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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°79

Banche Centrali: questa settimana grandi riunioni, cosa aspettarci? – l’analisi LGIM

Posted by fidest press agency su martedì, 31 gennaio 2023

Commento a cura di Hetal Mehta, Senior European Economist di LGIM. Quella che ci apprestiamo ad affrontare sarà una settimana molto importante per i principali istituti di credito centrali, con la Banca del Canada che ha annunciato l’interruzione dei rialzi dei tassi d’interesse – muovendosi verosimilmente verso dei tagli – e la Reserve Bank of Australia sembra essere in procinto di prendere provvedimenti molto simili. La Banca Centrale Europea, invece, si è legata le mani da sola quando, poco prima di Natale, ha indicato ai mercati – anche in modo abbastanza esplicito – che ad inizio 2023 si sarebbero dovuti attendere ulteriori rialzi per almeno 100 punti base. Sebbene in passato le direttive della Bce sia state spesso soggette a bruschi capovolgimenti, riteniamo che l’inflazione elevata e la forte pressione salariale faranno sì che si realizzi quanto è stato annunciato. Inoltre, se l’inflazione core dovesse mantenersi su livelli ritenuti insostenibili, i rialzi potrebbero perdurare per tutto l’anno e anche oltre.La Bank of England, infine, si ritrova ad affrontare lo scenario peggiore, in quanto alla bassa crescita economica si affiancano un’inflazione e una pressione salariale ancora più alte di quelle osservate sul continente. In un contesto del genere, non sorprende riscontrare un disaccordo molto elevato all’interno della Monetary Policy Committee, dove recentemente si sono venute a creare tre diverse spaccature; un evento a cui verosimilmente assisteremo di nuovo in futuro. Sebbene non ci troviamo in disaccordo con il mercato che sta prezzando il percorso che dovrebbero seguire i tassi d’interesse, bisogna tenere in considerazione l’offerta totale di Gilt, influenzata dal quantitative tightening della stessa BoE. Infatti, la nostra posizione verso i Gilt è ottimistica, in quanto rappresentano una questione ormai ben nota e il Debt management Office dovrebbe essere flessibile su come rispettare le scadenze.

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