Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 107

Azionario 2023: puntare sulla qualità per avere successo

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

A cura di Melda Mergen, Responsabile azionario globale di Columbia Threadneedle Investments. Quando le economie hanno riaperto dopo la pandemia da Covid-19, abbiamo osservato numerosi driver d’inflazione temporanei, ma non sono mancati catalizzatori dagli effetti più duraturi. Attualmente rileviamo cambiamenti nelle catene produttive (operazioni di reshoring e di costruzione di nuove reti per alcune imprese) e nella geopolitica, che avranno un impatto nel lungo periodo. Ci aspettiamo che l’inflazione diminuirà, ma non che tornerà ai livelli pre-pandemici. Quando si verificano simili anomalie, infatti, non si torna mai al livello di partenza e per questo motivo uno dei principali interrogativi per il 2023 riguarda proprio quale sarà il punto di arrivo. In genere, l’inflazione comporta un calo delle valutazioni azionarie, ed è quello che abbiamo osservato nel 2022 su base generalizzata. Per il 2023 ci aspettiamo una maggiore dispersione in termini di valutazioni, e che le azioni con una duration più lunga, ovvero imprese con aspettative di crescita più in là nel futuro, siano maggiormente penalizzate. Gli investitori dovranno quindi prestare maggiore attenzione a quello che sono disposti a pagare per gli utili futuri, e l’esigenza di redditività si farà sentire prima. Questo significa che le imprese che non saranno in grado di fornire utili subiranno più probabilmente un calo delle loro valutazioni. Molti investitori pensano alle valutazioni in termini di multipli di prezzo/utili (P/E) e sebbene questo indicatore sia utile, non è l’unica misura del valore di un’impresa. Sebbene la crescita economica stia rallentando, al momento non ci aspettiamo l’avvento di una recessione particolarmente dura negli Stati Uniti. Per contro, le economie in Europa sono soggette a tensioni significative e riteniamo che il Vecchio Continente scivolerà in una recessione più profonda. Mentre le economie emergenti appaiono in difficoltà a causa delle politiche zero-Covid cinesi, del dollaro forte e di fattori geopolitici.In ogni caso nel 2023 non basterà investire solo sulla base di osservazioni macro per mettere a segno buoni risultati; occorrerà un approccio attivo, focalizzato sulle singole imprese. Gli indici passivi, specie nei mercati internazionali, possono presentare concentrazioni che potrebbero penalizzare la performance dei portafogli. Per avere successo nel 2023, occorrerà davvero distinguere tra le imprese con maggiore capacità di tenuta e le altre. Per ulteriori informazioni si veda il sito internet di Columbia Threadneedle Investments: http://www.columbiathreadneedle.it

Lascia un commento