Scuola: Organico aggiuntivo Pnrr da 40 mila docenti e Ata, il caso arriva in Europarlamento
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 marzo 2023
Dopo le stabilizzazioni dei precari e la mobilità vincolata, al Parlamento Europeo approda anche l’ingiustificata eliminazione dell’organico aggiuntivo nella scuola italiana nel momento più inopportuno: la questione, che riguarda 40 mila lavoratori della scuola rimasti senza occupazione, in prevalenza Ata, ed arriva proprio mentre negli istituti scolastici raddoppiano le incombenze quotidiane per via dei tanti progetti legati al Pnrr, è stata sollevata dall’eurodeputato Ignazio Corrao, dei Greens/EFA: “Occorre urgentemente l’aumento del personale ATA nelle scuole. Ho interrogato la Commissione UE per spingere il Ministero a non perdere più tempo”, ha detto l’eurodeputato soffermandosi sul caso della regione “Sicilia fortemente a rischio analfabetismo e dispersione scolastica”.Secondo Corrao la conferma dell’organico aggiuntivo “è assolutamente indifferibile per far fronte ai bisogni degli Istituti Scolastici in Sicilia. Non è più sostenibile il sovraccarico nei confronti del personale impiegato”. Per questi motivi, il parlamentare europeo dichiara di avere “chiesto alla Commissione UE di valutare e intervenire a fronte del mancato intervento del Ministero, che ad oggi preclude in Sicilia un servizio di pari livello qualitativo rispetto alle altre regioni italiane, anche per la realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR e dai PON”.“La scuola – afferma Pacifico – ha estremo bisogno di questo personale, dell’organico aggiuntivo Pnrr, e riteniamo che sia possibile attivarlo adottando uno sforzo finanziario congiunto: 10 mila docenti della scuola secondaria potrebbero essere assunti con i fondi europei del Pnrr; altri 10 mila docenti da annettere al primo ciclo con fondi del ministero dell’Istruzione e del Merito; infine almeno 20 mila ATA con economie attivabili direttamente dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Sono operazioni impossibili? Non crediamo proprio, ancora di più perché stiamo vivendo un’emergenza, quale è la delicata gestione della ripresa post Covid, sulla quale il nostro Paese ha preso degli impegni rilevanti. Non possiamo fallire: lo abbiamo detto anche ieri, tra le altre cose, al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Organizziamoci, con le risorse umane necessarie a portare a termine quanto progettato”, conclude il sindacalista autonomo.
Rispondi