Amchor IS: La BCE è sulla giusta strada
Posted by fidest press agency su sabato, 18 marzo 2023
A cura di Álvaro Sanmartín, Chief Economist, Amchor IS. In linea con quanto previsto da diverse settimane, la BCE ha aumentato i tassi di 50 pb. Allo stesso tempo, e a causa di quanto sta accadendo in questi giorni sui mercati, l’autorità monetaria ha eliminato ogni forma di forward guidance diventando completamente dipendente dai dati.Inoltre, la BCE fa dipendere le decisioni future sui tassi non solo dall’attività economica e dalle variabili dei prezzi, ma anche dalle condizioni finanziarie.In aggiunta, l’autorità monetaria ha sottolineato esplicitamente che il settore bancario europeo è solido e che, in quanto banca centrale, dispone degli strumenti appropriati per iniettare liquidità nel sistema qualora fosse necessario per evitare rischi alla stabilità finanziaria (prestatore di ultima istanza).La mia impressione è che oggi la BCE abbia fatto la cosa giusta. Da un lato, ha alzato i tassi perché l’economia europea è forte e i salari e i prezzi sottostanti stanno ancora accelerando. Dall’altro lato, ha legato i futuri rialzi alla condizione che quanto sta accadendo sui mercati non generi troppo rumore (se le attuali tensioni dovessero peggiorare, ciò potrebbe inasprire sensibilmente le condizioni finanziarie e incidere sulla fiducia degli operatori sui mercati; questo, a sua volta, avrebbe un effetto frenante sulla domanda aggregata e quindi renderebbe meno necessari ulteriori rialzi dei tassi da parte della BCE).In quest’ultimo senso, non mi sorprende nemmeno che, stando a quanto dichiarato da Lagarde nella conferenza stampa successiva al meeting, “3 o 4” dei presenti alla riunione sostenevano aumenti inferiori ai 50 punti base che sono stati invece effettivamente implementati.Per quanto riguarda l’attuale situazione dei mercati, è probabile che debbano passare alcuni giorni prima che possa tornare una certa calma senza ulteriori scosse sotto forma di nuove istituzioni in difficoltà. In realtà, credo che questo sia proprio lo scenario più probabile, per due motivi. In primo luogo, perché la realtà è che la situazione delle banche oggi è molto più solida di quella del 2008. In secondo luogo, perché, anche dal punto di vista dell’economia reale, la situazione è molto più equilibrata rispetto agli anni precedenti la crisi finanziaria globale (bilanci delle famiglie e delle imprese più solidi, assenza di bolle dal lato dell’offerta,…).Se gli attuali rumour si dissolveranno nelle prossime settimane, ritengo che lo scenario più probabile sia che la BCE continui ad alzare i tassi ancora un po’ (forse al 3,5% per il tasso di deposito). Dopodiché, resterà ferma per tutto il tempo necessario a garantire che l’inflazione di fondo si muova a un ritmo ragionevole e credibile verso il target del 2%.
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