Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°84

“I farmaci equivalenti sono una risorsa importante per tutti i cittadini”

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

I farmaci equivalenti svolgono una funzione fondamentale nel Sistema Sanitario Nazionale e sono una risorsa per le moderne esigenze di salute della popolazione ma a volte devono scontare una certa diffidenza, dovuta principalmente a una scarsa informazione sulle loro caratteristiche e sui loro possibili utilizzi. È il senso del messaggio che Federfarma Genova vuole lanciare, anche in considerazione del particolare momento storico in cui ci troviamo, caratterizzato da una significativa difficoltà a reperire diversi farmaci su tutto il territorio nazionale, Liguria compresa. Il minore costo dei farmaci equivalenti si spiega col fatto che l’azienda che produce il farmaco di marca, grazie al brevetto, lo può commercializzare in esclusiva per un certo periodo di tempo, in modo da recuperare i costi di ricerca e sviluppo. Allo scadere del brevetto sul principio attivo, decade il diritto esclusivo di proprietà intellettuale e altre aziende farmaceutiche possono produrre e vendere farmaci con lo stesso principio attivo. In Italia negli ultimi anni la quota di mercato dei farmaci equivalenti è salita ma non ancora ai livelli di paesi a noi paragonabili, come Gran Bretagna e Germania: le potenzialità di sviluppo sono perciò elevate. Si calcola che in Italia nel 2021 gli equivalenti abbiano rappresentato il 22,6% (in volume) del mercato, peraltro molto diversificato da regione a regione. Nelle fasi più critiche dell’emergenza Covid il 70% dei farmaci usati nei reparti di terapia intensiva è stato rappresentato dai farmaci equivalenti. A livello di prezzi, i farmaci equivalenti devono essere più bassi almeno del 20% rispetto a quelli di marca, ma in certi casi si arriva anche al 70%. Dopo la loro introduzione in Italia, si calcola che abbiano contribuito a ridurre la spesa per il SSN di 5/7 miliardi, un risparmio che ha permesso di liberare risorse da destinare a farmaci più costosi per curare gravi malattie.Il farmaco equivalente genera a livello UE circa 150 mila posti di lavoro qualificati. In Europa l’Italia è penultima con il 20% di quota mercato per gli equivalenti, la Germania è al primo posto con il 70%, seconda la Gran Bretagna con il 60%.

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