Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°79

Finanza: La prossima settimana si preannuncia ricca di occasioni per i mercati

Posted by fidest press agency su domenica, 29 gennaio 2023

By Mark Dowding, BlueBay CIO, RBC BlueBay Asset Management. I rendimenti governativi sono rimasti praticamente invariati nel corso della settimana, ma i credit spread sono stati sostenuti da una sana domanda di nuove emissioni e dai dati sui flussi, che hanno confermato le voci di un aumento dell’allocazione degli investitori nel fixed income, all’inizio del 2023. In generale, le prospettive sembrano indicare un certo rallentamento dell’attività economica, ma sono venuti meno i timori di recessione e aleggia una certa speranza che l’inflazione si riduca nei prossimi mesi. Nell’ultimo decennio ci sono state alcune forti tendenze che hanno spinto l’inflazione verso il basso, che ora potrebbero essersi attenuate o addirittura aver iniziato a invertirsi. Tuttavia, sulla scia della pandemia, oggi operiamo in un mondo in cui è necessario mantenere delle scorte “per ogni evenienza”, visto che negli ultimi anni le aziende sono state danneggiate da problemi alle catene di approvvigionamento. A livello societario si nota una maggiore attenzione al raggiungimento degli obiettivi climatici e ESG. Tuttavia, questi cambiamenti non sono privi di costi. Questa tendenza ha compromesso la crescita del reddito reale mediano, a vantaggio dei proprietari di asset. Considerando l’insieme di questi fattori, riteniamo che vi sia una reale possibilità che l’inflazione si normalizzi a un livello compreso tra il 2 e il 4% nel decennio a venire, a differenza dei livelli dello 0-2% visti in precedenza.Queste ipotesi di trend dell’inflazione a lungo termine sono chiaramente molto importanti, in quanto definiscono le aspettative per il livello naturale dei tassi di interesse nel corso del ciclo economico. Il tasso R* potrebbe essere stato intorno all’1,5% in un mondo con un’inflazione dello 0-2%, ma se ora è del 2-4%, questa cifra potrebbe essere più vicina al 3,5% sui tassi di liquidità. Si tratta chiaramente di una discussione teorica.Tuttavia, la rilevanza a breve termine di questo dato è che notiamo che la maggior parte degli investitori inquadrerà ciò che percepisce come “normale”, in base all’esperienza del recente passato. Ciò può spiegare l’opinione di molti che ritengono che sia una questione di quando, e non di se, i Treasury statunitensi a 10 anni torneranno a livelli di rendimento più vicini al 2,5%. Questo desiderio del mercato di ignorare le parole della Fed e delle altre Banche Centrali potrebbe, a tempo debito, portare queste ultime a dover seguire il mercato. All’avvicinarsi del meeting della Fed, ci colpisce il fatto che per gran parte dell’anno passato abbiamo visto una grande attenzione alle condizioni finanziarie, come indicatore dell’operato della politica. In quest’ottica, da settembre questi indici si sono attenuati, anche se la Fed ha alzato i tassi di interesse. Di conseguenza, percepiamo un certo grado di preoccupazione all’interno del FOMC per il fatto che il rallentamento del ritmo dei rialzi dei tassi equivale a un allentamento della politica agli occhi del mercato.Tuttavia, notiamo che il mercato si aspetta che i tassi raggiungano il picco appena sotto il 5% e che la Federal Reserve allenti due volte prima della fine dell’anno in corso – ma ci sono ampi margini per deludere queste proiezioni, a meno che non si verifichi un rallentamento molto più significativo dell’attività economica, che sarebbe comunque una cattiva notizia per gli utili societari e la qualità del credito.Nel breve periodo, il fatto che l’economia continui a reggere piuttosto bene potrebbe dare alle banche centrali, come l’Eurotower, una maggiore copertura per essere più aggressive nel breve periodo, in modo da poter fare una pausa prima del tempo. In questo contesto, ci aspettiamo che i Fed Fund raggiungano un picco appena sopra il 5% e che il tasso di deposito della BCE raggiunga il 3,5% in primavera, prima che la policy si fermi per i sei mesi successivi.Abbiamo anche ridotto l’esposizione ai mercati emergenti, in particolare alle posizioni in real nel mercato del forex brasiliano e ai tassi messicani, che hanno registrato buone performance, consentendo al contempo di spostare il profilo di duration complessivo della strategia verso una posizione corta più sostanziale. In questo contesto, abbiamo adottato un atteggiamento relativamente conservativo, poiché riteniamo che il rally di gennaio stia perdendo slancio e siamo molto scettici sul fatto che le banche centrali faranno qualcosa per dare alle valutazioni un’ulteriore spinta verso l’alto.La Bank of England sembra invece essere la Banca Centrale più incline a sorprendere in termini di policy. In questo caso, gli operatori di mercato si aspettano un rialzo di 50 punti base che porti i tassi al 4%. Anche se ciò sarebbe certamente giustificato dai dati sull’inflazione e sui salari, siamo preoccupati per la diffusione di segnali di debolezza economica.Nel frattempo, i prezzi delle case appaiono molto vulnerabili e riteniamo che sarà molto difficile che i tassi britannici superino il tetto del 4% senza rischiare di far crollare il mercato immobiliare del Regno Unito e con esso l’economia britannica. Su questa base, continuiamo a mantenere una visione ribassista sulla sterlina e siamo strutturalmente propensi ad adottare una posizione più ribassista sui Gilt, anche se per il momento non abbiamo una posizione sui tassi britannici.La prossima settimana si preannuncia ricca di spunti per i mercati. Nel frattempo, anche la guerra in Ucraina sembra essere sparita dalle prime pagine nelle ultime settimane, con una situazione di stallo durante l’inverno. Tuttavia, la decisione di Stati Uniti, Germania e Polonia di seguire l’esempio del Regno Unito nel fornire carri armati all’alleato potrebbe contribuire a spostare l’equilibrio di potere nelle prossime settimane e continuiamo a sperare che la guerra finisca nei prossimi mesi. L’ultima settimana è stata tranquilla, ma è possibile che fosse la calma prima della tempesta. (abstract by verinieassociati.com)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

 
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: