I temi della tavola rotonda “L’azione delle Fondazioni Antiusura per promuovere la dignità umana in questo tempo di crisi. Ruolo dei Media, tra informazione e formazione, che si è tenuta a Bari, organizzata a Bari dalla Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II. “Il sovraindebitamento di famiglie e imprese è il tema che più ci preoccupa in questo tempo di crisi economiche, per il quale abbiamo gli strumenti adeguati per intervenire, ma spesso risultano sconosciuti. Le Caritas e le Fondazioni Antiusura assistono quotidianamente a un processo di impoverimento di famiglie e imprese che sta aumentando a causa dell’inflazione, della crescita del prezzo dell’energia e della pandemia. Il fenomeno è in aumento in tutto il Paese, e sta prendendo in ostaggio persone e imprese. Occorre evitare che si usino strumenti finanziari in modo indiscriminato perché la condizione di sovraindebitamento è l’anticamera dell’’usura. Le persone pensano di risolvere o affrontare i problemi quotidiani rivolgendosi alle finanziarie e al credito al consumo. Fanno il passo più lungo della gamba e poi finiscono nella trappola dell’usura o dell’azzardo, in cui ci sono palesi interessenze della criminalità organizzata. Il presupposto è che se agiamo in tempo e facendo rete tra le associazioni, il mondo delle istituzioni e del credito legale, è possibile porre degli argini al sovrindebitamento e all’usura. I media hanno un ruolo importante affinchè l’informazione sia anche pedagogica. Determinare spazio alla notizia significa dare significato al fenomeno, inquadrarlo, collocarlo nel divenire della storia”. Lo ha dichiarato Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II. “Mi spiace e mi addolora la mancanza di don Alberto D’Urso, recentemente scomparso, che tanto aveva operato in vita per la lotta all’usura. Quello delle Fondazioni è un ruolo imprescindibile dalla forte connotazione educativa e di sostegno a comportamenti sociali che segnano la vita di molti. Abbiamo il dovere morale di continuare a batterci perché la dignità di tanti fratelli caduti, nell’inganno mortale dell’usura, possa trovare riscatto, sapendo fare delle nostre ondazioni spazi di trasparenza, ascolto e condivisione, dove il prendersi cura divenga sostegno al malcapitato e denuncia al malaffare”, ha dichiarato. S.E. Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto, incontrando i presidenti delle Fondazioni associate alla Consulta.
Archive for 6 marzo 2023
Sovraindebitamento, usura, accessibilità al credito, azzardo e media
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
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Mostra “Francesco Paula Palumbo e il suo Canavese”
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
Torino Dal 10 al 24 marzo corso Inghilterra 7 Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 8:00 alle 19:00, sabato e domenica chiuso ospita la mostra “Francesco Paula Palumbo e il suo Canavese”. Torinese d’adozione, il Maestro Palumbo nasce a Tarando il 14 marzo del 1917 e muore a Torino il 22 ottobre 2008. Una ricca selezione di sue opere ritornano, dopo una lunga assenza, in mostra a Torino. È infatti dal 1986 che le opere pittoriche di Francesco Paula Palumbo non vengono più esposte nel capoluogo piemontese, la città in cui visse fin dal 1921, quando all’età di quattro anni si trasferì con la famiglia per motivi artistici e lavorativi. Si tratta della quindicesima esposizione in meno di quattro anni, una sorta di “Grand Tour” piemontese iniziato a Cuneo nel maggio 2019 e proseguito a Rivarolo nel 2021 e a Rivara nel 2022. La mostra, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino e dal Consiglio Regionale del Piemonte, inaugura venerdì 10 marzo alle ore 12. Oltre a riscoprire e a far conoscere al vasto pubblico un fecondo passato di iniziative artistiche presenti nel territorio canavesano, questa esposizione ha consentito il ritrovamento di altre opere del Maestro, appartenenti a collezioni private, che si ispirano per esempio alla zona di Rivara e dintorni. Il Canavese è il territorio a cui si è ispirato Francesco Paula Palumbo nel dipingere parte dei suoi paesaggi. In mostra scorci e suggestivi dettagli di Agliè, Bairo, Barone Canavese, Busano, Caluso, Candia, Castellamonte, Castelnuovo Nigra, Fondo (Fraz. di Traversella), Forno Canavese, Locana, Meugliano, Montalenghe, Orio Canavese, Piamprato Soana (Fraz. di Valprato Soana), Rivara, San Francesco al Campo, San Giorgio Canavese, Sparone, Torre Canavese e Traversella. Ingresso gratuito.
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A different kind of furs
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
Roma 24.03.2023-16.07.2023 Opening: 23.03.2023 H18:00-20:00 Istituto Svizzero Via Ludovisi 48 Ingresso gratuito Orari di apertura: Mercoledì/Venerdì: 14:00-18:00 Giovedì: 14:00-20:00 Sabato/Domenica: 11:00-18:00 Questo è il titolo della prima mostra personale di Klodin Erb in Italia, realizzata per gli spazi dell’Istituto Svizzero a Roma. Dalla fine degli anni ’90 la pratica artistica di Klodin Erb ruota attorno al mezzo pittorico in forma libera e sperimentale. Il suo lavoro, che comprende dipinti, oggetti, installazioni e video, mette in discussione i limiti e le possibilità della pittura in modo unico. Per Klodin Erb, che ha ricevuto il prestigioso Prix Meret Oppenheim nel 2022, l’idea o il concetto di pelliccia (vera e finta) sono legati a tutte le associazioni che la accompagnano: non pensa solo alla pelliccia animale, ma anche alle connotazioni sessuali della pelliccia, alla novella Venus in Furs di Leopold von Sacher-Masoch del 1870 o alla canzone dei Velvet Underground del 1967 con lo stesso titolo. Con un allestimento site-specific di opere nuove e già esistenti, la mostra ci fa entrare nell’universo fantastico, selvaggio, sensuale, gentile e irresistibile di Klodin Erb, per offrire una panoramica del suo lavoro artistico degli ultimi tre decenni. La mostra è accompagnata da un libro d’artista, pubblicato in collaborazione con Mousse Publishing, progettato da Teo Schifferli e con contributi di Yasmin Afschar, Jacqueline Burckhardt, Gioia Dal Molin, Kadiatou Diallo, Dorothee Elmiger, Hayat Erdoğan, Tobi Müller, Filipa Ramos, Michele Robecchi, Adam Szymczyk e Julian Zigerli. Curata da Gioia Dal Molin.
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GAM: Meglio START che FAANG
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
Commento a cura di Tim Love, Investment Director responsabile delle strategie azionarie dei paesi emergenti di GAM Investments. Nei mercati azionari emergenti rileviamo finalmente i segnali che la fase di svalutazione rispetto ai mercati sviluppati, durata 11 anni, sta per finire. Questa fase si è protratta oltre le previsioni a causa della forza del dollaro, ai livelli massimi per 25 anni sulla base del tasso di cambio effettivo reale (REER), e della politica zero-Covid in Cina conclusasi a novembre 2022. Ci chiediamo dunque come sarà la ripresa delle azioni dei mercati emergenti se ci troviamo al termine del ciclo sfavorevole e come investire per cogliere questo potenziale di rialzo.Le società che raggruppiamo tra i titoli START sono, a nostro giudizio, più diversificate, con una crescita robusta, vantaggi competitivi e tecnologici; inoltre, occupano una posizione predominante sul mercato nei rispettivi settori. Grazie a una situazione patrimoniale robusta, sono inoltre in grado di restituire capitale agli azionisti. Riteniamo che i titoli START rappresentino un’eccellente opportunità per investire nel percorso di trasformazione dei mercati emergenti.Samsung Electronics è un’azienda leader globale, con un’eccellente integrazione verticale nei settori dei semiconduttori, delle telecomunicazioni e della convergenza digitale, che sono alla base dell’era digitale. Il suo vantaggio competitivo nella fonderia di semiconduttori e nei chip di memoria ha risentito delle recenti dinamiche cicliche, ma in futuro ci aspettiamo rendimenti robusti grazie al maggior ricorso al silicio in prodotti e dispositivi moderni, oltre alla struttura dei settori in cui opera (oligopolio nella fonderia e sempre più nelle memorie). Un fattore trainante per il titolo è il ciclo delle memorie e, dato che il picco negativo è previsto nel primo semestre del 2023, in linea coi cicli precedenti è ragionevole aspettarsi una profonda flessione del prezzo azionario nel brevissimo termine. Grazie a una presenza robusta nei settori del gioco d’azzardo, dei social media e dei pagamenti, Tencent predomina nel traffico online in Cina e sarà verosimilmente tra i principali beneficiari post-Covid. Essendo la più vasta comunità online in Cina, le sue principali fonti di ricavo sono i servizi a valore aggiunto, come videogiochi per PC e cellulare, fintech e pubblicità online. La crescente monetizzazione delle piattaforme di social media (e-commerce/video) potrebbe far crescere i margini nell’ambito di una ripresa più ampia, collegata anche all’approccio più favorevole del governo nei confronti delle piattaforme e ai criteri meno rigorosi per l’approvazione dei videogiochi
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Capital Group: Quale sarà il futuro dei semiconduttori?
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
A cura di Shailesh Jaitly, Investment Analyst di Capital Group Le cose possono cambiare molto rapidamente: all’inizio della pandemia c’era una significativa carenza di semiconduttori mentre ora, in alcune parti della filiera, il settore è alle prese con un eccesso di scorte. Questa situazione ha portato a un sell-off dei titoli dei semiconduttori e ha fatto sorgere alcuni interrogativi in merito alla portata e alla durata di questa flessione. Un primo interrogativo riguarda il fatto se l’attuale flessione sia diversa dai precedenti cicli dei semiconduttori. Ogni ciclo è differente dall’altro ed è difficile stimare la durata e la gravità di un crollo. Tuttavia, sarebbe un errore paragonare questo periodo alle precedenti flessioni. Nel periodo 2000-2010, la maggior parte delle flessioni del settore dei semiconduttori era correlata a squilibri dell’offerta la cui risoluzione richiedeva in genere un po’ di tempo. Diverse fonderie erano in concorrenza tra loro, talvolta anche con i loro stessi clienti, e le aziende produttrici di memorie di Taiwan e del Giappone aspiravano a conquistare quote di mercato. Anche il mercato delle apparecchiature per semiconduttori era frammentato.Oggi, invece, il settore è più consolidato e la domanda è più sostenuta, poiché i semiconduttori sono proliferati all’interno delle applicazioni che utilizziamo quotidianamente. Tre società controllano la produzione globale di chip all’avanguardia: TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing), Samsung Electronics e Intel. Inoltre, la quota di mercato dei cinque principali produttori di apparecchiature è salita a circa il 75% rispetto al 40% dei primi anni 2000.In generale, riteniamo che le scorte di semiconduttori logici, che costituiscono il cervello dei dispositivi elettronici, abbiano probabilmente raggiunto il picco nel terzo trimestre, mentre le scorte di chip di memoria, che consentono di memorizzare i dati, sono ancora in aumento e potrebbero raggiungere il picco a metà del 2023. La correzione dei chip analogici (utilizzati nei circuiti per controllare i segnali trasmessi ai chip logici) sarà probabilmente più lenta, dato il ciclo di obsolescenza dei prodotti più lungo e i prezzi relativamente stabili. Il rischio di accumulare scorte in eccesso di chip più avanzati è minore, perché la minaccia dell’obsolescenza del prodotto limita il comportamento di accumulo da parte di distributori e produttori. In secondo luogo, un punto importante riguarda l’autosufficienza. Dopo due decenni di consolidamento, Taiwan domina la produzione globale di semiconduttori sia all’avanguardia che meno avanzati. Insieme alla Cina, Taiwan controlla anche la maggior parte del mercato per il collaudo e l’assemblaggio dei chip e molte altre parti della catena del valore. Questo ha provocato molta preoccupazione tra gli investitori e i governi dei Paesi occidentali sviluppati, soprattutto in seguito all’acuirsi delle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina e delle speculazioni sul desiderio della Cina di riunire Taiwan alla terraferma. La sfida consiste nel fatto che, quando si tratta di semiconduttori all’avanguardia, molte società hanno la strada spianata verso Taiwan.La legge CHIPS and Science Act del 2022, che prevede 52,7 miliardi di dollari per lo sviluppo di semiconduttori americani, e un nuovo fondo istituito in Europa mirano a trasferire la produzione in questi mercati sviluppati. Non c’è dubbio che ciò farà aumentare i prezzi. Secondo le stime, la produzione di processori negli Stati Uniti potrebbe costare dal 30% al 40% in più rispetto a Taiwan e dal 15% al 20% in più rispetto alla Corea del Sud, dove si trova la maggior parte della capacità attuale. In definitiva, nonostante il brusco sell-off dei titoli dei semiconduttori, riteniamo che questi ultimi rimangano un settore di crescita secolare. Sono infatti fondamentali in materia di sicurezza, energia e produttività complessiva per le economie di tutto il mondo.La domanda di chip per l’elaborazione a elevate prestazioni (HPC) utilizzati nelle funzioni di cloud computing e di intelligenza artificiale (IA) è un potenziale fattore di ulteriore crescita del settore, mentre l’aumento delle dimensioni dei wafer di silicio o la crescita delle unità rappresentano una tendenza significativa nell’ambito dell’apprendimento automatico e dell’IA. I veicoli elettrici contengono il doppio di silicio rispetto alle auto tradizionali e i telefoni 5G utilizzano circa il 40% in più di processori rispetto ai telefoni 4G. Inoltre, cresce la domanda di prodotti per la realtà virtuale e la realtà aumentata. Pertanto, riteniamo che il settore sia ben posizionato per beneficiare di questi fattori positivi negli anni a venire.
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Presentazione della serie tv “The Chosen”
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
Roma. Si terrà lunedì 6 marzo, alle ore 11, presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, (ingresso da Piazza Madama 11), su iniziativa del capogruppo di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, la conferenza stampa di presentazione della serie tv “The Chosen”, la prima serie tv che racconta la vita di Gesù. Serie televisiva a episodi in sette stagioni, totalmente prodotta dai suoi fan, “The Chosen” crea un quadro autentico e intimo della vita e del ministero di Gesù, visti attraverso gli occhi delle persone che lo hanno conosciuto. Modera il giornalista Alessandro Iovino. Saranno presenti gli attori del cast della serie televisiva.
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Convegno dei risultati di Ricerca dell’Osservatorio Internet Media
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
Milano Martedì 21 marzo | 9:30 – 13:00 Aula De Carli, Edificio B9, Campus Durando, via Durando 10. Come sta cambiando l’utilizzo del dato nel contesto pubblicitario? Per anni l’advertising online ha sfruttato diverse modalità di raccolta delle informazioni sugli utenti per targetizzare e monitorare le campagne pubblicitarie. Un processo che, tuttavia, ha un impatto rilevante sul tema della privacy. Per questo motivo i regolatori e i player della filiera hanno introdotto alcune regolamentazioni a tutela dell’utente, che però limitano significativamente le informazioni a disposizione per il targeting e la misurazione delle campagne. Anche le modalità di misurazione delle campagne si stanno evolvendo. In primo luogo, si sta diffondendo tra le aziende l’adozione di metriche di attention. Queste vanno oltre il concetto di viewability permettendo di monitorare se la campagna è stata realmente vista dall’utente ed è stata in grado di catturarne l’attenzione. In secondo luogo, in termini più ampi, le dotazioni di misurazione degli advertiser cambiano per far fronte ad un contesto in evoluzione. Infatti, ai tool deterministici e quelli incrementali si stanno affiancando gli econometrics che permettono una visione ampia ma allo stesso tempo precisa delle performance delle campagne non essendo impattati in modo rilevante dallo scenario cookieless.Durante il convegno verranno presentate le sfide dello scenario cookieless e le novità legate alla misurazione e alle metriche di attention.Il giorno dell’evento sarà possibile scaricare gratuitamente il booklet della Ricerca.Gli atti completi, comprensivi del Video on demand del convegno, saranno invece disponibili in modalità premium dai giorni successivi all’evento.
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Tumore alla mammella: “Strategie terapeutiche”
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
“Negli ultimi anni notevoli progressi sono stati conseguiti nel trattamento del carcinoma mammario grazie all’introduzione nella pratica clinica di nuovi farmaci a bersaglio molecolare, come gli inibitori di CDK 4/6, il cui uso è associato a numerosi benefici per le pazienti in termini di sopravvivenza e miglioramento della qualità della vita. L’incontro, dedicato a giovani specialisti dedicati alla patologia mammaria, ha incluso tutte le figure professionali coinvolte nel complesso percorso terapeutico multidisciplinare del carcinoma mammario, quali oncologi, chirurghi, radioterapisti, anatomopatologi, farmacologi, esperti di nutrizione e di oncofertilità, puntando alla definizione di priorità e strategie terapeutiche personalizzate condivise da tutto il team multidisciplinare con l’obiettivo finale di migliorare la nostra pratica clinica”, ha detto Mario Giuliano, Professore Associato in Oncologia Medica Università degli Studi di Napoli Federico II e Medico Specialista in Oncologia Medica A.O.U. Federico II di Napoli. “La giornata ha visto diversi momenti di dibattito sulla gestione multidisciplinare dell’Early Breast Cancer. È stato posto l’accento sul ruolo sempre più consolidato dei test genomici e della definizione del rischio di recidiva, si è parlato dei principali aggiornamenti scientifici nei diversi setting di carcinoma mammario. È stata posta l’attenzione sulla gestione a 360 gradi della paziente affetta da carcinoma della mammella non solo dal punto di vista terapeutico ma affrontando alcune importanti problematiche come la fertilità, la sessualità e la nutrizione”, ha spiegato Giuseppina Ricciardi, Medico Specialista in Oncologia Medica Azienda Ospedaliera Papardo di Messina. “Oggi le pazienti affette da carcinoma della mammella devono essere curate in ambito di Breast Unit che si fa carico della paziente sin dalla diagnosi ponendola al centro di un processo di cura e a cui prendono parte le diverse figure professionali, fra cui chirurgo senologo, oncologo, radioterapista, radiologo, anatomopatologo nonché genetista, psicologo e infermiera dedicata. Una o più volte alla settimana il team di professionisti partecipa ad incontri multidisciplinari, detti GOM, dedicati alla valutazione dei casi clinici, alla pianificazione delle strategie diagnostico-terapeutiche oltre che all’aggiornamento scientifico, per delineare il percorso di cura di ogni singola paziente. Si è fatto il punto con le nuove generazioni di oncologi sull’avvento dei recenti farmaci e biomarcatori che necessitano di tracciare nuovi algoritmi diagnostico-terapeutici”, ha dichiarato Maria Vita Sanò, Medico Specialista in Oncologia Medica Humanitas, Istituto Clinico Catanese di Catania. By Stefano Sermonti Healthcare Media Relations Consultant
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Le lesioni cutanee degli arti inferiori
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
By Paola Baroni. La presenza di una lesione cutanea dell’arto inferiore può portare a un deciso decadimento della qualità della vita. Per capire come migliorare la cura e l’assistenza ai pazienti con lesioni cutanee anche di entità grave, specialisti della Asl Toscana centro e massimi esperti nazionali e internazionali, si sono dati appuntamento a Firenze. Il tema del “wound care” è al centro del Convegno dal titolo “Le lesioni cutanee croniche degli arti inferiori: specialisti a confronto”. Sarà presieduto da Stefano Michelagnoli, direttore dipartimento specialistiche chirurgiche della Asl Toscana centro e responsabile della Chirurgia vascolare del San Giovanni di Dio, insieme ai collaboratori della sua equipe, Renzo Lombardi, in qualità anche di responsabile scientifico del Convegno e Patrizia Dalla Caneva. Fra gli altri professionisti di alto profilo nazionale e internazionale, ci saranno relatori come Elia Ricci, presidente della più importante associazione nazionale per quanto riguarda le lesioni, l’Associazione Italiana Ulcere Croniche (AIUC); Monica Pittarello e Klarida Hoxa del direttivo AIUC; Filippo Magnoni, chirurgo vascolare dell’Ospedale Maggiore di Bologna e responsabile clinico del PDTA ferite acute e croniche della Azienda Usl di Bologna; Ferdinando Campitiello, massimo esperto dei sostituti dermici realizzati in laboratorio e utilizzati per coprire le ulcere profonde; Paolo Zamboni, chirurgo vascolare di altissimo profilo scientifico che per primo ha studiato l’angioplastica percutanea (PTA) della giugulare per i pazienti con sclerosi multipla; Simone Serantoni e Luca Gazzabin che operano a Villa Fiorita. “Abbiamo avuto un’adesione superiore alle aspettative e questo ci lusinga moltissimo – commenta Renzo Lombardi – con più di 130 iscritti. La chirurgia vascolare oggi ha esteso il concetto del chirurgo vascolare che si occupa di diagnostica e trattamento di rivascolarizzazione a una figura di professionista che si occupa anche di lesioni, inserendosi all’interno di un team multidisciplinare dove varie figure mediche specialistiche ed infermieristiche collaborano per il raggiungimento del risultato”. La mattina è divisa in due sezioni mentre il pomeriggio un’unica sessione sarà quella del “Wound Care Team”. A portare i saluti alla sala oltre a Michelagnoli, Lombardi e Dalla Caneva, ci sarà la mattina anche Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova. Il giorno prima del Convegno è organizzata per i relatori una visita guidata al percorso museale dell’ospedale di Santa Maria Nuova. By Paola Baroni
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Juan Gómez-Jurado: Re Bianco
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
Titolo originale:Rey Blanco Collana:Darkside Pagine:400 Prezzo cartaceo:€ 18,50 Traduzione di Elisa Tramontin. Dopo Regina Rossa e Lupa Nera, l’attesissima conclusione della trilogia bestseller di Juan Gómez-Jurado: l’ultima corsa contro il tempo di Antonia Scott. La più impossibile, la più disperata. «Spero che tu non ti sia già dimenticata di me. Giochiamo?». Quando Antonia Scott riceve questo messaggio, sa benissimo chi glielo ha inviato. Sa anche che questa partita è quasi impossibile da vincere. Ma ad Antonia perdere non piace e, se perde questa battaglia, le avrà perse tutte. È il momento della resa dei conti, dello scontro faccia a faccia con il suo nemico numero uno. E sarà uno scontro spietato, un ballo diabolico a un ritmo convulso, una crudele caccia al tesoro costellata di trappole mortali in cui ogni tappa è più pericolosa della precedente. I fili, come sempre, verranno mossi dall’alto: la regina è la figura più potente della scacchiera, ma un pezzo degli scacchi non deve mai dimenticare che c’è sempre una mano che lo dirige. Anche questo, però, è tutto da vedere.
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Juan Gómez-Jurado Il paziente
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
Titolo originale:El Paciente Collana: Pagine:424 Prezzo cartaceo:€ 20 Prezzo eBook:€ 10.99 Traduzione di Elisa Tramontin Il primo libro dell’universo di Regina Rossa: il thriller che svela il passato dell’enigmatico signor White, il grande antagonista di Antonia Scott. Il dottor Evans è uno dei migliori neurochirurghi d’America, ma è prima di tutto un padre. Una sera, tornando a casa dal lavoro, si accorge subito che qualcosa non va. L’abitazione è vuota. Sua figlia Julia, sette anni, è scomparsa. Nel giro di poco, l’uomo si scopre vittima di un ricatto terrificante: se il suo prossimo paziente uscirà vivo dalla sala operatoria, la sua bambina morirà per mano di uno psicopatico. E il suo prossimo paziente non è un uomo qualunque: la persona che Evans deve uccidere se vuole rivedere sua figlia è il presidente degli Stati Uniti. Alla fatidica operazione mancano soltanto sessantatré ore, sessantatré ore che potrebbero cambiare il destino di milioni di persone. Inizia così un disperato conto alla rovescia. Fino a che punto si può arrivare per salvare una persona amata? Con la consueta maestria, Gómez-Jurado dà vita a un nuovo, avvincente intrigo che conquista il lettore a partire dalle prime pagine senza lasciargli più un attimo di tregua. Un ritmo frenetico, un senso dell’umorismo unico, una trama perfettamente congegnata: Juan Gómez-Jurado è tornato.
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Indagini sul contrasto alla diffusione del Covid-19 in Italia
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
“Non sono condivisibili e sono al limite dell’inconcepibile le dichiarazioni del presidente della Fadoi, la società scientifica della Medicina Interna, Francesco Dentali, e del Presidente della Fondazione Fadoi, Dario Manfellotto, in merito all’inchiesta giudiziaria della Procura di Bergamo sul contrasto alla diffusione del Covid nel febbraio 2020 nella Provincia di Bergamo. Intanto perché la Procura ha assunto proprie determinazioni sulla base dell’attività peritale svolta da un Consulente Tecnico di professione Medico e docente in materie specifiche e attinenti al caso, ma anche per motivazioni che vanno certamente verificate partendo, sia chiaro, dalla presunzione di innocenza per tutti gli indagati. Per me, medico igienista, era assurdo vedere una nazione inginocchiata per carenza di DPI, di FFP2 nel mentre molti operatori sanitari cadevano come birilli accanto alle persone che a loro si rivolgevano in cerca di salute ed invece trovavano contagio e morte. Uno dei cardini dei Piani Pandemici è la quantificazione e messa a deposito dei DPI, dei disinfettanti e di ogni sussidio occorrente per far fronte ad una pandemia. DPI che avremmo dovuto avere precauzionalmente in deposito, a disposizione ed invece eravamo allo sbando per finire ad affidarci ad un triste mercato fondato sullo sciacallaggio. Oggi siamo di fronte alle determinazioni dell’accusa verso persone che, ripeto, fino a sentenza definitiva, devono essere considerate innocenti. Le accuse si confronteranno con le difese ed è in questo il vantaggio che ne deriverà per capire se sono stati commessi degli errori da non ripetere in evenienze future sempre dietro l’angolo. Certo, avremmo voluto che ad indagare fossero solo le Commissioni parlamentari o anche nei Consigli regionali, ma l’aver osteggiato l’istituzione a livello politico di tali Commissioni non è stato di aiuto ad evitare che altre Autorità se ne facessero carico. Io stesso in Puglia, con il Gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale, avevo proposto l’istituzione di una Commissione di indagine su come era stata gestita l’epidemia COVID. Si voleva capire perché in una Regione perennemente in zona rossa e in DAD si rilevava un tasso di mortalità specifica tra i più alti d’Italia a fronte di uno spreco di 25 milioni di euro per l’ospedale in Fiera, di 8 milioni di euro per una fabbrica delle mascherine, di circa 45 milioni di euro per dispositivi di DPI arrivati dalla Cina, di 2 milioni di euro per tamponi antigenici a lettura a chemioluminescenza. Anche quella proposta di legge fu bocciata dalla maggioranza di Emiliano: oggi è in atto in Puglia un’indagine giudiziaria”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo.
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Sgarbi: «Scempio nel sito archeologico di «Aequum Tuticum»
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
«L’ennesimo scempio al Paesaggio italiano si consuma in una delle aree paesaggistiche più suggestive del Sud Iitalia, a ridosso del sito archeologico di «Aequum Tuticum», tra strada Francigena e Strada Traiana». Lo denuncia il Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi che stamane si è recato in Irpinia per un sopralluogo. «Invito il Sovrintendente di Avellino, Salerno e Benevento e il Presidente della Regione De Luca – commenta Sgarbi – a interrompere il devastante scempio dell’eolico contro il paesaggio che minaccia anche questa area archeologica.Civiltà sannita ,romana e medievale si incrociano a “Aequum Tuticum” che chiede, per dignità umana, il vincolo paesaggistico, unico vero interesse nazionale prevalente. Al sopralluogo risulta crollata la tettoia di copertura del sito archeologico. Questa non è Italia: è camorra»
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Scuola: Da settembre 130mila alunni in meno
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
La scuola perde alunni: tra pochi mesi, con l’inizio dell’anno scolastico 2013/24, ne avremo quasi 130 mila in meno rispetto agli attuali. Una circostanza che si ripete da anni, frutto soprattutto della riduzione delle nascite: rispetto a dieci anni fa, il calo studenti supera le 700 mila unità. In queste condizioni ci saremmo aspettati anche una riduzione di alunni per classe: invece, le classi pollaio, con più di 27 alunni, sono aumentate arrivando a 13.761. E non c’è alcuna intenzione di ridurle, perché nella legge di Bilancio approvata alla fine del 2022 è stato approvato un piano dimensionamento scolastico che prevede l’innalzamento del numero minimo di alunni per scuola, con accorpamento progressivo di oltre 600 istituti autonomi e taglio di altrettanti dirigenti scolastici e Dsga. Ieri il Ministero ha assicurato che gli organici dei docenti per il prossimo anno saranno sostanzialmente confermati, ma in futuro, non cambiando le soglie per la formazione delle classi, il prossimo passo potrebbe essere quello di andare a ritoccare in negativo anche la quantità di insegnanti.“La drastica riduzione del numero degli alunni ci deve fare riflettere su quali siano le strategie per lottare contro la dispersione scolastica e per migliorare gli apprendimenti dei nostri studenti – ha spiegato a La Repubblica il presidente Anief Marcello Pacifico –. Come Anief pensiamo che occorra aprire una riflessione sul tempo scuola e sul tempo pieno, che deve essere garantito soprattutto al Sud e ancora su una rivisitazione dei tempi e dei cicli scolastici”. Il giovane sindacato si batte da tempo per aumentare il numero di ore settimanali di lezione, anticipare la scuola almeno a cinque anni di età e allungare l’obbligo formativo fino al conseguimento del diploma di maturità: tutti obiettivi che necessitano di maggiore personale, soprattutto nelle aree territoriali più disagiate, dove l’abbandono scolastico è alto e c’è una forte presenza di alunni stranieri.
La scuola perde alunni: tra pochi mesi, con l’inizio dell’anno scolastico 2013/24, ne avremo quasi 130 mila in meno rispetto agli attuali. Una circostanza che si ripete da anni, frutto soprattutto della riduzione delle nascite: rispetto a dieci anni fa, il calo studenti supera le 700 mila unità. In queste condizioni ci saremmo aspettati anche una riduzione di alunni per classe: invece, le classi pollaio, con più di 27 alunni, sono aumentate arrivando a 13.761. E non c’è alcuna intenzione di ridurle, perché nella legge di Bilancio approvata alla fine del 2022 è stato approvato un piano dimensionamento scolastico che prevede l’innalzamento del numero minimo di alunni per scuola, con accorpamento progressivo di oltre 600 istituti autonomi e taglio di altrettanti dirigenti scolastici e Dsga. Ieri il Ministero ha assicurato che gli organici dei docenti per il prossimo anno saranno sostanzialmente confermati, ma in futuro, non cambiando le soglie per la formazione delle classi, il prossimo passo potrebbe essere quello di andare a ritoccare in negativo anche la quantità di insegnanti.“La drastica riduzione del numero degli alunni ci deve fare riflettere su quali siano le strategie per lottare contro la dispersione scolastica e per migliorare gli apprendimenti dei nostri studenti – ha spiegato a La Repubblica il presidente Anief Marcello Pacifico –. Come Anief pensiamo che occorra aprire una riflessione sul tempo scuola e sul tempo pieno, che deve essere garantito soprattutto al Sud e ancora su una rivisitazione dei tempi e dei cicli scolastici”. Il giovane sindacato si batte da tempo per aumentare il numero di ore settimanali di lezione, anticipare la scuola almeno a cinque anni di età e allungare l’obbligo formativo fino al conseguimento del diploma di maturità: tutti obiettivi che necessitano di maggiore personale, soprattutto nelle aree territoriali più disagiate, dove l’abbandono scolastico è alto e c’è una forte presenza di alunni stranieri.
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Scuola: Mobilità docenti con vincoli e divieti, per il sindacato non ha senso
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
C’è delusione per il contratto unilaterale e l’ordinanza ministeriale che regolano le operazioni di mobilità del personale per l’anno scolastico 2023-24 lasciando però fuori o in dubbio decine di migliaia di potenziali candidati: in attesa di un intervento legislativo, rimane infatti l’incertezza sull’obbligo di permanenza nella sede di immissione in ruolo per almeno tre anni per i docenti assunti a partire dal 1° settembre 2022; ed è stato anche confermato il divieto di presentare domanda di mobilità per i docenti che hanno ottenuto un trasferimento o un passaggio di cattedra o ruolo in un’altra provincia. “Si è persa un’altra buona occasione per risolvere la questione – ha spiegato Chiara Cozzetto, segretaria nazionale Anief, durante un intervento a Orizzonte Scuola – Non siamo soddisfatti da questa ordinanza che porta avanti un’applicazione di una normativa che non aveva nessun senso. Vincolare i docenti neoassunti non era l’interpretazione che avevamo dato”. La sindacalista ha aggiunto che “resta irrisolta la questione dei docenti assunti dallo straordinario bis e dalle Gps che hanno un contratto a tempo determinato. Per loro niente domanda di mobilità”. Cozzetto ha ricordato anche “i tanti docenti assunti quest’anno a tempo indeterminato che presenteranno la domanda e devono capire se poi sarà utile o vero partecipare alle procedure di mobilità”.
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Onu: Un trattato globale per gli oceani
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
Dopo quasi venti anni di negoziato, ora gli Stati Membri delle Nazioni Unite hanno finalmente concordato un Trattato Globale sugli Oceani. Il testo adesso verrà sottoposto a correzioni editoriali e tradotto prima di essere adottato in una successiva sessione. Questo trattato è una vittoria monumentale per la protezione degli oceani e un segnale importante del fatto che il multilateralismo funziona ancora, in un mondo sempre più diviso.Il Trattato Globale sugli Oceani dà una possibilità concreta all’obiettivo 30×30: proteggere il 30 percento degli oceani entro il 2030. Il testo, frutto di un negoziato serrato, presenta comunque dei punti critici e adesso sta ai governi di ratificare al più presto il trattato e quindi metterlo in pratica in modo rapido, efficace ed equo.«Questo è un momento storico per la protezione della natura e degli oceani. Ed è anche un segnale che in un mondo sempre più diviso, la protezione della natura e delle persone può trionfare sui calcoli della geopolitica», dichiara Laura Meller di Greenpeace. «Ci congratuliamo con tutti i Paesi per aver raggiunto un compromesso mettendo da parte le diverse posizioni e producendo un trattato che ci permetterà di proteggere il mare, aumentare la nostra resistenza ai cambiamenti climatici e proteggere la vita e il benessere di miliardi di persone».Per Greenpeace adesso è però il momento di passare dalle parole ai fatti: è necessaria una rapida ratifica che permetta al trattato di entrare presto in vigore e quindi cominciare a creare quei santuari utili a proteggere gli oceani di cui abbiamo bisogno. Abbiamo poco tempo per raggiungere l’obiettivo 30×30 e non possiamo temporeggiare.Gli Stati della High Ambition Coalition, che comprende l’Unione Europea, gli Stati Uniti e la Cina, sono stati fondamentali per chiudere l’accordo, mostrando una volontà di cooperazione e ricerca del compromesso negli ultimi giorni del negoziato, cercando alleati anziché seminare divisioni. I Paesi del gruppo degli Stati insulari (Small Island States) hanno mostrato leadership nel corso di tutto il processo e il gruppo dei Paesi del G77, che comprende la gran parte degli altri Stati, ha guidato il processo per far sì che il trattato possa essere messo in pratica in modo equo e giusto. Adesso i Paesi, Italia inclusa, devono raggiungere in tempo l’obiettivo 30×30: serve una rapida ratifica del Trattato e poi la creazione di una rete efficace di santuari per proteggere tutto il mare, dentro e fuori i limiti delle acque territoriali. Inoltre, è importante sfruttare questo successo per fermare vecchie e nuove minacce – come lo sfruttamento minerario degli abissi marini, il cosiddetto Deep Sea Mining – e mettere al centro la tutela del mare. Oltre cinque milioni e mezzo di persone hanno firmato, globalmente la petizione di Greenpeace che chiedeva un forte Trattato Globale per gli Oceani: questa è una vittoria per tutte e tutti loro.
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La Fed, i tassi e le crisi dei Paesi emergenti
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
Di Mario Lettieri e Paolo Raimondi. Il continuo aumento dei tassi d’interesse da parte della Fed, seguito a ruota dalla Bce, sta avendo conseguenze catastrofiche soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Ciò ha spinto i capitali a lasciare questi Paesi e ha deprezzato le loro valute rispetto al dollaro. Ovvia conseguenza è l’aumento dei prezzi delle commodity, del costo delle importazioni, anche dei beni di sussistenza. Inoltre, l’enorme crescita del costo del debito li ha resi incapaci di far fronte al pagamento degli interessi. Si aggiunge una specifica situazione della Cina. Oltre agli effetti economici della pandemia, le sanzioni imposte a Pechino non colpiscono solo la Cina ma anche quei Paesi connessi alla sua “catena di approvvigionamenti”. Le merci cinesi che vanno nel resto del mondo non sono prodotte esclusivamente in Cina, ma soprattutto nei Paesi dell’Asia e dell’Africa che fanno parte della sua filiera produttiva. Il “World economic outlook” di gennaio 2023 del Fmi stima che il 15% dei Paesi a basso reddito sia in difficoltà debitoria, un altro 45% sia ad alto rischio di sofferenza e il 25% delle economie dei mercati emergenti sia anch’esso ad alto rischio. L’ultimo rapporto della Banca Mondiale rileva che alla fine del 2024 il pil dei Paesi emergenti e di quelli in via di sviluppo resterebbe del 6% sotto di quello registrato prima della pandemia. Per loro si prevedono un lungo periodo di debiti crescenti e pochi investimenti. I capitali, infatti, saranno assorbiti dalle economie avanzate a loro volta colpite da tassi e debiti alti. Per 37 Paesi poveri la situazione sarà molto peggiore. Nell’Africa sub – sahariana si stima un aumento del tasso di povertà assoluta nel biennio 2023-4.Il vero problema, soprattutto per noi occidentali, è che si prendono iniziative prettamente geopolitiche legate alla sicurezza e alla forza militare, spesso senza valutarne le conseguenze economiche e sociali in altre parti del mondo. Gli effetti impattano i Paesi geograficamente lontani ma poi si riverberano in casa nostra. Di solito, quando i governi sono costretti a ridurre i bilanci, tagliano le spese sociali. Ciò porta all’instabilità politica e a rivolte popolari. Globalmente siamo di fronte a delle situazioni peggiori di quanto sperimentato, a cavallo del primo decennio di questo secolo, quando la speculazione sui beni alimentari ha mischiato l’inflazione con le cosiddette “primavere arabe”. Il Libano, ad esempio, sta affrontando ciò che la Banca mondiale ha descritto come “tra le crisi più gravi a livello globale dalla metà del XIX secolo”. Dal 2019 la moneta ha perso il 98% del suo valore. In Iraq, le proteste sono scoppiate a Baghdad per il crollo del dinaro, la valuta irachena. In Egitto, il valore della sterlina egiziana in un anno si è dimezzato mentre i prezzi sono aumentati. L’anno scorso lo Sri Lanka, nel mezzo di rivolte sociali, è stato inadempiente per la prima volta nella sua storia. Oggi le autorità hanno aumentato il prezzo dell’elettricità del 66% nel tentativo di ottenere un salvataggio dal Fmi. Il Pakistan sta affrontando la sua peggiore crisi economica, con mancanze di gas, interruzioni di corrente, aumenti dei prezzi. In Argentina, l’inflazione ha raggiunto, di nuovo, quasi il 100% su base annua.Alti tassi e inflazione sono un mix esplosivo. Il caso dell’Argentina è emblematico, dove il tasso della banca centrale è salito dal 35% di un anno fa al 75% di oggi. Allora la pensione media era di 450 dollari al mese, oggi è di 150. L’aumento del tasso d’interesse della Fed ha spinto anche quello della banca centrale del Brasile dal 10,7% di un anno fa al 13,75% di oggi. In Messico, il tasso d’interesse è quasi raddoppiato, passando dal 6% all’11,25%. Il tasso d’interesse della Nigeria è aumentato dall’11,5% al 17,5%, l’inflazione è del 22%.Il mondo sta pagando un altissimo prezzo. Le cause, secondo noi, sono l’acquiescenza della Fed di fronte a una finanza aggressiva, i suoi errori di valutazione e i suoi mancati interventi. Non è un caso che, come per la cecità dimostrata alla vigilia della grande crisi finanziaria del 2008, oggi, fino all’ultimo minuto, la Fed ha continuato a ripetere che l’inflazione era “transitoria”. Tutto è transitorio, ma il problema è la durata della transizione e le sue conseguenze. In Europa non c’è da stare tranquilli. La Bce ha sempre dimostrato la sua “straordinaria indipendenza”, ma ripetendo qualche mese dopo gli stessi errori della Fed. Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista
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Jòia Bun par Hélène Darroze opens in Paris
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
Internationally acclaimed chef Hélène Darroze will launch her latest concept in the 2nd Arrondissement in Paris, Jòia Bun, on March 7, 2023. Located only a few hundred metres from her already popular bistro, Jòia, Jòia Bun is the result of a successful venture she explored during the Covid lockdown of 2020-21. Hélène explains, “During the pandemic closures, my team and I launched a takeaway and delivery pop-up of premium burgers called Jòia Burger. A casual, adapted and extended offering, in line with our values and vision of gastronomy. It was a huge success, and we soon built a loyal following. When the restaurants finally reopened, we had to regretfully close it. When this new site became available at 16 Rue de la Michodière, I knew I had found the ideal location to meet the demand. I’m so pleased to bring the burgers back with the new Jòia Bun”.Modelled on an American Diner, Jòia Bun will be lively and authentic with an open kitchen and bar, mixed with a French atmosphere of elegance and warmth. Street food styled, Jòia Bun, will also offer Hélène’s vision of a burger cuisine following the same principles of her gastronomy: produce of excellent quality; respect for the season; authenticity of taste; generosity in the offering; and a combination of her signature flavours – brought from the Basque-Landes, her home region. “To make a good burger, you have to be strict about the quality of the ingredients you use”, adds Hélène.
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Seven books you are forbidden from reading
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
Most book lists, including those we compile for “The Economist reads”, recommend authors or works that the list-makers think might otherwise escape your attention. But some books gain an audience by being unrecommended: when they are banned by governments, or forbidden for reading in armies, prisons and schools. Autocrats and fundamentalists fret that powerful literature might subvert their power. Some groups in free-speech-loving democracies, too (whether prim parents or progressive zealots) fear that certain books could subvert their own values. Most readers would rather decide for themselves. So I read seven books that have raised hackles, and invite you to do the same. They will take you on a brief world tour of bans, from South Korea’s army barracks to Venice’s nursery schools, passing by Uzbekistan, America, Bangladesh and China. Stephanie Studer US digital editor The Economist
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Oxford University’s other diversity crisis
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 marzo 2023
When Henry began his teaching at Oxford, he hoped it would help him secure a permanent job. According to his recollection, no one employed by the university had ever outlined how unlikely this outcome was. He remembers being told on just one occasion – six years into his academic career – that permanent roles were scarce. Over the next seven years, Henry hopped from one fixed-term contract to the next. (British law dictates that successive fixed-term contracts can last a maximum of four years in total before a person is, in most cases, presumed by law to be a permanent employee. But because each of the colleges at Oxford is considered a separate employer, academics can be caught in limbo for years.) As soon as he finished one contract, he would start searching for his next, a time-consuming process. Some of his contracts lasted only the academic year, which meant the summers – when most academics are meant to do their research – went unpaid, as did the months-long periods between contracts.Henry was comparatively lucky: other academics he knew held ad-hoc teaching positions, which were paid by the hour. Even so, he shuttled from one house-share to the next, often unsure how he would pay the rent. His friends stopped inviting him out, because they knew he could not afford to join them. Another academic in a similar situation told me that she never put the heating on and shopped as frugally as possible; even so, she still only had about £7 a day to live on, once rent had been taken care of. Font: The Economist
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