Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°87

Archive for 23 dicembre 2022

La Cina è sempre più protagonista

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

Di Mario Lettieri e Paolo Raimondi. La recente visita del presidente cinese Xi Jinping in Arabia Saudita, con i suoi riverberi commerciali e politici, dimostra, ancora una volta, che la strategia unipolare americana di isolare i potenziali sfidanti e avversari, con l’avallo di un’Europa miope, non funziona. La Cina ha siglato importanti accordi di fornitura di petrolio e di gas. E non solo. Negli incontri di Riyad ha rinforzato la partenership e la cooperazione con i Paesi del Golfo produttori di petrolio e con quelli della Lega Araba. Per questa ragione si è parlato di una visita storica.La prospettiva, naturalmente, è di far arrivare in queste regioni e nel Mediterraneo la nuova Via della seta, la Belt and Road Initiative (Bri) con tutti i suoi progetti infrastrutturali, tecnologici e industriali. Cina e Arabia Saudita hanno firmato un memorandum per coordinare le iniziative economiche della succitata Bri con il programma saudita “Vision 2030” di sviluppo industriale e manifatturiero. Gli accordi prevedono la cooperazione nei settori spaziali, nucleari, missilistici, delle nuove energie come l’idrogeno, e delle grandi infrastrutture tra cui la costruzione di “Neom”, una città super moderna da 500 miliardi di dollari. Tra i contratti firmati vi è quello con Huawei, il gigante delle telecomunicazioni, che, nonostante l’opposizione americana, ha già degli accordi per la rete 5G con quasi tutti i Paesi del Golfo.E’, quindi, naturale che la Cina abbia proposto di utilizzare lo yuan nei pagamenti per le forniture di energia e più in generale per gli scambi commerciali. Per i prossimi anni la Cina avrà bisogno di importare, non solo dalla Russia, grandi quantità di petrolio e di gas. D’altra parte, il 72% del petrolio e il 44% del gas consumati in Cina sono importati.Nel 2021 il commercio tra Cina e Arabia Saudita è stato di 87,3 miliardi di dollari, con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente. Di questi, 44 miliardi sono per il petrolio. Il 25% del petrolio saudita va verso la Cina. Si noti che nel 2021 l’Arabia Saudita era già il primo esportatore di petrolio in Cina, davanti alla Russia. Del resto i rapporti economici con la Cina sono in crescita da tempo. Nel 2010 la China Railway Construction Corp. ha costruito una ferrovia di oltre 18 km per trasportare i pellegrini alla Mecca. Più recentemente è stato siglato un accordo di lungo termine sull’energia tra la Sinopec e l’Aramco, le rispettive compagnie petrolifere nazionali. In uno studio del Ministero degli esteri cinese “China-Arab cooperation in the new era” si propongono una cooperazione monetaria con le banche centrali della regione e l’uso delle monete nazionali nei pagamenti. Dell’utilizzo dello yuan se ne parla da anni. Nel 2018 i cinesi hanno introdotto contratti petroliferi in yuan nel tentativo di internazionalizzare la loro moneta. I sauditi considerano di includere contratti future denominati in yuan nei modelli di formazione del prezzo del petrolio dell’Aramco. La supremazia del dollaro rimane, ma fortemente indebolita. Esso è usato nell’80% del commercio mondiale del petrolio. Tutto il petrolio saudita è ancora commerciato in dollari. Nelle riserve monetarie di Riyad vi sono più di 120 miliardi di dollari in Treasury bond americani. Non di meno, è opportuno notare che, dall’inizio del 1990, le importazioni Usa di petrolio dall’Arabia Saudita si sono ridotte a un quarto. Molti Paesi, anche alcuni tra gli alleati degli Usa, sono stati fortemente colpiti dal fatto che il sistema finanziario basato sul dollaro sia stato usato come arma di guerra nelle sanzioni contro la Russia, facendo venir meno la certezza di garanzia e di sicurezza.E’ ancora aperta, ma forse per poco, la “window of opportunity”, cioè la possibilità di riorganizzare l’intero sistema economico, monetario e commerciale globale su una base moderna e più equa. E’ necessario però, che gli Usa abbandonino la pretesa primazia unilaterale per preparare con le altre nazioni, a cominciare dai Paesi del Brics, un nuovo Accordo di Bretton Woods. Tale necessità ci sembra sempre più urgente. L’Europa potrebbe avere un ruolo centrale in tale iniziativa multilaterale. Lo ripetiamo da tempo: il ruolo dell’Europa non può essere ancillare rispetto agli Usa. Ha tutte le carte in regola per essere protagonista attivo nella realizzazione di un nuovo assetto, multipolare, del mondo. Altrimenti, le tensioni geoeconomiche e geopolitiche potrebbero acuirsi a tal punto da rendere possibile un conflitto catastrofico. Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista.

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Comgest: Una tregua sui mercati globali lascia spazio alla ripresa

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

A cura di Alexandre Narboni, Gestore del fondo Comgest Growth Global. La COP27, la politica “zero Covid” della Cina, il contagio delle criptovalute e le continue tensioni in Ucraina hanno reso il periodo movimentato. Nonostante le numerose notizie, il periodo ha offerto una tregua con la ripresa dei titoli azionari e il calo dei rendimenti globali. Sebbene la stagione degli utili non sia stata priva di volatilità, in generale è stata comprensibile. Può darsi che il mercato si stia spaventando per un nonnulla o che un approccio aggressivo resti ignorato (eliminando definitivamente l’inflazione).TSMC sta portando avanti i suoi piani di internazionalizzazione dell’impronta di produzione, con l’ipotesi di una seconda fabbrica in Arizona, mentre i suoi principali clienti (Apple e AMD) guadagnano quote di mercato, nonostante il taglio del 10% alle spese in conto capitale annunciato ad ottobre, il che, viste le dimensioni in termini assoluti (36 miliardi di dollari), non sorprende. Ne ha beneficiato anche ASML, fornitore leader di mercato di macchinari EUV (ultravioletti estremi) per TSMC, confermando al contempo le previsioni di crescita a lungo termine dell’EPS (utile per azione) tra il 15% e il 23% entro il 2030.Tencent si è ripresa dalla precedente performance negativa dopo l’annuncio di risultati che evidenziano il raggiungimento del punto minimo dei ricavi nel comparto giochi online in Cina, una ripresa delle approvazioni delle licenze di gioco in questo Paese, un miglioramento dei ricavi pubblicitari e un nuovo dividendo in natura (Meituan). Le ostinate previsioni di inflazione, emerse proprio nel momento in cui le banche centrali avevano una capacità di sostegno pari a zero (a causa del Covid), hanno portato a una compressione eccessiva dei multipli dei nostri investimenti quality growth. Oggi consideriamo il portafoglio interessante per l’eccezionale qualità e la solida crescita in cui è investito. Considerata la nostra previsione di crescita degli utili a due cifre nel lungo periodo, riteniamo che il portafoglio dovrebbe beneficiare di un incremento di valore a un ritmo analogo.

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Ci aspetta un mercato più rialzista?

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

Analisi di Jean-Marie Mercadal, Head of Investment Strategies OFI Holding e Eric Bertrand Deputy Chief Executive Officer, CIO. Dalla fine di settembre i mercati hanno registrato un’impressionante ripresa, soprattutto se confrontati con la disastrosa performance ottenuta fino a quel momento. I principali indici azionari hanno guadagnato circa il 15-20% e i rendimenti obbligazionari a lungo termine sono scesi di quasi 80 punti base… In un contesto piuttosto cupo, i mercati sembrano assumere uno scenario più rialzista. Ma quale scenario? Avranno ragione? La riapertura delle centrali a carbone in Europa, per di più in quella parte d’Europa che si considera la più verde. Questa volta le banche centrali non sono riuscite a intervenire in modo pro-ciclico, costrette a inasprire le politiche monetarie per contrastare l’inflazione e raffreddare la domanda globale. La prima parte dell’anno è stata caratterizzata da un mercato ribassista simultaneo di azioni e obbligazioni, cosa piuttosto rara nella storia finanziaria. In questo contesto di grande ansia, il rally dei mercati è impressionante. È stato guidato da uno scenario potenzialmente più rialzista che si basa su quattro ipotesi principali: 1 – L’inflazione inizierà a diminuire. Le strozzature causate dalla riapertura delle economie post-Covid sono in via di eliminazione. 2 – Alla luce di quanto sopra, i tassi di interesse dovrebbero ora stabilizzarsi. È quindi improbabile che i prezzi di tutti gli altri asset siano penalizzati dall’aumento dei tassi di interesse. 3 – Successivamente, a partire dalla metà del 2023, è probabile che i mercati si concentrino sulla ripresa economica prevista per il 2024, poiché la recessione/rallentamento del 2023 dovrebbe essere poco profonda. 4 – Infine, sul fronte geopolitico, il 2023 non potrà essere peggiore dell’anno appena trascorso. La guerra in Ucraina è più o meno equilibrata tra le due parti, grazie alle armi dell’Occidente, soprattutto degli Stati Uniti, ed è improbabile che la Russia utilizzi armi nucleari. Persino la Cina, che si è definita amica della Russia, ha condannato il potenziale uso di un’opzione così estrema. Tuttavia, ci sono due rischi principali: 1- Il più grande è che l’inflazione continui a salire se la ripresa cinese spinge al rialzo i prezzi delle materie prime. In tal caso, il tasso terminale dei Fed Funds non si attesterebbe più intorno al 4,5%, ma piuttosto al 6,0%, con una conseguente impennata dei rendimenti obbligazionari. Ciò avrebbe un forte impatto sui prezzi delle attività, comprese le azioni. 2- L’altro rischio è una recessione più profonda di quanto inizialmente previsto. I mercati obbligazionari salirebbero, ma i titoli azionari sarebbero duramente colpiti dalle revisioni al ribasso delle previsioni sugli utili.Il nostro scenario centrale: L’inflazione sembra aver raggiunto il picco negli Stati Uniti, consentendo alla Fed di rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi a breve termine. In Europa, anche se si prevede che la BCE faccia lo stesso, è improbabile che l’inflazione globale si riduca ancora per qualche mese.È probabile che entrambe le banche centrali raggiungano il loro famoso pivot alla fine del primo trimestre (rispettivamente al 4,75%/5,00% e al 2,75%/3,00%) e poi assumano un atteggiamento di “attesa” per il resto dell’anno, in attesa che l’inflazione di base torni a livelli accettabili. I mercati sembrano prezzare un abbassamento troppo rapido dei tassi a breve termine. Di conseguenza, è probabile che i rendimenti delle obbligazioni a lungo termine tornino a salire un po’ prima di stabilizzarsi all’inizio del 2023. Stiamo prendendo profitto sull’high yield, ma vediamo ancora un certo valore nel carry offerto.Le azioni sembrano voler evitare i prossimi due trimestri e proiettarsi verso un orizzonte più chiaro nella seconda metà del 2023. A nostro avviso, si tratta di una mossa azzardata e ribadiamo la nostra posizione neutrale per l’inizio del 2023. Probabilmente nelle prossime settimane si verificheranno alcuni episodi di volatilità, che ci permetteranno di riposizionarci sui mercati azionari sulla base della nostra aspettativa che riprenderanno la loro salita, una volta terminata la fase di rialzo dei tassi a breve termine. (abstract by ecomunicare.com)

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Gruppo Almawave: The Data Appeal Company sigla partnership con modefinance

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

Siglata nuova partnership tra The Data Appeal Company – società del Gruppo Almawave attiva nello sviluppo di soluzioni di vertical AI analytics, leader nel settore turismo, fintech e location intelligence – e modefinance – fintech specializzata nella valutazione del rischio di credito delle aziende e Agenzia di Rating (CRA ed ECAI), parte del gruppo TeamSystem – che attraverso la collaborazione integra gli alternative data nei propri processi di analisi. I dati alternativi, che comprendono informazioni reputazionali e territoriali, forniti dalla società del Gruppo Almawave vanno ad arricchire le fonti della piattaforma proprietaria di modefinance Tigran, soluzione “Rating-as-a-service” in grado di automatizzare e digitalizzare i processi di analisi e valutazione del credito. L’accordo rappresenta un ulteriore elemento della strategia della fintech che mira a restituire una fotografia esaustiva della realtà analizzata con dati e informazioni disponibili costantemente aggiornati che permettono di avvicinare il più possibile il dato al momento dell’analisi (nowcasting). Gli alternative data riportano aspetti relativi alla sostenibilità ambientale e saranno parte integrante del rating ESG recentemente lanciato. Mirko Lalli, CEO & founder di The Data Appeal Company e Chief Group Digital Strategy Officer di Almawave, sottolinea: “Questo accordo permette di avvicinarci ulteriormente al mondo Banking&Finance, fornendo dati rilevanti per lo sviluppo di soluzioni sempre più innovative e aggiornate. Attraverso un partner strategico come modefinance, infatti, metteremo a disposizione un dataset molto ricco di informazioni relative a PMI italiane ed estere, dal punto di vista territoriale e reputazionale”. I dati di The Data Appeal Company – di tipo sia qualitativo che quantitativo – vengono raccolti da oltre 130 fonti online e analizzati tramite algoritmi proprietari basati su Intelligenza Artificiale e machine learning. Si tratta di dati che comprendono informazioni relative al sentiment, alle performance digitali delle aziende monitorate e ad aspetti relativi alla loro sostenibilità ambientale. Il sistema proprietario di valutazione di modefinance si fonda sulle più moderne tecnologie di AI per la raccolta di dati quanto più accurati e affidabili, sia a livello finanziario che sociale, ambientale e di governance, e sulla metodologia di analisi proprietaria MORE (Multi Objective Rating Evaluation). Caratteristica distintiva delle sue soluzioni è la modellistica proprietaria che mixa le più moderne tecnologie per la raccolta e l’elaborazione dei dati, con il lavoro di analisi tradizionale.

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Il Museo Tattile statale Omero esporta l’accessibilità ad Alessandria d’Egitto

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

Si è concluso, con la consegna degli attestati da parte del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Il Cairo, Davide Scalmani, e del Presidente del Museo Omero, Aldo Grassini, il corso di formazione dal titolo “L’accessibilità al patrimonio per persone con disabilità visiva” che ha visto relatori, oltre al Presidente, la dott.ssa Annalisa Trasatti e il prof. Andrea Sòcrati ad Alessandria d’Egitto. Destinatari del corso sono gli operatori dei musei e i docenti egiziani, nell’ambito della collaborazione inerente il progetto di accessibilità per persone con disabilità presso il Museo greco-romano di Alessandria. L’iniziativa, promossa dall’Ambasciata d’Italia Il Cairo, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Il Cairo, il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano, il Museo Archeologico di Jesi, il Liceo Artistico Edgardo Mannucci di Ancona, vuole incoraggiare l’accessibilità ai beni culturali e l’educazione artistica ed estetica delle persone con disabilità visiva. Si propone anche di favorire, soprattutto nei giovani, la crescita della consapevolezza e della sensibilità rispetto ai temi della diversità e dell’inclusione.In vista della riapertura del Museo greco-romano di Alessandria, infatti, è in corso di realizzazione un percorso tattile che permetterà alle persone con disabilità visiva di accedere a 12 oggetti selezionati, grazie alla produzione da parte del Museo Omero di didascalie e informazioni in Braille, insieme ad audio penne apposite per la spiegazione del percorso.

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Tavolo nazionale energia

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

L’ultima rilevazione dei corrispettivi di energia al dettaglio praticati alle PMI sul mercato libero, realizzata da Unioncamere e la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi in collaborazione con BMTI e REF Ricerche e riferita al quarto trimestre 2022, fotografa andamenti diversificati dei prezzi dell’energia a seconda delle tipologie contrattuali. Nel dettaglio, i contratti annuali multiorari (tre prezzi per fascia) per imprese con consumi fino a 50 MWh/anno, a prezzo fisso con avvio a ottobre 2022, presentano corrispettivi intorno a 262,2 euro/MWh nella fascia oraria diurna (F1), 268,4 euro/MWh nella fascia serale (F2) e a 203,5 euro/MWh nella fascia notturna (F3). Rispetto al terzo trimestre 2022 si documenta rispettivamente una diminuzione dei prezzi del -48,5% per F1, -45,7% per F2 e -49,9 per F3.Sul fronte del gas naturale il prezzo dei contratti annuali a corrispettivo fisso risulta in forte aumento (+47,1% congiunturale), per un profilo di consumo fino a 50 mila/mc all’anno, configurando prezzi fissi per il micro-consumatore pari a circa 193,3 eurocent/mc.Volgendo lo sguardo al mercato all’ingrosso italiano, si registra un forte rialzo sia per i prezzi all’ingrosso dell’energia (+75,5% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno), sia per il gas naturale (+67,3%). Tuttavia, nelle ultime settimane è stata registrata una decrescita accentuata dei prezzi delle materie prime pari, ad esempio, al -50,8% per il PUN (l’indicatore del prezzo all’ingrosso dell’energia), ad ottobre rispetto a settembre.La rilevazione svolta si inserisce in uno scenario economico caratterizzato da un recente peggioramento generalizzato delle condizioni finanziarie, bilanciato tuttavia da timidi segnali di miglioramento dal lato dell’offerta. Dopo mesi estivi di fortissimi aumenti sul mercato all’ingrosso delle materie prime energetiche, nel secondo semestre dell’anno si sono manifestati i cosiddetti effetti second round, con l’aumento dei prezzi al consumo che ha fatto seguito all’aumento dei costi sostenuti dalle imprese. Tuttavia, i segnali positivi arrivano dal lato dell’offerta: i fattori all’origine degli shock hanno, nelle ultime settimane, dato accenni di rientro. Nonostante ciò, nei prossimi trimestri potrebbe verificarsi una ulteriore fase di indebolimento della domanda. La reale portata dell’aumento dei costi energetici sull’occupazione sarà più chiara nelle settimane a venire.

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Azionario 2023: puntare sulla qualità per avere successo

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

A cura di Melda Mergen, Responsabile azionario globale di Columbia Threadneedle Investments. Quando le economie hanno riaperto dopo la pandemia da Covid-19, abbiamo osservato numerosi driver d’inflazione temporanei, ma non sono mancati catalizzatori dagli effetti più duraturi. Attualmente rileviamo cambiamenti nelle catene produttive (operazioni di reshoring e di costruzione di nuove reti per alcune imprese) e nella geopolitica, che avranno un impatto nel lungo periodo. Ci aspettiamo che l’inflazione diminuirà, ma non che tornerà ai livelli pre-pandemici. Quando si verificano simili anomalie, infatti, non si torna mai al livello di partenza e per questo motivo uno dei principali interrogativi per il 2023 riguarda proprio quale sarà il punto di arrivo. In genere, l’inflazione comporta un calo delle valutazioni azionarie, ed è quello che abbiamo osservato nel 2022 su base generalizzata. Per il 2023 ci aspettiamo una maggiore dispersione in termini di valutazioni, e che le azioni con una duration più lunga, ovvero imprese con aspettative di crescita più in là nel futuro, siano maggiormente penalizzate. Gli investitori dovranno quindi prestare maggiore attenzione a quello che sono disposti a pagare per gli utili futuri, e l’esigenza di redditività si farà sentire prima. Questo significa che le imprese che non saranno in grado di fornire utili subiranno più probabilmente un calo delle loro valutazioni. Molti investitori pensano alle valutazioni in termini di multipli di prezzo/utili (P/E) e sebbene questo indicatore sia utile, non è l’unica misura del valore di un’impresa. Sebbene la crescita economica stia rallentando, al momento non ci aspettiamo l’avvento di una recessione particolarmente dura negli Stati Uniti. Per contro, le economie in Europa sono soggette a tensioni significative e riteniamo che il Vecchio Continente scivolerà in una recessione più profonda. Mentre le economie emergenti appaiono in difficoltà a causa delle politiche zero-Covid cinesi, del dollaro forte e di fattori geopolitici.In ogni caso nel 2023 non basterà investire solo sulla base di osservazioni macro per mettere a segno buoni risultati; occorrerà un approccio attivo, focalizzato sulle singole imprese. Gli indici passivi, specie nei mercati internazionali, possono presentare concentrazioni che potrebbero penalizzare la performance dei portafogli. Per avere successo nel 2023, occorrerà davvero distinguere tra le imprese con maggiore capacità di tenuta e le altre. Per ulteriori informazioni si veda il sito internet di Columbia Threadneedle Investments: http://www.columbiathreadneedle.it

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I primi mesi della XIX legislatura in numeri

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

Lo scorso 22 ottobre si è insediato ufficialmente l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, il primo della XIX legislatura. Sono passati quindi circa 2 mesi dall’insediamento di governo e parlamento ed è forse un buon momento per tracciare un primo – seppur molto parziale – bilancio dell’attività svolta. L’inizio della legislatura è sempre un momento di passaggio in cui camere e governo non operano ancora a pieno regime. Questa fase di transizione tuttavia giunge in un momento molto complesso. Sono diverse infatti le questioni sul tavolo che dovranno essere affrontate entro la fine dell’anno. Dall’approvazione della legge di bilancio alla questione legata alle scadenze del Pnrr, fino alla conversione dei numerosi decreti legge che l’esecutivo ha emanato in questi primi mesi. Di fronte a scadenze così ravvicinate, non sono concesse pause. I dati ci possono fornire qualche indicazione utile per valutare l’attività svolta sin qui. By Fondazione Openpolis.

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Il 2023 dell’Accademia Filarmonica Romana

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

Roma l’Accademia Filarmonica Romana riprende il 26 gennaio con il Quartetto Prometeo al Teatro Argentina che porta avanti l’integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič e subito a seguire dal 31 gennaio al Teatro Olimpico i leggendari Mummenschanz che partono da Roma per la nuova tournée italiana di 50 years per festeggiare mezzo secolo di successi. Prosegue fino al prossimo maggio la stagione 2022-23 dell’Accademia Filarmonica Romana, che si dislocherà nelle sue tre sedi principali del Teatro Argentina, Teatro Olimpico e Sala Casella fra danza, musica e progetti vari per un pubblico di tutte le età. I Mummenschanz tornano all’Accademia Filarmonica Romana che li accoglie al Teatro Olimpico, dal 31 gennaio al 5 febbraio, guidati dalla sua fondatrice Floriana Frassetto per festeggiare mezzo secolo di gloriosa carriera artistica. La danza torna protagonista con Notre-Dame de Paris (8-12 febbraio) secondo il coreografo francese Stephen Delattre, che nella sua versione rispetta fedelmente il romanzo di Victor Hugo ambientato nella Parigi del 1482. Sul palco il Balletto di Milano impegnato in una coreografia che interpreta la storia di Esmeralda, Quasimodo e di Frollo, mescolando classico e moderno. Tra i tanti argomenti anche la denuncia del potere della religione sulla società e l’impossibilità di alcuni amori. Il Teatro Argentina, fino a maggio 2023, sarà il palco prediletto della Filarmonica per la musica da camera e i grandi interpreti. Il 9 febbraio sarà la volta di Christian Poltéra, violoncellista svizzero, classe 1977, fra i più importanti della sua generazione, per la prima volta ospite della Filarmonica. Invitato a suonare con le più rinomate orchestre, appassionato camerista, protagonista di una nutrita e premiata serie di CD, percorre con il suo talento la letteratura per violoncello dal Seicento alla musica d’oggi. Con la pianista Kathryn Stott esegue alcune delle composizioni da camera più note per violoncello e pianoforte di Brahms, Prokof’ev e Chopin. Grande amico della Filarmonica e del mondo musicale romano, Mischa Maisky, con il suo prezioso violoncello Montagnana del ‘700, torna “a furor di popolo” anche in questa stagione, il 2 marzo, per eseguire tre (n. 1, 4 e 5) delle sei Suites per violoncello solo di Bach, Musica che non ci si stanca mai di ascoltare, né di eseguire, alla ricerca di quelle tante “sfaccettature” che lo spartito offre.Atteso debutto alla Filarmonica anche per Augustin Hadelich il 23 marzo. Prestigioso talento, classe 1984, impugna il prezioso violino Giuseppe Guarneri del Gesù del 1744, in un programma per violino solo che accosta due Partite di Bach alla musica dell’americano Coleridge-Taylor Perkinson, un mix di contrappunto barocco, blues e musica folk.La stagione all’Argentina si chiude il 4 maggio con Non udite lo parlare? La parola al violino nell’età del barocco concerto affidato all’eccellenza di Imaginarium Ensemble diretto da Enrico Onofri e dedicato all’affascinante rapporto tra voce umana e virtuosismo strumentale italiano dal primo Seicento sino al tardo Barocco. Il 23 febbraio altro debutto alla Filarmonica con il giovane talento, Giuseppe Gibboni vincitore nel 2021 del 56º Premio Paganini di Genova, quarto italiano nella storia del prestigioso concorso a vincere il premio, l’ultimo ventiquattro anni fa. Biglietti: Teatro Argentina da 16 a 26 euro, ragazzi fino a 14 anni 9 euro. Sala Casella 11 euro. Teatro Olimpico da 25 a 60 euro. Tutti i prezzi sono comprensivi di prevendita. Infine i concerti e gli incontri nelle scuole, con alcuni giovan Il 2023 dell’Accademia Filarmonica Romana. Si parte con i leggendari Mummenschanz e il Quartetto Prometeo con Shostakovich. I concerti di musica da camera con i grandi solisti all’Argentina, la danza all’Olimpico, le rassegne della Sala Casellai musicisti impegnati a far conoscere da vicino, in un rapporto più diretto con i ragazzi, la musica, gli strumenti, le loro potenzialità tecniche e timbriche, pronti a rispondere alle domande e ad esaudire la curiosità degli studenti.

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Sono iniziate a Roma le riprese del film Girasoli

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

E’ un’opera che segna il debutto dietro la macchina da presa dell’attrice Catrinel Marlon. Il film, ispirato ad una storia vera che ha toccato da vicino la regista e i suoi familiari, è stato scritto dalla stessa Marlon con Francesca Nozzolillo e Heidrun Schleef. Negli anni ’60, un amore impossibile tra due ragazze nasce per caso tra le mura di un ospedale psichiatrico, più simile a una prigione che a un istituto di cura. A vestire i panni dei protagonisti, Gaia Girace, Mariarosaria Mingione, Monica Guerritore , Pietro Ragusa e Rodica Lazar. Il cast tecnico vede Fabio Zamarion alla direzione della fotografia, Tonino Zera alla scenografia, ai costumi Nicoletta Ercole, al montaggio Massimo Quaglia e alle musiche Cesare Cremonini. Prodotto da Massimiliano Di Lodovico per Masi Film con Joseph Rouschop per Gapbuster, Cristian Mungiu per Mobra Film, e Lumina MGR Girasoli è una co-produzione Italia, Belgio, Romania, e sarà distribuito da Europictures.

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Sanità: notizia positiva la proroga della ricetta elettronica

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

“Accogliamo con favore la volontà del Governo di prorogare di un anno la ricetta elettronica sperimentata durante la fase emergenziale e che ha accelerato in modo considerevole il processo di digitalizzazione della dispensazione del farmaco. La possibilità, per il cittadino, di ricevere la prescrizione medica direttamente sul proprio smartphone, in alternativa al promemoria cartaceo, ha rappresentato un passaggio epocale nell’ottica di una reale semplificazione dell’accesso alle cure per i pazienti. Lo dichiara il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), Andrea Mandelli, ricordando che è grazie soprattutto ai farmacisti che ha avuto successo l’implementazione del sistema della ricetta dematerializzata, pensato per ridurre gli spostamenti dei pazienti durante il primo lockdown. “Si tratta di una misura importante che auspichiamo possa diventare strutturale nel prossimo futuro, mantenendo l’impianto attuale che prevede che il medico trasmetta per via telematica il promemoria al paziente, al quale è garantita la libera scelta di recarsi dal proprio farmacista di fiducia ai fini della dispensazione del medicinale”, conclude Mandelli.

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Il ricambio generazionale è indispensabile per sviluppare un’agricoltura moderna e sostenibile

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

Dovrebbe diventare uno degli obiettivi primari della politica agricola comune europea – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Il primo gennaio, dopo rinvii e lunghe trattative, entrerà finalmente in vigore la nuova Pac. A pochi giorni da quest’appuntamento, c’è un dato che rischia di passare inosservato: l’età media stimata dei coltivatori europei è di ben 57 anni.In generale l’agricoltura non è ancora considerata come una porta di accesso privilegiata al mercato del lavoro, mentre diventa non di rado una via di uscita dopo che le migliori energie sono state spese in altri settori – continua Tiso. Bisogna invertire questa tendenza per facilitare l’innovazione tecnologica e l’adozione di metodi di produzione innovativi, che trovano terreno più fertile tra i giovani.La nuova Pac stanzierà 8,5 miliardi di euro per il ricambio generazionale con l’obiettivo di far scendere far scendere l’età media degli agricoltori. Per agevolare l’ingresso delle nuove generazioni è però necessaria un’azione strutturata, che promuova anche lo studio delle scienze agrarie a livello di istruzione secondaria e universitaria e includa incentivi nazionali per intraprendere la strada dell’imprenditoria agricola. Grazie a misure ad hoc, il primo settore può diventare attraente anche per i giovani e offrire opportunità di crescita e sviluppo professionale.

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Reddito di Cittadinanza: «Il Governo lo migliori ma non lo elimini»

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

«Non si possono dimenticare coloro che, pur essendo categorizzati come “occupabili”, non sono collocabili nel mondo del lavoro e per i quali il reddito di cittadinanza è una forma di sussistenza indispensabile contro la povertà. Auspichiamo che il Governo agisca per poterlo mantenere e migliorare: si tratta di una misura della quale oggi lo Stato Italiano non può fare a meno e che deve diventare uno strumento di lotta universale per il contrasto alla povertà». E’ quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII in merito alle proposte di eliminare il sussidio economico per i percettori considerati occupabili. La Comunità Papa Giovanni XXIII, da sempre schierata in favore di coloro che soffrono e si trovano in condizioni di difficoltà, da diversi anni è al fianco di altre 35 organizzazioni sociali e civili che compongono “L’Alleanza contro la povertà in Italia” svolgendo l’opera di advocacy a favore delle persone in condizioni di povertà assoluta.

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Piemonte: Case e ospedali di comunità: una cabina di regia per dare voce ai territori

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

Saranno 48 sul territorio metropolitano le strutture di prossimità – ovvero case e ospedali di comunità – individuate dalla Regione Piemonte che andranno a rafforzare il sistema territoriale della sanità e del welfare grazie ai fondi del Pnrr: un insieme di servizi che dovrebbe decongestionare il sistema sanitario e offrire un approccio più integrato al benessere dei cittadini.Individuare le strutture rappresenta un importante punto di partenza che deve però andare di pari passo con la modulazione dei servizi offerti ai cittadini: per questo la Città metropolitana di Torino ha avviato un tavolo di confronto con le quattro ASL dell’area metropolitana e i rispettivi Direttori generali, i presidenti delle Conferenze dei sindaci, la Città di Torino e le sigle sindacali Cgil Cisl Uil sull’utilizzo delle risorse messe a disposizione dalle Missione 6 e 5 (Sanità e Welfare) del Pnrr. “L’obiettivo dell’accordo” ha spiegato la consigliera Valentina Cera, che per la Città metropolitana gestisce la cabina di regia sul tema “è condividere una strategia comune per il ridisegno della sanità territoriale a partire dall’opportunità offerta dai fondi del Pnrr”. Cera ha sottolineato l’importanza che sia l’Ente di area vasta a coordinare questo lavoro: “Su tutti i territori devono esserci per tutti i cittadini eque possibilità di accessibilità ai servizi., E questo comporta anche mettere in campo ragionamenti che investono non solo sanità e servizi sociali, ma, per fare un esempio, il sistema dei trasporti”. “Case e ospedali di comunità” ha precisato la Consigliera metropolitana “sono servizi che guardano alla cura della persona nel suo complesso, integrando dimensioni diverse: su questo indirizzo deve proseguire il confronto con la Regione Piemonte che recepisca le istanze dei territori”.

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HousingAnywhere compara stipendi, costo della vita e affitti nelle principali città europee

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

HousingAnywhere, la piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti leader in Europa, mettendo a confronto i dati del Rent Index per il terzo trimestre del 2022 con gli input forniti da Numbeo, il più grande database del costo di vita al mondo, ha stilato il podio delle tre destinazioni in cui il costo della vita è particolarmente alto o, al contrario, più accessibile, rivelando interessanti informazioni. A Parigi, a fronte di uno stipendio netto mensile medio di 2,630 euro, il prezzo medio per un monolocale è di ben 1,326 euro al mese (+20% rispetto al 2021), per un bilocale si toccano addirittura i 1,800 euro. Più della metà del salario. Se a questo si aggiungono 955 euro a persona di costi generici di vita legati alla quotidianità e di svago, un occupante di un monolocale può sperare di mettere da parte solo 348 euro mensili, mentre l’affitto di un bilocale non rientra nemmeno nel budget. Ad Amsterdam, invece, dove gli stipendi netti sono molto alti (3,525 euro al mese) e i costi di vita e svago tutto sommato vantaggiosi (1,035 euro), gli affitti per monolocali e bilocali rappresentano il maggior cruccio, toccando rispettivamente i 1,998 e 2,325 euro mensili (con un aumento medio del +47,5% rispetto al 2021, permettendo ottimisticamente di risparmiare a fine mese solo 492 euro se si opta per il monolocale e 165 euro se si sceglie di vivere in un bilocale. A Lisbona dove gli stipendi medi sono nettamente più contenuti (1055 euro), i costi della vita (641 euro) e gli affitti sono alle stelle. Nella capitale portoghese servono 900 euro per un monolocale e 2,200 euro per un bilocale (+35% rispetto al 2021). Cifre che non solo non consentono di versare neanche un centesimo nel proprio salvadanaio, ma costringono a cercare soluzioni abitative fuori città. E in Italia? Milano e Roma si posizionano inoltre al 74 e 77esimo posto per qualità di vita in Europa, penalizzate da un sistema di affitti e stipendi che ne blocca la crescita. A Milano, a fronte di uno stipendio medio di 1,780euro, i prezzi dei bilocali e dei monolocali toccano il record rispettivo di 1,800 e 1,160 euro mensili, mentre a Roma, con uno stipendio netto mensile di 1,491 euro, i monolocali si aggirano intorno ai 900 euro, e i bilocali 1,575.

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Bilan 2022 Groupe Drouot – Un produit vendu total de 571 M€

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

L’Hôtel Drouot enregistre un total de 362M€ grâce aux 820 vacations organisées en salles. Une progression tant du produit vendu que du nombre de ventes que l’on doit à une activité croissante des études et au succès de la politique d’ouverture aux opérateurs non-actionnaires. A titre d’exemple, le second semestre a ainsi accueilli l’étude de Maître Herbelin (Salle des ventes de Chinon) qui, pour sa première vente à l’Hôtel Drouot, dispersait la Collection Réginald Christopher COELHO, Galeriste Londonien. Essai réussi pour une vente en « gants blancs » et un résultat à plus d’1 M€ ! Parmi les treize nouveaux opérateurs figurent aussi Arcane Enchères, Astrid Guillon MDV ou encore Nicolas Nouvelet. La sélection des plus belles enchères de l’année, présentée plus loin, illustre toute la diversité des objets dispersés à l’Hôtel Drouot. La Haute Époque trône en première place avec une sculpture de La Vierge à l’Enfant de Michel COLOMBE vendue 4 699 000 € par AuctionArt – Rémy le Fur & Associés. Ce chef d’œuvre de la Renaissance a été acquis, par le musée du Louvre par préemption. Le Design est quant à lui représenté magistralement par les tables trapèzes de Jean PROUVÉ (1901-1984) provenant de la collection du CROUS de l’académie de Versailles. Mises en vente par Ader Entreprises & Patrimoine et Nicolas Nouvelet, elles ont chacune atteint 1 922 000 €. Si l’Art Moderne rencontre toujours un vif succès – avec des maîtres incontestables comme Paul SIGNAC (1863-1935), qui a fait vibrer les enchérisseurs au mois de novembre lors de la vente de Pilote de la Meuse à 1 884 800 € chez Drouot Estimations – les tableaux et dessins anciens ont également provoqué l’engouement des collectionneurs et des institutions culturelles. Pour exemple, le Portrait de Charles Ferdinand Théodore de Vassinhac d’Imécourt, peint par François Pascal Simon GERARD (1770-1662), présenté par Tessier Sarrou & Associés, a fait le bonheur d’un collectionneur pour 1 314 220 €. Du côté des institutions, le double dessin issu de l’album « B » dit « de Madrid » de Francisco de GOYA (1746-1828) rejoint le musée du Louvre, préempté pour 1 905 000 €, ou encore l’Allégorie de la Justice de Giovanni Francesco ROMANELLI (1610-1662), mise en vente par Kâ-Mondo et préemptée à hauteur de 254 000 € par le Musée du Grand Siècle de Saint-Cloud. On dénombre cette année plus d’une trentaine d’établissements culturels (Château de Versailles, Musée Condé du Château de Chantilly, Bibliothèque Nationale de France…), qui ont pu enrichir leurs collections en faisant valoir leur droit de préemption à l’Hôtel Drouot. Fidèle à son héritage, l’Hôtel Drouot renforcera en 2023 son ambition de rassembler les acteurs du marché de l’art, les collectionneurs avisés et ceux en devenir. Les expositions «Œuvres Choisies», véritables baromètres des tendances, reviendront à chaque ouverture de saison (mars, mai, novembre) pour présenter en avant-première les plus belles œuvres des ventes futures. Aussi, les nocturnes du jeudi soir, rendez-vous hebdomadaires, seront repensées pour dévoiler un autre visage des expositions et ventes aux enchères.

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EU reaches agreement with north-east Atlantic coastal states, as well as with UK and Norway on the shared management of key stocks in 2023

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

The EU has concluded consultations with the north-east Atlantic coastal states and trilateral consultations with the United Kingdom and Norway on the joint management of shared fish stocks in 2023.These deals will contribute to the sustainable management of the stocks, as well as secure the fishing opportunities for EU vessels. They set catch limits, known as total allowable catches (TACs), at levels in line with the best available scientific advice. The agreement with coastal states covers the joint management of mackerel, blue whiting and Atlanto-Scandian herring stocks. All parties recognised the need to reach a consensus on quota-sharing arrangements for all three stocks as soon as possible.As part of the agreement, the EU, Norway, the Faroe Islands, the United Kingdom, and, for the first time, Iceland and Greenland, also agreed to set the control measures for pelagic stocks no later than 2026. This represents a significant step forward towards creating a level playing field for all fleets and improved management of joint stocks in the North-East Atlantic. The EU has also reached an agreement with the United Kingdom and Norway on the joint trilateral management of six key stocks in the North Sea: cod, haddock, saithe, whiting, plaice and herring. Cumulatively, the agreement provides over 300,000 tonnes of fishing opportunities for EU fleets for these stocks in 2023.The TACs for cod, herring, plaice and saithe have been set in line with the advised maximum sustainable yield (MSY) level. For haddock and whiting, the agreement shows restraint with an increase of 30% for each TAC. Bilateral fisheries consultations with Norway and the UK are ongoing.

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Sustainable fisheries: EU and UK agree on fishing opportunities for 2023

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

The EU has concluded an agreement with the United Kingdom on the fishing opportunities for 2023 for fish stocks shared bilaterally with the UK in the Northeast Atlantic.The agreement will contribute to the sustainable management of jointly managed fish stocks present in both parties’ waters, as well as provide stability and predictability for fleets and operators. It applies to more than 74 stocks and secures fishing opportunities of over 350,000 tonnes for the EU fleet, estimated to be worth around €1 billion based on historic landing prices, adjusted for inflation.The deal closes the third annual consultations on fishing opportunities between the EU and the UK under the terms of the EU-UK Trade and Cooperation Agreement (TCA). It covers all shared and jointly managed fisheries resources in EU and UK waters, establishing total allowable catch limits (TACs) for 2023 for the shared stocks, as well as reciprocal access to fishing for albacore tuna. The agreement is based on the best available scientific advice regarding the state of fish stocks, as provided by the International Council for the Exploration of the Sea (ICES). It takes into account important sustainability and management principles, such as maximum sustainable yield (MSY) and the precautionary approach, which are central to the EU’s common fisheries policy (CFP) and to the fisheries chapter of the TCA.In addition, the parties committed to several concrete work streams to improve the sustainable management of shared fish stocks over the course of next year within the EU-UK Specialised Committee on Fisheries, including a review of technical measures to protect vulnerable stocks across sea basins.The agreed catch limits will be incorporated by the Council into the fishing opportunities Regulation for 2023, which has been politically agreed during the recent Council of EU fisheries Ministers.The Parties will hold in-year consultations during 2023 for three other jointly managed stocks, for which the scientific advice does not align with the calendar year: sprat (North Sea and the English Channel) and sandeel (North Sea, all banks).

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Fisheries Ministers decide fishing opportunities for 2023 in the Mediterranean and the Black Seas

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

EU Fisheries Ministers agreed fishing opportunities for 2023 for the Mediterranean and the Black Sea. For the western Mediterranean, the regulation continues the implementation of the EU MAP for demersal stocks, adopted in June 2019. The scientific advice once again confirmed that we need to continue our combined actions to achieve the goal of sustainable fisheries management (maximum sustainable yield – MSY) by 1 January 2025. To ensure that EU fisheries remain on track for this milestone, the regulation makes use of all the management tools and other flexibility elements available under the plan.It continues the reduction of the trawling fishing effort by 7%, combined with the implementation of additional management tools, such as catch limits for deep water shrimps and controlling the effort freeze for longliners. Furthermore, in order to strengthen ecosystem resilience, the regulation expands the compensation mechanism introduced in 2022, granting 3,5% additional fishing days for trawlers. This provision rewards the use of more selective gears, the establishment of more efficient closure areas to protect juveniles and spawners, and greater use of minimum conservation reference size (MCRS) for the protection of juvenile hake. All measures will ensure the reduction of fishing mortality, while minimising the socio-economic impact on the fleets. In the Adriatic Sea, the regulation continues the implementation of measures for the management of the small pelagic species and demersal stocks, based on the provisions of the MAPs adopted by the GFCM in 2019 and 2021. For small pelagics, there is a catch reduction of 5% for anchovy and 9% for sardines and a fishing capacity ceiling. For demersal stocks, the regulation sets new EU effort levels with a further reduction of 5.2% for demersal trawlers and a 3% reduction for beam trawlers. These measures will allow the stocks to continue improving,. Their effectiveness has been confirmed by the latest scientific advice, which shows an increase in the biomass of most stocks subject to the plan for the third consecutive year. Finally, for the Black Sea, the regulation transposes the GFCM decisions to roll-over the total allowable catches (TAC) for turbot, as well as to carry-over the unused EU turbot quotas from 2021 to 2023. The Black Sea sprat quotas remain at the 2022 level.

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AGRIFISH Council adopts 2023 fishing opportunities for the Atlantic, Kattegat and Skagerrak

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

The Council of fisheries ministers agreed on fishing opportunities for 2023 for the fish stocks exclusively managed by the EU in the Atlantic Ocean, Kattegat and Skagerrak, including deep-sea stocks for 2023 and 2024. This includes 27 total allowable catches (TACs) for the fisheries operating on stocks managed solely by the EU, as well as strengthened measures to address the critical state of eels. The Council also set TACs for stocks shared trilaterally with Norway and the UK, following a successful conclusion of the consultations. The Council also set preliminary TACs for stocks shared bilaterally with Norway and with the UK, pending a successful conclusion of consultations. As proposed by the Commission, the Council has set 10 TACs in line with maximum sustainable yield advice (MSY) advice.In the Kattegat, because of the worrying state of cod, the TACs for plaice and Norway lobster have been set in the lower range of MSY. Furthermore, the Council has agreed on a limit of 97 tonnes for unavoidable catches of cod taken in other fisheries, as well as an additional allowance for fishers using cameras for real time monitoring during fishing activities.In the Bay of Biscay and the Iberian waters, as proposed by the Commission and within the MSY range, the Council has agreed to a 10% increase of the hake TAC. In addition, the anglerfish TAC will be raised by 12% and the megrim TAC by 33%. In the Bay of Biscay, there will be a 19% increase of the Norway lobster TAC.For horse mackerel in the Iberian waters, a 12% increase has been agreed. For anchovy in the Bay of Biscay, a provisional TAC has been agreed, pending the publication of the scientific assessment due after the AGRIFISH Council and allowing fishing activities to continue.The agreement represents a value of €3.5 billion for 187 EU fleet segments with significant fishing activity in the Skagerrak and northeast Atlantic. These fleet segments include 15,635 active vessels and employ 30,800 full-time fishers belonging to 1,190 EU fishing communities. For the first time, the agreement reached could lead to a very substantial increase in landings in the Atlantic and North Sea in 2023. This could translate into an overall increase of €81 million in the value of landings, compared to 2022. Given the critical stock status of the European eel, the Council has also agreed to extend the current closure at sea from three to six months to coincide with the juvenile eel migration and mature eels swimming between the sea and rivers.

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