Palermo 5 febbraio alle 18 al teatro Convento Cabaret di via Castellana Bandiera 66 a Palermo, prodotta dall’associazione culturale “Vivi il territorio” va in scena la commedia “Esse” di Valeria Marrtorelli. Sul palco Giovanna Carrozza, Gisa Messina, Irene Ponte, Manuela D’Aniello e Liliana Bernardo, protagoniste di una commedia brillante, un inno alle donne e al loro ancestrale universo. “Esse” è anche l’iniziale dei nomi Sonia, Sarina, Sciantal, Samantha e Sissy. È il pronome femminile plurale che indica queste cinque donne parecchio diverse tra loro per età, provenienza e cultura che si incontrano per caso nel reparto di ginecologia di un ospedale e costrette ad una conoscenza forzata per via dell’attesa. Con slancio e passione, sarà messo al centro il loro essere donne, toccando tutti quegli argomenti che le accomunano nonostante le loro diversità. Un incalzante botta e risposta tra queste donne che si punzecchiano quasi con cattiveria su diversi argomenti, ma che al cospetto della violenza domestica trovano il loro punto in comune. Il biglietto di ingresso per assistere allo spettacolo costa 10 euro.
Archive for 1 febbraio 2023
La commedia tutto al femminile di Valeria Martorelli
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
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Convegno dei risultati di Ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
Milano Martedì 28 febbraio | 9.30 – 13:00 Aula Aula De Carli, Edificio B9, Campus Durando, via Durando 10, Milano e Online Streaming. L’attuale turbolenza di contesto spinge il Retail a riflettere sui propri sviluppi futuri. Da un lato i retailer proseguono, in continuità con gli scorsi anni, il percorso di valorizzazione dell’esperienza del cliente in negozio e di integrazione online-offline. Dall’altro affrontano nuove sfide per contrastare le conseguenze economiche, in primis inflazione, derivanti dall’instabilità geopolitica. In questo quadro le tecnologie, anche di frontiera, giocano un ruolo centrale: supportano i retailer nell’ottimizzazione delle attività di back-end e nello sviluppo di nuovi modelli di vendita e relazione con i consumatori in ottica omnicanale. Il Convegno, grazie anche alle testimonianze di aziende leader del settore, presenta i risultati della Ricerca 2022 dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, che ha monitorato il mondo del Retail, focalizzando l’attenzione su andamento dell’investimento in digitale; innovazione del punto vendita e cambiamenti nel ruolo del personale di front-end; integrazione omnicanale; potenzialità delle tecnologie di frontiera. Il giorno dell’evento sarà possibile scaricare gratuitamente il booklet della Ricerca. Gli atti completi, comprensivi del Video on demand del convegno, saranno invece disponibili in modalità premium dai giorni successivi all’evento. barbara.balabio@osservatori.net, osservatori@mirandola.net, daniele@mirandola.net,
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Convegno Nazionale “Close the Care Gap”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
Roma venerdì 3 febbraio alle 10.30 a Roma (Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, Piazza della Minerva 38), AIOM organizza il Convegno Nazionale “Close the Care Gap”. Interverranno, fra gli altri, Saverio Cinieri (Presidente Nazionale AIOM), Francesco Perrone (Presidente eletto AIOM), Paola Mantellini (Direttrice Osservatorio Nazionale Screening), Rosanna D’Antona (Presidente Europa Donna Italia) e Rossana Berardi (Consigliere Nazionale AIOM). Interverranno il Ministro della Salute, prof. Orazio Schillaci, e il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), prof. Silvio Brusaferro. Il giorno dopo, sempre a Roma, si terrà invece il convegno nazionale “Quando Il Cancro Diventa Una Malattia Cronica” organizzato da Fondazione AIOM. E’ dedicato ai pazienti cronici ovvero quelli che non sono nella fase acuta della malattia ma nemmeno possono essere considerati guariti. Per questo devono avere un’assistenza socio-sanitaria particolare e che tenga conto della loro necessita. Partecipano al convegno, tra gli altri, Giordano Beretta (Presidente Fondazione AIOM); Daniele Farci (Direttore del Reparto del Servizio di Medicina e di Oncologia Medica Nuova Casa di Cura Decimomannu Cagliari); Elisabetta Iannelli (Segretario Generale F.A.V.O. e Vicepresidente AIMAC); Pierfranco Conte (Professore di Oncologia Medica all’Università di Padova) e Giovanni Pietro Ianniello (Consigliere Comitato Centrale FNOMCeO).
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Lavoro: Cia, si anticipi click day decreto flussi. Rischio emergenza in primavera
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
Soddisfazione da parte di Cia-Agricoltori Italiani per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM che programma gli ingressi in Italia di 82.705 lavoratori extracomunitari stagionali e non stagionali. Resta, però, da sciogliere il nodo del click day per la trasmissione delle istanze alle prefetture, previsto ora per il 27 marzo 2023, a 60 giorni dalla data di pubblicazione del decreto flussi. Secondo Cia, l’iter burocratico per l’ingresso dei cittadini extracomunitari deve essere il più celere possibile e auspica, dunque, una riduzione a 15 giorni per il termine di presentazione delle domande, in modo che le aziende possano avere a disposizione i lavoratori già nelle prime campagne a marzo. Se Cia valuta positivamente la decisione di esentare i lavoratori agricoli dalla verifica di indisponibilità presso i centri per l’impiego, non ritiene più necessaria una finestra così lunga per l’avvio delle procedure. Con le abituali tempistiche si rischierebbe, infatti, di avere la manodopera al lavoro solo da maggio. Cia commenta, infine, con favore la grande novità del provvedimento, che prevede il rilascio di 22mila quote di ingresso per le associazioni di categoria e spera che questo possa finalmente portare sollievo alle aziende sul fronte del reperimento degli operai agricoli.
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Pensioni scuola – Domande di cessazione entro il 28 febbraio per Quota 103 e Opzione donna
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
Il Ministero dell’istruzione e del merito, facendo seguito a quanto annunciato alle organizzazioni sindacali la scorsa settimana, ha pubblicato la circolare 4814 del 30 gennaio 2023 per la riapertura dei termini di presentazione delle domande di pensionamento del personale scolastico dal prossimo 1° settembre, a seguito delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023. In particolare, viene disposta la riapertura dei termini dal 1° ed il 28 febbraio per l’accesso del personale docente, educativo, IRC, ATA e per i dirigenti scolastici, con esclusione delle province di Trento e Bolzano, a: – Quota 103, con requisiti 62 anni di età e 41 anni di contribuzione entro il 31/12/2023; – Opzione donna, con requisiti 60 anni di età (ridotta di un anno per ogni figlio, nel limite massimo di due anni) e 35 anni di contribuzione entro il 31/12/2022, accessibile solo al ricorrere della condizione di assistenza ex art. 3 comma 3 legge 5 febbraio 1992 n. 104 oppure di riduzione della capacità lavorativa con invalidità civile pari o superiore al 74%.Va evidenziato che con Quota 103 la pensione sarà̀ liquidata in misura non superiore a cinque volte il trattamento minino per il 2023 sino al compimento dell’età̀ per la pensione di vecchiaia (67 anni per il biennio 2023/2024), raggiunta la quale verrà̀ messo in pagamento l’intero importo della pensione.Per la successiva presentazione delle domande di pensione all’Inps, la circolare rinvia alle modalità descritte nella nota n. 31924 del 8 settembre 2022.Infine, la circolare ricorda che la Legge di Bilancio 2023 ha posticipato al 31 dicembre 2023 il termine di scadenza della sperimentazione dell’APE sociale per i lavoratori dipendenti che svolgono attività gravose che, nel comparto istruzione, sono i “professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate”, precisando che le insegnanti che hanno presentato domanda di cessazione Polis per opzione donna con esito positivo e che presenteranno anche la domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE sociale entro e non oltre il 31 marzo 2023 potranno comunicare tempestivamente alla competente struttura territoriale dell’Inps la rinuncia alla domanda di pensionamento opzione donna eventualmente già presentata. Anief riporta la propria idea: Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato, ha parlato del “congiunto effetto di basse retribuzioni in età lavorativa, con ritardo nell’accesso al lavoro per la mancanza di un canale permanente di reclutamento, nonché del mancato riconoscimento per intero della carriera, oltre che dei criteri di maturazione contributiva e giuridica degli anni lavorativi e di laurea: questi effetti sommano gli effetti negativi, portando il comparto scuola ad avere non solo gli stipendi più bassi di tutto il pubblico impiego, ma anche pensionati sempre più anziani e sempre più poveri. Né le soluzioni trovate in legge di bilancio, quota 103 e la nuova opzione donna, vanno nella direzione da noi prospettata: quella di un superamento definitivo delle previsioni della legge Fornero attraverso l’equiparazione di docenti e personale ATA ai lavoratori delle forze armate, permettendo così loro di lasciare in ogni caso il lavoro a 62 anni e senza tagli all’assegno di quiescenza. Non è una concessione – ha concluso Pacifico – considerando l’alto numero di casi di insegnanti sottoposti a burnout e a patologie invalidanti dovute allo stress da lavoro prolungato e senza nemmeno il dovuto riconoscimento del rischio biologico, molto presente tra coloro che operano nei nostri istituti scolastici”.
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Benzina: Gdf, 2500 controlli a gennaio, 989 violazioni prezzi
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
Nel solo mese di gennaio la Gdf ha eseguito 2.518 interventi, contestando 989 violazioni alla disciplina prezzi, di cui 341 per mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 648 per omessa comunicazione al ministero.”Dati gravissimi. Il fatto che il 39,3% dei benzinai sia stato multato, nonostante a gennaio fossero sotto osservazione, attesta l’ampia diffusione delle irregolarità. Insomma, il fatto che, come abbiamo sempre sostenuto, a gennaio non abbiano speculato sul rialzo dei prezzi, dovuto invece al Governo Meloni, non vuol dire che la categoria sia da assolvere” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Ecco perché rasenta il ridicolo che ora il Governo, invece di triplicarle, abbassi le multe per chi non comunica i prezzi al ministero o li espone difformi, passando dai vigenti 516 euro a 200 euro. Un premio invece di una punizione. Quanto alla sospensione dell’attività, è diventata una chimera visto che ora potrà avvenire solo dopo 4 omesse comunicazioni settimanali nell’arco di 60 giorni e non più dopo tre violazioni senza limiti temporali anche non consecutivi, come era nella formulazione del decreto n. 5 pubblicata in Gazzetta” conclude Dona.
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Whatever You See in the World is From Istanbul
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
Turkish Cargo released new commercial films depicting the opportunities offered to the global economy by its mega hub SMARTIST, which is interconnecting the world.Raising the bar continuously for success by combining its global flight network of more than 340 destinations with Türkiye’s unique geographical advantage; Turkish Cargo operates from its state-of-the-art facility, SMARTIST, which is one of the most advanced cargo hubs in the world. The global brand showcases its strength and potential with a series of three commercial films.The first film tells about the transoceanic journey of a Barramundi, grown in South Asia and served within the same day at a restaurant in New York. The second film depicts the arrival of a valuable ceramic vase, owned by a Chinese dynasty and auctioned off in Paris, France. Telling about the story of the journey of a Kiwano, grown in Africa, the third film sets in a greengrocer counter in Tokyo. As the characters cannot hide their amazement at hearing that the products originating from all over the world have all arrived from Istanbul, the ends of each film highlight SMARTIST as “The logistics hub of the globe”.
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Una serata che è chiara sin dal titolo: “Omaggio a Lucio Dalla”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
Palermo giovedì 9 marzo alle 21,30 al Teatro Jolly in via Domenico Costantino 54. Così i Futura – tribute band siciliana del cantautore emiliano – vogliono celebrare l’autore di alcune tra le più belle canzoni italiane. La band suonerà i più grandi successi di Dalla, accompagnata dal chitarrista Ricky Portera, che del cantautore è stato a lungo un fedele compagno di palco. Oltre a pezzi di Dalla, non mancheranno in scaletta anche brani degli Stadio, ovvero la band che ha a lungo accompagnato Lucio Dalla nei suoi tour, con un ricordo al batterista Giovanni Pezzoli. Altro ospite della serata Ivano Ivaskrello, leader della tribute band “Colpa d’Alfredo”, con un momento di puro rock italiano dedicato a Vasco Rossi, che è stato grande amico di Dalla. Oltre due ore di spettacolo quindi, contornato da video documenti, aneddoti, interviste e momenti speciali. I Futura sono: Giovanni Butticè (voce) Marco Modesto (piano e tastiere), Francesco Cavataio (chitarre), Giuseppe Romano (basso), Ilaria Palazzo e Magda Loriano (coriste), Stefano D’Amico (batteria e percussioni), Vincenzo Cosenza (sax). Il biglietto costa 15 euro, compreso di prevendita e si può comprare al botteghino del teatro, dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30. Si può anche prenotare sul sito http://www.teatrojolly.eu, selezionando il proprio posto a 16,20 euro. Per chi volesse consegnato il biglietto a domicilio, il costo è 17 euro prenotandosi al 3921031310. Per ulteriori informazioni si può contattare lo 091 637 6336. Il concerto è organizzato da Rock show eventi e Officine musicali Palermo.
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Schroders – Beni rifugio e recessione in USA: è tempo di corsa all’oro?
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
A cura di James Luke, Fund Manager, Metals, Schroders. Da tempo i mercati finanziari prevedono una recessione negli Stati Uniti. Un segnale chiaro è l’inversione della curva dei rendimenti degli Stati Uniti, che significa che i tassi di interesse a lungo termine sono inferiori a quelli a breve termine. Un segnale tipico che indica che la recessione prima o poi arriverà. I dati molto deboli del Manufacturing Index dell’Institute of Supply Management (ISM) statunitense, pubblicati un paio di settimane fa, suggeriscono che potrebbe arrivare molto presto. Gli investitori dovrebbero quindi valutare le proprie allocazioni nelle diverse asset class. Partiamo dall’oro e, anche se il passato non è sempre una guida affidabile per il futuro, analizziamo il suo andamento e quello delle azioni aurifere durante i precedenti periodi di recessione negli Stati Uniti. Guardando al passato, abbiamo visto che l’oro tende ad avere buone performance in termini assoluti e relativi durante le recessioni statunitensi; i titoli azionari auriferi hanno fatto ancora meglio. Osservando i rendimenti da sei mesi prima dell’inizio di una recessione a sei mesi dopo la sua fine, l’oro ha registrato un rendimento medio del 28% e ha sovraperformato l’S&P 500 del 37%. Le azioni aurifere hanno battuto questa tendenza e hanno generato rendimenti medi del 61%, sovraperformando del 69%. Ogni ciclo è diverso e chiaramente il ciclo economico statunitense non è l’unico fattore che influenza il mercato dell’oro. In particolare, abbiamo osservato che quando le risposte politiche agli Stati Uniti sono state particolarmente accomodanti, la performance del prezzo dell’oro è stata più esplosiva. Riteniamo ci siano ottime chance che anche le risposte politiche alle future recessioni statunitensi saranno altamente accomodanti, con un ritorno al sostegno combinato, fiscale e monetario. Questo perché i policymaker potrebbero vedere nei livelli di debito aggregato estremamente elevati e negli ampi deficit un rischio molto alto che una recessione si trasformi in qualcosa di ancora più serio. Oltre alle performance tipicamente interessanti durante le recessioni, vorremmo sottolineare altri due motivi per avere una visione positiva dell’oro e dei titoli auriferi. In primo luogo, ci sono previsioni di miglioramento, nel 2023, per il contesto operativo generale per tali titoli. Di certo, è improbabile che possa rivelarsi difficile come nel 2022. L’anno scorso, i margini di profitto dei produttori d’oro sono stati compressi dall’aumento dei costi (petrolio, acciaio, manodopera) e dal calo dei prezzi dell’oro. Questo ha portato le azioni dei produttori d’oro a sottoperformare il lingotto (almeno in termini di dollari). Quest’anno, con il rafforzamento dei prezzi dell’oro, i margini potrebbero tornare a crescere. Sul fronte dei costi, alcune aree stanno già registrando un vero e proprio calo. Nei settori più resistenti al cambiamento, come la manodopera, ci aspettiamo un rallentamento dell’aumento dei costi dopo i forti aumenti registrati in seguito alla pandemia, in particolare in Nord America e Australia. In secondo luogo, i titoli azionari dei produttori d’oro restano a buon mercato in un’ottica di lungo periodo e gli investitori sono ancora estremamente sotto-posizionati.
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Mutui variabili: con nuovo rialzo dei tassi, possibili rincari fino a 197 euro in poco più di 12 mesi
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
Milano. Le rate dei mutui a tasso variabile sono destinate a crescere nuovamente; secondo le simulazioni di Facile.it, se il 2 febbraio la BCE dovesse confermare un nuovo incremento dei tassi di 50 punti base, la rata di un finanziamento medio* potrebbe salire nei prossimi mesi di quasi 35 euro. In poco più di un anno, quindi, il mutuatario si troverebbe a pagare una rata più pesante di oltre 195 euro, vale a dire circa il 43% in più rispetto a quella iniziale. Le simulazioni. Ipotizzando un rialzo dell’Euribor di 50 punti base, la rata arriverebbe a 653 euro. Per l’analisi Facile.it ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022, analizzando come è cresciuta la rata dal momento della stipula e come potrebbe ulteriormente salire nei prossimi mesi a seguito del rialzo dei tassi da parte della BCE. Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio 2022 e usato nell’analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro. A partire dalla seconda metà dello scorso anno, a causa dei quattro aumenti del costo del denaro decisi dalla Banca Centrale Europea, la rata ha iniziato a salire considerevolmente arrivando, a gennaio 2023, a 619 euro e, come detto, se la BCE decidesse di aumentare i tassi di altri 50 punti base e l’Euribor crescesse in modo analogo, la rata mensile del mutuatario arriverebbe nei prossimi mesi addirittura a circa 653 euro, vale a dire 197 euro in più rispetto a gennaio 2022 (+43,2%). La corsa dei tassi potrebbe non fermarsi con l’annuncio di febbraio: guardando alle aspettative di mercato (Futures sugli Euribor), gli esperti prevedono che l’Euribor a 3 mesi cresca ancora arrivando a giugno 2023 intorno a 3,4%: se le previsioni fossero corrette, la rata del mutuatario preso in esame arriverebbe a ben 711 euro, 255 euro in più rispetto a quella sottoscritta a gennaio 2022.
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Work-life balance: le aziende italiane ancora lontane dall’obiettivo
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
Le aziende possono utilizzare la data analysis per impiegare il personale in modo intelligente, efficiente e produttivo, tenendo conto della pianificazione, delle capacità e delle competenze disponibili e degli obiettivi professionali. A che punto sono le aziende italiane in realtà? Una ricerca di SD Worx, il principale fornitore europeo di servizi HR, mostra come la pianificazione della forza lavoro possa essere un fattore di crescita per le organizzazioni.Con una connessione reciproca tra i propri sistemi HR, le aziende possono fare un uso più smart dei dati disponibili e diventare sempre più agili. In questo modo, sono in grado di rispondere meglio al fatto che i dipendenti di oggi apprezzano un orario di lavoro flessibile che si adatti alla loro vita personale. In Italia, il 42% dei dipendenti sceglie un’azienda in base ai tempi e agli orari di lavoro e alla flessibilità. In Europa, invece, la percentuale sale al 47%. La ricerca di un lavoro che permetta di coniugare al meglio i propri bisogni è sicuramente una priorità per i dipendenti, ma le aziende stanno ancora lavorando su questo aspetto. In Italia solo il 21% dei dipendenti ritiene che la propria organizzazione stia cercando di migliorare il proprio work-life balance attraverso una maggiore flessibilità del lavoro in termini di tempo e luogo. Il 59% invece, afferma che ciò non è ancora tra i principali obiettivi pianificati dall’azienda.
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Bollette? Prezzi calmierati fino a 70/80% consumi Unc: rischio stangata per tutti
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
Sulle bollette Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy, ha spiegato che il meccanismo allo studio del Governo prevede che la bolletta venga divisa in due parti: da un lato una tranche di consumi con un prezzo protetto (il 70-80% del consumo annuo stimato sulla base dell’anno precedente), mentre l’eccedenza sarebbe ancora al prezzo di mercato.”Rischio stangata per tutti! E’ di tutta evidenza che se per prezzo protetto si intende che gli sconti attualmente vigenti, ossia annullamento degli oneri di sistema e Iva sul gas al 5%, saranno confermati solo sul 70/80% dei consumi, mentre per il restante 20/30 sarà ripristinato il prezzo pieno, allora vuol dire che il Governo, con la scusa del risparmio energetico, intende aumentare le tasse a tutti gli italiani sulle bollette di luce e gas” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.”Considerato, infatti, che il 2022 è stato l’anno più caldo di sempre e che i riscaldamenti sono rimasti accesi per 15 giorni in meno e per 1 ora in meno al giorno, nessuno sarà in grado di scendere con i consumi rispetto all’anno precedente, men che meno per il 20 o addirittura per il 30 per cento. Anche perché con questi prezzi lunari i consumatori hanno già ridotto all’osso tutti i loro consumi” conclude Vignola.
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Robert Sarah, Catechismo della vita spirituale
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
La tendenza della nostra società è quella di escludere sempre più Dio dal proprio orizzonte. Viviamo come se Dio non esistesse. Ma senza una vita interiore, cosa rimane di grande nella nostra vita? La vita spirituale – dice il cardinale Robert Sarah – è il santuario inviolabile della nostra libertà, il luogo segreto dove cerchiamo la verità e l’amore, nel desiderio più o meno consapevole di fuggire dall’incessante turbinio di apparenze vuote e deludenti in cui viviamo.Nasce così Catechismo della vita spirituale, l’ultimo, attesissimo libro del cardinale Sarah, uno straordinario itinerario intorno ai sacramenti, alla preghiera, all’ascesi, alla liturgia, perché possiamo finalmente restituire a Dio il suo posto nella nostra vita e nella vita della Chiesa. Leggendo queste pagine non possiamo che prendere coscienza che proprio il Battesimo è l’inizio di una grande conversione attraverso cui facciamo ritorno al Padre. L’unica strada da percorrere è quella del Vangelo, quella che conduce all’incontro con il Verbo che si è fatto carne. La fede cristiana è piena solo quando è vissuta in unione con Dio attraverso la preghiera e i sacramenti. I sette sacramenti attraverso i quali Cristo ci tocca oggi costituiscono la cornice di questo straordinario catechismo della vita interiore segnato dall’autenticità e dalla forza missionaria.Cantagalli 2023 | pp. 336 | euro 25,00
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Mostra “Sogni fuori dal cassetto”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
Roma venerdì 3 febbraio ore 17:30 (3 – 18 febbraio 2023) Via Macedonia 12, Roma (San Giovanni – Appio Latino) da lunedì a sabato ore 10:30/13:00 e 15:30/19:30 Ingresso libero. La mostra è curata di Francesco Ciaffi e Alice Crisponi, autrice del testo di presentazione.Pittore, scultore, incisore, scenografo, Enrico Benaglia è un artista a tutto tondo che ha impreziosito il panorama artistico italiano e internazionale con una cifra unica nel suo genere ed estremamente riconoscibile. Risparmiandosi la fase emulativa che il percorso di apprendistato di un mestiere solitamente prevede, il Maestro ha immediatamente veicolato il proprio sforzo creativo alla ricerca di un linguaggio espressivo nuovo e personale; il risultato è una testimonianza poetica che esula stilistiche comparazioni, unica, capace di descrivere il proprio mondo interiore e, al contempo, comunicare familiarità all’inconscio collettivo. In mostra circa quaranta opere tra dipinti a olio, pastelli e sculture in bronzo provenienti dalla collezione della galleria. E nel salone della grafica sarà possibile scoprire anche le bellissime litografie, serigrafie e acqueforti dell’importante artista romano. By http://www.edarcom.it
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GAM: Nel 2023 Digital 4.0 e sicurezza informatica guideranno il settore Tech”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
A cura di Mark Hawtin, Investment Director, Disruptive Growth Equities di GAM. Da tempo abbiamo rilevato che, sebbene le azioni growth siano in grado di realizzare buone performance nelle fasi di rialzo dei tassi, generalmente riportano scarse performance quando l’andamento dei tassi è più incerto, come è accaduto per buona parte del 2022. In questo periodo abbiamo cercato soprattutto di contenere i rischi monitorando l’andamento del mercato e riducendo la duration. Il forte incremento dei rendimenti obbligazionari nel corso dell’anno e le profonde oscillazioni nei mercati azionari e valutari segnalano che probabilmente i mercati si sono già in buona parte adeguati al nuovo contesto dei tassi. In considerazione della maggiore visibilità sull’andamento dei tassi di interesse negli Stati Uniti, il mercato dovrebbe tornare a concentrarsi sui fondamentali. Siamo convinti che le prospettive restino estremamente positive per il segmento disruptive e per il processo di digitalizzazione in corso. Il divario tra vincitori e vinti si amplierà ulteriormente, pertanto si potrà generare più alpha se si sapranno scegliere le società vincenti. Nel 2023 continueremo a concentrarci sulle principali opportunità in campo tecnologico in grado di sfidare le imprese consolidate nell’ambito di Digital 4.0 che, secondo noi, resta un tema importante. Nel segmento della connettività, i timori di un calo della domanda e gli squilibri tra domanda e offerta hanno alimentato la volatilità nei semiconduttori. Nel 2023 emergerà però il potenziale di rialzo di alcuni titoli che abbiamo selezionato, man mano che tali squilibri si stabilizzeranno. Il metaverso e la sua adozione sono stati oggetto di ampio dibattito, dato che si trova ancora nelle sue fasi iniziali. Se, da una parte, crediamo che l’adozione del metaverso sia un tema a più lungo termine, dall’altra siamo convinti che la generazione del flusso di cassa attraverso le tecnologie infrastrutturali del metaverso, come ARVR e blockchain, sarà un vantaggio nel breve periodo. Ciò conferma le nostre prospettive positive nel lungo periodo, ma prudenti nel breve termine per via delle oscillazioni del sentiment. La sicurezza informatica resta un’opportunità di investimento attiva e in crescita; i consumatori devono proteggere la privacy online, le reti casalinghe e i loro dispositivi. Noi andiamo alla ricerca delle società che offrono opportunità di cross selling per essere sempre più connessi online. È stato un anno difficile per la Cina ma continuiamo a monitorare la situazione. Storicamente abbiamo generato un rendimento elevato in Cina e le tendenze macro attuali favoriscono i mercati azionari laddove le valutazioni sono ancora inferiori ai dati storici. Puntiamo inoltre sui titoli di qualità del settore Internet di consumo per le valutazioni interessanti e con una traiettoria degli utili visibile, mentre i grandi operatori del segmento e-commerce continuano a penetrare il mercato e a incrementare la redditività. La ricerca continuerà dunque a concentrarsi sulle migliori opportunità in tale ambito.
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PGIM Fixed Income: Cosa attendersi dal meeting della BoE
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
A cura di Katharine Neiss, Chief European Economist di PGIM Fixed Income. La Banca d’Inghilterra (BoE) continua a essere sospinta in direzioni opposte. In un contesto di scioperi diffusi sulle retribuzioni e di crescita dei salari del settore privato ai massimi storici, la BoE si sentirà costretta a perseverare nell’adozione di toni da falco, secondo i quali le condizioni finanziarie devono essere ulteriormente inasprite per contenere le pressioni inflazionistiche. Tale narrativa si presenta in un momento importante, in quanto il Regno Unito si avvia verso il periodo chiave di liquidazione dei salari dei primi mesi dell’anno. Ciò lascia presagire un ulteriore rialzo dei tassi di interesse di 50 punti base nella prossima riunione del MPC, portando il tasso di riferimento al 4%.Tuttavia, segnali indicano che il consumatore britannico sia sottoposto a una reale pressione. Il sentiment dei consumatori si è deteriorato a gennaio e rimane più basso rispetto al periodo peggiore della pandemia o della crisi finanziaria globale. Le vendite al dettaglio hanno subito una contrazione in tutti i mesi del 2022, tranne uno. Anche in un mercato del lavoro rigido, dalla primavera dell’anno scorso abbiamo assistito a un calo costante dei posti di lavoro. La BoE è stata criticata per il ritardo nell’affrontare l’impennata dell’inflazione. Non vorrà che si pensi possa essere ricaduta nell’errore contrario, ovvero essere costretta a tagliare rapidamente i tassi in un contesto di inflazione in calo e di indebolimento dell’economia. I timidi segnali a indicazione del fatto che l’inflazione headline avrebbe raggiunto il picco verso la fine dello scorso anno suggeriscono che la BoE potrebbe essere vicina alla fine dell’attuale ciclo di rialzi, con un picco dei tassi appena superiore al 4%.
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Federal Reserve: Not yet ready to pause
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
By Thomas Costerg, Senior US Economist di Pictet Wealth Management. The Federal Reserve looks likely to raise rates by 25bps on 1st February, representing a downshift in the pace of rate hikes after +50bp in December and +75bp in November. The main likely explanation for this downshift will be the slowdown in recent inflation readings, which may make the Fed less anxious about the inflation situation. There are also signs of slowing private consumption, especially around the Christmas period, suggesting that “demand” is now moving back better in line with “supply”. The Fed is also likely to indicate it takes into account the long lags in monetary policy, after very steep rate hikes in 2022. Importantly, the Fed is fixated on the US labour market, and will likely still be worried that it remains too tight, leading to potentially resilient wages feeding into services inflation. In particular, JOLTS job openings are still too elevated in the Fed’s view, especially versus the number of unemployed. This is the reason we think the Fed is very unlikely to signal that the Fed is about to pause rate hikes soon. It’s still too early to signal that a rate-hike stop is just around the corner, we think. The Fed, we think, still probably intends to keep pushing rates above 5% in the near future, in line with the December dot plot (which showed a terminal rate of 5.1% this year). A key uncertainty going into the meeting will be how Powell judges the evolution of financial conditions. The main hawkish risk in this meeting is that Powell expresses his uneasiness with the recent loosening in financial conditions, and the sharp run-up in equity prices so far this year. Powell insisted on the transmission of US monetary policy via financial markets at the December meeting. Our view is that the Fed will keep hiking interest rates at 25bps increments and that the fed funds rate will indeed settle slightly above 5% by May 2023; then the Fed will pause and keep rates stable until year’s end. The Fed is likely to push back against current market pricing of rate cuts from July. The bar to cut rates is high in our view and would probably necessitate several months showing net job losses, which looks unlikely before early 2024. At this stage, the Fed is more worried about an inflation re-acceleration rather than about sharp disinflation due to an economic recession. The main risk nevertheless is that the Fed may have underestimated policy lags, and that 2023’s growth could be curbed more than anticipated by the 2022’s sharp monetary tightening. The risk of policy mistake remains high.
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“La Fed non è ancora pronta per una pausa”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 febbraio 2023
A cura di Thomas Costerg, Senior US Economist di Pictet Wealth Management. La nostra view è che la Fed continuerà ad aumentare i tassi di interesse con incrementi di 25 punti base e che il tasso sui Fed funds si assesterà leggermente al di sopra del 5% entro maggio 2023; da qui, poi, la Fed farà una pausa e manterrà i tassi stabili fino alla fine dell’anno. È probabile che la Fed si opponga alle attuali previsioni di mercato di tagli dei tassi a partire da luglio. A nostro avviso, l’asticella per tagliare i tassi è alta e probabilmente richiederebbe diversi mesi di perdita netta di posti di lavoro, cosa che sembra improbabile prima dell’inizio del 2024. In questa fase, la Fed è più preoccupata per una ri-accelerazione dell’inflazione che per una forte disinflazione dovuta a una recessione economica. Il rischio principale, tuttavia, è che la Fed possa aver sottovalutato i ritardi delle politiche e che la crescita del 2023 possa essere frenata più del previsto dalla forte stretta monetaria del 2022. Il rischio di un errore di politica monetaria resta quindi elevato. È probabile che, mercoledì, la Federal Reserve aumenti i tassi di 25 punti base, che rappresenterebbe una riduzione del ritmo dei rialzi, dopo i 50 punti base di dicembre e i 75 punti base di novembre. La principale, e probabile, spiegazione di questa flessione dovrebbe essere il rallentamento delle recenti letture dell’inflazione, che potrebbe rendere la Fed meno preoccupata. Ci sono anche segnali di rallentamento dei consumi privati, soprattutto a ridosso del periodo natalizio, che suggeriscono che la domanda stia tornando ad allinearsi maggiormente con l’offerta. È probabile, inoltre, che la Fed indichi di tenere conto dei lunghi ritardi della politica monetaria, dopo i forti rialzi dei tassi del 2022. È importante notare che la Fed è concentrata sul mercato del lavoro statunitense, continuando a temere che rimanga troppo rigido, con la conseguenza che i salari potenzialmente resilienti alimentino l’inflazione dei servizi. In particolare, le aperture di posti di lavoro JOLTS (Job Openings and Labour Turnover Survey) sono ancora troppo elevate, soprattutto rispetto al numero di disoccupati. Questo è il motivo per cui riteniamo molto improbabile che la Fed si appresti a breve a sospendere i rialzi dei tassi. È probabile che la Fed intenda continuare a spingere i tassi oltre il 5% nel breve, in linea con il dot plot di dicembre (che indicava un tasso terminale del 5,1% quest’anno). Una delle incertezze principali della riunione di mercoledì sarà il modo in cui Powell valuterà l’evoluzione delle condizioni finanziarie. Il rischio primario è che Powell esprima, da “falco”, il suo disappunto per il recente allentamento delle condizioni finanziarie e per il forte aumento dei prezzi azionari registrato in questo primo mese dell’anno. Nella riunione di dicembre, Powell aveva insistito sulla trasmissione della politica monetaria statunitense attraverso i mercati finanziari.
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