Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°165

Farmacie: carenza personale

Posted by fidest press agency su domenica, 19 marzo 2023

Carenza di personale, necessità di organizzare e ampliare gli spazi, eccessivo carico burocratico: sono le principali criticità avvertite dai farmacisti nel percorso evolutivo di questi tre anni che ha portato le farmacie a diventare, in molti casi, presidio sanitario sul territorio e hub vaccinale. Intanto, tra i nuovi servizi che si prendono in considerazione per ampliare il proprio ruolo, oltre alle vaccinazioni, c’è anche il deblistering. I dati emergono da una indagine Ipsos, commissionata da Fofi per analizzare l’evoluzione nel percepito della figura del farmacista e valutare le aspettative e i bisogni della popolazione, che è stata condotta tra novembre e dicembre su un campione di 1.000 italiani – rappresentativo della popolazione maggiorenne – e 400 farmacisti e che è stata presentata a Roma. «Negli ultimi tre anni» ha spiegato Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos Italia, all’evento di presentazione, «il ruolo del farmacista e della farmacia è cambiato e la pandemia ha fatto da acceleratore. Il farmacista, oggi, si sente ed è una figura di riferimento per il cittadino; al contempo, la farmacia eÌ sempre più un presidio di assistenza sanitaria sul territorio, svolgendo un ruolo di pubblica utilità che le viene riconosciuto dai cittadini. Questa evoluzione rappresenta, per la maggior parte dei farmacisti, una valorizzazione, ma non è priva di difficoltaÌ e in questa direzione serve un supporto anche dalle Istituzioni». Per quanto riguarda i servizi, tra quelli attualmente offerti indicati dalle farmacie c’è la misurazione della pressione (97%), glicemia (83%), colesterolo e trigliceridi (73%). Mentre tra i servizi che si vuole implementare emergono la spirometria (17%) e l’assistenza infermieristica in farmacia (19%) e domiciliare (13%), ma anche Telemedicina con Ecg, holter cardiaco, holter pressorio (19%). Interessante il risultato sul deblistering o riconfezionamento personalizzato di farmaci), indicato dal 12%. Per il resto viene fatto riferimento anche all’estetica oncologica in farmacia (5%) e a trattamenti estetici/cabina estetica (9%). Da parte loro, i cittadini manifestano interesse per servizi infermieristici in farmacia (19%) e a domicilio (17%), per i servizi di vaccinazione e di analisi di primo livello: pressione (18%), colesterolo e trigliceridi (18%). Guardando in prospettiva, le principali attese di servizio dei cittadini sono molto pratiche e riguardano la prenotazione di esami e visite specialistiche (26%), l’ordine (20%) e la consegna dei farmaci a domicilio (22%). Ma, continua Pagnoncelli, «per poter implementare nuovi servizi le farmacie avrebbero bisogno in primis di riorganizzare (38%) ed ampliare gli spazi (34%), oltre che di potenziare l’organico». In particolare, la necessità è quella di aumentare il numero di professionisti sanitari di riferimento (23%) – tra cui infermiere, fisioterapista, psicologo, estetista, estetista oncologico, ostetrica -, ma anche di contare su un numero maggiore di farmacisti (22%). Supporti informatici e software che facilitino la gestione degli aspetti burocratici sono indicati nel 10% delle risposte. Il tema della carenza di personale è stato ripreso anche nella tavola rotonda e da Andrea Mandelli, presidente di Fofi, arriva una riflessione: «ci sono realtà in cui è diventato critico assicurare il servizio. Se già in città come Roma e Milano sono avvertite difficoltà, pensiamo alle aree montane, a quelle più disagiate, in cui anche fare il turno di notte è complicato». Poi, c’è il tema della regionalizzazione della sanità: «abbiamo troppe maniere parziali di vedere il servizio. Non c’è solo una frammentazione in termini regionali, ma anche di Asl. Infine, la remunerazione: «Intendo sostenere tutte le iniziative che mirino a consolidare i servizi in farmacia e ad ampliarne il ruolo nella sanità del territorio» è stato l’intervento di Orazio Schillaci, Ministro della Salute. «I tempi sono ormai maturi per rivedere il sistema di remunerazione della filiera, che da anni deve essere aggiornato. Già ora è all’esame della conferenza Stato Regioni il decreto relativo al Riparto delle risorse della remunerazione aggiuntiva e si è provveduto alla approvazione dei cronoprogrammi regionali relativi alla sperimentazione dei servizi. Si tratta di passaggi decisivi che danno concretezza alla farmacia dei servizi e l’augurio è che tra non molto non si parlerà più di sperimentazione, ma che diventerà qualcosa di strutturale». By Francesca Giani (Abstract by Farmacista33)

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