Scuola: Tagli, dopo presidi e Dsga tocca ai collaboratori scolastici: 700 in meno, 147 solo in Campania
Posted by fidest press agency su giovedì, 2 febbraio 2023
Il dimensionamento scolastico colpisce ancora: il ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato alla Conferenza delle Regioni l’esigenza di trovare un’intesa entro la prossima primavera su quali scuole accorpare e dove tagliare quindi centinaia di posti come dirigente scolastico, direttore dei servizi generali e amministrativi, ma anche come collaboratore scolastico. In caso contrario, se non si dovesse raggiungere l’intesa, decideranno direttamente da viale Trastevere entro giugno 2023. Una delle situazioni più preoccupanti è quella della Campania: riferisce oggi Il Mattino che si prevedono 146 accorpamenti di istituti, quindi il taglio di 292 presidi e Dsga, ma anche di ben 500 collaboratori scolastici. “Le fusioni – scrive la stampa specializzata – sono concentrate nel Mezzogiorno (70% del totale) a causa del calo demografico e di una situazione preesistente più frammentata”.Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “invece di prendere al volo l’occasione d’oro della diminuzione del tesso di denatalità e abbinarvi il sostegno dei miliardi del Pnrr alla scuola, si sta procedendo in direzione opposta. Non si possono tagliare le scuole autonome e le unità di personale che vi lavorano, ma occorre sdoppiare le classi, ridurre il numero alunni per classe, aumentare gli organici di insegnanti e Ata, a cominciare dall’organico aggiuntivo che abbiamo avuto nell’ultimo biennio e che è venuto meno nel periodo del massimo bisogno, quale è quello del Pnrr che sta portando progetti e masse di lavoro nei nostri istituti scolastici senza precedenti.” “Chi organizzerà i progetti europei, chi predisporrà i bandi per gestire centinaia di milioni di euro assegnati ad ogni scuola per combattere l’abbandono precoce degli studi, per digitalizzare le scuole e metterle in sicurezza? Sul personale Ata, poi, stiamo rasentando la follia: abbiamo cancellato più di 50 mila posti negli ultimi dieci anni, mentre il lavoro con l’autonomia nelle segreterie e nei locali scolastici è triplicato. Come si può garantire un servizio di qualità in queste condizioni?”, conclude Pacifico.
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