Certificati Anagrafe. Verso lo sfascio?
Posted by fidest press agency su domenica, 5 febbraio 2023
E’ noto il problema dei passaporti che le questure non riescono a consegnare in tempi civili. Dovunque, bene che vada, si riesce a prendere un appuntamento dopo 3 o 4 mesi. Il tema è all’ordine del giorno del ministero del Turismo, dopo che i danni del settore sono miliardari. Vedremo se troveranno una soluzione.Meno noto, ma esistente, il problema carte d’identità elettroniche dove, in molte amministrazioni, fanno patire mesi per prendere appuntamenti e consegnarle.I sistemi vigenti sono: online e in presenza. Diversi Comuni si sono organizzati per conto loro e, comunque, esiste il servizio di Anagrafe nazionale.Però, a differenza di come è stato fino alla fine dell’anno scorso, è fruibile solo da chi chiede un certificato per se stesso o per i propri familiari: una circolare del ministero dell’Interno dello scorso 31 ottobre ne ha inibito (privacy) l’uso, per esempio, a edicole, tabaccherie , che svolgevano un notevole servizio di snellimento dei servizi anagrafici. Questo ha portato i servizi in presenza degli uffici anagrafe ad essere più indispensabili di prima. Ma questi servizi non sono all’altezza perché, tra onda lunga del covid e la diffusione del lavoro cosiddetto agile (smart working) molte amministrazioni non hanno personale per far fronte a questi aumenti di richieste agli sportelli. La situazione è a “macchia di leopardo” anche perché alcuni Comuni non si sono adeguati alla circolare del ministero e aspettano di essere “richiamati all’ordine”, magari facendo valere anche loro presunte autonomie in materia. Sarebbe opportuno che, con urgenza, tutte le parti interessate si ritrovassero e decidessero una linea unica nazionale da – sempre con urgenza – far approvare da governo e parlamento. Se si va avanti a circolari, interpretazioni e “autonomie”, crediamo che avremo solo una crescita di utenti/vittime. Vincenzo Donvito Maxia http://www.aduc.it
Rispondi