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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°87

Archive for 25 gennaio 2023

LXVI Premio Cascella 2022: ecco le vincitrici

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Anche quest’anno è tornato il Premio ‘Basilio Cascella’, dal 1955 uno dei Premi d’Arte tra i più prestigiosi d’Italia. Le opere sono state esposte Ortona (CH) la sede dell’Associazione Atlantide. L’evento ha fatto inoltre parte della 18^ Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI. Le opere realizzate sul tema ‘Infodemia’ da 17 talenti delle arti visive rimarranno disponibili alla visione sul sito http://www.premiocascella.art. Ecco i vincitori e vincitrici del LXVI Premio Basilio Cascella 2022: • Pittura, premio della critica: Luisa Valenzano • Pittura, premio popolare: Luisa Valenzano • Fotografia, premio della critica: Annalisa Lenzi • Fotografia, premio popolare: Simona Nobili Menzione speciale ‘B. Cascella’ per la Pittura: Luisa Valenzano e Leonardo Baserni. Vincitrice della Critica e al contempo del Popolare per la sezione pittorica è Luisa Valenzano, mentre nella sezione fotografica il premio della Critica è andato ad Annalisa Lenzi, mentre il Popolare è stato vinto da Simona Nobili. Luisa Valenzano e si aggiudica anche la menzione speciale ‘B. Cascella’ per aver avuto un alto riscontro presso entrambe le giurie. Tale riconoscimento è quindi stato assegnato anche a Leonardo Baserni per la stessa motivazione. Il tema della prossima LXVII Edizione del Premio Basilio Cascella sarà ‘Intelligenze Artificiali’, e il bando sarà sisponibile nelle prime settimane di Febbraio 2023 sul sito http://www.premiocascella.art.

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Co-mai: soddisfazioni e sostegno per la cooperazione tra Italia Algeria Egitto ed i paesi arabi e nordafricani

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Sono state firmate due intese da Eni e la sua omologa algerina, un’intesa per ridurre le emissioni di gas serra, quindi per uno sviluppo sostenibile, e l’altra per giungere ad un incremento delle esportazioni di gas dall’Algeria all’Italia e all’Ue, la realizzazione di un nuovo gasdotto per l’idrogeno, la possibilità di fare gas liquefatto, insomma un meccanismo di mix energetico che individuiamo come possibile soluzione alla crisi in atto”, ha detto il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa, spiegando più nel dettaglio a cosa sono serviti gli incontri di oggi. “Sono molto soddisfatta di un partenariato che è molto solido, di una presenza italiana che è molto credibile e quindi di un’Italia che riesce a essere un partner credibile, che è capace di una cooperazione non predatoria ma fatta, soprattutto e anche, per aiutare le nazioni con le quali opera a crescere e a sviluppare”, ha aggiunto Meloni di fronte alla stampa. “Con la Comunità del Mondo Arabo in Italia(Co-mai) e l’Unione medica euro mediterranea(UMEM) esprimiamo soddisfazione ,apprezzamento e sostegno al governo italiano per questa sua missione importante in Algeria con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e in Egitto con il vice premier e Ministro Antonio Tajani per consolidare il rapporto con il mondo arabo , nell’ambito economico ,culturale e politico, risolvere le criticità per quanto riguarda l’energia e affrontare dialogando con i nostri paesi per proporre politiche a favore dello sviluppo e la cooperazione internazionale ed economica compreso l’immigrazione valorizzando i suoi lati positivi e combattendo i lati negativi in primis il mercato degli esseri umani. Non ci saranno mai soluzioni durature per le immigrazioni irregolari senza la stabilizzazione dei paesi nord africani e un sostegno concreto a favore dell’occupazione giovanile, la sicurezza, la sanità ,l’innovazione tecnologica e l’istruzione compreso quella universitaria. Così dichiara Foad Aodi Presidente Co-mai, UMEM e Membro commissione Salute Globale Fnomceo http://www.unitiperunire.org

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Trapani: seconda parte della 70a stagione concertistica

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Si inizia con le celebrazioni della Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Gli Amici della Musica di Trapani, per questa particolare occasione, metteranno in scena due spettacoli: due storie e due vite per le quali l’arte è stata salvifica. Mercoledì 25 gennaio, Francesco Nicolosi al pianoforte e Stefano Valanzuolo voce narrante, di un testo di cui è autore, porteranno in scena “La Musica Miracolosa”, storia e leggenda di Wladyslaw Szpilman, il pianista del ghetto di Varsavia: l’incontro impossibile tra vittima e carnefice, uniti dall’amore per la musica, che ispirò il celebre film “Il pianista”, di Roman Polansky. In programma musiche di Chopin, Liszt, Wagner, Debussy, Szpilman e Rachmaninov. Venerdì 27 gennaio sarà, invece, la volta di Marco Ballestracci, testo e voce narrante, e Alessio Pianelli, al violoncello, con le illustrazioni di Alessandro Gatto, con uno spettacolo multimediale dal titolo “Il Volo di Angelo” che ripercorre la storia di Angelo Gatto, giovane allievo ufficiale dell’aeronautica, catturato dai tedeschi e deportato nei lager nazisti, che riesce a sopravvivere barattando i ritratti che realizzava ai suoi carcerieri nazisti, con la propria vita. Regia di Betty Lo Sciuto. Il 3 febbraio in programma il concerto del Mº Paolo Restani, uno dei più interessanti pianisti della scuola pianistica napoletana (fu l’ultimo allievo del celebre Vincenzo Vitale), il cui vastissimo repertorio spazia da Bach ai contemporanei, prediligendo, tuttavia, i capolavori del Romanticismo e del ‘900 storico. Restani a Trapani eseguirà brani di Chopin, Debussy e Liszt. Il 12 febbraio si assisterà, invece, ad una vera e propria passeggiata musicale attraverso tre secoli di repertorio, con il Duo Abraxas, formato dalla flautista Daria Grillo e dal chitarrista Sergio Camelia. Il concerto si aprirà con la Sonata IV di Johann Sebastian Bach. A seguire, la trascrizione del tema operistico de “La gazza ladra” di Gioachino Rossini e l’Ouverture da “Il Matrimonio Segreto” di Domenico Cimarosa, entrambe curate da Ferdinando Carulli, mentre “La Danza” dalle Soirées musicales op.104, n.8 del compositore di Pesaro è stata trascritta, per l’occasione, dallo stesso M° Camelia. L’ultima parte della serata sarà dedicata alle pagine evocative di indiscussi Maestri del ‘900 quali Ennio Morricone e Astor Piazzolla, porgendo così un ispirato omaggio al Cinema Americano e al Tango Nuevo. Il 5 marzo, sul palco della Chiesa di Sant’Alberto, andrà in scena “Va’ dove ti porta il piede”, il cosiddetto Teatro dei Piedi di Laura Kibel. Uno spettacolo che ha incantato il pubblico di tutto il mondo grazie ad una tecnica originale e sorprendente. Piedi, mani e ginocchia dell’artista si vestono e si trasformano in personaggi umani, burattini in carne ed ossa, che amano, soffrono, lottano, divertono e commuovono. Lo spettacolo conferma l’intendimento dell’Associazione di dedicare ai bambini e ai ragazzi uno spazio significativo della propria programmazione. Il 19 marzo il concerto del pianista Andrea Bacchetti, conosciuto dal grande pubblico per essere il braccio destro di Chiambretti nei suoi celebri programmi televisivi. Bacchetti terrà un concerto sui generis, intitolato “Da Bach a Chiambretti”, quattro secoli di musica in TV. Con un curriculum artistico di tutto rispetto, che l’ha portato a essere considerato un fuoriclasse del pianoforte, Bacchetti presenterà una selezione di brani musicali che hanno accompagnato l’avventura televisiva del Maestro. Si tratta di programma musicale che tocca epoche e generi diversi, in cui troviamo Bach e Debussy ma anche Henry Mancini e Lucio Battisti. Il 26 marzo, invece, è dedicato al jazz, con il trio della celebre pianista e cantante, Francesca Tandoi. Con lei, sul palco, Stefano Senni al contrabbasso, uno dei musicisti più attivi e richiesti del panorama jazzistico internazionale e Giovanni Campanella alla batteria, uno straordinario talento che affianca alla sua attività di batterista anche quella di pianista e compositore. Cambio di sala per il prestigioso concerto del 2 aprile, che si svolgerà al Museo di Arte Contemporanea San Rocco. Sarà possibile dedicarsi all’ascolto del concerto dell’arpista Anna Asteano con musiche originali di Debussy, Bartok, Glinka, Chertok, Prokofiev, Salzedo, Smetana. Il 16 aprile, l’imperdibile concerto del Trio Metamorphosi, che torna a Trapani per proporre l’esecuzione integrale di tutte le composizioni che Ludwig van Beethoven ha dedicato al trio violino, violoncello e pianoforte. Il Trio Metamorphosi, formato da Mauro Loguercio (violino), Francesco Pepicelli (violoncello) e Angelo Pepicelli (pianoforte), è sulle scene da più di tre decenni, conta oltre settecento esibizioni in tutto il mondo ed incide per la prestigiosa etichetta Decca. Tra gli appuntamenti, il 7 maggio quello con il Trio del Conservatorio “G. Puccini” di Gallarate composto da Francesca Di Molfetta, al pianoforte, Elena Porta, al violoncello, Marat Acquavita, al flauto. Uno spettacolo multimediale prodotto dagli Amici della Musica in collaborazione con il Conservatorio “Giacomo Puccini” di Gallarate dal titolo “Corpuscoli e onde: la duplice natura della materia”. Ideazione e regia di Betty Lo Sciuto. Il 14 maggio il Duo Pianistico Fratelli Francolino si esibirà con un repertorio composto di musiche di Schubert, Ravel, Casella. Un concerto in collaborazione con il Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera. Giuseppe e Alessio Francolino sono due giovani fratelli sicilani che in forza del loro talento, sono delle eccellenze della nostra terra, che hanno già all’attivo esibizioni in importanti teatri del mondo. Il 21 maggio la stagione concertistica prosegue al Museo di Arte Contemporanea San Rocco, con il Quartetto Katane, composto da Ricardo Urbina e Dario Militano al violino, Clelia Lavenia alla viola e Giulio Nicolosi al violoncello. Il giovane quartetto catanese proporrà la rara esecuzione del Quartetto in La minore composto da Antonio Scontrino. Il concerto sarà un omaggio al compositore e contrabbassista trapanese. Appuntamento di chiusura, infine, il 28 maggio ancora con il jazz del duo Nicola Giammarinaro, clarinettista affermatissimo nel panorama jazzistico nazionale e del giovane talentuoso fisarmonicista Roberto Gervasi. Il Duo guiderà il pubblico in un viaggio tra l’Europa “manouche”, il Brasile dello “choro” e l’Argentina del “tango”, attraverso l’affascinante sonorità creata da due strumenti che sono stati e sono tuttora tra i più popolari al mondo. L’intento del duo è quindi quello di riproporre quelle sonorità affrontando anche repertori nuovi, senza mai abbandonare il punto di partenza rappresentato dal linguaggio jazzistico. Orario spettacoli: ore 18.30. Abbonamenti (11 spettacoli): € 35 Gli abbonamenti potranno essere acquistati fino al 24 gennaio. Biglietti: € 10 intero, € 7 ridotti. I biglietti potranno essere acquistati online sul sito http://www.amicidellamusicatrapani.it

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Palermo: Serata Renato Zero

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Palermo Il 27 gennaio nel locale alle spalle di Borgo Vecchio a pochi metri dal porto I Max Zero in via Rosario Gerbasi 6, di fronte al molo Santa Lucia del porto di Palermo. La serata inizierà alle 20 e sarà a ingresso libero con possibilità di scelta tra apericena, cena, pizza alla carta e piatto a base di carne. Alle 22 sarà tempo di musica, con i MaxZero band che suoneranno i successi di Renato Zero da “Cercami” a “Il cielo”. Per prenotare un tavolo, telefonare o mandare un messaggio WhatsApp al 3807980615 o andare sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/dorianart.it.

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Il violino Stradivari Tyrrell, sintesi di bellezza assoluta

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Cremona. Da sabato 28 gennaio a domenica 5 febbraio, le collezioni del Museo del Violino, a Cremona, si arricchiscono di un nuovo, straordinario capolavoro. Sarà, infatti, possibile ammirare il violino Tyrrell 1717 di Antonio Stradivari. Le eccelse qualità di costruzione e l’ottimo stato di conservazione portarono gli Hill, noti esperti di liuteria, a definire lo strumento, oggi appartenente a una collezione privata ed esposto grazie a J&A Beare e in collaborazione con J&A Beare Scientific Research Department, “uno dei migliori esempi del lavoro del Maestro”. Non a caso è stato più volte affiancato al celebre Le Messie, evidenziando tratti di affinità in numerosi dettagli costruttivi oltre che nell’evidente e diffusa presenza di vernice originale. Se nei resoconti ottocenteschi si può leggere di strumenti di Stradivari ritrovati in condizioni perfette, oggi gli esemplari per i quali la definizione valga ancora possono essere contati sulle dita di una mano. Il Tyrrell è tra questi grazie all’amore con cui è stato conservato da quando, nel diciannovesimo secolo, arrivò in Gran Bretagna. Il commerciante londinese William Davis lo acquistò da un certo Harper nel 1839, quindi lo rivendette, l’anno successivo, al funzionario governativo Edward Tyrrell, nella cui collezione affiancò altri preziosi strumenti cremonesi. All’inizio del Novecento, W.E. Hill & Sons lo cedette a George Neill, andando tra l’altro ad affiancare il Lam, ex Scotland University 1734, anch’esso esposto a Cremona nell’ambito del network friends of Stradivari. In seguito anche Clarence Payne, Gerald Segelman, Howard Gottlieb e l’attuale proprietario hanno preservato lo strumento in condizioni eccellenti. Oltre l’ottima conservazione anche il modello rende il violino particolarmente raro. È stato, infatti, realizzato utilizzando la forma S (MS 33) esposta al Museo del Violino. Di dimensioni piuttosto compatte, si abbina a pochi strumenti oggi conosciuti, tra i quali lo Szekely, del 1718, e il Muntz, del 1736. Particolarmente interessanti anche il taglio dei fori armonici, le bombature, i filetti e l’elegante scultura della testa, caratteristiche ognuna esemplare della abilità e dei percorsi di ricerca espressi da Antonio Stradivari. Sarà inoltre possibile ascoltare il Tyrrell in quattro brevi recital solistici, nei due week end, sabato e domenica alle 12. Sul palcoscenico dell’Auditorium Giovanni Arvedi saliranno Riccardo Zamuner, a gennaio, e Lisa Lee, a febbraio. Laureato al Conservatorio San Pietro a Majella, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e al Conservatorio di Lugano, frequenta la prestigiosa Accademia di Alto Perfezionamento Walter Stauffer di Cremona, dove è allievo del maestro Salvatore Accardo. Ha meritato importanti riconoscimenti in concorsi internazionali. Il biglietto per assistere alle audizioni costa 10 Euro, mentre per bambini fino a dieci anni è previsto l’ingresso ridotto a 5 Euro.

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Capital Group: Prospettive dei mercati USA per il 2023

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

By Jared Franz, Economista di Capital Group. L’economia statunitense, pur essendo più forte della maggior parte degli altri paesi sviluppati, sembra puntare dritta verso la recessione, gravata da un’inflazione elevata e dall’aumento dei tassi d’interesse. Nel 2023, ci aspettiamo una contrazione dell’economia USA nell’ordine del 2%. Sarebbe peggio della bolla tecnologica e delle telecomunicazioni dei primi anni 2000, ma non così grave quanto la crisi finanziaria del 2008-2009. La cosa importante da ricordare è che le recessioni sono inevitabili e necessarie per eliminare gli eccessi di mercato; inoltre, hanno sempre posto le basi per una crescita futura. Ecco cinque temi d’investimento da considerare per questo nuovo anno. 1. Le azioni torneranno verosimilmente a crescere prima dell’economia Ogni recessione è dolorosa a modo suo, ma il lato relativamente positivo è che storicamente non sono durate molto a lungo. Dalla nostra analisi di 11 cicli statunitensi a partire dal 1950 emerge che le recessioni sono durate da due a 18 mesi, con una durata media di circa 10 mesi.Inoltre, i mercati azionari tendono generalmente a riprendersi prima della fine della recessione. In questo ciclo, le azioni hanno già trascinato l’economia verso il basso. Ma come insegna la storia, potrebbero rimbalzare con circa sei mesi di anticipo rispetto all’economia in generale. 2. I dividendi contano di nuovo. Con i tassi in aumento e il rallentamento dell’economia, stiamo riscontrando molte opportunità di investimento in società che corrispondono dividendi solidi. E i dividendi stanno iniziando a rappresentare una quota sempre maggiore dei rendimenti totali, come hanno fatto storicamente.Quando si prevede una crescita a una cifra, i dividendi possono offrire un vantaggio. E possono anche essere una fonte di protezione dai ribassi quando la volatilità aumenta, ma è essenziale comprenderne la sostenibilità.3. Una nuova leadership di mercato Spesso alla fine di un ciclo ribassista, emerge una nuova leadership di mercato. Con il costo del capitale alle stelle, le aziende con flussi di cassa forti e affidabili occupano una posizione privilegiata per guidare la prossima ripresa. Si pensi al settore sanitario, che comprende aziende farmaceutiche innovative ben capitalizzate e dotate di un buon potere di determinazione dei prezzi. Alcuni produttori di farmaci possono utilizzare la redditività a breve termine per finanziare acquisizioni e altre strategie di espansione. 4. Gli investimenti per la crescita dipendono anche dagli utili Oggi lo stile growth ha subito un repricing a causa del maggior costo del capitale. Il successo di un investimento in titoli orientati alla crescita può dipendere meno dall’espansione dei multipli e più dalla crescita degli utili.I colossi tecnologici consolidati, con flussi di cassa visibili, generati ad esempio dalle offerte software legacy, insieme a un’offerta che si espande sempre più rapidamente, come nel caso di una piattaforma cloud, potrebbero dominare il mercato nel prossimo ciclo di rialzo. In prospettiva futura, però, gli investitori si concentreranno più sulla redditività e saranno meno tolleranti nei confronti delle aziende in rapida espansione, ma con una crescita degli utili minima o nulla. 5. Prepararsi per una potenziale rinascita industriale Oltre ai settori sanitario e tecnologico, a guidare la nuova crescita potrebbero essere anche segmenti inaspettati, come le società di beni strumentali. Si prevede che un superciclo di investimenti di capitale possa innescare una rinascita industriale grazie al reshoring delle catene di fornitura, all’ammodernamento delle reti e agli investimenti nelle energie rinnovabili, che stimolano la domanda di spesa per i beni strumentali.Pensiamo che il risultato dell’Inflation Reduction Act, che stanzia miliardi di dollari per gli investimenti in infrastrutture per le energie rinnovabili, possa essere una rinascita delle aziende industriali tradizionali che riforniscono il settore delle rinnovabili.Questi miliardi di dollari di spesa riflettono anche un potenziale di crescita dei ricavi per i leader dei beni strumentali come Rockwell Automation, per gli sviluppatori di batterie e accumulatori di energia come Lockheed Martin e Tesla e per i fornitori di attrezzature per l’industria energetica e mineraria come Caterpillar e Baker Hughes.Questo ciclo di investimenti può avere benefici più ampi per l’industria manifatturiera statunitense, in quanto costi energetici notevolmente inferiori nel lungo periodo possono assicurare ai produttori americani un vantaggio competitivo. Il ‘Made in the USA’ tonerà ad essere sinonimo di crescita. (abstract by http://www.verinieassociati.com)

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PIMCO: Previsioni economiche per gli USA

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

A cura di Tiffany Wilding, North American Economist e Allison Boxer, Economist di PIMCO – Ci aspettiamo che la pubblicazione anticipata del dato sul PIL relativo al 4° trimestre confermerà che l’economia statunitense ha chiuso l’anno con una nota positiva. In attesa degli ultimi dati di rilievo, ci aspettiamo una crescita del PIL reale del 2,5% trimestre su trimestre (q/q) a tasso annuo destagionalizzato (saar). – A dicembre l’inflazione core della spesa per i consumi personali (PCE, Personal Consumption spending) dovrebbe aumentare dello 0,35% mese su mese (m/m), il che aiuterebbe il tasso annuale (a/a) a ridursi al 4,5%, una notizia gradita ai funzionari della Fed in vista della prossima riunione del Federal Open Market Committee (FOMC). Il rapporto sulle entrate e le uscite mostrerà probabilmente un altro mese debole per la spesa reale, dato che l’inflazione più contenuta sembra aver coinciso con un volume di spesa più contenuto. Prevediamo che la spesa reale sia scesa del -0,35% m/m a dicembre, in un contesto di crescita complessiva dei consumi reali nel 4° trimestre intorno al 2,8% trimestre su trimestre a tasso annuo destagionalizzato.

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Robeco: Credit Outlook, dalla corsa dei tassi ai problemi di rating

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

A cura di Victor Verberk, Sander Bus, co-responsabili del team credito di Robeco. In un ciclo di rialzi che si chiude con una recessione, i tassi segnano il livello massimo generalmente prima rispetto agli spread del credito. Più precisamente, di solito i tassi raggiungono il picco più o meno in corrispondenza del penultimo rialzo della Fed. Riteniamo di trovarci ora ad attraversare la valle che separa i due picchi. I tassi hanno iniziato a scendere e in alcuni mercati potrebbero aver raggiunto il picco, mentre l’inflazione sembra stia rallentando. Anche gli spread del credito hanno compiuto un balzo da metà ottobre, ma sono destinati a ridimensionarsi quando i mercati inizieranno ad anticipare una recessione che danneggerebbe la salute delle imprese.Gradualmente la recessione guadagna spazio e viene sempre più integrata nelle prospettive generali, aumentando la dispersione del mercato. Il credito di qualità più bassa dovrebbe registrare un aumento dei tassi di default, mentre la fascia più alta del mercato potrebbe beneficiare di tassi più bassi e di una corsa alla qualità.Una volta pienamente scontata la recessione e concluso il ciclo rialzista degli spread, converrà assumere un posizionamento decisamente lungo, anche nell’universo high yield. In genere, l’inversione interviene ben prima che i tassi di default raggiungano il massimo. Con l’aumento dell’offerta di titoli di Stato europei, prevediamo un ulteriore restringimento dei differenziali sugli swap in euro. Visto il punto del ciclo che attraversiamo e dal momento che gli spread sugli swap incidono fortemente sullo spread totale del segmento investment grade in euro, guardiamo con fiducia a una posizione moderatamente lunga nei mercati investment grade in euro mentre ci muoviamo con grande prudenza su altri mercati scarsamente movimentati. Nel 2023 il nostro scenario di base prevede una recessione sia negli Stati Uniti che in Europa. Prevediamo che le recessioni investiranno simultaneamente queste due regioni, traendone vicendevolmente forza, ma per cause di fondo diverse. Gli Stati Uniti dovrebbero attraversare un tipico ciclo di balzi repentini seguiti da improvvise contrazioni, mentre l’Europa sarà spinta in recessione soprattutto a causa dello shock generato dai limiti di approvvigionamento energetico.La Cina si trova in una fase diversa. Ha appena abbandonato la sua politica di azzeramento dei contagi. Per quanto strano possa sembrare, nel breve periodo la riapertura può portare a una minore attività economica, poiché il virus si diffonderà rapidamente e i consumatori si autoimporranno una riduzione alla mobilità. Entro un paio di mesi, tuttavia, l’economia cinese dovrebbe ripartire. La Cina riuscirà a riconquistare il ruolo di locomotiva ed evitare al resto del mondo di cadere in recessione? Ne dubitiamo. È un mercato nel quale la leva fiscale non ha forza sufficiente e i conti pubblici scoraggiano un aumento della spesa come accaduto in passato, quando l’economia aveva bisogno di una spinta. In conclusione, non vediamo ancora ragioni per valutare positivamente i fondamentali.L’era TINA (“There Is No Alternative”) è definitivamente archiviata. Oggi anche i Treasury a breve scadenza offrono un rendimento del 4% – un livello che un anno fa raggiungevano solo i mercati high yield. Le valutazioni più interessanti si trovano nell’investment grade europeo e soprattutto fra i titoli finanziari. Questo mercato offre spread superiori ai livelli mediani ed è anche conveniente rispetto all’omologo statunitense.Nei mercati sviluppati, dove lo scenario di base è recessivo, la domanda chiave è: quali ripercussioni patiranno i segmenti più rischiosi del mercato del credito? A che livelli gli spread sono abbastanza elevati per iniziare ad acquistare? Sappiamo dal passato che gli spread in genere raggiungono il picco prima dei tassi di default.I tassi di insolvenza hanno appena iniziato a scendere, quindi sembra prematuro iniziare ad incrementare aggressivamente l’esposizione nel segmento high yield. Gli spread high yield sono ben sotto il livello di 1000 pb, in corrispondenza del quale solitamente segnano un picco in contesti recessivi. Con un mercato high yield attualmente di qualità superiore, il tasso di default finirà probabilmente per essere più basso e quindi anche lo spread di mercato segnerà un picco più basso.Mentre la stretta sui tassi potrebbe essere vicina alla fine, il ciclo di inasprimento quantitativo è appena iniziato. La Fed, la BCE e la BoE hanno iniziato a ridurre i propri bilanci. Con la scomparsa di questa domanda, che ora sta invertendo la rotta, c’è urgente bisogno di nuovi acquirenti per i prodotti di credito. Un elemento di aiuto viene dal posizionamento difensivo, che sembra comune tra gli investitori obbligazionari, e dall’elevata liquidità presente in molti portafogli di investimento. Tecnicamente parlando, quindi, sono ancora le banche centrali a guidare i mercati. Finché le banche centrali continueranno a togliere liquidità dal nostro mercato, l’unica indicazione che possiamo seguire è quella della cautela. Giorgia Crespi

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La recessione è stata cancellata?

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Per diverso tempo abbiamo suggerito che il mondo sviluppato si stesse dirigendo verso una recessione. In Europa, la causa era rappresentata dai prezzi dell’energia molto alti. Negli Stati Uniti, invece, il punto era un altro: serviva una recessione per controllare l’inflazione.Ci aspettavamo quindi una recessione quest’inverno sia negli Stati Uniti che in Europa, ma al momento sembra che non l’avremo. Negli Stati Uniti, i consumatori hanno attinto ai loro “salvadanai da covid” (il denaro accumulato durante il periodo di pandemia) per sostenere le loro spese. In Europa, gli sforzi per contenere la domanda di gas e assicurarsi forniture alternative si sono uniti al clima favorevole e hanno portato a un forte calo dei prezzi del gas naturale. I prezzi per la fornitura del prossimo mese sono tornati ai livelli precedenti all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Quest’ultimi sono ancora al doppio dei livelli per la fornitura del prossimo inverno, ma sono molto più bassi rispetto a quelli di qualche mese fa.Nel frattempo, negli Stati Uniti le notizie sull’inflazione hanno subito una decisa inversione di tendenza. Dopo una serie di rapporti sull’inflazione superiori alle attese nei primi 8 mesi del 2022, i numeri degli ultimi mesi hanno registrato una tendenza al ribasso.La recessione è quindi cancellata o solo rimandata? Per quanto riguarda l’Europa continentale, ad oggi inizia a prendere forma una prospettiva concreta per un 2023 come un anno di crescita lenta, ma senza recessione. A differenza dei cugini statunitensi, i consumatori europei non hanno attinto ai loro “salvadanai da covid”, perché troppo spaventati dalla prospettiva di bollette energetiche elevate. Senza dubbio i redditi reali in Europa sono stati compressi, ma la disoccupazione rimane bassa e con l’avvicinarsi della primavera è probabile che i risparmiatori si sentano più fiduciosi. La spesa dei consumatori dovrebbe pertanto aumentare. Anche i consumatori britannici possono tirare un sospiro di sollievo e, sebbene il tetto massimo dei prezzi dell’energia salirà di 3.000 sterline ad aprile, c’è la possibilità che le bollette scendano nel resto dell’anno. Tuttavia, permane il problema dei bruschi aumenti dei tassi ipotecari, che hanno colpito il mercato immobiliare, e che comprimeranno gradualmente i redditi dei consumatori man mano che i loro tassi ipotecari si riassesteranno. Il Regno Unito appare quindi più vulnerabile dell’Europa nel 2023 e oltre. L’inflazione salariale ha infatti subito un’accelerazione in UK e la Banca d’Inghilterra dovrà continuare ad aumentare i tassi.Cosa possiamo dire degli Stati Uniti? Non c’è dubbio che il miglioramento dell’inflazione incrementi le possibilità di un atterraggio morbido, ma, a nostro avviso, le probabilità sono ancora a favore di una recessione. La rigidità del mercato del lavoro fa sì che l’inflazione salariale sia troppo alta e che la Federal Reserve non possa, di conseguenza, allentare la presa. Abbiamo già evidenziato come gli aumenti salariali dei lavoratori statunitensi che cambiano lavoro abbiano subito un’accelerazione rispetto a quelli di coloro che restano fermi. Questo suggerisce che l’inflazione salariale è destinata ad accelerare. A fine mese avremo il dato preferito dalla Fed sull’inflazione salariale, ovvero l’indice dei costi dell’occupazione. Se quest’ultimo si manterrà elevato, la Fed sarà spinta ad aumentare i tassi più di quanto il mercato si aspetti e a mantenerli alti più a lungo. Riteniamo che gli Stati Uniti siano sull’orlo di un significativo indebolimento del mercato del lavoro, con un probabile rapporto negativo sull’occupazione nei prossimi 3-6 mesi. Le aziende, vedendo i margini sotto pressione, ricorreranno a tagli dei posti di lavoro. In effetti, i licenziamenti sono già in aumento nelle grandi aziende, mentre le imprese più piccole sono sempre più sotto pressione. La domanda dei consumatori potrebbe ricevere una spinta temporanea dall’aumento dei pagamenti della previdenza sociale di questo mese, ma la tendenza sarà quella di una spesa più debole e di un’economia statunitense più fiacca. By Lucrezia Pisani BC Communication.

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La Shoah e il conflitto mondiale dal Baltico ai Balcani”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Padova Giovedì 26 gennaio alle ore 10.00 in Sala dei Giganti di Palazzo Liviano a Padova con entrata dallo scalone in corte Arco Valaresso si terrà la lectio magistralis di Pieter Lagrou, Université Libre de Bruxelles, dal titolo “Una nuova geografia memoriale europea? La Shoah e il conflitto mondiale dal Baltico ai Balcani” che anticipa la celebrazione della Giornata della Memoria, che si celebra il 27 gennaio.Il 1989, come simbolo della fine della guerra fredda, non ha solo posto fine al sistema politico internazionale nato dopo il secondo conflitto mondiale, ma ha innescato anche un cambiamento radicale delle coordinate della memoria pubblica in tutta Europa. A partire dall’inizio degli anni Novanta come principale paradigma memoriale si è affermato in Europa il ricordo della Shoah. “Sterminio di europei compiuto da altri europei” (come lo ha definito lo storico Tony Judt), la Shoah è diventata mito fondante negativo della memoria del vecchio continente. Considerato il “crimine per eccellenza”, la Shoah è infatti assurta a “narrazione unificante” e “paradigma della memoria occidentale” in un’Europa scossa di nuovo, con le guerre jugoslave, da crimini atroci contro i civili e dal rinnovarsi di manifestazioni di odio antisemita, di xenofobia e di razzismo. Anche le istituzioni dell’Unione europea hanno riconosciuto nella Shoah il perno della memoria dei popoli europei facendone strumento di sacralizzazione dei valori costitutivi della democrazia: il pluralismo, la tolleranza, i diritti umani”. Nel 2005 il Parlamento europeo ha riconosciuto il 27 gennaio come giorno della memoria della Shoah per tutti i paesi membri dell’Unione. Accanto alla Shoah si è fatto progressivamente avanti negli anni un secondo paradigma memoriale basato sull’antitotalitarismo, promosso in particolare dai paesi dell’Europa centrale e orientale vissuti per oltre 40 anni sotto regimi comunisti strettamente controllati dall’Unione sovietica. Sulla base dell’esperienza repressiva vissuta sulla propria pelle, essi hanno promosso una memoria che equipara i crimini del comunismo ai crimini del nazismo e rivendica eguale dignità alle vittime dei due “totalitarismi gemelli”. Anche questo secondo pilastro memoriale è stato condiviso dall’Unione europea, dopo l’allargamento ai nuovi membri dell’Europa centro-orientale, come dimostra ad esempio la decisone del Parlamento europeo nel 2008 di istituire la giornata del 23 agosto – in ricordo del 23 agosto 1939 giorno del Patto Ribbentrop-Molotov – come giorno della memoria delle vittime dello stalinismo e del nazismo. I due pilastri memoriali della nuova Europa, la Shoah e l’antitotalitarismo, non sembrano però essersi integrati appieno l’uno con l’altro. Hanno piuttosto generato forti tensioni e conflitti di memoria. Persiste infatti una sorta di “competizione” fra “vittime del lager” e “vittime del Gulag”, un attrito fra il principio dell’”unicità della Shoah” e l’idea dell’eguale livello criminale di nazismo e comunismo. Si è oltretutto manifestato un intenso uso politico della memoria dell’antitotaliarismo che, in nome dell’anticomunismo, ha finito per riabilitare retrospettivamente figure di spicco del collaborazionismo europeo filonazista, intriso di antisemitismo, del periodo della seconda guerra mondiale – come ad esempio Ante Pavelic, il mareciallo Antonescu, Josef Tiso, il maresciallo Horthy, considerati oggi da importanti forze politiche come degli eroi nazionali. Si sta dunque profilando una nuova geografia memoriale in Europa che tende a far riferimento a due opposti poli: da un lato una memoria cosmopolita incentrata sul ricordo della Shoah, sulla difesa dei diritti umani universali come base di una società aperta e multietnica, dall’altro lato una memoria che declina la pur giusta condanna dei crimini dei totalitarismi nelle forme di un nuovo nazionalismo, spesso esasperate, che esaltano in primo luogo le tradizioni e le glorie della nazione. Questi temi saranno al centro della lectio magistralis tenuta dal Prof. Pieter Lagrou dell’Universitè Libre de Bruxelles, modera l’incontro il Prof. Filippo Focardi, Direttore del Centro di Ateneo per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea dell’Università di Padova. Durante l’incontro è prevista anche l’esecuzione di melodie ebraiche da parte del rabbino capo di Padova Adolfo Locci, accompagnato dai Maestri dell’Ensemble Shirè Miqdash. L’evento, trasmesso anche in streaming sul canale YouTube dell’Università, è promosso dal Centro di Ateneo per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea dell’Università di Padova.

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Economia: Forte sostegno italiano al processo di adesione Ue dei paesi Balcani occidentali

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Trieste. “ Nell’ambito di questo partenariato economico le Banche Multilaterali di Sviluppo, a cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze partecipa in qualità di azionista, e l’Unione Europea possono servire come ulteriori strumenti per cogliere queste opportunità.Le Banche Multilaterali di Sviluppo dispongono di strumenti finanziari adeguati a intervenire a più livelli, sia finanziando grandi opere infrastrutturali – ad esempio completando le grandi reti pan-europee ferroviarie, stradali e digitali – sia per sostenere le PMI che nei Balcani, come in Italia, costituiscono l’ossatura del sistema economico. In quest’ottica vorrei ricordare l’istituzione del Gruppo di Lavoro sulle opportunità offerte dalle Banche Multilaterali di Sviluppo, co-presieduto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che nel corso dell’anno ha posto in essere azioni concrete su settori e paesi prioritari, che possono essere facilmente replicate nell’area dei Balcani.Il nostro Ministero ha sempre sostenuto e facilitato il coordinamento tra le istituzioni multilaterali – cercando di evitare sovrapposizioni o competizioni – favorendo una collaborazione adatta alle specificità e expertise di ciascuna Banca. Vorrei ricordare, inoltre, il forte sostegno italiano, sia diretto sia attraverso l’operato delle Banche Multilaterali, al processo di adesione all’Unione europea dei paesi dei Balcani occidentali. Attenzione che si concretizza attraverso priorità strategiche (come i corridoi europei), ma anche attraverso l’assistenza tecnica, ad esempio promuovendo l’adozione di standard comuni per le infrastrutture e per i processi di procurement. Proprio nei giorni scorsi, dopo il conferimento delle deleghe, ho avviato con la BEI, la Banca Europea per gli Investimenti, che oggi è rappresentata dalla sua Divisione per i Balcani Occidentali, un primo confronto sulle opportunità di intervento e sviluppo. Cosa che intendo fare anche con la BERS, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, la Banca Mondiale e le Subsidiary Banks”. Lo ha detto Sandra Savino, Sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze, aprendo la conferenza nazionale “L’Italia e i Balcani Occidentali: crescita e integrazione”, organizzata a Trieste dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, cui partecipa il Ministro Antonio Tajani.

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Giovani sempre più attenti al risparmio smart

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Nell’attuale contesto socio-economico, caratterizzato da tensioni geopolitiche, timori inflattivi e incertezza diffusa, risparmiare resta una priorità per gli italiani, soprattutto per le nuove generazioni. È quanto emerge dal nuovo sondaggio di Gimme5, soluzione digitale che permette di accantonare piccole somme attraverso smartphone e investirle in fondi comuni per raggiungere obiettivi concreti di risparmio, che ha analizzato le risposte della sua base clienti: il 55,7% degli intervistati ritiene che risparmiare sia ancora più importante in tempi di instabilità come quelli che stiamo vivendo e questa percentuale cresce di quasi quattro punti tra i giovani delle Generazioni Y e Z. Solo il 30,3% del campione non ritiene che la gestione delle proprie finanze sia influenzata dallo scenario attuale, mentre vi è una percentuale marginale di pessimisti (14%) secondo cui i livelli record di inflazione renderebbero addirittura inutile mettere da parte del denaro. L’incertezza generale condiziona anche gli obiettivi di risparmio degli italiani: oltre la metà degli intervistati (54%) accantona denaro da destinare a fondi di emergenza o investimenti per il futuro, il 25,3% risparmia per viaggi e divertimento e solo il 20,7% per beni materiali, una percentuale che si riduce al crescere dell’età dei rispondenti (14% degli anziani contro 30% dei giovanissimi), a indicare probabilmente, con il passare degli anni, il raggiungimento di un maggior benessere finanziario, che consente di non doversi preoccupare dell’acquisto di casa o auto. La maggior parte degli intervistati (51,3%) ritiene proprio l’inizio del nuovo anno l’occasione perfetta per pianificare i progetti da realizzare nei mesi successivi.Dagli obiettivi di risparmio indicati dal campione si nota come il biennio appena concluso abbia lasciato in eredità agli italiani un forte senso di incertezza. Prevale infatti una pianificazione di medio-breve periodo: il 52% dei rispondenti mira a raggiungere l’obiettivo nel giro di due anni, il 32,3% entro cinque anni, mentre solo il 15,7% ha un orizzonte temporale di lungo periodo, dai sei anni in poi. Le donne sono generalmente più impazienti degli uomini: il 62% delle prime mira a raggiungere il traguardo entro i due anni, contro il 48% dei secondi.Gli obiettivi impostati sono generalmente di importo medio-piccolo, entro i 5.000€ per il 47,7% dei casi ed entro i 1.000€ per il 24%, e a sognare in grande sono soprattutto gli uomini, che scelgono obiettivi di importo superiore ai 10.000€ nel 31% dei casi (contro il 22% delle donne). Ciò che accomuna tutti i rispondenti è, in generale, la voglia di condivisione: il 53,7% di chi risparmia con Gimme5 afferma di volere impostare un obiettivo da condividere con amici e parenti e addirittura l’8,3% dedica l’obiettivo ai propri cari, destinando loro per intero la cifra risparmiata. Le donne sono, forse non a sorpresa, più generose degli uomini, con il 68% delle prime che sceglie di condividere i propri obiettivi, contro il 59% dei secondi.

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Il paziente: Juan-Gómez Jurado

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Collana Darkside. Fazi editore Juan Gómez-Jurado è tornato. Dall’autore della trilogia composta da Regina Rossa, Lupa Nera e Re Bianco, un nuovo thriller bestseller. Un chirurgo che si trova di fronte a una decisione impossibile. Sessantatré ore che possono cambiare il destino di milioni di persone. L’imperdibile spin-off della trilogia: il romanzo dove compare per la prima volta l’enigmatico signor White, il grande antagonista di Antonia Scott. Traduzione di Elisa Tramontin/Darkside/ pp. 500ca. / Euro 20,00

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Francesco Zani: Parlami

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Le strade / pp. 200 ca./ Euro 16,00/. Fazi Editore.Si chiama Alessandro, ma tutti lo conoscono come Gullit, soprannome che il fratello maggiore ha sognato per lui da prima che nascesse. I loro genitori sono i proprietari del Bagno Beatles, sul lungomare di Cesenatico, un ritrovo che si accende di sole e di vacanza ogni estate per poi rimanere nascosto nella nebbia d’inverno. Un’alternanza di stagioni durante le quali il padre si spezza la schiena per incrementare gli affari, la madre cerca di stabilizzare il proprio umore bevendo e Gullit cresce silenzioso, chiuso in un mondo con regole tutte sue. Il ragazzo infatti riesce ad aprirsi e a parlare solo con il fratello. Mentre la fortuna del Beatles cresce e attira sempre più lavoro, il padre entra in un giro di affari poco limpido che fa leva sui bisogni disperati dei giovani immigrati; una realtà sotterranea che colpisce il buon cuore di Gullit e lo spinge per la prima volta al di fuori di sé per aiutare gli altri, innescando una serie di conseguenze imprevedibili e drammatiche.

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Luis Landero: Pioggia sottile

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Traduzione di Giulia Zavagna / Le strade / pp. 240 ca. / Euro 18,50. Madrid, una famiglia come tante: una madre vedova anziana e tre figli adulti. La madre sta per compiere ottant’anni e, per l’occasione, l’unico figlio maschio vuole organizzare un pranzo. Ma le donne della famiglia non ci stanno: ha forse dimenticato che non si parlano più da mesi? In effetti, la situazione è tutt’altro che idilliaca perché nel tempo malumori e risentimenti di ogni sorta hanno logorato i rapporti, in un groviglio di accuse reciproche che ormai sembra inestricabile: le scelte severe della madre sulla vita delle figlie femmine, la gelosia fra le due sorelle, che però nutrono un comune rancore verso il fratello. All’annuncio di questo pranzo, tutti i problemi tornano a galla e ognuna delle donne di famiglia cerca un’alleata in Aurora, la confidente, nuora e cognata costretta a trascorrere le giornate al telefono ad ascoltare le loro lamentele. Cosa che comincia a pesarle più di quanto potesse immaginare e che la porterà a compiere un gesto inaspettato. Fazi editore

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Mostra Istinto sano di Sahar Khalafi

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Roma sabato 28 gennaio 2023 ore 18:30 (dal 28 gennaio al 17 febbraio 2023) ART G.A.P. Gallery Via di Santa Maria in Monticelli 66. La Galleria è lieta di accogliere la personale “Istinto sano” di Sahar Khalafi, a cura di Federica Fabrizi. La mostra verrà inaugurata sabato 28 gennaio 2023 alle ore 18:30. Sahar Khalafi classe 1997 è nata a Teheran, in Iran nel 1997, ha iniziato nel 2015 gli studi in matematica ma nello stesso momento si appassiona al teatro. In seguito decide di abbandonare. L’artista iraniana Sahar Khalafi è nata nel 1997 a Teheran. Nel 2015 inizia gli studi in matematica ma nel 2017 decide di cambiare rotta per seguire la sua passione, il teatro, intraprendendo gli studi in recitazione teatrale e cinematografica che termina nel 2019. A 19 anni scopre, quasi per caso, guidata dal pennello, il suo talento nella pittura. Inizia a collaborare con diverse gallerie nella sua città natale e questo la porta a confrontarsi con diverse personalità del settore che incoraggiano Sahar a proseguire il percorso intrapreso. Oggi vive e lavora a Firenze.

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Perché i prezzi continueranno a crescere. Gli errori del governo

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

L’inflazione in Italia è alta più degli altri Paesi nostri principali partner. Nonostante questo il governo ha scelto con la legge finanziaria di devolvere 6,5 miliardi in deficit per misure identitarie: aumento flat tax, condono bollette fino a mille euro, bonus fiscale alle società di calcio e poi c’è da capire cosa potrebbe accadere con Pensione quota 103. La reintroduzione delle accise sui carburanti, per quanto abbia fatto risparmiare 12 miliardi allo Stato, sta avendo un riflesso dilaniante su tutta l’economia e la fiducia di imprese e consumatori, ed è probabile abbia costi maggiori dei 12 miliardi risparmiati. Cartina al tornasole di questa situazione è il risparmio degli italiani: dal 1° gennaio 2019 a luglio 2022 c’era una crescita di 274 miliardi, ma dopo soli tre mesi i depositi sono calati del 2,74%, 50 miliardi… aspettiamo i prossimi dati per confermare che i risparmiatori stanno erodendo i loro soldi per la “vita corrente”. Aggiungiamo le scaramucce sul pos che, per fortuna, non sono andate come il governo voleva e il fatto che dal 1 gennaio il limite per i pagamenti in contanti è salito da 1.000 a 5.000 euro. Tutto questo non aiuterà a far calare l’inflazione e peserà di più sulla borsa della spesa. Anche perché in Italia tutto diventa più drammatico per il fatto che il problema principale, più che l’inflazione, è il basso livello dei salari a fronte di un alto costo fiscale che, di conseguenza alimenta molto l’evasione fiscale.Di tutto questo in finanziaria non se ne trova traccia. Sembra proprio che, a parte il trend europeo di ridimensionamento dei tassi inflattivi, non ci sia una nostra azione specifica per farvi fronte e le comunque scarse energie a disposizione si preferisce utilizzarle per identità e sovranismo: che, per semplificare, ha la sua massima espressione nella presunta difesa del “made in Italy” in qualunque occasione: il complotto contro il nostro Paese è visto, per esempio, anche nella difesa delle etichette alimentari rifiutando le innovazioni proposte dall’Ue (Nutriscore – e nel presunto attacco al vino. Tutte cose che forse possono portare consenso immediato, ma che nel breve e lungo respiro non reggono, soprattutto quando i “consenzienti” vedranno le loro tasche sempre più bucate. Vincenzo Donvito Maxia

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Salmoni scozzesi, quasi 30 milioni muoiono prima di arrivare al macello

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Ogni anno in Regno Unito vengono allevati e macellati fino a 77 milioni di pesci, ma molti di più non arrivano nemmeno alla macellazione. Secondo un rapporto dell’ente industriale Salmon Scotland, solo nel settembre 2022 sono morti in Scozia 2,8 milioni di salmoni d’allevamento. Ciò significa che, secondo le stime, ogni anno muoiono in media tra i 20 e i 30 milioni di salmoni sfruttati nell’industria alimentare. In un nuovo report pubblicato dall’organizzazione per le protezione degli animali $camon $cotland, è emerso che tra gennaio e luglio 2022 l’industria dell’acquacoltura scozzese ha registrato un tasso medio di mortalità cumulativa del 22%, con un salmone o una trota su cinque che muore prima di raggiungere il macello. Tra i produttori con tassi di mortalità elevati figurano Wester Ross Fisheries, Loch Duart, Mowi Scotland, Scottish Sea Farms e Bakkafrost. Il rapporto ha anche evidenziato un recente picco di mortalità nel 2021 che ha segnato il massimo storico con oltre 30.000 tonnellate di pesci morti negli allevamenti scozzesi. Secondo il report di $camon $cotland i pesci muoiono prematuramente negli allevamenti per una serie di motivi, tra cui: manipolazione o trasporto violento, cure inadeguate contro i pidocchi, infezioni o malattie infettive e ambienti stressanti. Nonostante l’enorme numero di pesci allevati e uccisi ogni anno in Regno Unito, questi animali ricevono scarsa protezione legale. A seguito di diverse segnalazioni di pesci con problemi di cattiva salute, nell’ottobre 2022 Animal Equality ha condotto un’inchiesta all’interno di un allevamento gestito dalla società Bakkafrost (ex The Scottish Salmon Company). A settembre, le analisi dell’Ispettorato per la salute dei pesci scozzese hanno mostrato che, durante un periodo di due settimane, oltre 16.000 salmoni sono morti all’interno dell’impianto di acquacoltura di Bakkafrost. Autoproclamatasi “pioniera dell’acquacoltura”, in un rapporto di sostenibilità del 2021 Bakkafrost ha ammesso di aver registrato un “tasso di sopravvivenza” del 78% nei suoi allevamenti in Scozia. Nel 2022, in alcuni stabilimenti l’azienda ha riportato tassi di mortalità cumulativi del 39%, 42%, 58% e 80%. Vale a dire, in quest’ultimo caso, che quattro pesci su cinque sono morti prima di arrivare al macello. “I dati non mentono. È innegabile che la mortalità precoce dei pesci sia un problema legato anche a un forte aumento delle malattie infettive tra questi animali, che vengono stipati in vasche sovraffollate in modo innaturale. Con la crescita dell’industria, crescono anche questi problemi. Per porre fine a questa strage silenziosa è quindi necessario fermare lo sfruttamento estremo degli animali allevati nell’industria ittica” afferma Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa. Nel febbraio del 2021, Animal Equality ha pubblicato un’indagine, unica nel suo genere, all’interno di un macello scozzese di salmoni che mostra animali lasciati soffocare sul pavimento, stordimenti impropri e pesci uccisi ancora pienamente coscienti. In seguito a quanto documentato dal team investigativo di Animal Equality, il Governo scozzese ha annunciato l’introduzione, per la prima volta in assoluto, di ispezioni obbligatorie all’interno dei macelli di pesce del Paese.

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Carcinoma della prostata

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Olaparib, terapia orale di AstraZeneca e MSD in combinazione con abiraterone e prednisone o prednisolone, è stato approvato nell’Unione Europea per il trattamento del carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) negli uomini adulti per i quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. L’approvazione della Commissione Europea si basa sui risultati dello studio di Fase III PROpel e sulla raccomandazione positiva nella Unione Europea di novembre 2022 da parte del Comitato per i medicinali per uso umano (Committee for Medicinal Products for Human Use). Il carcinoma della prostata è il tumore più comune negli uomini in Europa, con 473.000 diagnosi stimate e 108.000 decessi nel 2020.1,2 La sopravvivenza globale per i pazienti con mCRPC è di circa tre anni nei setting degli studi clinici e addirittura inferiore nel mondo reale.3 Circa la metà dei pazienti con mCRPC può ricevere solo una linea di trattamento attivo, con diminuzione del beneficio delle terapie successive.4-9 Nello studio PROpel la sicurezza e la tollerabilità di olaparib in combinazione con abiraterone erano in linea con quelli osservati nei precedenti studi clinici e con i profili già noti dei singoli farmaci. Non si è verificato un aumento del tasso di interruzione di abiraterone nei pazienti trattati con olaparib in combinazione con abiraterone e nessun effetto negativo sulla qualità di vita legata alla salute, rispetto ai pazienti trattati con il solo abiraterone (secondo il questionario Functional Assessment of Cancer Therapy-Prostate).Il carcinoma della prostata metastatico è associato ad un tasso di mortalità significativo.10 Lo sviluppo del carcinoma della prostata è legato agli ormoni sessuali maschili detti androgeni, tra cui il testosterone.11Nei pazienti con mCRPC, il tumore aumenta e si diffonde ad altre parti del corpo nonostante l’uso della terapia di deprivazione degli androgeni per bloccare l’azione degli ormoni sessuali maschili.12 Circa il 10-20% degli uomini con carcinoma della prostata avanzato sviluppa la forma resistente alla castrazione (CRPC) entro cinque anni, e almeno l’84% presenta metastasi alla diagnosi di CRPC.12 Tra i pazienti senza metastasi alla diagnosi di CRPC, il 33% ha probabilità di svilupparla entro due anni.12. Nonostante i progressi degli ultimi dieci anni nel trattamento del mCRPC con taxano e nuovo agente ormonale (NHA), rimane un elevato bisogno insoddisfatto in questa popolazione. (abstract by intermedianews)

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Giorno della Memoria: Plenaria con il Presidente israeliano Herzog

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 gennaio 2023

Bruxelles. Giovedì 26 gennaio 2o23 alle 10.30, il Presidente israeliano Isaac Herzog si esprimerà in Aula in occasione della Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto. La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola aprirà la seduta solenne con un discorso introduttivo. Al termine del discorso del Presidente Herzog, i deputati osserveranno un minuto di silenzio. La cerimonia si concluderà con l’esecuzione musicale di “Kaddish” di Maurice Ravel, eseguita da Chen Halevi al clarinetto e Jenő Lisztes al cimbalom. Al termine della cerimonia, alle 11.45 circa, i Presidenti Metsola e Herzog inaugureranno il Memoriale dell’Olocausto “Il rifugiato” di Felix Nussbaum di fronte alla Plenaria del Parlamento. La Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto viene celebrata il 27 gennaio ed è stata istituita nel 2005 dalle Nazioni Unite per ricordare l’Olocausto e il 60° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Quest’anno ricorrono anche i 75 anni dalla fondazione dello Stato di Israele.È possibile seguire la cerimonia in diretta sul Centro multimediale del PE e su EbS+. Nato a Tel Aviv nel 1960, Isaac Herzog è stato eletto undicesimo Presidente dello Stato di Israele nel 2021. Eletto per la prima volta alla Knesset nel 2003, da allora ha ricoperto diversi incarichi ministeriali. Nel 2013, Herzog è stato eletto Presidente del Partito laburista israeliano e, nel giugno 2018, Presidente dell’esecutivo dell’Agenzia ebraica per Israele.

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