Credit Suisse: quali ripercussioni sul settore bancario italiano?
Posted by fidest press agency su venerdì, 17 marzo 2023
By Redazione AdviseOnly. Dopo SVB, anche Credit Suisse sotto pressione. la Swiss National Bank e l’autorità di vigilanza (Finma) hanno comunicato che “non ci sono indicazioni di un rischio diretto di contagio per le istituzioni svizzere a causa delle attuali turbolenze bancarie negli Stati Uniti”, e la Finma ha ribadito che il Credit Suisse soddisfa i requisiti patrimoniali e di liquidità più elevati applicati alle banche di importanza sistemica. Ora il Credit Suisse ha annunciato l’intenzione di rafforzare preventivamente la sua posizione di liquidità, come spiega in una nota Luigi De Bellis, co-head dell’Ufficio Studi di Equita, esercitando l’opzione di prendere a prestito dalla banca centrale fino a 50 miliardi di franchi svizzeri, attraverso una linea di credito a breve termine e una garantita da covered loans.Una mossa che ragionevolmente punta a rassicurare i clienti sulla capacità dell’istituto di onorare i propri impegni, evitando così una crisi di liquidità che potrebbe manifestarsi in caso di deflussi dei depositi.Il Credit Suisse ha anche annunciato l’intenzione di agire sul proprio debito, con una cash tender offer su 10 strumenti senior denominati in dollari Usa per un ammontare complessivo di 2,5 miliardi (di dollari Usa, appunto), a cui si aggiunge un’ulteriore tender offer di 500 milioni sui titoli senior denominati in euro. “L’operazione è finalizzata a nostro avviso a fornire un messaggio di fiducia”, commenta De Bellis, “oltre a sfruttare il livello dei prezzi”. L’infusione di liquidi può essere una misura di supporto nel breve termine, aggiunge De Bellis, ma difficilmente basterà “a garantire una soluzione ai problemi della banca (fiducia del mercato sulla strategia/brand, ristrutturazione complessa) su cui sono necessarie misure più incisive”.
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