Roma giovedì 15 dicembre al Teatro Argentina (ore 21) con un ‘classico’ del repertorio pianistico, i 24 Preludi op. 28 di Chopin, che ha recentemente inciso per la Warner. “Un viaggio nel respiro del mondo, nell’emotività umana” come racconta la stessa pianista, che sul palco viene affiancata da Alessandro Baricco, scrittore che più volte si è cimentato con arguzia e intelligenza nell’universo musicale e che per l’occasione introdurrà il concerto, a suggerire le tante, possibili strade che queste pagine pianistiche possono percorrere. Accanto all’attività concertistica internazionale, Campaner si è spinta a partecipare e a promuovere progetti che coniugano la musica classica con la danza contemporanea, il teatro, il jazz, la poesia, anche con tecniche all’avanguardia come il realtime graphic system. Diffonde con impegno la musica contemporanea, interprete di diverse prime assolute di pezzi a lei dedicati, e collabora con le star del jazz come Franco D’Andrea, Leszek Mozdzer, Stefano Bollani, fino al progetto di musica elettronica con Boosta dei Subsonica. L’ultimo lavoro discografico della pianista per la Warner, pubblicato nel 2021, torna al cuore del repertorio romantico. Scritti con ogni probabilità nel 1838, dati alle stampe nel 1839, i 24 Preludi costituiscono la prima vera e insuperata prova del compositore polacco, che con quest’opera aprirà la strada fino al Novecento, pensando alla scrittura pianistica di Debussy, Rachmaninoff o Skrjabin. Un caso unico per la concentrazione, l’immediatezza, le soluzioni armoniche, l’allontanamento da regole formali e da consuetudini. Robert Schumann con acume critico definì i Preludi “Schizzi, incipit di studi, ovvero frammenti di rovine, penne d’aquila, selvaggiamente disposte alla rinfusa”, e prosegue nel suo commento “la scrittura delicata e perlacea indica in ciascuno di essi: lo scrisse Fryderyk Chopin. Lo si riconosce dalle pause e dal respiro impetuoso. Egli è e rimarrà il più ardito e il più fiero spirito poetico dell’epoca”. Il concerto del 15 dicembre è l’ultimo del 2022 per la Filarmonica Romana che riprenderà al Teatro Argentina il 26 gennaio del nuovo anno con il terzo concerto del Quartetto Prometeo dell’integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič. Ma è anche l’ultimo recital in Italia di Gloria Campaner, che saluta per il momento il suo pubblico: “Questo recital per la Filarmonica Romana, in una città a cui sono molto legata come la Capitale – racconta la pianista trentaseienne di Jesolo – rappresenta una tappa per me molto importante perché segna l’inizio di un nuovo capitolo della mia vita: dalla fine dell’anno sospenderò l’attività concertistica e mi dedicherò a sviluppare un progetto a cui lavoro da tempo legato alla creatività, alle emozioni e ai giovani talenti. Sono immensamente grata per tutte le soddisfazioni e l’affetto che ho ricevuto dal pubblico e non solo. Devo moltissimo a tutti coloro che mi hanno accompagnato e hanno supportato le mie scelte artistiche e professionali; è anche grazie a loro se oggi riesco a trovare in me la forza e la maturità per sospendere un gesto a cui ho dedicato tutta una vita e regalarmi l’opportunità di continuare a crescere nell’amore per la musica al fianco di giovani musicisti e performers, sperando di aiutarli a vivere con gioia e serenità il privilegio di stare sul palcoscenico”.
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La pianista Gloria Campaner torna a suonare per l’Accademia Filarmonica Romana
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
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Teatro: “L’ispettore Drake e il delitto perfeto”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
Roma Dal 31 dicembre al 22 gennaio 2023 – Via Giuseppe De Santis 29 Teatro degli audaci. Il teatro degli Audaci si tinge di giallo con la splendida rivisitazione di un famoso thriller inglese “L’ispettore Drake e il delitto perfeto” di David Tristram, per la regia di Flavio De Paola con Flavio De Paola, Emiliano Ottaviani, Serena Renzi, Ilario Crudetti, Valentina Mauro.L’Ispettore Drake e il suo fido aiutante Plod si ritrovano a dover affrontare la più grande sfida delle loro carriere: risolvere un misterioso e intricato delitto. Chi è il misterioso dottor Short? È stato lui ad uccidere la sua quarta moglie o è stata la sua quarta moglie a uccidere lui? Ha veramente due sorelle di nome Sabrina o una delle due mente? Che ci fa il Papa nel bosco? Ma soprattutto, perché c’è un lampione in salotto? Queste sono solo alcune delle tante domande a cui l’ispettore dovrà dare una risposta! Personaggio surreale al servizio di un thriller surreale, l’Ispettore Drake racchiude in sé tutti i luoghi comuni del detective esasperati all’ennesima potenza, fino ad ottenere una miscela esplosiva e irresistibilmente comica. La sua lampante incompetenza, malcelata da un atteggiamento serioso e goffamente beffardo, è resa ancora più esilarante dall’accoppiata con il sergente Plod, il peggior assistente che un detective possa desiderare di avere al suo fianco quando si sta indagando su un omicidio! In questa esilarante commedia inglese si alternano continue e inaspettate gag e innumerevoli colpi di scena, trascinando lo spettatore in un universo goliardico dove tutto, ma proprio tutto può accadere, e dove ciò che è incredibile diventa magicamente plausibile. Ma questi quesiti sono solo una parte degli enigmi che l’Ispettore Drake dovrà risolvere e che sarà possibile scoprire soltanto vedendo questo divertentissimo spettacolo. Quale migliore occasione, se non Capodanno 2023 per assistere ad uno spettacolo unico ed irripetibile grazie alla compagnia degli Audaci? Per chi è fuori Roma, invece, sarà possibile prenotare il posto in prima fila, telefonando al botteghino e assicurandosi due ore di “ricche e grasse” risate! http://www.teatrodegliaudaci.it/
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Levi (AIE): “Fortissima preoccupazione per l’ipotesi di cancellazione, confidiamo in un ripensamento”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
“C’è fortissima preoccupazione per l’ipotesi di cancellazione del bonus cultura per i neodiciottenni, la misura che stanzia 500 euro per i consumi culturali delle ragazze e dei ragazzi che diventano maggiorenni” ha dichiarato il presidente dell’Associazione Italiana Editori Ricardo Franco Levi nel terzo giorno di Più libri più liberi, fiera nazionale della piccola e media editoria.“Proprio nel momento in cui l’Europa ci sta copiando una misura che aiuta le famiglie e rilancia i consumi culturali facendo leva sulla domanda dei più giovani, non riusciamo a comprendere la logica e non possiamo condividere il contenuto di questo provvedimento. Confidiamo che ci possa essere un ripensamento”, conclude Levi.
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Europa. Non basta covid, guerra, energia per capire che è l’Unione che fa la forza
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
Che l’Ue sia importante non siamo certo noi a doverlo ricordare. Oggi siamo vivi e possiamo ancora mangiare, riscaldarci, lavorare e divertirci solo grazie al fatto che siamo nell’Unione. Ma sembra che nell’Unione questo non sia chiaro, partendo proprio da cose elementari e di base. Ora, a parte l’Ungheria di Orban, per capire che – banalmente – l’Unione fa la forza, ci sembra che non ci voglia tanto, ma sembra che questo non sia chiaro a due Paesi importanti come Austria e Paesi Bassi.. L’area Schengen dell’UE, priva di frontiere, è la più grande zona di libera circolazione al mondo ed è spesso citata come uno dei principali risultati dell’integrazione europea. Dal 1 gennaio 2023 ne farà parte la Croazia (in Ue da luglio 2013), ma è stata respinta l’adesione a Bulgaria e Romania (in Ue dal 2007). Il veto viene per entrambi dall’Austria, per la sola Romania dai Paesi Bassi. Eppure Romania e Bulgaria “soddisfano tutti i requisiti. Hanno aspettato a lungo. I loro cittadini meritano di far parte a pieno titolo dell’area Schengen”, ha dichiarato ai giornalisti Ylva Johansson, Commissario europeo per gli Affari interni. Il Parlamento europeo ha votato a favore. Il veto sarebbe a causa delle preoccupazioni che Austria e Paesi Bassi hanno su come Bulgaria e Romania affrontano corruzione e migrazione… preoccupazioni che possono ben essere estese a tutti i paesi dell’Europa centrale e orientale, ma anche a Italia e Grecia…. C’è qualcuno che sembra considerare l’Unione come una sorta di club e non un progetto politico verso gli Stati Uniti d’Europa. Progetto in cui è bene “lavare i presunti panni sporchi in casa” piuttosto che aspettare che ognuno si presenti alla porta con un lindo corredo di lusso. Valga un solo esempio: non è forse la legislazione Ue ad aver favorito ricchezza e diritti? Imponendo anche a chi fa finta di non aver compreso la superiorità in certi ambiti del diritto europeo su quello nazionale, e della opportunità di estendere questi ambiti (salute e difesa, per esempio)?Crediamo ci si confronti male con l’esclusione contrapposta all’inclusione, per quanto problematica potrebbe essere. By Vincenzo Donvito Maxia http://www.aduc.it
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C’è un 17% di italiani (15-74 anni) che leggono, ma solo online o su smartphone
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
Sono persone che fruiscono di contenuti editoriali sui social network, online su siti specializzati o dedicati alla fanficition, ma che non hanno invece familiarità con i libri, nemmeno in versione elettronica o audio. I dati sono stati presentati a Più libri più liberi – Fiera nazionale della piccola e media editoria organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) e in programma fino all’11 dicembre alla Nuvola e Roma, durante l’incontro Gli altri modi di leggere, organizzato in collaborazione con ALDUS UP, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito di Europa Creativa. “Stiamo parlando di un 17% di italiani – ha spiegato Giovanni Peresson, responsabile ufficio studi di AIE – che, pur non leggendo libri, ebook, ascoltando audiolibri, esprimono una domanda di evasione, informazione, aggiornamento attraverso la lettura di contenuti editoriali da altri dispositivi. È un pubblico che si può intercettare ma che pone anche delle criticità: parliamo di persone con bassi indici di competenze alfabetiche e che può avere difficoltà ad approcciarsi a sistemi di lettura più articolati”.Insieme a Gianni Peresson, che ha illustrato i dati, sono intervenuti Angelo Piero Cappello (Centro per il libro e la lettura) ed Elisa Salamini (Mamamò), con la moderazione di Cristina Mussinelli (ufficio studi AIE).La ricerca mostra inoltre come la percentuale di persone che rifiuta qualsiasi tipo di lettura sia in calo: è passata dal 16% nel 2017 al 14% nel 2019, per poi attestarsi all’11% nel 2022.Per quanto riguarda i media attraverso cui gli italiani accedono ai mondi narrativi, a quello delle utilità pratiche e a quello degli approfondimenti culturali e divulgazione, la televisione si conferma il media di gran lungo più seguito, crescono i social network, ma il libro – nelle sue versioni a stampa, ebook o audio – continua a giocare un ruolo importantissimo. Per quanto riguarda i mondi narrativi in particolare, la tv in chiaro è la porta d’accesso per il 75% degli italiani, la pay tv per il 62% (in forte crescita), il libro per il 53%, raggiunto quest’anno dai social autoriali (53%). Youtube al 46%, cinema al 36%, ebook al 31%.Nel mondo delle utilità pratiche, il libro si attesta al 35% mentre dominano ai primi posti tutor-webinar con il 55%, social tematici (55%), rubriche televisive (53%), siti specialistici (37%).Negli approfondimenti culturali e divulgazioni, infine, la tv in chiaro si attesta al 51%, seguita da pay tv (35%), segue il libro con il 31% e la radio con il 21%. Ebook al 18%.
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Scuola: Legge di Bilancio 2023, per la Commissione Cultura va bene così
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
Nessun rilievo: secondo la VII Commissione della Camera dei Deputati, il disegno di legge della Legge di Bilancio 2023 va bene così come è stato approvato dal Governo, almeno per quanto riguarda l’Istruzione. Tanto da negare le canoniche audizioni dei rappresentanti del mondo della Scuola, dell’Università, della Ricerca e dell’Afam su temi rilevanti come il dimensionamento, introdotto con un colpo a sorpresa dell’Esecutivo Meloni per risparmiare sulla scuola tagliando nel corso degli anni centinaia di posti da preside e Dsga.Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la decisione della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione di esprimere parere favorevole al disegno di legge di Bilancio senza alcune osservazioni per il comparto Istruzione e ricerca è un’occasione mancata per segnalare al Governo le urgenze che sono tante e i rischi a cui ora si andrà incontro per la funzionalità del sistema scolastico, persino per i fondi del PNRR e sulla loro progettazione, organizzazione, attuazione. Lo abbiamo detto, martedì scorso, anche all’Ufficio di Gabinetto del ministero dell’Istruzione e del Merito”. Anief ricorda di avere presentato 40 emendamenti al ddl sulla Legge di Bilancio 2023: tra questi ricordiamo il reclutamento dei precari, l’organico aggiuntivo Pnrr, la mobilità del personale bloccata da vincoli e quote, gli organici di sostegno precarizzati, i nodi sui titoli esteri, l’allargamento delle graduatorie di merito e del concorso straordinario bis, la valorizzazione dei Dsga e degli Ata, anche con buoni pasto e carta per la formazione annuale, il riscatto dei contributi gratuiti, la formazione, l’indennità di vacanza contrattuale, i lavori gravosi, la definizione in contrattazione del merito, l’insegnamento dell’educazione fisica.
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Sono 93 mila i posti di sostegno in deroga
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
Sono 93 mila i posti di sostegno in deroga, 44% dei posti in organico funzionale. #Anief chiede di rispettare il diritto allo studio dei nostri alunni. “Subito passino in organico di diritto”Ciò accade con grave lesione della carta sociale europea e della continuità didattica, tanto perseguita nei vincoli ai trasferimenti del personale di ruolo e tradita nella definizione degli organici dal Ministero per il personale precario per ragioni di risparmio della finanza pubblica. Un emendamento in discussione in Parlamento potrebbe Secondo i numeri degli organici forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’organico funzionale per l’a.s. 2022/2023, al netto dell’autorizzazione in deroga di nuovi posti, a fine ottobre, consta di 210.045 posti, di cui 117.170 in organico di diritto e 92.875 in deroga (44,2%), soglia che è persino superiore nell’infanzia (55,6%, 11.222 posti in deroga su 8.952 posti in organico di diritto).Tale situazione paradossale, con studenti che necessitano di sostegno e docenti specializzati che sono ancora in attesa di entrare in ruolo, è stata denunciata dal #Anief al Comitato Europeo dei diritti socialiComplaint No. 200/2021 Professional and trade Union Association ANIEF v/ Italy per la violazione dell’articolo 1, paragrafi 1 e 2, (diritto al lavoro), dell’articolo 15 (diritto delle persone con disabilità all’indipendenza, all’integrazione sociale e partecipazione alla comunità), dell’articolo E della Carta sociale europea, sociale integrazione e partecipazione alla vita della comunità), dell’articolo E della Parte quinta del Carta (non discriminazione), nonché della parte prima del preambolo della Carta.Intanto nei prossimi giorni si discuterà un emendamento segnalato da #Anief al decreto legge aiuti quater in Senato e un altro al disegno di legge di bilancio alla Camera dei Deputati, illustrato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, il 6 dicembre scorso, per adeguare i posti in deroga per più di un biennio assegnati alla stessa scuola in organico di diritto.
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Scuola: Precariato, quei numeri che spaventano l’erario e allontanano l’Italia dall’UE
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
“Con mezzo milione di docenti precari che hanno svolto oltre tre anni di servizio svolti, ci permettiamo il lusso di assumerne pochissimi e di arrivare a sottoscrivere in due mesi quasi 220mila contratti annuali, in violazione della Direttiva UE 70/99, come accaduto all’inizio del corrente anno scolastico, con la maggior parte dei contratti a termine stipulati per coprire un posto vacante, la metà dei quali pure di sostegno in deroga a personale privo del titolo di specializzazione”. È amareggiato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel commentare il resoconto sulle supplenze 2022-23. I numeri sugli insegnanti precari parlano chiaro: 16.169 sono quelli ancora presenti nelle storiche GAE; 122.520 è la quantità di precari inseriti in prima fascia GPS; infine, sono 360.999 i candidati inseriti nella seconda fascia delle GPS, le Graduatorie provinciali per le supplenze, che hanno insegnato per più di tre anni negli ultimi undici e che quindi avrebbero pieno titolo ad essere immessi in ruolo. In totale siamo oltre i 500 mila precari accertati: un dramma sempre più grande, che non si vuole cancellare. “Se tutti i 500 mila precari dovessero decidere di presentare ricorso per recuperare ognuno in media 30 mila euro di risarcimento – commenta ancora il presidente Anief Marcello Pacifico – lo Stato probabilmente si deciderebbe a cambiare registro e a dare seguito alle indicazioni dell’UE, che da oltre vent’anni chiede di non fare i contratti a tempo determinato dopo tre annualità di supplenze, oltre che della Corte di Giustizia europea che nel 2014 si è espressa in modo netto per tutti i precari della PA: sarebbe quindi di 14 miliardi il costo per lo Stato, a fronte di appena 600 milioni per stabilizzarli attraverso un emendamento che Anief ha presentato in questi giorni per rivedere la fase transitoria di reclutamento del PNRR. Le adesioni ai nostri ricorsi, a partire dal risarcimento per mancata immissione in ruolo dopo tre anni di supplenze, sono sempre aperte”, conclude il sindacalista autonomo.
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Commissione Europea ha pubblicato una proposta legislativa per modernizzare il sistema di rendicontazione IVA
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
Un divario di 134 miliardi di euro nel 2019 e di 93 miliardi di euro nel 2020. È stato questo il valore della perdita di gettito IVA nell’UE, fortunatamente – per così dire – in miglioramento grazie a un controllo fiscale più organizzato, a una maggiore conformità dei dati e a una significativa riduzione di errori e omissioni in seguito alla diffusione della fatturazione elettronica. Una perdita ingentissima a carico di tutti gli Stati Membri, che quindi non possono beneficiare di un introito fiscale fondamentale per garantire adeguati beni e servizi pubblici come scuole, ospedali e trasporti. Solo in Italia, sempre nel 2019, la differenza tra l’IVA dovuta e il gettito effettivamente versato è stato di 30 miliardi, ovvero del 21.3%, e di 26 miliardi nel 2020.Per aumentare il controllo, in previsione di modernizzare i sistemi di rendicontazione IVA, nel 2020 è stata lanciata la consultazione pubblica “VAT in the Digital Age” rivolta a PMI, associazioni di categoria, piattaforme e operatori di commercio elettronico, per analizzare l’impatto dei servizi digitali legati all’IVA. In altre parole, un’occasione per raccogliere opinioni e suggerimenti in relazione a temi quali l’introduzione di obblighi di dichiarazione digitale, l’individuazione del regime IVA applicabile alle piattaforme e la registrazione unica ai fini dell’IVA nell’UE. In seguito a ciò, la Commissione Europea ha presentato lo scorso 8 Dicembre una proposta legislativa per adeguare la disciplina comunitaria in materia di IVA alle nuove esigenze dell’economia, sempre più caratterizzate da rapidi scambi favoriti dalle contrattazioni digitali. L’attuale sistema in riferimento alle norme sull’IVA si basa su tecnologie vetuste, quindi neanche lontanamente digitalizzate e standardizzate. La proposta legislativa rappresenta quindi un’opportunità non solo per ridurre le frodi fiscali, ma anche per armonizzare lo scambio di fatture elettroniche e raggiungere la piena interoperabilità tra i sistemi nazionali a livello Europeo. Ciò detto, è auspicabile un aiuto alle imprese per reggere il peso dell’ennesima evoluzione, dopo anni di pandemia e di instabilità nazionale.
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I numeri del cancro in Italia
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
Roma, 19 dicembre 2022, ore 11 Ministero della Salute (Auditorium), Lungotevere Ripa 1. n’analisi a 360 gradi sui numeri del cancro relativi all’anno in corso permette a tutti gli attori della sanità di pianificare al meglio gli interventi necessari. Quanti sono i nuovi casi di tumori stimati nel 2022? Quanti saranno i decessi? Qual è la sopravvivenza? Quante persone vivono dopo la diagnosi? Sono alcune delle domande a cui risponde il volume “I numeri del cancro in Italia 2022”, il censimento ufficiale in grado di offrire una panoramica aggiornata sui numeri delle neoplasie relativi all’anno in corso. Questa pubblicazione, firmata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione AIOM, Osservatorio Nazionale Screening (ONS), PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e dalla Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP), rappresenta un appuntamento annuale, indispensabile sia per gli addetti ai lavori che per i cittadini per conoscere l’impatto dei tumori con i dati epidemiologici relativi agli ultimi 12 mesi. Sono previsti gli interventi di Saverio Cinieri (Presidente Nazionale AIOM), Fabrizio Stracci (Presidente AIRTUM), Diego Serraino (Direttore, SOC Epidemiologia Oncologica e Registro Tumori del Friuli Venezia Giulia, Centro di Riferimento Oncologico, IRCCS, Aviano), Marco Zappa (Osservatorio Nazionale Screening, ONS, ISPRO Firenze), Guido Mazzoleni (Azienda Sanitaria di Bolzano, Registro Tumori di Bolzano, Referente SIAPeC-IAP), Maria Masocco (Responsabile PASSI e PASSI D’Argento, ISS) e Giordano Beretta (Presidente Fondazione AIOM).
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La prevenzione del rischio cardiovascolare passa anche attraverso un corretto monitoraggio della pressione
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
Peraltro, per confermare la diagnosi di ipertensione arteriosa non basta una singola misurazione ma occorrono due misurazioni in due occasioni diverse maggiori rispetto ai limiti prima citati. Inoltre la prima volta che viene valutata la pressione arteriosa è bene misurarla ad entrambi gli arti superiori (per escludere la presenza di pressione differenziale appunto diversa tra i due arti) ed anche da sdraiati ed in piede (orto e clinostatismo).Una volta posizionato il bracciale sul braccio (indifferente se destro o sinistro) all’altezza del cuore farete partire la misurazione. Normalmente vengono fatte due misurazioni tenendo come valida la seconda oppure facendone tre ed utilizzando la media delle ultime due. Molto importante è segnarsi tutte le misurazioni su un diario pressorio (o portare con se la macchinetta in caso presenti una memoria interna) da far poi valutare dal proprio medico di base. Ad oggi nessuno degli strumenti per l’automisurazione domiciliare da polso sia correttamente validato e studiato e quindi è necessario utilizzare quelli da braccio. La frequenza di auto-misurazione domiciliare dovrebbe essere circa di una volta a settimana (in caso di pressione ben controllata e di terapia stabile) ma il medico può chiedere di farlo più frequentemente anche fino a tre volte al giorno per alcune settimane, particolarmente in caso di scarso controllo dei valori pressori oppure in caso di modifiche recenti alla terapia. Infine esiste anche un ultima modalità di misurazione della pressione arteriosa che è il monitoraggio pressorio delle 24 h (in sigla MAP) che consiste nel mantenere un bracciale sfigmomanometrico per un intero giornata collegato ad un apparecchio portatile (alla cintura oppure a tracolla) che misurerà automaticamente la pressione ogni 15-20 minuti di giorno e meno frequentemente di notte. L’utilità di questo tipo di misura sta proprio nella valutazione della pressione durante l’abituale attività quotidiana; ha quindi più senso montarlo in settimana quando si lavora più che nel week-end. Infatti permetterà di valutare anche la risposta agli eventi stressanti della giornata ed inoltre permetterà di vedere come sono i valori pressori durante la notte. Questo, oltre a correlare con la qualità del sonno, darà importanti informazioni sulla fisiologica riduzione della pressione arteriosa nel passaggio dalla veglia al sonno. Verrà chiesto al paziente di compilare un diario delle attività giornaliere in modo da poterle correlare poi ai valori riscontrati. Cosa molto importante, quando si sente che il bracciale inizia a gonfiarsi si deve cercare di fermarsi (almeno con il braccio con su il bracciale) fino alla fine della misurazione. Se questo non fosse possibile (si sta guidando o facendo un attività per cui non ci si può fermare) la macchinetta emetterà un segnale di errore e ripartirà con un altra misurazione in 5 minuti circa. Pressione arteriosa: <140/90 mmHg dal medico, < 135/85 mmHg al domicilio, perfetto se si riescono a portare i valori sotto i 130/80 mmHg.
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“L’inchiesta sulla corruzione internazionale dal Qatar apre uno spaccato inquietante”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
Ha svelato i tentativi da parte di potenze straniere di indirizzare, attraverso azioni corruttive, le decisioni delle Istituzioni europee. Evidenzio, al riguardo, che già nel report del Parlamento europeo, acquisito dal Copasir, si evidenziava l’opera di corruzione attivata in Europa da potenze economiche. Nel predetto dossier si citano Russia e Cina ma anche Qatar e Arabia Saudita. È un report pubblico, ma pressoché ignorato. La sinistra europea dovrebbe pur dire ora qualcosa al riguardo, con particolare riferimento alle azioni corruttive, tentate o realizzate, della Russia e del Qatar. Dalle parti di Pd & company poi, si è troppo impegnati nella quotidiana battaglia contro il nuovo tetto del contante, per accorgersi di queste inquietanti vicende; verrebbe da dire che l’unico contante ammesso è quello custodito nelle cucce o negli armadi. Ciò detto, invochiamo un’azione di trasparenza soprattutto perché è di queste ore la notizia che è del Qatar l’operatore sponsorizzato da un ex presidente del Consiglio per acquisire Lukoil”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti.
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Highest percentage sold by lot for an Old Masters Sale at Christie’s London
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
London Leading Christie’s Classic Week in London, the Old Masters Evening Sale realised £13,145,100 / $16,023,877 / €15,208,881 selling 89% lot and 97% by value. Leading the sale was Jean-François de Troy’s tableaux de mode of a sumptuously dressed, sun-dappled Reading Party which achieved £2,922,000 / $3,561,918 / €3,380,754, bringing the combined total for the Collection of Lord and Lady Weinstock to £8,082,595 / $9,632,479 / €9,315,978.Further highlights included Anthony van Dyck’s beautifully tender Portrait of Queen Henrietta Maria which achieved £2,442,000 / $2,976,798 / €2,825,394, and Portrait of Desiderius Erasmus by Hans Holbein The Younger and Workshop sold for £1,122,000 / $1,367,718 / €1,298,154, achieving a world auction record for the artist. The gold grounds from the Thyssen-Bornemisza collection were 100% sold, led by Barnaba da Modena’s Madonna and Child with two angels, which realised £882,000 / $1,075,158 / €1,020,474, achieving a new world auction record for the artist. Six further works from the Thyssen-Bornemisza collection are available in the online sale which closes on 9 December.Clementine Sinclair, Head of the Old Masters London: “Building on the strong results for Old Masters in the Getty and Paul Allen collection sales in New York this autumn, the Old Masters December Evening Sale was 89% sold by lot, Christie’s highest lot percentage for an Old Masters sale in London. There was strong competitive bidding throughout the sale with 33% of the lots selling above estimate. The top lots – by de Troy, van Dyck, Holbein the Younger, Barnaba da Modena and Heda – spanned the 14th to the 18th centuries, emphasising the breadth of interest and demand across this market. There were notable groups of Italian gold grounds and vedute paintings, both of which were 100% sold. Classic Week continues until 15th December, with the Old Master Paintings and Sculpture Online sale closing on 9th December.”
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The new rules of investment
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
How will the end of cheap money affect investors? So far, the experience has been bloody. Investors had become used to low inflation. In this week’s cover leader, a Briefing and further reporting, we describe the dynamics of an era dominated by higher interest rates and scarcer capital. Investors find themselves in a new world and they need a new set of rules. Although returns stand to be higher, capital will be impatient and private markets are likely to suffer.The pain has been intense. As of mid-October, a portfolio split 60/40 between American equities and Treasuries had fallen more than in any year since 1937. House prices are dropping everywhere from Vancouver to Sydney. Bitcoin has crashed. Gold did not glitter. Commodities alone had a good year—and that was in part because of war.Our other cover is on Britain’s second-tier cities. In most countries the productivity of these cities matches or exceeds the national average, but every country has some cities that are left behind and Britain has more than most. London is as rich as Paris, but metropolitan Birmingham or Leeds is nowhere near as rich as Lyon or Toulouse. No one should be happy about this lopsided picture, whether proud northerner or smug southerner. Britain’s second-tier cities could achieve so much more if politicians got a few simple things right. Zanny Minton Beddoes Editor-in-chief The Economist
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