ROMA – Otto cantanti cantanti provenienti da Roma e dintorni, di cui quattro in prima fila per la vittoria. Parte fortissimo la sfida degli artisti capitolini a Sanremo 2023 dopo le prime previsioni dei bookmaker: davanti a tutti c’è Ultimo, favorito a 2,65 su Planetwin365 e in cerca di rivincita dopo il successo sfiorato nel 2019. Secondo posto per Marco Mengoni, già vincitore nel 2013: il bis del cantante nato nel viterbese ma romano d’adozione è dato a 3,65, mentre a completare il podio virtuale degli analisti è Giorgia, al ritorno dopo più di vent’anni e data a 5,50. Altra presenza romana in quarta posizione, con Elodie a 8; lontani invece Mara Sattei, Ariete e Leo Gassmann, valutati tra 17 e 30, mentre I Cugini di Campagna chiudono a 100. A dare battaglia al “blocco romano” sarà innanzitutto la vicentina Madame, quinta nelle preferenze degli analisti a quota 11. Si candidano a sorpresa della nuova edizione i milanesi Lazza (14) e Tananai (17), mentre dalla Sicilia tornano dopo il quarto posto del 2021 Colapesce Dimartino (ora a 16), piazzati davanti a Levante (17), pure siciliana di nascita. A 17 volte la posta anche LDA, unico campano in gara quest’anno; tra 23 e 28 sono invece piazzati i Modà, i Coma Cose, e Mr Rain; si va oltre quota 30 per Paola e Chiara, Gianluca Grignani e gli Articolo 31, mentre si fermano a 50 Anna Oxa e Rosa Chemical.
Archive for 11 dicembre 2022
Sanremo 2023: il “blocco romano” conquista i bookmaker
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
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Scuola: Stipendi, ingiustizia è fatta
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
La Legge di Bilancio 2023 porterà aumenti di stipendio a colf e badanti. Dal 1° gennaio prossimo si prevedono fino a 125 euro al mese considerando anche le ferie, la tredicesima e il Trattamento di fine rapporto e in base all’adeguamento delle retribuzioni dei lavoratori domestici fino al 9% in più: “è questo l’effetto che l’inflazione del 2022 avrà sulle retribuzioni dei lavoratori domestici nel prossimo anno. Conti alla mano, colf e badanti ottenere stipendi “più ricchi” di 2.000 euro all’anno se assunti dalle famiglie a tempo pieno e per tutto l’anno”, scrive la stampa specializzata. Anief contesta questo modo di procedere del Governo, che non sembra proprio premiare il merito come è stato detto dal primo giorno del suo insediamento. “Perché a colf e badanti viene assegnato un bonus, che porterà da gennaio 2023 aumenti mensili di 125 euro, pari al 9%, mentre agli statali si concedono appena 30 euro di aumento, pari ad un misero 1,5%?”, si chiede Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato autonomo. “Non lo riteniamo tollerabile e giusto – continua il sindacalista -, ricordo che ai dipendenti pubblici, a partire da quelli che lavorano nell’Istruzione, perché hanno gli stipendi più bassi della PA e dimezzati rispetto ad altri Paesi UE, servono assolutamente 150 euro: si tratta non di una concessione, ma dell’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale. Invece, l’assegno una tantum pensato dal Governo è ben cinque volte inferiore. Bando ai proclami: si devono trovare altri 5 miliardi, il prima possibile, per non violare il patto sociale, anche quello recente con il ministro Valditara, con l’abolizione della scala mobile”, conclude Pacifico.
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Scuola Sostegno: le cattedre in deroga dopo due anni si spostano nell’organico di diritto
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
La precarietà che imperversa tra i docenti sostegno continuerà ad imperversare, con la metà del personale destinato a rimanere supplente, fino a quando non spariranno le cattedre in deroga con scadenza 30 giugno: lo sostiene da tempo il sindacato Anief, che adesso chiede ufficialmente, con un emendamento al decreto legge n. 176 Aiuti quater fatto pervenire al Senato, di rivedere la formazione dell’organico di sostegno trasferendo in organico di diritto tutti i posti in deroga confermati per due anni scolastici consecutivi. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief “con questa disposizione normativa potremmo davvero puntare alla continuità didattica degli insegnanti di sostegno e quindi ad una piena integrazione degli alunni con disabilità. Considerando anche che l’operazione non comporterebbe alcun onere maggiore per la finanza pubblica rispetto agli attuali, possiamo tranquillamente asserire che la sua approvazione del DL 176 Aiuti quater comporterebbe solo vantaggi, in primis ai 300mila alunni portatori di disabilità. Ci appelliamo anche al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che a distanza di pochi giorni ha detto di volere riformare il sostegno nelle nostre scuole, perché anche lui ragioni seriamente su questa soluzione all’annoso problema”.
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Outlook 2023, private asset: tre elementi per portafogli resilienti
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
A cura di Nils Rode, Chief Investment Officer, Schroders Capital. Nel 2023 gli investitori in private asset dovranno affrontare un complesso mix di sfide e rischi. La probabilità di una recessione prolungata è concreta, l’inflazione è elevata, i tassi di interesse sono in aumento, mentre il debito complessivo è elevato. La guerra in Ucraina continua, così come la conseguente crisi energetica. Anche se questi fattori scomparissero da un giorno all’altro, rimarrebbero problemi attuali come la disuguaglianza sociale e il populismo. Ad ogni modo, i private asset sono per loro natura investimenti da valutare nel lungo termine. In particolare, ci sono trend di lungo periodo che dovrebbero fornire una spinta propulsiva: cambiamento climatico e decarbonizzazione, rivoluzione tecnologica, stili di vita sostenibili, invecchiamento della popolazione e crescita dei mercati emergenti e di frontiera. Le sfide a breve termine che gli investitori si trovano ad affrontare oggi non incidono sull’urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico e la decarbonizzazione. Tuttavia, il prossimo futuro sarà indubbiamente difficile. Ecco tre elementi chiave su cui gli investitori possono concentrarsi per garantire che le allocazioni di private asset siano il più possibile resistenti alle sfide del mercato a breve termine. Mantenere un ritmo di investimento costante potrebbe essere difficile. Tuttavia, gli investitori che possono effettuare nuovi investimenti in fondi nel 2023 dovrebbero essere incentivati a farlo. Anche se le valutazioni dei private asset tendono a correggere in misura minore rispetto ai mercati quotati, non sono immuni da un aumento dei tassi d’interesse nominali e reali. Tuttavia, il mercato degli asset privati è cresciuto enormemente ed è diventato molto diversificato. In ogni asset class esistono strategie specializzate che dovrebbero resistere anche a una recessione prolungata e profonda. Durante il ciclo boom-bust indotto dalla pandemia, la raccolta di fondi per gli asset privati ha registrato un picco. Tuttavia, l’accumulo di liquidità non è stato uniforme. Alcune strategie hanno visto la raccolta di fondi salire alle stelle, mentre per altre è rimasta più stabile. Per riportare l’accumulo di liquidità a livelli più normali possono essere necessari alcuni trimestri, se non addirittura alcuni anni.Gli investimenti in private asset non sono immuni da situazioni di recessione e riteniamo che gli Stati Uniti, l’Europa continentale e il Regno Unito debbano affrontare un rallentamento economico prolungato in vista del 2023. (abstract by http://www.verinieassociati.com)
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PNRR ricerca: l’impegno dell’Università di Parma per lo sviluppo
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
Parma Risorse per oltre 48 milioni di euro, oltre 160 docenti, ricercatrici e ricercatori coinvolti, più di 190 nuove assunzioni. Sono solo alcuni numeri del PNRR all’Università di Parma: cifre che testimoniano l’eccellenza della ricerca targata Unipr, presentate con i progetti questa mattina in Aula Magna dal Rettore Paolo Andrei e dal referente di Ateneo per il PNRR Andrea Prati. Transizione ecologica, tecnologie per l’agricoltura, mobilità sostenibile, scienze e tecnologie quantistiche, alimentazione sostenibile, neuroscienze e life science sono solo alcuni dei temi su cui si focalizzeranno i 14 progetti al momento approvati e che coinvolgono, in ruoli diversi, l’Università di Parma. I progetti, finanziati prevalentemente nell’ambito della Missione 4, Componente 2 (Dalla Ricerca all’Impresa) del PNRR, porteranno in Unipr risorse per 48.047.771 euro, coinvolgeranno 162 tra docenti, ricercatrici e ricercatori dell’Ateneo e permetteranno la nuova assunzione di 197 persone, oltre all’acquisto di strumentazioni e attrezzature che permetteranno alla ricerca in Ateneo di fare un concreto salto in avanti. L’Università di Parma, insieme agli altri Atenei ed Enti di ricerca della Regione Emilia-Romagna, a una serie di laboratori della Rete Alta Tecnologia regionale e ad ART-ER, ha anche proposto un progetto nell’ambito della linea di investimento per il rafforzamento degli Ecosistemi dell’innovazione – leader territoriali di R&S. Il progetto presentato, Ecosystem for Sustainable Transition in Emilia-Romagna, è risultato primo nella graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento. Il progetto, che per la sola Università di Parma riceverà oltre 12 milioni di euro, è organizzato in 6 spoke su materiali innovativi, energie pulite, green manufacturing, soluzioni per una carbon-neutral society, economia circolare e blu, e High Performance Computing per la transizione ecologica. Lo scopo principale del progetto è sviluppare ricerca e tecnologie che possano essere poi trasferite sulle imprese del territorio, anche mediante la creazione di startup innovative. Sempre nell’ambito della Missione 4, Componente 2, l’Ateneo ha anche ottenuto rilevanti finanziamenti per le infrastrutture di ricerca e le infrastrutture tecnologiche dell’innovazione, per un totale complessivo di oltre 7 milioni di euro. L’Università di Parma riceverà infine anche un finanziamento nell’ambito della Missione 6, Componente 2 del Ministero della Salute per la realizzazione di una proof-of-concept in ambito oncologico e di ricerca clinica traslazionale (soggetto proponente la Regione Veneto), e un finanziamento mediante gli accordi per l’innovazione del Ministero per lo Sviluppo Economico (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy) su tematiche di ricerca legate al packaging innovativo (Progetto RemoPack, guidato da Nordmeccanica S.P.A., Unipr co-proponente con il Centro Cipack).
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“Il Paese per il suo futuro ha bisogno disperatamente di crescita economica”
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
E’ soprattutto un Paese che invecchia e che dovrà finanziare moltissime spese. – spiega Lucia Aleotti, Vicepresidente Farmindustria, intervenuta oggi all’evento “pensiero n° 1, evitare il sottofinanziamento del servizio sanitario nazionale. La nuova legge di bilancio” promosso dall’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità – Lasciare che gli investimenti del settore farmaceutico si localizzino in altri Paesi significa bloccare la crescita di questo settore nel nostro Paese. Per questo serve urgentemente una cabina di regia a livello governativo che metta insieme gli aspetti del diritto alla salute, della necessità di finanziamento, ma risulta importantissima anche la necessità vitale di attrarre gli investimenti farmaceutici per creare PIL e futuro del Paese. Il farmaceutico può essere un motore straordinario di crescita, lo ha dimostrato già in questi anni quando a fronte di settori che entravano in recessione ha saputo viceversa crescere e esportare in tutto il mondo. Con i suoi 34 Miliardi di euro di produzione, quasi 70.000 dipendenti e 220.000 nell’indotto, può essere anche in futuro area trainante o meno. E questo dipende dalle politiche sanitarie che l’Italia metterà in atto: le politiche sanitarie sono politiche industriali, perché ogni volta che si tocca il livello dei prezzi di un farmaco si toccano i ricavi delle imprese. Le imprese del farmaco sono come le altre imprese, hanno bisogno di equilibrio tra i ricavi e gli investimenti e i costi, e in questo momento più che mai, con grandi difficoltà sul fronte dell’esplosione dei costi produttivi, le imprese farmaceutiche sono oggetto di politiche di attrazione da parte dei vari Paesi nel mondo, anche in Europa”.
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PIMCO mercati: Due su tre non è male
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
A cura di Geraldine Sundstrom, Portfolio Manager Asset Allocation di PIMCO. La scorsa settimana è stata caratterizzata da tre eventi importanti per gli operatori di mercato che monitorano l’inflazione statunitense (che al momento sono la quasi totalità). Il primo è stato il discorso del presidente Powell alla Brookings Institution di Washington D.C. mercoledì, il secondo i dati sull’inflazione PCE giovedì (la misura dell’inflazione preferita dalla Fed) e il terzo l’uscita dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti venerdì. Il discorso di Powell è stato il principale market mover. Powell ha esposto le motivazioni per cui essere ottimisti sull’inflazione dei beni e degli alloggi, ma ha sottolineato che l’inflazione salariale continua a preoccupare, tutt’altro che fissare un rallentamento dei rialzi dei tassi per dicembre.Giovedì è stato pubblicato un dato relativamente accomodante sul PCE core, pari al 5,0% su base annua e allo 0,2% su base mensile, in calo rispetto allo 0,5% del mese precedente. Due in discesa, uno deve ancora arrivare e il sentiment di mercato è stato notevolmente positivo. La giornata di venerdì ha tolto un po’ di vigore alla propensione al rischio, poiché i dati mensili sull’occupazione non agricola sono risultati più robusti del previsto, con buste paga pari a 263.000 contro le previsioni di 200.000 e una crescita dei salari di +0,6% contro le previsioni di +0,3%, non proprio quello che la Fed sperava. Tuttavia, per quanto riguarda gli asset rischiosi, due dati su tre sono stati sufficienti e i mercati azionari hanno concluso la settimana in solido rialzo, nonostante qualche oscillazione sulla scia dei dati occupazionali di venerdì. Altrove, anche l’inflazione headline preliminare europea è risultata più contenuta e pari al 10% in calo rispetto al 10,6%, registrando il primo calo in 16 mesi e contribuendo a migliorare il sentiment. Con l’inflazione che resta ancora il principale driver macroeconomico per tutte le asset class, le correlazioni sono rimaste elevate, con l’S&P 500 che ha registrato un rendimento dell’1,2% e i rendimenti a 10 anni che sono scesi sotto il 3,50% per la prima volta da settembre. Anche la volatilità implicita si è ridotta, con l’indice Vix che è sceso al di sotto di 20, segno che gli investitori si sentono più tranquilli in vista della fine dell’anno, ulteriormente favoriti da un dollaro più debole. Per quanto riguarda l’inflazione e la politica monetaria, il prossimo evento importante sarà il dato del CPI statunitense il 13 dicembre, seguito dalla decisione sui tassi della Fed il 14. Nonostante un quadro inflazionistico in lieve miglioramento, l’altro lato dell’equazione ha continuato a peggiorare. Il PMI manifatturiero statunitense ISM si è attestato a 49, registrando la prima contrazione dal 2020. Il PMI manifatturiero europeo si attesta ora a 47,1, saldamente in territorio recessivo, con il Regno Unito che mostra una particolare debolezza a 46,5, leggermente migliore delle aspettative ma al di sotto della soglia dei 50 per il quarto mese consecutivo. Anche le esportazioni tedesche sono risultate significativamente più deboli del previsto, facendo presagire ulteriori sofferenze per la più grande economia europea. Mentre i dati macro dei mercati sviluppati rimangono saldamente orientati verso la recessione, i crescenti segnali di un possibile allentamento della posizione della Cina sulle restrizioni COVID hanno portato al rafforzamento dei prezzi di alcune materie prime e di altri asset legati alla Cina. Una ripresa significativa dell’attività economica cinese nel 2023 contribuirebbe a rafforzare il quadro della crescita a livello globale, ma la cautela rimane all’ordine del giorno, poiché il percorso della Cina verso la riapertura è tutt’altro che chiaro. In prospettiva, prevediamo che la crescita prenderà il posto dell’inflazione come focus principale del mercato in un futuro non troppo lontano. La retorica delle banche centrali inizia a puntare in questa direzione, ma non lo sapremo con certezza fino a quando il picco dell’inflazione non sarà definitivamente alle spalle. Per ora, tutti gli occhi sono puntati sul CPI e la crescita rimane in secondo piano.
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Presentazione del libro 474 risposte di Giuseppe Penone e Alain Elkann
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
Milano Mercoledì 14 dicembre alle ore 18.30 Triennale Milano presenta l’incontro tra Giuseppe Penone, Alain Elkann e Gianfranco Maraniello in occasione della pubblicazione del libro intervista 474 risposte (Bompiani, 2022). L’incontro sarà introdotto da un saluto di Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano. 474 risposte è un racconto autobiografico della vita dell’artista che si snoda attraverso altrettante domande di Alain Elkann. Una conversazione che traccia la vita dell’artista nelle sue tappe fondamentali: l’infanzia nel borgo di Garessio nell’alta Val Tanaro, la scoperta degli elementi che saranno centrali nel suo lavoro come il legno, il bosco, il tempo della natura, l’iscrizione all’Accademia Albertina di Torino, l’utilizzo di materiali inusuali quali piombo, ferro, bronzo, cera, pece, legno, gesso e iuta, i primi alberi scortecciati, l’ingresso nel movimento dell’Arte Povera di Germano Celant. Il racconto definisce il ritratto dell’artista, ad oggi riconosciuto come uno dei più importanti protagonisti dell’arte internazionale le cui opere sono incluse nei principali musei e nelle collezioni di tutto il mondo. Una narrazione che ne ritrae anche la poetica, espressa attraverso le connessioni tra uomo, natura e cultura come unità indivisibili, affrontando il rapporto tra il corpo, il mondo naturale e lo spazio architettonico e sciogliendo il confine tra interno ed esterno.
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Tutto quello che c’è da sapere sul Decreto Aiuti-quater
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
Dall’aumento per il 2022 della soglia dei fringe benefit aziendali che passa da 600 a 3mila euro alla rimodulazione del Superbonus al 90% per le spese sostenute nel 2023 per i condomini. E ancora: la proroga dei bonus energetici per le imprese energivore, gasivore e non estesi anche al mese di dicembre 2022 e la possibilità di rateizzare le bollette energetiche. La circolare n. 14/22 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro offre una mappa delle principali novità introdotte dal Decreto-Aiuti-quater (D.L. n. 176/22), pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 novembre, che introduce diverse misure per contrastare il caro bollette e la crisi energetica. La prima parte del documento si concentra sulla proroga dei crediti d’imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, il regime di fruizione per il mese di dicembre e le modalità e il termine di utilizzo degli stessi (30 giugno 2023), con il relativo obbligo, per i beneficiari, di inviare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione sull’importo del credito maturato nell’esercizio 2022. Spazio poi alla possibilità per le imprese di chiedere ai fornitori la rateizzazione delle bollette energetiche, concessa nel caso di eccedenza dell’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021 per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 entro il 30 settembre 2023. E ancora l’ampliamento del welfare aziendale per il 2022, l’istituzione di un nuovo credito d’imposta per l’adeguamento dei registratori telematici nel 2023 e le modifiche al Superbonus con il nuovo quoziente familiare e degli utili esempi. In chiusura, una tabella di raccordo con evidenze delle modifiche apportate dal decreto in oggetto alla misura del Superbonus.
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Informazione e pubblicità. Quando si confondono
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
E’ un tasto che pochi pigiano perché la reazione è quasi scontata che sia il silenzio: nel rispondere e nel diffondere. Parliamo di alcune informazioni che “disturbano il manovratore” e che, quand’anche vengono divulgate, il presunto manovratore le ignora. Scriviamo del comportamento dei media di fronte alla pubblicità sui loro device. Per quasi tutti (alcuni in modo esclusivo) la pubblicità è ossigeno… e per averlo si fa di tutto, anche venir meno ai presumibili doveri di informazione. Ci è capitato diverse volte di essere all’origine di un’informazione e di non trovar riscontro mediatico. In diversi dicono: “la notizia non è notiziabile”. Si presume che “notiziabile” sia valutazione professionale e, di fronte a questo, non ci resta che prenderne atto. Siamo sicuri della professionalità di questa valutazione? O siamo noi “paranoici”, tali che vediamo censura e omissioni dovunque, cercando giustificazioni alle nostre pretese? Non siamo malvagi e prevenuti se sosteniamo (come anche ci ha detto fra le righe qualcuno del settore) che un’azienda che compra ogni giorno milioni di euro di pubblicità sui media… va trattata in un certo modo. In passato ci è accaduto lo stesso per, restando nello stesso ambito, Tim e Vodafone e… fare 2+2 ci è venuto facile. Non ce la prendiamo per lo specifico. Ad ognuno la propria professionalità. Ci preme, invece, rilevare che l’informazione è anche questa. La confusione tra la stessa e la pubblicità può generare questi “mostri”. Ricordiamocelo quando leggiamo, vediamo e ascoltiamo.Un altro aspetto dello stesso problema, che accenniamo: articoli/notizie non esplicitamente pubblicitari che – in genere per volontà dell’editore – sono costruiti intorno alla valorizzazione di un prodotto. Alcuni (rari) scrivono esplicitamente che nel testo ci sono anche informazioni pubblicitarie; altri (tanti) non lo scrivono. Vincenzo Donvito Maxia http://www.aduc.it
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“Officina delle opportunità per l’orientamento e l’inserimento lavorativo”
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
Roma Martedì 13 alle 14, nel Palazzo del Vicariato, con il cardinale Angelo De Donatis, il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri e il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori. Offrire sostegno e accompagnamento socio-lavorativo ai soggetti economicamente più vulnerabili, ancor più nel contesto attuale in cui le persone fragili rischiano di rimanere intrappolate nella spirale della povertà. È l’obiettivo del progetto “Officina delle Opportunità per l’orientamento e l’inserimento lavorativo” che vede la collaborazione del Vicariato di Roma, la Regione Lazio e Roma Capitale. L’iniziativa si colloca in continuità con il progetto Alleanza per Roma che i tre enti hanno sottoscritto durante l’emergenza Covid-19 e che ha dispiegato i suoi effetti sino al 31 luglio 2021. Il progetto verrà presentato all’atto della sottoscrizione del protocollo d’intesa il prossimo 13 dicembre, alle ore 14, nella Sala Cardinale Ugo Poletti del Palazzo Apostolico Lateranense (piazza San Giovanni in Laterano, 6/A). Saranno presenti il cardinale vicario Angelo De Donatis, il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri e il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori. Fonte: press.vatican
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Women for peace: the Afghan challenge
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
Roma martedì 13 dicembre alle 15.00 Sala Conferenze Internazionali, piazzale della Farnesina 1. Come far sì che le donne afghane riconquistino i diritti perduti? In occasione della giornata internazionale dei diritti umani, se ne parlerà alla Farnesina con le donne afghane protagoniste dei dialoghi di Doha, la giornalista Mahmouba Seraj che vive a Kabul, esponenti della diplomazia, durante un Convegno che riassume un anno di lavoro della Task-force creata dall’antenna italiana di Women In International Security (WIIS Italy), l’associazione internazionale delle donne che lavorano nell’ambito della pace e della sicurezza internazionale. Nata con l’intento di creare una rete di solidarietà a sostegno dei diritti delle donne afghane, la task-force voluta da WIIS e dalla Farnesina organizza un convegno per indicare le possibili mosse da compiere per aiutare le donne afghane e includerle nelle decisioni sul futuro del paese. Ci saranno Fatima Galiani, negoziatrice afghana che ha partecipato agli accordi di Doha, Loredana Teodorescu, presidente di WIIS Italy e responsabile del Network delle Donne Mediatrici del Mediterraneo, Maria Tripodi, sottosegretaria agli Affari Esteri, ma anche Mahmouba Seraj, giornalista afghana che vive a Kabul, e altre donne impegnate per il futuro dell’Afghanistan e per i diritti delle donne.
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Robeco: Dalle api all’acqua, l’urgenza di tutelare la biodiversità
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
A cura di Lucian Peppelenbos, Climate Strategist di Robeco. La tutela della biodiversità è diventata urgente quanto la necessità di affrontare il cambiamento climatico; gli investitori, in questo ambito, possono svolgere un ruolo fondamentale. Gli investitori possono contribuire assicurandosi che le aziende in cui investono aiutino a ridurre o contrastare i fattori che determinano la perdita di biodiversità. Stiamo consumando le risorse del pianeta a un ritmo tale che la Terra non è in grado di rigenerarsi. Poiché dipendiamo dalla natura per tutto ciò che facciamo, questo è un grosso problema per noi. Sta diventando un rischio di investimento sistemico.La nostra economia e società dipendono interamente dalla biosfera, dagli ecosistemi e dai servizi ecosistemici. Se questi servizi si degradano, anche l’attività economica è a rischio. È un problema molto più urgente di quanto si pensi e sta avendo attualmente effetti diretti sull’economia.Un altro servizio ecosistemico vitale è l’acqua. Le recenti siccità, come quelle che si sono verificate quest’anno in tutti i continenti, aumentano il rischio di fallimento dei raccolti e, in alcune zone dell’Africa, di scarsità alimentare. Ma gli effetti non si fermano qui: l’acqua è vitale anche per l’industria e il commercio sui fiumi che si stanno prosciugando. Anche la pesca è una delle industrie più distruttive. I pescherecci a strascico emettono una quantità di CO2 pari a quella dell’industria aerea. Inoltre, il processo di pesca a strascico distrugge tutta la biodiversità presente sui fondali marini.L’UE ha ora il suo Green Deal – un piano piuttosto rigido ma, allo stesso tempo, interessante. Di recente sono state annunciate alcune leggi che fanno parte del Green Deal e che ridurranno del 50% l’uso dei pesticidi e proteggeranno il 20% di tutta la natura europea. Ci aspettiamo che nei prossimi anni assisteremo ad un incremento: limiti reali e severi all’attività economica. Perché il costo del non agire sta iniziando a superare il costo di queste misure di limitazione.I divieti, però, non bastano. Abbiamo bisogno di incentivi politici che premino le attività positive per la natura. L’azione di mercato non progredirà abbastanza velocemente finché ci saranno gli incentivi sbagliati. Questo vale sia per il clima che per la biodiversità.Un’economia positiva per la natura è essenzialmente un’economia circolare, in cui le risorse naturali vengono utilizzate e riutilizzate al posto dell’attuale modello economico lineare di prendere, usare e smaltire. L’economia circolare non solo aiuta il clima e la biodiversità, ma potrebbe aprire un mercato da 4,5 trilioni di dollari per il riutilizzo, la riprogettazione, la riparazione e il riciclo.Cambiare i processi di consumo significa anche cambiare le abitudini umane. Per produrre un solo grammo di carne bovina sono necessari sei grammi di proteine vegetali in terreni agricoli e mangimi. Nel frattempo, i bovini sono una delle principali fonti di emissioni di metano, che contribuiscono per il 14,5% ai gas serra globali.Il consumo di carne nei Paesi industrializzati è insostenibile a livello globale. Ma non si tratta solo di carne. Il sistema alimentare in generale è fortemente inefficiente: un terzo di ogni caloria prodotta si perde nel processo di produzione alimentare, dall’allevamento alla tavola.Ci sono anche inefficienze relative: in Messico occorrono cinque volte più mucche per produrre la stessa quantità di latte di una mucca statunitense al di là della frontiera, mentre in India ne occorrono fino a 20. Come fattore di compensazione, mentre l’India ha una popolazione di 1,4 miliardi di persone, il 40% degli indiani è vegetariano.Quindi, cosa possono fare gli investitori? Essi non hanno il potere dei governi, ma hanno autonomia sull’allocazione dei capitali, oltre a quello della partecipazione attiva, come l’engagement, per fare la differenza. Possiamo sfruttare l’engagement con le aziende e indirizzare il capitale verso le migliori soluzioni esistenti. Un’altra cosa che possiamo fare è orientare sistematicamente i nostri portafogli verso aziende che non sono necessariamente soluzioni per la biodivesità in sé, ma che stanno contribuendo a invertire la perdita di biodiversità. Fonte by http://www.verinieassociati.com
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Moneyfarm scala a livello internazionale con l’acquisizione del 100% di Profile Pensions
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
Londra/Milano. MFM Holding Ltd, (Moneyfarm), società internazionale di consulenza finanziaria con approccio digitale, annuncia l’acquisizione del 100% di Profile Financial Solutions Ltd (Profile Pensions), consulente digitale leader in UK, specializzato nell’aggregazione e consolidamento di posizioni pensionistiche, che conta oltre un miliardo di euro di masse e 24.000 clienti. L’operazione segna un progresso significativo nel percorso di espansione internazionale di Moneyfarm che supera i 3,8 miliardi di euro di masse in gestione e i 115.000 clienti a livello globale, affermandosi tra i leader nella gestione del risparmio con approccio digitale a livello europeo. L’operazione conferma anche il positivo trend di crescita di Moneyfarm nei suoi mercati di riferimento: nel primo semestre 2022, nonostante la complessa fase attraversata dai mercati finanziari, Moneyfarm ha visto infatti crescere positivamente masse e clienti grazie al suo costante impegno nello sviluppo dei segmenti di business B2C e B2B2C e alla sua continua attenzione all’evoluzione delle esigenze di clienti e partner nel mutato contesto. Rispetto al primo semestre 2021, al 30.06.2022 Moneyfarm ha registrato un incremento del 36% dei flussi netti positivi, del 46% delle masse in gestione e un aumento del 50% della base clienti. A gennaio 2022 Moneyfarm ha inoltre completato un nuovo round di finanziamento del valore di circa €53 milioni, sottoscritto da M&G plc, “lead investor”, e da Poste Italiane S.p.A., già azionista di minoranza dal 2019. Contestualmente, M&G e Moneyfarm hanno siglato una partnership commerciale per il lancio di una nuova soluzione di investimento digitale sul mercato britannico. L’operazione di acquisizione del 100% di Profile Pensions avverrà con un mix di cassa e azioni Moneyfarm. La componente in cassa sarà finanziata dagli attuali azionisti di Moneyfarm, in particolare da M&G plc, Poste Italiane S.p.A, Cabot Square Capital, United Ventures e Fondazione di Sardegna. Conseguentemente Smedvig Capital, principale azionista di Profile Pensions, diventerà azionista di minoranza di Moneyfarm. Il closing dell’operazione è previsto nel corso del primo semestre del 2023, previe le necessarie autorizzazioni delle autorità di vigilanza. Barclays Bank PLC, attraverso la sua divisione di Investment Banking, ha operato in qualità di advisor finanziario e Linklaters in qualità di advisor legale di Moneyfarm.
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Istruzione: Decreto legge Aiuti Quater, segnalati gli emendamenti chiesti da Anief per salvaguardare il personale
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
I senatori delle commissioni di competenza hanno selezionato gli emendamenti al voto in quinta Commissione, Bilancio, di Palazzo Madama per accelerare le votazioni. Riguardano aspetti decisivi per risolvere questioni importanti che rischiano altrimenti di incancrenirsi: il reintegro del personale assunto con riserva e poi licenziato; la valorizzazione dei DSGA, con integrazione delle graduatorie del concorso straordinario, più deroghe per vincoli e mobilità; l’avvio di un corso-concorso riservato ai dirigenti scolastici; la valorizzazione degli ordinamenti professionali del personale ATA; l’adeguamento in organico di diritto dei posti in deroga su sostegno; la trasformazione a regime degli aumenti una tantum del salario accessorio 2022 del personale scolastico.Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Stiamo seguendo con vivo interesse l’esito delle nostre proposte emendative. Inoltre, il nostro sindacato ha ripresentato gli emendamenti esclusi al disegno di legge di Bilancio con la Confedir in quinta Commissione Bilancio della Camera dei Deputati all’interno di una memoria con 30 nuove proposte emendative.
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Istruzione: Contratto, firmato il rinnovo all’Aran per dare aumenti e arretrati a 1,5 milioni di dipendenti entro Natale
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
All’Aran i sindacati rappresentativi hanno sottoscritto definitivamente la parte economica del contratto collettivo nazionale di lavoro già definita lo scorso 11 novembre che coinvolge circa un milione e mezzo di dipendenti del comparto Istruzione e Ricerca: gli arretrati e gli aumenti in busta paga, che andranno ad incidere sulla parte fissa tabellare e sul salario accessorio, arriveranno in questo modo prima di Natale. L’accordo, che arriva dopo il via libera della Corte dei Conti, riguarda il triennio 2019/2021: a fronte dell’1,7% del tasso di inflazione programmata e dell’indennità di vacanza contrattuale erogata, si assegneranno arretrati per 2.400 euro e aumenti di 120 euro medi, con un incremento del 4,2%. Nelle prossime ore l’Aran trasmetterà il testo agli organi competenti per permettere il pagamento delle spettanze, arretrati e aumenti, entro Natale. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, presente all’Aran, spiega che quello di oggi “è un accordo ponte, da noi chiesto già ad inizio estate, in attesa della sottoscrizione delle altre parti del contratto relative ad altri aspetti economici, come l’ordinamento professionale Ata, oltre che giuridici, che giunge dopo lo stanziamento di ulteriori 500 milioni per il salario accessorio del personale docente e Ata (100 milioni per RDP e CIA a partire dal 2022, 100 milioni una tantum per il 2022, più 300 milioni per valorizzare il personale docente cui si aggiungono altri 150 milioni nell’ultimo disegno di legge di bilancio)”.“Ora tocca al Governo – prosegue Pacifico – stanziare altri 5 miliardi per allineare l’indennità di vacanza contrattuale in attesa di trovare le risorse per il nuovo accordo per il triennio 2022/2024 rispetto al tasso di inflazione per il 2022/2023 del 11,4%, oltre che garantire da subito ulteriori aumenti a gennaio automatici di 150 euro a dispetto dei 30 euro stanziati con assegno una tantum nella manovra 2023”.Anief ricorda che a questo scopo ha chiesto e ottenuto la presentazione di diversi emendamenti al decreto legge Aiuti quater e al disegno di legge di bilancio 2023, con il fine di rimettere alla contrattazione le risorse per la valorizzazione professionale del personale docente e per finanziare la riforma dell’ordinamento professionale del personale Ata e la valorizzazione dei Dsga. Con la sottoscrizione del Ccnl 2019-21 cadrà anche l’ultimo ostacolo al pieno esercizio della rappresentatività di Anief, che da domani potrà così nominare propri rappresentanti (TAS) in ogni sede di lavoro per la contrattazione integrativa di istituto, ateneo, enti di ricerca, accademie e conservatori e partecipare alla contrattazione integrativa nazionale e regionale. “Grazie a chi ci ha sostenuto, è solo l’inizio”, chiosa il presidente Pacifico.
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PGIM Investments nomina l’ Head of International Distribution
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
LONDRA. PGIM Investments ha ulteriormente rafforzato la propria attività internazionale con la nomina di Matt Shafer come Head of International Distribution, a partire dal 1° dicembre 2022. Basato a Londra, Matt risponde a Stuart Parker, Presidente e CEO di PGIM Investments. Matt proviene da BNY Mellon Investment Management e, in precedenza, ha lavorato per Natixis Investment Managers.PGIM Investments è la divisione che si occupa della distribuzione dei fondi di PGIM, il business di gestione patrimoniale globale con 1.200 miliardi di dollari* in gestione di Prudential Financial, Inc. (NYSE: PRU), con sede negli Stati Uniti.In questo ruolo di nuova creazione, Matt guida gli ambiziosi piani di crescita di PGIM Investments nei mercati, wholesale e retail, esclusi gli Stati Uniti. La sua attenzione si concentra sull’ampliamento e l’approfondimento delle relazioni di PGIM Investments con banche private, gestori patrimoniali indipendenti, fondo di fondi, family office e altri distributori. Ha in capo la supervisione esecutiva della strategia di distribuzione internazionale, lavorando a stretto contatto con le altre affiliate di PGIM per identificare le opportunità volte a offrire soluzioni innovative e interessanti ai clienti internazionali. PGIM Investments ha ampliato in modo significativo la sua presenza in Europa e in Asia con otto uffici a Londra, Amsterdam, Dublino, Francoforte, Milano, Zurigo, Hong Kong e Singapore. Offre competenze d’investimento leader in tutte le principali asset class gestite dalle affiliate specializzate e indipendenti di PGIM, tra cui PGIM Fixed Income, PGIM Real Estate, PGIM Private Capital, Jennison Associates, PGIM Wadhwani e PGIM Quantitative Solutions. Attraverso veicoli di fondi registrati in 18 Paesi, gli investitori possono ottenere un’esposizione a strategie attive long-only a reddito fisso, azionarie fondamentali e quantitative. PGIM Investments ha anche un’offerta di investimenti alternativi di spicco nei settori immobiliare, del capitale privato e delle alternative liquide.
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DLA Piper e FIVELEX nel finanziamento degli impianti idroelettrici del Fondo Alps Energy
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
Lo studio internazionale DLA Piper ha agito al fianco di Banco BPM e BCC Banca ICCREA, capogruppo del Gruppo BCC Iccrea, quali banche arranger e banche finanziatrici, in una operazione di project finance in favore del fondo immobiliare di investimento speculativo di tipo chiuso “Alps Energy RE Fund”, gestito da Castello SGR, e della sua controllata Idroemilia, entrambi assistiti da FIVELEX Studio Legale e Tributario. Banco BPM ha anche agito in qualità di banca depositaria e banca agente. L’operazione, di importo complessivo di 19 milioni di euro, ha consentito il rifinanziamento dell’indebitamento e l’acquisizione relativi a cinque impianti idroelettrici, di cui due siti nelle Provincie de L’Aquila e di Pistoia acquisiti in proprietà al Fondo, e tre siti lungo le rive del fiume Secchia nelle provincie di Modena e Reggio Emilia, di proprietà della controllata Idroemilia. Gli impianti del Fondo sono concessi in locazione a due società di progetto che li eserciscono, mentre gli impianti della controllata Idroemilia verranno concessi in locazione ad una newco espressione del partner tecnico del Fondo. DLA Piper ha assistito gli istituti finanziatori curando la predisposizione e la negoziazione di tutta la documentazione finanziaria relativa al progetto, con un team multidisciplinare coordinato dal partner Giovanni Ragnoni Bosco Lucarelli e composto dagli avvocati Francesco Chericoni, quale project manager dell’operazione, e Alessandra Fanelli. La partner Germana Cassar e l’avvocato Mattia Malinverni hanno curato i profili amministrativi e regolamentari. Il partner Andrea Di Dio si è invece occupato degli aspetti fiscali.FIVELEX Studio Legale e Tributario, ha assistito il Fondo e Idroemilia con un team multidisciplinare composto per la parte legal dal partner Mara Fittipaldi e dagli avvocati Alessandra Iandoli e Alice Alessandri nonché da Filippo Vialetto e per la parte tax dal partner Francesco Mantegazza e dal managing associate Andrea Brambilla. Per il completamento dell’operazione, gli aspetti notarili sono stati seguiti dal notaio Fabio Gaspare Pantè.
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US Consumers to Generate Nearly 60% of Global Sports and Energy Drinks Revenue in 2022
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
Energy and sports drinks are set to become a $166bn worth industry in 2022, with revenues growing by a CAGR of 4.5% year-over-year. Although the two drinks are bought by consumers worldwide, most revenues will come from only one country.According to data presented by SportsLens.com, consumers from the United States are expected to generate $96.7bn or nearly 60% of global sports and energy drink revenues this year.The World`s Largest Sports and Energy Drinks Consumers. Sports and energy drinks revenues continued rising this year, despite weak consumer spending and surging prices of all food and beverage categories. According to a Statista survey, last year, the market hit $159.1bn in revenue, up from $136.2bn in 2020, rising by 16.8% year-over-year. This year the annual revenue growth rate slowed down to 4.5% but is expected to triple and reach almost 13% in 2023. Also, the revenue is forecast to hit nearly $188bn next year, up from $166.3bn in 2022. As the world`s largest consumer of sports and energy drinks, the United States is expected to generate 58% of that value. Statista data show Americans will spend more than $96bn on sports and energy drinks this year, six times more than Chinese and Japanese consumers combined. As the world`s second-largest sports and energy drinks market, China is expected to see over $9bn in revenue this year, almost 55% more than third-ranked Japan. Indonesia and Spain round the top five list, with $4.9bn and $4.6bn in revenue in 2022, respectively. According to Statista, the average revenue per capita of the global energy and sports drinks market amounted to $21.85 in 2022, up from $21.1 last year. However, Statista estimates this figure will reach $27.5 in the next three years. Statistics show the average price per unit has increased by 7% since last year, from $6.33 to $6.79. This figure is expected to grow by another 15% and reach $7.82 in 2025. However, while revenue and price grew, the average consumption dropped. According to Statista, the global per capita consumption of energy and sports drinks amounted to 3.22 liters in 2022, down from 3.22 liters a year ago. Still, Statista expects this figure to reach 3.51 liters in the next three years.The full story and statistics can be found here: https://sportslens.com/news/us-consumers-to-generate-nearly-60-of-global-sports-and-energy-drinks-revenue-in-2022/
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Norwegian Company Fjorda’s Omega-3 supplements are now Friend of the Sea® Certified
Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022
In October this year, Friend of the Sea® certified a new Norway based omega-3 company. Founded this past year in 2022, Fjorda is a women-led company “passionate about our collective well-being.” Fjorda is located in Kristiansund, on the coast of Norway. A city with a fish oil history that goes back almost 200 years. This tradition combined with new technology makes them capable of producing capsules with more concentrated omega-3 EPA and DHA per capsule, increasing their health effects.Fjorda’s commitment to sustainability was a cornerstone of the company’s growth. Regarding Fjorda’s Friend of the Sea® certification, Co-owner and Marketing Manager Beate says: “We want to be on top of the standards in the supplement industry so that it becomes mandatory for everyone to have sustainability on their agenda.” Besides their Friend of the Sea® certification, they use recycled aluminium bottles and labels manufactured by an Eco-lighthouse certified Norwegian company. They’ve also committed to three UN Sustainability goals, with the aim to continuously improve as they grow. At heart, Fjorda’s founders believe the effort to keep a small environmental footprint will only improve their products, keeping their quality standards high. Omega-3s in general are a family of “good” fats that are scientifically backed to be an incredible health supplement for a wide variety of reasons. However, Fjorda creates its supplements to be targeted to a particular health concern, structured around the four most beneficial uses of omega-3s: heart, brain, pregnancy, and immunity.They have intentionally made small capsules that are easy to swallow, but still potent to cover your daily requirements to maintain a healthy life. The supplements are targeted to each health condition. For example, the “heart” pills have a higher ratio of EPA to DHA, which is shown to help maintain normal cardiovascular health, blood pressure, and triglyceride levels. Conversely, the “brain” supplement is formulated with ultra-pure DHA, commonly known as “brain gold”. In addition, all contain more than 75% omega-3, a very high percentage in the industry. Omega-3s are found in fish, fish oil, flaxseed, walnuts, leafy greens, and other foods to a lesser degree. Unfortunately, most Western diets do not get enough Omega-3s so supplements are an important replacement and Fjorda’s rendition ensures that one is getting the appropriate nutrients for each health concern. One of Friend of the Sea’s largest categories of certifications is in the nutraceutical industry. Though it is not often addressed, supplements have an environmental impact just like any other product. Omega-3’s like those sold by Fjorda are traditionally made using fish oil. They are one of the most popular categories of supplements, making up 16% of supplements bought in the US, the world’s biggest supplement market. Due to the growing demand for fish and fish products in recent years, there is an increasing need to fish responsibly. In just under 60 years, seafood production increased from 19.3 million tons (1950) to 163 million tons (2009).
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