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Doutdo 2023 in anteprima ad Artefiera presenta il tema della nuova edizione con FRÀGIL, opera di Joan Crous

Posted by fidest press agency su sabato, 21 gennaio 2023

Bologna dal 3 al 5 febbraio 2023. Anteprima su invito: 2 febbraio 2023 Quartiere Fieristico di Bologna, Padiglioni 25 e 26 – Ingresso Costituzione la biennale doutdo presenterà al pubblico il nuovo tema dell’edizione 2023 con FRÀGIL, un’importante opera di Joan Crous, in un allestimento ideato e progettato da Michele de Lucchi con Alberto Nason.Doutdo è una biennale di iniziative culturali che unisce arte ed etica, creata a Bologna nel 2011 da Alessandra D’Innocenzo all’interno delle attività di raccolta fondi dell’Associazione Amici della Fondazione Hòspice Seràgnoli. Ogni due anni doutdo propone mostre ed eventi dedicati all’arte, architettura, design e alle eccellenze della nostra cultura, coinvolgendo artisti, istituzioni, gallerie, imprese e collezionisti per riflettere su un tema legato alla contemporaneità. Per l’edizione 2023 della biennale il tema scelto, presentato in anteprima speciale ad Artefiera presso il Padiglione 26 stand B80, è la Fragilità. La nostra fragilità è come quella del vetro, inventato dall’uomo con fuoco e ferro, trasparente come l’acqua, duttile come la creta ma eterno come l’oro. Capace di dare luce al buio e di farci vedere le stelle. A rappresentare tutto ciò per doutdo sarà l’opera di Joan Crous, noto artista del vetro di origine catalana. La grande scultura FRÀGIL (dimensioni 120×360 cm) è la composizione di sei opere uniche, tutte diverse fra loro, realizzate in fusione di vetro con interventi manuali dell’artista. Per Artefiera l’allestimento dell’opera di Crous è stato affidato alla sapiente progettazione di Michele De Lucchi – designer, architetto e “falegname”, amico da anni di doutdo – in collaborazione con Alberto Nason, industrial e lighting designer. Ad accompagnare l’imponente opera di Crous saranno inoltre due panche “Bernina” progettate da Michele De Lucchi con Alberto Nason e realizzate in pietra Leccese da PI.MAR Limestone di Giorgia Marrocco, storico sostenitore di doutdo. I curatori che affiancano il progetto espositivo ideato da doutdo sono Domenico De Masi (Professore emerito di sociologia del lavoro presso l’Università La Sapienza di Roma), Gianluca Riccio (storico dell’arte, curatore e Professore di storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli), Sebastiano Maffettone (Professore di filosofia politica presso l’Università LUISS di Roma) e Pierpaolo Forte (Professore ordinario di diritto amministrativo presso l’Università degli studi del Sannio di Benevento). Ai loro testi critici che saranno presentati in un unico volume durante Artefiera, si aggiungono i testi di Michele De Lucchi, Roberto Grandi e di Alessandro Bergonzoni. Quest’ultimo è amico e sostenitore di doutdo fin dagli inizi ed è infatti proprio lui ad aver dato il nome alla biennale In questa occasione le sei opere originarie sono state unite in un’unica e grande installazione, un lungo tavolo di vetro che rimanda alla fotografia di Giovanni Gastel “La cena di Atene” (2019) la quale vede ritratti i protagonisti della passata edizione di doutdo.

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