Milano 7 febbraio – 28 febbraio 2023 Basilica di San Celso di Milano Corso Italia 37. Opening: lunedì 6 febbraio 2023 dalle ore 17:00 alle ore 20:00. L’esposizione, aperta al pubblico presenta le opere degli artisti Luca Coser e Piermario Dorigatti che interagiscono con i suggestivi ambienti del luogo sacro.Il titolo della mostra, INCOLPEVOLI, è preso in prestito dal capolavoro letterario di Herman Broch, ambientato nel periodo dell’ascesa di Hitler, ma non si riferisce tanto alla piccola borghesia “incolpevole” del nazismo, ma ferocemente colpevole sotto il profilo etico per la propria irresponsabile indifferenza, quanto a una domanda che si pone lo stesso Broch rispetto alla responsabilità etica dell’arte e degli artisti. “L’arte non ha mai convertito nessuno” afferma lo scrittore, che sottolinea il primato estetico dell’opera rispetto ai suoi significati etici. Ed è qui che Luca Coser e Piermario Dorigatti, catturano il senso del titolo del loro evento espositivo, e in definitiva di tutto il loro lavoro: nel “convertire” dell’arte, nel “convertire di Celso”, Santo martire a cui è dedicata la Basilica che ospita la mostra, soprattutto nella fragilità connessa all’insufficienza del “convertire” propria dell’arte, ma anche, come una lama di luce, nella sua tensione verso un significato sociale che si estende fino al piano metafisico. È la prima volta che vengono esposte insieme le opere dei due artisti, colleghi e docenti all’Accademia di Belle Arti di Brera, legati da una trentennale amicizia. Le ricerche artistiche di Luca Coser e Piermario Dorigatti mostrano diversi punti di accordo, così come altrettante insanabili distanze. Ambedue si dichiarano “orgogliosamente” pittori, ambedue tendono alla dissoluzione del reale fino a definire una sorta di confine “poroso” tra figura e astrazione. Luca Coser si distingue per una meditata, soppesata e pacata attenzione compositiva e cromatica, Piermario Dorigatti – al contrario – si distingue per una gestualità irruente e drammatica e per una tavolozza di grandi contrasti. Isorropia Homegallery è una associazione culturale no profit. Promozione, diffusione e conoscenza dell’arte costituiscono i principi cardine su cui si fonda, con una peculiare attenzione alle variegate forme d’arte contemporanea nell’ambito figurativo, espressivo e multimediale. Gli scopi associativi vengono perseguiti tramite l’ideazione e l’organizzazione di eventi, mostre e iniziative volte alla sensibilizzazione del pubblico verso il mondo dell’arte.
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Mostra “Incolpevoli”
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
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Pierre-Auguste Renoir: L’alba di un nuovo classicismo
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Rovigo, Palazzo Roverella 25 febbraio – 25 giugno 2023. Mostra a cura di Paolo Bolpagni. È una mostra davvero originale quella dedicata a “Pierre-Auguste Renoir: l’alba di un nuovo classicismo”, curata da Paolo Bolpagni, che la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo annuncia in Palazzo Roverella dal 25 febbraio al 25 giugno del ’23. Di Renoir, uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo, è messo a fuoco il momento successivo alla breve esperienza impressionista, quando l’artista, spinto da una profonda inquietudine creativa, decide di intraprendere, nel 1881, un viaggio in Italia. Un tour che ebbe inizio a Venezia, dove a colpirlo furono soprattutto Carpaccio e Tiepolo (mentre già conosceva bene Tiziano e Veronese, ammirati e studiati al Louvre); che proseguì per brevi tappe a Padova e a Firenze; e che trovò una meta fondamentale a Roma. Qui Renoir fu travolto dalla forza della luce mediterranea e sviluppò un’ammirazione per i maestri rinascimentali. Un’ulteriore tappa del viaggio fu il golfo di Napoli: Renoir scoprì le pitture pompeiane, fu rapito dalla bellezza dell’isola di Capri e quasi soggiogato dai capolavori antichi esposti nel museo archeologico. Infine andò a Palermo, dove incontrò Richard Wagner e lo ritrasse in un’opera divenuta famosa (ma non si può dire che fra i due scoccò la scintilla: anzi, il compositore gli concedette soltanto quarantacinque minuti di posa).Il viaggio in Italia, più che suscitare opere di particolare rilievo, fu foriero di una sorta di rivoluzione creativa per l’artista, riverberandosi sul prosieguo della sua produzione, che culminerà, di fatto, nell’abbandono della tecnica e della poetica impressioniste, che avvenne prima dell’ufficiale scioglimento del sodalizio nel 1886.Dalla joie de vivre delle scene di divertimento della borghesia parigina degli anni Settanta, Renoir passò quindi a uno stile aigre, aspro. Riprendendo anche la lezione di Jean-Auguste-Dominique Ingres, il pittore, allora poco più che quarantenne, recuperò un tratto nitido e un’attenzione alle volumetrie e alla monumentalità delle figure, nel segno di una sintesi che enucleò una personale forma di classicismo, mentre le tendenze dominanti viravano verso il Postimpressionismo da una parte e il Simbolismo dall’altra. Nei primi due decenni del Novecento Renoir passò poi a dar vita a un’arte che costituì, mentre si scatenavano le avanguardie, una precoce avvisaglia della nuova sensibilità che sarebbe divenuta dominante dopo il conflitto mondiale, dipingendo in un possente stile neo-rinascimentale, dove i toni caldi e scintillanti mutuati da Tiziano e da Rubens si coniugavano con i riferimenti a un’iconografia mitica e classicheggiante e con un’esaltazione della poetica degli affetti familiari. Renoir anticipava in tal modo vari aspetti del rappel à l’ordre: un lato meritevole di messa a fuoco, giacché quella che superficialmente è apparsa a non pochi come un’involuzione era, in realtà, una premonizione di molta della pittura e della scultura che si sarebbero sviluppate tra le due guerre. La mostra si concentrerà soprattutto su questa seconda fase della carriera di Renoir, a partire dal ritorno dal viaggio in Italia sino alle opere della vecchiaia, dapprima evidenziando vicinanze e tangenze con Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi, Giovanni Boldini e Medardo Rosso, italiani attivi a Parigi, e poi ponendo in risalto l’originalità di una produzione che non fu affatto attardata, ma che costituì uno dei primi casi quella “moderna classicità” che sarebbe stata perseguita da numerosi artisti degli anni Venti e Trenta, in maniera speciale in Italia, come sarà evidenziato dai confronti che saranno istituiti nelle sale di Palazzo Roverella. Per esempio con le sculture di Marino Marini e Antonietta Raphaël (affiancate alla Venus Victrix di Renoir del 1916), e con i dipinti di Armando Spadini, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Arturo Tosi, Filippo de Pisis, Luigi Bartolini, Enrico Paulucci. Sarà dunque posta al centro dell’indagine la produzione di Pierre-Auguste Renoir a partire dagli anni Ottanta del XIX secolo, che segnò l’inizio di un progressivo allontanamento dall’esperienza impressionista. La mostra seguirà poi l’evoluzione della sua pittura nei successivi sviluppi, dalla monumentalità classicheggiante e “neorinascimentale” delle figure ai paesaggi della Provenza e della Costa Azzurra, indagando sia i rapporti con altri artisti, sia le “assonanze” con chi, nel periodo del “ritorno all’ordine”, ne mediterà e assimilerà la lezione. In mostra il percorso prenderà avvio da un capolavoro della stagione impressionista di Renoir, il grande studio preparatorio a olio su tela del celeberrimo Moulin de la Galette, per misurarne poi la deviazione via via sempre più netta da quel linguaggio. Non mancherà il fil rouge del racconto biografico delle vicende personali dell’artista, anche sulla falsariga della biografia che il figlio Jean, celebre regista, dedicò al padre all’inizio degli anni Sessanta del Novecento (Pierre-Auguste Renoir, mon père).
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Scuola: Decreto Milleproroghe, il parere approvato in Senato dalla VII commissione
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
La Commissione, esaminato il disegno di legge, esprime, per quanto di competenza, parere favorevole con le seguenti osservazioni: si invitano le Commissioni di merito a considerare che l’attuale fase di gestione e attuazione del PNRR deve prevedere una revisione necessaria che porti alla proroga dell’utilizzo di un organico aggiuntivo; si sottopone altresì alle Commissioni l’opportunità di tener conto che l’ultimo dato relativo alle immissioni in ruolo del personale docente rende necessaria una proroga dell’utilizzo delle attuali graduatorie concorsuali al fine di un assorbimento progressivo del precariato, in attesa di una modifica della disciplina relativa alla fase transitoria di reclutamento del personale docente prevista dal PNRR. Si ricorda che Anief, in modifica al testo, ha proposto 16 emendamenti riguardanti la proroga dei seguenti argomenti: mobilità straordinaria in deroga ai vincoli, validità delle graduatorie del concorso straordinario bis integrate, assegnazione organico PNRR, organico aggiuntivo, contratti personale docente e DS assunto con riserva, concorso infanzia primaria, corso concorso DS, validità graduatorie di merito, termini acquisizione 24 CFU, termini AFAM, assunzioni da GPS su posti comuni, ammissione ATA facenti funzione a concorso DSGA, assegnazione risorse a EPR, aliquote mobilità DS, assunzione ricercatori universitari, di termini in materia di pubbliche amministrazioni.
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Connecting memories
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Bologna 2 febbraio – 1 marzo 2023, Grand Hotel Majestic già Baglioni, a cura di Eli Sassoli de’ Bianchi ed Olivia Spatola. In collaborazione con la Galleria Russo. Il Grand Hotel Majestic già Baglioni, in occasione di Arte Fiera 2023, ospita la mostra personale di Manuel Felisi intitolata Connecting memories a cura di Eli Sassoli de’ Bianchi ed Olivia Spatola, in collaborazione con la Galleria Russo.Gli spazi dell’hotel, tempio di eleganza classica, si attivano di rinnovata energia, tramite il gesto d’artista di Manuel Felisi che ne risveglia l’anima più contemporanea.Le ‘Vertigini’ pittoriche ed i recenti lavori “intorno alle nuvole” di Manuel Felisi, realizzati site specific per il Salone al piano nobile e per le sale al piano terra dell’hotel, accolgono e raccolgono suggestioni e attingono alle energie (genius loci) del luogo, già di per sé contenitore di memorie, per attivarne la percezione. Lo sguardo di Felisi è sempre volto verso l’alto, nel costruire un tessuto pittorico intriso di trame e fatto di sedimenti, materiali, reperti che si fanno supporto di una pittura cromaticamente ricca, fantasiosa ed articolata, sulla quale campeggiano, in primo piano, le lunghe ombre scure (o sono forse braccia) che assumono la forma di rami, tronchi, liane che si spingono verso il centro dell’opera, mossi da una forza centrifuga strabiliante che ci proietta, quali spettatori, verso il fulcro dell’opera, laddove la luce pare scaturire, ad invadere tutta la superficie circostante nel farsi colore, policromo e variegato. La visione, frammentata in maniera rigorosa e con assoluta precisione attorno ad una sequenza di opere di piccola dimensione che sono, al tempo stesso, parte unica e a sé stante del tutto, si risolve in una sorta di grande puzzle, un arazzo pittorico di grande intensità ed intrinseca bellezza ed armonia, perfettamente orchestrato, da un punto di vista formale e per quanto riguarda la fruizione dell’opera. Non siamo forse noi stessi parte unica ed irriproducibile di un più grande tutto. Felisi condensa memorie, le innesta sul tracciato della tela, procedendo secondo una visione mnemonica per la quale l’oggi è il risultato di ciò che fu e al tempo stesso, è già, in fieri, il tempo del domani. La presa di consapevolezza di questo processo, così evidente nell’opera artistica di Felisi, pone attenzione su uno dei grandi temi contemporanei: l’importanza di ‘restare nel proprio tempo’ con una potenziata consapevolezza dell’esistenza di un ‘filo rosso’ che ricollega ieri all’oggi caricando la nostra memoria di un sapere antico. Lo sguardo osserva allora questi sedimenti, la tela si fa rete e deposito di segni, di forme, di impronte. Di tutto ciò che ‘ ha lasciato traccia di sé, nel tempo. Per il tramite di queste opere, Felisi scandaglia la trama della tela per rintracciarvi ciò che vi soggiace, ne pone in luce substrati ed intimi raccordi; il suo sguardo si fa fronda (ramo – braccio) di alberi spogliati del loro fogliame divenuto essenza per attraversare, con la sola linfa vitale, il tessuto dell’opera (la vita stessa?). Mai come oggi lo sguardo dell’uomo dovrebbe essere volto e mantenuto al cielo, nel desiderio di rintracciarvi costellazioni e nel tentativo di riannodare trame e percorsi energetici che ricollegano il sotto al sopra, in una circolarità di relazione e di trasmissione che vede l’uomo al centro di un sistema- universo ove ogni cosa pare ricollegarsi, nella tensione verso il ripristino di una ritrovata armonia con la natura della quale siamo parte pulsante, attraverso il sigillo della Luce. (testo di Eli Genuizzi Sassoli de’ Bianchi) Vernissage su invito venerdì 3 febbraio ore 18.30 orari di visibilità: tutti i giorni dalle 11.00 alle 19.00 – sabato 04.02 dalle 11.00 alle 24.00
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Maculopatia senile
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Una protesi retinica in grado di restituire una visione utile ai pazienti affetti da maculopatia atrofica, una patologia legata all’età. Di questo innovativo impianto si è parlato nei giorni scorsi a Sesto Fiorentino (Firenze) presso il Centro Oculistico di Villa Donatello, in occasione di un ciclo di incontri organizzati dall’Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO) e dalla SISO (Società Italiana di Scienze Oftalmologiche). Ad illustrare la nuova protesi retinica è stato il dottor Marco Pileri, responsabile dell’Unità semplice dipartimentale di Chirurgia vitreoretinica dell’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, che nel settembre scorso, per la prima volta in Italia, ha impiantato l’innovativa protesi su un paziente di 91 anni affetto da oltre dieci anni da maculopatia senile a carta geografica.A questo scopo vengono forniti al paziente “occhiali ergonomici (costruiti sulla sua fisionomia) muniti di due telecamere (una rivolta verso il mondo esterno, l’altra verso l’occhio)- ha proseguito l’esperto- ciò che filtra la telecamera ‘esterna’ posta sull’occhiale è trasferito attraverso un sistema wi-fi ad un computer portatile tascabile; quindi dal computer (sempre via wi-fi) viene ritrasferito all’occhiale che, attraverso la telecamera rivolta verso l’occhio, traduce l’immagine in forma di raggi infrarossi che vanno a colpire la protesi attivandola”. Ma l’aspetto rivoluzionario di questa protesi è che viene autoalimentata con dei pannelli fotovoltaici, quindi “a differenza di tutte le altre protesi retiniche precedentemente impiantate non ha bisogno di un collegamento esterno. Ha una durata testata di 36 mesi, ma nei primi pazienti americani in cui è stata impiantata nel 2018 è ancora funzionante”, ha sottolineato ancora Pileri.Tornando agli ‘Incontri di Villa Donatello’, realizzati con il patrocinio delle due società scientifiche, ha fatto sapere Luca Menabuoni, referente per i Rapporti con le istituzioni di AIMO: “In vista dei congressi nazionali di AIMO e SISO, il dottor Silvio Zuccarini ed io, in collaborazione con il dottor Alessandro Crisà, abbiamo pensato di proporre degli incontri monotematici presso la prestigiosa e innovativa struttura nella quale abbiamo la fortuna di lavorare, Villa Donatello. Il ciclo di incontri è iniziato a dicembre scorso e abbiamo già affrontato i temi del cheratocono e delle maculopatie. Sono intervenuti i migliori esperti nazionali e non è mancato il riscontro più che positivo da parte di tutti i colleghi, che si trovano riuniti non solo per apprendere ma anche per condividere questi momenti in amicizia, prerogativa di quanto AIMO da sempre ha perseguito”.
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Noduli tiroidei, trattamenti termo-ablativi
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
È stato recentemente pubblicato, su iniziativa della Head & Neck Society degli Stati Uniti, un Consensus Statement sui trattamenti termo-ablativi dei noduli tiroidei, sia benigni che maligni. Principale punto di forza di tale documento è stato il coinvolgimento delle maggiori società scientifiche internazionali, sia di estrazione medica e radiologica che chirurgica. Sinteticamente» asserisce Cesareo, «i punti di forza e le novità che maggiormente differenziano questo dagli altri documenti in precedenza pubblicati sono i seguenti: a) tra le tecniche termo-ablative in uso, la radio-frequenza è la metodica che presenta il maggior numero di evidenze scientifiche a supporto del trattamento dei noduli tiroidei benigni e maligni; b) tale trattamento può essere usato come prima linea in alternativa alla chirurgia, in pazienti affetti da noduli benigni non ipercaptanti, che risultino sintomatici e/o che presentino disturbi cosmetici; in precedenti linee guida si sottolineava l’indicazione all’utilizzo della RFA, ma solo in pazienti che per qualsiasi motivo rifiutavano il trattamento chirurgico, considerato come prima scelta; c) nel caso di noduli ipercaptanti, l’indicazione è riservata principalmente ai noduli di volume contenuto (< 3.0 mL) e, comunque, solo nel caso di controindicazioni alle tecniche di prima scelta, chirurgica e radiometabolica; d) la ripetizione del trattamento termo-ablativo può essere presa in considerazione su noduli benigni che determinino la persistenza di effetti cosmetici e/o compressivi o su noduli ipercaptanti con persistenza di ipertiroidismo; e) la scintigrafia è raccomandata nel sospetto di nodulo funzionalmente autonomo, perché l'ablazione è meno efficace nel gozzo multi-nodulare tossico; il TSH deve quindi essere documentato prima dell'ablazione, sia per i noduli funzionanti che per quelli non funzionanti; ogni volta che il TSH non rientri nell'intervallo di normalità, devono essere misurati FT3 e FT4; f) la diagnosi citologica di benignità deve prevedere due ago-aspirati o una biopsia tiroidea (core needle biopsy) concordemente negativi per malignità, con l'eccezione dei noduli con caratteristiche ecografiche di benignità (noduli cistici/spongiformi, EU-TIRADS 2); a differenza di precedenti raccomandazioni, l'ago-aspirato non è più considerato un pre-requisito essenziale nei noduli ipercaptanti; g) le procedure di termo-ablazione devono, comunque, essere utilizzate con cautela in noduli, che seppur citologicamente benigni, presentino caratteristiche ecografiche sospette (EU-TIRADS IV e V)».Si è posta attenzione, in maniera più chiara che in passato, all'utilizzo e/o sospensione di alcuni farmaci prima dei trattamenti. «In generale, gli anti-aggreganti (come l'aspirina o il clopidogrel) vanno interrotti 7-10 giorni prima del trattamento. Il warfarin va sospeso 5 giorni prima della procedura, mentre per gli anti-coagulanti di più recente introduzione (dabigatran, rivaroxaban, apixaban ed edoxaban) la sospensione può avvenire 24-36 ore prima del trattamento» aggiunge lo specialista. «Tutti questi agenti possono essere ripresi in modo sicuro 24 ore dopo aver completato la procedura. Al termine del trattamento non è indicato l'uso routinario di corticosteroidi o antibiotici. Infine, l'esecuzione della RFA in donne in gravidanza o in pazienti con defibrillatori richiede una particolare attenzione, vista l'assenza di evidenze a supporto dell'utilizzo in tali contesti clinici». Si è posta attenzione ai potenziali effetti collaterali del trattamento termo-ablativo, in particolare alla valutazione dell'interessamento del nervo laringeo ricorrente. A tale proposito, spiega Cesareo, si ritiene «necessario in casi selezionati (pazienti con compromissione della voce o storia chirurgica tiroidea precedente, ablazione contro-laterale dopo ablazione ipsi-laterale, modificazioni della voce rispetto allo stato pre-operatorio riportato dal paziente o rilevato dal medico) eseguire l'esame laringoscopico prima e dopo il trattamento, in associazione a un'eventuale valutazione otorinolaringoiatrica». Si sottolinea inoltre la rarità del riscontro di ipotiroidismo successivo al trattamento e l'assenza di casi di ipoparatiroidismo. «Molto importante, infine, è la necessità da parte dell'operatore di una corretta e documentabile curva di apprendimento con l'opportunità, qualora sia possibile, di esercitarsi preliminarmente su fantocci, considerato che il tasso di complicanze è sensibilmente inferiore in operatori che hanno praticato almeno 50 procedure termo-ablative, conclude Cesareo. (abstract by Doctor33)
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The technological revolution turning Hollywood upside down
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Disney characters constantly reinvent themselves. Aladdin and Cinderella swap their rags for posh clothes to woo royalty. The Little Mermaid trades her silvery voice for a pair of legs, also to pursue a prince. Anakin Skywalker flips from good to evil and back again, destroying at least one planet along the way. Disney, the company, has spent 100 years reinventing itself, too. It still peps up old stories for a modern audience. (Of the characters above, only Darth Vader was created in the past century.) It still dominates the global box office. What has changed is that it now faces competitors with much deeper pockets: the tech titans. For Apple and Amazon, streamable films and television shows are an add-on to make their other offerings more enticing. They can spend fortunes on them, and take creative risks, without needing to turn a profit. And technology is disrupting the entertainment industry in other ways, too, with more movies based on video games, better software to create virtual sets and artificial intelligence that can already make rudimentary video. Small wonder Disney’s share price bucks and plunges like the Big Thunder Mountain rollercoaster. One of our cover stories looks at how the wonderful world of entertainment might change as Disney embarks on its second century.Our cover story in Europe tackles a grimmer topic: Turkey’s slide towards dictatorship. When Recep Tayyip Erdogan was first elected two decades ago, he brought welcome stability. For a while, Turkey was a serious candidate to join the European Union. But the longer he has been in charge, the more autocratic he has grown. Critics are stifled, courts harass dissidents, the internet is in effect censored. Mr Erdogan sits in a vast palace snapping orders at courtiers too frightened to tell him he is wrong. So his increasingly eccentric beliefs swiftly become public policy. His theory that high interest rates cause inflation is frankly bonkers, but Turkey’s previously independent central bank must act as if it were true. Hence Turkey’s galloping inflation and shrivelling living standards. Mr Erdogan suggested this week that presidential and parliamentary elections will be held on May 14th. If the opposition unite around their best candidate and the vote is more or less free and fair, there is a good chance that Mr Erdogan will lose. Unfortunately, he seems determined to tilt the playing field even more in his favour than it already is. His government is trying to shut down one of the main opposition parties, and one of Mr Erdogan’s most plausible rivals has been banned from politics for calling an official an “idiot”. The West must speak up. Turkey is an essential, if troublesome, ally, located in one of the most strategically sensitive places in the world. It would be a disaster if Mr Erdogan were to join the dictators’ club.Zanny Minton Beddoes Editor-in-chief The Economist
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Giovani giurati a Sanremo
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Per il quinto anno consecutivo Radioimmaginaria, il network degli adolescenti dagli 11 ai 17 anni in Europa, coordinerà La Giuria degli Adolescenti durante il prossimo Festival di Sanremo. Questa giuria nazionale sarà composta da ragazze e ragazzi dagli 11 ai 22 anni e ci si può ancora iscrivere al sito: https://giuriadegliadolescentiServono giurati da tutta Italia e in particolare da Trentino AA, Sardegna, Basilicata, Valle D’Aosta.La Giuria degli Adolescenti è una giuria esterna al Festival, nata nel 2019, con l’idea di decretare il vincitore di Sanremo secondo gli adolescenti e che non impatta sulla classifica effettiva della gara.I giurati attraverso una piattaforma online potranno votare ogni sera della kermesse i cantanti in gara esprimendosi su: l’outfit più figo, l’esibizione più trash e la canzone preferita. Il nome del vincitore secondo La Giuria degli Adolescenti viene comunicato prima dell’annuncio del vincitore ufficiale della 73esima edizione di Sanremo.Negli anni il responso della giuria dei ragazzi non si è discostato molto da quello dalla giuria ufficiale e dal televoto. Il primo anno ha vinto Ultimo, il secondo I Pinguini Tattici Nucleari, il terzo I Maneskin e l’anno scorso Mahmood e Blanco. Per iscriversi alla giuria e restare aggiornati: https://giuriadegliadolescenti.it
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Juan Luis Arsuaga: Milagros Alcaba
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Breve storia della terra (con noi dentro) Collana i Fari, trad. Micol Cerato, pp. 224, 20 euro Editore: La Nave di Teseo Un affascinante viaggio nella storia del nostro pianeta dalla nascita della vita fino ai giorni nostri per capire che siamo parte di un equilibrio più grande e che le nostre azioni di oggi sono decisive per domani. Un saggio brillante e accurato per capire da dove veniamo, dove siamo e dove dovremmo andare. La Terra è un pianeta con una lunga storia e su cui si è verificato, nel corso di migliaia di milioni di anni, qualcosa di straordinario: è nata la vita. Da allora, l’attività dei vari organismi ha creato le condizioni ambientali in cui noi, Homo sapiens, siamo venuti al mondo. Anche se arrivati solo di recente, l’essere umano ha già lasciato il segno: invece di evolverci adattandoci all’ambiente, abbiamo cominciato a modificarlo a nostro vantaggio. Da allora, purtroppo, la nostra impronta sul pianeta è molto più di un semplice segno lasciato al passaggio e l’intero pianeta sta subendo le conseguenze delle nostre azioni. Ma senza aria, senza acqua, senza suolo e senza gli altri esseri viventi, non saremo in grado di sopravvivere. La Terra è un posto meraviglioso, ma noi lo “usiamo” senza riflettere sul fatto che dovrà continuare a vivere ed essere vivibile anche per i nostri figli e per i figli dei nostri figli. In Breve storia della Terra, il paleontologo Juan Luis Arsuaga, con l’aiuto della storica Milagros Algaba, compie un viaggio emozionante attraverso la storia della biosfera dalle sue origini fino a oggi, concentrandosi sul rapporto dell’uomo con il proprio pianeta.
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Marco Pogliani: Demetrio
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Collana i Delfini, pp. 272, 16 euro Editore: La Nave di Teseo. Un giallo, e insieme una fiaba, dedicato alla crisi dei rapporti familiari generazionali, con un indimenticabile protagonista alla ricerca di riscatto. Demetrio è un eterno secondo. È stato l’ultimo di ventun figli, marito per una sola notte, magazziniere, mite e umile di cuore. Ha un’unica grande passione, sua nipote Marta, che vive in città. Lui si è ritirato nel paesino di Belsito, in un bizzarro ospizio chiamato Casa Lora e gestito da un direttore severo ed enigmatico. Ma un mistero grava su quel luogo: uno a uno, tutti i suoi ospiti stanno scomparendo. Marta convive con quotidiane frustrazioni, fra un marito assorbito dal lavoro, ormai assente e distratto, e i figli che stanno crescendo e hanno sempre meno bisogno di lei. Il ruvido ispettore Dominici è incaricato di gestire l’inchiesta sulla sparizione degli anziani. Il trio formato da Demetrio, Marta e Dominici comincia un rocambolesco gioco di reciproci inseguimenti, in una provincia al riparo dal mondo cittadino che sembra aver smarrito il senso del ricordo, delle tradizioni e della vita semplice del tempo che fu. Dominici si innamora di Marta senza riuscire a confessare i suoi sentimenti, Marta lo ricambia rimanendo ugualmente esitante, ma riconoscendo di giorno in giorno in Demetrio una forza a lei sconosciuta. Lo zio sta vivendo una vera e propria metamorfosi, da persona timida e insignificante a capo carismatico. Seguendo Demetrio, Marta scopre se stessa e Dominici risolverà il caso. Per tutti e tre questa esperienza imprimerà una svolta definitiva delle loro esistenze.
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Ilya Kaminsky: Danzare a Odessa
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Collana i Venti, trad. Giorgia Sensi, pp. 128, 19 euro Editore: La Nave di Teseo.Nato al tempo dell’Unione sovietica, quando l’Ucraina era sotto il suo controllo, emigrato poi negli Stati Uniti, ebreo di confessione, Ilya Kaminsky riunisce in sé la meravigliosa complessità e varietà del genere umano, che attraverso la poesia prende forma e trova espressione, anche politica. Così surreali da essere vere, le poesie del pluripremiato esordio di Ilya Kaminsky, autore di Repubblica sorda, ballano attraverso gli incontri dentro e fuori il nucleo familiare. Le persone raffigurate sono in egual misura brutali e tenere, in narrazioni sinistramente innocenti, avvincenti e convincenti. Le poesie attingono a piene mani all’archetipo, al mito e alle figure letterarie russe, delineando ambienti domestici onirici e inafferrabili, tra umorismo, tormento e una musica incalzante travolgente.
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Christophe Ono-Dit-Biot: Trovare rifugio
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Collana Oceani, trad. Cettina Caliò, pp. 416, 22 euro Editore: La Nave di Teseo. In una Francia dove populismo e qualunquismo hanno dato vita a un subdolo regime autoritario che controlla ogni cosa, la speranza di un cambiamento è affidata alla determinazione di una madre e all’amore di un padre, ma sarà abbastanza? Dall’autore del romanzo-rivelazione Immersione, un’emozionante caccia all’uomo dove la preda decide di farsi predatore. Nella Francia del 2027 il presidente Alexandre S. è un tipo amabile e ben vestito che ha fondato il partito La Famiglia e si lascia affettuosamente chiamare “Papà”. Non è dittatura instaurata con un colpo di Stato. Piuttosto, un regime autoritario voluto e votato dai cittadini, stanchi delle élite e di chiunque abbia l’aria di un “professore che sta sempre a dare lezioni”. In questo clima tirannico, dopo aver subito prima gesti intimidatori e poi minacce dirette, Sacha e Mina decidono di fuggire dalla Francia con la loro bambina Irène. Per mettersi in salvo, vanno sul Monte Athos, in Grecia, in uno dei monasteri che dall’XI secolo sono vietati alle donne. Mina, una volta messi al sicuro Sacha e Irène (vestita da maschio e coi capelli corti), sparisce, senza preavviso: è decisa a scoprire perché in Francia lei e Sacha sono invisi al potere; ha intuito che la spiegazione potrebbe essere nel computer di Sacha e così decide di partire senza avvisare nessuno. Arrivata in incognito a Parigi, Mina scopre la verità, una verità che riguarda antichi e oscuri rapporti fra suo marito e il Presidente: Sacha è infatti l’unico a conoscere un segreto sulla vita del Presidente che potrebbe mettere a rischio il suo potere. È appunto l’unico a saperlo, e per questo va eliminato.
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Giorgio De Chirico: Scritti 1910-1978
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Romanzi, poesie, scritti critici e tecnici, interviste. Collana le Isole, pp. 2840, 45 euro Editore: La Nave di Teseo a cura di Andrea Cortellessa, Sabina D’Angelosante e Paolo Picozza. La raccolta degli scritti di de Chirico rivela una voce di straordinaria originalità, limpidezza e capacità di affondo nei meccanismi del suo tempo, offrendo una panoramica unica sul pensiero dell’artista, la sua formazione, le intuizioni e suggestioni, sulla sua personalissima idea di arte che, tra teoria e pratica, si trasforma ed evolve lungo tutto l’arco di una eccezionale parabola artistica ed esistenziale, nonché sui rapporti intercorsi con i protagonisti della scena culturale di quasi un secolo. Presentati in ordine cronologico per permettere al lettore di seguire da vicino ogni passaggio e avvicendamento, i testi spaziano dalla rivelazione della Metafisica nel 1910 testimoniata dalle lettere a Fritz Gartz, suo compagno di studi all’Accademia di Monaco, alle prime pagine di altissima qualità e profondità dei Manoscritti parigini del 1911-15, a studi tanto accurati quanto appassionati di tecniche artistiche, dispiegati nel Piccolo trattato di tecnica pittorica del 1928, a saggi di critica e teoria o di carattere polemico che insistono sulla necessità di salvare l’arte dalla perdita del mestiere e della qualità. Sono raccolti inoltre articoli pubblicati su riviste in epoche diverse o raccolti dall’artista stesso nel 1945 nel volume Commedia dell’arte moderna, un centinaio tra intensi frammenti e componimenti poetici, una selezione di illuminanti interviste di anni diversi e anche un testo teatrale, Le Ballet. Vi sono infine i romanzi, quelli visionari e metaforici come Ebdòmero del 1929 e Il Signor Dudron dalla più complessa vicenda editoriale, e quelli autobiografici come Ricordi di Roma e Memorie della mia vita, entrambi del 1945, che mostrano inequivocabilmente le doti eccezionali anche letterarie di un de Chirico multiforme: critico, teorico, polemista, poeta e romanziere brillante, ironico, sorprendente e ancora una volta uguale solo a se stesso.
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Mauro Covacich: L’avventura terrestre
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Collana Oceani, pp. 336, 20 euro Editore: La Nave di Teseo. In un romanzo che si legge come un’imprevedibile avventura tragicomica, Mauro Covacich finisce forse per svelare anche qualcosa di sé, rivelando sicuramente moltissimo di noi, grazie a una scrittura dotata di una nuova, sorprendente libertà. Un uomo di mezza età compare in forme non chiare, forse allucinatorie, forse reali, in alcuni episodi cruciali della vita di un ragazzo. Sicché il ragazzo comincia a inseguirlo per capire chi è quest’uomo. Via via che gli si avvicina, crescendo, traslocando, cambiando più volte città, il ragazzo può osservarlo meglio e così, sempre più interessato alla vita privata di questo sconosciuto, finisce per pedinarlo. L’azione si svolge in una manciata di giorni, un lungo interminabile weekend nel quale l’uomo sta aspettando di sottoporsi a una risonanza magnetica per un calo dell’udito molto sospetto e consuma con la sua compagna la difficile attesa in una quotidianità fatta di piccoli gesti, tutti mirati a nascondere la paura. Lo spettro di una fine potenzialmente vicina lo costringe a fare i conti, controvoglia, con tutti i fili sospesi della sua esistenza, rancori, desideri, bugie. A complicare le cose, ci sono le mail di una giovane madre alla quale lui a un certo punto ha commesso l’errore di rispondere. Le brevi epifanie dell’uomo nella vita del ragazzo sembrerebbero collocate nel passato, mentre il pedinamento del ragazzo ai danni dell’uomo – ma chissà che invece non lo voglia salvare – è collocato nel presente, in una Roma gloriosamente indifferente ai destini umani, dove all’uomo succede di tutto, di finire in una rissa, di fare una lezione in uno scantinato, di cadere dalla bicicletta, di svenire nei bagni di un museo e, anche sì, di pensare di suicidarsi. Attraverso le peripezie di due vite destinate a incontrarsi, Mauro Covacich costruisce un eroe che affronta a viso aperto le sconfitte e le vittorie, scoprendo le une dentro le altre.
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Giovanni Mariotti: I manoscritti dei morti viventi
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Collana i Delfini, pp. 160, 17 euro Editore: La Nave di Teseo Un raffinato divertissement sul mondo dell’editoria e sulla letteratura, in una storia che è un viaggio tra cortocircuiti logici, istanti onirici e un finale psichedelico in grado di sedurre e attrarre verso l’irrazionale, l’ignoto e il caos. Accanto alla maggioranza silenziosa dei morti quieti esistono gli Spettri, timidi, immateriali, e gli Zombi cannibali, carne che riemerge mossa da feroci intenzioni di rivalsa. Tra questi, si distinguono i morti che hanno visto i loro manoscritti ignorati o rifiutati dalle case editrici e tornano, con lo scopo di accedere ai fulgori da una pubblicazione postuma. A fare i conti con le loro diverse strategie è una giovane donna, responsabile per la narrativa italiana in una grande casa editrice. Una sera, la ragazza viene avvicinata da uno strano personaggio, il Passeggero, che le racconta del manoscritto di un vecchio compagno di scuola. Curiosa e tentata, l’editor lo trova e lo legge, riconoscendovisi e promuovendone la pubblicazione. Libro, di Ignotus, diventa un bestseller e la donna fa rapidamente carriera. Ma la situazione improvvisamente precipita. La donna scompare misteriosamente nel nulla. E chi è davvero il Passeggero?
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Dubravka Ugrešić: Il museo della resa incondizionata
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Collana i Grandi Delfini, trad. Lara Cerruti, pp. 368, 20 euro Editore: La Nave di Teseo Prefazione di Pedrag Matvejecvic “Ci vuole uno straniero per capire quanta oscurità c’è nel mondo; Dubravka Ugrešić è questo straniero.” Joseph Brodskij“Dubravka Ugrešić è una scrittrice da seguire, una scrittrice da portare nel cuore.” Susan SontagDurante la guerra dei Balcani molti iugoslavi in fuga dalle violenze e dai nazionalismi raggiunsero, esuli, Berlino. Queste donne e questi uomini cercarono di preservare quello che restava della loro cultura e della loro identità, entrambe messe a repentaglio dalla dissoluzione della Iugoslavia e, al contempo, si trovarono a dubitare delle certezze con cui erano cresciuti dovendo fronteggiare un futuro nuovo e imprevisto. Per chi, come l’autrice, era stato costretto alla fuga e alla precarietà dell’esilio il bene più importante divennero i ricordi. Ed è per questo che, partendo da una serie di fotografie tenute in una borsa di pelle in fondo a un armadio, Dubravka Ugrešić ricostruisce la vita della madre. Mentre, parallelamente, racconta anche la sua storia, il suo presente e il suo passato, intrecciandola ad aneddoti di vita quotidiana, a suggestioni letterarie e a riflessioni sulla vita e la scrittura creando così un collage fatto di frammenti nitidi come fotografie che, insieme, danno vita a un quadro più grande. Un affresco storico del nostro continente tra gli orrori e le speranze del secolo passato e, al contempo, una riflessione sull’esilio e sulla scrittura come unica patria possibile.
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Umberto Eco: l’era della comunicazione
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Dai giornali a Wikileaks. collana le Onde, pp. 192, 12 euro Editore: La Nave di Teseo. Come sono cambiati i media, con quali meccanismi e quali stratagemmi, nell’“Era della Comunicazione”? Umberto Eco osserva la stampa, la televisione, fino ad arrivare a internet, interrogandosi sui linguaggi dei media, le loro strategie di manipolazione, le loro reciproche influenze, in un’ottica che vede già i vari media come sistema integrato. Lungo questa evoluzione, Eco addita meccanismi che sono tuttora attualissimi, e che anzi andrebbero tenuti ben presenti nel guardare all’informazione contemporanea, dalla televisione al web. L’informazione non si inquina solo o tanto con notizie false. Il rumore, la confusione, le retoriche dell’eccesso sono solo alcune delle caratteristiche che, ora come allora, segnano “l’Era della Comunicazione”.
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Umberto Eco: Quale verità?
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Mentire, fingere, nascondere collana le Onde, pp. 176, 12 euro Editore: La Nave di Teseo Gli interventi di questo volume, che raccoglie scritti d’occasione composti tra il 1969 e il 2013, attraversano il campo del falso e del segreto, guardando sempre a un tema centrale per Umberto Eco: quello della verità, o meglio della illusione della verità che molti discorsi (dei media, dei politici, dei privati cittadini cospirazionisti) alimentano e rafforzano. Ogni notizia è prospettica, ogni discorso è selettivo; l’obiettività, dunque, è un puro mito. Per questo si tratta di smascherare le strategie retoriche di mistificazione che sono presenti nelle varie forme di pensiero magico che stanno ritornando nella nostra società e in tutte le forme di complotto, che si nutrono di eroi, nemici, guerre e sceneggiature narrative pop, appagando i propri seguaci con storie che assolvono da molte responsabilità: forme di “fascismo psicologico”, che risolvono tutto nella lotta semplificante di Bene e Male.
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Ermanno Cavazzoni: Il gran bugiardo
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Collana Oceani, pp. 208, 19 euro Editore: La Nave di Teseo. Dall’autore di La galassia dei dementi, premio selezione Campiello 2018, una storia tragicomica di un caso estremo, raro, esemplare, ispirato a un fatto realmente accaduto. “È il caso di un bugiardo che si può definire patologico, che mente per fare breccia nelle ragazze, o mettersi in buona luce con le persone; ma con bugie gigantesche, insostenibili, che gli escono come se lui stesso ne fosse vittima, al prezzo di gravi angosce e l’accavallarsi inestricabile delle vicende. Arriva a dire di essere medico ed esercitare; scrittore senza avere mai scritto; barbone, e direttore d’orchestra, dovendo poi dirigere senza saper nulla di direzione e di musica. Vittima di se stesso, rapidamente le bugie si accumulano, si gonfiano, pesano, in un crescendo sempre più prossimo al precipizio e alla catastrofe. Cui si aggiunge la tendenza anche degli altri a mentire. Come finisce? Non ve lo dico. Dico solo che tutti mentiamo continuamente, anche senza badarci, anche solo per fare bella figura, sulle nostre capacità, sulle competenze, sui nostri trascorsi: questa è la storia di un caso estremo, raro, esemplare, ispirato a un fatto accaduto. Ogni tanto potrebbe anche divertire e far ridere; oltre che meditare sulle più tipiche fatali propensioni dell’umanità.” Ermanno Cavazzoni
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«Rosso Stenton» di Attilio Micheluzzi: la serie completa in un unico volume
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 gennaio 2023
Estremo Oriente, fine anni Trenta. Un palombaro della marina americana, Roscoe – detto “Rosso” – Stanton, si trova tra due fuochi: da un lato Wu Pei Fu, un trafficante d’armi che vuole sfruttarlo per recuperare alcuni carichi perduti, dall’altro Boccio di Rosa, un’affascinante donna a capo di un piccolo esercito di pirati.Tra Storia, azione e ironia, cominciano così le sue incredibili avventure, sullo sfondo di una Cina coinvolta nel più grande conflitto asiatico del XX secolo: la seconda guerra sino-giapponese. La serie completa di Attilio Micheluzzi raccolta in unico volume. Comparso originariamente in più episodi tra il 1982 e il 1987, «Rosso Stenton» racchiude tutte le atmosfere avventurose, il periodo storico e gli stilemi narrativi del Micheluzzi maturo. La ricostruzione meticolosa di ambienti e cronologie impreziosisce la trama, e il dinamismo delle inquadrature guarda con affetto al cinema americano classico. Una saga che, tra piccole e grandi rivendicazioni intorno a confini e minoranze, risulta incredibilmente attuale. Edizioni NPE
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