L’epopea assiro-babilonese – Da Gilgamesh alla Torre di Babele di Luigi Angelino
Posted by fidest press agency su giovedì, 2 febbraio 2023
Verso le origini misteriose e lontane della civiltà umana. Un libro di Stamperia del Valentino. Nel saggio introduttivo del volume L’epopea assiro-babilonese – Da Gilgamesh alla Torre di Babele di Luigi Angelino (I Polifemi, Stamperia del Valentino), Edoardo Tinto ci parla della storia assiro-babilonese, ma anche della loro stupefacente religione, spiega infatti che essa “si basava in massima parte sulla loro famosa dottrina. I sacerdoti assiri – che erano propriamente detti Caldei – rappresentavano nello stesso tempo i loro savi, detentori del sapere. Questi, come narra Diodoro Siculo, affermavano di antivedere il futuro”. E non solo, interpretavano i sogni, spiegavano i fenomeni della natura e “presagivano il bene e il male agli uomini e alle nazioni”.Le scoperte archeologiche nell’area mesopotamica hanno contribuito a farci comprendere lo sviluppo culturale di questa civiltà. Prima del diciannovesimo secolo le conoscenze di cui disponevamo si basavano su fonti greche ed ebraiche non proprio attendibili.L’epopea di Gilgamesh, che è da considerarsi il testo più importante della tradizione assiro-babilonese giunto fino a noi, fu scoperta a metà Ottocento e narra le imprese del mitico re di Uruk, descrivendo fatti mitizzati, risalenti alla fine del terzo millennio a.C., ma secondo alcuni interpreti anche più antichi. Profonda è l’influenza che questo testo ha avuto sugli scritti biblici, soprattutto sui primi cinque libri della tradizione masoretica. Il legame della cultura assiro-babilonese con quanto narrato nella Bibbia è ancora più evidente nel racconto della torre di Babele, divenuta il simbolo della superbia umana a cui corrisponde la punizione divina della confusione degli idiomi. L’epopea di Gilgamesh e la torre di Babele ci portano verso un’epoca lontana e misteriosa, alle origini della civiltà umana, di cui ancora sappiamo troppo poco.“Epopea di Gilgamesh è il titolo attribuito dagli studiosi moderni a un ciclo epico di ambientazione sumerica, che risale in maniera presuntiva a circa 4.500 anni fa, in quanto la data di elaborazione più probabile è individuata tra il 2600 e il 2500 a.C.”, spiega Angelino. La redazione del poema avvenne in caratteri cuneiformi su tavolette d’argilla di diverse versioni, e sono giunte fino ai nostri giorni seguendo varie vie e provenienze. Composto secoli prima dell’Iliade e dell’Odissea, “costituisce il più antico e significativo esempio di elevazione spirituale della civiltà umana” in grado di influenzare non solo le varie culture successive, ma la stessa Bibbia. Saggio introduttivo: Edoardo Tinto Collana: I Polifemi Prezzo: € 12,00 Pagine: 94
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