Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°87

Archive for 20 dicembre 2022

Corso di preparazione teologica e pastorale sulla sinodalità

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Il Corso di Formazione alla Sinodalità, promosso dal Centro Evangelii Gaudium (CEG), centro di formazione dell’Istituto Universitario Sophia (Loppiano – Firenze), si svolgerà dal 17 al 30 gennaio 2023. Si tratta di un percorso formativo realizzato in collaborazione con la Segreteria Generale del Sinodo, con il patrocinio dei Dicasteri del Clero e degli Istituti di Vita consacrata e in collaborazione con altri centri di formazione e istituti accademici in Italia e non solo. La lingua ufficiale sarà l’italiano, ma con traduzioni simultanee in spagnolo, portoghese e inglese. Il percorso formativo è suddiviso in 4 momenti durante l’anno (3 moduli accademici e un incontro residenziale) e tratterà tematiche che seguiranno il processo sinodale in corso. È aperto a tutti, dai vescovi agli operatori pastorali, dai sacerdoti alle suore, dai seminaristi ai laici. “La vera sfida del corso – spiega il Prof. Vincenzo di Pilato, coordinatore del CEG – sarà quella di coniugare nel modo migliore possibile il camminare ‘insieme’ con il camminare ‘tutti’. Lo stiamo sperimentando ovunque, credo, a livello di diocesi, parrocchie, movimenti, congregazioni. La sinodalità senza la vita nello Spirito si riduce ad assemblearismo stonato e inconcludente. Abbiamo bisogno di ‘case e scuole di comunione’, ma anche di ‘palestre di sinodalità’ in cui imparare ad ascoltare e seguire lo Spirito Santo”. Ad aprire i lavori sarà il Card. Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo, la cui segreteria ha partecipato attivamente alla costruzione del corso, insieme ai Dicasteri pontifici impegnati sul versante della formazione che auspicano che l’appuntamento sia anche strumento d’incontro tra l’esperienza spirituale e le scienze teologiche e umane. È possibile iscriversi all’intero anno o al singolo modulo. La lingua utilizzata è l’italiano, con traduzioni in spagnolo, portoghese e inglese. Per quest’anno, con prudenza, si è deciso di mantenere il corso online ma si consiglia – dove possibile – la partecipazione a gruppi di una stessa comunità, parrocchia, diocesi. Due o più partecipanti potranno dialogare tra loro in stile sinodale e diventeranno anche “moltiplicatori” del corso, o dei suoi temi principali, nella comunità dove sono inseriti. Per maggiori informazioni visitare il sito del CEG: https://www.sophiauniversity.org/it/centro-evangelii-gaudium/ Per iscriversi: https://forms.gle/xb1SmD5mYW3zTo1A6

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Bologna. Anche quest’anno sarà possibile visitare il Presepio in San Petronio

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Bologna. E’ possibile farlo durante gli orari di apertura della Basilica, alcune rappresentazioni della Natività, dal prossimo 24 dicembre 2022 al 22 gennaio 2023. Saranno presenti le sculture di Donato Mazzotta raffiguranti la Sacra Famiglia, con al centro la figura di Giuseppe, i Magi e altri personaggi del presepe. Saranno inoltre esposte 24 statue policrome di terracotta, opera di Celso Corazza (1850-1916), allievo del noto pittore bolognese Alessandro Guardassoni. Queste figure, generosamente prestate dalla Fondazione Gualandi a favore dei sordi in occasione del periodo natalizio, fanno parte di un più ampio presepe realizzato a fine Ottocento, conservato e allestito dall’epoca in un locale a ciò appositamente dedicato all’interno della Fondazione, affrescato con cielo e stelle proprio da Guardassoni.Le offerte raccolte nel periodo natalizio saranno devolute a favore delle iniziative della Fondazione Pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), ente no profit che sostiene la Chiesa Cattolica ovunque sia perseguitata, oppressa o nel bisogno estremo. fonte: http://www.acs-italia.org

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Schroders Global Investor Study 2022 – La complessità dei mercati spinge gli investitori verso i gestori attivi

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

La complessità del contesto economico, con l’inflazione ai massimi da decenni, spinge gli investitori verso le gestioni attive. È quanto emerge dalla ricerca annuale Schroders Global Investor Study 2022 sulle aspettative degli investitori che ha coinvolto 23.000 persone in 33 Paesi di tutto il mondo. Più in dettaglio, un terzo degli investitori italiani (34% – 48% il dato globale) ha indicato di ritenere i fondi a gestione attiva più attraenti alla luce delle turbolenze degli ultimi mesi. Tra questi, sono soprattutto gli investitori più esperti ad affidarsi alle competenze di un gestore attivo: in Italia, il 47% degli investitori “esperti” e il 40% di quelli “avanzati” ritiene che i fondi attivi siano più interessanti, rispetto al 22% e 21% rispettivamente degli investitori “principianti” e “inesperti”. Numeri alla mano, la ricerca mostra, inoltre, che gli investitori tendono ad affidarsi alla competenza dei professionisti per trovare risposte in questi tempi incerti, con il 33% degli italiani (39% il dato globale) più propensi a rivolgersi a un consulente finanziario alla luce dell’aumento dei tassi di interesse. È interessante notare che questo fenomeno, in Italia, sembra riguardare soprattutto gli investitori “esperti” (47%) e quelli “inesperti” (39%), contro solo il 29% degli investitori “intermedi”. Se la complessità del contesto socioeconomico induce gli investitori a modificare l’allocazione dei propri risparmi, emerge al tempo stesso dallo studio di Schroders una visione ottimistica per il futuro da parte degli intervistati, che dichiarano di aspettarsi un miglioramento delle performance degli investimenti nel prossimo quinquennio. In proposito, puntando la lente di ingrandimento sugli investitori italiani, la ricerca rileva che il rendimento atteso da questi ultimi nei prossimi cinque anni sale al 9,8% (11,4% il dato globale) rispetto all’8,2% del 2021 (11,3% il dato globale). Un miglioramento significativo, considerando che si tratta del dato più elevato dal 2017 per gli investitori italiani, che si confermano, tuttavia, tra i più cauti a livello mondiale, insieme ai francesi (9,2%). (abstract by http://www.verinieassociati.com)

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GAM: Le reti private 5G

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Commento a cura di Kevin Kruczynski, Investment Manager di GAM Investments. Le reti 5G incrementano la velocità di 50 volte, riducono la latenza di 10 volte e aumentano la capacità di 1000 volte rispetto al 4G. Mentre i fornitori di servizi di rete ricercano l’app ideale in grado di accelerare e monetizzare l’adozione dei servizi 5G da parte degli utenti degli smartphone tradizionali, emergono rapidamente nuove possibilità di utilizzo commerciale (o B2B) che saranno un’importante fonte di crescita incrementale. È particolarmente evidente se consideriamo le applicazioni industriali, dove il 5G sta acquisendo un ruolo sempre più rilevante nell’ecosistema Industry 4.0. Le smart factory, per esempio, integrano le innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale, della realtà aumentata e dell’automazione. Un’enorme quantità di macchinari, veicoli, robot, sensori, videocamere, sistemi software e persone devono comunicare in modo efficace in tempo reale. Considerato il numero dei dispositivi, la quantità di dati e l’importanza critica di molte di queste funzioni, ciò diventa possibile solamente con sistemi di comunicazione wireless sicuri, affidabili e rapidi. Le reti private 5G con una latenza bassissima oggi sono la soluzione ideale poiché consentono operazioni che non erano possibili con la tecnologia 4G o le soluzioni di rete Wi-Fi. Queste reti private possono inoltre essere progettate nel rispetto di rigorosi requisiti di sicurezza, i dati sensibili possono essere archiviati localmente e non devono necessariamente lasciare la rete. Come è accaduto con altre innovazioni negli anni, le barriere all’ingresso per l’adozione di una nuova tecnologia sono alte: i dirigenti d’azienda faticano a visualizzare l’idea e sono riluttanti a impiegare ingenti capitali in tecnologie non ancora sperimentate, ma le cose stanno cambiando, man mano che le prime società utilizzano questi sistemi e acquisiscono un vantaggio competitivo, costringendo il resto del settore a seguire il loro esempio. La curva a S, ovvero la curva di adozione dell’Internet of Things in ambito industriale resa possibile dal 5G, secondo noi sta passando da una crescita lenta a una fase di crescita rapida. Tale cambiamento coincide con la razionalizzazione della catena di fornitura e con il fenomeno del nearshoring, ovvero la rilocalizzazione della produzione in un Paese vicino a quello di origine, dopo i problemi causati dal Covid e le tensioni geopolitiche. Ericsson stima che le opportunità per i fornitori di servizi di rete dei nuovi usi industriali resi possibili dal 5G ammonteranno a 700 miliardi di dollari entro il 2030, e questo dovrebbe essere un ottimo incentivo per continuare a investire. Molte aziende lungo la catena del valore beneficeranno di questa crescita incrementale che farà da traino per molti anni. Il fabbisogno di reti più dense favorirà le società che forniscono impianti di rete come Nokia e Ericsson. Keysight Technologies, società leader nelle soluzioni di misura e test, sarà tra i beneficiari per via della crescente importanza dell’affidabilità della rete, il tempo di funzionamento, i test e le misurazioni sono fondamentali non solo per la rete ma anche per i dispositivi collegati. Tali sviluppi aprono inoltre nuove possibilità di utilizzo per la robotica e l’automazione in un’ampia gamma di settori che in passato hanno accolto con lentezza tali soluzioni. È un fattore positivo per i produttori di robot come Fanuc e ABB, ma anche per i pionieri della machine vision come Keyence e Cognex. Favorirà anche le aziende che forniscono soluzioni software industriali come PTC, Dassault Systemes, Trimble e Bentley Systems. Le società avranno bisogno di consulenza e competenze per lo sviluppo e l’applicazione di strategie di digitalizzazione, e secondo noi questo alimenterà la domanda di consulenti nel campo della trasformazione digitale, come Accenture, e di specialisti come EPAM Systems.

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PIMCO: Non combattere la Fed, ma non perdere il filo

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

A cura di Richard Clarida, Global Economic Advisor di PIMCO. La Sintesi delle Proiezioni Economiche della Fed (SEP) di dicembre indica che molti membri del Federal Open Market Committee (FOMC) prevedono che il limite superiore dell’intervallo del tasso dei Federal funds potrebbe chiudere l’anno prossimo al 5,25%. Se sarà sufficiente o meno a ripristinare la stabilità dei prezzi dipenderà da almeno tre fattori. Il primo fattore è il rischio di uno scollamento tra la forward guidance della Fed e le condizioni finanziarie. Diverse volte nel 2022 – in particolare, dopo la riunione del FOMC di luglio – le condizioni finanziarie si sono effettivamente allentate per un certo periodo, sia perché gli investitori dubitavano che la Fed avrebbe spinto il tasso di riferimento in territorio restrittivo (si veda più avanti), sia perché dubitavano che la Fed avrebbe mantenuto il tasso di riferimento in territorio restrittivo per molto tempo una volta raggiunto il presunto livello massimo. Come ha detto il presidente della Fed Jerome Powell alla Brookings Institution il 30 novembre, “non vogliamo un’eccessiva stretta perché non pensiamo di operare presto tagli dei tassi”, ma se le condizioni finanziarie si allentano perché i mercati prezzano tali tagli, un picco del tasso di riferimento del 5,25% potrebbe non essere sufficiente a instradare l’inflazione su un percorso di ritorno al 2%. Un secondo fattore cruciale nel determinare il picco del tasso sui Fed funds di questo ciclo è il livello del tasso di riferimento necessario per spingere i tassi di interesse reali attesi in territorio restrittivo. Le proiezioni del SEP di dicembre continuano a indicare che il comitato ritiene che il tasso d’interesse reale neutrale di lungo periodo si aggiri intorno allo 0,5%, che si confronta con l’attuale (al momento in cui scriviamo) rendimento dei Treasury protetti dall’inflazione (TIPS) a cinque anni, pari a circa l’1,4%. Quindi, secondo questa misura di mercato, i tassi di interesse reali a cinque anni superano ora la stima della Fed sulla neutralità. È probabile che la Fed consideri questa valutazione del mercato come un’indicazione del fatto che la sua politica si sta spostando nel territorio restrittivo necessario per rallentare la crescita della domanda aggregata ed eventualmente esercitare una pressione al ribasso sull’inflazione. Più in generale, i rialzi dei tassi della Fed, la forward guidance e il QT hanno insieme inasprito gli indici delle condizioni finanziarie e la Fed punterà probabilmente a calibrare la destinazione del tasso dei Federal funds nel contesto di condizioni finanziarie più ampie e non solo in riferimento alla sua attuale stima del tasso di interesse reale neutrale. Un terzo fattore importante per determinare quando e a quale livello questo ciclo di rialzi raggiungerà il suo apice è l’aumento della disoccupazione statunitense che, in ultima istanza, sarà necessario per allentare le pressioni sui costi in un mercato del lavoro con un’inflazione salariale (al netto della produttività sottostante) ben al di sopra dell’andamento coerente con l’obiettivo di stabilità dei prezzi a lungo termine della Fed, pari al 2%. Sebbene le recenti rilevazioni sull’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) negli Stati Uniti si stiano muovendo nella giusta direzione, l’inflazione salariale sta attualmente superando un tasso annualizzato del 5% (si veda la Figura 1) e la produttività sottostante è stimata, in maniera generosa, in crescita a un ritmo dell’1,25% circa (fonte: U.S. Bureau of Labor Statistics (BLS)); dunque, l’inflazione salariale dovrebbe rallentare di 1-2 punti percentuali perché la Fed possa confidare di raggiungere il suo obiettivo di inflazione del 2%. Storicamente cali dell’inflazione salariale statunitense di questa portata si sono verificati solo durante le recessioni e la stessa Fed nel SEP di dicembre prevede che il tasso di disoccupazione salirà al 4,6% entro la fine del 2023, oltre un punto percentuale in più rispetto al tasso di disoccupazione del 3,5% registrato a settembre di quest’anno (fonte: BLS). A titolo di riferimento, il tasso di disoccupazione è aumentato rispettivamente di 1,3 e 1,2 punti percentuali e l’inflazione salariale ha subito una decelerazione rispettivamente di 1,0 e 0,8 punti percentuali nelle recessioni relativamente lievi del 1990 e del 2001 (fonti: BLS e Fed di Atlanta, rispettivamente). Sebbene questi confronti storici siano istruttivi, è chiaro che il mercato del lavoro post-pandemia è cambiato in modo fondamentale e complesso e, all’orizzonte del 2023, deve esserci una grande incertezza su quanto aggiustamento del mercato del lavoro sarà necessario per ridurre l’inflazione salariale a un ritmo coerente con la stabilità dei prezzi.In sintesi, nelle attuali circostanze sarà difficile evitare almeno una modesta recessione. Gli strumenti a disposizione della Fed sono poco efficaci, la missione è complessa e si prospettano difficili compromessi. Come ha indicato il presidente Powell a Jackson Hole ad agosto, lui e il FOMC sono determinati a garantire che le battaglie duramente conquistate sotto i precedenti presidenti Paul Volcker e Alan Greenspan per raggiungere la stabilità dei prezzi non vengano sprecate. In quel breve discorso, Powell ha dichiarato – per ben due volte – che la Fed “continuerà a lavorare finché il lavoro non sarà finito”. Ho piena fiducia che il FOMC cercherà effettivamente di fare ciò, anche se il viaggio verso questa destinazione richiederà alla Fed di essere agile e di perseverare. (abstract by http://www.verinieassociati.com)

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Ingresso di AcomeA SGR nel Club dei Partner di Assoprevidenza

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Il Club riunisce i sostenitori della diffusione della cultura previdenziale e del welfare in Italia. AcomeA SGR è una Società di Gestione del Risparmio specializzata in fondi comuni d’investimento e gestioni patrimoniali nata nel 2010 dall’iniziativa di un gruppo di gestori e imprenditori con una lunga esperienza nel settore. La strategia di investimento predilige un approccio value contrarian, affidandosi a una valutazione razionale dei titoli indipendentemente dal consenso sui mercati e supportata dal lavoro del team di ricerca interno. Il metodo di lavoro e i risultati raggiunti hanno portato a ottenere diversi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Alto Rendimento promosso dal Gruppo24ORE per le ultime otto edizioni consecutive. Dal 2021 AcomeA aderisce in qualità di Premium Partner al programma Sustainable Finance Partnership di Borsa Italiana.

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Opportunità di investimento liquid alternative in Asia e Giappone nel 2023

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

A cura di Marco Ghilotti, Senior manager – Institutional Clients di Pictet Asset Management. Il 2023 imporrà probabilmente un ripensamento per i portafogli istituzionali, tenendo conto delle molteplici sfide macroeconomiche. A livello macro, infatti, il rischio di recessione resta alquanto elevato. Gli utili societari e i margini delle aziende non hanno, infatti, ancora interamente risentito dell’effettivo aumento dell’inflazione e dei maggiori costi di finanziamento del debito. Inoltre, aumentano gli interrogativi sulla tenuta della domanda dei consumatori nei prossimi mesi e il relativo andamento. Guardando oggi i rischi e i vantaggi che contraddistinguono le diverse aeree geografiche, riteniamo che l’area asiatica presenti opportunità interessanti per investitori istituzionali. Tali opportunità sono frutto della diversità dei mercati, delle possibili dislocazioni e della varietà di settori in grado di generare alfa anche al di fuori di una semplice connotazione long/short. In particolare, l’area asiatica presenta anzitutto rilevanti catalizzatori sia di breve che di medio termine, tra cui la ristrutturazione dell’economia cinese, il miglioramento della corporate governance in Giappone, l’attivismo degli azionisti in Australia e l’emergere delle Tigri asiatiche.In Giappone il miglioramento del codice di governo societario sta conducendo alla restituzione del capitale agli azionisti con livelli di dividendi ed entità di programmi di buyback mai visti prima. E ci aspettiamo che questo processo continui. Inoltre, prevediamo che l’attività di M&A in Giappone aumenti in modo consistente, in quanto quest’ultimo beneficia di alcuni fattori specifici, tra cui la presenza di molte società sane, con rapporti di indebitamento bassi e valutazioni economiche interessanti. È bene ricordare poi come, a differenza del resto del mondo, i tassi di interesse in Giappone siano ancora vicini allo zero e dovrebbero rimanere tali a lungo, il che rende il finanziamento conveniente. E al momento le società di Private Equity si trovano con alti livelli di liquidità da impiegare. Tutti questi fattori rendono quindi, a nostro avviso, il Giappone un’area molto interessante a cui guardare il prossimo anno.Con riferimento al sud est asiatico, invece, riteniamo che la regione si trovi a beneficiare di una forte crescita economica e demografica, anche grazie alla fuga di capitali dalla Cina e ad un diffuso miglioramento della regolamentazione e della corporate governance. Questa evoluzione, infatti, ha portato ad un aumento consistente dei livelli di attività di M&A all’interno della regione durante il 2022; da inizio anno sono stati registrati oltre 4000 deals per un controvalore pari a circa 400 miliardi di dollari. Possiamo dire, quindi, che l’intera area asiatica solo nel primo semestre del 2022 rappresentava già il 21% dei volumi globali. E ci aspettiamo che questa tendenza prosegua anche nel 2023. Resta sempre presente un elemento di ciclicità che tuttavia crediamo sia possibile ridurre attraverso un approccio market neutral, a bassa leva e a volatilità contenuta. La combinazione dei catalizzatori presentati offre il più ampio spettro di opportunità. Riteniamo però essenziale integrare la valutazione di pre-eventi, quali possibili cessioni di rami d’azienda o acquisizioni, con il potenziale impatto di cambiamenti nel quadro regolamentare, incluso il buyback, fino a Mbo e Lbo o annunci obbligatori di offerte pubbliche.

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L’inflazione statunitense è sotto controllo?

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Le tre grandi banche centrali si riuniscono e sono in arrivo dati cruciali sull’IPC statunitense, sulle vendite al dettaglio, sugli indici PMI e sull’inflazione nel Regno Unito.Tutte e tre le banche centrali sembrano pronte per un rialzo di 50 punti base, ma quello che conta sarà il commento al termine del meeting. A questo proposito, ci aspettiamo un atteggiamento da falco da parte della Fed, per le ragioni riportate di seguito, e neutrale da parte della BCE e della BoE, dove potrebbe esserci unanimità con le due colombe che non ammetteranno cambiamenti. Sarà poi cruciale prestare attenzione ai suggerimenti riguardo i piani di inversione di rotta dei programmi di quantitative easing delle banche centrali.Il prossimo mese ci sarà una massiccia offerta di obbligazioni in scadenza, in particolar modo in Europa e soprattutto in termini di durata.Per quanto riguarda l’inflazione, lo schema al rialzo totalmente inaspettato sperimentato all’inizio di quest’anno, sia negli Stati Uniti che in Europa, è stato il più grande mai visto da decenni, ma è da considerarsi ormai alle spalle e non c’è motivo di avere un’inclinazione da falco o da rialzista.Tuttavia, restiamo “falchi” sulle prospettive a lungo termine per quanto riguarda l’inflazione statunitense. Si tratta indubbiamente di un’argomentazione difficile da sostenere, in quanto i numeri sia per l’inflazione headline che core sembrerebbero destinati a migliorare. L’indice dei prezzi al consumo (IPC) headline ha raggiunto un picco a giugno, pari al 9,1%. Attualmente è già sceso al 7,7% e i dati di questa settimana dovrebbero registrare un ulteriore calo. Il profilo dell’IPC core è più piatto, ma anch’esso è destinato a diminuire grazie al calo dei prezzi dei beni, in particolare delle automobili, e al calo del costo del petrolio, che si ripercuoterà su settori come le tariffe aeree. Anche gli effetti base contribuiranno a ridurre i grandi aumenti mensili degli ultimi 12 mesi rispetto alle misure annuali.Quello che più ci preoccupa è il dato dell’inflazione salariale, che abbiamo analizzato e confrontato tra chi cambia lavoro rispetto a chi lo mantiene. (Abstract by http://www.bc-communication.it)

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GAM vince il premio IMPACT Award per la sua strategia Climate Bond

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

GAM Investments ha ricevuto da Environmental Finance il premio IMPACT Award per la relazione sull’impatto ambientale della strategia GAM Sustainable Climate Bond. La strategia GAM Climate Bond è stata lanciata nel 2021 nell’ambito dell’obiettivo di GAM di contribuire a un futuro a zero emissioni; nello stesso anno, GAM ha aderito all’iniziativa Net Zero Asset Managers (NZAM). Per la relazione sull’impatto ambientale della strategia, GAM utilizza dati forniti da un’azienda terza, Carbone 4, per valutare gli effetti sull’ambiente di ogni singolo green bond e l’impatto generale del fondo. Secondo il rapporto sull’impatto ambientale, nel primo anno i progetti finanziati dai green bond in portafoglio hanno contribuito a evitare 1.580 tonnellate di CO2, equivalenti alle emissioni di un’auto che idealmente effettui 200 giri intorno all’equatore terreste. Inoltre, hanno contribuito all’installazione di 2,8 megawatt di capacità di energia rinnovabile e al finanziamento di circa 1500 m2 di edifici ecologici. Il report di GAM ha attirato l’attenzione dei giudici perché è relativamente poco comune che gli investitori in green bond rendano conto dell’impatto ambientale. Sebbene gli investitori siano sottoposti a crescenti pressioni in tal senso, sono ancora alle prime fasi di studio le modalità di rendicontazione dell’impatto ambientale. La strategia GAM Sustainable Climate Bond si basa su un approccio attivo, bottom-up ad elevata convinzione, che investe in obbligazioni i cui proventi sono destinati a progetti ecologici idonei di tutte le capitalizzazioni di mercato con impatto misurabile, come le energie rinnovabili e gli edifici ecologici. Questa strategia riconosce il ruolo cruciale delle banche – in particolare nella transizione ambientale – come principale fonte di finanziamento per le aziende europee e per le piccole e medie imprese (PMI). La strategia è gestita per conto di GAM da Atlanticomnium S.A., una società di gestione di fondi indipendente con sede a Ginevra, che fin dalla sua fondazione, nel 1976, si è specializzata nell’investimento del credito e gestisce asset per GAM dal 1985.

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GAM: Debito subordinato, il contesto è promettente

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

A cura di Gregoire Mivelaz, gestore della strategia Credit Opportunities di GAM Investments. Nelle ultime settimane abbiamo iniziato ad osservare un mercato decisamente promettente per il credito in generale e riteniamo che il prossimo anno dovrebbe essere un anno di forte ripresa.Per avere un anno molto positivo, deve prima esserci un anno negativo, come è successo nel 2022; riteniamo, quindi, che il 2023 possa essere un anno molto positivo. Potremmo anche assistere a una recessione negli Stati Uniti, ma questo potrebbe essere un evento relativo più alla seconda metà del prossimo anno. Per gli obbligazionisti, ciò significa che l’investment grade (IG) dovrebbe superare l’high yield (HY) perché, per definizione, le obbligazioni IG sono emesse da società solide con solidi parametri di credito.Gli emittenti di debito subordinato sono investment grade, quindi se pensiamo che le obbligazioni IG dovrebbero sovraperformare quelle HY, ciò è fortemente positivo per il debito subordinato. Riteniamo che l’inflazione rimarrà elevata, ma dovremmo assistere a un suo graduale calo nel 2023 e nel 2024, per poterci avvicinare agli obiettivi della banca centrale. Tuttavia, quanto più elevato è il rendimento ottenuto, tanto più protetto è un portafoglio. Relativamente al rischio di recessione, riteniamo che ci stiamo dirigendo verso una lieve recessione in Europa.Per quanto riguarda il credito high yield, negli ultimi anni la Banca Centrale Europea ha iniettato una notevole liquidità nel mercato, il che significa che non abbiamo assistito a default. In prospettiva, il settore corporate potrebbe risentire dell’aumento dei costi di finanziamento dovuto al rialzo dei tassi e, in caso di recessione, potrebbe iniziare a registrare un aumento del rischio di default. Il debito subordinato di emittenti investment grade ha raggiunto un rendimento alla chiamata (Yield to call, YTC) superiore a quello dell’high yield europeo in alcuni casi, oltre a offrire una migliore qualità del credito, una maggiore rivalutazione dei prezzi e una minore sensibilità ai tassi d’interesse, in quanto emesso dal settore finanziario che sta beneficiando dell’aumento dei tassi d’interesse.A nostro avviso, il settore finanziario europeo non è mai stato così forte, considerando la qualità degli attivi, l’indice di liquidità e l’indice di solvibilità. Basilea III, uno schema che stabilisce gli standard internazionali per l’adeguatezza patrimoniale delle banche, gli stress test e i requisiti di liquidità, ha rafforzato il settore. Ciò significa che in caso di recessione e di aumento degli NPL, che fanno parte della ciclicità dei mercati, le banche possono assorbire l’impatto sugli utili, in quanto in un contesto di tassi in aumento, si è registrata una ripresa del margine di interesse netto e il settore beneficia anche di un forte indice di solvibilità.Il prezzo del debito subordinato è diminuito di circa il 20% a causa dell’ampliamento degli spread. Tuttavia, non appena il mercato si normalizzerà (e riteniamo che siano presenti i catalizzatori necessari perché ciò accada, ci aspettiamo che gli spread comincino a restringersi di nuovo. Di conseguenza, riteniamo che i debiti subordinati offrano un’interessante opportunità di mercato con spread più ampi, valutazioni migliori e fondamentali solidi. (abstract by http://www.verinieassociati.com)

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Scoperta a Firenze la prima edera velenosa d’Italia: “E’ molto tossica”

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Trovata da tre ricercatori universitari sulle colline dell’Impruneta (FI) Un team di botanici dell’orto e museo botanico dell’università di Pisa ha scoperto il primo caso in Italia di naturalizzazione della cosiddetta ‘edera velenosa’ (Toxicodendron radicans), una specie aliena originaria del Nord America e di alcune parti della Cina. Il ritrovamento di una grossa popolazione completamente spontaneizzata è avvenuto in località Sassi Neri a Impruneta, sulle colline di Firenze ad opera di Giovanni Astuti, Francesco Roma-Marzio e Roberta Vangelisti. I tre ricercatori hanno documentato la scoperta in un articolo sulla rivista Italian Botanist, organo ufficiale della società botanica italiana. I campioni raccolti sono stati inseriti nell’erbario del museo botanico pisano. L’edera velenosa non era mai stata trovata in Toscana e per l’Italia c’erano solo due segnalazioni storiche per il Trentino-Alto Adige risalenti al 1893 e al 1930, come specie occasionalmente sfuggita alla coltivazione. Si tratta di una pianta fortemente tossica, che provoca dermatiti da contatto che, nel solo Nord America, colpiscono milioni di persone ogni anno. Importante dunque che le amministrazioni e la popolazione locale siano consapevoli della pericolosità di questa specie. “Le invasioni biologiche – spiega Lorenzo Peruzzi, direttore dell’orto e museo botanico dell’università di Pisa – sono oggi uno tra i più rilevanti temi ambientali nella nostra società. Specie aliene animali o vegetali, introdotte consapevolmente o meno dall’uomo in un territorio dove non sarebbero mai giunte con dinamiche naturali, possono causare danni anche gravi alla biodiversità autoctona. In alcuni casi però i problemi causati da queste specie possono anche ritorcersi direttamente contro la specie umana. Il ritrovamento dell’edera velenosa a Impruneta è un importante esempio in questo senso, che forse può essere utile per renderci più consapevoli di questi problemi”. Giovanni Astuti, Francesco Roma-Marzio e Roberta Vangelisti fanno parte dello staff tecnico-scientifico dell’orto e museo botanico dell’università di Pisa e collaborano a una iniziativa promossa dal gruppo per la floristica, sistematica ed evoluzione della società botanica italiana, volta a ricercare sul territorio specie di piante segnalate in passato e non più confermate per il territorio italiano. Il fortuito ritrovamento dell’edera velenosa è avvenuto nell’ambito di questa attività. Fonte: http://www.nuovedirezioni.it

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M5S voto on line vince il sì alla coalizione

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Dario Violi (M5S): «Bene che i nostri iscritti abbiano riconosciuto il valore della nostra proposta per la Lombardia. Un percorso condiviso fin dai primi passi con il Presidente Giuseppe Conte e costruito durante questi anni all’interno dell’istituzione regionale. Da domani saremo immediatamente impegnati per raccontare ai lombardi il cambiamento che vogliamo. Un progetto che parla di rilancio della sanità pubblica e territoriale, investimenti sul trasporto locale, ambiente e futuro sostenibile. A breve i nostri iscritti potranno presentare la propria autocandidatura, dopodiché voteremo ed entro il nuovo anno chiuderemo le liste. L’obiettivo è grande e richiede impegno e dedizione, ma crediamo che il momento per una nuova guida in Regione Lombardia sia finalmente arrivato» così il coordinatore del Movimento Cinque Stelle Lombardia, Dario Violi, in merito all’esito della consultazione degli iscritti.

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Il progetto “Marchio Città dell’Olio” prende forma e diventa realtà

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Nel corso dell’assemblea nazionale delle Città dell’Olio della Rete, lo staff del prof. Luca Toschi Direttore del Center for Generative Communication (CfGC) del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze, ha illustrato le fasi attuative del percorso che nei prossimi mesi, porterà le amministrazioni socie dell’Associazione nazionale a sottoscrivere la Carta degli impegni per la sostenibilità e benessere per ottenere la certificazione Marchio Città dell’Olio. Non l’ennesimo bollino di qualità da esibire, ma uno strumento di marketing territoriale in grado di ridefinire il valore dell’olio e che, in base a disciplinari specifici, potrà essere concesso agli operatori economici locali quali, aziende olivicole, frantoi, ristoranti, musei, oleoteche, agenzie di viaggio e tour operator che daranno vita a vere e proprie Comunità dell’olio attive sui territori ed impegnate a realizzare azioni concrete volte alla valorizzazione della cultura olivicola in un’ottica di sostenibilità. La creazione del Marchio Città dell’Olio ha alcune importanti finalità: aumentare il livello qualitativo dell’offerta produttiva e turistica olivicola degli operatori economici aderenti nei vari territori, in un’ottica sostenibile di salvaguardia del valore bio-culturale dell’olivicoltura; sostenere lo sviluppo di una imprenditoria locale impegnata a produrre beni e servizi legati alla cultura e civiltà olivicola, in armonia con le risorse del territorio salvaguardando gli specifici, unici, valori espressi dalla storia e dalle identità storiche locali; valorizzare le identità locali e le produzionitipiche locali legate alla produzione dell’olio extra-vergine di oliva, e la relativa offerta culturale, produttiva e turistica; contribuire alla valorizzazione della qualità del prodotto olivicolo italiano e delle cultivar locali con particolare riferimento alle produzioni a marchio D.O.P. e I.G.P., quali espressioni del territorio e delle sue comunità e promuovere lo sviluppo di un’offerta integrata tra olio evo, cultura e turismo. Tra gli output del progetto è prevista anche la realizzazione di un atlante del Tour dell’Olio, un progetto editoriale dal titolo “il nuovo EVO dell’olivicoltura: olio e ulivete come matrici di sviluppo sociale” e la realizzazione di un evento nazionale sull’olivicoltura.

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Inflazione: Istat, novembre +11,8%

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Secondo i dati definitivi di novembre resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione annua è pari a +11,8% come a ottobre “Una sciagura! Il fatto che l’inflazione sia stabile all’11,8% come a ottobre vuol dire che la situazione delle famiglie resta stabilmente catastrofica e insostenibile. Un rialzo che non si aveva da oltre 38 anni fa non è certo consolante. La conseguenza è una gelata sul Natale e sui consumi, visti i rincari insostenibili e il caro bollette. Il Governo avrebbe dovuto fare qualcosa, sia per ridare capacità di spesa alle famiglie, ad esempio detassando le tredicesime, sia per calmierare i prezzi. Invece non solo non ha fatto niente, ma è addirittura andato nella direzione opposta, riducendo di 10 cent lo sconto sulle accise dei carburanti. I nostri più sentiti ringraziamenti!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Per prodotti alimentari e bevande analcoliche, che segnano un +13,6%, una famiglia pagherà in media 767 euro in più su base annua. Una batosta che sale a 1046 euro per una coppia con 2 figli, 944 per una coppia con 1 figlio. Nel caso delle coppie con 3 figli, poi, si ha una mazzata record di 1249 euro nei dodici mesi” prosegue Dona. “Per quanto riguarda l’inflazione nel suo complesso, il +11,8% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita pari a 3974 euro su base annua, di cui 2136 per abitazione, elettricità e combustibili, 1083 per il solo carrello della spesa. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 3689 euro. In media per una famiglia il rincaro è di 3250 euro, 1940 per l’abitazione, 797 per il solo carrello della spesa. Il primato spetta ancora una volta alle famiglie numerose con più di 3 figli con una scoppola pari a 4466 euro, 1286 per i beni alimentari e per la cura della casa e della persona” conclude Dona.

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Eutanasia all’italiana, Quando la politica uccide

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Un fatto di cronaca: a Firenze un signore di 80 anni uccide la moglie ottantenne malata e poi si suicida. Eutanasia all’italiana. Meno nota del celebre “divorzio all’italiana” che, oltre ad essere un celebre film, era una realtà che “giustificava” il delitto d’onore quando il divorzio non era ancora legge, oggi l’eutanasia all’italiana ha un suo posto nella pratica e nella cultura. Pochi sono informati della possibilità di levarsi la vita andando in Svizzera ed ecco che imperversa il metodo “fai da te”. E’ probabile che in episodi come quello fiorentino una vita (marito) sarebbe stata risparmiata e un’altra (moglie) avrebbe cessato senza il trauma dell’assassinio.La mancanza di una legge che regolamenti l’eutanasia (già indicata come possibile dalla Corte Costituzionale, 242/2019 -4) porta a queste pratiche.In Italia i favorevoli ad una legge in materia sono il 93%, ma nel febbraio di quest’anno, sempre al Corte Costituzionale a presidenza Giuliano Amato, ha ritenuto di non ammettere un referendum che avrebbe chiamato gli italiani a decidere, una decisione tutta politica che,di fatto, è foriera della eutanasia all’italiana. La politica ha quindi deciso di uccidere le decisioni delle persone di disporre di se stessi e di uccidere le persone che aiutano per amore e rispetto. Quanti altri casi come quello fiorentino saranno necessari per umanizzare e razionalizzare la politica? Vincenzo Donvito Maxia http://www.aduc.it

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In Pakistan aumentano i casi di minorenni cristiane vittime di rapimenti e matrimoni forzati

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Più di 30 organizzazioni umanitarie in Pakistan, tra cui la Commissione Giustizia e Pace della locale Conferenza Episcopale, sostenuta da Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), hanno sollecitato il Governo affinché prenda in seria considerazione gli ultimi dati sugli episodi di conversione forzata. Il numero di casi sta infatti aumentando a un ritmo allarmante. In un rapporto presentato al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a luglio, il Centro per la Giustizia Sociale con sede a Lahore ha riferito di 78 episodi, ufficialmente denunciati, di conversione forzata nel 2021, ma secondo fonti locali di ACS il numero di casi sarebbe fortemente sottostimato a causa della mancata denuncia. Un caso ha riguardato la quattordicenne cristiana Mehwish Bibi, rapita da un vicino di casa musulmano che l’ha convertita con la forza all’Islam e l’ha sposata. Bibi ha fatto molta strada dall’ottobre 2021, quando un tribunale le ha concesso il divorzio da Muhammad Imran, un uomo sulla quarantina, sulla base del suo “comportamento duro e crudele”. L’incubo dei mesi trascorsi nella sua prigionia ossessiona ancora questa ragazza, figlia di una povera coppia cristiana di Sheikhupura, a circa 20 miglia da Lahore. Il 4 agosto 2021 Imran le ha proposto un passaggio per andare al lavoro. «Dopo aver accettato mi ha offerto una bibita con qualcosa dentro, e non so cosa sia successo dopo», racconta Bibi. È stata portata a Sargodha, a 85 miglia dal suo villaggio natale, e tenuta all’interno di un furgone. Una settimana dopo, Imran ha prodotto presso un tribunale locale i documenti della sua presunta conversione e del suo matrimonio con lui. Il CTS ospita anche 15 studentesse della St. Joseph’s Girls High School di Lahore, una scuola cattolica gestita dalle Suore della Carità di Gesù e Maria. Tra loro cinque figlie cristiane di donne convertite con la forza all’Islam e 10 ragazze che lavoravano nelle fornaci di mattoni. Tra queste ultime c’è Sara Fayaz, 12 anni, nata da madre cristiana e padre musulmano. Dopo che Fayaz è stata violentata da suo padre, la madre, a sua volta rapita nel 2007 e convertita all’Islam, ha preso con sè Fayaz ed è fuggita da Islamabad. Anche sua sorella minore è stata violentata da uno dei suoi cugini. «Mio padre picchiava mia madre», ricorda la studentessa di prima media, con le lacrime agli occhi, ma è determinata a diventare un medico per aiutare gli altri.

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Elezioni regionali, Lombardia al voto 12 e 13 febbraio

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

Di Marco (M5S): «Finalmente Giunta Fontana ha data di scadenza» Nicola Di Marco (M5S): «Finalmente la Giunta Fontana ha una data di scadenza. Gli errori e le inadeguatezze di questa amministrazione sono e resteranno purtroppo impressi a lungo nella memoria dei lombardi, nel ricordo di una stagione che ci auguriamo non ritorni mai. Ora è tempo di cambiare, presentando ai lombardi una proposta concreta che parli del rilancio della sanità pubblica e territoriale, di investimenti sul trasporto locale, di lavoro e sociale, di ambiente e futuro sostenibile» così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Lombardia, in merito all’ufficializzazione della data delle prossime elezioni regionali.

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Genocide Warning for Nagorno Karabakh issued by human rights organizations

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

A group of human rights organizations issued a collective Genocide Warning for the indigenous Armenian population of Nagorno Karabakh (also known as Artsakh).“All 14 risk factors for atrocity crimes identified by the UN Secretary-General’s Office on Genocide Prevention are now present,” the groups wrote.The Genocide Warning was triggered by Azerbaijan’s decision to impose a blockade on the territory last Monday, December 12. Azerbaijani activists and soldiers blocked the Stepanakert-Goris Highway through the Lachin corridor, the only road connecting the 120,000 Armenians of Nagorno Karabakh to the outside world.Since then, the shipments of food, fuel, and medicine on which the region’s civilian population depends to survive have come to a halt. Local authorities have warned that a humanitarian disaster will occur if the blockade is not lifted.In addition to the blockade, the organizations noted that, “The government of Azerbaijan has long promoted official hatred of Armenians, has fostered impunity for atrocities committed against Armenians, and has issued repeated threats to conquer not only Nagorno Karabakh, but also Yerevan, the capital of Armenia, by force.” John Eibner, the president of Christian Solidarity International (CSI), commented on the Genocide Warning: “The process of the Armenian Genocide has been ongoing since the Ottoman massacres of the late nineteenth century. Now, by placing Nagorno Karabakh under blockade, the dictatorship of Azerbaijan is clearly telegraphing its intent to carry out another phase of the Genocide.”“If the world’s many collective commitments to preventing atrocities mean anything at all, the international community must act now, collectively, to protect the civilian population of Nagorno Karabakh.” Under the Soviet Union, Nagorno Karabakh was an Armenian-majority autonomous region within the Azerbaijan Soviet Socialist Republic. It has enjoyed de facto independence since the early 1990s, after Azerbaijani forces tried and failed to ethnically cleanse the territory of its Armenian Christian population. That ethnic cleansing campaign also began with an economic blockade. In September 2020, Azerbaijan launched an invasion of Nagorno Karabakh, killing thousands and expelling tens of thousands of Armenians from their homes. Armenian civilians caught behind enemy lines were systematically killed or kidnapped.The statement concludes with a call to “all contracting parties to the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide, particularly the United States, the United Kingdom, and the Russian Federation, to fulfill their obligations, through the UN Security Council, to prevent another chapter of the Armenian Genocide”.Current signatories to the statement include: Christian Solidarity International, the Baroness Cox (founder president of Humanitarian Aid Relief Trust), American Friends of Kurdistan, the Armenian Bar Association, the Armenian National Committee of America, the Hellenic American Leadership Council, In Defense of Christians, International Christian Concern, the Philos Project, and Professor Armen T. Marsoobian (First Vice President of the International Association of Genocide Scholars).

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75th Anniversary of BSACI

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

London Friday 10th February 2023 at 08:00 – 18:30 GMT to celebrate the 75th Anniversary of BSACI. This unique symposium global online is being supported by EAACI, WAO and AAAAI, covering ‘CLINICAL ALLERGY: STATE OF THE ART 2023’. Professor Sir Stephen Holgate will discuss effective interventions on the environmental causes of allergy and what we can do as an allergy community, based on a recent landmark global workshop hosted by the now King Charles III in Scotland. Speakers & Chairs include: Riichiro Abe (Japan), Andrew Bird (USA), Ricardo Madrigal Burgualeta (UK), Sharon Chinthrajah (USA), Claudia Gore (UK), Alexandra Santos (UK), Wayne Schreffler (USA), Jurgen Schwarze (SCOTLAND), Isabel Skypala (UK), Stephen Durham (UK), Pascal Demoly (France) Brian Vickery (USA), Glenis Scadding (UK) to name a few.We are delighted to be working together with our global partners to develop this exciting programme and build closer collaborative initiatives, to share world class knowledge for the benefit of the global allergy community. By http://www.eaaci.org

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Save Vietnam’s Wildlife and Friend of the Earth have joined forces to protect pangolins and put an end to wildlife trafficking

Posted by fidest press agency su martedì, 20 dicembre 2022

iLOQ executes its largest order in Sweden – Gothenburg’s elementary school administration buys locking system During the first half of 2023, all doors of all public schools in Gothenburg will be equipped with iLOQ’s S5 locking system. The locking system was introduced by iLOQ in 2019 and is battery- and cable-free, just like iLOQ’s other digital and mobile locking systems. The energy needed to confirm the authorization and unlocking of doors comes from the kinetic energy generated when the key is inserted into the lock.The locking system also minimizes costs and administration when it comes to key management. The administrator can update access to the schools’ doors in real time and members of staff only need one physical key in their hand to access them.“We chose iLOQ because costs and safety are important to us. We have previously had problems when an entire locking system had to be replaced when keys were lost. In the long run this is very costly; with iLOQ, we avoid this,” explains Peter Granfeldt, Development Manager for security at the Elementary School Administration in the City of Gothenburg. “This is a deal that we’ve been working on getting for seven years. What made the deal possible was the focus on sustainability and safety, which are core values for iLOQ. It is very exciting that these are issues that determine a deal for everyone in the supply chain,” states Gunilla Berg, Sales Manager at iLOQ.iLOQ was founded in 2003 in Finland and has been an industry leader in the Nordics for a long time, and now also globally with a wide range of smart digital locking products. The order from Gothenburg’s Elementary School Administration is iLOQ’s largest in Sweden and the second largest globally.“We are pleased with the trust we have received from Gothenburg’s Elementary School Administration and that they have seen the value of using our locking system in all doors in all public schools which gives them the opportunity to keep the locking systems and security constantly updated. We look forward to working on similar projects in 2023 and beyond,” concludes Christer Wiberg, Country Manager for iLOQ Sweden.

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