Roma da lunedì 27 febbraio, presso il Teatro Parioli,via Giosuè Borsi 20, per quattro lunedì consecutivi, Veronica Pivetti ci porterà alla scoperta della vita e delle opere dei grandi compositori italiani. Intrecciando vicende reali e trame fantasiose, scopriremo i segreti de Il barbiere di Siviglia, l’incantevole favola di L’elisir d’amore, le passioni di Rigoletto e le novità narrative de La Bohème. Il pubblico avrà l’occasione di ascoltare e cantare le arie più famose, eseguite dal vivo dai giovani artisti di Fabbrica, Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma.Sul palco, si alterneranno ospiti prestigiosi, diversi per ciascuna serata: apre il ciclo di incontri Cecilia Gasdia, tra le più affermate cantanti liriche italiane e sovrintendente della Fondazione Arena di Verona; seguono il direttore artistico del Festival Donizetti Opera di Bergamo Francesco Micheli, il celebre baritono Leo Nucci e l’acclamato tenore Fabio Armiliato. Attraverso il racconto teatrale, si ripercorreranno così le gioie e dei dolori di personaggi immortali che ancora oggi, dopo oltre 400 anni, hanno il potere di incantare gli spettatori. “Nessun Dorma – invito all’opera” è un progetto prodotto da Garbo Produzioni, in collaborazione con il Teatro Parioli e i giovani artisti di Fabbrica, Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma.Calendario delle serate e degli ospiti: 27/02 – Rossini, “Il barbiere di Siviglia”. Ospite Cecilia Gasdia 06/03 – Donizetti, “L’elisir d’amore”. Ospite Francesco Micheli 13/03 – Verdi, “Rigoletto”. Ospite Leo Nucci 20/03 – Puccini, “La bohème”. Ospite Fabio Armiliato Prezzi € 10.00 – Abbonamento a tutti e quattro gli incontri € 30.00. Dal martedì al venerdì 10.00 – 13.30 e 14.30 – 19.00 Sabato e domenica 14.00 – 19.00 La biglietteria, nei giorni di spettacolo serale, dopo le 19.00 resterà aperta fino ad inizio spettacolo solo per le operazioni riguardanti lo stesso. Maggiori informazioni al link: http://www.ilparioli.it
Archive for 25 febbraio 2023
Teatro: “Nessun Dorma – invito all’opera”
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
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PGIM Fixed Income: Previsioni per il 2023 – Un insieme di sfide macro
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
A cura di Daleep Singh, Chief Global Economist, PGIM Fixed Income. Alcuni mesi fa, abbiamo riflettuto sulle peculiari sfide da affrontare nel formulare previsioni per un ciclo economico afflitto da una ripresa disomogenea dalla pandemia, dagli effetti a catena della guerra in Ucraina e dalla perdita di credibilità nella lotta all’inflazione delle maggiori banche centrali. In tale contesto, l’economia globale si è finora evoluta secondo le nostre aspettative: i dati retrospettivi e prospettici mostrano chiare tendenze al ribasso per l’inflazione dei beni e dei beni rifugio negli Stati Uniti, mentre l’inflazione dei servizi sta iniziando una graduale discesa man mano che la crescita dei salari mostra i primi segnali di rallentamento. Considerando l’impegnativo insieme di venti contrari appena descritto, continuiamo a ritenere elevato il rischio di recessione degli Stati Uniti nel 2023. Inoltre, riteniamo che una contrazione – se si materializzerà – sarà probabilmente più ampia rispetto al consenso. Lo sviluppo più incoraggiante dell’economia statunitense nell’ultimo trimestre è rappresentato dall’inflazione: quasi tutte le categorie di prezzi al consumo hanno mostrato una tendenza disinflazionistica negli ultimi tre mesi. L’inflazione dei servizi, esclusi gli alloggi, la categoria più importante per la Fed in quanto costituisce circa la metà della spesa per consumi di base, sta finalmente mostrando chiari segni di decelerazione che probabilmente continueranno nel 2023, con la moderazione dei salari nominali. Nel frattempo, i prezzi dei beni di consumo di base si stanno avvicinando a un ritorno alla deflazione vera e propria, grazie alla debolezza su larga scala di categorie precedentemente di grande richiamo, come i veicoli usati e le attrezzature per la casa. Sostenuti dall’effetto ritardato di un dollaro forte e dalla normalizzazione delle catene di approvvigionamento, riteniamo che la tendenza disinflazionistica dei beni di consumo di base continuerà nella prima metà del 2023. Per quanto riguarda la politica monetaria, gli sviluppi favorevoli dell’inflazione convalidano la recente riduzione del ritmo di inasprimento della Fed. Dall’attuale limite del 4,5%, ci aspettiamo che il tasso sui Fed fund raggiunga il 5% entro la riunione di marzo, anche se i rischi restano sbilanciati verso l’alto se il mercato del lavoro dovesse rimanere più rigido – e i prezzi dei servizi più alti – più a lungo di quanto attualmente previsto. Il nostro scenario di base prevede che l’indice dei prezzi PCE scenda al 2,5% entro il quarto trimestre del 2023, consentendo alla Fed di orientarsi verso una posizione più neutrale nel contesto di una recessione economica, con tagli dei tassi di 50-75 punti base entro la fine del 2023. A differenza degli Stati Uniti, l’Europa si trova di fronte ad una concreta e netta possibilità di entrare in stagflazione. Dovendo procedere tra la persistente inflazione nel settore energetico e la perdita di slancio della crescita, i funzionari della BCE hanno inviato un messaggio eccezionalmente aggressivo, se non addirittura confuso, durante l’ultima riunione, affermando contemporaneamente l’intenzione di dipendere dall’andamento dei dati e fornendo una forward guidance esplicita dei successivi aumenti dei tassi nelle prossime riunioni. Detto questo, la politica fiscale offre un barlume di speranza per l’Europa, poiché il boom economico prebellico lascia ai governi nazionali un certo margine di manovra per sostenere le famiglie e le imprese a combattere la crisi energetica senza espandere significativamente i deficit fiscali. Inoltre, nazioni come l’Italia e la Spagna continueranno a beneficiare dei fondi UE di nuova generazione fino al 2027 e potrebbero essere messi a disposizione ulteriori finanziamenti per le economie dell’Europa centrale e orientale più esposte allo shock energetico russo.Dall’altra parte della Manica, la stabilità finanziaria nel Regno Unito sembra essere in gran parte recuperata grazie alla rinnovata credibilità istituzionale data dal nuovo governo e dal ripristino della politica fiscale. Per concludere, il nostro quadro di riferimento fondamentale finalizzato a comprendere le cause della recessione rafforza le nostre previsioni negative sull’economia globale per il prossimo anno. Detto questo, la probabilità che si verifichino scenari più rosei, tra cui un “atterraggio morbido” della crescita che torni ai livelli mediani negli Stati Uniti, o addirittura un boom del “PIL nominale” trainato dagli ingenti investimenti pubblici legiferati nell’ultimo anno, è aumentata negli ultimi mesi, in particolare con l’inflazione in calo dal recente picco. Questi sviluppi positivi offrono ai funzionari di politica monetaria una maggiore flessibilità per guidare l’economia globale verso una continua espansione, anche in un contesto caratterizzato da continui e persistenti shock, il che ci fa propendere verso un orientamento umile e aperto a un’ampia gamma di risultati nel corso dell’anno. (abstract by http://www.verinieassociati.com)
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Reddito fisso: dove trovare valore e come investire in questa asset class nel 2023
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
A cura di Ryan Staszewski, portfolio manager e gestore del fondo Threadneedle (Lux) European Strategic Bond di Columbia Threadneedle Investments.Dopo un 2022 doloroso per il reddito fisso, con l’inizio del nuovo anno questa asset class vede il ritorno di un rendimento interessante, che era mancato per la maggior parte dell’ultimo decennio. Di conseguenza, offrendo rendimenti ragionevoli rispetto al rischio, riteniamo che questa asset class assuma valore per gli investitori che desiderano adottare un approccio equilibrato e diversificato agli investimenti. Nel breve periodo, riteniamo che la traiettoria dell’inflazione continuerà a impattare le scelte di investimento e che le condizione macroeconomiche porteranno ad una grande dispersione dei rendimenti. In un simile scenario, siamo convinti che per il settore del credito un approccio attivo sia desiderabile, in quanto questa asset class offre notevoli opportunità di sovraperformance, date le sue dimensioni (il numero di emittenti), la sua natura relativamente poco liquida e il livello di inefficienza dei prezzi all’interno del mercato. In Columbia Threadneedle, da gestore attivo siamo consapevoli che i diversi segmenti del mercato del reddito fisso hanno performance differenti a seconda della fase del ciclo economico e cerchiamo, di conseguenza, di massimizzare il reddito e i rendimenti allocando il comparto del mercato che offre le migliori opportunità corrette per il rischio.In presenza di una recessione lieve, che rimane ad oggi il nostro scenario di base, e di un chiaro e strutturato percorso di crescita, tassi d’interesse più elevati per un periodo più lungo non implicano direttamente una debolezza degli utili societari o all’ampliamento degli spread creditizi. Infatti, anche qualora gli utili societari fossero più modesti, questo potrebbe non costituire una grande preoccupazione per la qualità del credito, soprattutto se si considera che i bilanci societari e bancari godono ad oggi di ottima salute. Tuttavia, qualora l’inflazione non dovesse rientrare, le Banche Centrali si vedrebbero costrette ad aumentare i tassi in modo più aggressivo e a mantenerli alti più a lungo. Al momento guardiamo con interesse l’investment grade europeo, che viene scambiato a buon mercato rispetto alle obbligazioni denominate in dollari. Inoltre, gli spread di credito IG sono ampiamente tornati in linea con le medie di lungo periodo, scambiando a livelli ragionevoli, e offrono ad oggi un’adeguata compensazione agli investitori sulla base della nostra ipotesi di base, secondo cui la traiettoria dell’inflazione è più bassa e qualsiasi potenziale recessione sarà lieve. Rispetto al mercato USA, siamo moderatamente costruttivi sulla duration, in particolare sulle valutazioni dei Treasury USA. Riteniamo, infatti, che gli Stati Uniti abbiano superato la fase di aumento dell’inflazione e che si possa raggiungere un atterraggio morbido, il che significa che siamo molto vicini alla fine del ciclo di rialzo. Da ultimo, in una prospettiva di medio termine, gli spread dei mercati emergenti si posizionano nella media ma ci sono buoni motivi per essere ugualmente costruttivi su questa asset class. (Abstrct fonte: BC Communication)
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T. Rowe Price – Un anno di guerra in Ucraina: l’impatto sui mercati
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
A cura di Razan Nasser, Credit Analyst, T. Rowe Price. Il 24 febbraio 2022, l’invasione russa dell’Ucraina ha dato inizio al conflitto più significativo in Europa dalla Seconda guerra mondiale, non solo per la crisi umanitaria che ne è derivata, ma anche come catalizzatore di uno sconvolgimento dei mercati economici e finanziari in Europa e altrove. L’economia di guerra in Ucraina continua a imporre sfide significative, con un prodotto interno lordo (PIL) che, secondo le stime, si è ridotto di oltre il 30% nel 2022. Quest’anno a causa dei continui attacchi alle infrastrutture e alla carenza di energia, prevediamo che l’attività economica si contrarrà ancora, anche se a un tasso a una sola cifra. Questo potrebbe rappresentare il primo passo verso la ristrutturazione, con un probabile significativo haircut del debito. Finora, i danni alle infrastrutture sono stati enormi. Le pesanti ed estese sanzioni hanno causato un notevole indebolimento dell’economia russa, con una contrazione di circa il 3% del Pil prevista per il 2022. Quest’anno ci aspettiamo un ulteriore indebolimento mentre prevediamo che l’economia russa si assesterà a un livello di crescita significativamente inferiore nel lungo periodo. Tuttavia, è importante notare che la Russia è un grande esportatore di petrolio e gas, dunque sarà più difficile isolarla rispetto al resto del mondo. L’economia dell’Eurozona si è indebolita, ma non così profondamente come si temeva subito dopo l’invasione dell’Ucraina. L’infrastruttura europea per il gas è stata creata per ricevere le importazioni dalla Russia attraverso i gasdotti, e per cambiare questa situazione ci vorranno tempo e denaro. Le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti e dal Qatar offrono una potenziale alternativa, ma è improbabile che l’offerta sia sufficiente a soddisfare la domanda europea oltre il breve termine. In Europa, inoltre, la capacità di trattamento delle importazioni di GNL è limitata e, sebbene siano previsti piani per la costruzione di nuove infrastrutture di trattamento, è probabile che ci vorranno diversi anni per completare queste opere. In questo contesto, riteniamo che i Paesi europei continueranno probabilmente a dover affrontare sfide per ottenere combustibili fossili sufficienti a soddisfare la domanda nell’inverno 2023-2024 e oltre. In linea con le altre materie prime, i prezzi dei cereali sono scesi dai massimi grazie ai raccolti abbondanti e all’accordo sul grano stipulato tra Ucraina e Russia. Tuttavia, questo potrebbe essere un alleggerimento solo a breve termine, poiché l’accordo deve essere rinnovato a marzo. In assenza di un percorso chiaro verso la fine delle ostilità, è probabile che la guerra prosegua con implicazioni continue per l’economia e i mercati delle materie prime. Prevediamo, dunque, che l’economia ucraina continuerà ad affrontare sfide significative e che, in futuro, si prospetti un’ampia ristrutturazione del debito. (abstract by http://www.verinieassociati.com)
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Codici: anomalie bancarie, come riconoscerle e come difendersi
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
La mancata osservazione di una legge o una interpretazione sbagliata. È così che nascono le anomalie bancarie, inconvenienti dalle conseguenze importanti per quei consumatori che, ad esempio, sottoscrivono un mutuo o un prestito con un istituto. L’associazione Codici invita alla massima attenzione.“Le anomalie bancarie – dichiara Livio De Miranda, consulente esperto di anomalie bancarie – possono generare ammanchi sul conto corrente inaspettati e di varie entità. Quando sono consistenti, è più facile individuarli, quando invece sono piccoli, è più complicato notarli, saltano fuori dopo alcuni mesi, quando la somma nel frattempo è cresciuta. Tra le anomalie bancarie più diffuse c’è il calcolo errato del debito maturato da un correntista. Cosa succede in questi casi? A volte le banche adottano azioni per recuperare più soldi di quanto dovuto, in altri il tasso di interesse passivo viene alzato. Un’altra situazione da tenere in considerazione è quella dell’anatocismo. Parliamo del calcolo di interessi su interessi già maturati ignorando quanto disposto dalla legge ed i limiti che non possono essere superati per la richiesta di ulteriori somme a copertura del debito. Le problematiche e le insidie, come si vede, sono tante. Spesso sono questioni quasi da addetti ai lavori ed anche per questo sono tanti i consumatori che si ritrovano in difficoltà, improvvisamente e inconsapevolmente. È per questo che è opportuno seguire alcuni accorgimenti per evitare problemi. Il primo passo da compiere per tutelarsi è quello di verificare con attenzione il contratto proposto. Non sempre le condizioni sono di facile comprensione, quindi può essere utile rivolgersi ad un esperto. Da un’analisi della documentazione informativa è possibile, infatti, fare chiarezza sulle rate da pagare, le spese accessorie da sostenere, i costi variabili e potenziali. Una verifica del genere permette di avere un quadro preciso della situazione, il che significa evitare brutte sorprese e spiacevoli inconvenienti nei mesi successivi, ritrovandosi così da un prestito o un mutuo all’apparenza vantaggiosi a un contratto difficile da rispettare, se non addirittura viziato da irregolarità”. “In un momento così difficile sul piano economico – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – è fondamentale proteggere i propri risparmi. È bene controllare cosa si firma con la banca, se la documentazione è corretta e se quanto sottoscritto viene rispettato. Da parte nostra l’attenzione è massima per tutelare i consumatori”.In caso di anomalie bancarie è possibile rivolgersi all’associazione Codici telefonando al numero 065571996
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Accordo di collaborazione tra l’Università di Camerino e la Fondazione Lions
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Camerino E’ stato firmato stamattina in Ateneo l’accordo di collaborazione tra l’Università di Camerino e la Fondazione Lions per la Solidarietà del Distretto 108A. A sottoscrivere il documento il Rettore Unicam Claudio Pettinari e la Presidente della Fondazione Lions Clubs per la Solidarietà Francesca Romana Vagnoni, alla presenza tra gli altri del Direttore Generale Unicam Andrea Braschi e del Governatore del Distretto 108A Francesca Ramicone.“Lions Clubs International – sottolinea la Presidente della Fondazione Vagnoni – Associazione Internazionale per la solidarietà, la sussidiarietà, la promozione sociale e civile, particolarmente apprezzata per efficienza ed efficacia nei suoi interventi in tutto il mondo nelle cause globali quali vista, giovani, attività umanitarie, diabete, cancro infantile, fame, ambiente pone sempre al centro attività umanitarie intese a migliorare le condizioni di vita nel mondo. In questo caso, i Lions intendono dare un contributo fattivo alla ricostruzione del centro storico della città di Camerino e al contestuale ripopolamento della città da parte degli studenti universitari che da sempre sono il motore vivace e dinamico delle attività camerti”. Proprio per questo, grazie alla raccolta fondi mondiale promossa nel 2016 dalla sua Fondazione Internazionale e coordinata dal Comitato Nazionale Lions per il terremoto Centro Italia, Lions Clubs International finanzierà la costruzione di una nuova sala studio, un progetto di grande e concreto valore del costo di oltre 600.000 euro, nell’aria cortiliva dell’ex dipartimento di Chimica, attualmente in corso di ristrutturazione, che ospiterà i laboratori didattici e le aule dei corsi di laurea di Chimica e Farmacia.
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Mezzogiorno, inaugurato il più grande polo formativo dell’Italia sud-orientale
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Nascita del più grande polo formativo dell’Italia sud-orientale: il progetto è di Icotea, istituto di formazione accreditato dal MIUR, che ha inaugurato un innovativo hub universitario di 7000 mq nel cuore verde di Modica (RG), città patrimonio Unesco e culla del Barocco. L’obiettivo è diventare punto di riferimento per l’alta formazione in tutto il bacino del Mediterraneo, creando le condizioni per trattenere i talenti locali nel sud Italia: l’offerta formativa comprende lauree, master e diplomi di specializzazione inseriti in una struttura polifunzionale che punta sulla crescita completa degli studenti: oltre alle 22 aule e 5 laboratori, sarà possibile svolgere attività sportive e culturali grazie alle palestre, al teatro e agli spazi espositivi.Un’operazione di rilancio del territorio che punta anche all’internazionalizzazione della Sicilia, attirando studenti dall’estero offrendo un’esperienza di istruzione di alto livello in un contesto ricco di storia, arte e cultura all’insegna dello “slow study”: in questo senso è stata già avviato il progetto “Marco Polo-Turandot”, scambio formativo con le università cinesi.
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Cinema: Uno strumento per insegnare?
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Dal 27 febbraio al 3 marzo in Basilicata, è organizzato in collaborazione con l’associazione CineCreando, diretta da Giuseppe Di Sabato. School Experience vuole coinvolgere i più giovani attraverso strumenti a loro vicini, spingendoli ad affrontare temi attuali e importanti. Tanti gli appuntamenti previsti in questa terza tappa per gli oltre 5mila ragazzi della provincia di Potenza e Matera, organizzati da un team di oltre 20 professionisti di Giffoni che, per una settimana, si trasferirà a Montescaglioso per seguire e gestire tutte le attività. A partire da una troupe che darà vita a un vero e proprio set cinematografico. Il cinema è divertimento, fuga dalle difficoltà di tutti i giorni, è arte, ma è anche uno strumento per avvicinarsi alla letteratura, alla storia o alla contemporaneità. Un fenomeno che stimola discussioni su temi importanti, un mezzo potente che ogni giorno entra nelle case con le sue immagini. Ed è soprattutto un alleato fondamentale della didattica. Lo dimostra, ancora una volta, School Experience 3 che, dopo aver coinvolto oltre 4mila bambini e ragazzi provenienti dagli istituti scolastici da Frosinone e Latina (Lazio), arriva a Montescaglioso (Basilicata). Il festival è organizzato da Giffoni, realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola e promosso da Ministero della Cultura – Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo e Ministero dell’Istruzione e del Merito.A fare di questo festival un evento unico sono le giurie, composte da bambini, ragazzi e giovani adulti. Saranno loro a valutare i film e gli short-movie in concorso, selezionati tra un rosa di oltre 1000 produzioni, dedicati a un pubblico dai 3 ai 20 anni e proposti al Cine-teatro Nicola Angrisani di Montescaglioso. Grande spazio, quindi, ai lungometraggi (Feature Experience) e cortometraggi (Short Experience) realizzati da professionisti italiani e stranieri, oltre a una competizione riservata alle opere prodotte da scuole o da associazioni culturali divise per fasce d’età: Your Experience +3 (dai 3 ai 10 anni), Your Experience +11 (dagli 11 ai 13 anni) e Your Experience +14 (dai 14 ai 20 anni). Non mancheranno i lab pensati per ragazzi e insegnanti. Il primo, DIGITAL PROF, si pone nell’ambito delle attività che School Experience propone per la formazione del corpo docente. L’obiettivo è quello di consolidare le competenze digitali, non solo degli studenti, ma anche degli stessi maestri, professori e dirigenti. MOVIE LAB, invece, è una lezione di cinema interattiva per guidare i giovani alla comprensione del linguaggio audiovisivo, dando loro la possibilità di costruire una scena cinematografica. E ancora, spazio alla realizzazione di uno short movie pensato e interpretato dagli stessi allievi lucani. I ragazzi si misureranno con le fasi di ideazione e produzione di un cortometraggio. Il progetto vedrà la partecipazione degli autori e dei professionisti della video factory di Giffoni. Il lavoro sarà presentato nella serata finale della terza tappa, in programma venerdì 3 marzo al Cine-teatro Nicola Angrisani di Montescaglioso. School Experience – a cura della direttrice scientifica Antonia Grimaldi del team di Giffoni – continuerà dal 19 al 25 marzo a Nuoro e Tonara (Sardegna) e dal 17 al 21 aprile a Giffoni Valle Piana (Campania), dove il progetto si concluderà con un evento ospitato nella Multimedia Valley.
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Scuola: Valditara sogna lo studiolo a scuola per ogni docente
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
“Mi piacerebbe che ogni docente avesse un suo studiolo a scuola, una postazione con un pc, una libreria, dove poter preparare le lezioni, ricevere i genitori, fare ricerca. Una scuola intelligente è una scuola che crea serenità nell’apprendimento e nell’insegnamento”. A dichiararlo è stato oggi il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, nel presentare una manifestazione sull’innovazione della scuola. Anche al sindacato Anief piacerebbe che ogni insegnante operasse a scuola in contesti moderni e più congeniali alla formazione degli alunni, per realizzare al meglio la sua funzione di docente: certamente più di un passo in avanti può essere fatto utilizzando i miliardi del Pnrr, una parte dei quali dedicati proprio all’innovazione tecnologica degli istituti.“La pandemia ci ha ricordato quanto tre anni fa eravamo indietro nelle connessioni e nel grado di digitalizzazione degli istituti scolastici – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – , dobbiamo dare atto ai governi di quegli anni di avere investito tanto per digitalizzare le scuole, con buoni risultati che hanno portato, anche grazie all’azione del sindacato, ad una didattica a distanza più efficace di quella comunque già soddisfacente approntata durante il periodo del lockdown da Covid. Ben venga, quindi, un ulteriore salto qualitativo a livello di didattica innovativa”. “Diventa tuttavia ancora più urgente – continua Pacifico – che il personale scolastico, docenti e Ata, venga rispettato anche a fine mese: quando, tra due giorni, giovedì mattina, quasi un milione e mezzo di docenti e amministrativi riceveranno lo stipendio si ritroveranno un esiguo elemento accessorio una tantum, pari alla miseria dell’1,5 per cento dello stipendio.
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Scuola: Contrattazione 2019/21: per Anief la formazione va svolta nell’orario di servizio
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Proseguono gli incontri per definire il prossimo contratto del personale della scuola. Appena concluso incontro in Aran, con la delegazione Composta da Chiara Cozzetto e Daniela Rosano, in cui l’Anief ha presentato la sua proposta di modifica alla parte normativa e in particolare riguardo il tema della funzione del docente. Anief ha chiesto una revisione delle attività funzionali all’insegnamento in cui inserire in modo esplicito le attività previste per il Glo e far figurare la formazione in modo strutturato e organico. “È impensabile che la formazione sia svolta al di fuori degli obblighi contrattuali già previsti e senza alcuna retribuzione aggiuntiva – commenta il presidente Pacifico – la formazione è centrale nella vita professionale di tutti i lavoratori della scuola, ma deve essere retribuita, come ci ha ricordato una sentenza della Corte di Giustizia Europea. E va necessariamente svolta durante l’orario di servizio e senza ore aggiuntive. Ricordiamo inoltre che un docente su quattro è precario ed ha gli stessi diritti-doveri del collega di ruolo, è giunta l’ora che si assegni la Carta del docente.”
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Telemarketing, Garante: il “no” dell’utente va registrato subito
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Il Garante privacy ha affermato il principio che se l’utente dice “no” alla telefonata commerciale indesiderata il call center o la società che lo ha contattato deve annotare subito la sua volontà e cancellare il nominativo dalle liste utilizzate per il telemarketing. Ha, quindi, multato Edison Energia. “Bene. Ottima notizia. Un principio sacrosanto considerato che ci sono persone che vengono perseguitate a vita dalla stessa società. Il punto, però, è che di queste sanzioni ne servirebbe una al giorno a giudicare dalle proteste che riceviamo. Il Registro delle Opposizioni è come se non esistesse. L’aver cancellato tutti i precedenti consensi non è servito a niente. Se dopo l’attivazione del nuovo Registro avvenuta il 27 luglio dello scorso anno c’è stata un’iniziale attenuazione delle telefonate moleste, in agosto e settembre, dall’autunno ad oggi c’è stata una ripresa esponenziale del telemarketing aggressivo” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Per questo urge una modifica della legge, servono sanzioni ancora maggiori, indennizzi per i consumatori molestati e bisogna che la chiamata a casa degli iscritti al Registro sia considerata per legge una pratica commerciale scorretta, sanzionabile anche dall’Antitrust, così da raddoppiare i controlli e le sanzioni” conclude Dona.
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«Non vogliamo essere gli “utili idioti” della sanità pubblica e del governo regionale in Sicilia
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Siano date le giuste risorse economiche per la salute dei cittadini che hanno bisogno di curarsi». Con queste semplici e lapidarie parole il presidente siciliano di Acap Salute (Associazione Centri Accreditati Privati Salute), dottore Salvatore Pizzuto, ha aderito, col sindacato regionale che ha guidato, allo sciopero della sanità accreditata privata siciliana. Lo sciopero e il corteo sono la conseguenza finale della serrata delle strutture convenzionate in Sicilia con il Servizio sanitario regionale siciliano, che hanno chiuso le saracinesche da martedì 21 febbraio per protestare contro la decisione dell’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo di ridurre i fondi della spesa sanitaria regionale 2022 di circa 30 milioni di euro. «Siamo presenti in oltre 400 Comuni in Sicilia – ribadisce Pizzuto – comprese aree montane e isole dove la sanità pubblica è assente. Ed è questo il premio? Riducendo l’assegnazione dei fondi alle strutture a noi che abbiamo lavorato anche durante la pandemia covid senza mai fermarci? È solo un gesto che esaspera tutta la sanità e tocca in particolare i singoli cittadini costretti, senza il nostro supporto, o ad affidarsi ai tempi biblici delle strutture pubbliche. Per esempio, per quanto riguarda l’ambito della Fisoterapia, noi copriamo, a differenza della sanità pubblica, l’intero territorio regionale siciliano. Senza di noi le conseguenze sono solo lunghe liste di attesa e i tempi di ripresa del cittadino». Da Acap accusano inoltre il governo del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani di «mancanza di una programmazione, l’applicazione dei contratti, il pagamento delle spese del 2022, l’uso dei fondi inutilizzati sul fronte dell’emodialisi, della radioterapia e delle liste d’attesa».
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Regioni: Cure essenziali, le nuove “pagelle”
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Ogni anno il Ministero della Salute valuta l’erogazione delle prestazioni sanitarie – i cosiddetti Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) – che le Regioni devono garantire ai cittadini gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket. «Si tratta di una vera e propria “pagella” per i servizi sanitari regionali – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – che permette di identificare Regioni promosse (adempienti), pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e bocciate (inadempienti)». Le Regioni inadempienti vengono sottoposte ai Piani di rientro, strumento che prevede uno specifico affiancamento da parte del Ministero della Salute che può arrivare sino al commissariamento della Regione. Solo 11 Regioni risultano adempienti: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto. Le altre 10 sono inadempienti: Abruzzo, Liguria, Molise e Sicilia con un punteggio insufficiente in una sola area; Basilicata, Campania, Provincia Autonoma di Bolzano, Sardegna, Valle D’Aosta con un punteggio insufficiente in due aree; la Calabria insufficiente in tutte le tre aree. «Nonostante il maggior impatto della prima ondata pandemica nel Nord del Paese – commenta il Presidente – anche la nuova “pagella” conferma sia il gap Nord-Sud, visto che solo la Puglia si trova tra le 10 Regioni adempienti, sia le condizioni estremamente critiche della sanità in Calabria». Interessante notare che se alcune Regioni occupano posizioni simili nelle tre aree, documentando livelli omogenei di adempimento/non adempimento, per altre esiste un’importante variabilità delle performance tra le aree. In particolare, alcune Regioni si collocano in posizioni identiche nelle tre aree (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio). Viceversa, altre Regioni occupano posizioni molto diverse nelle tre aree. Ad esempio, l’Umbria è in prima posizione per la prevenzione, in dodicesima per l’area distrettuale e in undicesima per quella ospedaliera; la Liguria in settima posizione per l’area distrettuale, in quattordicesima per quella ospedaliera e in diciannovesima per la prevenzione; la Lombardia è in terza posizione per l’area distrettuale, in quinta per quella ospedaliera e in quattordicesima per la prevenzione; la Provincia autonoma di Trento è in prima posizione per l’area ospedaliera, in terza per la prevenzione e in decima per l’area distrettuale. «Il lancio della nuova “pagella” – conclude Cartabellotta – proprio nell’anno della pandemia restituisce risultati inevitabilmente condizionati dalla gestione dell’emergenza COVID-19. Tuttavia, dalle nostre analisi emergono tre elementi fondamentali. Innanzitutto, il gap Nord-Sud non si è ridotto nonostante molte Regioni del Nord siano state colpite in maniera drammatica dalla prima ondata e, al tempo stesso, quelle del Sud siano state risparmiate grazie al lockdown; in secondo luogo, le Regioni settentrionali più colpite dalla pandemia hanno mostrato una differente resilienza, inevitabilmente condizionata dalla qualità del servizio sanitario regionale pre-pandemia; infine, la “sorella povera” della sanità, ovvero la prevenzione, è stata quella che ha pagato il conto più salato, in termini di erogazione di prestazioni essenziali».
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Techboard Group punta sul settore biomedicale
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Il primo passo è rappresentato dall’ottenimento della certificazione di qualità ISO 13485, indispensabile per operare in questo ambito, e dalla ratifica di un accordo di collaborazione con il Tecnopolo “Mario Veronesi” di Mirandola. Techboard Group per continuare a crescere punta sul biomedicale e sull’ulteriore specializzazione dei propri prodotti. L’azienda di via della Scienza a Modena, attiva da decenni nella progettazione e produzione di schede elettroniche, ha avviato un percorso che l’ha portata, recentemente, ad acquisire la certificazione di qualità ISO 13485, indispensabile per poter progettare e costruire soluzioni elettroniche per il biomedicale. In parallelo, Techboard Group ha siglato, tramite la Fondazione Democenter, un accordo di collaborazione con il Tecnopolo “Mario Veronesi” di Mirandola, fulcro del distretto per quanto riguarda la ricerca in ambito biomedicale. Il percorso che porterà l’azienda modenese a investire negli apparati dedicati al mondo della salute prevede anche una serie di investimenti in termini di organizzazione aziendale e di supporto alla clientela. “Una delle principali azioni previste nel 2023 riguarderà la riorganizzazione del nostro laboratorio – spiega Fabio Malagoli, CEO di Techboard Group. “Nei prossimi mesi avremo una struttura che ci permetterà di eseguire dei test di pre conformità. Ciò permetterà una importante riduzione del time to market, in quanto gli strumenti che andremo a utilizzare riusciranno ad aiutare gli ingegneri a effettuare modifiche in corso d’opera, senza ricorrere a laboratori esterni, con conseguente guadagno di tempo e riduzione dei costi. Così facendo saremo in grado di accompagnare i clienti nella redazione del fascicolo tecnico e nel suo mantenimento, a seconda di quelli che saranno anche i Paesi di sbocco: vendere un prodotto medicale in Europa, nel Nordamerica o in Asia richiede infatti specifiche molto diverse”. Puntare sul biomedicale per Techboard Group è una logica conseguenza del proprio percorso e del radicamento nel territorio. A Mirandola è presente uno dei principali distretti al mondo in cui operano aziende molto qualificate, che necessitano di prodotti elettronici di alta qualità e di partner che siano in grado di rispettare la costante evoluzione dei regolamenti e delle normative.
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FEM: Una dieta mirata riduce stress e ansia
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
La Fondazione Edmund Mach ha partecipato allo studio internazionale coordinato dalla University College Cork (Irlanda) che dimostra come la combinazione virtuosa di stile di vita e alimentazione incida sulla salute mentale delle persone. Focus dello studio sono gli psicobiotici, microrganismi benefici che si affiancano ai probiotici, e che operando lungo l’asse microbiota-intestino-cervello contribuiscono a migliorare le prestazioni del sistema nervoso umano. Da questa ricerca, che in FEM ha coinvolto l’ Unità di Metabolomica del Centro Ricerca e Innovazione con l’analisi dei biofluidi umani, arriva un’ ulteriore conferma dei benefici prodotti da questi microorganismi, compiendo un ulteriore passo nella direzione di un intervento preventivo o curativo attraverso l’alimentazione, di sindromi quali depressione, Alzheimer, autismo o disturbi da stress in generale. Dalla ricerca emergono, in particolare, 4 elementi principali della dieta che sono in grado di migliorare la salute mentale: gli acidi grassi omega-3, i polifenoli, le fibre e gli alimenti fermentati. Si può realizzare una dieta bilanciata, senza dovere assumere integratori, semplicemente associando ad una dieta mediterranea elevate dosi di alimenti fermentati, come crauti, yogurt, kefir e kombucha.
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Alla chirurgia toracica Eleonora Faccioli il premio “Sarno Leggio”
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Università di Padova. Grande successo per la Winter School dal titolo “Occupational diseases: focus on pulmonary/thoracic pathology” organizzata dalla Prof.ssa Fiorella Calabrese del Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica dell’Università di Padova con l’Associazione italiana ricerca patologie polmonari, e che ha visto la partecipazione attiva di medici specializzandi e specialisti, prevalentemente patologi, provenienti da vari stati dell’Unione Europea – Turchia, Romania, Francia, Portogallo, Gran Bretagna, Svizzera. Si sono potuti ascoltare gli ultimi aggiornamenti sulle patologie che insorgono o peggiorano in particolari ambienti di lavoro da parte di anatomopatologi toracici di spicco quali la Prof.ssa Françoise Galateau-Salle (Lione, Francia), referente internazionale per lo studio del mesotelioma, la Dott.ssa Ángeles Montero-Fernández (Manchester, UK), il Dott. Izidor Kern (Golnik, Slovenia) ed il Prof. Luka Brcic (Graz, Austria). Altri specialisti – chirurghi toracici, pneumologi, radiologi, medici del lavoro, medici legali, oncologi, storici della medicina – hanno tenuto delle letture inerenti alle loro specialità consentendo una visione multidisciplinare di queste patologie. Dai test di valutazione il gradimento di tutti i partecipanti è stato elevato, soprattutto perché la Winter School ha permesso di raggiungere l’obiettivo primario dell’iniziativa “SHAPING A WORLD-CLASS UNIVERSITY”, ovvero quello di creare network, collaborazione, non solo tra i partecipanti ma anche tra i partecipanti e i relatori. Nel corso di tale iniziativa è stato anche assegnato il premio di studio biennale sul mesotelioma pleurico “Saro Leggio”, promosso dall’Associazione Italiana Ricerca Patologie Polmonari (AIRPP) e patrocinato dall’Università degli Studi di Padova alla Dott.ssa Eleonora Faccioli, chirurgo toracico ricercatore del nostro Ateneo, che è stata selezionata tra i candidati in quanto meritevole per la produzione scientifica sul tema. La settimana si è focalizza sulle malattie toraciche che insorgono o peggiorano in particolari ambienti di lavoro. Sono causate infatti dall’esposizione a sostanze irritanti che possono avere durata ed effetti irreversibili, anche dopo la fine dell’esposizione. Per molte di queste patologie si sta registrando un sensibile aumento negli ultimi anni e nella prossima decade si assisterà anche ad un aumento delle forme più aggressive quali il mesotelioma maligno della pleura, legato all’esposizione all’asbesto (amianto). Sebbene gli agenti eziologici siano noti, spesso è difficile stabilire un nesso di causa ed effetto tra la malattia e l’esposizione professionale. La corretta diagnosi di tutte queste malattie richiede alta competenza ed esperienza e, nel complesso, grande collaborazione tra specialisti di varie discipline.
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Anemia e coagulopatie: esperti a confronto
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Anemia e coagulopatie sono patologie multifattoriali estremamente frequenti nella pratica clinica ospedaliera e non ed, in ragione di ciò, il loro inquadramento diagnostico è molto importante ai fini di una terapia appropriata. Se ne parlerà il 24 febbraio a Napoli all’ Ospedale del Mare in un evento dal titolo ” attualità su anemie e coagulopatie, confronto tra gli specialisti ” ideato ed organizzato dal dottore Giampiero Nitrato Izzo, dirigente ematologo dell’ Ospedale del Mare ASL Napoli 1 Centro, presidente del corso dott ssa Maria Corvino. Il convegno ha l’obiettivo di fornire un inquadramento delle anemie e delle coagulapatie attraverso il contributo di discipline multifattoriali arricchito dal parere di vari specialisti sulla sintomatologia e sulla diagnostica con una rivisitazione degli algoritmi, delle attuali linee guida e delle esperienze cliniche. Il Corso è riservato a 60 Medici chirurghi specialisti in ematologia, endocrinologia, medicina d’urgenza, gastroenterologia, chirurgia generale, ginecologia, cardiologia e reumatologia. Naturalmente , ha precisato il dottore Nitrato Izzo, al corso possono partecipare non solo gli specialisti coinvolti in queste patologie. “ L’ospedale del Mare è un “dea” di secondo livello dove esiste un ambulatorio che effettua diagnosi emato oncologiche in collaborazione con altri colleghi ( chirurgia toracica, radiologia, anatomia patologica). Negli ultimi tre mesi, ha spiegato ancora il dottore Nitrato Izzo, ho fatto diagnosi di sindromi linfopoliferative grazie al breafing con altri colleghi e i pazienti sono stati subito inquadrati con terapie specifiche . In soli 20 giorni abbiamo effettuato diagnosi complete a molti pazienti proprio grazie al lavoro di squadra che diventa fondamentale”. Molto attenta a queste patologie il Direttore Sanitario Aziendale Dott.ssa Maria Corvino: “Affinchè si possa giungere ad una ottimale gestione dei pazienti affetti da anemie e coagulopatie, è necessario che vengano coinvolti tutti i professionisti della sanità interessati nella cura di tali patologie, quindi implementare quelli che sono i percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali multidisciplinari al fine di migliorare le prestazioni sanitarie erogate e nello stesso tempo contenere la spesa sanitaria”. “Voglio inoltre sottolineare l’importanza della formazione di tutti i professionisti coinvolti e quindi del corso di aggiornamento di oggi che vede partecipi 60 Medici e chirurghi specialisti in ematologia, endocrinologia, medicina d’urgenza, gastroenterologia, chirurgia generale, ginecologia, cardiologia e reumatologia”. Al convegno ha dato il suo apporto il dottore Vincenzo Nuzzo, direttore dell’unità dipartimentale semplice malattie endocrine, del ricambio e della nutrizione, dell’Ospedale del Mare. Anche il dottore Nuzzo ha sottolineato “ l’importanza del lavoro di squadra e quindi la partecipazione dei diversi specialisti nel trattamento di queste patologie che hanno una grande incidenza nella popolazione. L’obiettivo, ha aggiunto Nuzzo, è creare un hub multidisciplinare presso l’ Ospedale del Mare”.
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Blue Assistance festeggia i suoi 30 anni di vita
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Torino E’ concreta La partecipazione alla raccolta di fondi, ancora in corso mediante la “Rete del dono”, per il restauro di una pregevole opera pittorica, la Crocifissione di Bartolomeo Guidobono (1654–1709), conservata presso la sede dell’Accademia di Medicina di Torino, che verrà dedicata ai Medici che hanno dato la vita per affrontare l’emergenza sanitaria COVID-19 Nella prima metà del XVI secolo venne realizzata a Torino, lungo l’antica contrada della calce, una chiesa alla quale era annesso un convento dei frati minori dedicato a San Francesco da Paola, che prese forma in più momenti, addizionandosi ad una primitiva manica di affaccio verso via Po. Quando nel 1801, con la dominazione francese, i frati vennero allontanati, venne aperta al numero 18 la porta d’ingresso attuale realizzata nel 1826 dall’Arch. Giuseppe Talucchi. Attorno agli anni sessanta si è proceduto ad un intervento sullo scalone per salvaguardare “La Crocifissione” che riprese posto nel 1983 sulla parete del primo pianerottolo dello scalone d’onore da dove proveniva ed era collocata in origine Il Prof. Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina di Torino “esprime tutto il suo compiacimento per l’iniziativa posta in atto dalla Blue Assistance, grazie alla quale sarà possibile concretizzare un programma di recupero di un pregevole ambiente architettonico e nel contempo lasciare una testimonianza di gratitudine e di affettuoso ricordo del sacrificio dei Colleghi che hanno dato la vita per contrastare la Pandemia da COVID-19, dei quali verrà lasciato un imperituro ricordo con l’apposizione di una targa in prossimità dell’opera” Inoltre sottolinea come “sia stata particolarmente apprezzata dall’Accademia di Medicina, composta dai più eminenti Medici e Ricercatori del Piemonte, l’attenzione prestata da un’azienda leader nel sistema salute che garantisce qualità ed efficienza delle prestazioni attraverso un network altamente selezionato di professionisti e strutture convenzionate”
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“El mar entre tierras, 3 exposiciones”
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Madrid. In occasione di ARCOmadrid, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid Istituto Italiano di Cultura Calle Mayor, 86, in collaborazione con Studio Trisorio, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, la galleria Giorgio Persano e sotto l’egida dell’Ambasciata d’Italia a Madrid, è stato inaugurato “El mar entre tierras, 3 exposiciones”, una mostra che propone tre progetti espositivi legati da un unico filo conduttore: il Mediterraneo, il mare tra le terre. Fino al 22 aprile, sarà possibile visitare: Love Difference – Mar Mediterraneo, progetto di Michelangelo Pistoletto organizzato a Madrid in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e la galleria Giorgio Persano; Corpi e paesaggi meridiani, realizzata in collaborazione con Studio Trisorio, che mostrerà le opere di Marisa Albanese, Umberto Manzo e Roselena Ramistella; Giuseppe Lana. Paesaggi, realizzata in collaborazione con la galleria Giorgio Persano. All’inagurazione erano presenti gli artisti Umberto Manzo, Roselena Ramistella e Giuseppe Lana, oltre alla galleria Giorgio Persano, Studio Trisorio e i rappresentanti della Fondazione Pistoletto. El mar entre tierras (il mare tra le terre) è il titolo del progetto espositivo con il quale l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid si unisce idealmente ad ARCOmadrid, il cui tema centrale di quest’anno è il Mediterraneo. Opere di affermati artisti e di giovani talenti dell’arte contemporanea italiana verranno riunite negli spazi del Palazzo di Abrantes, sede dell’ Istituto, in un dialogo ideale per riflettere sulle diverse culture sviluppatesi nel corso del tempo nelle terre mediterranee e sul concetto di “limite” e “non limite” che questo mare rappresenta. Maggiori informazioni: https://iicmadrid.esteri.it/es/gli_eventi/calendario/cuerpos-y-paisajes-meridianos-marisa-albanes-umberto-manzo-roselena-ramistella/
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What Ukraine means for the world
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
Do you remember where were you on February 24th last year? When, early on a gloomy, grey morning, Vladimir Putin’s tanks rolled into Ukraine, it was evident that history was being rewritten. What you are doing, however mundane, on first hearing news of such epochal events often sticks in the mind. In London, it was a Thursday and like many of my colleagues I was busy putting the final touches to that week’s print edition of The Economist. Articles in almost every section needed revising and updating to take account of the new world disorder. The cover leader that appeared that week stands the test of time. But the question we put on the cover betrays how much the war that followed has defied expectations. “Where will he stop?” we asked of Mr Putin, hinting at the sense in many quarters that the invasion would be swift, successful and brutal. In fact, as some maps we published on Friday show, Russia’s advance into Ukraine soon stalled, and has since been partially reversed. The dogged, pragmatic heroism of Ukraine’s soldiers and citizens and of their president, Volodymyr Zelensky, has turned what Mr Putin must have hoped would be a repeat of the rapid annexation of Crimea in 2014 into a long war of attrition with no swift end in sight. In the process Ukraine itself has been transformed into a more unified, more Westward-leaning, more resilient democracy. So the questions for now are no longer “Where will he stop?” but rather “When and how can he be beaten?” This week we will be publishing a series of in-depth articles on “a year of war” that explain how expectations have been so transformed, but also how what is at stake in the war has only grown in importance. As the first in the series argues, Ukraine’s fate will become a measure of the West’s self-belief and stature, and its ability to retain unity in the face of Mr Putin’s threats, blandishments and endless divide-and-rule chicanery. And to a certain extent, it will test the West’s industrial capacity, too, as it struggles to produce enough weaponry and ammunition to allow Ukraine to defend itself.The global economy is still grappling with the effects of the war, with the West still trying to tamp down inflation as interest rates continue to climb. The rising costs of finance, energy and food have pushed some countries to the edge of bankruptcy. This will be in the news this week as finance ministers from members of the G20 gather in India, with the plight of heavily indebted countries high on the agenda. On this issue, as on so much else, America and China find themselves pulling in opposite directions. China is refusing to play by the old rules of international financial diplomacy. Sri Lanka, in urgent need of a bail-out, and deeply in hock to China, may test the willingness of the West and the IMF to go it alone—ie, to provide the money and restructure the debt without China’s taking part in the process.This week Nigeria will loom ever larger, ahead of its presidential election on Saturday February 25th. The vote is unusual in Nigeria’s recent history in that one candidate stands out as a break with the depressing series of corrupt and incompetent governments. The Economist has thrown its weight behind an underdog, Peter Obi, who seems to offer something new for Nigerian politics: hope.Eagle-eyed loyal readers may notice something different at the bottom of this message: I am not Adam Roberts, who is having a well-deserved holiday. He has granted me access not just to this platform but to his mailbox. Brian from Watsonville: I will spare Adam’s blushes by not sharing your compliments, but thank you for making me laugh with your question. No, The Economist does not have a rule that in writing about the American police, we are forbidden to talk to any actual police and instructed only to interview two assistant law professors and a social-justice activist. My colleagues in America do talk to cops a lot. Indeed, we will soon publish a By Invitation article by two of them.Adam’s dipping his toes into the murky waters of America’s culture wars also angered some readers who felt that, in writing about “banning drag shows”, he did not make clear enough the distinction between banning shows and restricting children’s access to them. I’m staying out of that dispute, but thanking you all for writing, and indeed, reading this far. Simon Long Senior digital editor The Economist
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