Fixed income: perché proteggersi con la copertura valutaria quando si investe oltreoceano
Posted by fidest press agency su martedì, 7 febbraio 2023
A cura di Mickael Benhaim, Head of Fixed Income Investment Strategy & Solutions di Pictet Asset Management. Dopo la pandemia, le politiche monetarie delle Banche Centrali hanno preso strade divergenti, innescando così brusche fluttuazioni sui mercati finanziari.In quella che l’ex governatore della Bank of England, Mervyn King, descrive come un’epoca di “radicale incertezza”, questa volatilità ha messo a dura prova gli investitori, soprattutto quelli che investono oltreoceano.L’allocazione di investimenti in asset oltreoceano spalanca un mondo di opportunità che altrimenti non sarebbero disponibili, oltre a rendere il portafoglio più resiliente grazie alla diversificazione del rischio. Tuttavia, comporta alcune complicazioni aggiuntive, in quanto gli investitori acquistano, oltre all’attivo sottostante, anche la valuta in cui lo strumento è denominato.E le valute, si sa, sono creature bizzarre, perché possono essere volatili e imprevedibili, potenzialmente in grado di influenzare i rendimenti del portafoglio sia in positivo che in negativo. L’anno passato, i tassi di cambio sono stati caratterizzati da movimenti che si verificano una sola volta per generazione. Lo yen, ad esempio, ha perso un quinto del suo valore contro il dollaro, toccando il minimo degli ultimi 32 anni, mentre la sterlina è crollata al minimo degli ultimi 37 anni contro il dollaro. L’euro ha avuto un andamento migliore, ma è comunque sceso al livello più basso degli ultimi 20 anni rispetto alla valuta statunitense.Ciò significa che un investitore statunitense che non avesse coperto il rischio valutario, avrebbe visto facilmente dissolversi qualsiasi plusvalenza degli asset a reddito fisso sottostanti.Quest’anno, però, potrebbe rappresentare un’eccezione. L’esperienza insegna che le principali valute mondiali, come l’euro, oscillano al rialzo o al ribasso di circa il 10% l’anno, il che le rende mediamente più volatili del 30% rispetto ai titoli di stato statunitensi, ma con metà della volatilità delle azioni.Questo è il motivo per cui gli investitori nel reddito fisso potrebbero optare per la copertura dei loro portafogli dal rischio valutario.Le brusche oscillazioni di quest’anno nel mercato valutario hanno evidenziato come la copertura valutaria possa talvolta rivelarsi controproducente nel mercato del reddito fisso. Nei primi mesi di quest’anno, la copertura valutaria non ha riservato grandi differenze di performance per gli investitori giapponesi nei Treasury USA. Tuttavia, dato che il dollaro è stato significativamente apprezzato rispetto allo yen, gli investimenti senza copertura hanno sovraperformato rispetto alle loro controparti con copertura.Gli investitori fortemente convinti dell’andamento futuro della loro valuta di base possono facilmente passare da una classe di azioni a un’altra, mantenendo l’investimento nelle asset class sottostanti. È importante ricordare, tuttavia, che le classi di azioni con copertura valutaria non possono eliminare completamente i rischi associati ai movimenti nei tassi di cambio. Anche il costo della copertura valutaria può oscillare (si veda la Figura 5), con conseguente impatto sui rendimenti del portafoglio. Il costo di un veicolo di investimento con copertura valutaria ha tre componenti. (abstract by bc-communication.it
Rispondi