstract – fonte: The Intermonte)

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L’asset manager finlandese Aktia sbarca in Italia, Spagna e Portogallo con AMCHOR IS

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Madrid. La società di gestione spagnola indipendente specializzata nell’identificazione e selezione di gestori internazionali di comprovato talento e nella strutturazione e gestione di prodotti d’investimento alternativi, annuncia l’arrivo di Aktia, terzo gestore patrimoniale finlandese, in Italia e nella Penisola Iberica, con l’obiettivo di ampliare la propria offerta di prodotti con le migliori società specializzate in singole asset class a livello mondiale.Presente sul mercato dal 1825, Aktia è il terzo asset manager in Finlandia, con 13,9 miliardi di asset in gestione (a fine giugno 2022). Il team di gestione comprende più di 40 gestori e analisti, tra cui esperti macro con una vasta esperienza locale. A febbraio di quest’anno ha ottenuto da Morningstar il riconoscimento come miglior gestore finlandese di fondi obbligazionari.L’obiettivo principale di Aktia è quello di costruire portafogli con un profilo rischio-rendimento interessante, rendimenti reali interessanti, basso rischio di default e volatilità moderata. Inoltre, i suoi esperti monitorano lo stato e la prevedibile evoluzione di oltre 30 indicatori quantitativi e dispongono di modelli in-house di analisi del comportamento dei tassi di cambio, concentrandosi soprattutto sull’individuazione precoce di situazioni pericolose che potrebbero portare a cali significativi di una determinata valuta. Da 15 anni Aktia integra i criteri ESG nei propri processi di investimento. Con questo accordo, AMCHOR IS aggiunge al proprio portafoglio un nuovo asset manager altamente riconosciuto dagli investitori istituzionali e con una lunga esperienza nel mondo della gestione patrimoniale. Sale così a nove il numero totale di società di OICVM rappresentate nella penisola iberica e in Italia, Paese dove la società ha recentemente consolidato il proprio impegno aprendo una branch a Milano, coinvolgendo professionisti altamente riconosciuti nel settore, come Cristiano Busnardo e Jürgen Mahler.

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Colesterolo cattivo: è causa diretta di infarto e ictus

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Le malattie cardiovascolari sono responsabili di oltre 4 milioni di morti l’anno in Europa e rappresentano la principale causa di morte in Italia con oltre 230.000 decessi ogni anno, circa il 40% del totale. Contrastare l’insorgenza e la progressione di aterosclerosi, infarto e ictus è possibile attraverso l’adozione di corretti stili di vita e tenendo sotto controllo i principali fattori di rischio. Tra questi, il colesterolo LDL, conosciuto anche come “colesterolo cattivo”, che negli ultimi anni è stato ‘elevato’ dalla comunità scientifica internazionale da fattore di rischio a fattore causale dello sviluppo di malattie cardiovascolari, ritoccando verso il basso i target terapeutici per i pazienti dislipidemici. Una conferma viene dalle ultime linee guida europee che identificano in “The lower the better” la strategia di controllo dell’ipercolesterolemia. Su questi temi si sono confrontati a Roma i massimi esperti della Cardiologia italiana insieme a rappresentanti delle Istituzioni, della Medicina Generale e dei Farmacisti durante l’evento “NeoLipid – La gestione dell’ipercolesterolemia in Italia: dall’epidemiologia all’intervento clinico”, organizzato con il contributo di Neopharmed Gentili, azienda farmaceutica italiana specializzata nel trattamento delle principali patologie cardio-metaboliche.Gli esperti hanno sottolineato l’importanza di non trascurare i livelli di colesterolo LDL che impattano sul destino della salute cardiovascolare della popolazione dei Paesi occidentali. Nella popolazione generale apparentemente sana, il colesterolo LDL deve essere inferiore a 116mg/dL; in pazienti con rischio moderato, ad esempio gli ipertesi o i fumatori, che non hanno avuto eventi acuti, il parametro deve essere tenuto al di sotto di 100mg/dL; nei soggetti con rischio elevato, quali ad esempio le persone con diabete in cui sono presenti anche altri fattori di rischio, il parametro deve essere inferiore a 70mg/dL; infine, per tutti coloro che hanno avuto un evento maggiore (infarto, ictus, pazienti sottoposti ad angioplastica o bypass aortocoronarico), il colesterolo LDL deve essere inferiore a 55mg/dL.“Quando si parla di prevenzione del rischio cardiovascolare, è importantissimo il ruolo del medico di famiglia che deve rapportarsi con il cardiologo, assicurando la continuità terapeutica tra ospedale e territorio”, dichiara Fiorenzo Corti, Vicesegretario nazionale FIMMG – Federazione Italiana Medici Medicina Generale. Formazione e organizzazione sono due fattori chiave per il raggiungimento dei risultati previsti dal Piano nazionale della Cronicità. Gli studi dei medici di medicina generale devono diventare delle Case di comunità ‘Spoke’, dotate di adeguata strumentazione e delle figure professionali che affiancano il medico nell’assistenza ai pazienti”. (abstract) Fonte: https://academic.oup.com/eurheartj/article/41/1/111/5556353

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L’obesità in Italia è tempo di agire

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Roma Martedì 29 novembre, ore 10.00 – 12.30 Sala Conferenze Anci (primo piano), via dei Prefetti 46. Sarà presentato il 4° Italian Barometer Obesity Report, realizzato da IBDO Foundation in collaborazione con Istat, Coresearch e Bhave e con il contributo non condizionato di Novo Nordisk nell’ambito del progetto Driving Change in Obesity, che offre una fotografia della situazione nazionale, con approfondimenti regionali, dei livelli di obesità e sovrappeso. Il report, attraverso la condivisione di informazioni e dati significativi, vuole stimolare il dibattito per promuovere la sensibilizzazione e informazione della popolazione. Quasi metà della popolazione italiana è in eccesso di peso e, purtroppo, esiste una forte disuguaglianza territoriale sull’ accesso alle cure e ai trattamenti, cosa che influisce notevolmente sulla qualità di vita delle persone. È fondamentale che le istituzioni considerino l’obesità una priorità clinica, sociale ed economica e si impegnino a garantire la tutela della salute uguale per tutti sul territorio nazionale.

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Mostra: Più libri più liberi

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Roma 7 – 11 dicembre, La Nuvola. Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) torna alla Nuvola. L’evento editoriale dedicato esclusivamente agli editori italiani piccoli e medi ancora una volta si interroga e ci interroga sui grandi temi del nostro tempo. La guerra è tornata a insanguinare il cuore dell’Europa, un dramma che credevamo non potesse mai più accadere nel nostro continente. Per questo, mai come oggi, è urgente impegnarsi per la libertà, contro ogni forma di regime. E Più libri più liberi continuerà a farlo con un’arma formidabile: i libri. 500 espositori, provenienti da tutto il Paese, presenteranno al pubblico le novità e il proprio catalogo. Cinque giorni e oltre 600 appuntamenti in cui ascoltare autori, assistere a dialoghi, letture, dibattiti e incontrare gli operatori professionali. Un programma particolarmente ricco di ospiti nazionali e internazionali, che portano a Roma il respiro senza confini di grandi tematiche sociali e politiche, filoni letterari che appassionano i lettori di ogni dove e suggestivi intrecci di stili e contenuti. L’inaugurazione ufficiale della Fiera si svolgerà il 7 dicembre, alle 11, alla Nuvola. Più libri più liberi è sostenuta dal Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, dalla Camera di Commercio di Roma e da ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. È realizzata in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, ATAC Azienda per i trasporti capitolina, EUR SpA e si avvale della Main Media Partnership di RAI e con il Giornale della Libreria. Più libri più liberi partecipa ad ALDUS UP, la rete europea delle fiere del libro cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa. La manifestazione è presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice. Il programma dalle curatrici Silvia Barbagallo e Chiara Valerio. Crescono sia per numero di imprese che per quota di mercato nei canali trade nel 2021 il numero di medie, piccole e micro imprese editoriali si attesta a poco più di 5 mila (5.068), in crescita del 7% rispetto all’anno precedente. Continua a crescere anche la quota di mercato delle case editrici fino a 25 milioni di venduto a prezzo di copertina, che raggiunge il 45,2%. È di medi, piccoli e micro editori la metà (il 50%) dei titoli in commercio, raggiungendo nel 2021 i 671.000 titoli «commercialmente vivi» (+3% rispetto al 2020).

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L’agroalimentare italiano

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Le nostre produzioni di eccellenza confermano di essere il punto di forza dell’agroalimentare italiano, facendo registrare risultati eccezionali soprattutto se si considerano i tempi in cui sono maturati – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Il XX Rapporto Ismea-Qualivita 2022 mostra che la cosiddetta Dop economy è stata in grado di superare una delle peggiori crisi degli ultimi decenni, continuando a crescere in netta controtendenza con gli indicatori relativi ad altri settori.Cibo e vino Dop e Igp hanno raggiunto nel 2021 un valore complessivo di 19.1 miliardi di euro, con un incremento del 16, 1 % rispetto all’anno precedente – continua Tiso. Questi dati, insieme a quelli relativi alle esportazioni, cresciute del 12,8 %, hanno permesso ai prodotti a denominazione di origine e a indicazione geografica di generare il 21% del fatturato complessivo del nostro agroalimentare.L’economia reale fornisce sempre le migliori indicazioni sulla strada da percorrere per promuovere uno sviluppo duraturo. I numeri dell’agricoltura italiana non lasciano dubbi: bisogna continuare a premiare la qualità e a proteggere i nostri marchi dalla concorrenza sleale. Per fare il salto di qualità definitivo occorrono però misure coerenti anche in tema di sostenibilità. Le nostre produzioni tipiche sono apprezzate proprio perché riaffermano un’agricoltura tradizionale, capace di rinnovarsi e di crescere nel pieno rispetto dell’ambiente e del territorio. Qualità e sostenibilità non sono un lusso, ma il binomio vincente per una crescita equilibrata del primo settore.

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Manovra governo: aumenti progressivi sulle pensioni

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

La scelta di applicare una rivalutazione speciale del 120% alle pensioni minime, è da considerarsi giusta in quanto non solo incrementa maggiormente gli assegni pensionistici rispetto all’inflazione, ma in prospettiva, se confermata, potrebbe servire ad accorciare la forbice a favore dei redditi più bassi. A dirlo è Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, commentando l’annuncio in conferenza stampa da parte della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e in attesa di consultare il testo bollinato della legge di Bilancio.Per Anp-Cia, dunque, si tratta di un passo importante e di apertura, anche alle ripetute sollecitazioni della stessa Associazione per interventi migliorativi sulle pensioni basse. La proposta del Governo è, quindi, condivisibile e, sicuramente, da integrare ulteriormente. Servono, infatti, sottolinea Anp-Cia, azioni ancora più importanti e incisive.Per effetto della rivalutazione, le pensioni minime potrebbero arrivare a 571 euro. Dunque -chiosa Anp-Cia- mancherebbe ancora l’intervento strutturale da noi sempre richiesto. Siamo sempre lontani, è evidente, dai 780 euro della pensione di cittadinanza, ritenute dall’Associazione di Cia il minimo per fare fronte alla crisi, particolarmente acuita dal caro energia e dall’aumento dei costi dei beni di prima necessità come gli alimentari.A tal riguardo, è apprezzabile secondo Anp-Cia, la conferma degli interventi a contenimento dei rincari sulle bollette di luce e gas. Adesso bisogna superare il metodo dei bonus, prevedendo interventi strutturali sia sulle pensioni che sull’inflazione, mettendo al riparo milioni di persone, in particolare anziani, che già vivono una condizione di forte disagio sociale.Resta, infatti, alta la preoccupazione di Anp-Cia per l’incertezza sulle misure in Manovra che riguardano la sfera sanitaria e sociale. Nel primo caso, non si percepiscono impegni adeguati rispetto alle criticità che emergono dopo l’epidemia Covid che ha messo sotto stress tutto il sistema, accumulando pesanti ritardi su visite specialistiche e interventi chirurgici, oltre che sulle azioni della prevenzione. Per quanto riguarda, poi, le politiche sociosanitarie, Anp-Cia ricorda che dovrebbero essere una componente essenziale dell’azione di Governo perché sono alla base della giustizia, della coesione sociale nonché del sistema dei diritti. Anp-Cia seguirà, dunque, con grande attenzione l’iter parlamentare di una Manovra che vale 35 miliardi, pronta al confronto per arrivare entro la fine dell’anno a una legge di Bilancio che sia davvero più giusta e inclusiva.

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Esistono i valori dell’Occidente? Individuo, liberalismo, democrazia

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Roma. Lunedì 28 novembre, alle ore 15:30 presso la sede unAR di Roma (sala Italia, via Ulisse Aldrovandi 16), Convegno organizzato dal Cenacolo Tommaso Moro. L’incontro sarà coordinato da Andrea Monda, direttore dell’Osservatore Romano. La relazione introduttiva sarà svolta da Massimo De Angelis cui seguiranno gli interventi di Paolo Sorbi, Sergio Belardinelli, Francesca Izzo, Rocco Pezzimenti, Giuseppe Vacca e Mario Tronti. Al centro la riflessione sulle diverse visioni contemporanee della democrazia nel mondo occidentale e sul suo stato di salute, sulla frattura dell’equilibrio tra liberalismo e democrazia e sul rischio che una lettura esclusivamente liberista del modello democratico porti sempre più ad un’ideologia aggressiva dei diritti incapace di dialogare con l’altro da sé e incline piuttosto a imporre un modello a tutto il resto del mondo. Aggressività esasperata da un processo che legge la libertà con le lenti distorte della tecnoscienza. Con rischi rilevanti soprattutto in campo biologico.Nella sua introduzione Massimo De Angelis, scrittore e giornalista, prende le mosse dalle teorie di Francis Fukuyama, autore che più distesamente ha affermato e meditato il trionfo del modello occidentale dal punto di vista dei valori, del sistema politico e del modello di civiltà proposto e che però ha anche evidenziato i germi della sua crisi.L’intento è quello di fornire diverse chiavi per una riflessione su questi temi, partendo dall’individuazione di tre macrotemi: i valori del sistema occidentale e la loro eclissi, l’impasse della nostra democrazia, i limiti e le ipocrisie dell’attuale assetto mondiale. http://www.alfaprom.com

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Parlamento europeo: I deputati approvano nuove norme per proteggere le infrastrutture critiche

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

I deputati hanno approvato un accordo con il Consiglio per introdurre delle norme per le valutazioni dei rischi e le strategie di resilienza nazionali. L’accordo armonizza anche la definizione delle infrastrutture critiche per rendere tale definizione coerente tra gli Stati membri. Il testo legislativo è stato adottato con 595 voti favorevoli, 17 contrari e 24 astensioni.Ambito di applicazione più ampio: undici settori coperti La nuova legislazione prevede requisiti più rigorosi per le valutazioni dei rischi e la rendicontazione da parte delle entità coinvolte nei seguenti settori: energia, trasporti, banche, infrastrutture dei mercati finanziari, infrastrutture digitali, acqua potabile e acque reflue, alimenti (comprese la produzione, la trasformazione e la consegna), sanità, pubblica amministrazione e spazio. Con le nuove norme, i Paesi UE dovranno adottare delle strategie di resilienza nazionali e avvalersi di punti di contatto unici, designati da ciascun paese, per trasferire le informazioni agli altri paesi. Per garantire la trasparenza, le entità coinvolte dovranno informare le autorità nazionali di eventuali incidenti o perturbazioni. A loro volta, le autorità dovranno mettere a disposizione del pubblico le informazioni d’interesse generale. La precedente direttiva sulle infrastrutture critiche copriva solo i settori dell’energia e dei trasporti. Il Parlamento europeo ha chiesto la revisione di tale direttiva in una risoluzione sulle conclusioni della commissione speciale sul terrorismo del 2018. I colegislatori hanno inoltre assicurato la coerenza della nuova legislazione con la direttiva sulla cibersicurezza (NIS2) di recente adozione.

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Parlamento europeo: Russia sponsor del terrorismo

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

I deputati hanno riconosciuto la Russia come stato sponsor del terrorismo per le atrocità commesse dal regime di Vladimir Putin contro il popolo ucraino.Il Parlamento ha adottato mercoledì una risoluzione sugli ultimi sviluppi della brutale guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. I deputati sottolineano che gli attacchi e le atrocità intenzionali delle forze russe e dei loro delegati contro i cittadini, la distruzione delle infrastrutture civili, e altre gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario sono tutti atti di terrore e crimini di guerra. Per questo, dichiarano la Russia uno stato sponsor del terrorismo che “utilizza mezzi terroristici”.La risoluzione non legislativa è stata adottata con 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astensioni.Poiché l’UE non può attualmente dichiarare gli stati come sponsor del terrorismo in modo ufficiale, il Parlamento invita l’UE e i suoi Paesi a creare un quadro giuridico adeguato e considerare di aggiungere la Russia a tale lista. Ciò farebbe scattare una serie di misure nei confronti di Mosca e porterebbe serie restrizioni nelle relazioni dell’UE con la Russia.I deputati invitano il Consiglio ad aggiungere anche l’organizzazione paramilitare “Gruppo Wagner”, il 141° Reggimento speciale motorizzato noto anche come “Kadyroviti”, e altri gruppi armati, milizie e delegazioni finanziate dalla Russia nell’elenco dei soggetti terroristici dell’UE.Il Parlamento chiede all’UE di isolare ulteriormente la Russia a livello internazionale, anche per quanto riguarda l’adesione ad organizzazioni e organismi internazionali come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I deputati chiedono inoltre di ridurre i legami diplomatici con la Russia e di limitare i contatti dell’UE con gli ufficiali russi al minimo indispensabile, oltre a chiudere e bandire le istituzioni statali russe nell’UE che diffondono propaganda nel mondo. Data l’escalation di atti di terrore del Cremlino contro il popolo ucraino, i Paesi UE sono esortati a ultimare rapidamente il lavoro del Consiglio sul nono pacchetto di sanzioni contro Mosca. Inoltre, i Paesi UE dovrebbero prevenire, indagare e perseguire qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni in vigore e, insieme alla Commissione, prendere in considerazione eventuali misure contro i paesi che cercano di aiutare la Russia ad eludere le misure.

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Manovra, USB: Giorgia Meloni si inginocchia alla UE e l’Italia corre verso la recessione

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Roma 2 dicembre sciopero generale, il 3 tutti/e a Roma. on una legge di bilancio incapace di contrastare la riduzione inevitabile dei consumi, dovuta alla forte impennata dei prezzi, l’Italia si avvia verso quella recessione ormai considerata inevitabile e, di conseguenza, verso un ulteriore aumento delle disuguaglianze.Sarebbero dovuti intervenire sul fronte delle retribuzioni, sui salari poveri, sulle pensioni al minimo, reintrodurre una maggiore progressività fiscale e magari rafforzare gli ammortizzatori sociali. Avrebbero dovuto e potuto bloccare i prezzi dei beni di prima necessità. E invece hanno fatto l’esatto contrario. Gli interventi sulle pensioni sono stati irrisori, mentre si continua a favorire anche attraverso la tassazione i ceti più abbienti, introducendo i primi assaggi di una futura tassazione piatta. Hanno colpito il reddito di cittadinanza proseguendo la guerra ai poveri, già ingaggiata dai precedenti governi. Hanno ridotto gli sgravi sulle bollette per le famiglie, confermando per intero solo quelli alle imprese. Non hanno tolto l’IVA sul pane e sul latte, che pure era stata ventilata. Ed hanno introdotto un ridicolo aggravio della tassa sugli extraprofitti, peraltro prorogando le scadenze fino al 2024, piuttosto che puntare a recuperare tutto il maltolto che le aziende speculatrici hanno sottratto a milioni di cittadini.Una legge di bilancio, quindi, in assoluta continuità col precedente governo, anzi potremmo dire scritta sotto la supervisione dei ministri del governo Draghi e degli occhiuti commissari della Ue. L’Italia deve comprimere i consumi per combattere l’inflazione e a pagare devono essere innanzitutto i più poveri, poi tutti i settori a reddito fisso a cominciare da quelli con i salari più bassi, e poi via via progressivamente le piccole attività e il mondo del lavoro autonomo, per lasciare inalterati i soli guadagni delle grandi imprese. Lo specchietto per le allodole è rappresentato dal taglio del cuneo fiscale ovvero di quelle tasse che i lavoratori pagano per finanziare alcune voci previdenziali e altri istituti per supportare i lavoratori in caso di malattia o crisi aziendali. Insomma i pochi euro in più direttamente in busta paga sarebbero finanziati dai lavoratori stessi, essendo, quelli del cuneo fiscale, soldi già nella proprietà dei lavoratori. Una partita di giro estremamente vantaggiosa per le imprese e a somma zero per i lavoratori…Di fronte a queste scelte che precipitano il Paese in una condizione di ancora maggiore sofferenza la risposta dello sciopero generale del 2 dicembre e della manifestazione nazionale a Roma di sabato 3 sono ancora più importanti.

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La contestazione immediata dell’infrazione al codice della strada effettuata dai vigili urbani

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Dopo il sinistro La contestazione non vincola il giudice del merito nell’attribuzione della colpa: la responsabilità ben può essere distribuita in modo diverso fra i conducenti antagonisti all’esito del contraddittorio processuale. Il verbale di accertamento, infatti, non è assistito da fede privilegiata soprattutto rispetto alle percezioni sensoriali dei verbalizzanti. Deve inoltre essere esclusa la sommatoria fra indennizzo e risarcimento del danno perché entrambi gli istituti prestano tutela a un unico bene della vita: il danno alla salute. È quanto emerge dalla sentenza 1940/22, pubblicata l’11 novembre dalla prima sezione civile del tribunale di Cosenza, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, di cui ha scritto il sito Cassazione.net,. Non trova ingresso, sul punto, la domanda proposta dalla donna che pure nel sinistro ha riportato un’invalidità permanente al 17 per cento. Nessun dubbio che in base al prudente apprezzamento del giudice si possa arrivare a una ripartizione della responsabilità diversa da quella che emerge dal verbale che accerta l’infrazione, a patto che vi sia una congrua motivazione. Le percezioni sensoriali dei vigili, d’altronde, sono passibili di erronea acquisizione o valutazione e possono essere contestate liberamente con ogni mezzo di prova. E la verifica dell’an debeatur dell’illecito da circolazione deve essere considerato dall’insieme degli elementi obiettivi e confessori raccolti agli atti. Che possono essere contrastati soltanto mediante specifici elementi contrari di valutazione; circostanze, queste, che devono essere provate dal conducente del veicolo che deduce la colpa esclusiva della controparte oppure una diversa misura nella gradazione della responsabilità: non basta una mera difesa. La dinamica, nella specie, corrisponde invece a quella descritta nel verbale: all’attrice va il 70 per cento della colpa perché non si è fermata allo stop. Dalla clausola contrattuale, poi, emerge che a essere contemplato è proprio il danno biologico già richiesto all’assicurazione: il risarcimento sarebbe oggetto di un’inutile duplicazione e dunque il quantum della domanda non può superare il differenziale fra l’entità del danno subito e quello che è già oggetto di liquidazione a livello indennitario.

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Ukraine has Suffered $115B Worth of Infrastructure Damage So Far

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022

Russia’s invasion of Ukraine has caused more than 6,500 civilian deaths so far and forced over 6.5 million people to leave their homes and cross over into neighboring countries, according to the United Nations estimates. However, the country has also suffered devastating infrastructure damage counted in tens of billions of dollars.According to data presented by AugustaFreePress.com, Russia’s war in Ukraine has caused $115bn worth of infrastructure damage so far. Russian missile strikes have targeted and destroyed thousands of Ukrainian homes and tons of infrastructure, including railways, apartment buildings, and hospitals. Although the United States and Ukraine’s European allies have offered billions of dollars in aid to the country since the war began, the war’s aftermath is devastating.According to a survey conducted by the Kyiv School of Economics and the Ministry of Economy of Ukraine, the damage to housing facilities from the Russian invasion of Ukraine based on publicly available evidence was estimated at $47.8bn as of September, or 40% of total damage. Further $35.1bn were recorded in direct losses from damages to transportation infrastructure. Statistics show industry and business services have suffered $9.7bn worth of damage since the war began. Education infrastructure and the agricultural sector followed, with $4.4bn and $4.3bn in total damage, respectively.According to the survey, the Russian invasion of Ukraine has caused $115bn worth of damage to the physical infrastructure, or 57% of the country’s GDP in 2021.The Russian war had a disastrous impact on the Ukrainian economy. Wholesale and retail trade makes up the largest share of the GDP of Ukraine, nearly 14% in 2021. The manufacturing sector ranked second with a 10% share, with food processing as one of the leading subsectors. Agriculture was another major segment vital for export trade. Last year, the value added of agriculture, forestry, and fishing reached nearly 11% of Ukraine’s GDP. However, the war has threatened Ukraine’s international trade, with military actions disrupting the transportation routes for exports and imports.According to the World Bank forecast, Ukraine’s gross domestic product is expected to fall by 35% in 2022. In comparison, the economy of Russia is forecast to see a 4.5% drop this year, the third largest loss among Central and Eastern European and Central Asian countries. The full story and statistics can be found here: https://augustafreepress.com/commercial/ukraine-has-suffered-115b-worth-of-infrastructure-damage-so-far/

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