Giornata Internazionale delle Foreste
Posted by fidest press agency su lunedì, 20 marzo 2023
PEFC Italia presenta il Rapporto annuale sulla certificazione in Italia: a fine 2022 salgono a 925.609,96 gli ettari di superficie certificata PEFC. Aumentano anche le aziende di trasformazione di legno e carta certificate che raggiungono quota 1.327 (+3,4%). Tra i risultati, anche le prime certificazioni di Servizi Ecosistemici per il benessere forestale, ottenuta dal Consorzio Forestale Amiata, e per le attività per l’incremento dell’assorbimento della CO2, raggiunta dal Consorzio Forestale Boschi Carnici (Ud) e dalla Comunalia di Valdena Santa Maria (Pr) e dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano (RE, Lu). Continua ad aumentare in Italia la superficie forestale gestita in maniera sostenibile: nel 2022 si è passati dagli 892.609,63 ettari del 2021 ai 925.609,96 (di cui 8.554,55 di pioppeti e 54,91 di piantagioni) con un incremento di 33.000 ettari, pari al 3,7% in più. Sono 14 le regioni che hanno almeno una foresta certificata, con il Trentino Alto Adige che conferma la superficie più vasta. Sono i dati che emergono dal nuovo Rapporto Annuale del PEFC Italia, ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale, presentati in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste (21 marzo) dedicata quest’anno al tema “Foreste e Salute”, con un focus dunque sui Servizi Ecosistemici (clima, assorbimento di CO2, turismo in ambiente naturale e benessere). A livello territoriale, il Trentino Alto-Adige si conferma quindi capofila per superficie forestale certificata più estesa con 556.147,9 ettari, considerando quelli curati dal Bauernbund – Unione Agricoltori di Bolzano, le aree gestite dal Consorzio dei Comuni Trentini e dalla Magnifica Comunità di Fiemme nella provincia di Trento. Al secondo posto il Friuli Venezia Giulia, con 95.163,98 ettari, di cui la maggior parte gestiti da UNCEM FVG, mentre al terzo il Veneto con 76.294,005 ettari.Tra le regioni in crescita spiccano l’Emilia Romagna e la Toscana che hanno registrato un salto in avanti con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, che ha ottenuto la certificazione per la gestione forestale sostenibile e responsabile e la verifica dei Servizi Ecosistemici biodiversità, servizi turistico-ricreazionali e carbonio forestale. Sempre in Toscana, l’Unione dei Comuni Montani del Casentino ha certificato 5.764,57 ettari.Nelle Marche invece sono stati certificati 9.208,25 ettari di boschi nell’ambito del progetto “CO2 S.Fo.Ma. MARCHE”, finanziato dal PSR Marche: in questo caso si è anche osservato, grazie a studi condotti sul territorio, un incremento medio di 2,96 t di CO2/ha/anno rispetto alla non gestione, con l’obiettivo di valorizzare la capacità del bosco di stoccare il carbonio e aprire allo scambio di “crediti di sostenibilità” verso partner, aziende e stakeholder intenzionati a compensare le proprie emissioni climalteranti.
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