Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°84

Antibiotici troppo prescritti. Nuovo approccio a semaforo

Posted by fidest press agency su domenica, 22 gennaio 2023

La stragrande maggioranza degli antibiotici – intorno al 90% – viene assunto in un contesto di assistenza sanitaria primaria. Per contribuire allo sviluppo e all’attuazione delle politiche locali e nazionali, l’OMS ha classificato gli antibiotici in quattro gruppi: Access, Watch, Reserve (AWaRe) e Non Raccomandati. In particolare, gli antibiotici Access hanno uno spettro di attività ristretto, basso costo, un buon profilo di sicurezza e un potenziale di resistenza generalmente basso. Sono raccomandati come opzioni di trattamento empirico di prima o seconda scelta per le infezioni comuni. Gli antibiotici Watch sono ad ampio spettro, generalmente più costosi e sono raccomandati solo come opzioni di prima scelta per i pazienti con manifestazioni cliniche più gravi o per infezioni in cui eÌ più probabile che i patogeni siano resistenti agli antibiotici Access, come le infezioni delle alte vie urinarie (IVU). Gli antibiotici Reserve sono antibiotici di ultima scelta usati per trattare le infezioni multifarmaco-resistenti. Tale classificazione, chiamata AWaRe, costituisce una sorta di approccio “a semaforo” – Access = verde, Watch = giallo e Reserve = rosso – e rappresenta una guida per operatori sanitari quali medici e farmacisti. Anche quando l’infezione ha eziologia batterica, molte infezioni sono spesso autolimitanti, con basso rischio di complicanze gravi, e il beneficio degli antibiotici eÌ limitato, abbreviando in genere la durata dei sintomi solo di circa 1 o 2 giorni. La maggior parte dei pazienti sani con infezioni lievi possono essere trattati in sicurezza in modo sintomatico, con farmaci antinfiammatori, antidolorifici o di supporto. Secondo l’Oms, la percentuale di pazienti che si rivolgono a una struttura sanitaria di base e ricevono un antibiotico dovrebbe essere inferiore al 30%. Tra i rischi vi è quello immediato di effetti collaterali del farmaco, più frequentemente diarrea o reazioni allergiche (come un’eruzione cutanea). Inoltre, i batteri, nei pazienti a cui eÌ stato prescritto un antibiotico per un’infezione respiratoria o un’infezione delle vie urinarie (IVU) – esempi di infezioni in cui si prescrivono spesso antibiotici – sviluppano comunemente antibiotico-resistenza agli antibiotici prescritti (e ad altri). Questi pazienti hanno maggiori probabilità di trasmettere i batteri resistenti ad altre persone e maggiori probabilità di guarigione clinica ritardata”. In generale, il massaggio lanciato da Oms e Aifa è che tutti i medici prescrittori e i farmacisti hanno “la responsabilità di migliorare l’uso degli antibiotici. Ma anche i pazienti hanno un ruolo e va assicurato che essi conoscano i principi base del trattamento sintomatico e dell’uso appropriato degli antibiotici – per esempio assumere gli antibiotici come prescritto e non usare prodotti avanzati per una successiva malattia. Nel dettaglio, per quanto riguarda i farmacisti, le ulteriori indicazioni sono di informarsi sull’AWaRe book, non fornire antibiotici senza prescrizione medica e scoraggiare l’automedicazione con antibiotici”. By Francesca Giani fonte Farmacista33 in abstract

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