Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°165

Archive for 15 marzo 2023

La primavera ai Giardini di Castel Trauttmansdorff

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Merano. Con il 1° di aprile i Giardini di Castel Trauttmansdorff inaugureranno la stagione 2023, aprendo le porte ai visitatori di tutto il mondo. Ad accoglierli, ben 350.000 fiori primaverili e il meraviglioso contrasto tra il tenero fogliame novello, ricco di sfumature e il verde scuro delle chiome di specie esotiche sempreverdi. A Trauttmansdorff, più che in qualunque altro luogo, la primavera è un tripudio di germogli e di boccioli: 12 ettari di superficie brillano di tappeti fioriti con migliaia di tulipani, narcisi, fritillarie imperiali, ranuncoli, nontiscordardime e papaveri d’Islanda. All’inizio di aprile i fitti fiori delle diverse varietà di ciliegi, nelle sfumature dal bianco al rosa scuro, spiccano a Trauttmansdorff, mentre sullo sfondo il bianco della neve sulle montagne resiste. Alla fine di aprile, invece, più di 80 varietà di peonie diventano fantastici fiori, grandi e sfarzosi, normalmente doppi e talvolta grandi fino a 20 centimetri. Come ogni anno, ai Giardini di Castel Trauttmansdorff vengono riproposte le esperienze di visite guidate, che più hanno avuto un riscontro positivo da parte dei visitatori. Tra queste “Amore in fiore? – l’Eros nel mondo vegetale”: tra aprile e maggio, prenotando con tre settimane di anticipo rispetto alla data che si preferisce, si andrà alla scoperta, tramite microscopi e lenti di ingrandimento, del fiore come geniale invenzione dell’evoluzione e dell’eros nel mondo vegetale. Il fiore, infatti, seduce, trae in inganno e lavora in squadra con la fauna in favore della biodiversità. Costo della visita è di 11€ a persona e la durata è di 120 minuti. Fonte: http://www.trauttmansdorff.it.

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Teatro: “Scusate non dovevo”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Roma dal 23 al 26 Marzo 2023 Teatro Trastevere Via Jacopa de’ Settesoli, 3 Feriali ore 21, festivi ore 17:30 Consigliata Prenotazione. Biglietto intero 13, ridotto 10 (prevista tessera associativa). Una commedia scritta da Emiliano Morana e Alessandro Bonanni. Regia di Emiliano Morana con Emiliano Morana , Andrea Zanacchi e Paolo Roberto Ricci. Scenografie e Costumi curate da Bianca Maria Ismael. Assistente scenografia Fabiola Brienza. La grafica è stata realizzata da Roberto Eramo. Assistente di produzione Claudia Eramo. La trama parte da Mattia e Tommaso Scartocci sono due fratelli romani. Il primo è non vedente a causa di uno stupido incidente coi petardi di Capodanno, un handicap che lo ha reso anche molto scontroso e intrattabile; il secondo gli fa quasi da tutore occupandosi serenamente di tutte le faccende del fratello, sapendo ormai come prenderlo e gestirlo… Tommaso decide di portare il fratello in una famosa clinica ospedaliera di New York, convincendolo che si tratta della clinica oftalmica numero uno al mondo e che lì potrà finalmente riacquistare la vista. In ospedale faranno la conoscenza di Michele Lorusso, dottore cinico e rigoroso che ha deciso di lasciare la sua Puglia a favore del sogno americano dal momento che, in Italia, gli è sempre stato impossibile trovare lavoro. L’incontro fra i 3 darà vita ad un susseguirsi di gag e risate: l’irascibilità di Mattia si scontrerà con la pignoleria del Dottor Lorusso e, fra loro, Tommaso cercherà di essere l’ago della bilancia che mantiene tutto in equilibrio. Anche perché solo in questo modo gli sarà possibile andare fino in fondo nel suo rocambolesco piano…

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Spettacolo: Andar per misteri…e dolci segreti di Annamaria Russo

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Napoli sabato 18 marzo 2023 alle ore 21.00 (in replica domenica 19 ore 18), negli spazi del Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli Piazza San Domenico 3, il debutto di Andar per misteri…e dolci segreti, nuovo spettacolo di Annamaria Russo, che vedrà protagonisti in scena Rosaria De Cicco, Marianita Carfora, Sonia De Rosa, Andrea De Rosa, Marco Palumbo e Gennaro Monti, che ne firma anche le musiche.Presentato e promosso dallo stesso palcoscenico partenopeo, questo spettacolo rappresenta un altro tassello del progetto di recupero della memoria storica della nostra città, che, da anni, la sala di Piazza San Domenico s’impegna a portare avanti Napoli è una città che nasce sotto il segno dell’amore eretta sul sepolcro di una sirena colpita a morte nell’orgoglio da un uomo altero. Terra leggendaria con una geografia disegnata dall’amore, la nostra città, nella storia e nella favolistica si conferma, nei secoli, culla delle grandi magie figlie della passione. Al romanticismo e alla passione sembrano incapaci di sottrarsi perfino i dolci fragranti dai profumi speziati, che all’alba invadono i vicoli e le piazze. Dietro ogni delizia nostrana ci sono storie struggenti o crudeli, consumate nella cornice nobile o popolare di Partenope magica. A Napoli non c’è personaggio, via o storia che non sia impastata con un pizzico di incredibile. A quest’aura di magia che spira nella memoria storica della nostra città non sfuggono nemmeno le preparazioni dolciarie di cui i napoletani rivendicano orgogliosi la paternità. Rimettere insieme racconti di un passato lontano, quelli impastati con la magia e la storia, con la saggezza e la superstizione, rappresenta una preziosa eredità, un tesoro che rischia di perdersi. Una parola dopo l’altra, un brivido dopo l’altro, le storie, le mille storie di ieri, quelle mai scritte, quelle che per secoli di casa in casa, di nonna in nonna, si sono conservate integre e inossidabili, stanno scomparendo, e con loro un pezzo di passato, il senso d’identità e di appartenenza. Sono storie fantastiche scritte con i profumi, i mille profumi di Napoli per un libro che vorremmo non si smetterebbe mai di leggere. prenotazioni http://www.ilpozzoeilpendolo.it

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Quando i gesuiti facevano teatro

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Roma Sabato 18 marzo 2023, ore 9:30 – 13:00 Pontificia Università Gregoriana Piazza della Pilotta 4. Si confronteranno i risultati della ricognizione P. Martín M. Morales S.J., Direttore dell’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana; la Prof.ssa Mirella Saulini, Studiosa del teatro dei Gesuiti; la Dott.ssa Irene Pedretti, Responsabile del catalogo dell’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana, che presenterà il progetto “Jesuit Drama”; Dott.ssa Serena Dominijanni, Restauratrice. Nonostante un certo stigma ecclesiale sul mondo dello spettacolo, il teatro dei Gesuiti raccolse l’eredità delle rappresentazioni sacre, ma anche del dramma classico, inserendosi nelle dinamiche del teatro barocco. I secoli del massimo splendore furono il XVI e il XVII, ma si mantenne vivo fino al XIX secolo. Autori, e curatori della messinscena, erano quasi sempre i docenti di retorica; a recitare erano gli allievi. Per i soggetti si attinse dall’Antico Testamento, dal martirologio, più tardi dalla storiografia greca e romana. Nucleo ideologico, con scopo edificante, era lo scontro tra il bene e il male, tanto nell’animo dell’uomo come nel mondo. L’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana testimonia l’attività intellettuale dei gesuiti del Collegio Romano, dalla sua fondazione nel 1551 alla soppressione della Compagnia di Gesù nel 1773. Più di 5.000 codici attestano le lezioni di retorica, grammatica, filosofia e teologia, impartite nel corso di due secoli, oltre allo studio dei classici greci e latini, di astronomia, di matematica e di fisica, e delle lingue latina, ebraica, greca e araba. Insieme a questo materiale altri importanti documenti testimoniano la febbrile attività di ricerca e studio che aveva luogo nel Collegio Romano, per citare i più noti: l’imponente carteggio dell’eclettico Athanasius Kircher, la corrispondenza del matematico Cristoforo Clavio, gli oltre 150 codici utilizzati dal cardinale Sforza Pallavicino per scrivere la Istoria del Concilio di Trento, diverse opere manoscritte di san Roberto Bellarmino, il Fondo relativo ad Angelo Secchi considerato padre dell’astrofisica moderna. Le Officine dell’Archivio Storico non si occuperanno solo di codici antichi, ma anche di fondi documentali più moderni. Tra di essi il Fondo Leiber, che raccoglie oltre tremila lettere e 10 faldoni di documenti del gesuita Robert Leiber, segretario personale di Eugenio Pacelli – futuro papa Pio XII – mentre era nunzio a Monaco e Berlino. Non meno sorprendente è il Fondo Wetter, dal nome del gesuita austriaco Gustave Wetter, studioso di filosofia marxista assurto alla fama internazionale, fondatore di un Centro studi marxisti e fondatore di una collezione tematica di 42.000 volumi.

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Terza edizione dell’“Hydrogen Forum”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Milano mercoledì 22 marzo (ore 9-13) Auditorium Giorgio Squinzi Assolombarda, via Pantano 9 si terrà la terza edizione dell’“Hydrogen Forum” del Sole 24 Ore, evento di riferimento per il sistema degli operatori e delle imprese di prodotti e servizi del settore energetico. Nel corso dell’incontro si parlerà di crisi energetica e ruolo chiave dell’idrogeno nella riduzione dell’impatto ambientale e della diversificazione delle fonti di energia e verranno approfonditi, grazie all’intervento di rappresentanti dei principali player del settore, gli scenari e le strategie a livello europeo ed italiano per permettere lo sviluppo green e digitale. Interverranno tra gli altri il Presidente ARERA Stefano Besseghini, il capo gabinetto del Commissario europeo all’Energia Kadri Simson Stefano Grassi, l’Amministratore Delegato di Italgas Reti Pier Lorenzo Dell’Orco, il Svp Decarbonization Projects Snam Piero Ercoli e l’Amministratore Delegato di Fincantieri Pierroberto Folgiero. Fonte: HYDROGEN FORUM del Sole 24 Ore ilsole24ore.com

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Fondazione Ragghianti: Fausto Melotti “La ceramica”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Lucca venerdì 24 marzo 2023, h. 12.00. Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti – Sala Conferenze Complesso monumentale di San Micheletto Via San Micheletto 3. Per ricordare quel primo incontro, nel ventennale dell’edizione del Catalogo generale della ceramica di Fausto Melotti la Fondazione Ragghianti di Lucca organizza dal 25 marzo al 25 giugno la mostra Fausto Melotti. La ceramica, a cura di Ilaria Bernardi, un viaggio tra le opere di un protagonista assoluto del rinnovamento artistico italiano del Novecento.Scultore, pittore, disegnatore e poeta, Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986) è stato un raffinato ceramista e, dal secondo dopoguerra sino ai primi anni Sessanta, in questa tecnica ha trovato uno strumento di invenzione e trasformazione della sua scultura.Realizzata in collaborazione con la Fondazione Fausto Melotti e il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia e del Comune di Lucca, Fausto Melotti. La ceramica si svilupperà in quattro sezioni.La prima inserisce e storicizza la produzione ceramica di Melotti all’interno della sua vita e della sua attività, attraverso una cronologia illustrata che dalla nascita nel 1901 giunge alla sua scomparsa nel 1986. La cronologia sarà accompagnata da teche per accogliere importanti documenti del suo archivio legati specificatamente alla produzione in ceramica, tra cui tre suoi quaderni mai esposti finora.La seconda sezione sarà dedicata alle più note tipologie di sculture in ceramica concepite dall’artista: dalle ceramiche a carattere sacro ai bassorilievi, dagli animali alle figure femminili, dai cosiddetti Onu fino ai Teatrini. Tra le opere esposte anche la preziosa Lettera a Fontana (1944), esposta nel 1950 alla Biennale di Venezia.Nella terza sezione il video In prima persona. Pittori e scultori. Fausto Melotti (1984), di Antonia Mulas, include l’unica intervista in cui l’artista, analizzando il proprio percorso e la sua concezione dell’arte, parli della ceramica. Anticipata da un focus sui multiformi vasi realizzati dall’artista, l’ultima parte del percorso della mostra include differenti tipologie di ceramiche – coppe, tazzine, lampade, piatti – che, anche se ispirate a oggetti d’uso quotidiano, sono state concepite dall’artista svincolandole dalla loro funzione e rendendole vere e proprie sculture. Accanto alle opere di Melotti saranno esposte quelle di importanti artisti e designer con cui direttamente o indirettamente ebbe contatti, concesse in prestito dal MIC di Faenza, che conserva la raccolta di arte ceramica più grande al mondo: da Giacomo Balla a Lucio Fontana, da Leoncillo ad Arturo Martini, da Enzo Mari a Bruno Munari, e ancora Gio Ponti, Emilio Scanavino, Ettore Sottsass e molti altri. La mostra sarà accompagnata da un libro-catalogo pubblicato dalle Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte, con le riproduzioni di tutte le opere esposte, documenti e materiali d’epoca e i saggi di Ilaria Bernardi, curatrice della mostra; Edoardo Gnemmi, direttore della Fondazione Fausto Melotti; e Claudia Casali, direttrice del MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, e con una prefazione del direttore della Fondazione Ragghianti, Paolo Bolpagni. Fonte: http://www.fondazioneragghianti.it

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GAM: Default SVB, quali rischi e ripercussioni su politica monetaria e mercati?

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

A cura di David Dowsett, Global Head of Investments di GAM Investments. È impressionante realizzare che Silicon Valley Bank (SVB) abbia subito le conseguenze di trovarsi al centro delle tre più grandi bolle scoppiate nel 2022: 1. Obbligazioni – le svalutazioni del portafoglio obbligazionario di SVB hanno causato il ritiro dei depositi. 2. Azioni tecnologiche – nel 2022 i prezzi delle azioni del settore tecnologico hanno subito un forte ribasso l’anno scorso e, poiché il settore è stato sottoposto a una pressione crescente, i suoi requisiti di liquidità sono aumentati, esercitando una maggiore pressione su SVB. 3. Crypto – molte stable coin detenevano depositi presso SVB. Qual è il rischio di contagio in ciascuno di questi settori? Obbligazioni La questione chiave è: quali istituti hanno correttamente valutato a mercato le loro obbligazioni e quali detengono obbligazioni che potrebbero accusare ulteriori perdite nel caso in cui si dovessero registrare deflussi di depositi a causa dell’incertezza su SVB? Le banche regionali statunitensi, più che quelle tradizionali, saranno probabilmente il segmento maggiormente sotto pressione.Tecnologia Il fabbisogno di liquidità che SVB ha fornito al settore tecnologico era molto elevato ed è per questo che abbiamo assistito ad azioni come l’acquisto da parte di HSBC dell’entità britannica di SVB. Si dice che Roku abbia 500 milioni di dollari di depositi non assicurati presso SVB. Per molte aziende tecnologiche, la difficoltà a pagare gli stipendi a breve termine è reale e non è ancora chiaro come si evolverà la situazione. Cripto Probabilmente il settore è già imploso e quindi non dovrebbe esserci un eccessivo rischio di contagio. Detto questo, Signature Bank, che ha dovuto chiudere nel fine settimana, era esposta alle criptovalute. Questi sono i tre aspetti del potenziale contagio che dobbiamo tenere sotto controllo e che mi aspetto si faranno sentire nel settore delle banche regionali negli Stati Uniti, piuttosto che diventare un problema sistemico. Mi aspetto che si tratti di un evento in gran parte idiosincratico, dato che SVB era esposta a ciascuno dei settori sopra citati praticamente come nessun’altra banca. Ma le crisi bancarie hanno l’abitudine di iniziare da una banca e di estendersi ad altre. Alcuni hanno fatto il parallelo con Continental Illinois, fallita negli anni Ottanta. Si trattava del fallimento di una grande banca statunitense innescato da una banca molto più piccola. Bisogna quindi fare molta attenzione. Per quanto riguarda le misure introdotte dalle autorità statunitensi, ritengo che siano ragionevoli nel breve termine. Hanno garantito che i correntisti riavranno i loro soldi da SVB, il che è importante per evitare il ritiro dei depositi anche da altri istituti. C’è però il rischio che si crei un precedente se la crisi si diffonde e, legalmente, le autorità non possono garantire tutti i depositi. Anche il Bank Term Funding Program (BTFP), introdotto domenica dalla Federal Reserve (Fed) per consentire alle banche di concedere o ottenere prestiti dalla Fed nei termini di una discount window e di ottenere il rimborso delle garanzie fino a un anno, è una buona mossa a breve termine per evitare che le banche debbano subire perdite mark-to-market sulle obbligazioni, fornendo al contempo una certa garanzia di liquidità. In sintesi, non credo che il crollo di SVB sia sistemico. All’inizio dell’anno abbiamo parlato di un quadro di generale stabilizzazione, in cui potrebbero verificarsi ulteriori eventi episodici e di breve durata. Credo che questo sia uno di questi, piuttosto che un evento che fa deragliare le prospettive di mercato per l’anno in corso e che ci costringe a riconsiderare tutto. Detto questo, è chiaro che i prossimi giorni saranno cruciali. Abstract fonte: http://www.verinieassociati.com/

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Crisi delle banche regionali americane e asset allocation

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

A cura di Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management. Durante il fine settimana, sono state poste in amministrazione controllata due banche americane non rilevantissime: si tratta infatti della sedicesima (Silicon Valley Bank o SVB) e della ventinovesima (Signature Bank) banca americana. In particolare, ha fatto scalpore SVB, nota per la sua attività nella Silicon Valley, anche se il tutto sembra partire già da qualche scricchiolio tra le banche e, soprattutto, tra le piattaforme di criptovalute. Queste due banche americane hanno subito una combinazione tossica di perdite in conto titoli: con il rialzo dei tassi nel 2022 avevano infatti sofferto un’importante conseguenza negativa nel portafoglio. A ciò si è probabilmente aggiunto, soprattutto per il caso della Silicon Valley Bank, un calo rilevante dei depositi. Questa banca, inoltre, partiva da un rapporto elevato tra attivo e una passività piuttosto ridotta sul fronte dei depositi: scarsa stabilità, quindi, sul fronte delle liability, che l’ha messa in condizioni di particolare fragilità. Come misure di intervento da parte delle autorità finanziarie, al di là della protezione sempre presente per statuto tramite accordi interbancari sui depositi dei correntisti fino a $250.000, è stato anche posto in essere, in maniera rapida, una facility da parte della Fed, in base alla quale le banche possono avere accesso fino a $25 miliardi di finanziamenti – a fronte di garanzie di collateral – che verranno valutati al 100% e fino a un anno di durata. Dovrebbero essere estese le garanzie anche sui depositi oltre i $250.000: si tratta, in sostanza, di una rete di protezione abbastanza efficace. Eppure, il mercato si è preoccupato. Rimane infatti il timore, seppur residuale, di un contagio al sistema bancario, che è effettivamente soggetto a perdite in conto capitale. Si parla di alcuni nomi importanti come, per esempio, Bank of America che avrebbe avuto più di 100 miliardi di perdite sulla componente titoli, con una potenziale erosione del capitale proprio.In questi casi, non appena ci si rivolge al mercato per aumenti di capitale, si rischia di reagire con la corsa agli sportelli e il ritiro dei depositi, come effettivamente successo per SVB. Riteniamo però che le facility messe a disposizione dalla Fed siano adeguate dal punto di vista sistemico. Sul dollaro vediamo una situazione di compromesso: da un lato resta un porto sicuro; dall’altro, essendo l’epicentro del sisma in America, la valuta non sta beneficiando tanto quanto si crederebbe. Ovviamente sono giornate di panico, in cui è difficile fare un assessment definitivo su quanto sta accadendo. Non lo riteniamo però sistemico. Stiamo prendendo profitto sulla buona parte di duration che avevamo acquisito nel nostro portafoglio: ciò dimostra che il ritorno a correlazioni normali consente di costruire un portafoglio robusto. Saranno giornate in realtà positive per il nostro fondo MAGO grazie al contributo dei bond. D’altro canto, sul lato azionario avevamo già preso protezione, in particolare sul VIX e anche sull’Europa. Ribadiamo quindi che sia doveroso avere cautela sull’azionario, ma l’obbligazionario potrebbe a questo punto avere un miglior assestamento. Stiamo però considerando di rimettere delle posizioni di copertura sul 2 anni americano che ci sembra frutto più che altro, in questo momento, di uno “squeeze”. (abstract fonte: Gruppo Pictet)

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PGIM Fixed Income: BCE, bisogna ancora vedere gli effetti dei precedenti rialzi

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

A cura di Katharine Neiss, Chief European Economist di PGIM Fixed Income. Siamo ancora convinti che l’inflazione di fondo continuerà a salire fino a primavera inoltrata, poiché i precedenti aumenti dei prezzi dell’energia si ripercuotono con ritardo su beni e servizi non energetici. In questo contesto, ci aspettiamo che la Banca Centrale Europea (BCE) fornisca indicazioni su un ulteriore rialzo dei tassi di 50 pb alla prossima riunione, e forse di qualche altro più contenuto in seguito. Detto questo, riteniamo che il mercato abbia probabilmente esagerato nello scontare una serie di rialzi dei tassi fino al 4%, o oltre. I precedenti aumenti dei tassi non hanno ancora manifestato i propri effetti e permangono le sfide per le prospettive economiche legate all’energia. Per quanto riguarda le prospettive sulla politica monetaria, negli ultimi 12 mesi i mercati hanno fatto un po’ “avanti e indietro”. Si è partiti dall’idea che le banche centrali fossero in ritardo e che i tassi di riferimento avrebbero dovuto crescere in modo significativo per riportare l’inflazione verso l’obiettivo. Poi sono stati alimentati timori dalla prospettiva che le banche centrali potessero operare una stretta eccessiva, facendo precipitare l’economia in recessione. Le opinioni si sono poi spostate su uno scenario di “atterraggio morbido”, molto più favorevole, grazie alla buona sorte: il clima più caldo ha ridotto la probabilità di razionamenti invernali nell’eurozona, abbassando allo stesso tempo i prezzi dell’energia. Il flusso costante di dati sorprendentemente positivi sull’attività economica è stato recentemente accompagnato da numeri sull’inflazione più forti del previsto. La salita dell’inflazione dei servizi nell’area dell’euro su base mensile nell’ultima stima flash è stata particolarmente notevole. A sua volta, ciò ha innescato un’ulteriore rivalutazione dei rialzi dei tassi nell’area euro, in quanto il mercato è tornato a pensare che la BCE potrebbe essere in ritardo nell’affrontare un’inflazione superiore al target. A fronte di una prospettiva così incisiva per i tassi, non saremmo sorpresi di vedere riemergere i timori di un’eccessiva stretta, con un conseguente calo delle aspettative sui tassi. Fonte: http://www.verinieassociati.com

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Con l’inclusività i ricavi aumentano fino al 30%

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Una cultura aziendale inclusiva e diversificata rafforza l’engagement e contribuisce ad aumentare la produttività a lungo termine, generando un incremento dei ricavi che può arrivare al 30%. Questa è l’evidenza emersa da uno studio condotto da GEA e Harvard Business Review Italia, con il contributo di GC Governance Consulting, Focus Management, Fondazione Diversity e Valore D, illustrato a Palazzo Mezzanotte a Milano durante il convegno “Inclusività competitiva” organizzato da Eccellenze d’Impresa. Oggi la Diversity & Inclusion è un elemento cruciale per garantire la solidità economica ed etica delle aziende nel medio-lungo periodo, sia in termini di risorse umane che di performance di brand e di mercato. Diversity & Inclusion sono fattori critici di successo per l’impresa in generale e per quella italiana in particolare in quanto più piccola, flessibile e proiettata all’internazionalizzazione e all’innovazione, attività nelle quali la qualità delle persone, il loro benessere ed il loro contributo strategico, sono determinanti. Fonte: http://www.lucavitaleassociati.it

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Editoriale: Incertezza economica e consumatori

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

La fotografia delle statistiche Istat dell’ultimo mese ci suggerisce una scontata incertezza e, soprattutto, un periodo più lungo per il rientro dell’inflazione. Se qualcuno si era entusiasmato perchè i prezzi energetici cominciavano a rientrare a livelli pre invasione russa dell’Ucraina e qualche punto percentuale dell’inflazione veniva a venire meno dopo i picchi a due cifre dei mesi scorsi… è bene che si dia una calmata: la traversata, verso lidi poco conosciuti e nuovi, è ancora lunga.La nostra economia sta attraversando la classica dinamica rialzista del bene rifugio, la casa, i risparmiatori erodono le riserve che avevano accumulato in pandemia visto che allora avevano speso poco in generale, le ricadute inflazionistiche (italiane, europee e mondiali) su beni di consumo base sono scioccanti (cibo e trasporti al top)… dinamiche che comunque fanno crescere i consumi e la voglia di consumare: la gente non ne poteva più di stare chiusa in casa a consumare virtualmente. Comportamenti che però non vogliono dire che stiamo marciando di corsa verso il bello.Secondo noi, inoltre (e speriamo di essere smentiti dai fatti….) le ricadute delle politiche protezioniste, corporative e nazionaliste del governo devono ancora manifestarsi.Nel contempo assistiamo ad una serie di “impazzimenti” delle istituzioni che presagiscono il peggio: si pensi, per esempio, che in crisi di giustizia e sicurezza, governo media e partiti di ogni tipo non trovano di meglio che parlarsi addosso sul “pericolo anarchico”, difesa dei confini dall’assalto dei migranti, presunta illogicità del 110%. Sfociando, al momento, in provvedimenti assurdi, ridicoli e pericolosi come quelli sui rave party, sul rifiuto di etichette alimentari europee, rivalutazione delle energie fossili e del nucleare, negazione di azioni green deal (come la conversione delle produzioni di motori a combustione), accesso alla giustizia più costoso e più difficile,…Occorre quindi essere attenti e non strafare: non ci sono le condizioni che ci potrebbero consentire un miglioramento della situazione attuale. Anzi. Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc http://www.aduc.it

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Quando l’economia è a trazione immigrata

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

In Italia nel 2021 l’imprenditoria degli immigrati è cresciuta in modo sorprendente, nonostante la loro vulnerabilità socio-economica e il fatto che siano stati i più colpiti dalla pandemia. Sono 642.638 le imprese “immigrate” registrate, pari al 10,6% del totale delle imprese attive nel Paese, con un aumento del peso delle società di capitale e dell’incidenza dei comparti del commercio e dell’edilizia. Le imprese avviate dalle nuove generazioni di immigrati mostrano una forte vocazione transnazionale, creatività e innovazione, ma sono ancora refrattarie le politiche a loro sostegno. Il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria 2022, curato da IDOS e CNA, offre una panoramica sull’iniziativa autonomo-imprenditoriale dei cittadini immigrati in Italia, a livello comunitario, nazionale e regionale, utilizzando dati e statistiche affidabili. A livello UE, a partire dall’Entrepreneurship 2020 Action Plan, l’imprenditorialità dei migranti è stata riconosciuta come cruciale per il futuro dell’Europa, in particolare per il rilancio del sistema economico-produttivo comunitario dopo le crisi finanziaria del 2008 e pandemica del 2020. Secondo Eurostat, i lavoratori autonomi costituiscono l’11% degli stranieri che lavorano nell’UE e il loro numero è triplicato tra il 2001 e il 2021 (passando da 675mila a 1,7 milioni). Anche in Italia, l’imprenditoria immigrata è in costante espansione, anche in anni di crisi e, nonostante la debolezza strutturale dovuta alla maggiore vulnerabilità socio-economica dei soggetti coinvolti (peraltro i più colpiti durante la crisi pandemica), sorprende per la sua consistenza e il suo andamento, in controtendenza rispetto all’imprenditoria autoctona. Nel 2021, sono 642.638 le imprese “immigrate” registrate presso le Camere di Commercio, pari al 10,6% del totale delle imprese attive nel Paese, con un aumento dell’1,8% rispetto all’anno precedente e del 4,3% rispetto alla fine del 2019 (al contrario, le imprese gestite da lavoratori nati in Italia sono diminuite rispettivamente di -0,4% e -0,9%). I primi dati disponibili per il 2022 mostrano ancora una crescita, anche se a un ritmo più lento: 648.083 alla fine di settembre 2022, con un’incidenza sull’intero tessuto imprenditoriale che sale al 10,7%. Si tratta in massima parte di un fenomeno “endogeno” che parte dall’iniziativa “dal basso” di immigrati già stabiliti da tempo in Italia, con un crescente protagonismo delle imprese a guida femminile (156.002, +48,1% in dieci anni).Il Rapporto evidenzia altre caratteristiche peculiari del caso italiano, come la predominanza tra le imprese immigrate della micro e piccola impresa (75,5% sono imprese individuali), l’aumento delle società di capitale (la cui incidenza sul totale è passata in 10 anni dal 9,6% al 16,9%) e la concentrazione settoriale nel commercio e nell’edilizia (rispettivamente 32,9% e 23,5%), con specifiche tendenze alla specializzazione in alcuni gruppi nazionali (per es. il commercio assorbe il 67,3% degli imprenditori marocchini e il 64,1% dei bangladesi). L’imprenditoria immigrata ha inoltre una forte vocazione transnazionale e spesso porta innovazione e creatività, soprattutto tra le nuove generazioni.A fronte dello scarso ricambio autoctono delle leve produttive per il perdurante inverno demografico e la ripresa dell’emigrazione di giovani qualificati, il Rapporto suggerisce che l’Italia dovrebbe sostenere la strutturazione del sistema delle imprese immigrate, rimuovere gli ostacoli che ne scoraggiano la nascita e la crescita e supportarne il potenziale di innovazione. Su questa via pare quanto mai opportuno unire le forze per far crescere un “Osservatorio indipendente”, come il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria, in grado di monitorare e valutare le politiche attuali e offrire indicazioni adatte alle esigenze reali, superando le percezioni e i luoghi comuni. Fonte: Ufficio stampa IDOS

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Lancio FNDX di Azimut e Fabio Nalucci, CEO & Founder GELLIFY

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Dalla partnership tra GELLIFY e Azimut nasce FNDX, società che si occuperà di advisory a fondi di Venture Capital e Private equity per la selezione e la valutazione delle migliori start up target su cui investire. FNDX, grazie all’esperienza accumulata dal team e ai fondi raccolti da Azimut, tramite Azimut Digitech Fund, sosterrà anche imprenditori e startupper durante il percorso di crescita delle loro iniziative con il supporto nel fundraising e nelle attività di M&A.FNDX viene fondata unendo il track record di Fabio Nalucci – già founder di GELLIFY nonché imprenditore digitale seriale e venture capitalist – e la visione di Azimut di investire e democratizzare gli investimenti in economia reale. La società si sviluppa dalle competenze dell’investment team di GELLIFY – innovation factory globale – che integra strategia, design e tecnologia per supportare le organizzazioni nel percorso di innovazione dalla visione all’esecuzione attraverso progetti di digital transformation.In questa operazione GELLIFY continuerà a supportare e collaborare con FNDX per identificare le migliori start up da integrare nelle proprie offering distintive, proseguendo il percorso di ibridazione tra servizi professionali e prodotti delle start up innovative, aiutando così le grandi organizzazioni pubbliche e private a costruire percorsi di innovazione e cambiamento.FNDX è partecipata da Azimut – gruppo indipendente e globale nell’asset management, nel wealth management, nell’investment banking e nel fintech, al servizio di privati e imprese – a cui fornisce il supporto per il lancio e la consulenza tecnica sui fondi di Venture Capital e di Private Equity. Una partnership che rientra nella più ampia strategia di crescita e continua attenzione nei private markets che il Gruppo Azimut sta portando avanti da tempo e conta quasi 50 fondi lanciati sulle diverse asset class e 6,5 miliardi di euro di masse, con un’esposizione geografica in Europa, Stati uniti e Regno Unito.La collaborazione tra Azimut e FNDX permetterà di sviluppare ulteriormente gli investimenti in start up tecnologiche e raccogliere fondi da investitori retail e istituzionali che guardano sempre con maggiore interesse agli investimenti nel Venture Capital.I fondi d’investimento hanno rappresentato anche nel 2022 la principale forza motrice del Venture Capital in Italia – con una crescita delle operazioni di circa il 50% rispetto al 2021 – ma anche le Corporate e Corporate Venture Capital hanno incrementato i loro sforzi scommettendo in realtà Made in Italy. A dimostrazione del crescente appeal per gli investimenti in start up italiane, gli investitori stranieri hanno raddoppiato le operazioni, pesando il 40% sulla raccolta totale nel 2022. In questo scenario in fermento FNDX si pone l’obiettivo di collocarsi quale player di rilievo all’interno della Digital Economy, tracciando un doppio percorso: sostenendo startupper, imprenditori e aziende fortemente tecnologiche in ogni fase della loro crescita, dal fundraising negli step iniziali, ai round successivi, fino alla fase di Exit; mettendo a disposizione dei fondi di Venture Capital e Private Equity le competenze necessarie a investire in aziende B2B dal carattere fortemente tecnologico e digitale – con particolare attenzione ai progetti innovativi e alle tecnologie emergenti – avendo già in programma il lancio di un fondo a respiro internazionale per i prossimi mesi. Sebbene FNDX si prefigura come una società appena nata in questo mercato, essa gode del track record maturato dai founders e dall’investment team di GELLIFY, che negli ultimi cinque anni ha investito in oltre 60 società come Jointly, BKN301 e Bizaway, generando già 6 exit con un IRR del 26,8%.

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Conferenza stampa su: Allarme sovrappeso e obesità

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Roma Venerdì 17 marzo 2023, ore 10:30 Sala Cavour, Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Forestale (via Venti Settembre 20. Per presentare l’evento Interverranno Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, Nicola Caputo, Assessore all’agricoltura della Regione Campania, Gianluca Gallo, Assessore all’agricoltura della Regione Calabria, Francesco Cognetti, Presidente FOCE – Confederazione di Oncologi, Ematologi e Cardiologi, Giuseppe Morino, Direttore Scientifico del Festival e Maria Teresa Carpino, Presidente Associazione Pancrazio. sovrappeso e obesità colpiscono sempre più italiani, che con il passare degli anni vedono aumentare il rischio di sviluppare disturbi cardiovascolari e metabolici, tumori e diabete. Per ridurre questa possibilità è fondamentale migliorare gli stili di vita, a partire dall’alimentazione. Un aiuto concreto può arrivare proprio dai prodotti del territorio e dalla scelta di seguire la dieta mediterranea, grande alleata del benessere. Per sensibilizzare ai corretti stili di vita, ad aprile partirà il tour dei 5 colori in Calabria che fa parte dell’ambizioso programma del Festival dei 5 colori che si terrà a Napoli dal 17 al 21 maggio presso il Maschio Angioino. Istituzioni, medici, clinici, nutrizionisti, oncologi e personaggi dello spettacolo parteciperanno a tavole rotonde e confronti per parlare di salute.

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“La crisi idrica è una minaccia per la coesione nazionale”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Si amplificano, infatti, i contrasti fra i portatori d’interesse: dalle Regioni agli utenti, dal mondo agricolo ai produttori di energia: a dirlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela de Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto ad un convegno organizzato dai Consorzi di bonifica mantovani nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario dello storico Congresso di San Donà di Piave; prosegue Gargano: “Guardiamo perciò con grande attenzione all’annunciato Decreto Acqua previsto dal Governo per il prossimo 16 Marzo e che dovrebbe definire una cabina di regia contro la siccità, nonché eventuali commissariamenti di opere incompiute, oltre a destinare risorse per avviare interventi di contrasto alle conseguenze dei cambiamenti climatici. In Italia, la legge 152 indica, dopo quello umano, la priorità dell’uso agricolo per le risorse idriche; è però ripetutamente disattesa sull’ara dei forti interessi concorrenti, cresciuti negli anni. Il futuro dell’Italia – aggiunge il DG di ANBI – deve essere legato ad un modello identitario di valorizzazione del territorio, che non può essere caratterizzato dagli stati d’emergenza. Il paradosso è la legge contro l’indiscriminato consumo di suolo: tutti, a parole la vogliono; in realtà giace dispersa nei meandri parlamentari dall’epoca del Governo Monti nel 2013!” “Quella, che stiamo inevitabilmente per affrontare sarà l’ottava annata siccitosa nei recenti 20 anni e la terza consecutiva, così da poterla difficilmente considerare un evento eccezionale, bensì un fatto ormai endemico almeno in alcune aree del Paese – commenta il Presidente di ANBI, Francesco Vincenzi – Per questo, chiediamo l’operatività del Piano Idrico Nazionale, prologo all’auspicato Ministero dell’Acqua già presente in Spagna. Vanno superati rapidamente gli ostacoli finanziari, ma soprattutto burocratici, all’avvio del Piano Laghetti: destinare un miliardo all’anno sarebbe già un segnale importante; basti pensare che, solo nel 2022, la siccità è costata 13 miliardi al sistema Paese, di cui 6 di mancata produzione agricola, penalizzando non solo il settore primario, ma l’obbiettivo della sovranità alimentare.”

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Roma: Il 76° Gran Premio della Liberazione si correrà nel solco della tradizione

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Pur mantenendo inalterato il tracciato e la zona di partenza e arrivo a Viale delle Terme di Caracalla, il format sarà caratterizzato anche da due importanti novità: l’istituzione del titolo a squadre per l’Under 23 e il passaggio alla categoria internazionale (1.1 MJ) della gara maschile Juniores, che si aggiunge così alle già internazionali U23 e Donne Elite. Grande ciclismo ma anche cultura, storia, inclusione, educazione, benessere, divertimento e solidarietà. Dal 23 al 25 aprile la libertà e lo sport si uniranno in una tre giorni imperdibile nella quale chiunque – bambini, adulti, famiglie, anziani e diversamente abili – potrà avvicinarsi al mondo della bicicletta grazie alla presenza di un villaggio allestito all’interno dell’anello del circuito di gara che ospiterà stand, incontri, mostre e numerosi eventi collaterali per esaltare tutto ciò che le ruota intorno: lo sport giovanile e il suo sistema valoriale, l’attività fisica all’aria aperta, la mobilità sostenibile, l’educazione stradale, i concetti di green city e di sport city, il cicloturismo e l’urban cycling.Attesissime le pedalate “Kids Race-Liberazione Giovanissimi” per i più piccoli e l’amatoriale “Bike4Fun – Pedalata del Dono e dei Donatori”, 10 km cicloturistici nel territorio del Municipio VII e tra le Terme di Caracalla e il Parco della Caffarella per sostenere la missione di ANED – Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e trapianto. in collaborazione con AIDO e Parco Regionale dell’Appia Antica. Grazie alla collaborazione con il MIM – Ministero dell’Istruzione e del Merito la manifestazione promuoverà inoltre un progetto di educazione stradale dedicato alle scuole.

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Progetto “Screening nella scuola per la diagnosi della scoliosi”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

“La Scuola rappresenta un ambito prioritario e privilegiato in termini di prevenzione e promozione della salute – dice la dott.ssa Anna Maria Maestroni, Direttore Socio Sanitario dell’ASST Gaetano Pini-CTO – perché agisce sulla popolazione che disegnerà il futuro: adottare fin da bambini corretti stili di vita e fare propri i principi della ‘buona salute’ rappresentano la migliore prevenzione delle malattie croniche e invalidanti”. È a questo scopo che nasce il progetto “Screening nella scuola per la diagnosi della scoliosi” promosso dell’ASST Gaetano Pini-CTO con l’IC Cavalieri di Milano che parte il 14 marzo 2023. Gli ortopedici dell’Unità operativa complessa Patologie Vertebrali si recheranno a scuola, dove verranno allestiti due spazi dedicati alle visite: ogni martedì verranno visitati gratuitamente 12 studenti di 10 e 13 anni, alla presenza di un genitore/tutore. Al termine sarà consegnato un certificato medico con l’esito della visita, indirizzato al pediatra di libera scelta, segnalato dai genitori. La scoliosi è una patologia fortemente invalidante, se non diagnosticata in età scolare. È la più comune tra le deformità della colonna vertebrale. I dati a disposizione della comunità scientifica evidenziano che soffre di scoliosi il 3% della popolazione mondiale, in particolare quella femminile, in un rapporto di 1 a 4 tra uomini e donne. Si parla di scoliosi quando la spina dorsale, anziché essere dritta, forma una “S”. L’inclinazione della colonna viene misurata in gradi, secondo il metodo Cobb. “Nelle scoliosi più lievi, ovvero quando non si superano i 15°, è indicata la ginnastica correttiva. Se la ginnastica non ferma la progressione della scoliosi oppure i gradi sono superiori ai 20°, allora si utilizza il corsetto ortopedico in plastica da portare durante la giornata per un numero di ore variabile, a seconda del tipo e dell’entità della curva e anche dell’età ossea. Nelle forme severe gravi tra i 40-45°, oltre al trattamento con corsetti ortopedici, all’ASST Gaetano Pini-CTO, confezioniamo anche corsetti gessati correttivi. Questo trattamento ha dimostrato un miglioramento della scoliosi e addirittura, in molti casi, scongiura un intervento chirurgico. L’obiettivo dell’uso del corsetto non è però necessariamente quello di correggere la curva, quanto piuttosto quello di arrestarne la progressione. Nelle curve più gravi invece, oltre i 45°-50°, può essere indicato l’intervento chirurgico correttivo. Questo intervento, svolto in anestesia generale, consiste nel posizionamento di impianti metallici nelle vertebre che vengono poi utilizzati per correggere la curva scoliotica (artrodesi vertebrale)”, spiega il dott. Misaggi. La ginnastica correttiva è fondamentale per la buona riuscita dei trattamenti conservativi e anche nei rari casi in cui è necessario un intervento chirurgico è fondamentale un percorso fisioterapico sia preoperatorio, volto al migliorare lo stato muscolare prima dell’intervento, sia nel postoperatorio per il rapido recupero dell’autonomia. Al termine del progetto “Screening nella scuola per la diagnosi della scoliosi”, l’ASST Gaetano Pini-CTO realizzerà un report, con i dati in forma anonima, condiviso in primis con genitori e insegnanti e che sarà a disposizione delle istituzioni interessate. Il documento fornirà un’analisi dei dati di prevalenza della scoliosi e delle deformità del dorso nella popolazione scolare maggiormente a rischio di tali patologie e rileverà il grado di aderenza al progetto da parte dei genitori e dei docenti, allo scopo di formulare proposte per sensibilizzare gli adulti sulla problematica. By D.ssa Elisabetta de Luca (abstract) Fonte Azienda Socio Sanitaria Territoriale Gaetano Pini-CTO

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Docenti precari in aumento: si va verso i 240 mila contratti annuali

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Fanno molto riflettere i numeri aggiornati sul precariato nella scuola: in attesa dei dati ufficiali del ministero dell’Istruzione, si prevedono ben 240mila e più docenti con contratto a tempo determinato per il corrente anno scolastico, “pressoché l’equivalente dell’intera popolazione della città di Verona” scrive Tuttoscuola, soprannominandoli anche “i peones della scuola” e ricordando che “l’anno scorso il Portale dati del Ministero ne ha contati ben 225mila: un numero enorme, destinato comunque a salire nel nuovo conteggio di questo anno scolastico in corso, toccando quota 240 mila e più, grazie a nuovi arrivi stimabili in almeno diecimila unità, e anche per l’ingresso dei nuovi docenti di educazione motoria dal settembre scorso immessi nella scuola primaria.Vale la pena ricordare che la condizione estesa del precariato porta al risparmio per lo Stato “di due mensilità” l’anno, perchè “157.461 posti coperti l’anno scorso da docenti” avevano comportato un “contratto fino al 30 giugno”. Ad aggravare la situazione – ricorda la stampa – c’è un dato drammatico: 55.300 docenti precari “hanno tra i 45 e i 54 anni”, pari il 23% dei supplenti annuali. “In buona parte sono i cosiddetti “precari storici” che hanno alle spalle anni di esperienze di supplenza in tante scuole” e tra loro in migliaia “portano dentro anche la frustrazione di prove concorsuali affrontate con sacrifici ma senza il successo sperato”. Poi “ci sono altri 17.600 docenti di età superiore ai 54 anni (sono quasi l’8%) che continuano a lavorare, ormai rassegnati a concludere la lunga carriera scolastica quasi certamente come precari. C’è, infine, un ultimo dato increscioso sui cui soffermarsi: quello di “un altro mezzo milione di loro colleghi meno fortunati” inseriti “genericamente nelle Graduatorie Provinciali per le supplenze o iscritti nelle Graduatorie d’istituto”, che lavorano “attraverso le supplenze temporanee”. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda il piano presentato dal giovane sindacato per evitare il tracollo del sistema: “Diciamo basta a questo sistema mono assunzioni – dice il sindacalista – e torniamo al doppio canale. Immettiamo quindi in ruolo tutti i candidati risultati idonei nei concorsi ordinari e straordinari, stabilizziamo da Gps prima e seconda fascia, su sostegno e disciplina comune, organizzando corsi ad hoc per coloro che sono privi di specializzazione e abilitazione. Recuperiamo anche chi era stato immesso in ruolo con riserva salvo ritrovarsi licenziato dall’oggi al domani. La quinta Commissione Bilancio al Senato, che sta esaminando gli emendamenti al decreto Pnrr, è stata da noi informata sulle disposizioni da intraprendere. Non si dica poi – conclude Pacifico – che noi non l’avevamo detto”.

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Mazo de la Roche: I frutti di Jalna

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Titolo originale: Whiteoak collana le strade Pagine:414 Prezzo cartaceo: € 19,50 Prezzo eBook: € 9.99 Traduzione di Sabina Terziani. Fazi Editore. Wakefield, ormai maggiorenne, lavora in un’officina ed è fidanzato con Pauline; il piccolo di casa finora non ha mai lasciato Jalna, ma i cambiamenti arrivano per tutti, prima o poi: a un passo dalle nozze, il ragazzo sorprende la famiglia con una decisione davvero radicale. L’ennesimo grattacapo per Renny, il quale, costantemente tormentato dalle sorti del parentado e dalle molte incombenze domestiche, dovrà affrontare un problema ben più grave: Alayne scoprirà di essere stata tradita, e di lui e dei Whiteoak non vorrà più saperne. Ma lasciarsi Jalna alle spalle è difficile: lo sa bene Finch, ormai concertista di successo, che rientra da Parigi insieme alla moglie Sarah. I due, però, faticano a trovare un equilibrio: lui è stremato e incolpa lei di tutto il suo malessere. La crisi della coppia ha strascichi pericolosi e minaccia di compromettere la stabilità dell’intera famiglia. Ancora una volta il nucleo rischia di sfaldarsi e i Whiteoak temono di perdere la proprietà, e con essa il proprio futuro e il proprio passato: riusciranno a salvaguardare l’amata tenuta per le nuove generazioni? Burrasche amorose, preoccupazioni economiche e colpi di scena di ogni tipo non lasciano alla famiglia un attimo di tregua in questo nuovo, appassionante capitolo della saga canadese di Mazo de la Roche.

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Romanzo storico “Sopravvissuti – Sogni e illusioni nei vicoli di Napoli”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2023

Napoli lunedì 20 marzo 2023 alle ore 16,30 Sala Conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Napoli MANN (piazza Museo, 19) Kairòs editore presenta il romanzo storico “Sopravvissuti – Sogni e illusioni nei vicoli di Napoli” dove Nunzia Gionfriddo racconta il Dopoguerra a Napoli fino agli anni Settanta. L’evento, che è anche un omaggio ad Antonio Amoretti, recentemente scomparso, vede il coinvolgimento dell’Anpi Napoli nella persona dell’attuale presidente, Ciro Raia, e di Nino Daniele. Modera la dott.ssa Stefania Tarantino, docente all’Università degli Studi di Salerno, tra le letture teatralizzate degli attori Mario Mauro e Federica Volpe, con la partecipazione straordinaria di Anna Maria Ackermann. Accompagnamento musicale di Davide Mauro. Durante la presentazione, l’autrice racconta il libro attraverso filmati e proiezioni di fotografie (in particolare del fotografo Giancarlo De Luca). La manifestazione va in diretta Facebook sul profilo di Comunicati Cultura. Séguito del romanzo storico Gli angeli del rione Sanità (2017) che Nunzia Gionfriddo, allora come oggi, aveva affidato alle cure della giornalista Anita Curci per la sua Linea Editoriale Serie Oro improntata su cultura e tradizione campana. Sopravvissuti – Sogni e illusioni nei vicoli di Napoli riprende le fila del racconto che, nel primo volume, termina nell’ottobre del 1943 quando Beppe Barone, il postino della Sanità, assieme a conoscenti e amici combatte contro i Tedeschi che presidiano la città, riuscendo a cacciarli prima dell’arrivo di Inglesi e Americani. Il Dopoguerra si presenta ostile con i “sopravvissuti” delle Quattro Giornate. Specie con Beppe, rimasto gravemente ferito dagli scontri. Mentre egli giace in ospedale, continuano a vivere alla Sanità la moglie e i due figli, di cui il maggiore è costretto per fame a fare il contrabbandiere e il minore studia per diventare medico. Beppe Barone è stato uno dei superstiti della sommossa, assieme a una popolazione che ha coraggiosamente cacciato gli uomini di Hitler con le armi e che però, alla fine, ha dimenticato la dignità e l’onore, riducendosi a vendere la pelle agli americani per poche amlire. La città, prostrata dalla miseria, affronta con entusiasmo il boom economico degli anni Cinquanta in una Italia che ha tentato di emergere dal disastro di una guerra perduta, dalla povertà, dall’influenza delle mafie e dalle mortali pandemie del ’57 e del ’68. Napoli, in una repubblica appena costituita, diviene simbolo di città dimenticate, abbandonate a poteri leciti e illeciti. La seconda generazione del dopo conflitto è quella dei figli dei “sopravvissuti”, Maria, Enzina, Totonno, Ciruzzo e Rosetta, ai quali si aggiunge un rampollo della borghesia napoletana, Lucio, in contrasto con la famiglia di origine. I ragazzi crescono nel progresso economico in un sistema governativo incapace di venire incontro alle esigenze delle masse e degli operai e a una scuola selettiva. I giovani entrano negli anni Sessanta con la voglia di rinnovare la politica e la morale arcaica dei genitori, irrompendo nel Sessantotto con tutte le sue meraviglie e le sue contraddizioni. Pagine: 292 Prezzo: 18,00 Formato: 15×21 Copertina: Brossura con alette Casa Editrice Kairòs.

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