Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°87

Archive for 20 gennaio 2023

Spettacolo: Come l’Australia

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Roma dal 25 al 27 gennaio, Va in scena in prima assoluta al Teatro Lo Spazio COME L’AUSTRALIA, spettacolo vincitore del concorso Idee nello Spazio 2022, scritto, diretto e interpretato da Claudia Genolini. Come l’Australia, è la storia di una donna che si ritrova in continuazione a dover scegliere: l’amore, il lavoro, la famiglia… E’ una storia universale, che sviscera uno dei grandi dilemmi dell’uomo: “Scelgo ciò che desidero o quello che è più sicuro?” Un monologo che racconta le fasi di crescita di una persona che alla fine… almeno una volta nella vita avrà il coraggio di scegliere ciò che desidera veramente? “Come L’Australia” è una storia universale, per tutte quelle persone che almeno una volta nella vita si sono ritrovate a dover scegliere. La scelta è il tema, il processo della decisione, è la struttura e la regia si sviluppa intorno ad esso. Quanto è difficile scegliere? Cosa ci muove a scegliere? Il coraggio? La paura? Il desiderio?

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PGIM: Spicca la crescita secolare mentre il quadro degli utili si raffredda

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Mark Baribeau, Portfolio Manager di PGIM Jennison Global Equity Opportunities fund.L’incertezza sui mercati ha provocato un ampio sell-off delle azioni, in particolare dei titoli growth.I mercati di oggi sono tra i più difficili che si siano visti negli ultimi decenni. Indicatori in contrasto, mancanza di visibilità e una confluenza di pressioni macroeconomiche rendono gli investitori nervosi. Nel 2021 l’economia si è ripresa dalla flessione provocata dalla pandemia, con un aumento degli utili in aggregato dell’S&P 500 del 48%, pari a sei volte il tasso di crescita medio di lungo periodo. La crescita degli utili è rallentata notevolmente nel 2022 e le aspettative per il 2023 prevedono un calo della crescita a livelli inferiori al trend (8%) a causa del rallentamento della crescita economica in risposta all’aumento dei tassi di interesse e all’inflazione elevata. In questo contesto, la crescita diventa scarsa e ciò aumenta il potenziale per i titoli a crescita durevole di svolgere un ruolo più importante nei portafogli degli investitori.Le valutazioni rimangono significativamente compresse sulla scia della flessione del 2022. Un’analisi più approfondita rivela che la compressione dei titoli growth è in gran parte attribuibile al calo dei prezzi e non al deterioramento degli utili. L’aumento dei tassi di interesse ha innalzato i tassi di sconto utilizzati per determinare il valore attuale degli utili futuri, ma la crescita degli utili sottostanti rimane relativamente stabile. Poiché la crescita aggregata degli utili è sensibile a un incremento delle revisioni al ribasso nei prossimi mesi, le poche società in grado di aumentare in modo duraturo i ricavi e gli utili tendono a diventare più interessanti per gli investitori. Anche se i ricavi e gli utili subiscono una battuta d’arresto, la loro crescita dovrebbe rimanere pronunciata rispetto alle società che hanno iniziato con aspettative più basse che vengono successivamente ridimensionate.A partire dal 2005, circa una società a grande o media capitalizzazione su quattro ha registrato una crescita dei ricavi annualizzati pari o superiore al 7% e una crescita degli utili pari o superiore al 10%. Quando la soglia di crescita dei ricavi giunge al 15% e la crescita degli utili al 20%, il numero scende a circa una società su 10. Con gli aumenti dei tassi da parte della Fed a rallentare l’economia, gli investitori probabilmente privilegiano le società con una crescita stabile e affidabile.Al di là della volatilità a breve termine, le società growth che offrono prodotti e servizi distintivi che creano valore reale per la società dovrebbero continuare a prosperare nel lungo periodo. I temi di crescita secolare possono fornire notevoli vantaggi alle aziende ben gestite. Tre delle maggiori aree di crescita secolare per il 2023 sono:Veicoli elettrici: Riteniamo che l’industria dei trasporti sarà la prossima ad essere rivoluzionata, in particolare nel settore automobilistico. Stiamo finalmente raggiungendo ampie curve di adozione in Europa e guadagnando slancio negli Stati Uniti con incentivi fiscali di supporto. Inoltre, le opportunità si estendono oltre i veicoli elettrici: alle batterie, alla catena di fornitura delle batterie e all’accoppiata con le energie alternative per la produzione di elettricità.Lusso: Nonostante l’incertezza economica e di mercato, i migliori brand del lusso continuano a prosperare. Non si può creare un brand di lusso da un giorno all’altro. Ci vogliono anni per svilupparlo e la clientela è in gran parte fidelizzata al marchio. Mentre l’inflazione si ripercuote sulla spesa in generale, le tendenze di spesa di fascia alta rimangono solide.Fintech: Le piattaforme tecnologiche finanziarie rappresentano delle opportunità interessanti nei mercati emergenti, in quanto le imprese, le organizzazioni e i privati continuano a cercare un accesso più comodo e conveniente ai servizi finanziari. L’America Latina è una regione particolarmente interessante a causa della mancanza di potenziamento dei servizi da parte delle banche tradizionali. Visto il contesto complesso, privilegiamo un approccio bilanciato tra la categoria delle nuove società a rapida crescita, caratterizzate da una forte domanda strutturale secolare, e i compounder a crescita stabile con franchise solidi, utili sostenibili e crescita del flusso di cassa. Riteniamo che ciò potrebbe offrire agli investitori il meglio dei due “mondi” se le condizioni macroeconomiche dovessero migliorare; al contempo, ciò potrebbe isolare gli investitori dai grandi rischi, come l’overshooting della Fed o l’aumento dei lockdown in Cina, in caso di un peggioramento della situazione.

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T. Rowe Price: la crisi energetica è appena iniziata

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

A cura di Justin Thomson, Chief Investment Officer, International Equity, T. Rowe Price. In estate i prezzi all’ingrosso del gas sono aumentati a tal punto da portare a previsioni di blackout e razionamenti e a timori di freddo estremo nelle abitazioni private. Da allora, i prezzi hanno ritracciato perché la maggior parte dei paesi europei è stata in grado, di stoccare riserve di gas in vista dell’inverno. Tuttavia, sarebbe un errore pensare che la crisi energetica sia finita, per molti versi è solo all’inizio. Dopo l’invasione dell’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha cercato di utilizzare le vaste riserve di petrolio e gas della Russia come strumento per indebolire l’opposizione tra i Paesi occidentali. Dal momento che Germania, Italia e altri Paesi europei sono sempre dipesi dall’energia russa a basso costo, si temeva che la Russia potesse infliggere enormi danni economici e sociali, più di quanto il continente potesse sopportare. Chiudere i rubinetti del gas è un’arma che poteva essere usata solo una volta. Quando la minaccia si è palesata, i Paesi hanno iniziato a cercare fonti di energia alternativa. Dall’invasione dell’Ucraina, le importazioni di gas dalla Russia ai Paesi dell’Unione Europea (UE) sono diminuite in modo significativo, ampiamente compensate da un forte aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti e dal Qatar. Ad un certo punto, c’erano così tante navi da GNL in coda nei porti europei che i prezzi spot del gas sono diventati, per un breve lasso di tempo, negativi. Allo stesso tempo, i paesi europei hanno annunciato tetti ai prezzi dell’energia per proteggere persone e imprese dalle conseguenze della crisi energetica. Questi programmi costosi hanno alimentato il debito pubblico, ma hanno contribuito a prevenire l’instabilità sociale e una forte contrazione economica. Anche il consumo di gas è diminuito in modo significativo a causa dell’impennata dei prezzi, del clima più caldo e dalla distruzione della domanda nel settore industriale. Gli impianti di stoccaggio del gas in Europa sono ben riforniti rispetto agli anni precedenti e, in base all’attuale tasso di domanda, il continente dovrebbe arrivare alla primavera del 2023 con 30 miliardi di metri cubi (bcm) – 50bcm di stoccaggio rimanenti – una posizione nettamente migliore di quanto si potesse immaginare solo pochi mesi fa. Per questo è improbabile che l’Europa si possa trovare ad affrontare una grave crisi energetica il prossimo inverno, a meno che non si verifichi un’impennata della domanda dovuta al freddo o ad un’inversione nella distruzione della domanda. Tuttavia, è troppo presto per dichiarare vittoria nella guerra dell’energia. Sebbene il tentativo di Putin di utilizzare la dipendenza dell’Europa dal gas russo come strumento di ricatto sia fallito, l’Europa si trova ancora di fronte ad una sfida importante per garantire il soddisfacimento del proprio fabbisogno energetico nell’inverno 2023-2024, e oltre. L’era della Russia come principale fornitore che soddisfa il fabbisogno energetico europeo è finita: non è più possibile tornare allo status quo precedente alla guerra in Ucraina. La Russia non avrebbe sabotato i suoi gasdotti Nord Stream vicino alla Germania se avesse preso in considerazione l’idea di inviare nuovamente gas in Europa. Sul fronte europeo, del resto, non c’è alcun desiderio di tornare a dipendere dall’energia russa. La transizione dall’energia russa non sarà tuttavia semplice. Nonostante il calo delle importazioni, il gas russo rappresenta ancora più del 40% delle riserve europee per questo inverno. In parole povere, se l’Europa ha circa 50 miliardi di metri cubi di gas stoccati per la primavera, dovrà immagazzinare di nuovo una grande quantità di GNL per arrivare in sicurezza fino alla primavera del 2024. Ai livelli attuali di domanda, ciò significa che l’Europa dovrebbe attrarre il 30% del mercato globale del GNL o il 35% del mercato spot globale una volta depurato dei volumi già contrattati. Potrebbe rappresentare un’impresa ardua. Quest’anno si è registrato un aumento del 12% delle importazioni di GNL in Europa dagli Stati Uniti, ma questo tasso di crescita non è sostenibile perché la produzione e la capacità di esportazione degli Stati Uniti sono attualmente ai massimi. Anche se fossero disponibili più esportazioni statunitensi, in Europa la capacità di trattare il GNL è attualmente limitata. Anche se ci sono progetti per la costruzione di nuove infrastrutture di trattamento del GNL in Europa, il loro completamento richiederà probabilmente diversi anni.Resta inoltre il fatto che gran parte del GNL importato in Europa lo scorso anno proveniva dalla Russia cosa che, a causa delle sanzioni, non potrà verificarsi. È probabile che la domanda mondiale di GNL aumenterà anche il prossimo anno, soprattutto se la Cina inizierà ad allentare le politiche “zero Covid”. Il GNL è già molto costoso, e i prezzi probabilmente aumenteranno nel corso del 2023 al crescere della domanda. A lungo termine, le fonti rinnovabili sostituiranno le importazioni russe nel soddisfare il fabbisogno energetico europeo, ma questa prospettiva è ancora molto lontana. Pianificazione, finanziamento e costruzione di parchi eolici e solari sono i punti chiave di un processo pluriennale. Installare tubature e altre infrastrutture per consentire alle famiglie e alle imprese di utilizzare l’energia eolica e solare può richiedere ancora più tempo. Le forniture di turbine eoliche e pannelli solari sono limitate anche a causa dei colli di bottiglia derivanti dalle politiche restrittive in Cina, oltre che per i ritardi nelle autorizzazioni e nei finanziamenti. Le energie rinnovabili sono il futuro, ma non possono rappresentare l’unica risposta al fabbisogno energetico europeo nell’immediato futuro. Questo implica che i combustibili fossili continueranno a svolgere un ruolo centrale ancora per qualche tempo. Nel breve termine, mentre i Paesi si affannano per individuare fonti alternative di gas, ci aspettiamo prezzi elevati e una maggiore volatilità. Ciò comporterà un costo enorme, in quanto i governi dovranno far fronte all’aumento dei prezzi e contemporaneamente sostenere i rincari delle bollette energetiche dei cittadini privati. Se i Paesi faticano a procurarsi tutto il gas di cui hanno bisogno, potrebbe essere necessario ridurre i consumi, ma convincere le persone a consumare meno gas ed elettricità non sarà semplice. Riteniamo che molti paesi europei, ma non solo, quest’anno si troveranno ad affrontare una recessione, in gran parte causata dalla crisi energetica. È chiaro, quindi, che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia continuerà a ripercuotersi sui mercati energetici per un periodo prolungato. Chiudere i tubi del gas, seppur sia stata un’arma utilizzata una sola volta, avrà un impatto macroeconomico che si farà sentire per gli anni a venire.

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Opening Bell 2023: global market outlook

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

A cura di Steven Bell, Chief Economist, EMEA, di Columbia Threadneedle Investments. Le prospettive per il nuovo anno sono oggi molto più rosee di quanto non fossero prima, grazie anche alla diminuzione dell’inflazione negli Stati Uniti e al calo dei prezzi dell’energia. Tuttavia, noi di Columbia Threadneedle restiamo convinti che i mercati azionari faticheranno nei prossimi mesi, quando entreremo in recessione.Gli alti costi dell’energia, infatti, faranno sì che l’economia dell’eurozona sia, nella migliore delle ipotesi, piatta. Tuttavia, un inverno mite implica una recessione a sua volta mite. Mentre l’economia del Regno Unito è al momento gravata ulteriormente dall’aumento dei costi dei mutui.L’economia statunitense, invece, ha un problema diverso che riguarda i salari piuttosto che i prezzi dell’energia, e che quindi necessita di una soluzione differente. Ci aspettiamo che la Fed continui ad aumentare i tassi fino a quando una recessione non attenuerà le pressioni inflazionistiche derivanti dal surriscaldamento del mercato del lavoro. Non ci attendiamo una recessione profonda o di lunga durata: non siamo in presenza di problemi finanziari che sono solitamente causa di recessioni gravi o prolungate. Questo significa che nel 2023 assisteremo anche a una ripresa delle economie e dei mercati.L’inflazione statunitense in discesa, ma per arrivare al 2% sarà necessaria una recessione Il principale motore dell’inflazione negli Stati Uniti non sono i prezzi dell’energia, ma la crescita dei salari che supera il 5%. Questa crescita salariale è il prodotto di un mercato del lavoro surriscaldato.La Fed continuerà quindi ad aumentare i tassi per frenare l’economia e la sua domanda di nuovi posti di lavoro. La disoccupazione deve infatti aumentare, passando dall’attuale 3,5% a un probabile 5%, per riportare l’inflazione salariale in equilibrio con un obiettivo di inflazione complessiva del 2%.La buona notizia è che l’economia statunitense è molto flessibile e che potrà quindi adeguarsi velocemente. Alcuni settori, come il mercato immobiliare, si stanno già adeguando rapidamente. Non riteniamo che negli Stati Uniti si verificherà una recessione profonda o di lunga durata: i problemi finanziari che normalmente causano recessioni gravi o prolungate non sono presenti al momento. I prezzi del gas naturale in Europa per l’inverno 2023/2024 sono ancora cinque volte più alti del livello dei prezzi negli Stati Uniti; pertanto, gli incentivi a fornire energia a questi mercati rimangono enormi e la velocità e la portata della risposta del mercato costituiranno probabilmente una sorpresa positiva. I consumatori europei sono attualmente molto scoraggiati, ma il calo dei prezzi dell’energia allenterà le pressioni su di loro e, quando la fiducia migliorerà, avranno a disposizione i “salvadanai Covid” ancora non spesi. Nel 2023 l’economia britannica è destinata a registrare risultati inferiori alle aspettative, a causa di una crisi energetica pan-europea e di un mercato del lavoro surriscaldato. Inoltre, l’aumento dei tassi ipotecari avrà un impatto significativo sul mercato immobiliare di riferimento, implicando persistenti pressioni per i consumatori. Tuttavia, siamo convinti che una recessione nel 2023 sarà poi seguita da una ripresa economica. Il ciclo elettorale, infatti, indurà il Primo Ministro Sunak ad adottare ora le misure necessarie a sostenere una ripresa economica nel 2024 prima delle prossime elezioni generali.

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Lectio Petri

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Roma martedì 24 gennaio alle 18:30, la Basilica di San Pietro in Vaticano ospiterà una nuova Lectio Petri, terzo dei quattro incontri promossi dal “Cortile dei Gentili” e dalla Fondazione Fratelli tutti per approfondire la vita e il Ministero dell’Apostolo Pietro, nella teologia, nella storia, nelle arti e nella cultura. Il titolo scelto per quest’occasione è “Rendere ragione della speranza che è in noi”: il Card. Gianfranco Ravasi, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, commenterà infatti alcuni dei passi più significativi della Prima Lettera di Pietro, della Lettera di Plinio a Traiano e della Lettera di risposta di Traiano a Plinio. Il commento conclusivo sarà invece affidato al Prof. Giuliano Amato, Presidente della Fondazione Cortile dei Gentili, che proporrà al pubblico una riflessione sul tema “Fede e società”. La serata sarà introdotta dal Card. Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, e sarà arricchita dalla performance musicale di un quartetto d’archi, con l’Adagio in Sol minore di Tomaso Albinoni, l’Ave Maria (Intermezzo da “Cavalleria Rusticana”) di Pietro Mascagni e l’Aria sulla IV corda dalla Suite nr. 3 BWV 1068 di Johann Sebastian Bach. Le letture saranno interpretate dalla giornalista e conduttrice televisiva Paola Saluzzi. L’ultima Lectio Petri, “Quo vadis”, è prevista per il 7 marzo 2023 e, grazie alla partecipazione di personalità di spicco del mondo della cultura, analizzerà la figura di Pietro nelle arti, nella letteratura e nella musica. Il Cortile dei Gentili è una struttura del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, fondata dal Card. Gianfranco Ravasi per promuovere il dialogo tra credenti e non credenti.

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Alternanza scuola-lavoro: Toscana al top, male il Molise

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Nella classifica delle regioni più “attrezzate” per l’alternanza scuola-lavoro, che coinvolge gli studenti delle ultime tre classi delle scuole superiori, il Molise non eccelle. Infatti è al quindicesimo posto tra i territori con una maggiore offerta di opportunità per le esperienze degli studenti. Se si prendono in considerazione le sole imprese come soggetti ospitanti, la regione scende ulteriormente in terz’ultima posizione. A livello provinciale, primeggia Isernia al 60° posto nella classifica nazionale. La provincia nel registro nazionale ha 74 strutture disponibili ad ospitare i ragazzi. Campobasso è al 78° posto con 153 strutture. Il posizionamento in classifica non dipende dal numero assoluto delle strutture, ma da questo dato rapportato naturalmente al numero dei residenti e degli studenti. A livello nazionale è il territorio della provincia di Firenze quello più “attrezzato” per l’alternanza scuola-lavoro, a cui fanno seguito Sondrio, Pisa, Trento e Modena. A livello regionale al primo posto si conferma la Toscana, seguita da appunto dal Trentino-Alto Adige, poi dal Veneto. A chiudere la classifica, Sicilia, Campania e l’Abruzzo fanalino di coda, che conferma l’ultimo posto anche per offerta delle sole imprese, dove primeggiano Veneto, Trentino-Alto Adige e Lombardia. A passare sotto la lente d’ingrandimento l’alternanza scuola-lavoro, dal 2015 obbligatoria per le ultime tre classi di tutte le scuole superiori e dal 2019 ribattezzata Pcto prima della sosta forzata per la pandemia, è il sindacato datoriale Unsic, con oltre tremila sedi in Italia tra Caa, Caf e sedi di Patronato. In occasione del tavolo tecnico ministeriale del prossimo 26 gennaio sul tema, a cui prenderà parte anche Giampiero Castellotti dell’Unsic, l’organizzazione datoriale ha redatto un dossier ricco di numeri e di proposte. Nel quadro della “appetibilità territoriale” emersa, spiccano alcuni elementi. Se in linea generale sono i territori più industrializzati a garantire maggiori opportunità agli studenti degli istituti tecnici e professionali, e naturalmente le province a maggiore vocazione culturale e turistica garantiscono buone occasioni ai licei (ciò spiega il ventesimo posto di Agrigento e il trentasettesimo di Matera), si segnalano il settimo posto di Fermo per la tradizione artigianale e l’ottavo posto di Trapani per la filiera marinara.Infine l’Unsic avanza sedici proposte per riformare la materia, dalla non obbligatorietà almeno nei licei e dall’estromissione come requisito di ammissione agli esami di Stato agli sgravi per le aziende coinvolte che dovrebbero avere certificazioni aggiuntive sulla sicurezza, oltre a quelle di prassi. L’organizzazione propone anche un accordo scritto tra struttura ospitante e scuola con l’impegno a fornire un programma formativo allineato con le finalità di orientamento e formazione, un albo per i tutor, lo status dello studente per distinguerlo dal lavoratore, il feedback standard sull’esperienza vissuta, la conciliazione tra l’alternanza e le interrogazioni e le verifiche scolastiche a garanzia degli studenti e l’incremento delle esperienze presso aziende e organismi italiani all’estero. Infine, oltre a chiedere un ruolo per sindacati e organismi rappresentativi di settore sul fronte della prevenzione della sicurezza e della regia locale per la co-progettazione e a proporre l’inserimento della formazione sulla sicurezza nel programma di educazione civica, l’Unsic lancia l’idea di un dibattito aperto sull’eventuale “minisalario” allo studente per l’alternanza (sul modello tedesco), “benché i ragazzi siano in formazione e non dovrebbero lavorare” e un monitoraggio ministeriale, oggi assente.Per consultare o scaricare il dossier: https://unsic.it/wp-content/uploads/2023/01/20230119-Dossier-Alternanza-scuola-lavoro.pdf

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Scuola: Il Ministero pensa a nuovi concorsi per diventare docente

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Il ministero dell’Istruzione intende introdurre nuovi concorsi per diventare insegnanti intervenendo sulla fase transitoria prima dell’attuazione a regime della nuova formula del reclutamento prevista dal PNRR: l’intenzione, scrive oggi la stampa specializzata, è organizzare “concorsi regolari con cadenza annuale e una salvaguardia nei confronti dei precari storici, cioè quelli con almeno tre anni di servizio alle spalle. Per i docenti con almeno 3 anni di servizio e in possesso dei 24 CFU si prevede un concorso riservato, tra marzo e aprile, con le modalità di accesso da definire successivamente. Non sarebbe, però, una procedura concorsuale una tantum: né sarebbe prevista un’altra anche per il prossimo anno scolastico (dunque nel 2024). In questo caso – si legge ancora – potranno partecipare quelli che abbiano conseguito almeno 30 CFU dei 60 previsti con il nuovo percorso così come previsto dal PNRR e dalla riforma del reclutamento, la Legge 79 del 2022, portata avanti dall’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi”. Anief, sebbene rispetti l’intenzione di introdurre procedure riservate ai docenti precari storici, ritiene che questo tipo di nuove selezioni concorsuali non sarebbero risolutive, tanto che in passato si sono dimostrati inutili. “Si ritorni piuttosto al doppio canale di reclutamento, con l’utilizzo delle GPS per le immissioni in ruolo anche per le cattedre comuni e non solo per il sostegno”, ha replicato in modo secco Marcello Pacifico, presidente nazionale Aneif, durante il confronto sul reclutamento degli insegnanti tenuto l’altro ieri al ministero dell’Istruzione. Secondo il sindacalista il precariato scolastico si supera soltanto con ruoli a supplenti chiamati su posti vacanti da GAE prima e GPS a seguire. È il doppio canale di reclutamento, unico ristoro all’abuso dei contratti”. “Dal 2015 ad oggi – ricorda Pacifico – ci sono state ben cinque procedure concorsuali straordinarie e riservate e il numero dei precari è raddoppiato. Per questo abbiamo detto no come Anief a nuovi concorsi per i precari. Bisogna ritornare alla logica del vecchio doppio canale di reclutamento, con l’utilizzo, laddove le GAE risultino esaurite, delle GPS di Prima e Seconda fascia. Soltanto così si può rispondere all’esigenza di avere tutti gli insegnanti in cattedra e coprire le 70 mila immissioni in ruolo promesse a Bruxelles”. “Stiamo lavorando – continua il sindacalista autonomo – con l’Ufficio legislativo Anief a una proposta che risponda ai rilievi di European Union sulla necessità di orientare le risorse del PNRR a una specifica formazione iniziale per diventare insegnante, alla procedura di infrazione attivata dallo stesso organismo e alla denuncia di Anief accolta dalle istituzioni europee (Comitato europeo dei diritti sociali e Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa) sull’abuso dei contratti a termine da parte dello Stato italiano nei confronti del personale docente italiano”, conclude Pacifico.

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Aperte le iscrizioni al bando “I Longobardi in viaggio verso nuovi scenari”

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Sono aperte le iscrizioni al bando “I Longobardi in viaggio verso nuovi scenari” rivolto alle scuole italiane di ogni ordine e grado, con lo scopo di favorire la partecipazione degli studenti ad attività didattico-formative e a visite guidate nell’ambito di viaggi di istruzione, nei territori che ospitano i sette gruppi monumentali appartenenti al sito seriale patrimonio UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”. Il bando, cui è possibile accedere fino al 12 febbraio 2023, prevede l’erogazione di contributi fino ad un massimo di 48.000 euro, di cui 24.000 euro riservati alle scuole dei territori comunali appartenenti al sito seriale UNESCO. I contributi dovranno essere utilizzati per il finanziamento di attività didattico-laboratoriali, da effettuarsi nel periodo compreso tra il 20 febbraio e il 30 novembre 2023, con visite guidate condotte da esperti che collaborano con le realtà comunali della rete e incentrati su progetti educativi inerenti il tema dei Longobardi, esclusivamente nei Comuni del sito seriale UNESCO: Benevento, Brescia, Campello sul Clitunno (PG), Castelseprio (VA), Gornate Olona (VA), Cividale del Friuli (UD), Monte Sant’Angelo (FG) e Spoleto (PG). L’iniziativa, promossa dall’Associazione Italia Langobardorum, ente incaricato della gestione del sito seriale longobardo, ha l’obiettivo di coinvolgere gli studenti delle scuole italiane nella conoscenza del patrimonio culturale dei Longobardi – popolazione di ceppo germanico stanziatasi in Italia nella seconda metà del VI secolo, che visse da protagonista la transizione dal mondo antico alla civiltà del Medioevo, coniugando in una efficace e originale sintesi l’eredità romano classica con l’apporto culturale germanico – ed in particolare incentivare la scoperta delle straordinarie architetture che fanno parte del sito seriale UNESCO dei “Longobardi in Italia”: l’area della Gastaldaga e il complesso episcopale a Cividale del Friuli (UD), il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), l’area monumentale con il Monastero di San Salvatore-Santa Giulia a Brescia, il castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio – Torba (VA), la Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG), il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (PG) e il Complesso di Santa Sofia a Benevento.Le candidature delle scuole dovranno pervenire entro le ore 23.00 del 12 febbraio 2023, con l’invio dell’apposito modulo B (disponibile insieme al Bando e all’offerta formativa su http://www.longobardinitalia.it sezione “news”), debitamente compilato. Le graduatorie degli istituti ammessi a contributo, saranno pubblicate a partire dal 15 febbraio 2023 sul sito web dell’Associazione Italia Langobardorum http://www.longobardinitalia.it, sezione “news”.

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Lavoro: Serracchiani-De Maria, stabilizzare precari cultura

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

“Bisogna stabilizzare le centinaia di lavoratori del Ministero della cultura rimasti senza incarico dal primo gennaio per il mancato rinnovo delle collaborazioni deciso dal Governo, e cui il ministro Sangiuliano non sta prestando la dovuta attenzione. Non è giusto rinunciare a figure di alta professionalità che da molti anni collaborano con il Ministero in forme precarie. In primo luogo dunque chiediamo la proroga di queste collaborazioni, reperendo le risorse finanziarie necessarie, come il Governo doveva fare già in sede di legge di bilancio e come chiediamo faccia nel Milleproroghe”. Così la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani assieme al collega dem Andrea De Maria, presentatore di un’interrogazione al Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano su Iniziative di competenza volte alla stabilizzazione di circa ottocento collaboratori del Ministero della Cultura. Per i due parlamentari “è giusto fare i concorsi, ma bisogna anche capire come queste figure possano stare dentro un percorso di stabilizzazione, definito, dal punto di vista normativo e legislativo, in maniera corretta e regolare”.

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Verso un nuovo sistema della giustizia

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

“Una legislazione semplificata, un sistema giudiziario agile e organizzato, una rinnovata razionalizzazione della spesa e delle piante organiche, un raccordo più stretto tra Ministero e uffici: questi sono solo alcuni dei punti cardine sui cui il nostro sistema giudiziario troverà nuovo slancio. Grazie al Ministro della Giustizia Carlo Nordio che in Senato ha condiviso con il Paese l’attuale stato della giustizia italiana e le grandi direzioni riformatrici verso le quali, con tutto il governo, ci si sta già muovendo. Interventi indispensabili su un comparto che, come riportato dallo stesso Ministro, con le sue attuali criticità costituisce un importante freno alla nostra economia” Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Simona Petrucci.

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Commissione Segre: Contrastare spaccio d’odio

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

“Oggi votiamo per istituire la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. La senatrice a vita Liliana Segre è stata costretta a denunciare gli haters che le avevano persino augurato la morte. Persone vili e veri e propri sciacalli del web. Persone che non hanno rispetto per nessuno. Colpiscono indistintamente donne, giornalisti, uomini delle Forze dell’ordine e della politica, compreso il nostro presidente del Consiglio e sua figlia. Ad ognuno di loro va sempre la nostra solidarietà”. Lo afferma in aula la senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli. La quale aggiunge: “I dati ci dicono che la tendenza dell’odio è in continuo aumento: i linguaggi e gli strumenti dell’odio circolano liberamente sui dispositivi digitali”. Per la senatrice di FdI, “il proselitismo del male deve essere quindi sterilizzato, con metodi digitali strutturati su un modello contemporaneo. Abbiamo l’orgoglio e vanto di una Polizia Postale capace di intervenire tempestivamente individuando spesso i colpevoli; dando loro un nome e cognome ed un volto. Ma non basta. Troppo spesso la libertà d’espressione sulla rete viene scambiata per libertà di sfogo”. Pertanto, prosegue la Mieli, “con questa Commissione siamo chiamati ad aiutare le autorità preposte a distinguere una opinione dallo ‘spaccio di odio’. Solo unendo la politica e l’intero arco parlamentare, con il concorso di tutti i cittadini, possiamo sconfiggere questi fenomeni”. La Mieli infine rileva: “Se siamo stati in grado di assestare un colpo alla mafia con la cattura di Messina Denaro, con la stessa forza dobbiamo sconfiggere l’odio. Lo dobbiamo ai nostri figli”.

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Incontro sul tema “La filiera dell’aerospazio, difesa e sicurezza in Lombardia”

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Milano lunedì 23 gennaio, alle ore 10.30, nella sede dell’Associazione (via Pantano 9), Assolombarda, Confindustria Lombardia e Leonardo, in collaborazione con Lombardia Aerospace Cluster, organizzano un incontro sul tema “La filiera dell’aerospazio, difesa e sicurezza in Lombardia”. Nell’occasione saranno trattate, insieme alle principali istituzioni e agli stakeholder del territorio, le prospettive del comparto nazionale del settore Aerospazio, Difesa e Sicurezza, soprattutto in relazione alle capacità industriali ed al coinvolgimento della filiera lombarda. Interverranno il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, il presidente di Confindustria Lombardia, Francesco Buzzella, l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Parteciperanno anche Alessandra Lanza (senior partner Prometeia), Giacinto Carullo (chief procurement & supply chain officer Leonardo), Giorgio Barba Navaretti (Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi, Università Statale di Milano), Gianpiero Cutillo (managing director Divisione Elicotteri Leonardo) e Alessandro Franzoni (amministratore delegato Logic). Modererà i lavori Marta Meli, giornalista Sky Tg24.

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Antitrust: moral suasion cartucce

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Intervento di moral suasion dell’Antitrust su Epson e Lexmark che ora dovranno chiarire i limiti all’utilizzo di cartucce non originali per le loro stampanti. “Una decisione inadeguata! Il consumatore deve poter scegliere liberamente tra cartucce originali e non, altrimenti il monopolio della casa produttrice della stampante diventa una posizione dominante che permette abusi, come ad esempio prezzi esagerati e ingiustificati. Insomma il cliente non può essere costretto a usare solo cartucce originali, anche se preventivamente e sufficientemente informato!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “E’ noto che oramai le stampanti costano poco e che le case produttrici, tutte, si rifanno sui prezzi delle cartucce. Serve concorrenza anche in questo settore. Chi acquista un stampante non può essere costretto a comperare un solo tipo di cartuccia per tutta la vita della stampante. E’ come se acquistata una vettura fosse costretto a fare poi le riparazioni e i tagliandi solo nell’officina di quel marchio. Un abuso bello e buono che il legislatore europeo, infatti, ha opportunamente vietato” conclude Dona.

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Benzina: Mimit alleggerisce stretta multe e comunicazioni

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

L’obbligo di comunicazione dei prezzi della benzina sarà settimanale (e non giornaliero) e ad ogni variazione del prezzo. La chiusura per omessa comunicazione avverrà solo dopo 4 omissioni nell’arco di 60 giorni (e non più dopo tre senza limiti temporali anche non consecutivi). “Una vergogna! Il Governo prende in giro i consumatori con un decreto farlocco! In pratica non c’è alcun cambiamento rispetto alla normativa vigente e, comunque, nessun inasprimento delle pene” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “La comunicazione settimanale e ad ogni variazione di prezzo è esattamente quanto già previsto dalla normativa vigente, ossia dal DM 15 ottobre 2010. Quanto alle multe, scendono da 516 a 500 euro e la sospensione dell’attività diventa una farsa, visto che nessuno al mondo sarà così stolto da fare 4 omissioni in appena 60 giorni” conclude Dona. (By Mauro Antonelli)

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Degenerazione maculare legata all’età

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

La miglior presa in carico di un singolo paziente con degenerazione maculare legata all’età (AMD) porterebbe a un risparmio di risorse di quasi 24.000€ su una stima lifetime pro capite. È questo il risultato dell’indagine condotta dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari – Facoltà di Economia nel campus di Roma dell’Università Cattolica (ALTEMS) con il supporto non condizionato di Roche Italia.Lo studio condotto dall’ALTEMS ha permesso di quantificare l’impatto economico della gestione del paziente affetto da degenerazione maculare senile sul Sistema Sanitario Nazionale e sull’intera società, ma anche di identificare i punti sui quali far leva per garantire una miglior presa in carico di questi pazienti.La degenerazione maculare legata all’età è tra le prime cinque cause di cecità nei paesi industrializzati per i soggetti di età superiore ai 65 anni1 e comporta una significativa diminuzione della capacità visiva. Per questo motivo ha un impatto importante sulla qualità di vita di questi pazienti, che non sono più in grado di svolgere azioni quotidiane essenziali e secondarie. In Italia, la forma avanzata, cosiddetta “neovascolare” (nAMD), colpisce prevalentemente fasce d’età (65-69 anni e over 85) in cui le persone sono già fragili, perché presentano un elevato tasso di comorbidità tra cui ipertensione, dislipidemie e diabete.2. La nAMD si caratterizza per una perdita della vista rapida, i cui danni non regrediscono. L’unica soluzione al momento disponibile è rappresentata dalle iniezioni intravitreali con trattamenti antagonisti del fattore di crescita endoteliale vascolare (anti-VEGF) che permettono di ottenere un forte rallentamento della progressione della malattia. Tuttavia, questi trattamenti sono efficaci solo se somministrati in maniera stabile e continuativa nel tempo. Ad oggi però, secondo le stime, molti pazienti non si presentano ai follow up, soprattutto per paura delle iniezioni e a causa delle frequenti visite3. La mancata aderenza alle terapie ha un peso economico ma anche sociale, per il paziente e per l’intero sistema. Secondo l’indagine condotta da Altems, nell’attuale pratica clinica italiana il peso economico per ogni singolo paziente affetto da nAMD, su un orizzonte life-time, è pari a €60.017,94. Il maggior dispendio di risorse è associato ai costi sociali, che rappresentano il 67,83% della spesa e, in parte anche, al trattamento farmacologico (il 16,58% del totale). Oltre al costo, l’indagine tiene conto anche del tempo impiegato dal paziente e dal caregiver per ogni singolo episodio terapeutico: almeno 5 ore per singola iniezione. L’indagine identifica anche quattro importanti punti sui quali far leva per garantire una presa in carico integrata e basata sul valore, utili per definire le strategie future. Partendo dalla consapevolezza di quale sia l’attuale stato della presa in carico dei pazienti con maculopatia ed il relativo impatto economico e sociale, è necessario costruire una presa in carico integrata, riducendo le disuguaglianze e favorendo le condizioni di massima appropriatezza. Infine, bisognerà misurare l’impatto degli investimenti sanitari in base al valore generato all’interno del percorso di presa in carico per valutarne l’efficacia.

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Logistica Healthcare, presentazione della ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” PoliMi

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Milano Venerdì 27 Gennaio 2023, ore 10.30 – 12.30 Aula Magna Carassa e Dadda – Campus Bovisa, Edificio BL28, via Lambruschini 4. Le sfide che stanno interessando il mondo della Logistica, aumento dei costi dei principali fattori produttivi, shortage di capacità operativa, evoluzione del contesto globale con rallentamenti nelle supply chain, hanno innescato la ricerca di nuovi equilibri della catena di fornitura anche nel settore Healthcare. Nelle strutture ospedaliere assistiamo ad un cambiamento nell’approccio alla Logistica, visibile in particolare dall’evoluzione dei progetti e dei contratti di outsourcing. In questo contesto si aggiunge una crescente attenzione, potenziata dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19, per la Logistica Healthcare, esemplificata dall’ingresso nel mercato di nuovi attori e investitori.Nel corso del Convegno dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”, verranno presentati i principali trend del mercato e le possibili direzioni di lavoro per il futuro. In particolare, sarà presentata la mappatura dei flussi del settore Healthcare, per poi analizzare l’evoluzione logistica del canale ospedaliero e le principali innovazioni.Sarà possibile partecipare all’evento in presenza o seguire la diretta in streaming Altre informazioni sono disponibili alla pagina dell’evento: http://bit.ly/3krcRhr

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Parallelozero e PIMCO annunciano la quarta edizione di ISPA, Italian Sustainability Photo Award

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

La quarta edizione di ISPA prosegue il racconto fotografico delle storie positive italiane di progresso ed evoluzione, di soluzioni coraggiose e scelte ispirate al mondo della sostenibilità; storie di un Paese che si evolve e si trasforma, sempre in cammino verso un futuro fatto di crescita consapevole e innovazione. Perché si sa: l’immediatezza delle immagini rende la fotografia un mezzo privilegiato di racconto e testimonianza diretta di trasformazioni culturali, cambiamenti sociali e di quel processo di continuo sviluppo che ha per protagonista la natura e l’umanità. Invariate le tre categorie di premio (migliore Foto Singola, migliore Storia Fotografica e il Grant) e le tre aree tematiche entro le quali i fotografi sono chiamati a rappresentare visivamente i temi e i concetti chiave dello sviluppo sostenibile: sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e governance sostenibile, e cioè i criteri dell’acronimo ESG (Environmental, Social, Governance), sigla finanziaria che valorizza una visione di sviluppo nel segno di impegno, innovazione e consapevolezza. Obiettivo puntato sulla sostenibilità intesa non solo come salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità ma anche come sviluppo sostenibile, soluzioni innovative, diritti e doveri, inclusione; politiche di diversità, attenzione agli aspetti sociali e di benessere accessibile.L’ultima edizione ha premiato Valeria Scrilatti e la sua iconica figura di un barbagianni nella categoria miglior foto singola (premiata con 1500 euro); il progetto “Antichi mestieri e nuove generazioni” di Elisabetta Zavoli, come miglior storia fotografica (premiata con 3000 euro) e Tomaso Clavarino, vincitore del Grant per “Have you ever heard the sound of falling rocks?”, progetto fotografico sviluppato nel corso di sei mesi lungo l’arco alpino, per testimoniare gli effetti dell’aumento delle temperature e lo scioglimento del permafrost (Grant da 10.000 euro per lo sviluppo di un progetto fotografico). Menzioni speciali per Paola Lai ed Elisabetta Zavoli.Il concorso è gratuito e aperto a tutti i fotografi, italiani e stranieri, senza limiti di età. I mille fotografi di 52 nazionalità diverse che hanno inviato quasi 9000 immagini sono i dati delle tre precedenti edizioni che confermano il grande interesse verso il premio e le tematiche affrontate.Tra le novità della quarta edizione il catalogo del primo triennio, realizzato in collaborazione con la casa editrice Seipersei; gli ISPA Talks, eventi di confronto su tematiche affini al premio che dopo la data di Torino proseguiranno nel corso dell’anno in alcune città italiane; la serie di mostre organizzate in occasione di importanti avvenimenti culturali nazionali (come il Festival delle Scienze che ha ospitato a novembre la mostra all’Auditorium di Roma).

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Libro: Tappeti erbosi Costruzione e manutenzione

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Di Fabio Veronesi, Paolo Croce, Alessandro De Luca, Massimo Mocioni, Francesco Saverio Modestini, luigi Russi, Marco Volterrani. I tappeti erbosi, oltre a costituire la base di molte attività ricreative e un gradevole elemento del paesaggio, svolgono importanti funzioni ambientali in aree urbane e suburbane, riducendo l’impatto dell’inquinamento e il rischio di erosione del suolo: aspetti ornamentali e funzionali che richiedono tappeti erbosi specializzati, correttamente impiantati e gestiti. L’opera, articolata in tredici capitoli, affronta i problemi dell’ambiente pedoclimatico e quelli relativi alle specie vegetali più adatte a formare tappeti erbosi resistenti e descrive, con approccio semplice e concreto, le tecniche agronomiche per la loro cura e manutenzione. Completa il testo una parte dedicata alle principali avversità e al controllo delle specie infestanti. € 52,00 – Edagricole di New Business Media srl Pagine 424 – formato 19,5 x 26 cm

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Il primo Master of Science Europeo Erasmus + sulle tecnologie dell’Idrogeno

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Il progetto HySET – Hydrogen Systems and Enabling Technologies coordinato dal professor Massimo Santarelli del Politecnico di Torino con un partenariato composto da Politecnico di Milano, Eindhoven University of Technology (Olanda), Norwegian University of Science and Technology (Norvegia) e Universitat Politècnica de Catalunya (Spagna) si pone come finalità la progettazione di un percorso di Laurea Magistrale erogato congiuntamente dai diversi partner (joint Master of Science) interamente dedicato alla filiera dell’idrogeno.Il Master of Science è stato inizialmente promosso da Snam (IT), che ha coinvolto università e partner industriali nel consorzio, ed ora ricopre il ruolo di Partner associato insieme ad altri importanti player operanti nel settore energetico, quali Repsol (ES), Shell (NL) e Sintef (NO), insieme all’azienda esperta in sicurezza e affidabilità Safetec (NO).La strategia dell’Unione Europea prevede di raggiungere gli obiettivi della decarbonizzazione per il 2050 grazie all’aumento del 24% dell’uso dell’idrogeno, contribuendo così a una riduzione di CO2 pari a 560 Mt e ottenendo movimenti economici pari a 820 miliardi di euro: per raggiungere tale obiettivo ha previsto di creare circa 1 milione di posti di lavoro di alto profilo entro il 2030, con una previsione di 5.4 milioni per il 2050.Scopo principale di HySET è quindi formare professionisti e ricercatori con una conoscenza multidisciplinare nel settore dell’idrogeno e dei relativi sistemi, grazie a un training in ambiente internazionale e multiculturale, allo scopo di stimolare una collaborazione globale capace di rispondere alle complesse sfide derivanti dalla transizione energetica. Il progetto è stato finanziato nell’ambito dello storico e importante programma europeo Erasmus+, all’interno della call del 2022 dell’Azione KA2 – EMJM dedicata a percorsi accademici erogati congiuntamente da partenariati di università. Maggiori dettagli sulle attività Erasmus+ sono disponibili presso: https://erasmus-plus.ec.europa.eu/

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“I farmaci equivalenti sono una risorsa importante per tutti i cittadini”

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

I farmaci equivalenti svolgono una funzione fondamentale nel Sistema Sanitario Nazionale e sono una risorsa per le moderne esigenze di salute della popolazione ma a volte devono scontare una certa diffidenza, dovuta principalmente a una scarsa informazione sulle loro caratteristiche e sui loro possibili utilizzi. È il senso del messaggio che Federfarma Genova vuole lanciare, anche in considerazione del particolare momento storico in cui ci troviamo, caratterizzato da una significativa difficoltà a reperire diversi farmaci su tutto il territorio nazionale, Liguria compresa. Il minore costo dei farmaci equivalenti si spiega col fatto che l’azienda che produce il farmaco di marca, grazie al brevetto, lo può commercializzare in esclusiva per un certo periodo di tempo, in modo da recuperare i costi di ricerca e sviluppo. Allo scadere del brevetto sul principio attivo, decade il diritto esclusivo di proprietà intellettuale e altre aziende farmaceutiche possono produrre e vendere farmaci con lo stesso principio attivo. In Italia negli ultimi anni la quota di mercato dei farmaci equivalenti è salita ma non ancora ai livelli di paesi a noi paragonabili, come Gran Bretagna e Germania: le potenzialità di sviluppo sono perciò elevate. Si calcola che in Italia nel 2021 gli equivalenti abbiano rappresentato il 22,6% (in volume) del mercato, peraltro molto diversificato da regione a regione. Nelle fasi più critiche dell’emergenza Covid il 70% dei farmaci usati nei reparti di terapia intensiva è stato rappresentato dai farmaci equivalenti. A livello di prezzi, i farmaci equivalenti devono essere più bassi almeno del 20% rispetto a quelli di marca, ma in certi casi si arriva anche al 70%. Dopo la loro introduzione in Italia, si calcola che abbiano contribuito a ridurre la spesa per il SSN di 5/7 miliardi, un risparmio che ha permesso di liberare risorse da destinare a farmaci più costosi per curare gravi malattie.Il farmaco equivalente genera a livello UE circa 150 mila posti di lavoro qualificati. In Europa l’Italia è penultima con il 20% di quota mercato per gli equivalenti, la Germania è al primo posto con il 70%, seconda la Gran Bretagna con il 60%.

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